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HEGEL (1770-1831)

→ Berlino

→ Zeit geist= “Spirito del tempo”

→ Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817-1822-1830)

● Teorie Giovanili= riconfigurazione etico-religiosa e politica, che parte da una


riconfigurazione morale dell’uomo,nella sua vita interiore e poi quella del popolo nella
sua cultura→ la rivoluzione politica può realizzarsi solo se prima avviene un’autentica
“rivoluzione del cuore”.

-Opere:

● La vita di Gesù (1795)


● Positività della religione cristiana (1797)

→ nuova legge dell’amore che porta alla fratellanza e alla comunione dei
cuori

Lo spirito del cristianesimo e il suo destino (1798-99)

→ parla della bibbia e della storia del popolo ebreo che con il diluvio universale si scinde
dalla natura. Gli ebrei sono vittime di un destino che hanno provocato.

● Sui rapporti interni del Wurttemberg


● sulla costituzione della Germania

→ si parla di progetti di riforma che spazzino via il vecchio impianto sociale

Pensiero:

-Il finito si risolve nell’infinito→ la realtà è un unicum

-ciò che è reale è razionale e viceversa (panlogismo)

-la filosofia ha una funzione giustificatrice

-dialettica→ (tesi=idea in sé/ antitesi=fuori da sé/ sintesi=idea ritorna in sé)

Destra & Sinistra Hegeliane

Nel 1837 David Strauss (1808-1871) diede le definizioni di destra e sinistra hegeliane,
ispirandosi al parlamento francese.

Hegel aveva una vasta schiera di ammiratori e discepoli, all’università di Jena gli studenti
andavano da lui e non da Schopenauer.

L’autorità di Hegel aveva funto da collante e evitato varie scissioni, che avvennero però alla
sua morte.
Si crearono appunto la destra costituita dai “vecchi hegeliani” e la sinistra dai “giovani
hegeliani” e progressisti. Avevano contrasti di tipo religioso e politico.

La Destra era reazionaria e riuscì a conciliare il panteismo hegeliano con il Dio trascendente
cristiano. Essi ebbero lavoro nelle università e nelle amministrazioni

La Sinistra atea e rivoluzionaria non ebbe fortuna e i suoi membri vissero spesso nelle
ristrettezze.

DESTRA:

● la religione cristiana è compatibile con l’hegelismo


● il panteismo è solo il lato filosofico, la rivelazione sussiste per fede
● lo stato prussiano così com’è va conservato perché è già razionale

SINISTRA:

● Il panteismo va svolto con coerenza in un completo ateismo


● Hegel ha dimostrato che la religione è una forma mitica di rappresentazione e l’unica
forma di conoscenza è la filosofia
● tutti gli stati sono reali e vanno resi razionali perché la realtà è un processo dialettico

LUDWIG FEUERBACH (1804-1872)

→ esponente della sinistra, è il più celebre fra i discepoli di Hegel e ispirò Marx. Ottenne la
libera docenza,ma non gli fu mai assegnata una cattedra a causa del suo conclamato
ateismo.

per lui:” Non è Dio che crea l’uomo, ma è l’uomo che crea Dio”. L’uomo estrapola da sé le
sue migliori qualità, vi aggiunge eternità e onnipotenza, ed adora la sua creazione in un’altra
dimensione. La Teologia è un’antropologia rovesciata, bisogna riservare agli uomini ciò che
è stato dato a Dio.

SOREN KIERKEGAARD (1813-1855)

-Accoglie la concezione hegeliana della dialettica ma ne contesta il valore universale e lo


cala nella soggettività. Scrisse le seguenti opere:

● Aut Aut (1843)→ stadio estetico e stadio etico


● La ripresa (1843)
● Briciole di filosofia(1844)
● timore e tremore(1844)→ stadio religioso
● Postilla conclusiva non scientifica (1846)
● In vino veritas
● Diario di un seduttore
● Il concetto dell’angoscia(1844)→ tutto è possibile nulla lo è
● la malattia mortale (1849)→ sulla disperazione l’uomo limitato mai assoluto
● Diario (1834-1855)
● Stadi del cammino della vita (1845)→ 3 stadi

-La sua vicenda autobiografica si lega strettamente al suo pensiero filosofico, i


rapporti fondamentali che hanno segnato la sua esistenza sono stati:

● quello con il padre


● quello con Regine Olsen (fidanzata)

→ furono rapporti fallimentari che condizionarono la sua soggettività e per questo la sua
ricerca filosofica non riguarda verità oggettive, generali o astratte, ma verità soggettive
individuali. Nella sua esistenza individuale l’uomo si trova sempre di fronte a delle scelte, la
scelta è alla base dei 3 stadi dell'esistenza:

● stadio estetico→ di chi sceglie di non scegliere (Don Giovanni) è vano e cerca una
vita superiore
● stadio etico→ di chi sceglie i valori universali (matrimonio), l’uomo si pente e passa
alla religione
● stadio religioso→ in cui si raggiunge il vertice del proprio legame con l’universale e
l'individuo perde la ragione per seguire il principio universale (come Abramo era
pronto a uccidere il figlio Isacco per obbedire a Dio).

In questo stadio l’universale o l’infinito si manifesta nella sua paradossalità e per


vincere questa paradossalità del nesso finito-infinito bisogna andare oltre i limiti
imposti dalla riflessione o ragione e compiere il “Salto della Fede” in cui ci si
abbandona al mistero che costituisce la nostra natura. Solo con la fede si esce
dall’angoscia e dalla disperazione affidandosi a Dio estrema sicurezza.

