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DOSAGGI DI CLORO
09/04/2019 part 1
La disinfezione Quindi non riguarda soltanto le acque reflue, ma l’abbiamo inquadrata nel percorso che
stiamo seguendo nell’ambito del percorso di depurazione come l’unità a Valle della sedimentazione
secondaria ma in effetti è a cavallo anche di altri processi che vedremo più avanti ( in particolare il
capitolo della potabilizzazione dell’acqua) con delle differenze che sono legate alla composizione.
Questo l’abbiamo già evidenziato nell’ambito di una tabella riporta i valori numerici derivanti dalla legge
di alleni.
𝑇! 𝐶!! = 𝑐𝑜𝑠𝑡
Sempre ieri abbiamo visto il rapporto tra quello che doso e quello che ritrovo come concentrazione
“efficace”.
E ‘ la differenza tra il quantitativo di sostanza che immetto nell’acqua in concentrazione e il quantitativo
di disinfettante che ritrovo agire nell’acqua che voglio trattare.
C’è questa differenza anomala perché il composto che doso tende ad aggregarsi e reagire con delle
sostanze presenti già nella acqua. Quindi Una parte di questo disinfettante viene utilizzato per generare
sottoprodotti, per generare delle reazioni che non sono di interesse per la disinfezione ( non hanno
l’azione battericida che ci interessa). Tutto questo si evolve in una curva molto importante che è la curva
del Break Point.
Questa curva permette di determinare qual è il valore di concentrazione da dosare per ottenere un valore
di dosaggio uguale ad un valore di concentrazione efficace.
Quindi a Meno di un quantitativo che si perde (l’abbiamo visto nel caso del cloro), si ottiene una risposta
lineare.
Io doso, e quello che doso è uguale a quello che è efficace.
Superato un certo valore di concentrazione che passa da Valori bassi in cui la concentrazione efficace è 0
( tutto quanto the utilizzato per combinarsi con altri composti) e poi segue una fase in cui si ha quasi una
corrispondenza tra quello che doso e quello che ritrovo come concentrazione efficace, e poi una di
diminuzione per giungere poi al valore di Break Point.
Questo lo abbiamo visto nel caso del cloro ma si ripete per altri composti pervenendo a quella tabella che
abbiamo visto con una tipologia di liquame e i valori di dosaggio considerando la legge di Allen e i valori
che generalmente si impiegano ( in questo caso nel caso del Cloro).
Superato per il cloro 0,5 ha il tratto C dove addirittura si abbassa il valore di cloro che interagisce ( quindi
agisce con azione battericida)
Superato il valore di 0,75 si vede che la curva in rosso è quasi parallela alla curva in blu : quello che doso
me lo ritrovo come cloro attivo.
Ovviamente perdo tutto quello da 0,75 in poi.
Tolto questo valore di dosaggio che perdo come valore, ho che superata la concentrazione di 0,75, ricavo
il valore di cloro. Cloro dosato = Cloro attivo.
“Break Point” – punto di rottura, perché superato il valore 0,75 quello che doso = quello che ritrovo
La disinfezione la possiamo fare con disinfettanti chimici in particolare i composti del cloro.
Disinfezione
LIMITE DI LEGGE PER IL CLORO RESIDUO:
0,2 mg di cloro
DECLORAZIONE:
Metodi:
aggiunta di biossido di zolfo con miscelazione rapida
carboni attivi (acque di approvvigionamento)
Ipoclorito di sodio
Clorogas
Dosaggio del disinfettante con Cloro gas o con Ipoclorito ( in questo caso di sodio).
Vediamo nella pratica come dosare.
Obiettivo: Prendere disinfettante metterlo in una vasca, dando il tempo che il disinfettante agisca (
ricordiamoci la legge di Allen).
Tempo significa qualità di portata che si muove costantemente lettera A disposizione un volume questo
volume prende il nome di vasca di contatto.
Questa vasca va dimensionata sulla base del tempo necessario per fare avvenire la reazione.
Tutto il tempo, nota la portata, determiniamo il volume.
Il volume è quello che dobbiamo mettere a disposizione al disinfettante a contatto con i batteri per
esercitare l’azione battericida.
A monte della vasca ci va un impianto che preleva il disinfettante ( sotto la forma in cui si trova il
disinfettante) e inserisce nella vasca di contatto il valore desiderato di disinfettante cioè quella tabella che
abbiamo visto prima.
Quindi, definita la densità di questo disinfettante, (o anche la composizione potrebbe essere, nel caso del
Cloro gas ) devo fare un calcolo per effettuare il dosaggio.
Quindi c’era una vasca che viene prima della vasca di contatto che è la vasca di dosaggio.
In questa vasca, devo mettere a contatto il volume di acqua e il disinfettante e creare la concentrazione
desiderata.
