Sei sulla pagina 1di 3

Boom economico

Durante la Seconda guerra mondiale, l’Italia viene molto aiutata economicamente dai fondi americani
del Piano Marshall: i politici di allora decidono che questi soldi dovevano essere impiegati per
industrializzare il Paese (l’Italia era tradizionalmente un Paese agricolo)  all’epoca, la
modernizzazione coincideva l’industrializzazione (modernità = industria). Conseguenze politiche:
In cambio, gli Stati Uniti chiedono all’Italia la garanzia della sua presenza nella NATO (Patto atlantico)
 l’Italia era strategica poiché è un Paese di confine con la Jugoslavia (Paese satellite comunista),
quindi è di vitale importanza che l’Italia rimanga un Paese del blocco liberalcapitalista, non di quello
comunista. Per gli Stati Uniti è fondamentale avere delle basi NATO (armamenti) nel nostro Paese 
fedeltà garantita dai governi democristiani. Conseguenze economiche:
Nell’arco di pochi anni, l’Italia si trasforma da Paese agricolo a industriale: questo fenomeno viene chiamato
boom (esplosione, qualcosa di rapido ed eclatante), trasformazione culturale.
1958-63 = anni centrali del boom economico, in cui il boom economico si realizza in senso stretto, tanto
che il PIL cresce ogni anno con numeri a due cifre.
Risultato: il Paese è completamente diverso, si incrementano i consumi, la gente inizia a stare
meglio economicamente (la classe media inizia ad avere l’elettricità, elettrodomestici, televisione…, prima ne
disponeva solo la classe borghese).

3 gennaio 1954 = prima trasmissione RAI (prima trasmissione in Italia)


All’inizio, la televisione (in particolare la trasmissione Lascia o raddoppia di Mike Bongiorno, il quiz del
giovedì sera) ha un tale successo che il giovedì sera la gente non andava più al cinema, tanto che i
cinematografi comprano degli apparecchi televisivi da mettere nei corridoi della sala cinematografica e,
prima dello spettacolo, facevano vedere lo spettacolo  fenomeno di massa.
La televisione cambia la mentalità della gente attraverso la pubblicità, i caroselli (scenette a sfondo comico e
umoristico, spesso con attori importanti, che duravano qualche minuto e alla fine viene mostrato il prodotto).
Critica di Pasolini = questo fenomeno ha diffuso una nuova mentalità, quella dell’edonismo
consumista (edonismo = filosofia per cui il massimo bene è il piacere). Lo scopo della vita è provare
piacere, il godimento, idea assorbita implicitamente, inconsciamente  “I pubblicitari sono
persuasori occulti”, Vance Packard (I persuasori occulti).
Scritti corsari di Pasolini = la pubblicità e la televisione trasmettono quest’idea edonistica e
consumistica: idea secondo cui l’uomo può essere tanto più felice quanto più è in grado di acquistare e
consumare i beni materiali  la gente ha assorbito questa nuova mentalità, trasformazione da Paese
contadino a industriale (cambia la mentalità culturale).
Sviluppo e progresso, Scritti corsari = articolo in cui Pasolini spiega la differenza tra questi
due termini:
o sviluppo = dimensione puramente quantitativa, materiale;
o progresso = dimensione culturale, qualitativo.
Per Pasolini l’Italia ha vissuto solo uno sviluppo, di fatto – dal punto di vista culturale e
qualitativo -, non c’è stato un progresso in Italia, ma bensì un regresso  sviluppo, ma non
progresso.
Egli afferma che gli italiani hanno subìto questa trasformazione, non sono stati in grado di
dirigerla, non sono stati in grado di metabolizzarla, sono stati travolti dal boom: hanno reagito
nel modo peggiore in cui avrebbero potuto reagire a questo fenomeno storico.
Pregio della televisione = merito storico di aver insegnato l’italiano agli italiani, ma al prezzo
dell’omologazione linguistica: è stato trasmesso l’italiano cosiddetto neostandard, quello dello
speaker televisivo  italiano artificiale, privo di espressività regionali e locali, che impoverisce il
pensiero, estremamente uniforme e incolore, anonimo. Italiano di Mike Bongiorno.
1962 = istituzione di una scuola media unica ed estensione dell’obbligo scolastico a 14 anni
→ nasce la scuola e università di massa
1968 = Pasolini afferma che gli studenti sono i figli di papà, i borghesi, sebbene nel ’68 ci siano già figli
di proletari e contadini (ma la maggior parte vengono da famiglie borghesi).