-La ricerca religiosa è una “passione del pensiero”:

● passione perché l’uomo cerca un assoluto da cui è continuamente tormentato perché


non riesce mai a coglierlo dentro di sé

→ Nel cristianesimo l’assoluto diventa contraddizione perché l'eterno, contro la sua


natura,si fa identico all'uomo nella figura di Gesù (figura storica).

essenza universale VS esistenza del singolo

angoscia/disperazione; scelte= apertura verso il possibile

→ la Possibilità è categoria fondamentale dell’esistenza (angoscia-vertigine)

ARTHUR SCHOPENHAUER (1788-1860)

-fu anti idealista


Opere:

● il fondamento della morale (1840)


● Parerga e paralipomena(1851)→ parla dell’ideale aristocratico el saggio, superiore
alla folla che disprezza ciò che è popolare e conserva la sua libertà
● Il mondo come volontà e rappresentazione (1818-1819)→ riprende la distinzione
kantiana tra fenomeno (rappresentazione) e noumeno (volontà)

-E’ un’opera divisa in 4 libri dedicati a:

● teoria della conoscenza


● metafisica
● filosofia della natura
● estetica ed etica che sono espressione di un unico pensiero

La teoria della conoscenza si basa sulla separazione di ideale e reale, infatti il rapporto del
soggetto con il mondo è regolato dal principio di causalità (che riguarda un rapporto fra
oggetti). La causa precede sempre gli oggetti ed è a priori, perciò la costituzione del mondo
dell’esperienza o fenomenico è dovuta all’intelletto dell’uomo che opera secondo causalità e
che crea il mondo fenomenico contrapponendolo a quello noumenico che è nascosto dalle
rappresentazioni dell’intelletto.

-Il mondo come rappresentazione:

→ La rappresentazione è il rapporto tra soggetto ed oggetto regolata dal principio di ragion


sufficiente (secondo cui nulla si può riconoscere come vero senza una ragione sufficiente)
che si articola in 4 forme o radici:

● divenire (accadere delle cose)


● conoscere
● essere (delle cose)
● agire

→ queste forme o radici appartengono sia al soggetto che all’oggetto rapportati tra loro nella
rappresentazione, in essa la realtà non si esprime nella sua realtà ma nella sua apparenza
ed è nascosta da un velo: Il velo di Maya, che avvolge il mondo in sé e il mondo
dell’esperienza (fenomenico) è un’illusione.

-il mondo come volontà:

→l’unica via di accesso al mondo noumenico è il corpo (o corporeità) che coincide con la
volontà, ogni azione del corpo è il rendersi visibile della volontà che è l’in sé del mondo e
l’essenza della realtà. La volontà è indipendente dall’intelletto, è la “volontà cosmica”,
possente, cieca ed irrazionale; essa alimenta la vita, il conflitto e la sofferenza.

La volontà cosmica, universale della natura è in lotta con i soggetti individuali che diventano
solo uno strumento per far sopravvivere la specie, la vita dell'individuo è tragica ed oscilla fra
il dolore e la noia (visione pessimistica della vita).
Esistono delle vie di liberazione dalla volontà:

● l’arte, con cui l’uomo diventa puro soggetto conoscente


● la moralità (compassione)
● l’ascesi, che porta alla nolontà (noluntas)

KARL MARX (1818 - 1883) nasce in Prussia, a Treviri, in una famiglia della borghesia
agiata e liberale (il padre, è un avvocato). Il giovane Marx si iscrive alla Facoltà di Legge
dell’Università di Bonn, ma si trasferisce poi a Berlino, dove entra in contatto con la “sinistra
hegeliana” (necessità di superare la religione nella filosofia e di modificare la realtà se non
fosse adeguata alla ragione). A contatto con il pensiero dei giovani hegeliani, Marx decide di
lasciare lo studio della giurisprudenza e si iscrive alla Facoltà di Filosofia. Si dedica anche al
giornalismo politico e scrive per la “Gazzetta renana” (giornale che verrà presto soppresso
che poi lui rifonderà). Si trasferisce a Parigi con la moglie Jenny (aristocratica) e stringe una
forte amicizia con Engels (che lo aiuterà economicamente). Dopo numerosi esili per le sue
idee socialiste (Parigi, Bruxelles, Germania), egli è costretto a trasferirsi a Londra dove si
stabilisce.

OPERE:
→“Manifesto del partito Comunista” (1848) : scritto insieme ad Engels per i socialisti
tedeschi
→“Il Capitale” (1867)
→“Manoscritti economico-filosofici” (1844)
→“Critica della filosofia Hegeliana” (1841-43)

FONTI: [riprende questi filosofi e li critica]


→Hegel (che poi verrà criticato)
→Feuerbach: da cui riprende i concetti principali della sua filosofia:

1) Ateismo (è necessario sostituire la teologia con l’antropologia | antropocentrismo),

2) Materialismo (ispirato da Democrito: l’uomo è visto come corpo materiale che vive in una
realtà sensibile)

→Economisti classici: Adam Smith, David Ricardo (che poi verranno criticati, credevano nel
liberismo economico e nella proprietà privata, considerata un diritto inalienabile dell’uomo).

■ Maestri del sospetto: Paul Ricoeur definisce Marx, Nietzsche e Freud i “maestri del
sospetto”→ pur essendo immersi nella società capitalista dell’epoca industriale, la rifiutano:
vogliono distruggerla, cambiarla e rinnovarla. Essi sospettano che i valori della società in cui
vivono siano sovrastrutture (termine coniato da Marx)→ la struttura essenziale della
società è l’ECONOMIA, tutte gli altri valori dipendono da essa e sono creati dai potenti
perché l’uomo accetti l'iniquità sociale. Le sovrastrutture sono l’arte (che occulta la realtà), la
cultura, la religione (considerata l’oppio dei popoli: anestetizza i popoli, facendoli vivere in
una condizione di schiavitù nella speranza di una vita dopo la morte, e impedisce la
rivoluzione sociale)
■ Filosofo dell’azione (o del fare): il vero filosofo non deve dare una spiegazione della
realtà, ma deve cambiarla→ deve agire concretamente, cambiando la storia attraverso la
lotta di classe (emancipazione della classe più debole ai danni di quella al comando)
→ riprende la Dialettica Hegeliana servo-padrone (vittoria dell’operaio sul padrone), ma la
modifica: la dialettica di Marx è storica e materialista (non universale ma riferita ad un
preciso momento). Dopo la lotta di classe, Marx prevede un passaggio di mezzo in cui gli
operai prendono il posto dei padroni, assumendo il comando. Poi si dovrà instaurare la
società comunista basata sull’uguaglianza assoluta, sull’abolizione della proprietà
privata (sancisce poteri sociali ed economici, generando disuguaglianza) e sulla comunione
di beni.
Il comunismo deriva dal socialismo scientifico (non utopistico)→ mirava a migliorare la
condizione degli operai accettando il sistema capitalista