In quella vasca ( a corredo della disinfezione) realizzo, tramite dosaggio la concentrazione della dose
desiderata. Questa vasca e la modalità è funzione della tipologia di disinfettante e dello stato fisico del
disinfettante (se è ipoclorita è sotto forma liquida [serbatoio di ipoclorito di sodio o di calcio], se è
clorogas ).
Qua dentro ho una concentrazione che è diversa da quella che mi interessa, qua ho una densità.
Faccio un calcolo e ho una pompa dosatrice a monte della quale ho una vasca a completa miscelazione
dove avviene il dosaggio e poi la vasca di contatto.
In particolare nella disinfezione vedremo che prima c’è una vasca a completa miscelazione dove abbiamo
il valore di cloro dose, e poi una vasca che è quella di contatto che è una vasca con flusso a pistone.
Caratteristiche del flusso a pistone: le concentrazioni variano da sezione a sezione lungo le sezioni
trasversali sono costanti e la concentrazione alla fine deve essere uguale a quella del recapito che è la
concentrazione che ho di cloro residuo dove l’azione del disinfettante è terminata (rispetto a quella di
ingresso è più bassa) e lungo la vasca ho un profilo di concentrazione della sostanza ( che in questo caso
è il cloro) che è via via decrescente.
Questo è lo schema dell’ipoclorita ( che vedevamo ieri) col dosaggio. Nel caso del Clorogas ho una
bombola con evaporatore, un dosatore e infine il dosaggio e la vasca ( c’è un impianto che per il clorogas
è questo, per ipoclorito è un po’ più semplice) che è composta da una prima vasca che è la vasca di
dosaggio ( vediamo in slide ) e in verde la vasca di contatto.
Ho una vasca in cui prelevo il disinfettante e lo miscelo con il volume di acqua che devo trattare
(completa miscelazione – in blu) e poi una vasca collegata ( in verde, in pianta – è la vasca di contatto in
cui avviene il contatto tra il disinfettante e il volume di acqua da trattare, cioè viene esercitata l’azione
battericida) questo percorso che l’acqua fa significa il tempo considerata una certa portata e viene
calcolato in funzione del tempo necessario affinchè agisca il disinfettante ( che ovviamente è funzione del
disinfettante).
Disinfezione
DIMENSIONAMENTO DELLA VASCA DI CONTATTO
Schema vasca di contatto preceduta da miscelazione
Vediamo come funziona il sistema. Questa è una sezione trasversale della zona di imbocco. Ho un
canale, l’acqua cade in un pozzo. Da questo pozzo c’è un setto in cui avviene il passaggio attraverso
la vasca di completa miscelazione. In questa vasca, viene dosato con una pompa di dosaggio il
disinfettante e una volta che viene dosato ad un tempo di (nella completa miscelazione il valore di
concentrazione è uguale in ogni punto, quindi sarà uguale in quello in uscita cioè uno stramazzo da
cui esce l’acqua che arriva dal sedimentatore secondario).
L’acqua cade in questo pozzo, c’è una completa miscelazione fatta da un miscelatore con un elica
con un motore elettrico, viene fatto il calcolo della portata da dosaggio___________( 24:15) i valori
di miscelazione se cloro o clorodose.
Poi stramazza e cade l’acqua all’interno di questa vasca. Poi inizia a percorrere tutta questa strada e
poi c’è un altro stramazzo da qui l’acqua fuoriesce. Quindi abbiamo un’uscita del liquame.
Disinfezione
DIMENSIONAMENTO DELLA VASCA DI CONTATTO
Si fissa Tc: Tc =
5’ (tempo di pioggia)
Si calcola il volume V: V = Q x Tc
Si fissa il tempo di contatto ( per l’ipoclorito siamo nell’ordine dei 20’ e 5’ in tempo di pioggia),
moltiplico per la portata di dimensionamento e ricavo il volume.
Il volume lo realizzo non a piacere (fissando un altezza e calcolando una superficie ß così NO!) devo
considerare dei parametri relativi all’altezza dell’ acqua all’interno della vasca di disinfezione che derivano
anche da aspetti di carattere costruttivo dell’opera civile ( quindi ho delle altezze dell’ordine di 1,5 / 2 m) e
quindi una volta che il vincolo l’altezza mi calcolo la superficie.
E’ tossico.
Il biossido è un disinfettante più potente del cloro, tende però a decomporsi e va prodotto sul posto ( è un
pochino più pericoloso rispetto all’ipoclorito di sodio o di calcio), non reagisce con l’NH3, quindi non ci
sono problemi relativamente alla formazione di sottoprodotti.
