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Guida per il prescrittore

Per ulteriori dettagli sulle modalità prescrittive, si prega di consultare il Riassunto


delle Caratteristiche del Prodotto in allegato.

Approvato da AIFA in data 03/05/2018 AN: L.IT.MA.04.2018.3616


Tessera per il paziente 4

Raccomandazioni posologiche 4

Posologia nei pazienti con fibrillazione atriale 4


Pazienti con insufficienza renale
Durata della terapia
Dimenticanza della dose
Pazienti con fibrillazione atriale non valvolare sottoposti a PCI con posizionamento di
uno stent
Pazienti sottoposti a cardioversione
Dosaggio nel trattamento della trombosi venosa profonda (TVP), dell’embolia
polmonare (EP) e della prevenzione delle recidive della TVP e dell’EP
nell’adulto 5
Pazienti con TVP/EP ed insufficienza renale
Durata della terapia
Dimenticanza della dose
Prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti adulti dopo una Sindrome
Coronarica Acuta (SCA) con biomarcatori cardiaci elevati 7
Pazienti con compromissione renale
Durata del trattamento
Altre avvertenze e precauzioni nei pazienti con SCA
Dimenticanza di una dose
Prevenzione del TVE in pazienti adulti sottoposti a interventi di sostituzione
elettiva di anca o di ginocchio 8
Durata del trattamento
Dimenticanza di una dose
Assunzione orale 8
Gestione perioperatoria 9
Anestesia o puntura spinale/epidurale 9
Passaggio dagli Antagonisti della Vitamina K (AVK) a Xarelto® 11
Passaggio da Xarelto® agli Antagonisti della Vitamina K (AVK) 11
Passaggio dagli anticoagulanti parenterali a Xarelto® 12
Passaggio da Xarelto® agli anticoagulanti parenterali 12
Popolazioni a rischio emorragico potenzialmente aumentato 12
Altre controindicazioni 13

Sovradosaggio 13

Test di Coagulazione 14

AN: L.IT.MA.04.2018.3616 3
Tessera per il paziente
Ogni paziente a cui è stato prescritto Xarelto® 2,5 mg, 10 mg, 15 mg o 20 mg deve
ricevere una tessera, inserita nella confezione del prodotto, e deve essere avvertito delle
implicazioni del trattamento anticoagulante. È opportuno spiegare specificamente al
paziente l'importanza dell'aderenza alla terapia, i segni dell’emorragia e quando richiedere
l’intervento del medico.
La tessera per il paziente avverte i medici e i dentisti del trattamento anticoagulante a
cui è sottoposto il paziente e contiene le informazioni sulle persone da contattare in caso
d’emergenza.

E’ necessario istruire il paziente sulla necessità di portare sempre con sé la tessera e di


mostrarla a ogni operatore sanitario.

Raccomandazioni posologiche
Posologia nei pazienti con fibrillazione atriale
La dose raccomandata per la prevenzione dell’ictus cerebrale e dell’embolia sistemica nei
pazienti con fibrillazione atriale non valvolare è 20 mg una volta al giorno.

Schema poSologico

TraTTamenTo a LUnGo TermIne

Xarelto® 20 mg
1 volta/die*

aSSUmere Con IL CIBo

*Nei pazienti con insufficienza renale moderata o grave la dose raccomandata è 15 mg una volta al giorno.

*Pazienti con insufficienza renale:


Nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina 30-49 ml/min)
o grave (15-29 ml/min) la dose raccomandata è 15 mg una volta al giorno. Xarelto® deve
essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina
15-29 ml/min) e non è raccomandato l’uso in pazienti con clearance della creatinina <15 ml/
min.

Xarelto® deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale che stanno assu-
mendo contemporaneamente altri medicinali che inducono un aumento delle concentrazioni
plasmatiche di rivaroxaban.

4 AN: L.IT.MA.04.2018.3616
Durata della terapia:
La terapia con Xarelto® dovrebbe essere effettuata a lungo termine, a condizione che il
beneficio legato alla prevenzione dell’ictus cerebrale e dell’Embolia sistemica superi il rischio
emorragico.

