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Raramente ci si esprime attraverso frasi isolate o periodi compatti sintatticamente
- sia nella comunicazione orale che in quella scritta
- gli elementi frasali sono inseriti in un altro contesto di frasi
L’adeguatezza di una produzione linguistica non può misurarsi solo in termini di correttezza
strutturale
- quando andrai in vacanza? Paritrò per Zanzibar (non risponde alla domanda fatta)
- come sta sua sorella Maria? È sua sorella Maria che sta bene (frase scissa che si costruisce per
dare importanza all’elemento dopo il verbo, ovvero sorella Maria, ma da priorità alla
domanda)
- Giorgio vive a Roma? A Roma, vive Giorgio
- che bella casa! (non si tratta di una frase)
- Con te non esco più. Mai più. (diverse importanze, accenti secondo ai punti)
- Brutta giornata?
Non si riesce a dare conto a tutta una serie di aspetti che vanno oltre la frase, ma anche di
tutte quelle strutture che sono meno complesse di quelle frasali. Bisogna dunque andare a
cercare come si costruisce la comunicazione, contesto, contenuti. Fattori che lo studio della
grammatica della frase non considera
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L’analisi conversazionale : analisi che va ad occuparsi soprattutto dei testi orali (di lingua
parlata), interazioni tra individui, tutti i tipi di lingua, scambi più informali e spontanei per
analizzare come funziona una conversazione ordinaria
- nasce nel mondo anglosassone
- esempi di studi: alternanza nel parlare (quando l’individuo capisce che è il suo turno di
parola), impatto sulla comunicazione nella gerarchi tra individui, ruoli del silenzio
La linguistica del testo : capire le leggi della scrittura, organizzazione del testo in dialogo con la
grammatica e un analisi tradizionale del testo
- obiettivi: nozionistico, gestione della propria testualità (competenze metatestuali), analisi dei
testi degli altri
- applicata sulla lingua contemporanea, ma non solo
L’analyse du discours : corrente francofona che ha un approccio teorico rispetto agli scambi
orali (scambi istituzionali), disciplina a cavallo tra la linguistica del testo e l’analisi
conversazionale
La grammatica testuale
Se la grammatica della frase riesce a darci una grammatica di organizzazione della frase,
possiamo creare una grammatica con tutte le consuetudini e le norme che creano il testo
Teun van Dijk, Some aspects of text grammars. A Study in theoretical poetics and linguistics,
The Hague, Mouton, 1972.
- una delle grammatiche più soddisfacenti, raccolta che cerca di creare una paradigma teorico
di riferimento, ma è ancora molto deficitario
- problema: essenza stessa del concetto di grammatica, plasmare un modello tradizionale in
modo da rendere conto di fenomeni diversissimi è un po fallimentare (liste di norme e di
eccezzioni). Linguistica è descrittiva e si adatta poco a una struttura normativa
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Teoria della testualità: studio
con una serie di osservazioni su
punti fondamentali che
permettono di analizzare il
testo
7 categorie che permettono di
capire cosa è un testo e di
andarlo a valutare/analizzare
- queste categorie possono
essere a loro volta suddivise
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Lezione 3 – Il testo
Testo e canali di comunicazione
Definizione: messaggio comunicativo di forma linguistica, sinonimo di messaggio comunicativo
- può avere forme e strutture diverse, non deve essere per forza scritto o delle dimensioni
grandi
Quando si parla di un testo che non deve essere scritto: si osserva il mezzo/strumento con il
quale si produce il testo
- canale fonico (chi produce il messaggio) / uditivo (chi recepisce il messaggio) -> oralità
- canale grafico (chi produce) / visivo (chi vede) -> scrittura
Orale VS Scritto - dividere la lingua nettamente in queste due categorie non è tanto esaudiente
- tra orale e scritto non c’è una rottura netta, ma si posizionano su un continuom
- nella lingua ci sono tutta una serie di varietà e di proprietà che fanno si che questi due insiemi
siano rappresentati da caratteristiche diverse
- ma una serie di varietà stanno nel mezzo (chi legge un documento, chi espone seguendo una
traccia scritta, discorso riportato dove si cerca di restituire la lingua orale nella scrittura,
intervista)
- quando è stata formulata questa divisione non esistevano una serie di testi che esistono oggi
e che sono un ibrido (internet, evoluzione della telelfonia in una lingua sempre più simile
all’oralità, messaggi vocali inviati sulla stessa piattaforma dove si inviano quelli scritti)
- nuovo tipo di lingua: lingua dei segni, usata da una comunità ristretta ma che è a tutti gli
effetti una lingua che possiede un codice completamente diverso, simboli che sostituiscono il
rapporto fra significante e significato, con caratteristiche nazionali (Lis – lingua italiana dei
segni), si può tradurre in simultanea la lingua parlata, opere scritte, ecc.
