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Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 1869 Nizza, 1954) è

stata
L'esperienza di
fase di rilancio
fondamentale per gli sviluppi dell'arte del Novecento, e prende avvio in quella
economico che accompagnò la seconda rivoluzione industriale. Nella
storia dell'arte, nella
ricchezza e benessere
filosofia, nella letteratura, questo momento di progresso tecnologico,
Si diffondono
viene tuttavia recepito negativamente, trasformandosi in una crisi ideologica.
linguaggi artistici diversi, correnti di pensiero in contrapposizione al modello positivista
ottocentesco e un senso comune di disagio nei confronti della società. Gli artisti non si
dei
sentono compresi dal proprio tempo: nasce il periodo delle Avanguardie, protagonista
Novecento. Con il termine ci si riferisce a quelle "pattuglie" di innovatori
che
primi anni del
intuiscono nuove prospettive di visione e sviluppo artistico, svincolato dalle forme classiche
dell'arte del passato. Matisse aderisce al gruppo dei Fauves, un'esperienza brevissima,
durata dal 1905 al 1907, ma che unisce una serie di artisti di formazioni diverse,
accomunati dall'utilizzo del colore come elemento compositivo fondante delle loro opere.
Matisse diventerà la figura più importante e complessa del movimento.sperimentazione di
abbandonandoi legami con la tradizione.
nuovi linguaggi,
IFauves aboliscono il disegno preparatorio per lavorare direttamente sulla tela, accostando
colori puri, muovendosi nel solco delle ricerche avviate da Cézanne, Gauguin e Van Gogh,
nella seconda metà dell'Ottocento. Parallelamente ai fauves, anche in Germania
sono interessati al colore; a differenza dei francesi, i tedeschi
caricano le
gli espressionisti
tele di un senso tragico, angoscioso, relativo a un'esistenza infelice, con pennellate
aggressive, violenti, esasperando il proprio stato d'animo. L'interesse comune per il colore,
matrice fondante delle loro composizioni, porta spesso a considerare i Fauves come
la corrispondente corrente espressionista in Francia.
Matisse usava partire dalla raffigurazione della realtà, trasformandola poi in forme semplificate
e appiattite attraverso l'accostamento di colori primari e secondari puri, accesi, luminosi, privi
di riferimento alla descrizione naturale. Matisse predilige la tecnica del collage su carta, con

figure semplificate, dalle campiture omogenee, smaglianti e luminose, che producevano effetti
dinamici e un vivace contrasto con il fondo. Influenzato dai lavori dei postimpressionisti e
dall'arte giapponese, fece del colore l'elemento cruciale dei suoi dipinti. Dipinge tele vivaci e
colorate grazie alla luce del sud che gli insegna ad apprezzare lo splendore dei colori e ad
utilizzarli peresprimere le sue emozioni. Distribuiscei colori sulla superficie pittorica, sia puri
in unione con altri;i gialli vengono accostati al violetto, il rosso al verde il blu all'arancio. lI
colore è distribuito con veemenza sulla tela e con un'immediatezza tale da non coprirla
totalmente.Nei suoi dipinti era presente la semplificazione delle fome, sino alla
bidimenzionalità, e una forte valenza decorativa. Usa colori primari stesi con forza e senza
alcuna stemperatura tonale.Ad essi accosta i colori complementari con l'intento di rafforzare il
contrasto timbrico.
57ANe1 rOS
STAU2AROSsn 7ATISSE
Analisi
Una scena sospesd ira allustone Allo "spazio realista" Matisse sovrappone, senza cancellar se ritagliata. Si noti inoltre il contrasto netto fra il rettango-
e metafora lo, il registro decorativo. Ciò avviene grazie al colore rosso lo verde e la donna in bianco e nero. Opposizione che si
della stoffa che ricopre le pareti e il tavolo: di quest'ultimo
ri
La scena rafigura un interno di sala da pranzo, con una ca propone fra i fiori del giardino e la frutta sul tavolo, e che
meriera che sta ordinando della frutta in un vassoio; altri rimangono solo i cóntorni, che lo collocano nella profondità trova una sintesi nel vassoio al centro della tavola, dove
frutti sono contenuti, insieme a un mazzo di fiori, in un se tridimensionale'e le cui linee sottiliindicano la prospettiva. fiori e frutta sono riuniti. Tali contrasti, però, non lacerano
condo vassoio a doppia alzata, altri ancora sono sparsi sul Inoltre, le liane blu dell'arabesco che decorano la tovaglia 'immagine in quanto gli elementi dell'interno e quelli del
la tavola, dove ci sono anche dei panini e due bottiglie, e la tappézzeria, sotto la loro giustificazione realistica, si l'esteno trovano rispondenza e abbinamenti ora nelle for-
contenenti una vino rosso e una vino bianco. La disposizio propagano agi elementi vicini, protendono i loro tentacoli me, ora nei colorita donna si china sulla tavola come l'al-
ne apparentemente casuale dei cibi e degli oggetti sembra verso la donna. bero più grande si piega verso i fiori che costellano il prato;
suggerire che poco prima abbia avuto luogo un pasto: ma le volute della sua capigliatura riprendono quelle del foglia
le fruttiere sono ancora piene e, a quanto pare, non è stato Jna pertetta arnmonia me, cosi come le macchie gialle dei frutti richiamano quelle
consumato nulla né, d'altronde, vi è traccia di coperti. Pre- di contrasti e corrispomlenze dei fiori. II tetto della casa all'estremità opposta del giardi
sumibilmente, la cameriera sta sistemando una natura \Cosi comeil colore rosso trova la
morta, un gesto che potrebbe essere interpretato come
propria giustificazione no riprende le linee dello schienale della sedia in primo
realistica nel tessuto stampato, la linearità consente alla piano. I rami degli alberi, infine, riecheggiano il motivo ve-
una metafora del pittore che sta sistemando
gli oggetti prospettiva di integrarsi nel
sistema astratto. II conflitto fra getale del tessuto stampato; anzi, fra i due awiene uno
da ritrarre. La tavola è ricoperta da una tovaglia rossa, de- sistema realista e registro astratto-decorativo è superato scambio che ne sottolinea l'affinità, poiché i rami "veri" si
corata con motivi ondulati e vasi di fiori, entrambi blu, che attraverso il gioco di richiami e corrispondenze instaurato riducono ad arabeschi mentre le linee dipinte risultano qua
si ripetono sulla tappezzeria. Sulla parete di fondo è rita
gliata una finestra,oltre la quale si intravede un paesaggio fra gli elementi dientambe le pari,a contrepposizione sigiungerlevo.
fra interno ed esternoè sottolineata con insistenza: la
in
Mediante tome,
questo gioco di ricon
Matisse
ciò che era diviso: «lo non dipingo cose - ha dichia
che, trattato in uno stile decorativo, non ha nulla di atmo- macchia verde del prato spicca sul muro rosso quasi vi fos- rato l'artista ma soltanto i rapporti che le collegano.
-

