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Ragione e fede
Nei Soliloqui, Agostino dichiara che cercare l’anima significa cercare Dio, ora verso in
questo continuo ricercare c’è la teoria agostiniana dei rapporti tra ragione e fede
nelle quali è sintetizzata la formula del credi per capire e capisci per credere, questa
ricerca è una medaglia, con due facce, la ragione e la fede.
La città di Dio
In quest’opera egli afferma che esistono due città, una terrena o del diavolo che
corrisponde al vivere secondo la carne e una seconda chiamata celeste o di Dio che
segue i modelli del vivere secondo lo spirito. Ambedue sono mescolate sin dall’inizio
sin dall’inizio dei tempi e lo saranno anche fino alla fine. Sulla base di tale sistema
teologico Agostino individua sei epoche storiche differenti, la prima che da adamo al
diluvio universale, la seconda che va da Noè ad Abramo, la terza da Abramo a
Davide, la quarta da Davide fino alla cattività babilonese, la quinta che va da
quest’ultima alla venuta di cristo e la sesta ed ultima quella dalla nascita di Cristo
fino al ritorno di questo. Accanto a queste epoche troviamo tre periodi secondo lo
sviluppo culturale, il primo nel quale gli uomini vivono senza leggi e non lottano
ancora contro i beni mondani, nel secondo gli uomini vivono sotto la legge
combattendo contro i beni mondani ma ne sono vinti e l’ultimo, quello della grazia
in cui gli uomini combattono e vincono le tentazioni del mondo. Questi periodi
appena descritti sono relativi al popolo d’Israele mentre la città di Roma e di Atene
vengono giudicate secondo il proprio politeismo. Roma è la Babilonia dell’occidente,
egli ne descrive la storia paragonandola alle vicende descritte nel vecchio
testamento, Agostino inoltre smonta la tesi secondo cui il cristianesimo sia stata la
piaga di Roma dicendo che Roma si trovava decadente anche con il paganesimo,
inoltre vede la formazione dell’impero come un disegno superiore da parte di Dio.
Per Atene invece ne giudica i filosofi come Platone che viene visto come colui che ha
riconosciuto l’unità del divino ma ha abbracciato comunque il politeismo e con ciò
indica tutto il neoplatonismo come tale.