Sei sulla pagina 1di 26

— Le forze Chimica

intermolecolari
— Le forze intermolecolari
Le forze intermolecolari sono forze di natura elettrostatica che
mantengono le molecole vicine fra loro.

Esse comprendono sia le forze attrattive che repulsive fra:

● Molecole polari con dipoli permanenti


● Molecole polari e non polari Forze di Van der Waals
● Molecole non polari → Forze di London
● Legame a idrogeno
— Le forze intermolecolari
Influenzano punto di ebollizione e di fusione di una molecola.
Le T di fusione e di ebollizione di un composto polare sono
superiori a quelle di un composto apolare, perché le forze di
attrazione tra le molecole polari sono più forti delle forze che si
manifestano tra le molecole apolari.

In sostanze covalenti molecolari i punti di ebollizione e fusione


aumentano all’aumentare della massa molecolare (es. aumentano
lungo F2, Cl2, Br2 e I2).

Influenzano la solubilità di una molecola.


Le molecole polari si sciolgono più facilmente in un solvente polare
e le molecole non polari in un solvente non polare.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO PERMANENTE-DIPOLO PERMANENTE

Quando una molecola polare incontra un’altra


molecola polare, l’estremità positiva di una molecola è
attratta dall’estremità negativa dell’altra molecola.
Quest’interazione viene detta attrazione dipolo-dipolo.

Si chiamano forze di attrazione dipolo-dipolo le attrazioni


di natura elettrica che si stabiliscono tra le molecole
polari negli stati condensati (liquido e solido), mediante
dipoli permanenti.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO PERMANENTE-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI DEBYE

Si verificano tra una molecola polare e una molecola apolare.

Se a una molecola apolare si avvicina una specie carica, come uno ione o un
dipolo, la molecola apolare si polarizza (dipolo indotto).
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO PERMANENTE-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI DEBYE

Si verificano tra una molecola polare e una molecola apolare.

Quest’interazione viene detta attrazione dipolo-dipolo indotto.

Forze di Debye fra molecole di acqua e di cloro Cl2.


Dipoli permanenti in blu e rosso, dipoli indotti in verde
e viola.

N.B:
“Dipolo indotto”: dipolo che ha origine dall'influenza di
un dipolo di un'altra molecola.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE

Quando due atomi o due molecole non polari si avvicinano, le attrazioni e le repulsioni tra gli
elettroni e i nuclei possono produrre distorsioni nelle nuvole elettroniche. Possono dunque
essere indotti momentaneamente dei dipoli negli atomi o molecole vicini e questi dipoli indotti
producono attrazioni intermolecolari.

Le forze intermolecolari di attrazione nei liquidi e nei solidi composti da molecole non polari sono le
forze dipolo indotto/dipolo indotto, spesso definite forze di dispersione di London.

N.B:
“Dipolo indotto”: dipolo che ha origine dall'influenza di
un dipolo (in questo caso istantaneo) di un'altra
molecola.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o
FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE

→ Gli elettroni nelle molecole apolari sono in un


moto casuale continuo.

→ Questo continuo movimento porta a una


distribuzione asimmetrica temporanea delle cariche
negative e positive con la formazione di dipoli
istantanei.

→ I dipoli istantanei influenzano le altre molecole


vicine formando dipoli indotti.

→ Si crea così una debole attrazione intermolecolare


tra i dipoli.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o FORZE
DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE

Le forze di London in realtà si esercitano fra tutte le


molecole sia polari sia non polari: il loro ruolo diventa
significativo soltanto se fra le molecole non agiscono
altre forze di attrazione più intense.
Le forze di London si instaurano come uniche forze:

→ Fra molecole formate da atomi uguali, come le


molecole biatomiche degli elementi (H2, O2, N2, F2, Cl2, Br2)

→ Fra molecole apolari: sono le uniche forze


intermolecolari che permettono alle molecole non polari
di interagire tra loro.

→ Fra atomi di gas nobili


— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE

Le forze di London sono tanto più forti quanto maggiore è il numero di elettroni presenti nella
molecola.

Il numero di elettroni, a sua volta, è tanto più alto quanto più alto è il numero atomico degli atomi che
costituiscono la molecola, o quanto più alto è il numero totale di atomi nella molecola.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE

Più in generale: l’intensità delle forze di London aumenta all’aumentare delle dimensioni e della massa
molecolare (somma delle masse atomiche degli elementi che costituiscono la molecola) delle molecole.

Quando le forze di London sono le uniche forze intermolecolari in gioco esse si identificano con le forze
di coesione presenti tra le particelle di uno stato di aggregazione.

Stato solido: F di coesione maggiori


Stato liquido: F di coesione minori
Stato aeriforme: F di coesione praticamente nulle
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE

Quindi: le forze di London aumentano all’aumentare della massa molecolare e si identificano con le
forze di coesione intraparticellari nel definire lo stato di aggregazione di una sostanza, quando sono le
uniche forze in gioco.

Gli alogeni allo stato molecolare essendo molecole apolari


sono governati solo da forze intermolecolari di London che
quindi si identificano con le forze di coesione.
È per questo motivo che a T e P ambiente:

- F2 e Cl2 che hanno peso molecolare inferiore hanno


forze di London inferiori e quindi si presentano come
gas
- Br2 che ha peso molecolare maggiore ha forze di
London maggiori e quindi si presenta come liquido
- I2 che ha peso molecolare ancora maggiore ha forze di
London maggiori e si presenta come solido
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO

Il legame a idrogeno è un’interazione particolarmente importante di interazione tra molecole


polari.
È un tipo di forza dipolo-dipolo particolarmente intensa.

