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→ Berlino
-Opere:
→ nuova legge dell’amore che porta alla fratellanza e alla comunione dei
cuori
→ parla della bibbia e della storia del popolo ebreo che con il diluvio universale si scinde
dalla natura. Gli ebrei sono vittime di un destino che hanno provocato.
Pensiero:
Nel 1837 David Strauss (1808-1871) diede le definizioni di destra e sinistra hegeliane,
ispirandosi al parlamento francese.
Hegel aveva una vasta schiera di ammiratori e discepoli, all’università di Jena gli studenti
andavano da lui e non da Schopenauer.
L’autorità di Hegel aveva funto da collante e evitato varie scissioni, che avvennero però alla
sua morte.
Si crearono appunto la destra costituita dai “vecchi hegeliani” e la sinistra dai “giovani
hegeliani” e progressisti. Avevano contrasti di tipo religioso e politico.
La Destra era reazionaria e riuscì a conciliare il panteismo hegeliano con il Dio trascendente
cristiano. Essi ebbero lavoro nelle università e nelle amministrazioni
La Sinistra atea e rivoluzionaria non ebbe fortuna e i suoi membri vissero spesso nelle
ristrettezze.
DESTRA:
SINISTRA:
→ esponente della sinistra, è il più celebre fra i discepoli di Hegel e ispirò Marx. Ottenne la
libera docenza,ma non gli fu mai assegnata una cattedra a causa del suo conclamato
ateismo.
per lui:” Non è Dio che crea l’uomo, ma è l’uomo che crea Dio”. L’uomo estrapola da sé le
sue migliori qualità, vi aggiunge eternità e onnipotenza, ed adora la sua creazione in un’altra
dimensione. La Teologia è un’antropologia rovesciata, bisogna riservare agli uomini ciò che
è stato dato a Dio.
→ furono rapporti fallimentari che condizionarono la sua soggettività e per questo la sua
ricerca filosofica non riguarda verità oggettive, generali o astratte, ma verità soggettive
individuali. Nella sua esistenza individuale l’uomo si trova sempre di fronte a delle scelte, la
scelta è alla base dei 3 stadi dell'esistenza:
● stadio estetico→ di chi sceglie di non scegliere (Don Giovanni) è vano e cerca una
vita superiore
● stadio etico→ di chi sceglie i valori universali (matrimonio), l’uomo si pente e passa
alla religione
● stadio religioso→ in cui si raggiunge il vertice del proprio legame con l’universale e
l'individuo perde la ragione per seguire il principio universale (come Abramo era
pronto a uccidere il figlio Isacco per obbedire a Dio).
La teoria della conoscenza si basa sulla separazione di ideale e reale, infatti il rapporto del
soggetto con il mondo è regolato dal principio di causalità (che riguarda un rapporto fra
oggetti). La causa precede sempre gli oggetti ed è a priori, perciò la costituzione del mondo
dell’esperienza o fenomenico è dovuta all’intelletto dell’uomo che opera secondo causalità e
che crea il mondo fenomenico contrapponendolo a quello noumenico che è nascosto dalle
rappresentazioni dell’intelletto.
→ queste forme o radici appartengono sia al soggetto che all’oggetto rapportati tra loro nella
rappresentazione, in essa la realtà non si esprime nella sua realtà ma nella sua apparenza
ed è nascosta da un velo: Il velo di Maya, che avvolge il mondo in sé e il mondo
dell’esperienza (fenomenico) è un’illusione.
→l’unica via di accesso al mondo noumenico è il corpo (o corporeità) che coincide con la
volontà, ogni azione del corpo è il rendersi visibile della volontà che è l’in sé del mondo e
l’essenza della realtà. La volontà è indipendente dall’intelletto, è la “volontà cosmica”,
possente, cieca ed irrazionale; essa alimenta la vita, il conflitto e la sofferenza.
La volontà cosmica, universale della natura è in lotta con i soggetti individuali che diventano
solo uno strumento per far sopravvivere la specie, la vita dell'individuo è tragica ed oscilla fra
il dolore e la noia (visione pessimistica della vita).