Dimenticanza della dose:


In caso di dimenticanza di una dose, il paziente deve assumere Xarelto® immediatamente e
proseguire il giorno successivo con l’assunzione monogiornaliera raccomandata. La dose non
dev’essere raddoppiata in uno stesso giorno per compensare la dimenticanza della dose.

Pazienti con fibrillazione atriale non valvolare sottoposti a PCI con posizio-
namento di uno stent:
In pazienti con fibrillazione atriale non valvolare che richiedono un anticoagulante orale e
vengono sottoposti a PCI con posizionamento di uno stent, c’è un’esperienza limitata con
una dose ridotta di 15 mg di Xarelto® una volta al giorno (o 10 mg di Xarelto® una volta al
giorno per pazienti con compromissione renale moderata [clearance della creatinina 30 – 49
ml/min]) in aggiunta ad un inibitore di P2Y12 per un massimo di 12 mesi.

Pazienti sottoposti a cardioversione:


Il trattamento con Xarelto® può essere iniziato o continuato nei pazienti che necessitino di
cardioversione.
Per quanto riguarda la cardioversione guidata da Ecografia Trans-Esofagea (TEE) in pazienti
non precedentemente trattati con anticoagulanti, il trattamento con Xarelto® deve essere
iniziato almeno 4 ore prima della cardioversione per garantire un’adeguata anticoagulazio-
ne. Per tutti i pazienti, prima d’iniziare la cardioversione è necessario avere conferma che
Xarelto® sia stato assunto come prescritto. Le decisioni relative all’inizio e alla durata del
trattamento devono essere prese tenendo in considerazione le raccomandazioni delle linee
guida ufficiali per il trattamento anticoagulante nei pazienti sottoposti a cardioversione.

Dosaggio nel trattamento della trombosi venosa profonda (TVP),


dell’embolia polmonare (EP) e prevenzione delle recidive della TVP
e dell’EP nell’adulto
La dose raccomandata per il trattamento iniziale è 15 mg due volte al giorno nelle prime
tre settimane.
Il trattamento iniziale è seguito da una dose di 20 mg una volta al giorno per la prosecu-
zione del periodo di trattamento.

Quando è indicata una profilassi delle recidive di TVP ed EP di lunga durata (dopo il comple-
tamento di una terapia di almeno 6 mesi per TVP o EP), la dose raccomandata è di 10 mg
una volta al giorno. Nei pazienti considerati ad alto rischio di TVP o EP recidivante, come
quelli con comorbidità complicate o che hanno manifestato TVP o EP recidivante in corso
di profilassi di lunga durata con Xarelto 10 mg una volta al giorno, deve essere presa in
considerazione una dose di Xarelto di 20 mg una volta al giorno.

AN: L.IT.MA.04.2018.3616 5
Xarelto® 10 mg non è raccomandato nei primi 6 mesi di trattamento della TVP o dell’EP.

SCHEMA POSOLOGICO

Trattamento inziale Dal giorno 22 in poi Dopo il completamento di almeno 6 mesi di trattamento

XARELTO® 15 mg XARELTO® 20 mg XARELTO® 10 mg


due volte al giorno* una volta al giorno* una volta al giorno*
Nei pazienti in cui il rischio di recidive
di EP o TVP è considerato alto (ad es: comorbidità
complicate, recidive di EP/TVP in corso di profilassi
di lunga durata) dovrebbe essere considerato


XARELTO® 20 mg
una volta al giorno*

*Schema posologico raccomandato per i pazienti con TVP/EP e compromissione della funzione renale moderata o grave. 10 mg: assumere con o senza cibo
15/20 mg: assumere con cibo

*Pazienti con TVP/EP ed insufficienza renale:


I pazienti con compromissione della funzione renale moderata (clearance della creatinina 30-
SCHEMA POSOLOGICO
49 ml/min) o grave (clearance della creatinina 15-29 ml/min) sottoposti a trattamento per la
TVP acuta, l’EP acuta e la prevenzione delle
Durata recidive individuale
del trattamento di TVP ed EP devono essere trattati con
15 mg due volte al giorno nelle prime 3 settimane.

