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Raccomandazioni posologiche 4
Sovradosaggio 13
Test di Coagulazione 14
AN: L.IT.MA.04.2018.3616 3
Tessera per il paziente
Ogni paziente a cui è stato prescritto Xarelto® 2,5 mg, 10 mg, 15 mg o 20 mg deve
ricevere una tessera, inserita nella confezione del prodotto, e deve essere avvertito delle
implicazioni del trattamento anticoagulante. È opportuno spiegare specificamente al
paziente l'importanza dell'aderenza alla terapia, i segni dell’emorragia e quando richiedere
l’intervento del medico.
La tessera per il paziente avverte i medici e i dentisti del trattamento anticoagulante a
cui è sottoposto il paziente e contiene le informazioni sulle persone da contattare in caso
d’emergenza.
Schema poSologico
Xarelto® 20 mg
1 volta/die*
*Nei pazienti con insufficienza renale moderata o grave la dose raccomandata è 15 mg una volta al giorno.
Xarelto® deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale che stanno assu-
mendo contemporaneamente altri medicinali che inducono un aumento delle concentrazioni
plasmatiche di rivaroxaban.
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Durata della terapia:
La terapia con Xarelto® dovrebbe essere effettuata a lungo termine, a condizione che il
beneficio legato alla prevenzione dell’ictus cerebrale e dell’Embolia sistemica superi il rischio
emorragico.
Pazienti con fibrillazione atriale non valvolare sottoposti a PCI con posizio-
namento di uno stent:
In pazienti con fibrillazione atriale non valvolare che richiedono un anticoagulante orale e
vengono sottoposti a PCI con posizionamento di uno stent, c’è un’esperienza limitata con
una dose ridotta di 15 mg di Xarelto® una volta al giorno (o 10 mg di Xarelto® una volta al
giorno per pazienti con compromissione renale moderata [clearance della creatinina 30 – 49
ml/min]) in aggiunta ad un inibitore di P2Y12 per un massimo di 12 mesi.
Quando è indicata una profilassi delle recidive di TVP ed EP di lunga durata (dopo il comple-
tamento di una terapia di almeno 6 mesi per TVP o EP), la dose raccomandata è di 10 mg
una volta al giorno. Nei pazienti considerati ad alto rischio di TVP o EP recidivante, come
quelli con comorbidità complicate o che hanno manifestato TVP o EP recidivante in corso
di profilassi di lunga durata con Xarelto 10 mg una volta al giorno, deve essere presa in
considerazione una dose di Xarelto di 20 mg una volta al giorno.
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Xarelto® 10 mg non è raccomandato nei primi 6 mesi di trattamento della TVP o dell’EP.
SCHEMA POSOLOGICO
Trattamento inziale Dal giorno 22 in poi Dopo il completamento di almeno 6 mesi di trattamento
XARELTO® 20 mg
una volta al giorno*
*Schema posologico raccomandato per i pazienti con TVP/EP e compromissione della funzione renale moderata o grave. 10 mg: assumere con o senza cibo
15/20 mg: assumere con cibo
Successivamente la dose raccomandata èXARELTO 20 mg® 2,5 una mgvolta al giorno. Una riduzione della
dose da 20 mg una volta al giorno a 15due mgvolte unaal volta
giorno*al giorno dev’essere presa in consi-
derazione solo se la valutazione del rischio di sanguinamenti per ASSUMEREil paziente
CON O SENZAèCIBO maggiore del
rischio di recidive di TVP
*Il trattamento ed regolarmente
deve essere EP. La raccomandazione per l’uso
valutato nel singolo paziente considerando da un latodi 15 dimg
il rischio eventiè basata su modelli
ischemici
e dall’altro i rischi di sanguinamento. Un prolungamento del trattamento oltre i 12 mesi deve essere ® valutato in base
farmacocinetici e non èdi stata
alle caratteristiche studiata
ogni singolo inle ambito
paziente, perché esperienze finoclinico. Xarelto
ai 24 mesi sono limitate. deve essere usato con
cautela nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina 15-29 ml/min)
e si sconsiglia l’uso in pazienti con clearance della creatinina <15 ml/min. Quando la dose
raccomandata è 10 mg una volta al giorno non è necessario alcun aggiustamento della dose
rispetto alla dose raccomandata.
