Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La vita
Agostino nasce a Tagaste nel 354 d.C.
Padre Patrizio pagano, madre Monica cristiana (esercita una profonda influenza per la sua
conversione). Trascorre la giovinezza a Cartagine, coltiva gli studi classici, specialmente latini e si
occupa con passione alla grammatica. Studia gli autori Virgilio, Catullo, Orazio e Cicerone.
La lettura dell’Ortensio di Cicerone, lo fa avvicinare alla filosofia, questo lo porta a sviluppare un
entusiasmo per i problemi del pensiero e per la prima volta si indirizza alla ricerca della filosofia.
Nel 374 d.C. aderisce al manicheismo, religione fondata dal principe persiano Mani (III secolo),
secondo cui la realtà deriva dall’azione di due principi contrapposti, il principio del Bene e quello del
Male, in una lotta incessante. Erano una setta molto rigida che seguiva alcune pratiche ascetiche
(celibato, vegetariani). Con la lettura delle Categorie di Aristotele sviluppa i primi dubbi sulla verità del
manicheismo.
A Cartagine conosce stili di vita mondana, frequentando amici e donne, esperienze che lo portano a
scrivere le Confessioni (opera autobiografica, che racconta di una vita scapestrata).
Una figura molto importante per la sua vita è la sua serva, che diventa la sua compagna, nonostante
non si potesse avere rapporti con persone di classi sociali diverse. Da lei ha un figlio, da molto giovane,
che ama molto (Adeodato). Nel 383 d.C. si reca a Roma con l’intenzione di diventare retore
(insegnante) ma si trasferisce a Milano quando la capitale verrà spostata lì, perché più difendibile dagli
attacchi. A Milano viene chiamato a corte come oratore e in questo periodo conoscerà Ambrogio, un
vescovo molto colto, a conoscenza del greco. Gli farà riscoprire le letture della Bibbia che aveva
precedentemente disprezzato, perché lette da una traduzione latina.
Grazie all’esempio e alla parola del vescovo si avvicina al cristianesimo, abbandonando
definitivamente il manicheismo.
Scopre il cristianesimo grazie anche agli scritti di Plotino, (filosofo nepolatonico 202-270)
Plotino riprende Platone. Declina la teoria delle idee in 3 principi fondamentali:
- L’uno: è universalmente buono (al di là dell’essere, ineffabile), è l’origine di tutto, è il bene
- L’intelletto: è forma di intelligenza, ha a che fare con l’intelletto
- L’anima: è l’estremo opposto dell’uno, ha a che fare con la materia, ciò che è lontano dall’essere
(assenza, lontananza)
Tutta la realtà, secondo Plotino, è caratterizzata dal bene, quindi l’uno, donando del bene, non lo
disperde perché esso è intrinseco dentro di lui. (fenomeno dell’emanazionismo, l’uno emana il bene
come il sole che emana la luce senza perderla mai).
Il male, nella concezione di Plotino, non esiste, in quanto è solo lontananza dal bene (sono solo
ombre); quindi non ha sostanza perché è allontanamento dall’essere.
Agostino si avvicina definitivamente al cristianesimo, grazie alla concezione del male di Plotino, in
quanto era turbato continuamente dai sensi di colpa per la sua vita passata.
A Milano completa la sua conversione, battezzandosi, e si persuade che la sua missione sia quella di
diffondere la sapienza cristiana in Africa, torna quindi a Tagaste.
Ad Ostia muore la madre, la vita di Agostino diventa una continua ricerca della verità e una lotta
contro l’errore. In Africa fonda una sorta di cenobio, fonda un monachesimo (agostiniani), qui vive con
i cenobiti (monaci che vivono in comunità). Diventa prete e vescovo (di Ippona 395 d. C.), muore il 28
agosto del 430 d.C., quando i vandali stanno dilagando in Europa. Agostino nel confronto con
popolazioni germaniche, è ottimista, non la vede come una fine ma come un nuovo inizio.
Le opere
Le confessioni
È uno scritto autobiografico in 13 libri, inaugura il genere letterario del romanzo interiore, ovvero
un'autobiografia che reca i tratti moderni dell'analisi introspettiva.
Le confessioni sono un'autobiografia dove viene raccontata la vita come un'avventura cognitiva,
ovvero, la vita è la via per conoscere la verità che salva, ed è personale soggettiva.
Diversa dalla concezione greca, dove i filosofi sono razionali e impassibili.
Filosofia greca: filosofia razionale, che tiene fuori le emozioni.
Filosofia cristiana: filosofia come via personale per conoscere la verità. Novità dell’idea di persona e
dell’idea di volontà (principium individuationis, ciò che ci rende individui diversi dagli altri).
È una vita che espone l'ordine di Dio (destino di un’esistenza).
Nelle confessioni Agostino tratta del tema dell’homo duplex:
- Inquietudo: la confessione è riconoscere il peccato
- Beatitudo: la confessione è riconoscere la salvezza (fede)
Nell’idea di filosofia di Agostino, ogni momento è la scelta tra l’essere e il non essere, tra il tempo e
l’eternità.