sferico, e non riversa né ombre né luci nella stanza. Esso


s'inscrive a piatto nell'apertura otogonale, sullo stesso
piano del muro della stanza, apparendo come un paesag
gio in cornice.

Un doppuo regisro
pittorico
L'immagine riunisce i quattro generi praticati da Matisse,
natura morta, paesaggio, figura,
internogeneri disparati,
ma che in quest'opera Il'artista riconcilia
adottando un dop
pio registro pittorico, quello realista e quello astratto-de
corativo, il cui rapporto è una chiave di lettura fondamenta-
le dell'immagine. «Per me sosteneva Matisse il
to di un quadro e il suo sfondo hanno lo stesso
sogget-
-

valore, o,
per dirlo più chiaramente, nessun punto
prevale sull'altro,
conta solamente la
composizione, il modello generale. II
quadro è fatto dalla combinazione di
supertfici varjamente
COloratA
ANALISI D'OPERA

La danza di Matisse

Presentazione
apolavoro di Matisse del 1909, La
danza [fig. 17.41] oltre che opera fra
le più celebri del XX secolo, esprime in
modo esemplare sia la poetica sia lo stile
dell'artista. Di questo soggetto esistono
due versioni: infatti, all'inizio del
1909
mentre Matisse lavorava al dipinto
(oggi
conservato al Museum of Moderm Art di
New York), il mercante russo Sukin, un
importantissimo collezionista che rac-
coglieva nella sua abitazione moscovita
grandi capolavori dell'Ottocento france-
se, di arte orientale e di arte occiden-
tale contemporanea, gliene chiese una
copia per la sua villa di Mosca. La se
condaversione fis oggi all'Ermi-
tage di San Pietroburgo, è qiasi identica
ma presenta, rispette alla precedente,
un carattere appena più dinamico e
cambianoanchei Colon: rosso-arancio
anziché rosa, biu oltremare invece del
celeste e verde smeraldo al posto del
verde veronese. Nel 1910 Matisse
dipin- 17.39 Henri Matisse.
Se, sempre per S Ukin, anche La musica La danza (seconda
versione), 1909-10.
fig. 17.40]. Quando le due tele arivaro- Olio su tela, 2.60 x
no nella sua casa, il collezionista decise 3,91 m. San Pietroburgo.
Museo dell'Ermitage.
di appenderle sulle scale, lontano dai Succession H. Matisse
by SIAE 2014.
Monet, e scrisse a Matisse: d suoi
pan-
nelli sono arrivati e sono appesi. L'effetto
17.40 Henri Matisse.
non è malvagio. Purtroppo la sera, con la
La musica, 1910. Olio
luce elettrica, il blu cambia moltissimo. Su tela. 2,60 x 3,89 m.
San Pietroburgo.
Diventa molto cupo, quasi nero. Ma nel Museo dell'Ermitage.
complesso trovo i panneli interessanti e Succession H. Matisse,
by SIAE 2014.
spero che un giorno mi piaceranno. Ho
piena fiducia in lei. II pubblico è contro
di lei, ma l'avvenire è dalla sua».

