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malattie del sistema endocrino
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L. DI LUIGI 1, M. CAPPA 2, M. CASASCO 3, V. CUPELLI 4, M. D’ARMIENTO 5, P. DE FEO 6
S. FRONTONI 7, S. LUPO 8, M. MANNELLI 9, M. MINUTO 10, A. PARISI 11
F. PIGOZZI 11, F. ROMANELLI 12, A. LENZI 12
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1 Unità di Endocrinologia, Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Roma “IUSM”- Roma
2 UOC di Endocrinologia e Diabetologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS, Roma
3 Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport, Dipartimento di Scienze
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Biomediche e
Biotecnologiche, Università di Brescia, Brescia
4 Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze, Firenze
5 Sezione di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Sperimentale,
IG M Università di Roma "La Sapienza", Roma
6 Sezione di Medicina Interna, Scienze Endocrine e Metaboliche, Dipartimento di Medicina Interna,
Università di Perugia, Perugia
7 Dipartimento di Medicina Interna , Università di Roma “Tor Vergata”- Roma
8 Unità di Scienza dello Sport, Istituto di Medicina e Scienza dello Sport , CONI, Roma
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19 Unità di Endocrinologia, Dipartimento di Fisiopatologia Clinica, Università di Firenze, Firenze
10 Cattedra di Endocrinologia, Dipartimento di Scienze Endocrinologiche e Metaboliche, Università di
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Genova, Genova
11 Unità di Medicina Interna, Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Roma “IUSM”, Roma
12 Unità di Andrologia, Fisiopatologia della Riproduzione e Diagnostica Endocrina, Dipartimento di
Fisiopatologia Medica, Università di Roma "La Sapienza", Roma
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organico e fissare dei criteri generali sia per venzione ed alla diagnosi precoce delle pato-
la concessione della idoneità all’attività spor- logie endocrine;
tiva agli atleti affetti da patologie endocrine — informare gli specialisti in medicina del-
sia per il loro monitoraggio clinico, stru- lo sport sulla tipologia di accertamenti neces-
mentale e di laboratorio. sari nella diagnostica e nel monitoraggio degli
In particolare, per le differenti patologie o atleti affetti da patologie endocrine, per svi-
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classi di patologie endocrinologiche esami- luppare meglio organizzare il loro rapporto
nate è stato sviluppato un piano di lavoro con l’atleta e con lo specialista endocrinolo-
schematico ed ogni singola patologia endo- go;
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crina è stata sostanzialmente organizzata in — informare in modo sintetico gli specia-
sezioni principali. In fase iniziale sono stati listi in endocrinologia ed in medicina dello
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trattati gli aspetti di maggiore interesse clini- sport sugli aspetti fisiopatologici e clinici di
co-endocrinologico correlati ad ogni patolo- interesse medico-sportivo per ogni singola
gia, ed evidenziati in modo schematico gli patologia endocrina, e suggerire il compor-
aspetti sintomatologici, diagnostici, terapeu- tamento ritenuto più adeguato:
tici ed il monitoraggio clinico; in tale sede
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• nella concessione dell’idoneità all’attività
sono state altresì indicate, nell’interesse par- sportiva agonistica da parte degli specialisti in
ticolare del medico dello sport, le possibili medicina dello sport*,
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modificazioni a carico dell’ECG, della pres- • nel valutare lo “stato di salute” di un
sione arteriosa (PA), della spirometria e del- soggetto affetto da una patologia endocrina
l’esame delle urine, che costituiscono la base che intenda praticare una attività sportiva
della visita di idoneità medico sportiva. non agonistica*; valutazione che può essere
Sono stati trattati successivamente i temi
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fatta sia da specialisti in medicina dello sport
per la concessione dell’idoneità all’attività che dai medici in tale senso autorizzati dalle
sportiva, nei differenti aspetti fisiopatologici. disposizioni e dalle normative regionali,
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guiti, alla necessità o meno di richiedere una — informare gli endocrinologi e gli spe-
esenzione per finalità terapeutica (TUE) ed al cialisti in medicina dello sport:
• sulla necessità di tutelare sempre ed in
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mente i motivi per la sospensione di una ido- • sul tipo di principi farmacologicamen-
neità concessa e le modalità di ripristino del- te attivi necessari nella terapia delle principali
la idoneità. patologie endocrine,
Il lavoro sviluppato non è quindi assolu- • sulla inclusione o meno di tali principi
attivi nella lista delle sostanze proibite**,
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di tali principi attivi con sostanze non inclu- tate. Tale esigenza, infatti, è di fondamenta-
se nella lista delle sostanze proibite, le importanza nella prevenzione e nella tera-
• sulla possibilità di utilizzare tali princi- pia di molte patologie endocrino-metaboliche
pi attivi, anche se proibiti, come terapia negli (obesità, sindrome metabolica, diabete, ecc.),
atleti purché siano rispettati alcuni criteri (cor- per le quali la prescrizione e la somministra-
retta e documentata diagnosi e prescrizione zione dosata di attività motoria deve avva-
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terapeutica, non sostituibilità del principio lersi dell’intervento integrato dell’endocrino-
attivo proibito, non influenza sulla perfor- logo, del medico dello sport e del lauretao in
mance aldilà di quanto correlato al ripristino scienze motorie specializzato in attività moto-
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dello stato di salute, ecc.)**, rie preventive ed adattate.
• sulla necessità di richiedere la esenzio- Fra gli obiettivi del lavoro è certamente
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ne per fini terapeutici (Therapeutic Use auspicato un maggiore dialogo tra l’endocri-
Exemption - TUE)** da parte della Commis- nologo e lo specialista in medicina dello sport
sione Scientifica Antidoping - Commissione nel caso di atleti affetti da endocrinopatie.
per la Esenzione per Finalità Terapeutiche Poiché l’endocrinologo non è solamente
(CEFT) del CONI qualora si utilizzino sostan- responsabile della diagnosi, della terapia e
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ze proibite sia in fase diagnostica (test dina- del monitoraggio clinico dell’atleta affetto da
mici) che terapeutica. una patologia endocrina, è fondamentale la
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Nelle linee guida non abbiamo voluta- sua collaborazione con il medico dello sport
mente evidenziato la differenza tra attività sia nel garantire l’ottimizzazione del control-
sportive “agonistiche e non agonistiche”, lo endocrino-metabolico dell’atleta, sia nel
come peraltro, per la scarsità di letteratura definire le terapie, anche in funzione della
scientifica, non abbiamo potuto valutare in normativa che regola la concessione della
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modo approfondito tutte le relazioni esistenti TUE, sia nell’identificare e comunicare quel-
tra le singole discipline sportive e le diffe- le situazioni cliniche in cui si ritiene indica-
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renti endocrinopatie. I concetti correlati all’i- ta la sospensione di una idoneità già con-
doneità sono stati finalizzati maggiormente a cessa.
stimolare linee generali di comportamento e Si ritiene di notevole utilità e si auspica la
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ti esposti rappresentano una utile base anche già accade per il diabete, per ogni atleta affet-
per chi deve consigliare e/o supportare la to da endocrinopatie egli possa comunicare
pratica di attività sportive considerate “non allo specialista in medicina dello sport (che
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