Distinzione scritto – orale
- forma con la quale ci si esprime (voce vs scrittura)
- diversità storica, se il parlato ha sempre fatto parte degli strumenti degli esseri umani, la
scrittura ha tempi molto posteriori (necessità di archiviare delle informazioni, conservare il
sapere e la memoria, necessità socio-economiche riguardo contabilità) -> microstoria: bambini
imparano rapidamente a parlare, ma la scrittura, strumento artificiale, viene imparata
attraverso lo studio (segni, regole grammaticali, etc.)
- comunicazione orale possiede una simultaneità (locutore e interlocutore sono nello stesso
ambiente, sono a contatto, si invertono i ruoli); mentre nella scrittura locutore e interlcutore
non sono nello stesso spazio o nello stesso tempo (comunicazione orale è effimera, mentre lo
scritto è qualcosa di più resistente) e la loro distanza aumenta
Continuom oralità – scrittura
- scritto-scritto (prototipico)
- nel mezzo: comunicazione mediata (telefono, radio – oralità che non necessita che ci si trovi
nello stesso posto o nello stesso tempo), scritto (messaggio con interiezioni del parlato,
simulazione di dialoghi)
- parlato-parlato (prototipico)
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Un contesto, in cui il messaggio è prodotto
- elemento fondamentale che fa parte della comunicazione
Chiamiamo “testo” un messaggio - orale, scritto o trasmesso (CANALE) – prodotto in una
determinata situazione (CONTESTO) da un emittente, per trattare un argomento, con
l’intenzione di ottenere un effetto su un destinatario. (Sabatini/Camodeca/De Santis 2011, p.
541)
- trasmesso: elemento legato all’esplosione sulla ricerca della lingua del computer, le cui
caratteristiche si applicano a quelle dell’oralità, multimedialità con testi, ma anche
video/immagini. X prof non si tratta di un mondo diverso dalla scrittura, ma ha semplicemente
aumentato le varianti di tipi di testo che possono essere prodotti
- per trattare un argomento: il fatto che un testo abbia un contenuto è un elemento della
linguistica del testo
- intenzionalità che non è un atto neutro è una novità (grazie alla pragmatica), bisogna rendersi
conto delle conseguenze che vi sono sul destinatario (contratto di matrimonio, nota di un
esame, etc.)
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Tutte le mattine Carla va in piscina. D’inverno, la domenica Claudia non è mai a casa perché va
a sciare. E Giancarlo ha persino vinto una medaglia d’argento a Montreal. Tutti i miei figli sono
sportivi. (Conte 1977, p. 16)
- fino all’ultima frase non si capisce dove sia la coerenza del testo, microtesti separati fra loro
- chiave di decodifica graze all’ultima frase
- un testo coerente non è sempre strutturato in maniera chiara ed esplicita, però devono
esserci degli elementi che permettono di dare delle informazioni essenziali, dire a sufficienza
affinché il mio messaggio sia comprensibile
- al contrario altri testi devono essere espliciti da subito: legge, scienza, etc.
Giorgio ha l’influenza. Fa un freddo polare. Maria odia le località alla moda. Tu che dici?!
- testo che ha senso solo in certi contesti (qui dialogo telefonico) e se si aggiunge un constesto
con una domanda (come sta andando la tua vacanza?)
L’assenza di coesione
Se i testi sono coerenti e stop. La coesione è una proprietà che c’è quasi sempre. Più un testo è
complesso e più la coesione è elaborata.
Tuttavia ci possono essere delle situazioni in cui c’è un senso ma non c’è coesione:
- Smettila di gridare! Detesto i maleducati! -> dal punto di vista linguistico non ci sono dei
legami
- Piove, fa freddo. Stasera me ne resto in casa.
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- La gente crede spesso di essere ben informata. Chi parla e scrive in tono supponente spesso
non sa distinguere ciò che è vero dalle fake news.
- Sono distrutta. La vita è una corsa continua e frenetica.
- È caduto un vaso dal balcone. Ho rischiato di uccidere un passante.
Procedure di coesione
Possono riguardare tutte le dimensioni di osservazione della lingua
Morfologia
Legami creati con i pronomi (funzione di richiamare un elemento), coesivo d’eccellenza
Esempio:
- La bambina piangeva senza sosta. Quando smise di singhiozzare, riuscì a spiegare cosa le era
successo.