La città di Dio Opera in 22 volumi, a difesa del cristianesimo dalle accuse dei filosofi pagani
La trinità Agostino descrive dal punto di vista teologico i tre principi di cui parlava Plotino,
compiendo un’analisi della trinità
Mali fisici
I mali fisici sono le imperfezioni della natura. Quindi i mali di natura: o derivano
dalla struttura gerarchica dell’universo (che richiede anche gli esseri inferiori) o
fungono da elementi necessari per l’armonia cosmica. In entrambi i casi però i mali
di natura non esistono, perché derivano sempre da un qualcosa che è bene. Mentre
Problema del male i mali fisici che affliggono l’uomo hanno anch’essi un significato positivo, perché non
Agostino non concepiva la coesistenza di un Dio buono con la reale sono altro che la conseguenza e la giusta pena per il peccato originale.
esistenza del male, quindi in un primo tempo aderisce al manicheismo, Mali morali
secondo il quale è necessario che alla base del mondo vi sia una lotta I mali morali risiedono nei peccati, dovuti ad un errore commesso dalla volontà nel
eterna tra bene e male. Poi abbandona questa dottrina ritenendola momento in cui essa rinuncia a Dio per orientarsi verso qualcosa di inferiore.
filosoficamente insostenibile, poiché mette in dubbio l’incorruttibilità di Nell’uomo c’è la tendenza al male.
Dio. Nonostante la conversione al cristianesimo, Agostino si chiede da I tre mali morali principali sono:
dove deriva il male, dato che Dio è bene, amore e provvidenza. Esclude - Concupiscentia carnis: l’eccessivo attaccamento ai beni terreni e materiali;
l’idea che possa trattarsi di materia, perché la materia è una creatura di - Concupiscentia oculorum: l’eccessiva curiosità che porta alla dispersione;
Dio e quindi è bene. Le cose del creato, per essere corruttibili devono - Superbia vitae: l’egocentrismo, bastare a sé stessi senza il bisogno di Dio.
possedere una parte di bene. Ma se essere e bene coincidono, allora il Quindi l’inquietudine filosofica davanti al problema del male si conclude con un
male deve essere una forma di non essere, cioè privazione di bene. ottimismo teologico, secondo il quale il male non esiste, perché o è parte di un
Quindi il male non ha una realtà metafisica propria. Perciò un male ordine cosmico che è bene oppure è dovuto all’uomo.
assoluto, indicherebbe un non essere assoluto, ma questo non può
esistere. In virtù della non sostanzialità del male, si può dire che Dio
non ha creato il male ma solo il bene.
Problema della grazia
La grazia divina può essere determinante o concomitante in relazione alla salvezza
dell’uomo.
- Grazia determinante: ciò che rende l’uomo giusto e lo porta alla salvezza
dipende da Dio;
Polemica contro il Pelagianesimo e libertà - Grazia non determinante: è necessario che la salvezza venga concessa da
La prospettiva di Pelagio consisteva nel negare che la colpa di Adamo avesse indebolito Dio, ma non è sufficiente perché deve collaborare anche l’uomo.
radicalmente la libertà originaria dell’uomo e la sua capacità di compiere del bene. Per lui In ogni caso la grazia divina è indispensabile per la salvezza. Da una parte Dio
il peccato di Adamo è solo un cattivo esempio che rende più difficile il cammino verso il concede a tutti la grazia sufficiente per la salvezza, lasciando a tutti la possibilità di
bene, ma non toglie all’uomo la possibilità di reagire e di decidere per il meglio. Quindi perdersi. Dall’altra, la potenza della grazia divina va esaltata, e pensata come dono
per Pelagio l’uomo è capace di operare virtuosamente e non ha bisogno del soccorso gratuito concesso solo ad alcune anime elette, cioè predestinate alla salvezza in
della grazia divina: l’opera redentrice di Cristo è inutile. Agostino reagisce affermando virtù della bontà di Dio.
che con Adamo aveva peccato tutta l’umanità; quindi, il genere umano è una massa Polemica contro il Donatismo
dannata, destinata ad una giusta punizione, dalla quale ci si può sottrarre grazie alla Il donatismo era un movimento scismatico che prendeva il nome dal vescovo di
misericordia di Dio. Dal momento che non si può dire che Dio abbia creato un’anima Numidia Donato: basava la propria dottrina sul principio dell’assoluta intransigenza
dannata, Agostino difende la teoria del traducianesimo, che dice che l’anima viene della Chiesa nei confronti dello Stato. I donatisti si consideravano una Chiesa di puri,
trasmessa di padre in figlio attraverso la generazione del corpo. L’uomo è incapace di ovvero coloro che si erano dimostrati fedeli durante le persecuzioni di Diocleziano, e
compiere un passo verso la via della salvezza: visione pessimistica. sostenevano che tutti i traditori fossero indegni della religione stessa. Agostino
La libertà umana è concessa dalla grazia divina: la volontà è libera solo se non è asservita condanna i donatisti, affermando che il peccato non può privare l’uomo della
al vizio e al peccato. Dio concesse ad Adamo la libertà di “poter non peccare”, quando possibilità di professare i sacramenti religiosi, perché questi sono validi
Adamo la perse l’uomo fu costretto a “non poter non peccare”, ma può vincere il peccato indipendentemente dalla persona che li amministra.
con l’aiuto della grazia divina. Ai beati, Dio concede la libertà di “non poter peccare”: è la
liberazione totale dal male, è un dono divino.