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1907 Demoiselles d’Avignon:

rottura col passato

1908-1909 fase protocubista

1910-1912 Cubismo analitico

1912-1914 Cubismo sintetico


P. Picasso, Donna con pere
(Fernande), 1909
P. Picasso, Piatto di frutta
E pane su un tavolo, 1909
Picasso, Natura morta con sedia
impagliata, 1912
Introduzione delle scritte (Braque, 1911)
Segnalano il piano pittorico
Ma al tempo stesso trasmettono significati

Invenzione del collage (Picasso, 1912)


e inizio del cubismo sintetico

Uso del finto legno (Braque, 1912)

Fine 1912-1914: fase del papier collé


(= carta incollata; il termine collage
è più generale e indica anche l’incollaggio
di altri materiali)
Picasso, Chitarra, spartito, bicchiere
(la bataille s'est engagée, 1912
G. Braque, Natura morta
su un tavolo, 1914
Cubismo sintetico:
con il collage e il papier collé,
nei quadri cubisti entra
la cultura di massa:
biglietti del tram, pacchetti di
sigarette,etichette di liquori,
avvisi pubblicitari ecc.
Eugène Atget,
Rue St Jacques, Parigi, 1906.
…Tu lis les prospectus les catalogues les affiches qui chantent tout haut
Voila la poésie ce matin et pour la prose il y a les journaux
Il y a les livraisons à 25 centimes pleines d’aventures policières
Portraits des grands hommes et mille titres divers
J’ai vu ce matin une jolie rue dont j’ai oublié le nom
Neuve et propre du soleil elle était le clairon
Les directeurs les ouvriers et les belles sténo-dactylographes
Du lundi matin au samedi soir quatre fois par jour y passent
le matin par trois fois la sirène y gémit / une cloche rageuse y aboie vers midi
Les inscriptions des enseignes et des murailles
Les plaques les avis à la façon des perroquets criaillent
J’aime la grâce de cette rue industrielle
Située à Paris entre la rue Aumont-Thieville et l’avenue des Ternes.

Leggi i dépliant i cataloghi i manifesti che cantano a voce alta/ Ecco la poesia
stamattina e per la prosa ci sono i giornali /Ci sono i fascicoli a 25 centesimi pieni di
avventure poliziesche /Ritratti di grandi uomini e mille titoli diversi /Ho visto stamattina
una bella strada di cui ho scordato il nome/ Nuova e pulita del sole era la fanfara/
I direttori gli operai e le belle stenodattilografe /Dal lunedì mattina al sabato sera
quattro volte al giorno ci passano /Il mattino tre volte la sirena vi geme /Una campana
Rabbiosa vi abbaia a mezzogiorno/ Le scritte delle insegne e dei muri /I cartelli gli avvisi
strillano come pappagalli/ Amo la grazia di questa via industriale/ Situata a Parigi tra
Via Aumont-Thieville e l’avenue des Ternes.

Guillaume Apollinaire, Zone, 1912


Anche lo stile cambia:

• Scompare la frammentazione
• totale bidimensionalità
• Ritagli allineati sulla stessa superficie del supporto
• oppure usati per significare piani diversi da quelli
su cui effettivamente giacciono (es. Braque,
Piatto di frutta e bicchiere, 1912)
G. Braque, Piatto di frutta
e bicchiere, 1912
Il cubismo rompe con il sistema rappresentativo
fondato sulla somiglianza del segno al referente

ogni segno può significare qualsiasi cosa


a seconda del contesto

Es.:
Picasso, Violino, 1912
Usa due metà speculari di uno stesso foglio
di giornale per significare, rispettivamente,
la ‘figura’ (il violino) e lo sfondo
(ogni elemento trae il suo significato dalla relazione
con l’elemento opposto)
Picasso, Violino, 1912
Convenzionalità del segno >> Ferdinand de Saussure
Rivoluzione dei sistemi di rappresentazione
non solo nell’arte o nella letteratura

anche in economia
abbandono del tallone aureo: il valore della moneta
non dipende più dal suo rapporto con una data quantità d’oro
nelle casse dello Stato, ma è fissato convenzionalmente

così il segno non ha più un significato fisso, “naturale”,


ma può significare qualsiasi cosa a seconda del contesto.