- Quando smise di singhiozzare, la piccola riuscì a spiegare cosa le era successo: lei aveva perso
la mamma ed era terrorizzata di non ritrovarla.
- Quando smise di singhiozzare, la piccola riuscì a spiegare cosa le era successo: aveva perso la
mamma ed era terrorizzata di non ritrovarla. Era stata con lei fino ad un attimo prima ma poi
d’improvviso era sparita e ora la piccina non riusciva a trovarla in nessun posto.
- A me non interessa cosa dici! Io sono arrabbiata. Puoi dire quel che vuoi: mi hai davvero
offesa!
- Giorgio e Lucia sono una strana coppia: lui è un po’ noioso e piuttosto insignificante, lei è
brillante e molto affascinante.
Morfologia verbale: permette di muoversi su diversi piani temporali
- Incipit Promessi Sposi: Ai tempi in cui accaddero i fatti che prendiamo a raccontare, quel
borgo, già considerabile, era anche un castello, e aveva perciò l’onore d’alloggiare un
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comandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli, che
insegnavan la modestia alle fanciulle e alle donne del paese, accarezzavan di tempo in tempo
le spalle a qualche marito, a qualche padre; e, sul finir dell’estate, non mancavan mai di
spandersi nelle vigne, per diradar l’uve, e alleggerire a’ contadini le fatiche della vendemmia.
Dall’una all’altra di quelle terre, dall’alture alla riva, da un poggio all’altro, correvano, e
corrono tuttavia, strade e stradette, più o men ripide, o piane; ogni tanto affondate, sepolte
tra due muri, donde, alzando lo sguardo, non iscoprite che un pezzo di cielo e qualche vetta di
monte; ogni tanto elevate su terrapieni aperti: e da qui la vista spazia per prospetti più o meno
estesi, ma ricchi sempre e sempre qualcosa nuovi, secondo che i diversi punti piglian più o
meno della vasta scena circostante, e secondo che questa o quella parte campeggia o si
scorcia, spunta o sparisce a vicenda. (A. Manzoni)
- Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s’accorgono solo poche
anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d’altre terre. Un
giorno, sulla striscia d’aiola d’un corso cittadino, capitò chissà donde una ventata di spore e ci
germinarono dei funghi. Nessuno se ne accorse tranne il manovale Marcovaldo che proprio lì
prendeva ogni mattina il tram. [...] un mattino, aspettando il tram che lo portava alla ditta Sbav
dov’era uomo di fatica, notò qualcosa d’insolito presso la fermata, nella striscia di terra sterile
e incrostata che segue l’alberatura del viale: in certi punti, al ceppo degli alberi, sembrava si
gonfiassero bernoccoli che qua e là s’aprivano e lasciavano affiorare tondeggianti corpi
sotterranei. (I. Calvino)
Sintassi
Ellissi
- Francesca ha un bel lavoro e ne è molto soddisfatta, Mario invece del suo è proprio stufo
- Luca ha ottenuto un ottimo punteggio; Giorgio invece uno pessimo.
Soggetto sottointeso
- Mio padre e mia madre vivono in Italia. Sono svizzeri ma hanno sempre vissuto là. Ormai si
sentono dei veri toscani.
- Un giorno, sulla striscia d'aiolà d’un corso cittadino, capitò chissà donde una ventata di spore,
e ci germinarono dei funghi. Nessuno se ne accorse tranne il manovale Marcovaldo che
proprio lì prendeva ogni mattina il tram. […] aspettando il tram che lo portava alla ditta Sbav
dov’era uomo di fatica, [Marcovaldo] notò qualcosa d'insolito presso la fermata, nella striscia
di terra sterile e incrostata che segue l'alberatura del viale: in certi punti, al ceppo degli alberi,
sembrava si gonfiassero bernoccoli che qua e là s'aprivano e lasciavano affiorare tondeggianti
corpi sotterranei. [Marcovaldo] Si chinò a legarsi le scarpe e [Marcovaldo] guardò meglio:
erano funghi, veri funghi, che stavano spuntando proprio nel cuore della città! […] Al lavoro
[Marcovaldo] fu distratto più del solito; [Marcovaldo] pensava che mentre lui era lì a scaricare
pacchi e casse, nel buio della terra i funghi silenziosi, lenti, conosciuti solo da lui, maturavano la
polpa porosa, assimilavano succhi sotterranei, rompevano la crosta delle zolle. «Basterebbe
una notte di pioggia, – [Marcovaldo] si disse, – e già sarebbero da cogliere». E [Marcovaldo]
non vedeva l'ora di mettere a parte della scoperta sua moglie e i sei figlioli. – Ecco quel che vi
dico! – [Marcovaldo] annunciò durante il magro desinare. – Entro la settimana mangeremo
funghi! Una bella frittura! V'assicuro! E ai bambini più piccoli, che non sapevano cosa i funghi
fossero, [Marcovaldo] spiegò con trasporto la bellezza delle loro molte specie, la delicatezza
del loro sapore, e come si doveva cucinarli; e [Marcovaldo] trascinò così nella discussione
anche sua moglie Domitilla, che s'era mostrata fino a quel momento piuttosto incredula e
distratta. (I. Calvino)
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Punteggiatura
Esempio:
- Lui fa tv a pagamento: favorisce solo le classi ricche e abbandona quelle deboli. (La
Repubblica, 10 marzo 2003: 34)
- Ha deciso di cambiare lavoro: è stressata e infelice
Meno limpida ed evidente nei rapporti coesivi.