Esistono delle vie di liberazione dalla volontà:
KARL MARX (1818 - 1883) nasce in Prussia, a Treviri, in una famiglia della borghesia
agiata e liberale (il padre, è un avvocato). Il giovane Marx si iscrive alla Facoltà di Legge
dell’Università di Bonn, ma si trasferisce poi a Berlino, dove entra in contatto con la “sinistra
hegeliana” (necessità di superare la religione nella filosofia e di modificare la realtà se non
fosse adeguata alla ragione). A contatto con il pensiero dei giovani hegeliani, Marx decide di
lasciare lo studio della giurisprudenza e si iscrive alla Facoltà di Filosofia. Si dedica anche al
giornalismo politico e scrive per la “Gazzetta renana” (giornale che verrà presto soppresso
che poi lui rifonderà). Si trasferisce a Parigi con la moglie Jenny (aristocratica) e stringe una
forte amicizia con Engels (che lo aiuterà economicamente). Dopo numerosi esili per le sue
idee socialiste (Parigi, Bruxelles, Germania), egli è costretto a trasferirsi a Londra dove si
stabilisce.
OPERE:
→“Manifesto del partito Comunista” (1848) : scritto insieme ad Engels per i socialisti
tedeschi
→“Il Capitale” (1867)
→“Manoscritti economico-filosofici” (1844)
→“Critica della filosofia Hegeliana” (1841-43)
2) Materialismo (ispirato da Democrito: l’uomo è visto come corpo materiale che vive in una
realtà sensibile)
→Economisti classici: Adam Smith, David Ricardo (che poi verranno criticati, credevano nel
liberismo economico e nella proprietà privata, considerata un diritto inalienabile dell’uomo).
■ Maestri del sospetto: Paul Ricoeur definisce Marx, Nietzsche e Freud i “maestri del
sospetto”→ pur essendo immersi nella società capitalista dell’epoca industriale, la rifiutano:
vogliono distruggerla, cambiarla e rinnovarla. Essi sospettano che i valori della società in cui
vivono siano sovrastrutture (termine coniato da Marx)→ la struttura essenziale della
società è l’ECONOMIA, tutte gli altri valori dipendono da essa e sono creati dai potenti
perché l’uomo accetti l'iniquità sociale. Le sovrastrutture sono l’arte (che occulta la realtà), la
cultura, la religione (considerata l’oppio dei popoli: anestetizza i popoli, facendoli vivere in
una condizione di schiavitù nella speranza di una vita dopo la morte, e impedisce la
rivoluzione sociale)
■ Filosofo dell’azione (o del fare): il vero filosofo non deve dare una spiegazione della
realtà, ma deve cambiarla→ deve agire concretamente, cambiando la storia attraverso la
lotta di classe (emancipazione della classe più debole ai danni di quella al comando)
→ riprende la Dialettica Hegeliana servo-padrone (vittoria dell’operaio sul padrone), ma la
modifica: la dialettica di Marx è storica e materialista (non universale ma riferita ad un
preciso momento). Dopo la lotta di classe, Marx prevede un passaggio di mezzo in cui gli
operai prendono il posto dei padroni, assumendo il comando. Poi si dovrà instaurare la
società comunista basata sull’uguaglianza assoluta, sull’abolizione della proprietà
privata (sancisce poteri sociali ed economici, generando disuguaglianza) e sulla comunione
di beni.
Il comunismo deriva dal socialismo scientifico (non utopistico)→ mirava a migliorare la
condizione degli operai accettando il sistema capitalista
■ Nel “Capitale”, Marx analizza la società capitalista basata sull’economia, messa in moto
dal lavoro, con cui si profitta (guadagno denaro). Egli conia il termine “Capitale” in cui
vengono analizzati i concetti economici:
1. prodotto (ciò che viene creato dall’uomo per l’autoconsumo)
2. merce (quando il prodotto viene condiviso con la società / entra in circolazione /
processo di socializzazione)
3. valore d’uso (quante volte viene utilizzato il prodotto o la merce)
4. valore di scambio (quanto tempo è stato impiegato per produrre il prodotto o la
merce e la sua disponibilità sul mercato)
5. prezzo (determinato dal valore di scambio, dal lavoro dell’uomo in astratto).