■ Nel “Capitale”, Marx analizza la società capitalista basata sull’economia, messa in moto
dal lavoro, con cui si profitta (guadagno denaro). Egli conia il termine “Capitale” in cui
vengono analizzati i concetti economici:
1. prodotto (ciò che viene creato dall’uomo per l’autoconsumo)
2. merce (quando il prodotto viene condiviso con la società / entra in circolazione /
processo di socializzazione)
3. valore d’uso (quante volte viene utilizzato il prodotto o la merce)
4. valore di scambio (quanto tempo è stato impiegato per produrre il prodotto o la
merce e la sua disponibilità sul mercato)
5. prezzo (determinato dal valore di scambio, dal lavoro dell’uomo in astratto).

→Il lavoro umano diventa una merce di scambio, soggetto a compravendita tra operaio e
capitalista→ quando il lavoro viene pagato, produce un ulteriore valore. Il lavoro produce
merci che portano a un ulteriore guadagno.
Pluslavoro: differenza tra ore effettive di lavoro e quelle pagate.
Plusvalore: differenza tra il valore del lavoro di un operaio e il suo salario, tenendo anche
conto che il lavoro dell’operaio produce ulteriore valore (l’operaio è sfruttato e sottopagato, la
differenza arricchisce il capitalista)
Alienazione: l’operaio è alienato rispetto a 4 dinamiche:
1. prodotto del suo lavoro
2. lavoro stesso (attività volta a fini estranei)→ non conosce il fine, cioè il prodotto
finale, perché è solo una parte del processo
3. creatività→ non può esprimerla
4. il suo prossimo→ci entra in competizione

conseguenze del capitalismo→ lotte di classe e rivoluzione comunista

POSITIVISMO (1800-1870, rivoluzione industriale)


→ epoca della fede cieca nella scienza e nel progresso: ciò che si può dimostrare
→ termine coniato da De Rouvroy (socialista utopista, chiamato anche conte di Saint-Simon)
→ aveva come segretario Auguste Comte, primo esponente e fondatore del movimento
→ deriva da “posto”: qualcosa di cui si può avere esperienza sensibile, messo in modo
oggettivo
→ derivazione dell’empirismo di Locke e Hume
→ ha riscontri nella letteratura (Verismo in Italia e Naturalismo in Francia), nella pittura
(Realismo di Courbet, macchiaioli), nella danza (rappresentazioni per esempio alla Scala di
Milano)
caratteri generali
- è un movimento ANTIMETAFISICO (va oltre la natura, μετά τά φυσικά)
- la scienza diventa l’idolo di questi filosofi, si può infatti parlare di una nuova religione di
cui la scienza è la divinità
- sono anti idealisti, perché Hegel crede che ci sia uno spirito assoluto delle cose di
carattere metafisico a cui tutti i fenomeni sono soggetti (anche Schelling e Fichte)
- sono materialisti, quindi credono nella materia (democritei)
- sono ottimisti sulle sorti future dell'umanità, al contrario dei romantici (pessimismo
cosmico)
- la filosofia diventa epistemologia→ non è più una ricerca su concetti astratti, parlano solo
di filosofia della scienza (speculazione scientifica)
contesto storico→ INDUSTRIALIZZAZIONE
(1800-1870), sviluppo di medicina, tecnologia ecc da qui deriverà poi il neopositivismo nel
900
autori
3 correnti:
• POSITIVISMO SOCIALE
→ Auguste Comte (1798-1857), francese
→ Ardigo Roberto Felice (1828-1920), italiano
→ Spencer
• POSITIVISMO EVOLUZIONISTICO
→ Charles Darwin, scrive nel 1859 "L'origine della specie"
• POSITIVISMO LOGICO
→ John Stuart Mill (1806-1873)

AUGUSTE COMTE (1798-1857)


nato a Montpellier a sud della Francia, ebbe una vita travagliata
si professava ateo→ non poté insegnare all'università e visse di lezioni private
fu ricoverato in psichiatria e tentò il suicidio diverse volte
OPERE
1. Politica Positiva, 1824
2. Corso di Filosofia Positiva, 1842 (pedagogico)
CORSO DI FILOSOFIA POSITIVA
• si professa fondatore di una nuova religione, la RELIGIONE DELL'UMANITÀ→ non più
teocratica ma antropocentrica, si autonomina grande sacerdote e la sua casa è il tempio
massimo dove tutti vanno a rendere culto
• nuova trinità→ si adora il "grande essere"
1. grande essere = l'umanità
2. grande feticcio = la Terra
3. grande mezzo = lo spazio
• 80 feste comandate
• 9 sacramenti→ ricalca teologia cristiana in chiave
umana
• LEGGE DEI 3 STADI DELLA SOCIETÀ→ 3 fasi della vita dell'uomo
1. stadio teologico = infanzia→ gli uomini attribuiscono ad un potere divino la
spiegazione dei fenomeni che non si possono spiegare razionalmente→ potere
gestito dai sacerdoti che sono intermediari tra uomo e dio (TEOCRAZIA)
2. stadio metafisico = giovinezza→ si mescolano principi razionali con principi astratti
(teologia)→ potere determinato da volontà divina ma con struttura della società
protomoderna (FEUDALESIMO)
3. stadio positivo = maturità→ tutto è razionale e quantificabile→ bisogna seguire la
scienza, forma politica di potere al popolo (DEMOCRAZIA)
• CLASSIFICAZIONE DELLE SCIENZE
- classifica di importanza, afferma però che tutte le scienze servono per migliorare la
società
- esclude matematica e fisica, già intrinseche in tutte le altre scienze
1. astronomia: spiega come è fatto il cosmo(cosmologia) = ci detta l'ordine delle cose
tramite leggi fisiche→ più una legge è universale più è facile che diventi positiva
2. chimica: spiega come sono fatte le cose che formano il cosmo
3. biologia: spiega come sono fatti gli organismi viventi
4. sociologia: spiega le relazioni tra gli esseri umani e Comte se ne reputa il
fondatore→ si divide in dinamica sociale (cambiamenti) e statica sociale (ceti, lavoro,
costumi)