Contestazione giovanile studentesca e operaia degli anni Sessanta


Il Sessantotto

Sorge, nella nuova generazione, un senso di insoddisfazione nei confronti della società del neocapitalismo
avanzato (società industriale dei consumi di massa). Questo aumento del benessere, della ricchezza materiale e
questa spinta al consumo (ideologia secondo cui la felicità consiste nel consumare) cominciano a essere contestati
dai giovani, i quali non approvano più questo modello do società, che vedono come qualcosa di malato, sbagliato,
contro cui reagire.  Nasce una protesta che si origina negli Stati Uniti - in particolare nell’Università di
Berkeley in California – poiché essi avevano vissuto questi stessi processi con una ventina d’anni in anticipo
rispetto all’Italia e all’Europa. Molto rapidamente, quest’ondata di protesta migra e si trasmette, estendendosi
all’Europa, compresa l’Italia: nell’arco di pochi anni, con apice il Sessantotto, si arriva a questa contestazione.
Giorgio Bocca – grande giornalista, scrittore e partigiano italiano – parla della contestazione dei giovani studenti e
degli operai: oltre agli studenti, l’altra fetta di società insoddisfatta (per ragioni anche pratiche, cioè di
insoddisfazione rispetto alle condizioni di lavoro, ai salari, ecc.) era quella dei ceti subalterni, proletari: si lottava per la
riduzione della settimana lavorativa da 44 a 40 ore.
In questi anni, in Italia c’è anche il fenomeno della migrazione interna, da Sud a Nord.
Film Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (1960) descrive l’arrivo di una famiglia
meridionale a Milano, problemi di integrazione.
Famiglia = uno degli elementi di contestazione dei giovani.
Alluvione di Firenze
Film La meglio gioventù di Marco Tullio Giordano (2003) racconta gli ultimi anni della storia
italiana e vede, negli “angeli del fango” a lavoro, un momento fondativo di un’identità che è
quella dei giovani, che cominciano a collaborare tra di loro, a cooperare, e nasce il volontariato
= idea di una società basata sui valori della solidarietà (canzone We Shall Overcome).
La canzone We Shall Overcome diventa un inno del pacifismo: essa ha quasi il ritmo di una canzone
religiosa  quella del pacifismo, della solidarietà e dell’amicizia tra i popoli diventa una sorta di
religione, coinvolge i giovani di praticamente tutto il mondo, si tratta di un movimento internazionale.
Uno dei temi su cui la contestazione insiste è quello della pace, insieme al femminismo, alla rivoluzione
sessuale, ecc. Il pacifismo è un motivo cardine poiché c’è la guerra in Vietnam (viene infranto il mito
americano degli anni ‘50), vista come la guerra sporca per antonomasia: quella di un Paese
imperialista, tecnologico e ricco contro un Paese povero e contadino.
Bombardamenti, stragi, esecuzioni  simbolo del capitalismo più sfrenato.

Girotondo, Fabrizio De André (1968) = canzone del pacifismo italiano, di straordinaria attualità
(minaccia
atomica). Le stesse paure che abbiamo noi oggi sono le stesse che avevano gli uomini e le
donne dell’epoca perché erano gli anni della Guerra fredda. Questa canzone lancia un
messaggio: forse l’unica via di soluzione a questi problemi è la scelta senza alternative per la
pace: non esiste la guerra nucleare, ma l’inverno nucleare.