Descrizlone
La danza è una versione in chiave chiaramente cinque donne). dipinte di riescono ad evidenziare la resa anato-
espressionista di un antico tema bac- rosa, allacciano le loro mani ballano
e mica dei corpi. Stilisticamente, l'opera
chico e pastorale, costruíto quasi sem- con movimenti ampi e armoniosi. sembra assommare in sé tutte le carat-
pre sul motivo del girotondo danzante. La scena è dominata dalle linee curve teristiche della grande pittura europea
La scena si svolge di notte, su una verde e dai volumi morbidi ed elastici, che di fine Ottocento. Vi riscontriamo, infat-
collina e contro un fondo azzurTo. Cinque rendono i gesti delle figure fluidi e ar- ti, il primitivismo e il "colore arbitrario"
figure nude e quasi asessuate (ma sono moniosi e, pur nella loro essenzialità, a stesure piatte di Gauguin, 1'intensità

142 17LE AVANGUARDIE


di ogni dettaglio che potesse compromettere l'in- ma, saluta la moglie. I'atteggiamento delle due
LI
tensità emotiva, l'artista raggiunse la limpida pu- figure risulta ieratico e severo; tuttavia, il blu in-
interne
un
rezza delle forme, accennate solo sommariamente tenso dello sfondo contribuisce a comynicare
ma capaci di godere di una straordinaria presenza senso di diffusa tranquillità. II rappofto spazia-
fisica. Operando in tal modo, elevò l'oggetto rap- le interno-esterno è suggerito dalla/presenza di LANALISIGRAFIG
La danza
presentato o la figura umana ritratta ad una di- una finestra, proprio al centro dellmmagine, che di Matisse
tuttavia appare come un quadroáppeso al muro,
mensione puramente spirituale, trasfigurandone
la sostanza più intima. «La composizione è l'arte giacché non offre l'illusione pro[pettica della prO
di disporre decorativamente i vari elementi che fondità. Quest'opera, una dele più suggestive di

questa fase matissiana, colpi molto la critica più


il pittore ha a disposizione per esprimere i propri illuminata del tempo. Sergej Sukin, che acquistò
sentimenti», scrisse. In tal senso, l'Espressionismo
il quadro nel 1913, la Conversazione u n o
defifi
di Matisse non condivide la tragica disperazione
smalto bizantino, tanto/il suo colore è ricco e pro-
di quello tedesco; la sua arte, al contrario, assu-
me una dimensione vitalistica, musicale,
lirica fondo». Il critico inglgse Roger Fry, che ottenne di
e gioiosa, raggiunta solo di rado dagli artisti del esporre il dipinto Londra, lodò invece l'equili-
risiede
brio placido e mohumentale» della scena, che gli
me, non
Novecento. «lespressione, per
violen- ricordava «un'arfica scultura assira»
nella passione improvvisa che si esprime anni della maturità, malato e in-
temente», affermò l'artista. «Ë in
tutta la compo- Negh
oil pennello, Matisse
il posto che occupano i capace di reggere la matita
sizione del mio quadro: inventò i pqpiers découpés, fogli coloratia tempe-
vuoti che li circondano, le proporzioni».
Corpi, tecnica
Emblematica, in taB senso, è la Cónver ra e ritagliáti per formare delle figure: una Matisse
colore».
l'estate che gli permise di «disegnare nel
sazione fig. 17.38], dipinja da Matisse zá altissime sul mercato dell'arte. Alla
del 1908 e de1912. tela the
l'inizio La presenta ha quøtazioni del
Harmonie Bleue
una composizioneh apparenza molto
semplice, finedel 2007, L'odalisque,
a n c o r a in pigia- 1937 è stata pagata 33,6 milioni di dollari
raffigura l'artist che al mattío,
17.38 Henri Matisse.
Conversazione. 1908-12.
Olio su tela. 1.77 x 2, 17 m.
San Pietroburgo, Museo

dell'Ermitage.

172 L'Espressionismo 141


una dimensione interiore, puramente emotiva. Si mente astrattivo della bidimensionalità decorati-
tratta di un lavoro solo
apparentemente semplice: va con quello realistico della tridimensionalità. In
lo stesso Matisse raccont nelle sHe memorie che altri dipinti, come L0 studio rosso del 1911, la sua
per realizzare questo dipinto studiò e lavorò molto ricerca si fa, invece, molto più radicale. Le scene
a lungo e che in una prima versione aveva adot- sono di lettura assai difficile perché gli oggetti (e,
tatoune Sfondo verde, poi scartato. tra questi, nuovamente quadri realmente dipinti
Risale al 1909 la Natura morta con dall'artista) sembrano affiorare misteriosamente
La danza [fig. 17.37], un dipinto in cui l'artista dal colore assoluto. In questi casi, lo spazio reale
riproduce, all'interno della scena, il suo assolu- si trasforma in puro spazio pittorico. Sono anni,
to capolavoro, La danza lOp. 142], l'opera per insomma, in cui Matisse alternò fasi, per cosi dire,
la quale è universalmente conosciuto e che qui piu "realistiche" con altre più marcatamente spe-
viene mostrata appoggiata al muro, sullo sfondo, rimentali.
in un gioco un po' spiazzante di prospettiva obli- I DIPINTI CON FIGURE Nel medesimo pe-
qua. In primo pian0, invece, campeggia un tavolo riodo, l'artista dipinse molti quadrieon figure, tra
con una bassa frutiera rettangolare e due vasi cui odalische e danzatrici,
in r continuo proces-
pieni di fiori. In questa tela, la scena nasce da so di
perfezionamento iotmale. In queste opere,
un'attenta considerazione della realtà, perché le i colori violenti soó contenuti da linee marcate
17.37 Henri Matisse, Natura
morta con La danza, 1909. diagonali del quadro riprodotto sul fondo dialoga- che si sviluppano con un moto continuo. Attra-
Olio su tela. 89.5 x 117,5
no con quelle del tavolo: Matisse, in altre parole, di queste linee di contorno, tracciate
cm. San Pietroburgo,
Museo dell'Ermitage. sembra voler conciliare il principio tendenzial-
verso úso
on gesti veloci, lievi ma decisi, e l'eliminazione

kenvIman)

19

140 17LE AVANGUARDIE


SCHIELE caratteristiche

Esponente dell'espressionismo austriaco. La sessualità ha un ruolo preponderante nella sua attività, ma si


rivela portatrice di angosce e turbamenti basti pensare che lartista finisce in carcere accusato di oscenità.