JOHN STUART MILL (1806 - 1873)


→ nasce a Londra e muore in Francia
→ legato al positivismo logico
→ amico di Comte, ne approva la sociologia e la riprende, ma non approva la religione
→ il padre era un funzionario della compagnia delle Indie Orientali, gli aveva fatto studiare il
greco antico e la matematica a 3 anni, a 7 anni aveva letto i dialoghi di Platone e a 13
Aristotele
→ a causa delle sue gravi crisi depressive si scaglia contro le coercizioni
→ si sposò con una donna di nome Harriet e con lei visse per tutta la vita→ le dedica anche
uno scritto, “Sulla servitù delle donne”, in cui sostiene la causa femminista (è un
femminista ante litteram, 1869)
OPERE
1859 “Sulla Libertà”
• studia rapporto tra società e individuo
• è il massimo dei bisogni dell’essere umano
• lo stato non deve mai limitarla a parte quando la libertà di uno minaccia quella degli altri,
quindi solo quando è strettamente necessario
• se le persone non hanno autoresponsabilità si può intervenire (non sono autoresponsabili
per esempio i bambini)
→ “lo stato non può costringere qualcuno a fare qualcosa per il suo bene perché non può
influire sulla mente e sul corpo del cittadino, di cui l’individuo stesso è sovrano”→ lo stato
non deve essere coercitivo, deve lasciare che ognuno rispetti la propria libertà e quella
degli altri (totale tutela della libertà e dei diritti individuali)
→ due minacce del mondo moderno:
- dispotismo politico→ è contrario all’assolutismo (contrario di Hobbes)
- tirannia dell’opinione dei benpensanti→ impongono il conformismo e vanno
contro l’originalità e la creatività, imponendo proprio il loro modus vivendi

FRIEDRICH NIETZSCHE (1844-1900)


• 1844 Röcken - 1900 Weimar
• figlio di un pastore protestante
• sorella Elizabeth pubblica le sue opere dopo la morte
• si iscrive a teologia→ filologia classica
• si allontana dal cristianesimo→ venera Gesú come un personaggio storico: è il massimo
esempio di qualcuno che è disposto a sostenere le sue idee anche di fronte alla morte
• a 24 anni ottiene la cattedra di filologia
• amico di Richard Wagner (poiché quest’ultimo è cristiano entrano in conflitto)
• considera Schopenhauer maestro di filosofia (“genio potente e cupo”)
• a 34 anni su dimette dall’insegnamento
• viaggi per l’Europa (Svizzera, Italia e Francia)→ primi segni di instabilitá (Torino)
• ricoverato a Basilea in clinica psichiatrica

OPERE
• 1872→ “Nascita della tragedia dallo spirito della musica”
• 1882→ “La gaia scienza”
• 1886→ “Al di lá del bene e del male”
• 1885→ “Cosí parló Zarathustra”

→ mette in discussione i valori della societá contemporanea: religione, filosofia, morale e


scienza
→ si ritiene il primo uomo decente: bisogna rovesciare gli idoli (pregiudizi)→
TRASVALUTAZIONE DEI VALORI

CHE FILOSOFO È?
• “lucidissimo cantore”
• linguaggio poetico e aulico, (biblico)→ conosciuto anche da persone comuni, risulterebbe
comprensibile e accessibile a tutti
• profeta: canta la decadenza dell’Occidente e si fa profeta di modi per superarla
• uso di aforismi (massime)→ “tutto ció che è profondo ama la maschera”

NASCITA DELLA TRAGEDIA DALLO SPIRITO DELLA MUSICA (1872)


• ha una formazione classica: analizza la tragedia greca
• 2 elementi fondamentali:
1. APOLLINEO: bellezza, perfezione formale
→razionalità
2. DIONISIACO: caos, ubriachezza, pathos
→irrazionalità

• Eschilo e Sofocle: elementi in equilibrio


• Euripide: prevale l’apollineo
→ sviluppo di una filosofia dove la razionalità ha il sopravvento (Socrate e Platone)
→ verità è un principio razionale
• Socrate e Platone sono autori di una bimillenaria menzogna
• questa razionalità assoluta distrugge l’essenza dell’uomo→ esistenza autentica è
dionisiaca
• ragione è necessaria per sopravvivere e dare una spiegazione del mondo→ bisogna vivere
non sopravvivere
• smonta Platone: non c’è nulla dietro i fenomeni e la realtà

NICHILISMO (nulla ha valore)


• attivo→ vuole creare nuovi valori
• passivo→ non reagisce, accetta la realtá

→ discepolo di Dioniso; accetta il mondo come irrazionalità


→ nuova virtú: è AUTOREFERENZIALE, ego riferito
• VOLONTÁ DI POTENZA: virtú massima, volontá di volontá, volontá al quadrato,
affermazione dell’oltreuomo
• OLTREUOMO→ vive solo per compiere la sua volontá
→ vivere dionisiaco: qualitativo (vita vera e autentica)
→ vivere apollineo: quantitativo (vita artificiosa)

LA GAIA SCIENZA (1882)


→ contiene il messaggio della MORTE DI DIO
• FOLLE→ protagonista:
● va oltre la razionalità
● profeta di Dioniso
● urla in piazza “Gott ist Tot" (Dio è morto), con una lanterna accesa in pieno giorno
● presenti sogghignano (positivisti, quindi atei), perché dicono di esserne giá a
conoscenza
● folle→ è la proiezione di Nietzsche stesso: PARADOSSO
● dice alla folla “siete falsi atei, siete in realtá scientisti”→ non credono in Dio ma
l’hanno sostituito con la scienza

Dio non esiste a prescindere dalla visione che si ha di esso, è privo di significato (visione
nichilista)→ distruzione della metafisica

