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INDICE
Introduzione
Preparazione all'intervento
La degenza postoperatoria
Ritorno a casa
Segnali d'allarme
Farmaci
INTRODUZIONE
Oggigiorno gli interventi chirurgici eseguiti per ripristinare il corretto funzionamento delle
valvole del cuore sono comunemente eseguiti in molti Centri, allo scopo di migliorare la salute
Abbiamo preparato questa pagina informativa per aiutare i Pazienti che necessitano o che
hanno gia’ avuto questo tipo di intervento a capire ed imparare il piu’ possibile su questo
Il chirurgo che eseguira’ l’intervento o il cardiologo che Vi seguira’ nel periodo postoperatorio
sono le prime persone a cui rivolgersi per eventuali dubbi o domande, e per avere dettagli
Il cuore e’ una pompa, che spinge il sangue agli organi ed ai tessuti di tutto il corpo. E’ dotato
di quattro camere, due atri (destro e sinistro), a parete sottile e che funzionano come serbatoi,
e due ventricoli (destro e sinistro), a parete piu’ spessa e che eseguono la maggior parte del
lavoro di pompa.
Le due camere destre servono a pompare il sangue ai polmoni, dove viene ossigenato per
poi tornare alla parte sinistra del cuore che lo pompa in tutto il corpo. Le camere sinistre
valvole sono costituite da membrane sottili ma molto resistenti, che si aprono e chiudono ad
ogni ciclo cardico. Il cuore batte circa 100.000 volte al giorno, e quindi le valvole si devono
aprire, richiudere e resistere alla pressione del sangue alcune centinaia di milioni di volte
Questo diagramma mostra le quattro camere del cuore e la posizione delle valvole. Le frecce
Il sangue venoso, che dopo aver circolato nel corpo ha ceduto ossigeno e si e’ caricato di
anidride carbonica, ritorna nell’atrio destro. Da qui, attraverso la valvola tricuspide passa nel
quindi ai polmoni. Dopo essersi riossigenato e liberato dell’anidride carbonica nei polmoni il
sangue giunge nell’atrio sinistro, attraversa la valvola mitrale e giunge nel ventricolo sinistro.
Infine viene pompato attraverso la valvola aortica nell’arteria aorta che, attraverso le sue
Puo’ accadere che una o piu’ valvole del cuore non funzionino come dovrebbero; questo puo’
Una valvola puo’ essere strutturalmente anormale fin dalla nascita, e necessitare di
riparazione subito (in caso di malformazione grave). Un difetto valvolare minore invece puo’
passare misconosciuto per molto tempo, ma infine provocare nella valvola un indebolimento
tale da richiedere la sostituzione o riparazione della valvola piu’ avanti negli anni.
Malattie come la febbre reumatica, o infezioni batteriche possono colpire le valvole causando
calcificazione dei foglietti valvolari, o anche la loro rottura, a causa dell’enorme numero di
volte che una valvola deve aprirsi e chiudersi durante il ciclo vitale.
Le valvole aortica e mitralica sono le piu’ frequentemente colpite dai processi degenerativi,
causato dalla disfunzione di altre valvole. Piu’ raramente, anche la valvola polmonare puo’
di aprirsi in modo corretto ed il sangue fatica a passare. Questo fenomeno prende il nome di
STENOSI. Quando invece una valvola si indebolisce ed i suoi foglietti vengono stirati,
potrebbe non chiudersi piu’ correttamente ed il sangue che l’ha attraversata tende a ritornare
Tutti i tipi di disfunzione valvolare aumentano di molto il carico lavorativo del cuore, che tende
a dilatarsi per compensare. Quando il cuore non riesce piu’ a funzionare correttamente
Alcune persone con valvole malate possono vivere una vita quasi normale, sotto attenta
supervisione medica. Altre, con disfunzioni piu’ gravi, hanno bisogno di essere operate. In
alcuni casi il chirurgo riesce a riparare una valvola danneggiata, in altri casi la valvola deve
essere sostituita. Ogni caso e’ differente dagli altri, e le opzioni piu’ adatte devono essere
fondono tra loro negli angoli in cui si toccano (commissure). Separando col bisturi le due parti
fuse tra di loro si puo’ ridurre la stenosi e permettere ai foglietti di muoversi piu’ liberamente.
