Le reazioni irreversibili hanno una resa di reazione pari al 100%, ciò vuol dire che l’intera
massa dei reagenti scompare a favore dei prodotti. Di solito sono irreversibili anche le
reazioni che hanno un sistema aperto e non possono ricreare “i reagenti” a partire dai
prodotti, perché questi ultimi tenderanno a disperdersi nell’ambiente.
Le reazioni reversibili hanno reagenti che non si consumano totalmente. I prodotti formati
comprendono anche una miscela di reagenti, questo tipo di reazione creano una condizione
di equilibrio tra la concentrazione di reagenti e prodotti, le cui quantità si mantengono
costanti nel tempo.
La condizione di equilibrio
avviene solo in un sistema “chiuso” che non può disperdere i prodotti nell’ambiente,
quindi non c’è perdita di materia. L’equilibrio avviene quando si producono pari quantità
di reagente e prodotto o viceversa, in una data unità di tempo. Non si blocca la “reazione”
ma procede in modo costante.
La reversibilità in una reazione chimica è indicata con una doppia freccia, ad esempio:
a
A
+ ¿ b
B
→
← ¿ ¿ c
C
+ ¿ d
D
Questa velocità inizialmente è molto veloce perché le concentrazioni dei reagenti sono
elevate e tendono a “scoppiare” per poi rallentare.
Al cospetto della velocità diretta, questa inversa parte in modo lento poiché la formazione
dei prodotti avviene man mano, quando la concentrazione dei prodotti è maggiore allora la
velocità aumenterà di conseguenza.
Le due velocità tenderanno a coinvolgere verso un medesimo valore per raggiungere il
momento di equilibrio.
d
[ C ] [ D ]
a b
[ A ] [ B ]
c
o
s
t
a
n
t
e
d
i
e
q
u
i
l
i
b
r
i
o
Il valore delle concentrazioni dei reagenti e dei prodotti al momento dell’equilibrio ci viene
indicato nell’esercizio.
Equilibri eterogenei
Alcune reazioni chimiche in equilibrio riguardano sostanze che si trovano in fasi diverse. Gli
equilibri che presentano diverse fasi sono chiamati equilibri eterogenei. Negli equilibri
eterogenei l’espressione della costante di equilibrio non tiene conto delle concentrazioni
dei solidi e dei liquidi puri presenti.
Ad esempio nella reazione di decomposizione del carbonato di calcio:
CaCO3(s) ⇄ CO2(g) + CaO(s)
Keq = [CO2]
La Keq è il rapporto tra le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti, possiamo quindi
dedurre che se è spostata verso destra, significherà che la reazione è più spostata verso la
formazione dei prodotti (Keq >> 1) mentre se spostata verso sx lo sarà verso i reagenti e la
Keq risulterà bassa (Keq << 1).
1) Nelle reazioni con K > 1 le concentrazioni dei prodotti, all’equilibrio, sono maggiori
di quelle dei reagenti. Sono reazioni spontanee perché si va verso la formazione
completa del prodotto. Si considerano complete quando Kc > 103.
2) Keq = 1, le concentrazioni dei prodotti all’equilibrio, sono uguali a quelle dei reagenti.
La velocità di reazione che si eguaglia non è correlata alla costante di equilibrio
perché qui parliamo di concentrazioni. In questo caso la quantità di reagenti e prodotti
è apprezzabile e la Keq è compresa tra 10-3 e 103.
3) Keq < 1, si tratta di reazioni a basso rendimento con concentrazioni dei prodotti,
all’equilibrio, minori di quelle dei reagenti. In questo caso le reazioni sono da
considerarsi non spontanee. Keq < 10-3
Quoziente di reazione – Qt
Concentrazioni dei prodotti e dei reagenti presi in un preciso istante.
1) Qt < Kc in questo caso il rapporto tra le concentrazioni dei prodotti e quelle dei
reagenti, presi in un dato istante, sono ancora troppo basse, ma abbiamo una costante
più alta quindi è indice che il prodotto si sta ancora formando avverrà
spontaneamente la reazione diretta.
2) Qt = Kc la reazione è in equilibrio poiché le concentrazioni presenti sono esattamente
quelle richieste. Il sistema è all’equilibrio.
3) Qt > Kc poiché il rapporto tra le concentrazioni dei prodotti e dei reagenti è troppo
elevato rispetto alla costante di equilibrio si procederà verso la formazione di un
nuovo reagente. I prodotti si ritrasformano in reagenti per portare la reazione
all’equilibrio. Avverrà spontaneamente la reazione inversa.
Perturbazioni all’equilibrio
Il principio di Le Chatelier
Le variazioni pressione o di volume non hanno alcun effetto nelle reazioni in cui il numero
di moli dei reagenti è uguale al numero di moli dei prodotti.