FILOSOFIA DEL MARTELLO


• irrazionale prevale sul razionale
• solo un uomo che verrà potrà comprendere il suo messaggio→ il folle viene troppo presto e
l'umanità non è pronta ad accogliere il suo messaggio→ il senso di ogni cosa sta nel non
senso, nulla ha un fine ultimo.
• ogni attimo è irripetibile e ogni cosa deve essere vissuta al massimo, realizzando sempre
la propria volontà→ si attiva la volontá di potenza: condizione di superuomo

“Dio è morto”→ liberazione dalla gabbia della religione che impedisce con i suoi dogmi e
valori di dire si alla vita.
• razionalitá, religione e scienza→ gabbie (convenzioni umane)
→ ognuno è il Dio di sé stesso, deve seguire la propria volontà (INDIVIDUALISMO)
• contesta Schopenhauer: noluntas attraverso l’ascesi morale (soppressione degli istinti)

LA GENEALOGIA DELLA MORALE (1887)


• morale è sinonimo di etica
• si chiede perché ci sia una legge morale comune
• “dove voi vedete cose ideali, io vedo cose umane, troppo umane”
• idealità=umanità→ le idee assolute sono in realtà le cose umane. Quello che è assoluto in
realtà è sempre umano: la libertà deve essere assoluta.
• c’è un processo storico
• la storia della morale parte con la “morale dei Signori” → feudalesimo (coraggio, forza,
ricchezza)
• nasce nei tempi antichi e si concretizza nel feudalesimo
• “morale cristiana” → è la morale degli schiavi→ servo-padrone, o morale dei padroni→
sono valori umani (uguaglianza, fraternità, amore, solidarietà, perdono)→ sovvertimento dei
valori della morale: umiltà esasperata o esasperante
• l’uomo svilisce la sua natura→ delle rinunce diventano valori
• fa degenerare l’evoluzione dell’umanitá
• il tutto è mosso dall’invidia→ non è una morale corretta
• bisogna trasvalutare anche questa morale
• bisogna seguire solo la legge del corpo→ istinto irrazionale

SIGMUND SCHLOMO FREUD


→ fondatore della PSICANALISI (esisteva anche prima ma sempre in chiave positivista)
→ non si considera mai filosofo ma sempre SCIENZIATO
→ è un PROTO-ESISTENZIALISTA: riconsidera l’io, l’individuo, da un punto di vista
filosofico (viene ripreso da Sartre e Heidegger)
→ fanno parte della scuola viennese della psicanalisi anche Adolf Gross (1877-1919) e Carl
Gustav Jung (1875-1961)

BIOGRAFIA
→ è austriaco, nasce a Freiberg (Moravia) il 6 maggio 1856 e muore il 23 settembre 1939
→ è di famiglia benestante, il padre (Jacob Freud) è un commerciante ebreo
→ è figlio della terza moglie del padre (Amalia Nathanson)
→ vanno ad abitare a Vienna, ha ottimi risultati a scuola e si laurea in medicina, ottenendo la
libera docenza in neuropatologia
→ parla bene anche l’inglese e lo spagnolo
→ è medico presso l’ospedale di Vienna

PSICHIATRIA→ prima di Freud ogni patologia veniva associata ad una causa organica,
come per esempio le dimensioni del cranio (frenologia→ positivismo)
→ Freud inizia a maturare un nuovo modo di intendere la psichiatria quando, dopo aver
ricevuto una borsa di studio, fa un corso di perfezionamento in Francia all’ospedale di La
Salpetrière, dove conosce il medico Charcot (illustre neuropatologo) che utilizza la tecnica
dell’IPNOSI
→ Freud impara questa tecnica, ma si accorge che l’effetto benefico è temporaneo e che
solo il 50% delle persone è ipnotizzabile→ non è risolutiva
→ Charcot utilizza anche la TERAPIA AMBIENTALE (come per esempio la cromoterapia)→
colloca i pazienti in luoghi specifici con specifiche atmosfere che possono attenuare la
patologia
→ Charcot ha molte pazienti donne affette da isteria con cui usa queste tecniche (Freud dà
alla sfera sessuale un ruolo importante per quanto riguarda la psicologia)

→ Freud torna a vienna dopo il suo studio e inizia l’attività di libero professionista
→ collabora con Joseph Breuer (psichiatra, muore nel 1925)→ conosce l’ipnosi e la utilizza
per richiamare alla mente i traumi dimenticati dei pazienti
OTTIMISMO MNESTICO→ la nostra mente rimuove i traumi del passato per affrontare la
vita, sviluppando poi magari una patologia
→ riesce così ad usare l’ipnosi per guarire effettivamente i pazienti
tecnica delle LIBERE ASSOCIAZIONI→ flusso di coscienza dei pazienti partendo da
un’immagine o un evento, in modo che diano sfogo alla propria psiche (altro modo per
ricordare i traumi e affrontarli)

1896→ perde il padre e cade in una sorta di depressione perché gli era molto legato
→ comincia un’autoanalisi e inizia anche a dare importanza alla dimensione onirica, i sogni
(si fa raccontare anche i sogni dei pazienti)
1899→ (lui usa come data fittizia il 1900 per mettere in luca l’inizio di una nuova epoca)
pubblica l’Interpretazione dei sogni
SOGNO = via d’accesso primaria all’inconscio
1908→ fonda a Vienna la Società di Psicoanalisi, facendosi capo di una nuova scuola di
pensiero, con anche numerose riviste e pubblicazioni→ ha grande successo e viene
candidato due volte al Nobel
1938→ è costretto a lasciare Vienna perché ebreo (leggi razziali/di Norimberga del 35)→
fugge a Londra dove muore l’anno dopo in uno stato di vecchiaia e solitudine
→ i nazisti bruciano le sue opere definendole una “degenerazione giudaica”

→ utilizza la cocaina contro le sue forti emicrania


→ anticipa anche la pet therapy grazie alla sua cagnolina jofi

OPERE PRINCIPALI
1) Studio sull’isteria (1895)
2) L’interpretazione dei sogni (1899 de facto)
3) Tre saggi sulla sessualità (1905)
4) Il disagio della civiltà (1929)→ con quest’opera si allinea con i maestri del sospetto
(critica alla società contemporanea)
5) Introduzione alla psicanalisi (1932)→ manuale d’istruzioni medico
6) Tipi libidici (1931)
7) Introduzione al narcisismo (1914)