L’insufficienza (o rigurgito) valvolare puo’ essere causata
dall’indebolimento o allungamento dei foglietti valvolari o delle corde tendinee, cioe’ i filamenti
che ne determinano la liberta’ di movimento. Il bordo dei lembi che normalmente devono
combaciare viene spostato, la valvola non chiude piu’ correttamente ed il sangue sfugge
rapporti tra le diverse componenti della valvola. Per far questo puo’ essere necessario
asportare il tessuto in eccesso, oppure accorciare le corde tendinee, oppure ancora stringere
Questa figura mostra una valvola riparata dopo asportazione della parte centrale del lembo
posteriore e con anello di rinforzo che sta per essere suturato all'annulus valvolare.
sostituirla. La vecchia valvola viene quindi rimossa e la nuova valvola artificiale viene
possono essere classificate in due grandi categorie: valvole biologiche (fatte di tessuti
Alcune valvole biologiche vengono confezionate usando valvole cardiache di animali trattate
con sostanze chimiche particolari. Sono montate su di un supporto coperto con una stoffa
punti di sutura. Altre valvole sono prive del supporto e vengono suturate direttamente ai
tessuti del paziente (valvole stentless), altre ancora sono prelevate da cadavere umano,
Una valvola biologica ha il vantaggio di essere molto simile alla valvola naturale, e questo fa
si’ che vengano ben tollerate nel corpo umano, senza bisogno di particolari terapie; lo
svantaggio e’ che in genere la loro durata nel tempo e’ limitata, poiche’ si tratta di tessuti
Le valvole meccaniche sono costruite con materiali particolarmente duri e resistenti (carbonio,
leghe metalliche speciali), circondati da un anello di stoffa che viene usato per passare i punti
di sutura.
Nel corso degli anni sono stati progettati molti tipi di valvole, da quelle a ‘palla ingabbiata’ a
quelle a disco oscillante ed infine a quelle a doppio semidisco (bi-leaflet). Al giorno d’oggi le
valvole a palla vengono impiegate molto raramente.
Il vantaggio delle valvole meccaniche e’ la loro durata (praticamente illimitata), dovuta alla
durezza dei materiale che le compongono. Lo svantaggio principale e’ dato dalla necessita’ di
assumere per tutta la vita una terapia anticoagulante, poiche’ i materiali artificiali causano la
tendenza del sangue a formare dei coaguli che porterebbero al blocco della protesi valvolare.
L’effetto della terapia anticoagulante deve essere controllato con regolarita’ tramite un esame
del sangue.
Molti fattori devono essere presi in considerazione nella scelta del tipo di valvola piu’ adatto
ad un particolare paziente: l’eta’ ed il sesso del paziente, il tipo di malattia che ha causato la
seguire con attenzione la terapia anticoagulante, nonche’ i desideri del paziente stesso.
PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
Tratteremo qui in linea generale gli eventi che caratterizzanno l’intervento e la degenza
postoperatoria. Poiche’ vi possono essere delle differenze tra diversi Ospedali, e’ comunque
necessario ottenere informazioni specifiche riguardo il Vostro caso dai membri della equipe
1. PRIMA DELL’INTERVENTO
coronarografia che a sua volta precede di uno o due giorni l’intervento), allo scopo di eseguire
Questo e’ il momento buono per fare domande ed esprimere eventuali dubbi o richieste di
chiarimenti.
verra’ consegnato uno strumento di plastica contenente tre palline colorate ed un boccaglio
(spirometro): aspirando con forza dal boccaglio le palline si alzeranno e daranno un’idea della
Vostra forza inspiratoria. Verranno poi eseguiti dei prelievi di sangue, un elettrocardiogramma
ed una radiografia del torace. Potrebbero anche venire eseguiti degli altri test (tipo
ecocardiogramma, o prove di funzionalita’ respiratoria, o altro, se necessario).
Il Centro Trasfusionale preparera’ delle sacche di sangue che verranno utilizzate solo se
necessario.
2. L’INTERVENTO
Prima di essere trasportati in Sala Operatoria, Vi verra’ richiesto di togliere anelli, gioielli,
somministrati dei farmaci (pre-anestesia) che aiuteranno a diminuire l'ansieta’; la zona del
Verrete quindi trasportati in Sala Operatoria su un lettino a rotelle. A questo punto verra’
inserito un catetere in una vena del braccio, attraverso cui verra’ somministrata l’anestesia.
Probabilmente, dopo il risveglio non vi ricorderete di queste fasi, in quanto i farmaci anestetici
producono una amnesia (cioe’ una perdita dei ricordi) delle fasi che circondano l’intervento
stesso.
L’intervento durera’ 3-4 ore, a seconda della complessita’ dello stesso. Alla fine, il chirurgo
3. DOPO L’INTERVENTO
Immediatamente dopo la fine dell’operazione verrete trasferiti nel reparto di Terapia Intensiva
Generalmente familiari e parenti non sono ammessi nel reparto di Terapia Intensiva.