Significato comunicativo
Da A a B attraverso un testo
Il contenuto viene espresso dall’emittente e recuperato dal destinatario
- composto dal contenuto linguistico in interazione con il contesto (decodificazione della lingua
a cui viene applicato il contesto)
Esempi – insieme della comunicazione reso dalle conoscenze della persona e dal contesto
- può aprirla, per favore?
- può aprirla, per favore? (Una finestra, dietro alle spalle dell’interlocutore)
- Letizia Lala, la persona che parla, chiede alla signorina seduta in fondo alla sala se apre la
finestra.
- Il bambino alla maestra, porgendole una bottiglia: “Può aprirla, per favore?”
- La donna carica di pacchetti all’uomo che le sta a fianco, indicando la porta: “Può aprirla, per
favore?”
- L’addetto alla sicurezza dell’aeroporto, indicando la borsa: “Può aprirla, per favore?”
- Il prestigiatore alla persona del pubblico scelta casualmente, indicando una busta sigillata:
Può aprirla, per favore?
Ambiguità semantica
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In realtà in alcuni casi esiste la possibilità di avere più di un significato -> ambiguità semantica
- Mentre di solito il significato linguistico è uno solo e poi si aggiungono una serie di
componenti, qui si hanno 2 significati anche dal punto di vista linguistico
Esempi
- Ho visto la ragazza con il binocolo -> [Ho visto] [la ragazza] [con il binocolo] -> [Ho visto] [la
ragazza con il binocolo]
- Dopo aver cenato, con mio padre sono andato da mia zia -> Dopo aver cenato con mio padre,
sono andato da mia zia
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Contenuti espliciti (ricostruibili per decodifica della situazione comunicativa, trasformato da
parole a pensieri) e impliciti (recuperabili per inferenza, ricostruzione intellettuale personale)
Comunicazione diretta dal principio della cooperazione: attenersi alle regole di Grice o cercare
di permettere di ricostruire il contesto, mentre il destinatario deve sforzarsi di comprendere
quello che gli viene detto
Presupposizioni
Contenuti impliciti, quando un elemento della mia comunicazione inserisce automaticamente
un altro elemento senza esplicitarlo
Esempio
- Mio marito ha smesso di fumare -> devo avere un marito, non può aver smesso di fumare se
non ha mai fumato prima
- Mio marito non fuma -> devo avere un marito
Verbi che indicano un cambiamento di posizione
- Maria ha iniziato a suonare la chitarra
- Giorgio ha ritrovato il buon umore
- Luca ha terminato i suoi studi al conservatorio
- Ho perso la mia penna stilografica
Connettivi/avverbi focalizzanti (puntano l’attenzione su un elemento della frase) o
paradigmatizanti
- ho mangiato anche carne -> anche paradigma il temine che segue, vuol dire che ho mangiato
qualche cosa oltre alla carne
- ho mangiato carne anch’io -> io oltre a qualcun altro
Subordinate
- Ieri sera, dopo essere andata al cinema, sono andata a dormire da mia madre
- Avendo superato l’esame di teoria, posso iscrivermi all’esame di pratica per prendere la
patente di guida
L’implicatura
Come trovi Maria Rossi? Secondo te è una studentessa brillante? Diciamo che è molto
volenterosa
- la risposta non è pertinente (non si risponde Si o No)
- risposta diventa coerente se mi rendo conto che rispondere esplicitamente non è molto
gentile
- tentativo di mettere in luce quello in cui invece è brava
È carino il fratello di Giulia? È tanto simpatico
- risposta non pertinente e un po’ ironica
Stasera vieni con noi a bere qualcosa? Domani ho un aereo all’alba
- recupero informazioni enciclopediche mi fa capire che si sveglierà molto presto e quindi avrà
bisogno di andare a dormire presto
Mi andrebbe una pizza: che ne dici? Il glutine per me è veleno
- comprensione per deduzione
Come sono i rapporti con tuo figlio? Ha 15 anni, è in piena adolescenza (ti lascio immaginare…)
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– Carina la nuova ragazza di Marco. Mi sta davvero simpatica – Meglio di quella precedente…
Gli esperti sono concordi nel dire che ora che il comportamento scostumato di Trump ha
smesso di isolare l’America e di danneggiarne l’immagine, si aprirà un nuovo capitolo dei
rapporti tra EU e USA e l’Occidente ne uscirà rafforzato.