Xarelto® deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale che stanno assu-
mendo contemporaneamente altri medicinali che inducono un aumento delle concentrazioni
plasmatiche di rivaroxaban.
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Trattamento inziale Dal giorno 22 in poi Dopo il completamento di almeno 6 mesi di trattamento
XARELTO® 2,5 mg
due volte al giorno*
ASSUMERE CON O SENZA CIBO
*Il trattamento deve essere regolarmente valutato nel singolo paziente considerando da un lato il rischio di eventi ischemici
e dall’altro i rischi di sanguinamento. Un prolungamento del trattamento oltre i 12 mesi deve essere valutato in base
alle caratteristiche di ogni singolo paziente, perché le esperienze fino ai 24 mesi sono limitate.
Oltre a Xarelto® 2,5 mg, i pazienti devono assumere una dose giornaliera di 75-100 mg di
ASA o una dose giornaliera di 75-100 mg di ASA in aggiunta a una dose giornaliera di 75
mg di clopidogrel oppure a una dose giornaliera standard di ticlopidina.Il trattamento con
altri agenti antipiastrinici, come ad es. prasugel o ticagrelor, non è stato studiato e non è
raccomandato.
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Nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina 30-49 ml/min)
che stanno assumendo altri medicinali che aumentano la concentrazione plasmatica di
rivaroxaban, Xarelto® deve essere usato con cautela.
Assunzione orale
Le compresse di Xarelto® 2,5 mg e 10 mg possono essere assunte con o senza cibo. Le
compresse di Xarelto® 15 mg e 20 mg devono essere assunte insieme al cibo. L’assunzione
di queste dosi con il cibo favorisce un assorbimento adeguato del farmaco, assicurando così
un’elevata biodisponibilità orale.
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Per i pazienti incapaci di deglutire le compresse intere, la compressa di Xarelto® può essere
frantumata e mescolata con un po’ d’acqua o purea di mele immediatamente prima dell’uso
e somministrata per via orale.
La somministrazione delle compresse frantumate di Xarelto® compresse rivestite con film da
15 mg o 20 mg, deve essere immediatamente seguita dall’assunzione di cibo.
Una volta frantumata, la compressa di Xarelto® può anche essere somministrata tramite son-
dino gastrico, previa conferma del corretto posizionamento del sondino stesso. La compres-
sa frantumata deve essere somministrata con una piccola quantità d’acqua tramite sonda
gastrica, che successivamente deve essere lavato con acqua.
La somministrazione delle compresse frantumate di Xarelto® compresse rivestite con film da
15 mg o 20 mg deve essere immediatamente seguita da nutrizione enterale.
Gestione perioperatoria
Qualora siano necessari una procedura invasiva od un intervento chirurgico:
il trattamento con Xarelto® 10/15/20 mg dev’essere interrotto almeno 24 ore prima
dell’intervento
il trattamento con Xarelto® 2,5 mg dev’essere interrotto almeno 12 ore prima dell’in-
tervento se possibile e sulla base del giudizio clinico del medico. Se la procedura non
può essere rimandata, l’aumentato rischio emorragico dev’essere valutato in rapporto
all’urgenza dell’intervento.
Il trattamento con Xarelto® dev’essere ripreso al più presto dopo la procedura invasiva o
l’intervento chirurgico, non appena la situazione clinica lo consenta e sia stata raggiunta
un’emostasi adeguata.
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Nei seguenti paragrafi sono riportate le raccomandazioni specifiche per ogni indicazione:
Per la rimozione di un catetere epidurale e tenuto conto delle caratteristiche PK generali deve
trascorrere almeno il doppio dell’emivita, ovvero almeno 18 ore nei pazienti giovani e 26 ore
nei pazienti anziani, dopo l’ultima somministrazione di rivaroxaban (vedere paragrafo 5.2 del
RCP).
In seguito a rimozione del catetere, devono trascorrere almeno 6 ore prima che venga som-
ministrata la dose successiva di rivaroxaban. In caso di puntura traumatica, la somministrazio-
ne di rivaroxaban deve essere rimandata di 24 ore.