Eccezioni vengono fatte solo per i familiari di pazienti la cui degenza in Terapia Intensiva si
Il risveglio avverra’ dopo circa 2-6 ore dalla fine dell’intervento (il tempo varia da persona a
questa e’ una cosa normale nelle prime fasi del risveglio, e sara’ presto seguita dalla ripresa
Subito dopo il risveglio Vi renderete conto che non potrete parlare, questo per la presenza del
capacita’ di respirare di nuovo da soli sara’ giudicata adeguata, il ventilatore sara’ scollegato
Il reparto di Terapia Intensiva e’ sempre in attivita’, le luci sono sempre accese ed e’ facile
perdere la nozione del tempo e non riuscire a riposare bene; e’ comunque una fase di breve
durata.
Dopo il risveglio Vi renderete conto di essere collegati a numerosi fili, tubicini e cateteri, che
sono utilizzati per il monitoraggio, per le infusioni dei farmaci e per il drenaggio dell’incisione
chirurgica. Nella zona dell’incisione avvertirete un senso di fastidio attutito, e’ anche normale
avvertire del dolore alla schiena (da stiramento delle giunzioni costovertebrali). Un sondino
nausea e vomito. La sensazione di sete che proverete nelle prime ore e’ in parte dovuta
all’anestesia e Vi verra’ permesso di inumidire le labbra, ma non di bere (per evitare di inalare
liquido in trachea in seguito alla parziale, temporanea inefficienza dei riflessi faringei). Un
Entro 24 ore dalla fine dell’intervento, parecchi fili e tubicini saranno rimossi, verrete stimolati
LA DEGENZA POSTOPERATORIA
1. DOLORE POSTOPERATORIO
L’incisione chirurgica causera’ una dolenzia sorda e diffusa allo sterno ed alla colonna
vertebrale, che si acutizzera’ con i colpi di tosse e con gli esercizi respiratori. Il dolore non e’
bisogno individuale. La maggior parte dei pazienti tende ad assumere una postura
importante, per favorire la corretta ripresa della funzione respiratoria, mantenere una postura
eretta e respirare a fondo.
2. FISIOTERAPIA RESPIRATORIA
Dopo tutti gli interventi di cardiochirurgia, vi e’ una tendenza alla raccolta di fluido attorno ai
Respiri profondi e colpi di tosse efficaci sono il modo migliore per ri-espandere i polmoni e
ridurre l’accumulo di liquidi, anche con l’aiuto di farmaci eventualmente somministrati via
aerosol.
3. MOBILIZZAZIONE
La mobilizzazione precoce e’ molto importante per il recupero del tono muscolare. Gia’ alcune
ore dopo l’estubazione verrete stimolati a muovervi nel letto e a sedervi diritti. Il giorno dopo
4. ALIMENTAZIONE
semisolida e poi solida e’ rapida. Il cibo nei primi giorni sara’ carente in sale.
L’appetito sara’ generalmente scarso per alcuni giorni, per il resto la scelta del cibo sara’
lasciata al paziente. Un apporto nutritizio adeguato e’ comunque molto importante per una
A molti pazienti verranno fatte indossare calze elastiche, che aiuteranno a prevenire gonfiore
alle gambe e stasi circolatoria. La medicazione alle ferite chirurgiche verra’ cambiata
o quarta giornata le ferite saranno lasciate esposte all’aria. I tubi di drenaggio verranno sfilati
dopo due giorni dall’intervento ed i fili di pacemaker temporanei verranno rimossi il giorno
precedente la dimissione. Queste piccole procedure in genere non causano alcun dolore. Vi
potranno essere alcuni punti di sutura esterni che potranno essere rimossi dopo una decina di
Dopo 4 o 5 giorni potrete fare la prima doccia con l’aiuto del personale infermieristico.
Ogni giorno vi sentirete piu’ in forze e in migliori condizioni generali, anche se sono possibili
alcune giornate ‘no’ (che sono assolutamente normali e non devono destare
preoccupazione).
Anche per questo motivo a molti pazienti viene consigliato un periodo di riabilitazione in un
sicurezza di movimento.
Una volta a casa, e’ importante cercare di rientrare subito nella normale routine quotidiana,
soprattutto evitando di rimanere tutto il giorno in pigiama o peggio ancora a letto. Il recupero
normale desiderare di fare un sonnellino nel pomeriggio. Tenete presente che il processo di
guarigione potra’ richiedere fino a due mesi per completarsi, e durante questo periodo
l’organismo utilizza a questo scopo la maggior parte delle enegie disponibili. Cercate di
arrivare alla sera stanchi, questo vi aiutera’ a riacquistare un normale ciclo di sonno e veglia.