PENSIERO
PSICANALISI = “psicologia del profondo”→ la psiche è lo spirito, ciò che costituisce quello
che abbiamo dentro
→ se la psicologia è superficiale e indaga solo la razionalità dell’uomo, la psicanalisi va nel
più profondo inconscio

→ si ritiene il fautore della TERZA FERITA NARCISISTA dell’umanità (analizza la storia


della società e trova tre ferite inflitte dal narcisismo)
1) inflitta da Niccolò Copernico (xvi secolo), teorizzatore polacco dell’eliocentrismo→
svilisce il mito della Terra e dell’uomo come centro dell’universo
2) inflitta da Charles Darwin, sviluppa delle teorie evoluzionistiche (1859, L’origine
della specie)→ svilisce l’uomo dicendo che è l’evoluzione di una scimmia e non è
stato creato da Dio a sua immagine e somiglianza
3) inflitta da Freud, dice che l’inconscio ha preminenza sulla razionalità→ svilisce la
ragione dell’uomo che è superficiale (riprende il dionisiaco di Nietzsche)

2 TOPICHE DI FREUD = strumento alla base dell’analisi della psiche umana


(da topos→ elemento comune alla base della psiche umana)
1ª topica→ psiche umana composta da conscio, inconscio e preconscio
2ª topica→ psiche umana composta da io, es e super-io
→ modi in cui scompone la psiche dell’uomo, profondamente correlati tra loro
• IO = entità che stabilisce il rapporto del soggetto con il mondo esterno
→ l’io è il vertice della piramide e ne detiene il controllo
→ è la parte più equilibrata (razionale) del soggetto e determina anche i rapporti di es e
super-io con l’esterno (componente più apollinea)
→ molto efficace in condizione di normalità, pacatezza→ si destabilizza quando c’è una
situazione anomala del soggetto
→ non tutto nell’io è conscio, può essere anche debole e labile e rischia di farsi sormontare
dall’es
• ES = pronome tedesco neutro impersonale (id latino)
→ è l’inconscio, la parte più profonda di noi, spinge alla realizzazione costante dei nostri
desideri→ non conosce né bene né male, non ha una morale (riprende volontà di potenza di
Nietzsche, volontà di Schopenhauer)
→ è un calderone di impulsi ribollenti che non conosce il pensiero razionale dell’io cosciente,
non ha limiti, è l’esplosione del dionisiaco
→ è presente dalla nascita (è innato, per quanto possiamo considerare Freud un innatista)
→ in esso finiscono tutti i contenuti rimossi dall’io (traumi, negatività)
→ si può vivere solo con l’es, ma si viene considerati pazzi e non si viene accettati
(D’Annunzio, Nietzsche)
• SUPER-IO = l’interno censore, quell’elemento che ci censura
→ si forma nel bambino quando ascolta e interiorizza i divieti dei genitori (esempio: il
bambino vuole mettere la mano sulla stufa ma, tramite esperienza e divieti, capisce che non
deve farlo→ censura sulla psiche)
→ da questa forma coercitiva possono nascere le nevrosi e le neuropatologie se la sua
funzione viene portata all’estremo
→ è la coscienza morale, come una gabbia che non lascia spazio all’es
→ in esso agisce la funzione ideale = ci creiamo da soli dei modelli mentali perfetti con cui
ci mettiamo in competizione per poi sentirci sempre inferiori (esempio: i santi/angeli)
→ per quanto ci censuriamo non saremo mai soddisfatti (riprende Feuerbach, rapporto tra
uomo e Dio)
LA LIBIDO E LE TRE FASI DELLA SESSUALITÀ
opere relative: Tre saggi sulla sessualità, Tipi libidici
LIBIDO = principio del piacere, forza pulsionale
→ ci spinge alla ricerca del piacere e del soddisfacimento fisico di questa pulsione
(necessità del corpo, componente biologica)
TRE FASI:
1) fase orale→ nel primo anno di vita la sessualità si esprime nella suzione del seno
materno e del pollice
2) fase anale→ nel secondo anno di vita il bimbo cresce e si sviluppa fisicamente la
muscolatura anale→ impara a utilizzare gli sfinteri ed è spinto a dominare i muscoli
perché la mamma lo premia (appagamento emotivo)
3) fase genitale (o fallica)→ si sviluppa al quinto anno di vita→ il bambino capisce che
può provare piacere manipolando le proprie parti sessuali→ capendo che sono
quegli organi a dare maggior piacere comprende anche che può trarlo prima da un
oggetto esterno, e poi da una persona esterna, i GENITORI→ attrazione sessuale
del bimbo per la madre e della bimba per il padre (COMPLESSO DI EDIPO), si vede
il genitore dello stesso sesso come un nemico
→ sono tutte fasi autentiche dell’esistenza dell’es
→ col tempo l’attrazione sessuale e il senso di inimicizia per i rispettivi genitori viene meno,
ma in alcuni individui persistono, sviluppando psicopatologie (addirittura crescendo il
genitore “odiato” si inizia a vedere come un modello)
→ la personalità di un individuo, comunque, si delinea già nei primi tre anni di vita (agisce il
super-io), andando poi a determinare l’io