Successivamente la dose raccomandata èXARELTO 20 mg® 2,5 una mgvolta al giorno. Una riduzione della
dose da 20 mg una volta al giorno a 15due mgvolte unaal volta
giorno*al giorno dev’essere presa in consi-
derazione solo se la valutazione del rischio di sanguinamenti per ASSUMEREil paziente
CON O SENZAèCIBO maggiore del
rischio di recidive di TVP
*Il trattamento ed regolarmente
deve essere EP. La raccomandazione per l’uso
valutato nel singolo paziente considerando da un latodi 15 dimg
il rischio eventiè basata su modelli
ischemici
e dall’altro i rischi di sanguinamento. Un prolungamento del trattamento oltre i 12 mesi deve essere ® valutato in base
farmacocinetici e non èdi stata
alle caratteristiche studiata
ogni singolo inle ambito
paziente, perché esperienze finoclinico. Xarelto
ai 24 mesi sono limitate. deve essere usato con
cautela nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina 15-29 ml/min)
e si sconsiglia l’uso in pazienti con clearance della creatinina <15 ml/min. Quando la dose
raccomandata è 10 mg una volta al giorno non è necessario alcun aggiustamento della dose
rispetto alla dose raccomandata.

Xarelto® deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale che stanno assu-
mendo contemporaneamente altri medicinali che inducono un aumento delle concentrazioni
plasmatiche di rivaroxaban.

Durata della terapia:


Una terapia di breve durata (almeno 3 mesi) deve essere presa in considerazione nei pazienti
con TVP o EP provocata da fattori di rischio transitori maggiori (p.e. recente intervento chirur-
gico maggiore o trauma). Una terapia di durata maggiore va presa in considerazione nei
pazienti con TVP o EP provocata ma non correlata a fattori di rischio transitori maggiori, in
caso di TVP o EP non provocata (primitiva), o in caso di anamnesi di TVP o EP recidivante.

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Trattamento inziale Dal giorno 22 in poi Dopo il completamento di almeno 6 mesi di trattamento

XARELTO® 15 mg XARELTO® 20 mg XARELTO® 10 mg


due volte al giorno* una volta al giorno* una volta al giorno*
Dimenticanza della dose:
 Nei pazienti
Periodo di trattamento con doppia assunzione giornaliera (15 mgindue
cui il rischio
volte di recidive
al gior-
di EP o TVP
no nelle prime tre settimane): in caso di dimenticanza è considerato
di una alto (ad
dose, il paziente devees: comorbidità
complicate,
assumere Xarelto® immediatamente, per garantire recidive
l’assunzione di EP/TVPdiin30corso
giornaliera mg didi profilassi
Xarelto®. In questo caso possono essere assuntedi contemporaneamente
lunga durata) dovrebbe dueessere considerato
compresse
da 15 mg. Il giorno successivo proseguire con l’assunzione abituale di 15 mg due volte
al giorno.

 PERIODO DI TRATTAMENTO CON MONOSOMMINISTRAZIONEXARELTO GIORNALIERA


®
20 mg(dopo
tre settimane): in caso di dimenticanza di una dose, il paziente unadeve
volta al giorno*
assumere Xarelto®
immediatamente e proseguire il giorno successivo con l’assunzione in monosommini-
strazione
*Schema posologico raccomandato raccomandata.
per i pazienti La dose della
con TVP/EP e compromissione nonfunzione
dev’essere raddoppiata
renale moderata o grave. in10
uno
mg:stesso giorno
assumere per cibo
con o senza
compensare la dimenticanza della dose. 15/20 mg: assumere con cibo

Prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti adulti dopo una


sindrome coronarica acuta (SCA) con biomarcatori cardiaci elevati
SCHEMA POSOLOGICO

Durata del trattamento individuale

XARELTO® 2,5 mg
due volte al giorno*
ASSUMERE CON O SENZA CIBO

*Il trattamento deve essere regolarmente valutato nel singolo paziente considerando da un lato il rischio di eventi ischemici
e dall’altro i rischi di sanguinamento. Un prolungamento del trattamento oltre i 12 mesi deve essere valutato in base
alle caratteristiche di ogni singolo paziente, perché le esperienze fino ai 24 mesi sono limitate.