Nelle sue opere il corpo subisce un trattamento che si potrebbe definire ai limiti del sadismo,
eccessivamente magro, consunto, contratto, piegato in forme contorte.

Sono uominio donne schizoidi quelli dipinti dall'artista che pernon sentire la freddezza e 'ostilità
dell'ambiente che li circonda, si torcono in uno spasmo, quasi volessero abbandonare il corpo stesso. E' un
corpo rinchiuso in una cella stretta e angusta quello che raffigura I'artista, in cui non ciè spazio per
muoversi, dove a stento si riesce a respirare.

E' un corpo che diventa esso stesso prigione. F un corpo spesso isolato immerso nella solitudine ed
incomunicabilità. Corpo come specchio deformante della società, espressione di malessere, esibisce il
proprio corpo come uno strumento per raccontare il male di vivere che invadeva le generazioni che si
awiavano verso il nuovo secolo.Era influenzato dalla secessione viennese ma eliminò la componente
sessuale decorativa a favore di una lettura erotica tratta dalle lettere di Freud.

La sua pittura ha segni incisivi,è autobiografica con posture scomode, atti lesionistici, momenti erotici corpi
deformati.
rimasto
il suo ultimo dipinto
scarna ed essen- famiglia [frig. 17.30], sono nudi, una
una volta, l'immagine Schiele e sua moglie
è, ancora
incompiuto.
ziale di sé stesso e a un tempo la tragica prefigu- rannicchiata tra le gambe dell'altro, e non sfugge
rivitalizzato
razione della morte che
lo attende. dell'uomo appaia
come
dei che il corpo
In uno
fisico e nutrimento
che è linfa per il
UOMO-DONNA
IL RAPPORTO
da un a m o r e
[fig. 17.29 donna tiene a sua
suoi più celebri capolavori, Gli amanti
strettamente per l'anima.
Il bambino che la
un uomo e una
donna sono
non è a n c o r a
nato al momento
del 1917, volta fra le gambe
l'uno nell'altra, separati forma, tuttavia è già pre-
avviluppati, sprofondati allacciando in cui il dipinto prende
come se, la sua inno-
dal mondo che li circonda, due sposi e con
sente nella vita dei
le loro anime, cercare futuro migliore
loro corpi, volessero unire cenza alimenta
la speranza di un
e sostegno reciproco. famiglia sembra
disperatamente protezione Ma il buio che avvolge questa
simbolisti del tardo Otto- imminente. Difatti, il
bam-
A differenza dei pittori presagire una sciagura
tedeschi, Schie- futuro
cento e dei primi espressionisti sarebbe mai nato e l'agognato
bino non
nell'amore l'ultimo, disperato Schiele vide morire
le sembrò cercare felice sarebbe stato negato.
esistenza cosi amara. Nel 1915, al sesto mese
riscatto da una febbre spagnola
rassi- sua moglie per la
tentò di formarsi famiglia; sposò una
una
la segui, consumato dalla
stessa
di gravidanza; e
borghese, e alla giovane sposa,
ragazza
malattia, solo tre giorni dopo.
curante
La
che attendeva un figlio da lui, dedicò nel 1918

17.30 Egon Schiele, La


famiglia, 1918. Olio u tela,
1,52 x 1,62 m. Vienna,
Osterreichische Galerie.