I segni non sono più trasparenti alla realtà che gli sta dietro

Protagonista di questa svolta in letteratura


Stéphane Mallarmé (segno linguistico polisemico)
Fino agli anni ’60 del Novecento,
interpretazione formalistica dei collage cubisti

È negli anni del boom economico


che si comincia a fare più attenzione
alla presenza al loro interno
della cultura di massa

Collage = presa di posizione contro l’arte ‘alta’


Rifiuto della pittura per forbici e colla
Quando reintroducono il colore usano
uno smalto industriale (vernice Ripolin)
Le scritte o i rapporti con il mondo
della carta stampata
non sono di per se nuovi
(vedi Gauguin, Toulouse Lautrec)
Ma Picasso non vuole fondere arte e industria moderna
(come voleva l’Art Nouveau) bensì metterle a confronto

Non è l’arte che prova a cambiare la società moderna


È la società moderna che cambia l’arte

Il mondo moderno (sifoni di seltz, lampadine, telegrammi,


lamette da barba, stilografiche…) entra nella pittura
Picasso, Chitarra, spartito,
bicchiere (la bataille s'est
engagée),1912
Scritte e ritagli di giornale nei dipinti:

• allusioni antimilitariste alla guerra nei


Balcani (Picasso)

• giochi di parole a carattere privato


(Picasso, Braque)
Picasso, Bicchiere e bottiglia di Suze, 1912
G. Braque, Donna con chitarra, 1913
Le conseguenze dell’invenzione del collage
sull’arte successiva sono enormi,
e non circoscritte alla sola pittura.

Il principio del collage viene applicato


dagli stessi Braque (costruzioni
in cartone,1911, perdute)
e Picasso (Chitarra, 1912)
alla scultura
→ invenzione della scultura costruita
in contrasto con la tradizione
della scultura scolpita o modellata
André Derain, Nudo in piedi,
1907
Amedeo Modigliani, Testa di donna, 1912
Constantin Brancusi,
Il bacio, 1912
Gli esperimenti più avanzati fatti in scultura
dalle avanguardie fino a quel momento
puntavano alla riscoperta del “taglio diretto”
(scultura in pietra eseguita direttamente dall’artista,
senza la mediazione di un modello in gesso o creta
da affidare poi agli scalpellini o alla fonderia
per la traduzione in marmo o bronzo).

Tecnica “primitiva”, che si supponeva più immediata,


autentica ed espressiva rispetto alla pratica
tradizionale della modellazione + traduzione
in bronzo o marmo da parte di artigiani specializzati
Picasso, Testa di donna
(Fernande), bronzo, 1909
Picasso, Donna con pere
(Fernande), 1909
Picasso, Chitarra,
1912 ca.
Cartone, carta, filo
metallico, spago
Picasso, Chitarra, 1914.
Lamiera metallica
Maschera Grebo, Africa, primi del '900.
Picasso, Chitarra, 1912

Montaggio di elementi in cartone


→ prime costruzioni in cartone di Braque
(1911, perdute)

resa dei vuoti attraverso elementi sporgenti


→ Influsso delle maschere africane Grebo
(occhi della maschera – foro della cassa
della chitarra)
Alexander Archipenko, Ballerina, 1914
Dall’estensione del principio
del collage (il prelievo di elementi
della realtà, e dunque la negazione
della separazione tra arte e realtà)
nasceranno più tardi il ready made,
varie forme di appropriazionismo,
l’installazione.
Il cubismo come sodalizio tra Picasso e Braque
termina nel 1914 (scoppio della I guerra mondiale)
Ma già prima il linguaggio cubista era stato
fatto proprio a Parigi da altri artisti

dai cosiddetti “cubisti da Salon”: Gleizes, Metzinger,


Le Fauconnier, de la Fresnaye, ecc.)
che tendevano a ridurlo a una tecnica di
geometrizzazione e sfaccettatura delle forme naturali;

Da altri pittori, con varianti individuali che avrebbero portato


in direzioni diverse:
oltre a Juan Gris, Robert Delaunay e Fernand Léger.
Jean Metzinger,
La merenda, 1911
Albert Gleizes, Ritratto
di Jacques Nayral, 1911
Juan Gris, Omaggio a
Pablo Picasso, 1912
Juan Gris, Il lavabo, 1912
Robert Delaunay, La ville de Paris, 1910-12
Robert Delaunay,
La torre Eiffel in rosso, 1911
Fernand Léger, Nudi nella foresta, 1909-11
Fernand Léger,
Fumatori, 1911

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