Disinfezione
SCHEMI INDICATIVI DI IMPIANTI DI DOSAGGIO
Biossido di cloro
Disinfezione
OZONO
O3 O2 + O
ossigeno nascente
E’ costoso.
Produzione:
per passaggio di O2 in campo elettrico ad altissimo ΔV (5.000÷20.000 V)
tale
Disinfezione
OZONO
Schema a partire da aria ambiente arricchita con ossigeno ricircolato si crea O3 che poi viene dosato.
METODI FISICI
Disinfezione
RAGGI UV
Raggi X Ultravioletto Luce visibile Infrarosso
Vakuum-UV UV-C UV-B UV-A
Lampada Hg-bassa
pressione a 254 nm
Altra possibilità è la disinfezione tramite raggi UV che è un metodo fisico che permette
l’eliminazione degli agenti patogeni. Anche questo molto costoso.
Disinfezione
RAGGI UV
Di m e r
Disinfezione
RAGGI UV
shading
scatter
Penetrazione
cellulare
incompleta
Foto a titolo esemplificativo. Per vedere come appaiono gli impianti di disinfezione a raggi UV.
Disinfezione
RAGGI UV
Reattori a canale aperto
Disinfezione
RAGGI UV
Reattori a canale aperto
Disinfezione
RAGGI UV
Reattori a canale aperto
Moduli di lampade UV
Disinfezione
RAGGI UV
Disposizione uniforme alternata
Disposizione concentrica
Dosaggio di cloro
Tipo di trattamento attivo
d [mg/l]
Liquame dopo sedimentazione primaria 5 ÷ 20
Liquame dopo trattamento biologico a biomassa adesa 3 ÷ 15
Liquame dopo trattamento biologico a fanghi attivi 2÷8
Ecco, queste sono le tabelle alle quelli fare riferimento per il dimensionamento nel caso
dell’ipoclorito per quanto riguarda la fase di dosaggio ( per stabilire la portata massica da dosare per
ottenere la clorodose, quindi, nel caso dei trattamenti biologico 2 e 8 mg/l).
Quindi io compro ipoclorito, con una densità che è di 1,15 kg/l, quanto devo dosare per avere i 5
mg/l?
Disinfezione
DISINFEZIONE CON IPOCLORITO DI SODIO
La portata ponderale di cloro attivo da dosare risulta:
QCl = Qmax x d
⎡ Kg ⎤ ⎡g
δ Cl ≅ 1.15 ⎢ ⎥ = 1.15 ⋅103 ⎢⎣ l ⎦
⎣ l ⎦
Prof. Giorgio Mannina Ingegneria Sanitaria-Ambientale
Disinfezione
DISINFEZIONE CON IPOCLORITO DI SODIO
(Q Cl / δCl )
Q NaClO =
0.12
Se questa è la densità devo fare un calcolo considerando che la portata di ipoclorito di sodio da
dosare, è uguale, alla portata di cloro diviso la densità, diviso 0,12. Quindi se si effettua un’ulteriore
diluizione (es: si vuole portare la soluzione al 3%), la portata di soluzione da dosare diventa ( come
nella formula sotto).
Disinfezione
DISINFEZIONE CON IPOCLORITO DI SODIO
Se si effettua, prima del dosaggio, una ulteriore diluizione, per
esempio per ottenere una soluzione al 3% di cloro attivo, la portata
di soluzione da dosare diventa ovviamente:
(Q Cl / δCl )
Q NaClO =
0.03
(Q Cl / Cl
δ ) (1475 / 1.15 ⋅10 3 ) ⎡l⎤
Q NaClO = = = 10 .68 ⎢ ⎥
0.12 0.12 ⎣ h⎦
Prof. Giorgio Mannina Ingegneria Sanitaria-Ambientale
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Disinfezione
DISINFEZIONE CON IPOCLORITO DI SODIO
Per ottenere il volume del serbatoio di stoccaggio (se vi ricordate nello schema di prima c’è un
serbatoio dove effettuare lo stoccaggio del disinfettante), devo calcolare il tempo di ricambio
(cioè qual è il consumo del disinfettante) e calcolare il volume del serbatoio di stoccaggio.
Questo volume lo calcolo considerando un consumo mensile: portata* coefficiente di conv da ore
a giorni * 31 ( n° di gg in un mese). Predisponendo i serbatoi di stoccaggio di 10.000 litri, ricavo
il valore di frequenza di ricarica. Perché fisso il valore del serb di stoccaggio di 10.000 litri?
perché in commercio già ci sono serbatoi: è una capacità assegnata.
Noto il volume che serve in termini di volume al mese e noto il volume dei serbatoi dove
stoccare, ricavo la frequenza di ricarica. Significa che poco meno di una volta e mezza al mese,
devo effettuare una ricarica di ipocloriti.
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