“L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI” (1899)


titolo piuttosto ambiguo→ i sogni sono sempre stati associati a una dimensione magica, non
quantificamente studiabile, ma Freud decide di analizzarli
→ quando sogniamo produciamo attività psichica→ il nostro cervello lavora→ è però
un’attività su cui il super-io ha minor controllo, è più manifestazione dell’es (il sogno
consente di lambire l’es)
→ anche nel sogno comunque, in qualche modo, permane una forma di super-io, di censura
(anche se in forma minore rispetto a quando siamo svegli)
→ nel sogno è necessario padroneggiare alcune tecniche di psicanalisi per distinguere nel
sogno:
- contenuto latente→ messaggio dietro il racconto apparente
- contenuto manifesto→ il racconto, l’azione che avviene
4 filtri (tecniche) per interpretare i sogni:
1) RAPPRESENTABILITÀ→ “gli istinti pulsionali sono rappresentati in immagini difficili
da esplicare” (più un’immagine è complessa più è complesso il messaggio)
2) CONDENSAZIONE→ più significati vengono condensati in un unico personaggio o
in un unico fatto/situazione (esempio: se sogno la casa della mia infanzia potrei star
cercando conforto, ma anche esprimendo la volontà di fuggire)
3) SPOSTAMENTO→ quando dei fatti, che appaiono secondari, sostituiscono elementi
più vicini o pericolosi per il soggetto→ la mia mente non mi mostra il fatto diretto per
proteggermi; sogno invece un’immagine spostata, meno traumatica, che cela però lo
stesso messaggio (esempio: per Freud un vecchio maestro severo è lo spostamento
del padre)→ attività del super-io
4) SIMBOLISMO→ trasposizione di pensieri in immagini azionata dalla censura→ un
messaggio che viene censurato dal super-io perché troppo esplicito viene
rappresentato come qualcosa di neutro (esempio: campanile rappresenta un fallo)→
di solito sono relativi a pulsioni sessuali inappagate (possono anche essere
inaccettabili e quindi rimossi→ esempio: incesto, inaccettabile e inappagato, costante
frustrazione)

“IL DISAGIO DELLA CIVILTÀ” (1929)


premessa→ per poter vivere con gli altri ed essere socialmente accettati dobbiamo
dominare la nostra natura (il super-io deve emergere)→ ci reprimiamo, castriamo le nostre
pulsioni (l’es)
→ guadagniamo sicurezza esistenziale di vivere armoniosamente con gli altri rinunciando al
nostro essere→ ciò ci rende animali tristi (sì animali sociali→ Aristotele, ma tristi)→ va
contro il concetto di felicità di Aristotele, che è quello di realizzarsi socialmente
→ l’uomo era più felice prima del neolitico, prima di aggregarsi in società (riprende
Rousseau, il mito del buon selvaggio→ gli uomini sono felici nello stato di natura, prima della
proprietà privata)→ questa felicità però porta ad una situazione incerta, l’uomo è insicuro
senza una regola comune (il super-io)
LEGGE MORALE = sforzo complessivo che la società compie sugli uomini per controllare le
pulsioni (come un super-io collettivo)→ tutti rinunciano alla propria libertà per il bene comune
(forma di tutela)→ “baratto tra felicità e sicurezza”→ la perenne infelicità ci rende
insoddisfatti→ può portare a neuropatologie

LA RELIGIONE
è un’illusione→ crea un mondo illusorio che protegge l’uomo da paure ancestrali (fenomeni
atmosferici, morte)
→ il Dio persona del cristianesimo è un papà glorificato e portato in una dimensione
superiore (immagine ingrandita di un padre)

ESISTENZIALISMO
proto esistenzialisti del 1800: Kierkegaard e Schopenhauer (figli del romanticismo)→ filosofi
che parlavano dell’esistenza del SINGOLO INDIVIDUO piuttosto che dell’essere generale
(Parmenide di Elea, vi secolo, fondatore dell’ontologia = studio dell’essere in senso
assoluto, ontos participio di eimi→ come lui anche Aristotele, Zenone ecc)

esistenza del singolo→ ANGOSCIA dell’esistenza vissuta da ognuno di noi, l’individuo si


sente perennemente indagato e inferiore rispetto all’assoluto e al mondo/natura
→ riprendono sublime dinamico e statico di Kant, sentirsi piccolissimi rispetto a ciò che è
fuori di noi
→ riprendono Friedrich (punto di vista artistico), l’uomo non è più il soggetto, viene messo in
disparte rispetto alla natura

AUTORI ESISTENZIALISTI→ 1900


• Martin Heidegger→ fondatore del movimento, ma in vita non si considera mai
esistenzialista
• Jean Paul Sartre
• Karl Jaspers
luoghi esistenzialisti→ locali, salotti, bar (nei quartieri latini di Parigi si chiamano caves)
moda→ Juliette Gréco (tubino nero, capelli corti)
canzone e poesia→ canzone esistenzialista emblematica è di Jacque Prevert e si intitola
“Les feuilles mortes” (le foglie morte), del 1941→ era una poesia, musicata poi nel 1946 da
Kosma
cinema→ Michelangelo Antonioni (1912-2007), A diretto film esistenzialisti come “Deserto
rosso”, “La notte”, “L’eclissi” ecc

CONCETTI ULTERIORI
• filosofia in controtendenza al positivismo (che è invece ottimista)
→ noi partiamo sconfitti, ma dobbiamo accettare la nostra inferiorità
• vivere autentico VS vivere inautentico→ come Eraclito, svegli (autentico) e dormienti
(inautentico)
→ vivere autentico = trarre dalla consapevolezza il meglio (Nietzsche)
→ vivere inautentico = compiangersi della propria inferiorità→ vivere nell’illusione, non
togliere il velo di Maya

MARTIN HEIDEGGER (1889-1976)


→ nasce a Messkirch da una famiglia cattolica (abbandonerà poi la religione)
→ si laurea a Friburgo in filosofia medievale (teologia)
1923→ ottiene cattedra a Marburgo allontanandosi dal cattolicesimo
1917→ si sposa con Elfride Petri
→ si arruola volontario nella prima guerra mondiale, ma viene congedato per motivi di salute
→ Edmund Husserl fu il suo maestro (1858-1938), anch’egli tedesco, è il padre della
fenomenologia (studio di ciò che appare) oltre che un matematico→ fu membro della scuola
di Brentano (filosofo e psicologo tedesco) e Heidegger gli fece da assistente fino al 1916
1933→ diviene rettore dell’università di Friburgo (anno dell’ascesa al potere di Hitler→
aveva infatti la tessera del partito nazista)
1934→ dà le dimissioni dalla cattedra e dal rettorato per motivi politici e si dedica allo studio
indipendente
1951→ Karl Jaspers interviene e fa da mediatore per reintegrare Heidegger nell’ambiente
accademico (non veniva calcolato perché considerato nazista)
1952→ ottiene una cattedra fino al 1955, quando si ritira a vita privata in bosco in Brisgovia
vicino a Friburgo, dove muore nel 1976 (aveva lasciato la cattedra ad un suo studente
ebreo, Karl Löwith, che si era salvato)
(filosofo del nazismo→ Rosenberg)