→Il lavoro umano diventa una merce di scambio, soggetto a compravendita tra operaio e
capitalista→ quando il lavoro viene pagato, produce un ulteriore valore. Il lavoro produce
merci che portano a un ulteriore guadagno.
Pluslavoro: differenza tra ore effettive di lavoro e quelle pagate.
Plusvalore: differenza tra il valore del lavoro di un operaio e il suo salario, tenendo anche
conto che il lavoro dell’operaio produce ulteriore valore (l’operaio è sfruttato e sottopagato, la
differenza arricchisce il capitalista)
Alienazione: l’operaio è alienato rispetto a 4 dinamiche:
1. prodotto del suo lavoro
2. lavoro stesso (attività volta a fini estranei)→ non conosce il fine, cioè il prodotto
finale, perché è solo una parte del processo
3. creatività→ non può esprimerla
4. il suo prossimo→ci entra in competizione
OPERE
• 1872→ “Nascita della tragedia dallo spirito della musica”
• 1882→ “La gaia scienza”
• 1886→ “Al di lá del bene e del male”
• 1885→ “Cosí parló Zarathustra”
CHE FILOSOFO È?
• “lucidissimo cantore”
• linguaggio poetico e aulico, (biblico)→ conosciuto anche da persone comuni, risulterebbe
comprensibile e accessibile a tutti
• profeta: canta la decadenza dell’Occidente e si fa profeta di modi per superarla
• uso di aforismi (massime)→ “tutto ció che è profondo ama la maschera”
Dio non esiste a prescindere dalla visione che si ha di esso, è privo di significato (visione
nichilista)→ distruzione della metafisica
“Dio è morto”→ liberazione dalla gabbia della religione che impedisce con i suoi dogmi e
valori di dire si alla vita.
• razionalitá, religione e scienza→ gabbie (convenzioni umane)
→ ognuno è il Dio di sé stesso, deve seguire la propria volontà (INDIVIDUALISMO)
• contesta Schopenhauer: noluntas attraverso l’ascesi morale (soppressione degli istinti)
BIOGRAFIA
→ è austriaco, nasce a Freiberg (Moravia) il 6 maggio 1856 e muore il 23 settembre 1939
→ è di famiglia benestante, il padre (Jacob Freud) è un commerciante ebreo
→ è figlio della terza moglie del padre (Amalia Nathanson)
→ vanno ad abitare a Vienna, ha ottimi risultati a scuola e si laurea in medicina, ottenendo la
libera docenza in neuropatologia
→ parla bene anche l’inglese e lo spagnolo
→ è medico presso l’ospedale di Vienna
PSICHIATRIA→ prima di Freud ogni patologia veniva associata ad una causa organica,
come per esempio le dimensioni del cranio (frenologia→ positivismo)
→ Freud inizia a maturare un nuovo modo di intendere la psichiatria quando, dopo aver
ricevuto una borsa di studio, fa un corso di perfezionamento in Francia all’ospedale di La
Salpetrière, dove conosce il medico Charcot (illustre neuropatologo) che utilizza la tecnica
dell’IPNOSI
→ Freud impara questa tecnica, ma si accorge che l’effetto benefico è temporaneo e che
solo il 50% delle persone è ipnotizzabile→ non è risolutiva
→ Charcot utilizza anche la TERAPIA AMBIENTALE (come per esempio la cromoterapia)→
colloca i pazienti in luoghi specifici con specifiche atmosfere che possono attenuare la
patologia
→ Charcot ha molte pazienti donne affette da isteria con cui usa queste tecniche (Freud dà
alla sfera sessuale un ruolo importante per quanto riguarda la psicologia)
→ Freud torna a vienna dopo il suo studio e inizia l’attività di libero professionista
→ collabora con Joseph Breuer (psichiatra, muore nel 1925)→ conosce l’ipnosi e la utilizza
per richiamare alla mente i traumi dimenticati dei pazienti
OTTIMISMO MNESTICO→ la nostra mente rimuove i traumi del passato per affrontare la
vita, sviluppando poi magari una patologia
→ riesce così ad usare l’ipnosi per guarire effettivamente i pazienti
