Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Durante la Seconda guerra mondiale, l’Italia viene molto aiutata economicamente dai fondi americani
del Piano Marshall: i politici di allora decidono che questi soldi dovevano essere impiegati per
industrializzare il Paese (l’Italia era tradizionalmente un Paese agricolo) all’epoca, la
modernizzazione coincideva l’industrializzazione (modernità = industria). Conseguenze politiche:
In cambio, gli Stati Uniti chiedono all’Italia la garanzia della sua presenza nella NATO (Patto atlantico)
l’Italia era strategica poiché è un Paese di confine con la Jugoslavia (Paese satellite comunista),
quindi è di vitale importanza che l’Italia rimanga un Paese del blocco liberalcapitalista, non di quello
comunista. Per gli Stati Uniti è fondamentale avere delle basi NATO (armamenti) nel nostro Paese
fedeltà garantita dai governi democristiani. Conseguenze economiche:
Nell’arco di pochi anni, l’Italia si trasforma da Paese agricolo a industriale: questo fenomeno viene chiamato
boom (esplosione, qualcosa di rapido ed eclatante), trasformazione culturale.
1958-63 = anni centrali del boom economico, in cui il boom economico si realizza in senso stretto, tanto
che il PIL cresce ogni anno con numeri a due cifre.
Risultato: il Paese è completamente diverso, si incrementano i consumi, la gente inizia a stare
meglio economicamente (la classe media inizia ad avere l’elettricità, elettrodomestici, televisione…, prima ne
disponeva solo la classe borghese).
Sorge, nella nuova generazione, un senso di insoddisfazione nei confronti della società del neocapitalismo
avanzato (società industriale dei consumi di massa). Questo aumento del benessere, della ricchezza materiale e
questa spinta al consumo (ideologia secondo cui la felicità consiste nel consumare) cominciano a essere contestati
dai giovani, i quali non approvano più questo modello do società, che vedono come qualcosa di malato, sbagliato,
contro cui reagire. Nasce una protesta che si origina negli Stati Uniti - in particolare nell’Università di
Berkeley in California – poiché essi avevano vissuto questi stessi processi con una ventina d’anni in anticipo
rispetto all’Italia e all’Europa. Molto rapidamente, quest’ondata di protesta migra e si trasmette, estendendosi
all’Europa, compresa l’Italia: nell’arco di pochi anni, con apice il Sessantotto, si arriva a questa contestazione.
Giorgio Bocca – grande giornalista, scrittore e partigiano italiano – parla della contestazione dei giovani studenti e
degli operai: oltre agli studenti, l’altra fetta di società insoddisfatta (per ragioni anche pratiche, cioè di
insoddisfazione rispetto alle condizioni di lavoro, ai salari, ecc.) era quella dei ceti subalterni, proletari: si lottava per la
riduzione della settimana lavorativa da 44 a 40 ore.
In questi anni, in Italia c’è anche il fenomeno della migrazione interna, da Sud a Nord.
Film Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (1960) descrive l’arrivo di una famiglia
meridionale a Milano, problemi di integrazione.
Famiglia = uno degli elementi di contestazione dei giovani.
Alluvione di Firenze
Film La meglio gioventù di Marco Tullio Giordano (2003) racconta gli ultimi anni della storia
italiana e vede, negli “angeli del fango” a lavoro, un momento fondativo di un’identità che è
quella dei giovani, che cominciano a collaborare tra di loro, a cooperare, e nasce il volontariato
= idea di una società basata sui valori della solidarietà (canzone We Shall Overcome).
La canzone We Shall Overcome diventa un inno del pacifismo: essa ha quasi il ritmo di una canzone
religiosa quella del pacifismo, della solidarietà e dell’amicizia tra i popoli diventa una sorta di
religione, coinvolge i giovani di praticamente tutto il mondo, si tratta di un movimento internazionale.
Uno dei temi su cui la contestazione insiste è quello della pace, insieme al femminismo, alla rivoluzione
sessuale, ecc. Il pacifismo è un motivo cardine poiché c’è la guerra in Vietnam (viene infranto il mito
americano degli anni ‘50), vista come la guerra sporca per antonomasia: quella di un Paese
imperialista, tecnologico e ricco contro un Paese povero e contadino.
Bombardamenti, stragi, esecuzioni simbolo del capitalismo più sfrenato.
Girotondo, Fabrizio De André (1968) = canzone del pacifismo italiano, di straordinaria attualità
(minaccia
atomica). Le stesse paure che abbiamo noi oggi sono le stesse che avevano gli uomini e le
donne dell’epoca perché erano gli anni della Guerra fredda. Questa canzone lancia un
messaggio: forse l’unica via di soluzione a questi problemi è la scelta senza alternative per la
pace: non esiste la guerra nucleare, ma l’inverno nucleare.