OPERE
1) Essere e Tempo (1927)
2) Tempo e Essere (1962)
3) Che cos’è metafisica? (1929)
4) La questione della tecnica (1953)
5) Quaderni neri→ pubblicato postumo

PENSIERO→ da “ESSERE E TEMPO”


→ domanda fondamentale: CHE COS’È L’ESSERE?→ parte dalla filosofia antica
essere secondo Parmenide→ imperituro, immobile, perfetto, eterno, ingenerato… ma
soprattutto è INTELLIGIBILE→ il mondo intelligibile è quello della verità, il mondo dei 5 sensi
ci inganna→ posso comprenderlo solo con l’intelletto, va analizzato in modo astratto
→ secondo Heidegger, invece, l’essere non può essere spiegato a livello retorico e assoluto,
ma bisogna analizzarlo nella sua dimensione sensibile e concreta
- “SEIN”→ essere in senso assoluto
- “DA-SEIN”→ esserci in modo concreto qui e adesso, è il vero oggetto di studio→
l’esserci diventa esistenza e, di conseguenza, l’esserci è reale→ deve ubicarsi nella
realtà sensibile del mondo fenomenico
→ l’esistenza precede l’essenza: l’esserci qui e adesso precede l’esistenza stessa
dell’essere→ è più importante l’esistenza tangibile dell’esistenza parmenidea intelligibile in
un mondo metafisico
→ conta di più la materialità, il mondo reale, rispetto al mondo ideale

→ l’essere (e, di conseguenza, l’esserci) è soggetto a: tempo, divenire, movimento,


molteplicità (va contro Parmenide) e culmina con la morte (per lui è la nullificazione e la
possibilità di possibilità→ come volontà di volontà di Nietzsche) che porta al nulla
→ il tempo serve per scandire ciò che è finito
→ siamo portati a vivere al massimo delle nostre possibilità e a dare il meglio di noi (sorta di
materialismo)
→ dobbiamo VIVERE IN MODO AUTENTICO (avere piena consapevolezza di essere stati
“gettati” nel mondo, di avere un’angoscia esistenziale, una coscienza vigile)
→ sapendo tutto questo dobbiamo dare un senso soggettivo all’esistenza, e va coltivato
dentro la radura dell’essere, un luogo figurato dentro di noi

→ tutto questo si contrappone all’esistenza non autentica, “tipica di chi smarrisce fra le
consuetudini della vita la propria coscienza”
→ ciò che facciamo quotidianamente rischia di distrarci dal pensiero della morte e farci
perdere anche quell’angoscia (riprende divertissement di Pascal)
→ rimedio comune all’angoscia esistenziale è dare valore a quelle cose che in realtà non
ne hanno
critica al consumismo→ io conto per ciò che produco, non per ciò che sono, e se coltivo
me stesso distanziandomi da questo concetto non vengo più accettato

“LA QUESTIONE DELLA TECNICA”


analizza la tecnica = avere la capacità di creare qualcosa (techne)
→ plasmare qualcosa in maniera oggettiva
→ l’emblema è Prometeo (parte dal classicismo), che crea l’umanità con delle statuette e
funge da pastore dell’essere = colui che conduce l’essere inteso come comunità→ civiltà
civiltà = dove l’uomo domina degli oggetti con la tecnica
→ l’uomo si vede solo come dominatore di oggetti (cose vane)
→ conta solo ciò che si possiede→ + possedimenti = + potere

HANS JONAS (1903-1993)


• AMBIENTALISMO
• BIOETICA
filosofo tedesco di origine ebraica, lascia la Germania nel 1933, andando prima in
Inghilterra, poi in Palestina e infine negli USA

OPERE
1) Il principio di responsabilità - un’etica per la società tecnologica (1979)
2) Il concetto di Dio dopo Auschwitz (1987)

“IL PRINCIPIO DI RESPONSABILITÀ”


→ compie un’analisi della società contemporanea→ presupposto: l’uomo moderno è in
grado di distruggere il pianeta grazie all’arma atomica→ ha quindi anche la consapevolezza
di poter distruggere l’ecosistema
→ si chiede: ipotizzando un day after (dopo un’eventuale catastrofe nucleare), come sarà la
qualità della vita per chi sopravvive? com’è il mondo? come ricostruiamo la civiltà?
→ l’uomo contemporaneo è andato oltre al dominare la natura, sa di poterla anche
distruggere, si sente un Dio
→ l’uomo deve capire che deve abbandonare questa visione egoistica, deve avere la forza
etica di imporsi un nuovo imperativo categorico (riprende Kant), creare una nuova regola
universale: “agisci in modo che le conseguenze delle tue azioni siano compatibili con
un’autentica vita umana sulla Terra, agisci in modo tale che anche domani ci sia un’umanità”
- una vita autentica per lui deve garantire il rispetto totale della natura e un equilibrio
di tutte le forme di esistenza nel mondo
- dobbiamo trattare la Terra come trattiamo i nostri cari
→ in base a questo senso di responsabilità dobbiamo accogliere in noi anche il senso della
paura (primo filosofo a parlarne), da non vivere in modo passivo→ devo avere una paura
attiva che mi spinga a compiere azioni eticamente giuste→ compiere l’imperativo categorico,
un dovere che è collettivo

“IL CONCETTO DI DIO DOPO AUSCHWITZ”


→ si interroga su come sia possibile che esista un Dio cristiano buono come bene assoluto
→ il male non ha consistenza ontologica, ma è l’uomo, col suo libero arbitrio, che decide
di fare il male e non il bene (riprende Sant’Agostino e Socrate, che considera il male
un’assenza di bene→ se compio il male è perché non conosco il bene)
→ la risposta è che Dio esiste ed è benevolo, il male è scelto dagli uomini
→ Dio è quindi onnipotente ma decide di autolimitarsi

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