tecnica delle LIBERE ASSOCIAZIONI→ flusso di coscienza dei pazienti partendo da
un’immagine o un evento, in modo che diano sfogo alla propria psiche (altro modo per
ricordare i traumi e affrontarli)
1896→ perde il padre e cade in una sorta di depressione perché gli era molto legato
→ comincia un’autoanalisi e inizia anche a dare importanza alla dimensione onirica, i sogni
(si fa raccontare anche i sogni dei pazienti)
1899→ (lui usa come data fittizia il 1900 per mettere in luca l’inizio di una nuova epoca)
pubblica l’Interpretazione dei sogni
SOGNO = via d’accesso primaria all’inconscio
1908→ fonda a Vienna la Società di Psicoanalisi, facendosi capo di una nuova scuola di
pensiero, con anche numerose riviste e pubblicazioni→ ha grande successo e viene
candidato due volte al Nobel
1938→ è costretto a lasciare Vienna perché ebreo (leggi razziali/di Norimberga del 35)→
fugge a Londra dove muore l’anno dopo in uno stato di vecchiaia e solitudine
→ i nazisti bruciano le sue opere definendole una “degenerazione giudaica”
OPERE PRINCIPALI
1) Studio sull’isteria (1895)
2) L’interpretazione dei sogni (1899 de facto)
3) Tre saggi sulla sessualità (1905)
4) Il disagio della civiltà (1929)→ con quest’opera si allinea con i maestri del sospetto
(critica alla società contemporanea)
5) Introduzione alla psicanalisi (1932)→ manuale d’istruzioni medico
6) Tipi libidici (1931)
7) Introduzione al narcisismo (1914)
PENSIERO
PSICANALISI = “psicologia del profondo”→ la psiche è lo spirito, ciò che costituisce quello
che abbiamo dentro
→ se la psicologia è superficiale e indaga solo la razionalità dell’uomo, la psicanalisi va nel
più profondo inconscio
LA RELIGIONE
è un’illusione→ crea un mondo illusorio che protegge l’uomo da paure ancestrali (fenomeni
atmosferici, morte)
→ il Dio persona del cristianesimo è un papà glorificato e portato in una dimensione
superiore (immagine ingrandita di un padre)
ESISTENZIALISMO
proto esistenzialisti del 1800: Kierkegaard e Schopenhauer (figli del romanticismo)→ filosofi
che parlavano dell’esistenza del SINGOLO INDIVIDUO piuttosto che dell’essere generale
(Parmenide di Elea, vi secolo, fondatore dell’ontologia = studio dell’essere in senso
assoluto, ontos participio di eimi→ come lui anche Aristotele, Zenone ecc)
CONCETTI ULTERIORI
• filosofia in controtendenza al positivismo (che è invece ottimista)
→ noi partiamo sconfitti, ma dobbiamo accettare la nostra inferiorità
• vivere autentico VS vivere inautentico→ come Eraclito, svegli (autentico) e dormienti
(inautentico)
→ vivere autentico = trarre dalla consapevolezza il meglio (Nietzsche)
→ vivere inautentico = compiangersi della propria inferiorità→ vivere nell’illusione, non
togliere il velo di Maya
OPERE
1) Essere e Tempo (1927)
2) Tempo e Essere (1962)
3) Che cos’è metafisica? (1929)
4) La questione della tecnica (1953)
5) Quaderni neri→ pubblicato postumo
→ tutto questo si contrappone all’esistenza non autentica, “tipica di chi smarrisce fra le
consuetudini della vita la propria coscienza”
→ ciò che facciamo quotidianamente rischia di distrarci dal pensiero della morte e farci
perdere anche quell’angoscia (riprende divertissement di Pascal)
→ rimedio comune all’angoscia esistenziale è dare valore a quelle cose che in realtà non
ne hanno
critica al consumismo→ io conto per ciò che produco, non per ciò che sono, e se coltivo
me stesso distanziandomi da questo concetto non vengo più accettato
OPERE
1) Il principio di responsabilità - un’etica per la società tecnologica (1979)
2) Il concetto di Dio dopo Auschwitz (1987)