Si forma tra molecole (e non tra atomi!) che contengono un atomo di H legato covalentemente ad un
altro atomo più elettronegativo, di piccole dimensioni ed elevata elettronegatività (tipo F, O, N).
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO

Il legame a idrogeno viene indicato con una linea tratteggiata che unisce l’idrogeno di una molecola con
l’elemento fortemente elettronegativo (tipo F, N, O) di un’altra molecola.

La linea tratteggiata indica che il legame a idrogeno è più debole di un legame covalente.

Nella molecola d’acqua il legame O–H è fortemente


polarizzato: l’ossigeno attira a sé gli elettroni dei 2
H. Di conseguenza il protone di ogni atomo di
idrogeno, impoverito del suo elettrone, può
interagire fortemente con una coppia di elettroni
di un’altra molecola. Si forma così un legame a
idrogeno, in cui l’atomo H agisce da “ponte” tra due
molecole.
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO

Nel legame a idrogeno gli atomi coinvolti sono sempre allineati,


ovvero formano un angolo di legame intermolecolare di
180°.

Ogni singola molecola di H2O può formare quattro legami a


idrogeno con altre quattro molecole d’acqua: due con gli H
e due con i lone pairs dell’ossigeno.
— Le forze intermolecolari
FOCUS SU: PUNTO DI EBOLLIZIONE

In generale, la temperatura di ebollizione delle molecole cresce al crescere della massa


molecolare. L’acqua, tuttavia, fa eccezione a questo andamento generale!

L’acqua, infatti, ha una temperatura di


ebollizione molto più alta di quella che ci si
aspetta in base alla sua massa molecolare. Ciò è
dovuto al fatto che le interazioni fra le molecole
d’acqua sono molto intense, per effetto dei
legami a idrogeno.
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO →ELEVATO PUNTO DI EBOLLIZIONE

Le molecole tra cui si instaura un legame a idrogeno hanno generalmente elevati punti di
ebollizione perchè per poter rompere questo tipo di legame è necessario somministrare alla
sostanza molta energia.

PUNTO DI EBOLLIZIONE:

→ ELETTRONEGATIVITÀ

→ NUMERO DI LEGAMI A IDROGENO


— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO →ELEVATO PUNTO DI EBOLLIZIONE

A causa del legame a idrogeno, il punto di


ebollizione dell’acqua (100°C) è molto più alto
di quello dei composti analoghi degli altri
elementi del gruppo dell'ossigeno nella tavola
periodica (H2S, H2Se, H2Te), in cui la differenza
di elettronegatività fra il non metallo e
l'idrogeno non è così elevata.
Un analogo andamento si riscontra per la
serie di composti XH3 (dove X = N, P, As, Sb) e
HX (con X = F, Cl, Br, I).
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO →ELEVATO PUNTO DI EBOLLIZIONE

Per esempio, l’acido solfidrico (H2S) pur avendo massa


molecolare maggiore, ha una temperatura di
ebollizione più bassa dell’acqua perché meno
polare! Infatti lo zolfo è meno elettronegativo
dell’ossigeno così i legami idrogeno che si generano
sono debolissimi, come inesistenti!
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO →ELEVATO PUNTO DI EBOLLIZIONE

Il fluoro invece è più elettronegativo dell’ossigeno ma la


molecola di acido fluoridrico (HF) ha un solo idrogeno e può
quindi creare un solo legame a idrogeno con le molecole
circostanti (anziché i quattro legami a idrogeno che può fare
l’acqua), con un effetto macroscopico minore.

H2O > HF > NH3 > CH4

Acqua > Acido fluoridrico > Ammoniaca > Metano


— Le forze intermolecolari
Riassumendo: da che cosa è influenzato il punto di ebollizione?

F. di Debye e Forze
— Le forze intermolecolari
Riassumendo: da che cosa è influenzato il punto di ebollizione?

Numero dei legami a idrogeno - elettronegatività - massa molecolare

Pensiamo al caso dell’acqua H2O: massa molecolare bassa (18 g/mol); PUNTO DI
elevata differenza di elettronegatività tra H e O; 4 legami a idrogeno. EBOLLIZIONE PIÙ
ALTO

Acido solfidrico H2S: massa molecolare più alta (36 g/mol); differenza di
elettronegatività tra H e S molto bassa; nessun legame a idrogeno.

Acido fluoridrico HF: massa molecolare pari a quella di H2O (20 g/mol);
differenza di elettronegatività tra H e F più elevata di quella presente in
H2O; 1 solo legame a idrogeno.
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO

Proprietà dell’acqua

Proprietà fisiche dell’acqua spiegate dalla presenza di


legami a idrogeno:

→ Densità
→ Elevato punto di ebollizione
→ Elevata tensione superficiale: perchè tra le molecole
d’acqua è presente una forte coesione dovuta ai legami
idrogeno che tende a tenerle unite
→ Ottima capacità di solvatazione
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO

Densità

L’acqua allo stato solido è meno densa dell’acqua allo


stato liquido, questa sua peculiare caratteristica dipende
dal fatto che nel ghiaccio le molecole d’acqua hanno
legami ad idrogeno stabili che compongono una
struttura tridimensionale ricca di spazi vuoti. Poichè il
ghiaccio è meno denso dell’acqua galleggia e questo
consente nei climi freddi il mantenimento della vita dei
pesci e delle piante acquatiche nei fiumi e nei laghi.

I legami a idrogeno sono stabili nel ghiaccio, mentre nello


stato liquido i legami a idrogeno si spezzano e si
riformano continuamente.
— Legami a confronto
— Alla prossima lezione! Chimica

Potrebbero piacerti anche