17 2 1'Espressionismo 135
ni segmentati e dalle linee spezzate, mentre l'a- grande dipinto realizzato dall'artista un anno Fig.93 Egon
bito nero conuribuisce a mettere in risalto il viso prima di morire, rivela l'importanza del segno chiele, «bonna
nell'opera di Schiele e la carica erotica che qua-
sdraiatan, 1917,
dai lineamentiincisivi.CHIELE SI Sempre la caratterizza. La ragazza nuda è di-
96 x
ollo su tela,
171 cm, Vienna,
Lartista, eccellente disegnatore, realizzò que
Collezione Dott.
sto lavoro nel 1910. Nello stesso anno Schiele, stesa su un lenzuolo bianco pieghettato che ne
Rudolf Leopold
appena ventenne, dietro suggerimento dell'ar- copre il ventre; il suo corpo non è abbandona-
chitetto Otto Wagner, iniziò a dipingere una to ma contratto: lo dimostra la posizione delle
serie di ritratti di personalità del tempo a gran- gambe e la mano atteggiata come un artiglio.
dezza naturale; lo stesso Wagner posð per il Eliminando quasi totalmente il colore per as-
pittore, ma si stancò dopo poche sedute e il la- segnare al contorno incisività e nervosità,
voro non venne mai teminato. Il progetto dei Schiele conferisce all'immagine il compito di
ritrati a personaggi fanmosi non avrà seguito - testimoniare disperazione, ansia, incertezza.
pare per lo scoraggiamento dell'artista - ma Nella sensualità esplicita della donna non si
amici, parenti, conoscenti, modelli continue- coglie un mezzo di comunicazione o di piace-
ranno ad essere
1 Soggetti sua intensa at- re; il corpo, svelato senza pudore allo sguardo
tività di ritrattista. Nel «Ritratto di Armold dello spettatore, è inquieto, animato da inter-
Schönberg» [ fig. 92]), del 1917, Schiele di- rogativi senza speranza.
mostra ancora sia il suo talento nel restituire i Chiamato alle armi, Schiele, ormai tamoso, riu-
tratti che caratterizzano una fisionomia sia la sci a godere di privilegi personali continuando
Sua capacità di penetrazione psicologica del a dipingere e ritornando spesso nel suo atelier.
soggetto. Il viso nervoso e sensibile di Schôn- La mostra della Secessione viennese del 1918
berg, gli occhi risoluti, decisi, svelano il carat- vide Schiele trai protagonisti: egli ne disegnò il
tere del musicista e la sua determinazione nel- manitesto, espose nella sala principale una cin-
lo sfidare convenzioni e pregiudizi. Latteggia- quantina di opere, molte delle quali furono
mento del modello non ha nulla di convenzio- vendute. Fu quasi un trionfo e successi conti-
nale, di duraturo; nelle opere dell'artista au- nui segnarono quel suo ultimo anno di vita; le
striaco non esiste la calma della durata, ma li esposizioni allestite a Zurigo, Praga e Dresda
stante della posa. Cè un che di profondo e di ebbero ampia risonanza. Sul finire del 1918,
autentico nelle sue immagini prive di ogni quando la guerra stava per terminare, venne
compiacimento; c'è la capacità di mettere a nu- stroncato a soli ventotto anni da febbre spagno
do la struttura di un corpo o di un'anima. la. Tre giorni prima, vittima della stessa epide-
ODonna sdraiata» fig. 93], del 1917, un mia, era morta la giovane moglie Edith.

Dal 1900 al 1945 255


Autoritratto nudo [fig. 17.26], del 1910, nonostante sce nella ricerca del proprio mondo interiore. Esi-
la posa impudente e provocatoria, appare molto bendo enfaticamente la propria carne, obbligan-
più vicino alla morte che alla vita; il corpo ma- do il pubblico a farsi spettatore del suo rivelarsi,
grissimo è contorto, esangue e malato, carico di Schiele denuncia una realtà di dolore che non è
una tensione interna insostenibile che lo costrin- solo sua; egli rinuncia al desiderio di bellezza per
ge a un atteggiamento goffo e forzato e a una ge- assecondare un suo bisogno di verità, che tutta-
stualità esaltata e bizzarra. La fissità dello sguar- via coinvolge tutti. Nella sua nudità, che è prima
do e il movimento contratto delle mani grandi e di tutto nudità dell'anima, chi osserva il quadro
ossute (caratteristiche ricorrenti nella sua pittura) riconosce la propria.
denunciano un'angoscia che logora e consuma. I PAESAGGI Questa condizione esisten-
Schiele esibisce la sua magrezza ascetica e la sua ziale dell'artista è pienamente espressa anche
asciutta muscolatura come se fosse stato privato dalle sue splendide e malinconiche rappresen-
della stessa pelle: abbandonato e ineme, egli è tazioni di città vuote, dipinte con una scrittura
privo di difese: intorno a lui è il nulla. Al decorati- preziosissima, di sublime e tormentata eleganza.
vismo esasperato di Klimt, Schiele oppone difatti Lassenza apparente di vita, in quelle case acco
la vertigine dello spazio vuoto; l'assenza di qua- state e sOVrapposte, spesso contraddetta da mi- 17.27 Egon Schiele,
Krumau, case su una strada
lunque forma rassicurante attorno a sé esprime nuti dettagli, come per esempio i panni stesi [fig. Curva (La piccola città V).
T'ansia dell'isolamento più radicale. Questa fornma 17.27], materializza uno stato d'animo dolente, 1915. Olio su tela, 109,7
X 140 cm. Basilea, Israel
di autorappresentazione, tuttavia, non si esauri- comunica, a prima vista, un fatale senso di ab- Museum.

17 2 1'Espressionismo 133
MODIGLIANI
In Italia all'inizio del xx
secolo non si sviluppò mai un vero e
cultura italiana per secoli devota al culto proprio movimento espressionista. Probabilmente la
del bello classicamente
dai canoni estetici tradizionali. Vi inteso, ebbe difficoltà ad accettare un'arte cosi lontana
furono però artisti italiani che si
poetica accostarono
molto personale, e che non a caso vissero e operarono all'estero a Parigi
all'espressionismo, realizzando una
Sotto la generica sigla di "Scuola di
che imperavano nel mondo Parigi" si raccolgono alcune figure di artisti che non
aderirono alle
artistico della Parigi
atmosfera e dai contatti con i numerosi dell'epoca ma che giunti a Parigi, si alimentarono dallacorrenti
sua
pittori che popolavano i quartieri
pubblici parigini. Gli artisti della "Scuola di degli sono che davano vita a fecondi
dibattiti nei numerosi locali artisti e
portarono avanti un proprio stile personalissimo e condussero Parigi" figure singolari, che
anche uno stile di vita
quartiere di Montparnasse di Parigi e il noto edificio denominato Ruche, particolare. Sullo sfondo il
conformazione che consentiva di (l'alveare) per quella sua
ospitare numerosi atelier di artisti, che spesso
sorta di vi vivevano
completa simbiosi tra vita e arte.L'esperienza addirittura, in una