- affermazioni pesante fatte in maniera trasversale
- in questo modo Trump non può denunciare nessuno
Perché la scuola non insegna più a scrivere e non spinge più a leggere?
Giorgio ha distrutto la sua nuova bici -> aveva una bici, era nuova, non era la prima
Giorgio ha preso la patente -> non aveva la patente, ha fatto gli esami, l’ha ottenuta
Maria è finalmente riuscita a smettere di fumare -> fumava e da tempo voleva smettere, chi
parla ne è contento
Una quarantenne è stata trovata morta nel suo appartamento. Da tempo era perseguitata
dall’ex marito che non le perdonava di averlo lasciato -> la ha uccisa il marito
Una quarantenne è stata trovata morta nel suo appartamento. La vicina ha confidato che da
due mesi la signora prendeva antidepressivi -> si è suicidata
- deduzione su come è morta che non viene esplicitata, nessuno potrebbe denunciare il
giornale
Catafora
Fenomeno inverso all’anafora
Prima vengono messi degli elementi leggeri che non servono da soli a indicare il soggetto, e poi
alla fine viene indicato il soggetto
Meccanismo molto più marcato
Utilizzato perché crea una sorta di sospensione interpretativa, molto più raro (in un contesto
formale non potrebbe mai essere impiegata)
….
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Lezione 9: La dimensione referenziale – l’organizzazione dell’informazione dell’enunciato
Enunciato
Strumenti teorici inventati per capire come funziona la lingua, quando vogliamo osservare il
testo non si osserva la sintassi della frase ma anche la dimensione testuale ha il suo paradigma
che indica le unità di misura -> enunciato unità di misura con la quale suddividiamo un testo
Distinto dalla frase, perché non permette di cogliere tutto quello che c’è
Suddivisione del testo nella scrittura, viene fatta in base ai segni di punteggiatura che suddivide
il testo in unità
- suddivisione in enunciati: punto, punto interrogativo, punto esclamativo, tre punti, due punti,
parentesi
Esempi
Un testo formato da più frasi si compone di una serie di legami interni. All’interno di questa
rete di legami, ha un ruolo importante la dimensione referenziale: in particolare, è
fondamentale il fenomeno dell’anafora. L’anafora si realizza attraverso le cosiddette “catene
anaforiche”. Esse sono formate da un “antecedente” (che può indicare un oggetto, una
persona, un concetto espresso nel testo) e da tutti gli elementi che lo richiamano: questi ultimi
prendono il nome di “riprese anaforiche”.
Suddivisione in enunciati:
- 1. Un testo formato da più frasi si compone di una serie di legami interni.//
- 2. All’interno di questa rete di legami, ha un ruolo importante la dimensione referenziale:// 3.
in particolare, è fondamentale il fenomeno dell’anafora.//
- 4. L’anafora si realizza attraverso le cosiddette “catene anaforiche”.//
- 5. Esse sono formate da un “antecedente” (6. che può indicare un oggetto, una persona, un
concetto espresso nel testo) e da tutti gli elementi che lo richiamano://
- 7. questi ultimi prendono il nome di “riprese anaforiche”.//
Francesca non era né lì né altrove. Sfogliava distrattamente vecchi numeri di “Novella 2000”. Si
soffermava sulle foto, quelle che ritraevano le veline a Formetera: ragazze seminude con la
messa in piega, in posa nei locali chic di Milano, davanti alle vetrine scintillanti di NewYork…
Ma lei non ce l’avrebbe fatta a fuggire. Gliel’avrebbe impedito lui, l’avrebbe cercata ovunque.
