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Schumann Davidsbündlertänze op6 Davidsbündlertänze

Le Davidsbündlertänze sono una raccolta di diciotto brani per


Compositore Robert Schumann
pianoforte scritti dal compositore tedesco Robert Schumann nel 1837.
Numero d'opera 6

Storia Epoca di
1837
composizione
Il 1837 non fu un anno felice per Schumann. Vivendo in casa
di Friedrich Wieck, suo insegnante di pianoforte, si era innamorato
Pubblicazione Friese, Lipsia, 1838
della figlia Clara che, seppur giovanissima, era già un'eccellente
concertista. Wieck ostacolò in ogni modo il loro rapporto e costrinse
Dedica Johann Wolfgang von
Clara a lunghe tournée pur di allontanarla da Robert. Il musicista,
Goethe
addolorato, sentendosi sempre più solo, si abbandonò all'alcool, ma
non smise comunque di comporre.[1] Tra le opere di quell'anno
Durata media 35 min.
spiccano diciotto miniature per pianoforte che Schumann
intitolò Davidsbündlertänze con un preciso riferimento alla Lega dei
Organico Pianoforte
fratelli di Davide, compagnia ideata fantasticamente dal musicista;
la Lega doveva essere costituita da un gruppo di artisti che si
Manuale
opponevano ai filistei, ovvero ai reazionari in campo artistico. I due
principali esponenti della Lega erano Florestano ed Eusebio, le due
anime di Schumann che rappresentavano il primo il suo aspetto più battagliero e passionale, l'altro quello
più pacato e intimo. I diversi brani della raccolta, che non sono delle vere e proprie danze, costituiscono
come un dialogo musicale tra i due personaggi che firmano a turno o insieme, con l'iniziale, i vari pezzi.
I Davidsbündlertänze si possono considerare come completamento di un'ideale trilogia compositiva che
prese l'avvio con i Papillons nel 1831 e continuata con il Carnaval del 1835.[1] Schumann revisionò l'opera
nel 1850 modificando il titolo in Davidsbündler e limando quanto poteva sembrare troppo
"anticonformista"[2]

Struttura

L'edizione del 1837 comprendeva la seguente epigrafe:

"Vecchio detto: In ogni e qualsiasi epoca la gioia e il dolore si mescolano: rimani fedele alla gioia e sii pronto
al dolore con coraggio."

1. Lebhaft (Vivace) (Sol maggiore), Florestano e Eusebio

2. Innig (Intimamente) (Si minore), Eusebio

3. Mit humor. Etwas hahnbuchen. Schneller (Con humor. Un po' impetuoso. Più veloce) (Sol maggiore),
Florestano

4. Ungeduldig (Con impazienza) (Si minore), Florestano

5. Einfach (Semplicemente) (Re maggiore), Eusebio

6. Sehr rasch und in sich hinein (Molto rapido e intimo) (Re minore),Florestano

7. Nicht schnell. Mit ausserst starker Empfindung (Non veloce. Profondamente espressivo) (Sol
minore), Eusebio

8. Frisch (Con freschezza) (Do minore), Florestano

9. Lebhaft (Vivace) (Do maggiore), Florestano


10. Balladenmassig. Sehr rash (Come una ballata molto veloce) (Re minore), Florestano

11. Einfach (Semplicemente) (Si minore), Eusebio

12. Mit humor (Con humor) (Mi minore), Florestano

13. Wild und lustig (Selvaggio e divertente) (Si minore), Florestano e Eusebio

14. Zart und singend (Dolce e cantabile) (Mi bemolle maggiore), Eusebio

15. Frisch (Con freschezza) (Sol minore), Florestano e Eusebio

16. Mit gutem Humor (Con buon umore) (Sol maggiore), conduce senza pause al brano successivo

17. Wie aus der Ferne (Come da lontano) (Si maggiore), Florestano e Eusebio

18. Nicht schnell (Non veloce) (Do maggiore), Eusebio

Analisi : I diciotto pezzi della raccolta rappresentano «una delle opere pianistiche più perfette ancorché
misconosciute»[3] della produzione schumanniana e riflettono tutte quelle luci e ombre che affollavano la
mente del musicista. Le due personalità diverse e complementari di Eusebio e Florestano rispecchiano
quegli aspetti di gioia e dolore riportati nell'epigrafe iniziale, tutto l'insieme
delle Davidsbündlertänze contemplano infatti la suddivisione emotiva dei due sentimenti.

L'aspetto tematico dei singoli brani nasce da semplici spunti e scaturisce quindi dal tessuto armonico del
pezzo. Anche se non vi è un'unità tematica è però presente una continuità fra i singoli momenti, come
fossero elementi di un discorso che si svolge fra le due personalità di Eusebio e Florestano, precisati sempre
dalle indicazioni, non solo esecutive, poste dall'autore all'inizio di ogni singolo pezzo.[3]

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