Controllate il peso regolarmente, in genere noterete una perdita di peso fino a circa tre
settimane dopo l’intervento. Un aumento di peso superiore a due chili in pochi giorni potrebbe
curante.
1. COSE DA FARE E DA EVITARE
Non guidate per circa sei settimane dopo l’intervento, per permettere allo sterno di risaldarsi;
saggia cosa evitare luoghi pubblici affollati per un certo periodo per evitare spintoni o contagi
di malattie stagionali.
2. VISITE DI CONTROLLO
Alla dimissione Vi verra’ detto quando presentarvi per una visita di controllo e quali esami
portare. Nel frattempo, dopo qualche giorno dal vostro ritorno a casa, e’ opportuno che
contattiate il Vostro medico curante per informarlo dell’intervento e delle Vostre condizioni.
Una nutrizione corretta e’ molto importante per la vostra guarigione. Evitate l’eccesso di sale i
mantenere il peso e la pressione sotto controllo. Nell’arco di 4-6 settimane dovreste essere in
grado di camminare per 3-5 chilometri al giorno a passo sostenuto. L’attivita’ sessuale non e’
controindicata durante la convalescenza, facendo attenzione a non fare sforzi intensi con gli
arti superiori e a non applicare pressione sul torace.
Pazienti con un lavoro che non coinvolge sforzi con gli arti superiori possono ritornare al
Chi deve utilizzare gli arti superiori per lavori pesanti puo’ necessitare fino a tre mesi per il
completo recupero di solidita’ dello sterno. Il Vostro medico vi consigliera’ sul tempo di
recupero opportuno.
Lo stesso vale per la guida, in genere si raccomanda di attendere almeno sei settimane.
SEGNALI D’ALLARME
Anche se raramente, vi possono essere delle complicanze legate all’intervento ed alle valvole
cardiologo o l’ospedale dove siete stati operati (o un pronto soccorso vicino a casa):
occhio.
6. Febbre persistente, brividi, sudorazione fredda, colorito bluastro delle labbra e/o delle
estremita’.
In presenza di uno o piu’ di questi segni e sintomi chiamate il vostro medico senza esitazione,
e senza preoccuparvi di disturbare. E’ utile portare con Voi il numero telefonico dell’ospedale
dove siete stati operati o, se questo e’ distante, il numero di altri centri cardiochirurgici piu’
vicini, ed il numero del vostro medico curante. Assicuratevi che questi numeri siano noti
FARMACI
Assumete solo i farmaci prescritti; questi possono essere diversi da quelli che assumevate
prima dell’intervento. Anche farmaci generici, come l’aspirina, non devono essere assunti se
1. ANTICOAGULANTI
La maggior parte dei pazienti che hanno subito un intervento di riparazione o sostituzione
valvolare vengono istruiti ad assumere farmaci anticoagulanti, alcuni per un breve periodo
Questi farmaci servono ad evitare che il sangue, in contatto con la struttura della protesi
molto critico, e deve essere monitorato con frequenza e scrupolosita’ tramite un esame del
mentre una dose insufficiente non protegge dalla possibilita’ che il sangue coaguli a contatto
Nei primi giorni il dosaggio di questo farmaco viene monitorato con un esame del sangue
stessa ora tutti i giorni. Improvvisi cambiamenti nel tipo di dieta o nei farmaci che si assumono
possono provocare variazioni della attivita’ dei farmaci anticoagulanti tali da richiedere un
cambiamento di dosaggio.
2. ANTIBIOTICI
Ricordatevi di avvisare i dentisti o altri medici che devono eseguire piccole procedure su di
importanza che prima e dopo qualsiasi procedura in grado di causare sanguinamento (anche
la semplice rimozione del tartaro) al Paziente venga somministrata una dose di antibiotico.
Infatti queste procedure possono causare il passaggio di batteri nel sangue e da qui il loro
molto grave e richiede la sostituzione della valvola infetta. Inoltre il dentista (o altro
specialista) deve anche essere informato del fatto che assumete farmaci anticoagulanti, cosi’
IN CONCLUSIONE
Vivere con una valvola cardiaca malata e’ molto limitante. La maggior parte dei pazienti
operati di riparazione o sostituzione valvolare godono di una qualita’ di vita molto migliore
Dopo l’intervento, Vi potete aspettare di notare miglioramenti fino a circa sei mesi
anno. Ricordatevi che la qualita’ della vita dipendera’ molto anche dalla vostra capacita’ di
consigliatovi dallo specialista; la dieta deve essere nutriente, leggera e varia: se fumate,