La dose raccomandata di Xarelto® è 2,5 mg due volte al giorno, iniziando il trattamento il


più presto possibile dopo la stabilizzazione dell’evento di SCA ma non prima di 24 ore dopo
il ricovero in ospedale e nel momento in cui la terapia anticoagulante parenterale verrebbe
normalmente sospesa.

Oltre a Xarelto® 2,5 mg, i pazienti devono assumere una dose giornaliera di 75-100 mg di
ASA o una dose giornaliera di 75-100 mg di ASA in aggiunta a una dose giornaliera di 75
mg di clopidogrel oppure a una dose giornaliera standard di ticlopidina.Il trattamento con
altri agenti antipiastrinici, come ad es. prasugel o ticagrelor, non è stato studiato e non è
raccomandato.

Pazienti con compromissione renale:


Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con moderata compromissione
renale (clearance della creatinina 30-49 ml/min).
Xarelto® deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione renale grave (clea-
rance della creatinina 15-29 ml/min) e non ne è raccomandato l’uso in pazienti con clearance
della creatinina <15 ml/min.

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Nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina 30-49 ml/min)
che stanno assumendo altri medicinali che aumentano la concentrazione plasmatica di
rivaroxaban, Xarelto® deve essere usato con cautela.

Durata del trattamento:


Il trattamento deve essere regolarmente valutato nel singolo paziente considerando da un
lato il rischio di eventi ischemici e dall’altro i rischi di sanguinamento. Un prolungamento del
trattamento oltre i 12 mesi deve essere valutato in base ad ogni singolo paziente, perché le
esperienze fino ai 24 mesi sono limitate.

Altre avvertenze e precauzioni nei pazienti con SCA:


Xarelto® deve essere usato con cautela nei pazienti con SCA
 >75 anni di età se somministrato insieme con ASA da sola o ASA più clopidogrel o
ticlopidina
 con basso peso corporeo (<60 kg) se somministrato insieme con ASA da sola o ASA più
clopidogrel o ticlopidina
Il trattamento concomitante nella SCA con Xarelto® e terapia antipiastrinica è controindicato
nei pazienti con pregresso ictus o Attacco Ischemico Transitorio (TIA).

Dimenticanza di una dose:


In caso di dimenticanza di una dose, il paziente deve proseguire con la dose regolare di
Xarelto® 2,5 mg raccomandata secondo lo schema di assunzione stabilito. Non deve essere
assunta una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

Prevenzione del TEV nei pazienti adulti sottoposti a interventi di


sostituzione elettiva di anca o di ginocchio
La dose raccomandata è di 10 mg di Xarelto® una volta al giorno per via orale. La dose
iniziale deve essere assunta 6 - 10 ore dopo l’intervento, a condizione che sia stata ottenuta
l’emostasi.

Durata del trattamento:


La durata del trattamento dipende dal rischio individuale di tromboembolismo venoso, deter-
minato dal tipo di intervento chirurgico ortopedico.
 Nei pazienti sottoposti a interventi di chirurgia maggiore all’anca, si raccomanda un
trattamento di 5 settimane.
 Nei pazienti sottoposti a interventi di chirurgia maggiore al ginocchio, si raccomanda un
trattamento di 2 settimane.

Dimenticanza di una dose:


In caso di dimenticanza di una dose, il paziente deve prendere Xarelto® immediatamente e
proseguire il giorno seguente con l’assunzione monogiornaliera abituale.

Assunzione orale
Le compresse di Xarelto® 2,5 mg e 10 mg possono essere assunte con o senza cibo. Le
compresse di Xarelto® 15 mg e 20 mg devono essere assunte insieme al cibo. L’assunzione
di queste dosi con il cibo favorisce un assorbimento adeguato del farmaco, assicurando così
un’elevata biodisponibilità orale.