ritrovarsi nei caffè per cronologicamente


del 1900, molti artisti amavano si
colloca all'inizio del secondo decennio
nascevano da questi scambi i nuclei
scambiarsi le idee sul modo di fare
arte, e spesso
principali di tendenze che diedero luogo alle grandi rivoluzioni
tempi successivi.Molti di loro condividevano anche uno stile di vita artistiche di
privo di regole che contribuì alla diffusione
dell'immagine del pittore folle, e geniale, che animò il panorama artistico della Parigi dell'epoca.
Chagall, Modigliani, furono senza dubbio alcune delle
comunque con le novità amavano personalità più interessanti, voci fuori dal coro che
confrontarsi e che realizzarono opere che sono
dell'arte entrate a far parte della storia
Questi artisti erano accomunati da fatto di vivere lavorare
e a
Parigi,
uno spirito di
sperimentazione formale,
l'interesse per l'arte primitiva, la scultura
negra e cicladica,
l'ammirazione per l'opera di Paul Cézanne,
l'estraneità a movimenti o gruppi
particolari,
rapporti di amicizia e scambio intellettuale,
un certo atteggiamento "bohemienne", se non addirittura "maudit" (maledetto)

Un pittore "maledetto

Modigliani nacque da una famiglia ebrea di umili condizioni. Ebbe una infanzia difficile,
aggravata dalle
dizioni di salute: dopo un attacco di febbre
tifoide, avuto all'età di quattordici anni, e uno successivo di precarie a se-
con-
dici anni si ammalò di tubercolosi; soffri anche di
una grave forma di
polmonite
Firenze e a Venezia si stabili nella depressione. Dopo aver compiuto i suoi studi a
capitale francese nel 1906. Qui assorbi gran parte delle suggestioni estetiche diffuse
all'inizio del secolo, traendo ispirazione da Cézanne e da
Picasso e dal Cubismo. Queste Toulouse-Lautrec, dalla scultura negra e dall'Art Nouveau, da
composite
nesi del Gotico e del Rinascimento e
fonti di ispirazione si univano alla sua sconfinata ammirazione
per i s e
per i Manieristi toscani. In lui agirono, contemporaneamente, inclinazioni
liste e decadenti, umanitarie e aristocratiche. Cosi popu-
lo ricordò il collega Maurice de Vlaminck: «Era un aristocratico. La
sua opera intera ne è la
testimonianza più possente. La grossolanità, la banalità, la
pico pittore maledetto, malato, drogato, alcolizzato, si sentiva spinto, allo stesso volgarità
ne sono escluse». Ti-

tempo, verso un estetismo raffinato e


verso l'indagine più attenta della verità umana. Il suo mondo pittorico, popolato da operai, intellettuali,
vette, bambini, è caratterizzato da un linguaggio espressionista che non è mai smaniato; nelle sue ragazze, ser-
opere si coglie una
passione segreta, una specie di fuoco interiore che egli sopiva, imprigionandolo in un elegante involucro stilistico, co-
stringendolo in una sua forbita cadenza
* oon uontaalio (Lunia

I NUDI Tra il 1917 e il 1918, 1'artista rea-


lizzó una serie di nudi femminili, tra cui il Nudo
rosso fig. 17.49], considerato tra i più belli del No-
vecento. Si tratta probabilmente di un altro ritrat-
to di Jeanne Hébuterne. Esposto dalla mercante
d'arte ebrea Berthe Weill nella sua galleria pa-
rigina, dove si tenne la prima personale dell'ar-
tista livornese, l'opera dovette essere ritirata per
offesa alla pubblica decenza: eppure è di una
incantevole poesia. La figura femminile, dipinta
con una calda tonalità bruciata, è sdraiata su un
divano rosso ricoperto di cuscini, uno dei quali è
blu acceso e le sostiene il busto e la testa. I colori
densi e splendenti mettono in risalto le forme del
corpo e il viso allungato, dove spiccano la chioma
corvina e i grandi occhi truccati ma privi di pupil-
le (una scelta ricorrente in Modigliani, che rende
la donna ancora più misteriosa ed
enigmatica).
Le braccia della modella ricadono all'indietro,
sensualmente abbandonate; il suo grande corpo
giacente domina l'intero spazio della tela. La fi-
gura è tagliata crudamente sopra le ginocchia, a
un polso, al gomito di un braccio. Il quadro é di-
viso, idealmente, in tre parti lungo la diagonale. Il
nudo occupa lo spazio principale, quello centrale,
ed è impostato lungo una morbida curva, concava
17.48 Amedeo Modigliani verso il basso. Si noti come nella composizione
Ritratto di Jeanne non compaia mai la linea retta: il corpo, i tratti del
Hébuterne, 1919. Olio su
tela, 92 x 54 cm. Collezione volto, i particolari dello sfondo sono tutti costruiti
privata da curve, tracciate con grande rigore costruttivo,

che tendono e allungano i contorni. Le forme sti-


lizzate, ottenute con un minimo di chiaroscuro ed
17.49 Amedeo Modiglian emergenti da uno spazio dal carattere quasi bi-|
Nudo rosso (Nudo sdraiato),
1917-18.Olio su tela. 60 x dimensionale, idealizzano e sublimano la realtà,
92 cm. Milano, Collezione
esaltandone l'incanto, mentre la loro flessuosa
privata
voluttà aderisce intimamente all'erotismo estetiz
zante dell'artista.

