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La scolastica è una filosofia cristiana del medioevo insegnata nelle scuole intorno al 1.000 e 1.200.
Il nome scholasticus nei primi secoli del Medioevo indicava l’insegnamento delle arte liberali e , in seguito
venne chiamato scholasticus anche il docente di filosofia o di teologia,il cui titolo uffiaciale era magister
L’obiettivo della scolastica è quello di formare il buon cristiano (uomo buono) deve intraprendere due vie:
quella della fede, deve aprirsi la ragione, e quella della ragione , deve aprirsi alla fede.
La scolastica insegnava la teologia, disciplina primaria, e la filosofia disciplina secondaria.
L’aforisma della scolastica è “la filosofia(ricerca) è ancilla (al servizio) della teologia”, ovvero che la teologia
serve alla filosofia per raggiungere Dio .
Il problema fondamentale affrontato dalla scolastica è la ricerca della verità, quindi di comprendere la
verità già data nella rilevazione. La scolastica afferma che la verità è in Dio che è verbo e luogo, uno e triro,
ed esistente.
La verità è stata rivelata dall uomo attraverso le sacre scritture, il suo scopo è quello di comprenderle.
Con la ragione raggiungo Dio? Sì attraverso la teologia, che si serve della filosofia.
Anselmo D’Aosta
Lui dimostra l’esistenza di Dio e cerca di trovare una sintesi tra fede e ragione. Il suo motto è “ut in
intelligam”cioè credo per capire ovvero la fede alimenta la ragione e e viceversa , quindi capisco per
rafforzare ciò in cui credo.
La patristica è una filosofia cristiana, nata per difendere il cristianesimo dagli attacchi polemici. Dà una
risposta a quel principio assoluto da cui deriva tutto che la filosofia greca non era riuscita a spiegare.
Per la prima volta si afferma l’unita della filosofia e della religione in discussione e il fatto che la fede deve
supportare la ragione e viceversa.
La patristica di basa sui padri della chiesa, scrittori cristiani dell’antichità che hanno contribuito
all’elaborazione dottrinale del cristianesimo .
Patristica orientale, aderisce al manicheismo e occidentale
Possiamo suddividere la patristica in 3 periodi importanti:
Il primo che è dedicato alla difesa del cristianesimo, logos al servizio della fede
Il secondo è dedicato a formulare una vera e propria dottrina cristiana
Il terzo è dedicato alla rielaborazione e sistemazione delle dottrine già formulate, ovvero spiegare
come la fede possa essere razionale
Sant agostino
Esponente principale della patristica orientale, che aderisce al manicheismo ovvero una dottrina filosofica-
religiosa orientale fondata su 2 concetti: il bene e il male( formano un dualismo pagano). Crescendo si
avvicina al neoplatonismo, a Plotino, che riteneva il male assenza di essere. Infine a Milano conosce sant’
ambrogio, e diventa grande esponente della filosofia cristiana(insieme San Tommaso).
Affronta 4 problemi:
Cosè il male
Il rapporto tra fede e ragione
Cos’è il tempo
Rapporto uomo e libertà
Il manicheismo è fondato su due concetti tra bene e male che formano il dualismo pagano, bene è
presenza di bene e il male è assenza di bene.
Ispirandosi al manicheismo Agostino affronta il tema del male. E leggendo Plotino capisce che la domanda
da porsi non è cosè il male ma qualè la natura del male, si risponde dicendo che il male è assenza di essere
e quindi non essendo presenza non esiste. Al contrario il bene è presenza di essere e quindi di bene.
Definisce rapporto tra fede e ragione un rapporto fertile, perché la ragione permette di indagare la natura
ma non basta ed ha bisogno della fede. Ritiene che fede e ragione sono due rette parallele, tutte e due
conducono alla verità ovvero Dio. Sono due sentieri che non si toccano mai ma che portano alla stessa
direzione.
Egli ritiene che la ragione non sia in grado di dimostrare i dogmi religiosi ma posso tuttavia chiarire con
l’aiuto della grazia di Dio alcuni punti importanti della dottrina cristiana. Quindi secondo Tommaso la
ragione deve mettersi al servizio della fede.
Ed è utile alla fede in quanto:
dimostra Dio
elabora esempi per chiarire la fede
difende la fede da chi la l’attacca
Tommaso sostiene che l’esistenza di Dio è dimostrabile razionalmente soltanto a posteriori, su questa base
elabora le cinque vie:
1 P è EX CAUSA- tutte le cose in natura sono regolate da causa ed effetto. Se risalgo di causa in
causa arrivo a una causa prima, che è Dio. Dio come causa prima incausata
2P è EX GRADO è quella dei gradi di perfezione. Dio è il grado massimo
3P è EX MOTU- tutto si muove perché è mosso da qualcosa che è un motore immobile ovvero Dio.
Dio è motore immobile
4P è EX FINE - ogni cosa avviene in vista di un fine ma c’è un fine ultimo, Dio ( che non dipende da
altro fine). Dio è fine ultimo
5P è EX CONTIGENTIA - parte dalla contingenza delle cose. Tutte le cose possono essere o non
essere ( di contingenza in contingenza, c’è una cosa che è quello che è, senza essere diversamente
da Dio ciò che è Dio. Dio è essere senza non essere
Fede significa affidarsi a Dio, aver fiducia in lui. È prima di tutto un sentimento di dipendenza da Dio, sentito
come colui che solamente può dare senso pieno alla vita dell’uomo; in secondo luogo fede è anche credere
nelle verità rilevate. La verità della fede si appoggia sulla parola di Dio.
La ragione è la facoltà dell’uomo di riflettere sulla propria vita, sulle proprie esperienze, sul mondo che lo
circonda per comprenderlo, conoscerlo e appropriarsi delle sue leggi che sono leggi razionali che proprio
per questo possono essere comprese, decodificate e interpretate dalla ragione umana.