8 AN: L.IT.MA.04.2018.3616
Per i pazienti incapaci di deglutire le compresse intere, la compressa di Xarelto® può essere
frantumata e mescolata con un po’ d’acqua o purea di mele immediatamente prima dell’uso
e somministrata per via orale.
La somministrazione delle compresse frantumate di Xarelto® compresse rivestite con film da
15 mg o 20 mg, deve essere immediatamente seguita dall’assunzione di cibo.
Una volta frantumata, la compressa di Xarelto® può anche essere somministrata tramite son-
dino gastrico, previa conferma del corretto posizionamento del sondino stesso. La compres-
sa frantumata deve essere somministrata con una piccola quantità d’acqua tramite sonda
gastrica, che successivamente deve essere lavato con acqua.
La somministrazione delle compresse frantumate di Xarelto® compresse rivestite con film da
15 mg o 20 mg deve essere immediatamente seguita da nutrizione enterale.

Gestione perioperatoria
Qualora siano necessari una procedura invasiva od un intervento chirurgico:
 il trattamento con Xarelto® 10/15/20 mg dev’essere interrotto almeno 24 ore prima
dell’intervento
 il trattamento con Xarelto® 2,5 mg dev’essere interrotto almeno 12 ore prima dell’in-
tervento se possibile e sulla base del giudizio clinico del medico. Se la procedura non
può essere rimandata, l’aumentato rischio emorragico dev’essere valutato in rapporto
all’urgenza dell’intervento.

Il trattamento con Xarelto® dev’essere ripreso al più presto dopo la procedura invasiva o
l’intervento chirurgico, non appena la situazione clinica lo consenta e sia stata raggiunta
un’emostasi adeguata.

Anestesia o puntura spinale / epidurale


In caso di anestesia neurassiale (anestesia spinale / epidurale) o puntura spinale / epidurale, i
pazienti trattati con agenti antitrombotici per la prevenzione delle complicanze tromboembo-
liche sono esposti al rischio di sviluppare un ematoma epidurale o spinale, che può causare
una paralisi prolungata o permanente. Questo rischio può aumentare in caso di uso post-o-
peratorio di cateteri epidurali a permanenza o di uso congiunto di medicinali che alterano
l’emostasi. Il rischio può aumentare anche in caso di puntura epidurale o spinale traumatica
o ripetuta. I pazienti devono essere controllati frequentemente riguardo a segni e sintomi di
alterazioni neurologiche (ad es. intorpidimento o debolezza degli arti inferiori, disfunzione
intestinale o vescicale). In presenza di compromissione neurologica sono necessari una dia-
gnosi e un trattamento immediati. Prima dell’intervento neurassiale, il medico deve valutare
il rapporto tra il beneficio atteso e il rischio presente nei pazienti in terapia anticoagulante o
nei pazienti per i quali è in programma una terapia anticoagulante per la profilassi antitrom-
botica.

AN: L.IT.MA.04.2018.3616 9
Nei seguenti paragrafi sono riportate le raccomandazioni specifiche per ogni indicazione:

Prevenzione dell’ictus cerebrale e dell’embolia sistemica nei pazien-


ti con fibrillazione atriale non valvolare (SPAF)
Trattamento della TVP e dell’ EP e prevenzione delle recidive della
TVP e dell’EP nell’adulto
Prevenzione del TEV nei pazienti adulti sottoposti a interventi di
sostituzione elettiva di anca o di ginocchio
Non vi è alcuna esperienza clinica riguardo all’uso di Xarelto® 10/15/20 mg in queste situa-
zioni.
Al fine di ridurre il potenziale rischio di sanguinamento associato all’uso concomitante di
rivaroxaban ed anestesia neurassiale (epidurale/spinale) o puntura spinale, si prenda in consi-
derazione
il profilo farmacocinetico di rivaroxaban. E’ preferibile posizionare o rimuovere un
catetere epidurale o eseguire una puntura lombare quando si stima che l’effetto anticoa-
gulante di rivaroxaban sia basso . Tuttavia, non è noto il tempo esatto per raggiungere, in
ciascun paziente, un effetto anticoagulante sufficientemente basso.