A diciott’anni, forse. Sì, a diciott’anni avrebbe potuto partecipare a Miss Italia, essere notata da
qualcuno. E andar via. Con Anna. Ma adesso? Non riusciva a sognare: non ne aveva la forza.
(es. mod. da Silvia Avallone, Acciaio, Milano, Rizzoli, 2010, pp. 49-50)
- testo che vuole mimare il pensiero della ragazza
- le unità testuali che compongono questo testo hanno argomenti di vario tipo
Suddivisione in enunciati:
- 1. Francesca non era né lì né altrove.//
- 2. Sfogliava distrattamente vecchi numeri di “Novella 2000”.//
- 3. Si soffermava sulle foto, quelle che ritraevano le veline a Formetera: //
- 4. ragazze seminude con la messa in piega, in posa nei locali chic di Milano, davanti alle
vetrine scintillanti di NewYork…//
- 5. Ma lei non ce l’avrebbe fatta a fuggire.//
- 6. Gliel’avrebbe impedito lui, l’avrebbe cercata ovunque.//
- 7. A diciott’anni, forse.//
- 8. Sì, a diciott’anni avrebbe potuto partecipare a Miss Italia, essere notata da qualcuno.//
- 9. E andar via.//
- 10. Con Anna.//
- 11. Ma adesso?//
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- 10. Non riusciva a sognare://
- 11. non ne aveva la forza.//
Esempi
Marcotopic è molto stanco.
Di Marcotopic posso dire solo cose belle.
A Marcotopic voglio davvero bene.
Per Marcotopic farei qualunque cosa.
Con Marcotopic mi diverto sempre.
Formule che hanno la funzione di creare il topic della frase
- Quanto a Marcotopic, sono certa che accetterà.
- Riguardo a Marcotopic, spero che non facciate obiezioni.
Un Topic può essere preceduto dalle categorie linguistiche che però non possono essere Topic
- Stasera, Luciatopic vorrebbe andare al cinema.
- Contrariamente alle aspettative, a Luciatopic è andato il primo premio.
- Nei prossimi giorni, per Luciatopic inizieranno i problemi.
- Purtroppo, con Luciatopic non è possibile andare d’accordo.
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Ci avevate detto che sareste venuti! Questa notizia ci ha proprio delusi: ci avevamo creduto.
- Ci [noi]topic [voi]topic avevate detto che sareste venuti! Questa notiziatopic ci [noi]topic ha
delusi: [noi]topic [alla notizia] ci avevamo creduto.
La moto, io non la so guidare. Ma posso venire in auto.
- La mototopic, iotopic non la so guidare. Ma [io]topic posso venire in auto.
(Correlazione) La peonia, la camelia e la rosa sono i miei fiori preferiti.
- /La peonia, la camelia e la rosa/topicsono i miei fiori preferiti.
Alle sigarette e all’alcool non sa proprio rinunciare.
- /Alle sigarette e all’alcool/topic [lei]topic non sa proprio rinunciare.
Per mio figlio e mio marito loro sono dei perfetti sconosciuti.
- /Per mio figlio e mio marito/topic lorotopic sono dei perfetti sconosciuti.
/La peonia, la camelia e la rosa/topicsono i miei fiori preferiti.
- Insieme alla peoniatopic1, /la camelia e la rosa/topic2sono i miei fiori preferiti.
- /La peonia e la rosa/topic1 (e la camelia) topic2 sono i miei fiori preferiti.
- Con la cameliatopic1, la peoniatopic2 è il mio fiore preferito.
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A Marcotopic [io]topic voglio davvero bene.comment
- Per Marcotopic [io]topic farei qualunque cosa.comment
- Con Marcotopic [io]topic mi diverto sempre.comment
- Quanto a Marcotopic, [io]topic sono certa che accetterà.comment
- Riguardo a Marcotopic, [io]topic spero che non facciate obiezioni.comment
Nelle frasi senza topic tutto è comment
- /Si è bruciata la torta/comment
- /È arrivato Giorgio/comment
- /È quasi finito il semestre accademico/comment
Dislocazione a sinistra
(Topicalizzazioni, spostamento nella posizione del topic)
Luca ha mangiato la pizza.
- La pizza, l’ha mangiata Luca. ®dislocazione a sinistra
Gabriele ha telefonato a sua moglie.
- A sua moglie, ha telefonato Gabriele.
Cristina ha cenato con Amanda.
- Con Amanda ha cenato Cristina.
Lucatopic ha mangiato la pizza.
- La pizzatopic, l’ha mangiato Luca.