148 17 LE AVANGUARDIE
***VIONVHH NI OWsINOISS3HdS37 2dvo IAISIA LAY
3
3.13 Donna con
ventaglio (Lunia
Czechowska) di Amedeo Modigliani
La donna raffigurata nell'opera è Lunia Czechowska, amica
di Léopold Zborowski (uno dei più grandi mercanti d'arte
del tempo), ritratta
più volte da Modigliani. Il dipinto risale
al 1919 e, per alcune
caratteristiche, èrappresentativo
dell'ultima fase del pittore (fig. 64).

ICOLORI Nella
primavera del 1918 Modigliani si
trasferisce nel Sud della Francia grazie al
sostegno di
Zborowski. Il cambio di paesaggio e di cima è uno stimolo
a rinnovare la
gamma cromatica con l'aggiunta di
tonalità più chiare: l'incarnato è quasi diafano e il
giallo
del vestito delicato.
Anche gli accostamenti, in questa fase, sono innovativi e la
figura di Lumia contrasta con lo sfondo, più saturo e
quasi
pesante. Lo stacco tra soggetto e sfondo è ribadito dalle
pennellate, ben riconoscibili sulla superficie del muro rosso,
fitte e amalgamate nel descrivere il volto e le braccia.
Risalta la decorazione in bronzo del mobile, che emana
unbagliore dorato legato alla natura del materiale e non,
come per gli altri elementi, alla luminosità della materia
pittorica in sé.

UNA MONUMENTALITÀ DELICATA Ë dal 1914 che


Modigtiani porta avanti in pittura la ricerca che ha dovuto
abbandonare in scultura. La compattezza delle forme fa
ormai parte delle sue opere, cosi che il volume della
figura è definito da una linea continua e chiusa che sembra
descrivere un blocco di pietra. L'effetto è quello di una
figura monumentale e contemporaneamente aggraziata.
Gli occhi sono ciechi e i tratti del volto traducono in forme
geometriche essenziali le fattezze reali di Lumía. L'ovale
ha la forma di una mandorla allungata, che rende ancora 64 A Amedeo Modigliani, Donna con ventaglio (Lunia Czechowsha), 1919
più elegante il volto nobile e distaccato. oliosu
tela, 100 65
x cm. Paigi, Centre Georges Pompidou, Musée
La medesima leggerezza caratterizza il resto del corpo, National d'Art Moderne.

in cui le braccia hanno un ruolo fondamentale. Dal collo


leggermente inclinato, la spalla destra scivola verso il rompe potenzialmente la staticità della composizione.
basso in una linea sinuosa che continua fino alla mano E da notare, infine, come le linee morbide della donna
abbandonata in grembo. Il braccio destro, al contrario, si contrastino con le forme squadrate della cornice e del
alza verso il viso reggendo il ventaglio, unico elemento che mobile sullo sfondo.

PARLA DI QUESTOPERA

Osservazione e analisi Contestualizzazione interpretazione


1. Che cosa rende evidente lo stacco 3. Quali elementi danno al soggetto la 4. Quali elementi rimandano al
tra il soggetto e lo sfondo? monumentalità tipica delle sculture linguaggio tipico di Modigtiani?
2. Che caratteristiche hanno le forme dell'artistae quali origini hanno?
della figura?

116
LE AVANGUARDIE DEL PRIMO NOVECENTo
Come si vede, il primitivismo della scultura di
Modigliani è icchissimo di suggestioni cultu-
rali che vanno ben oltre l'apprezzamento
dell'arte "negra": non sfuggono infatti i
richiami all'arte cicladica e all'arcaismo
greco
L a tragica vita di Modigliani
MODIGLIANI SCULTORE L'attività di Modi- si concluse in modo altrettanto tragico.
gliani non si limitò al campo della pittura: egli Nel 1920, per l'aggravarsi della sua ma-
fu anche scultore. Nel 1909, dopo essersi tra- lattia, l'artista, in preda al delirio, fu rico-
sferito dal quartiere di Montmartre a quello di verato d'urgenza in ospedale dove mori.
Al suo funerale si raccolsero tutti i mem-
Montparnasse, strinse amicizia con Brancusi
I17.2.12], che gli fece scoprire la forza espres- bri della comunità artistica di Parigi, stretti
siva della scultura primitiva. Modi produsse una intorno alla sua amatissima Jeanne, incinta di
serie di sculture, alcune delle quali furono esposte nove mesi del loro secondo figlio, che non reg-
al Salon d'Automne del 1912. Lartista realizzò un gendo al dolore si uccise il giorno dopo gettan-
nudo in piedi e circa ventiquattro teste femminili dosi dalla finestra. Oggi Modigliani è considerato
fig. 17.50]. segnate dallo stesso linguaggio essen- come uno dei più grandi artisti del XX secolo, le
ziale e raffinatissimo della sua pittura: idoli as- sue opere sono esposte nei più grandi musei del
sorti e distaccati, capaci di comunicare un senso mondo e raggiungono valutazioni superiori ai 15
di mistero insondabile. I volti presentano infatti milioni di euro. Un suo dipinto, Nu couché, è stato
profili allungati, occhi ovoidali privi di pupille, ar- venduto nel 2003 per quasi 27 milioni di dollari.
cate sopracciliari marcate e nasi lunghissimi che,
come disse il suo amico scultore Zadkine f
17.50 Amedeo Modigliani, Testa, 1911-13. Pietra calcarea. New York.
17.3.9, «Scorono simili a frecce verso la bocca» Solomon R. Guggenheim Museum.