Per la rimozione di un catetere epidurale e tenuto conto delle caratteristiche PK generali deve
trascorrere almeno il doppio dell’emivita, ovvero almeno 18 ore nei pazienti giovani e 26 ore
nei pazienti anziani, dopo l’ultima somministrazione di rivaroxaban (vedere paragrafo 5.2 del
RCP).
In seguito a rimozione del catetere, devono trascorrere almeno 6 ore prima che venga som-
ministrata la dose successiva di rivaroxaban. In caso di puntura traumatica, la somministrazio-
ne di rivaroxaban deve essere rimandata di 24 ore.

Prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti adulti dopo una


sindrome coronarica acuta (SCA) con biomarcatori cardiaci elevati
Non vi è esperienza clinica riguardo l’utilizzo di rivaroxaban 2,5 mg con il solo ASA o con
ASA più clopidogrel o ticlopidina in queste situazioni.
Al fine di ridurre il potenziale rischio di sanguinamento associato all’uso concomitante di
rivaroxaban ed anestesia neurassiale (epidurale/spinale) o puntura spinale, si prenda in consi-
derazione il profilo farmacocinetico di rivaroxaban. E’ preferibile posizionare o rimuovere un
catetere epidurale o eseguire una puntura lombare quando si stima che l’effetto anticoagu-
lante di rivaroxaban sia basso (vedere paragrafo 5.2 del RCP). Tuttavia non è noto il tempo
esatto per raggiungere, in ciascun paziente, un effetto anticoagulante sufficientemente
basso.
Gli antiaggreganti piastrinici vanno sospesi secondo le istruzioni del produttore.

10 AN: L.IT.MA.04.2018.3616
Passaggio dagli antagonisti della vitamina K (AVK) a Xarelto®
PASSAGGIO DAGLI AVK A XARELTO®

Interruzione AVK

AVK XARELTO®*

PREVENZIONE DELL’ICTUS CEREBRALE E DELL’EMBOLIA SISTEMICA:


Controllo INR Iniziare XARELTO® quando l’INR è ≤ 3,0
(durata variabile in base alla
diminuzione individuale dei TVP, EP E PREVENZIONE DELLA TVP RECIDIVANTE E DELL’EP:
livelli plasmatici degli AVK) Iniziare XARELTO® quando l’INR è ≤ 2,5

GIORNI

*Fare riferimento alle raccomandazioni posologiche per la dose giornaliera necessaria.

Nei pazienti trattati per la prevenzione dell’ictus cerebrale e dell’embolia sistemica,


il trattamento con AVK dev’essere interrotto e la terapia con Xarelto® dev’essere iniziata
quando l’INR è ≤3,0.

Nei pazienti sottoposti a trattamento per la TVP, per l’EP e la prevenzione delle recidive
di TVP ed EP, il trattamento con AVK dev’essere interrotto e la terapia con Xarelto® deve
essere iniziata quando l’INR è ≤2,5.

La determinazione dell’INR non è indicata per misurare l’attività anticoagulante di Xarelto® e


quindi non dev’essere utilizzata a tal fine. Il trattamento con il solo Xarelto® non richiede un
monitoraggio di routine della coagulazione.

Passaggio da XareltoPASSAGGIO
®
agli antagonisti
DA XARELTOdella
®
AGLI vitamina
AVK K (AVK)

Dose AVK standard Dose AVK aggiustata in base all’INR

XARELTO®* XARELTO® può essere interrotto


con un INR ≥ 2,0
Determinazione dell’INR poco prima
della somministrazione di XARELTO®

GIORNI

*Fare riferimento alle raccomandazioni posologiche per la dose giornaliera necessaria.

AN: L.IT.MA.04.2018.3616 11
È importante assicurare un’anticoagulazione adeguata riducendo contemporaneamente al
minimo il rischio d’emorragia durante la transizione della terapia.

Durante il passaggio agli AVK, Xarelto® e gli AVK devono essere somministrati in parallelo
fino a che l’INR sia ≥2,0. Nei primi due giorni della fase di transizione, la posologia degli
AVK deve seguire le dosi iniziali standard e, successivamente, dev’essere basata sull’INR.

La determinazione dell’INR non è indicata per misurare l’attività anticoagulante di Xarelto®.