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Nella dislocazione a sinistra il pronome di ripresa è facoltativo eccetto per il complemento
oggetto diretto
Gabrieletopic ha telefonato a sua moglie.
- A sua moglietopic, ha telefonato Gabriele. ®dislocazione a sinistra
Cristinatopic ha cenato con Amanda.
- Con Amandatopic ha cenato Cristina. ®dislocazione a sinistra
Non telefono più a Luca.
- A Luca non gli telefono più
- A Luca non telefono più.
Lucia ha cenato con Giulia.
- Con Giulia (ci) ha cenato Lucia.
- Con Giulia ha cenato Lucia.
Stavolta non ti faccio questo favore
- Questo favore, stavolta non te lo faccio.
- Questo favore stavolta non ti faccio.
Marco ha comprato una nuova auto.
- Una nuova auto l’ha comprata Marco.
- *Una nuova auto ha comprato Marco.
Domani vado a Roma.
- A Roma, vado domani.
- A Roma, ci vado domani.
Vogliono tutti bene a Giulia.
- A Giulia, vogliono tutti bene.
- A Giulia, le vogliono tutti bene.
Stasera non ho voglia di pizza
- Stasera non ho voglia di uscire a cena
Di pizza stasera non (ne) ho voglia
- Di uscire a cena stasera non (ne) ho voglia
Stasera non vado al cinema
- Stasera non vado a comprarti il pane
Al cinema stasera non (ci) vado
- A comprarti il pane stasera non (ci) vado
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Giovanna, Andrea ne parla molto bene.
- Giovanna, Andrea parla molto bene di lei.
- Giovanna, Andrea parla molto bene di questa persona.
- Giovanna, Andrea parla molto male di sua sorella.
La dislocazione a destra
Molto frequente nel parlato, nei dialoghi, costruzione informale
Prima un pronome anticipa il complemento
Esempi
Non bevo il vino
- Non lo bevo, il vino
Dove hai parcheggiato la macchina?
- Dove l’hai parcheggiata, la macchina?
Giulia compra il latte.
- Lo compra Giulia, il latte
Non vado a scuola.
- Non ci vado, a scuola.
La frase scissa
Molto comune in francese, meno in italiano
Scissa perché viene costruita in due parti precise
Esempi
È Giorgio che sta gridando
- Erano Giorgio e Luca che gridavano
È Giorgio che sta gridando
- Qualcuno sta gridando (informazione conosciuta, sullo sfondo)
- Quel qualcuno è Giorgio (informazione nuova, saliente)
Frase che va a cambiare l’organizzazione, qui l’elemento focale è Giorgio
- non si può usare questa frase se non è cosa nota quello che sta nella seconda parte della
frase (comment) -> molto distinto rispetto alle altre costruzioni
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trasferimento al Nord (topic) era considerato una buona cosa […] (es. mod. da Natalia
Ginzburg, Lessico famigliare, Torino, Einaudi, 1963)
- si parla di topic lineare quando faccio diventare topic il comment della frase precedente
- si mette come comment un elemento importante perché si ha voglia di parlare di questa cosa
(molto frequente)
La progressione con Topic globale
- 1. /I raggi del sole che giungono sui monti/topic sono più caldi dei raggi di sole che arrivano in
pianura./Comment 2. Ciò/Topic è noto a tutti coloro che sono stati in montagna e che si sono
scottati la pelle malgrado le temperature molto basse/Comment (es. da Ferrari/Zampese 2000:
345).
- incapsulatori anaforici
- con il ciò dell’enunciato 2 si ingloba sia il topic che l’enunciato della frase precedente, si
richiama il fenomeno nel suo complesso, movimento anaforico
Il discorso riportato
Serve a connotare il personaggio, quando esprime dei contenuti mette in risalto degli stati
d’animo ecc.