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Passaggio dagli antagonisti della vitamina K (AVK) a Xarelto®
PASSAGGIO DAGLI AVK A XARELTO®
Interruzione AVK
AVK XARELTO®*
GIORNI
Nei pazienti sottoposti a trattamento per la TVP, per l’EP e la prevenzione delle recidive
di TVP ed EP, il trattamento con AVK dev’essere interrotto e la terapia con Xarelto® deve
essere iniziata quando l’INR è ≤2,5.
Passaggio da XareltoPASSAGGIO
®
agli antagonisti
DA XARELTOdella
®
AGLI vitamina
AVK K (AVK)
GIORNI
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È importante assicurare un’anticoagulazione adeguata riducendo contemporaneamente al
minimo il rischio d’emorragia durante la transizione della terapia.
Durante il passaggio agli AVK, Xarelto® e gli AVK devono essere somministrati in parallelo
fino a che l’INR sia ≥2,0. Nei primi due giorni della fase di transizione, la posologia degli
AVK deve seguire le dosi iniziali standard e, successivamente, dev’essere basata sull’INR.
Passaggio
dagli anticoagulanti parenterali a Xarelto®
Pazienti trattati con un farmaco parenterale a somministrazione continua, quale l’e-
parina non frazionata per via endovenosa: iniziare la terapia con Xarelto® al momento
dell’interruzione.
Pazienti trattati con un farmaco parenterale a schema posologico fisso quali le eparine a
basso peso molecolare: interrompere il trattamento con il farmaco parenterale e iniziare
la terapia con Xarelto® da 0 a 2 ore prima della prevista somministrazione successiva del
farmaco parenterale.
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Diverse sottopopolazioni di pazienti hanno un rischio emorragico aumentato e devono
essere sottoposte ad attento monitoraggio riguardo ai segni ed ai sintomi di complicanze
emorragiche.
La decisione in merito al trattamento di questi pazienti va presa dopo aver valutato i benefici
del trattamento contro i rischi di sanguinamento.
Altre controidicazioni
Xarelto® è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento. Le donne in età fertile de-
vono evitare d’iniziare una gravidanza durante il trattamento con Xarelto®. Xarelto® è anche
controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Sovradosaggio
A causa dell’assorbimento limitato, ci si attende un effetto tetto senza ulteriori aumenti
dell’esposizione plasmatica media a dosi sovraterapeutiche di 50 mg di Xarelto® e superiori.
In caso di sovradosaggio può essere preso in considerazione l’uso di carbone vegetale attivo
per ridurre l’assorbimento.
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Qualora si verificasse una complicanza emorragica in un paziente trattato con Xarelto®,
la successiva somministrazione di Xarelto® dovrà essere posticipata oppure il trattamento
dev’essere interrotto, a seconda dei casi.
A causa dell’alto legame con le proteine plasmatiche, non si prevede che Xarelto® sia dializ-
zabile.
Test di Coagulazione
Xarelto® non richiede il monitoraggio di routine della coagulazione. La misurazione dei livelli
di Xarelto® può comunque essere utile in situazioni eccezionali, quando la conoscenza dell’e-
sposizione a Xarelto® può essere d’aiuto nel prendere una decisione clinica, come nei casi di
sovradosaggio e di chirurgia d’emergenza.
Dosaggi anti-Fattore Xa con calibratori specifici per Xarelto® (rivaroxaban) sono ora dispo-
nibili in commercio per misurare i livelli di rivaroxaban. Se indicato dal punto di vista clinico,
lo stato dell’emostasi può essere determinato anche con il PT utilizzando Neoplastin come
descritto nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.
I seguenti test di coagulazione danno valori aumentati: tempo di protrombina (PT), tempo
di tromboplastina parziale attivata (aPTT) e INR (International Normalized Ratio). Poiché la
determinazione dell’INR è stata sviluppata per misurare gli effetti degli AVK sul PT, non è
appropriato usare l’INR per misurare l’attività di Xarelto®.
Le decisioni sulla posologia o sul trattamento non devono basarsi sui risultati dell’INR, tranne
durante il passaggio da Xarelto® agli AVK, come descritto in precedenza.
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Cod: 85375742 Approvato da AIFA in data 03/05/2018 AN: L.IT.MA.04.2018.3616