Nella fase di trattamento congiunto con Xarelto® e AVK, l’INR dev’essere determinato
non prima che siano trascorse 24 ore dopo la dose precedente di Xarelto®, ma prima
della dose successiva. Dopo l’interruzione di Xarelto®, i valori di INR ottenuti dopo 24 ore
dall’ultima dose riflettono in modo attendibile il dosaggio di AVK.

Passaggio
dagli anticoagulanti parenterali a Xarelto®
 Pazienti trattati con un farmaco parenterale a somministrazione continua, quale l’e-
parina non frazionata per via endovenosa: iniziare la terapia con Xarelto® al momento
dell’interruzione.

 Pazienti trattati con un farmaco parenterale a schema posologico fisso quali le eparine a
basso peso molecolare: interrompere il trattamento con il farmaco parenterale e iniziare
la terapia con Xarelto® da 0 a 2 ore prima della prevista somministrazione successiva del
farmaco parenterale.

Passaggio da Xarelto® agli anticoagulanti parenterali


Somministrare la prima dose dell’anticoagulante parenterale nel momento in cui sarebbe
stata assunta la dose successiva di Xarelto®.

Popolazioni a rischio emorragico potenzialmente aumentato


Come tutti gli anticoagulanti, Xarelto® può aumentare il rischio di sanguinamento.

Perciò Xarelto® è controindicato nei pazienti:


 con emorragie clinicamente significative in atto
 con lesioni o condizioni di rischio significativo di sanguinamento maggiore, come nel
caso di ulcera gastrica recente od in corso, presenza di neoplasie maligne ad alto rischio
di sanguinamento, recente traumatismo cerebrale o spinale, intervento chirurgico ce-
rebrale, spinale od oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate
o sospette, malformazioni arteriovenose, aneurismi vascolari o disfunzioni vascolari
maggiori a livello intraspinale od intracerebrale
 in trattamento concomitante con altri agenti anticoagulanti, come le eparine non
frazionate, le eparine a basso peso molecolare (enoxaparina, dalteparina, ecc.), i derivati
dall’eparina (fondaparinux, ecc.), gli anticoagulanti orali (warfarin, dabigatran, apixa-
ban, ecc.), tranne nel caso di cambiamento di terapia anticoagulante o quando le epari-
ne non frazionate siano somministrate a dosi necessarie per mantenere in efficienza un
catetere centrale aperto, venoso o arterioso
 con patologie epatiche associate a coagulopatia e rischio emorragico clinicamente signi-
ficativo, compresi i pazienti cirrotici con Child-Pugh B e C

12 AN: L.IT.MA.04.2018.3616
Diverse sottopopolazioni di pazienti hanno un rischio emorragico aumentato e devono
essere sottoposte ad attento monitoraggio riguardo ai segni ed ai sintomi di complicanze
emorragiche.
La decisione in merito al trattamento di questi pazienti va presa dopo aver valutato i benefici
del trattamento contro i rischi di sanguinamento.

Pazienti con insufficienza renale:


vedere le raccomandazioni posologiche per i pazienti con insufficienza renale moderata (cle-
arance della creatinina fra 30 e 49 ml/min) o grave (clearance della creatinina fra 15 e 29 ml/
min). Xarelto® deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con clearance della creatinina
fra 15 e 29 ml/min e in pazienti con insufficienza renale che stanno assumendo contempo-
raneamente altri medicinali che inducono un aumento delle concentrazioni plasmatiche di
rivaroxaban. L’uso di Xarelto® non è raccomandato nei pazienti con clearance della creatinina
<15 ml/min.

Pazienti trattati contemporaneamente con altri medicinali


 Antimicotici azolici per via sistemica (quali ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo e
posaconazolo) od inibitori delle proteasi HIV (ad es. ritonavir): l’uso di Xarelto® non è
raccomandato.
 Usare cautela se i pazienti sono in trattamento concomitante con farmaci che influi-
scono sull’emostasi, come i FANS, l’acido acetilsalicilico, gli inibitori dell’aggregazione
piastrinica o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin
reuptake inhibitors, SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina
(serotonin norepinephrine reuptake inhibitors, SNRI).
 Dopo una sindrome coronarica acuta, i pazienti in trattamento con Xarelto® e ASA o
con Xarelto® e ASA più clopidogrel/ticlopidina devono ricevere un trattamento concomi-
tante con FANS solo se il beneficio supera il rischio emorragico.

