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intermolecolari
— Le forze intermolecolari
Le forze intermolecolari sono forze di natura elettrostatica che
mantengono le molecole vicine fra loro.
Se a una molecola apolare si avvicina una specie carica, come uno ione o un
dipolo, la molecola apolare si polarizza (dipolo indotto).
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO PERMANENTE-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI DEBYE
N.B:
“Dipolo indotto”: dipolo che ha origine dall'influenza di
un dipolo di un'altra molecola.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE
Quando due atomi o due molecole non polari si avvicinano, le attrazioni e le repulsioni tra gli
elettroni e i nuclei possono produrre distorsioni nelle nuvole elettroniche. Possono dunque
essere indotti momentaneamente dei dipoli negli atomi o molecole vicini e questi dipoli indotti
producono attrazioni intermolecolari.
Le forze intermolecolari di attrazione nei liquidi e nei solidi composti da molecole non polari sono le
forze dipolo indotto/dipolo indotto, spesso definite forze di dispersione di London.
N.B:
“Dipolo indotto”: dipolo che ha origine dall'influenza di
un dipolo (in questo caso istantaneo) di un'altra
molecola.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o
FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE
Le forze di London sono tanto più forti quanto maggiore è il numero di elettroni presenti nella
molecola.
Il numero di elettroni, a sua volta, è tanto più alto quanto più alto è il numero atomico degli atomi che
costituiscono la molecola, o quanto più alto è il numero totale di atomi nella molecola.
— Le forze di Van der Waals
FORZE DIPOLO ISTANTANEO-DIPOLO INDOTTO o FORZE DI LONDON o FORZE DI DISPERSIONE
Più in generale: l’intensità delle forze di London aumenta all’aumentare delle dimensioni e della massa
molecolare (somma delle masse atomiche degli elementi che costituiscono la molecola) delle molecole.
Quando le forze di London sono le uniche forze intermolecolari in gioco esse si identificano con le forze
di coesione presenti tra le particelle di uno stato di aggregazione.
Quindi: le forze di London aumentano all’aumentare della massa molecolare e si identificano con le
forze di coesione intraparticellari nel definire lo stato di aggregazione di una sostanza, quando sono le
uniche forze in gioco.
Si forma tra molecole (e non tra atomi!) che contengono un atomo di H legato covalentemente ad un
altro atomo più elettronegativo, di piccole dimensioni ed elevata elettronegatività (tipo F, O, N).
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO
Il legame a idrogeno viene indicato con una linea tratteggiata che unisce l’idrogeno di una molecola con
l’elemento fortemente elettronegativo (tipo F, N, O) di un’altra molecola.
La linea tratteggiata indica che il legame a idrogeno è più debole di un legame covalente.
Le molecole tra cui si instaura un legame a idrogeno hanno generalmente elevati punti di
ebollizione perchè per poter rompere questo tipo di legame è necessario somministrare alla
sostanza molta energia.
PUNTO DI EBOLLIZIONE:
→ ELETTRONEGATIVITÀ
F. di Debye e Forze
— Le forze intermolecolari
Riassumendo: da che cosa è influenzato il punto di ebollizione?
Pensiamo al caso dell’acqua H2O: massa molecolare bassa (18 g/mol); PUNTO DI
elevata differenza di elettronegatività tra H e O; 4 legami a idrogeno. EBOLLIZIONE PIÙ
ALTO
Acido solfidrico H2S: massa molecolare più alta (36 g/mol); differenza di
elettronegatività tra H e S molto bassa; nessun legame a idrogeno.
Acido fluoridrico HF: massa molecolare pari a quella di H2O (20 g/mol);
differenza di elettronegatività tra H e F più elevata di quella presente in
H2O; 1 solo legame a idrogeno.
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO
Proprietà dell’acqua
→ Densità
→ Elevato punto di ebollizione
→ Elevata tensione superficiale: perchè tra le molecole
d’acqua è presente una forte coesione dovuta ai legami
idrogeno che tende a tenerle unite
→ Ottima capacità di solvatazione
— Le forze intermolecolari
LEGAME A IDROGENO
Densità