Ferma il racconto -> ma non è vero, nel dialogo avvengono i colpi di scena, risolutivo per la
parte narrativa
- strumento per ribaltare la situazione, inserimento di elementi narrativi
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Alcuni narratori invece impiegano una lingua standard uniforme per tutti i personaggi (senza
differenze di età, regionalismi, …) senza dare colore alla narratura
Ottimo strumento di marketing: argomento d’autore
- quando voglio dimostrare che la mia tesi è valida si fa leva su un esperto del settore che
condivide la stessa idea
- mettere un discorso riportato consente di appoggiare fortemente la nostra posizione
Deresponsabilizzarsi
- strategia della politica
- strumentalizzazione e decontestualizzazione
- si chiama in causa la parola di altri per costruire la propria argomentazione
Verosomiglianza linguistica
Pennacchi
- base di italiano standard che narra la storia, ma nei dialoghi entra il dialetto locale (nord
italia)
- cambia il lessico e la struttura delle frasi
- «I me gà ciapà, i me gà ciapà» faceva zio Iseo e poi: «Am mòro, am mòro, pènsaghe ti a mè
fiòi». E zio Pericle lo ha trascinato al coperto, dietro una camionetta rovesciata, e gli ha messo
un tampone sulla ferita mentre gli altri continuavano a andare e tutto intorno erano scoppi e
fumi e urla, e zio Iseo insisteva: «Non star lasiàrme solo, resta qui». (Antonio Pennacchi,
Canale Mussolini, Milano, Mondadori, 2010)
– Baroncini, bella, come va in famiglia? A Livorno si usa dire «bella» a chiunque abbia meno di
sessant’anni, una forma di ottimismo causata dall’abbondanza di iodio […] – Non mi ricordo, te
hai bambini? – chiese. – La scheda tua non la trovo. (Alice Cappagli, Niente caffè per Spinoza,
Torino, Einaudi, 2019)
- tentativo di essere verosimile in mancanza di un dialetto locale
- discorso molto informale anche fra sconosciuti, come è tipico di Livorno
- costruzioni oraleggianti
Italiano standard
Argomento d’autore
- La scelta vegetariana è la più equilibrata per il nostro organismo. Del resto, non sono certo
solo io a dirlo. “Non bisogna mangiare carne: moltiplica a dismisura il rischio di tumore” ha
detto a più riprese, e ribadito in intervista, Umberto Veronesi, il celebre oncologo.
Deresponsabilizzazione
- La situazione politica oggi è “paralizzata”. Questo, in ogni caso, il punto di vista del capo dello
Stato. E se è così, l’unica soluzione - mi pare - sta nel tornare al voto.
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- elementi deittici in cui abbiamo una parte di significato che non è completa e viene
completata da altri elementi
Discorso indiretto: strategia di citazione per descrizione
- si racconta quello che è stato detto senza ripeterlo
- Giulio gli chiese: “Che cosa hai detto?” -> Giulio gli chiese che cosa avesse detto
- il discorso diventa una subordinata argomentale oggettiva (o delle interrogative indirette)
- viene cancellato il centro deittico dell’enunciazione, tutti viene riportato alle coordinate della
narrazione -> compattare il discorso riportato
Discorso indiretto libero:
- Durante la riunione c’è stata l’ennesima scenata di Giovanni. E non ne poteva più, e col
cavolo che lo avremmo rivisto alle nostre riunioni, era stufo di sopportare questo clima.
Allora lì Lia si è arrabbiata, ah, era proprio un bel presuntuoso. Ma chi si credeva di essere!
Alla fine il direttore ha preso la parola e ha chiesto a entrambi di smettere di gridare e di
tornare a lavorare sul progetto in armonia.
- forma del discorso indiretto, riferimenti alla 3 persona, nessun segno che ci estrae dal testo
- registro e forma bassi, informali (espressioni del gergo), quando noi raccontiamo un discorso
lo facciamo in italiano standard eliminando molte parti
- punteggiatura: punti esclamativi, interrogativi che restituiscono l’espressività del parlato
- formula ibrida tra l’indiretto standard e una realizzazione che fa entrare una parte del
discorso diretto
Padron ‘Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci.
(G. Verga, I Malavoglia) -> cambia il tempo verbale e il soggetto, nel discorso indiretto tutto è
alla 3 persona
- perché usare il discorso indiretto libero: Volontà di avere un narratore esterno che non
prende posizione, narrazione in 3 persona, farla raccontare attraverso un artificio che mi fa
avere un colorito del vero personaggio, permette di entrare dentro al peronaggio ma di farlo
con un apparente narrazione esterna
Discorso diretto libero:
- categoria molto recente
- forme linguistiche del discorso diretto (campo deittico con i pronomi) inserito dentro al testo
senza nessun tipo di segnale grafico (a volte messo in corsivo)
- es: Allora dico ok, andiamo in Vaticano, vedrai che bello e che immensa quella basilica, una
cosa stupenda eppoi saliremo in alto e ci cucchiamo tutta Roma d’un colpo, dai, però facciamo
in fretta, abbiamo poche ore prima dell’ultimo treno valido per la caserma di Orvieto (Pier
Vittorio Tondelli, Pao Pao, in Opere. Romanzi, teatro, racconti, Milano, Bompiani, 2000, p. 212)
- sfruttata per il monologo interiore
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