Appunti del filmato


Operaio massa = spaesato, rapporto meccanizzato, non creativo di produzione
280.000 universitari → 500.000
Forze contestatrici
1962-68 = aspettative deluse di coloro riformisti
1968 = attività delle masse popolari e studenti, fermenti popolari
Movimento di protesta italiano non eguaglia la Francia ma più profondo e duraturo
1962 = il sindacato meccanici prepara un pacchetto di proposte (es. riduzione delle ore di lavoro da 44 a 40 ore)
Risentimento contro una società che li aveva costretti a emigrare e aveva dato loro così poco in un periodo di
abbondanza economica
Fiat
1962 = sciopero generale ma i 93.000 operai della fiat timbrarono il cartellino sotto fischi
Scontri = frutto di agenti provocatori
1923 = ultima riforma universitaria
La situazione all’interno delle università era disastrosa
44% di coloro che entravano all'università si laureavano → elitaria, lavoro non garantito
Gli studenti non condividevano i valori dei genitori: criticano l’individualismo, il consumismo e l’idea di famiglia
come fortezza per proteggersi dall’esterno
Giustizia sociale, azione collettiva
1966 = disastrosa alluvione nel Meridione
Firenze viene sconvolta dallo straripamento dell’Arno → solidarietà, nasce il volontariato
1968 = rivolta etica e idealista per rovesciare gli ideali dell’epoca → riscontro internazionale
Guerra del Vietnam = viene infranto il mito americano degli anni ‘50
Bombardamenti, stragi, esecuzioni = simbolo del capitalismo più sfrenato
Riv culturale cinese = movimento spontaneo e antiautoritario
Eccessi delle guardie rosse conosciuti solo più tardi
Movimento degli studenti
Che Guevara = simbolo della lotta agli emarginati contro tutte le dittature
Occupazione dell’università di Trento (unica facoltà di sociologia)
il rettore chiede l’intervento della polizia
giorni più tardi Torino, palazzo campano
vengono investite dal vento contestatore tutte le uni d’Italia
maggio francese gli insegnanti si schierano dalla parte degli studenti, ma non in Italia
1° febbraio 1968 = scontro tra studenti e polizia a Roma nella facoltà di architettura vicino a villa borghese
Battaglia di valle giulia = inizio della rivolta giovanile, per la prima volta moto di ribellione
La maggior parte degli intellettuali si schiera da parte dei ragazzi
Pasolini questa volta va contro gli studenti (p. 192)
Dimostra come il potere riesce a manipolare le
Poli opposti: borghesia e proletariato
Non programmi ben definiti ma principi da seguire:
1. rifiuto famigliare
2. principio della democrazia diretta per controllare il potere
3. nessuna autorità deve controllare le azioni degli individui (soprattutto sfera affettiva, via i tabù sessuali);
studentesse in posizione subordinata rispetto ai colleghi maschi
Gli studenti necessitano dell’appoggio della classe operaia per attuare cambiamenti, per combattere le battaglie
decisive
dopo 1967 = seconda ondata migratoria nelle città del Nord, occupando le abitazioni più misere
Fiat comincia ad assumere questi lavoratori
Scolarizzazione dei primi anni ‘60 → maggiore consapevolezza dei propri diritti
Rappresentanze sindacali nelle mani di anziani operai che poco si occupavano di operaie e cottimisti
1968-69 = gli operai comuni prendono nelle loro mani la difesa dei propri interessi
Prime battaglie del ‘68 nelle aziende più piccole
Marzotto
vengono preannunciati 400 licenziamenti → manifestazione → arresto di 42 operai
A seguito della visione delle immagini del maggio francese il movimento studentesco perde il suo carattere
spontaneo e va a bussare alle fabbriche
Nasce la nuova sinistra italiana (non molto nuova, leninista)
autunno 68-69 = viene attirato un gran numero di operai tra le loro fila
Comitati di base > sindacati
Assemblee = momento più importante per prendere decisioni
Sciopero a singhiozzo
Estate 1969 =culmine delle proteste → battaglia con la polizia fino a notte inoltrata “Cosa volete? Vogliamo tutto”
Battaglia x Traiano
Autunno ‘69 = autunno caldo

Potrebbero piacerti anche