Pazienti con altri fattori di rischio emorragico


Come con altri antitrombotici, Xarelto® non è raccomandato nei pazienti ad aumentato
rischio emorragico, come in caso di:
 disturbi emorragici congeniti od acquisiti
 ipertensione arteriosa grave non controllata
 altra malattia gastrointestinale senza ulcerazione attiva che può potenzialmente
portare a complicanze emorragiche (per esempio malattia infiammatoria intestinale,
esofagite, gastrite e malattia da reflusso gastroesofageo)
 retinopatia vascolare
 bronchiectasia od anamnesi di emorragia polmonare

Altre controidicazioni
Xarelto® è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento. Le donne in età fertile de-
vono evitare d’iniziare una gravidanza durante il trattamento con Xarelto®. Xarelto® è anche
controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Sovradosaggio
A causa dell’assorbimento limitato, ci si attende un effetto tetto senza ulteriori aumenti
dell’esposizione plasmatica media a dosi sovraterapeutiche di 50 mg di Xarelto® e superiori.
In caso di sovradosaggio può essere preso in considerazione l’uso di carbone vegetale attivo
per ridurre l’assorbimento.

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Qualora si verificasse una complicanza emorragica in un paziente trattato con Xarelto®,
la successiva somministrazione di Xarelto® dovrà essere posticipata oppure il trattamento
dev’essere interrotto, a seconda dei casi.

La gestione personalizzata dell’emorragia può comprendere


 il trattamento sintomatico come la compressione meccanica, l’emostasi chirurgica, il
ripristino dei liquidi
 il supporto emodinamico: somministrazione di emoderivati od emocomponenti.
 in caso di emorragia pericolosa per la vita che non possa essere controllata con le
misure descritte, si può considerare la somministrazione di un agente procoagulante
specifico per l’inversione dell’effetto anticoagulante, come il Concentrato di Complesso
Protrombinico (PCC), il Concentrato di Complesso Protrombinico Attivato (APCC) od il
fattore VIIa ricombinante (r-FVIIa).Tuttavia, ad oggi, esiste un’esperienza clinica molto
limitata con l’uso di questi prodotti nei soggetti trattati con Xarelto®.

A causa dell’alto legame con le proteine plasmatiche, non si prevede che Xarelto® sia dializ-
zabile.

Test di Coagulazione
Xarelto® non richiede il monitoraggio di routine della coagulazione. La misurazione dei livelli
di Xarelto® può comunque essere utile in situazioni eccezionali, quando la conoscenza dell’e-
sposizione a Xarelto® può essere d’aiuto nel prendere una decisione clinica, come nei casi di
sovradosaggio e di chirurgia d’emergenza.

Dosaggi anti-Fattore Xa con calibratori specifici per Xarelto® (rivaroxaban) sono ora dispo-
nibili in commercio per misurare i livelli di rivaroxaban. Se indicato dal punto di vista clinico,
lo stato dell’emostasi può essere determinato anche con il PT utilizzando Neoplastin come
descritto nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

I seguenti test di coagulazione danno valori aumentati: tempo di protrombina (PT), tempo
di tromboplastina parziale attivata (aPTT) e INR (International Normalized Ratio). Poiché la
determinazione dell’INR è stata sviluppata per misurare gli effetti degli AVK sul PT, non è
appropriato usare l’INR per misurare l’attività di Xarelto®.
Le decisioni sulla posologia o sul trattamento non devono basarsi sui risultati dell’INR, tranne
durante il passaggio da Xarelto® agli AVK, come descritto in precedenza.

 Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione


di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi
reazione avversa sospetta.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione


del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto
beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi
reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://
www.aifa.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

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Cod: 85375742 Approvato da AIFA in data 03/05/2018 AN: L.IT.MA.04.2018.3616

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