QUESTIONI D'ARTE
primitivismo
i termine "primitivismo" non fantomatica "purezza mentale" dell'artista
indica un vero e proprio primitivo. Gli artisti delle Avanguardie
movimento artistico, quanto piuttosto una furono, allo stesso tempo, affascinati dalle
tendenza molto diffusa in Europa tra il tecniche esecutive della scultura primitiva,
XiX e il XX secolo, che si tradusse in uno che il tecnicismo e l'artificialità della civiltà
spiccato interesse da parte di pittori e moderna non avevano contaminato. Essi
"primitiva"
scultori nei confronti dell'arte inoltre attribuirono alle culture "primitive"
in particolare africana e oceanica: la quei valori umani tipici della tramontata e
cosiddetta découverte de l'art negre, la rimpianta "età dell'oro", non ancora corrotti
sCoperta dell'arte negra. Le Avanguardie dall'influenza degenerante della cultura
artistiche, impegnate nel rinnovamento Occidentale. L'atteggiamento nei confronti
radicale e imprescindibile dei tradizionali del primitivismo fu tuttavia molto articolato e
canoni estetici, riconobbero all'arte primitiva l'accostamento all'arte primitiva si tradusse
un'essenziale spontaneità e una sincera di volta in volta in espressione di valori
genuinità, frutto di una totale libertà e differenti. Per Gauguin, per esempio, fu
indipendenza dalla cultura occidentale rappresentazione di un mondo primigenio,
di stampo classicista. Postimpressionisti, per Matisse idillio campestre, per i pittori
espressionisti, cubisti furono attratti dalla della Brücke critica antiborghese, per 17.51 Seggio Luba-Hemba, Congo.
Sua idea alternativa di bellezza, non basata Picasso, Modigliani e Brancusi indagine
sull'imitazione o l'idealizzazione neoplatonica formale e intellettuale. La spasmodica
della natura ma fondata sulla marcata ricerca di una ritrovata naturalezza fascino dei risultati raggiunti, fu ben lontano
stilizzazione e sulla deformazione dei dati espressiva fu il risultato di un consapevole, dal mitizzato "gesto istintivo ed inconscio del
naturali, sul'alterazione delle proporzioni meditato atto creativo, che ebbe finalità selvaggio": laddove, per inciso, l'arte africana
e sul particolare uso del colore: tutti estetiche molto precise e determinate a e oceanica furono tutto tranne che istintive
elementi coordinati dalla suggestiva quanto priori e che dunque, nonostante l'indubbio e inconsce.

1721'Espressionismo 149
Marc Chagall (Vitebsk, 7 luglio 1887 Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) è
stato un pittore russo naturalizzato francese, d'origine ebraica.Inizia l'attività
in Russia, ma è durante il suo primo soggiorno a Parigi che rimane colpito dalle
ricerche sul colore dei Fauves e da quelle di Robert Delaunay.

ll suo mondo poetico si nutre della fantasia infantile e alla potenza


trasfigurante delle fiabe russe. La semplicità delle forme, lo collega al
primitivisnmo della pittura russa del primo Novecento e lo affianca alle
esperienze di Natal ja Sergeevna Gonarova e di Michail Fedorovi Larionov.
Con il passare del tempo, il colore, nei quadri di Chagall, supera i contorni dei
corpi espandendosi sulla tela. Cosi le figure si espandono in macchie o fasce di
colore, secondo modalità operative simili a quelle degli artisti degli anni
Cinquanta che aderivano alla corrente del Tachisme (da tache, macchia).

Qual è lo stile di Chagal? Potremmo parlare di fauvismo onirico. Colori


potenziati in modo espressionista- come Van Gogh-, deformazioni - qui

gioiose delle figure, primitivismo, joie de vivre matissiana. I suo dipinti non
hanno nulla della scientificità del rilevamento surrealista del sogno, nonostante
si inseriscano in una dimensione onirica, che egli coglie sia dal proprio passato
che, come appare evidente, da un'osservazione delle opere di Gustave
Moreau (Parigi, 6 aprile 1826- Parigi, 18 aprile 1898), pittore simbolista che
mostra un mondo sovrannaturale, popolato di creature spirituali, che si
collocano tra gli uomini e gli angeli. L'ANALISI DEI SUOI DIPINTI

L'artista sceglie il punto di vista dell'infanzia e riproietta - noi italiani

diremmo: pascolianamente - i propri ricordi e le proprie emozioni attraverso


l'occhio incantato del bambino. Ogni sua osservazione genera lo stupore che
abbiamo dimenticato. Il mondo privo di gravità consente a meravigliose
creature di librarsi nel cielo, come angeli. Non esiste gravità, pensiero negativo,
dolore che non sia celestialmente compensato, nei quadri dell'artista.
L'occhio infantile è selettivo rispetto al meraviglioso e decontestualizza, come
avwiene in Chagall, un personaggio, un particolare, un animale, ritagliandolo
dal "rumore di fondo" del contesto per conferirgli un'evidenza assoluta. Anche
l'artista pare ritagliare i propri personaggi, accostandoli spesso, tra loro, con
volute difformità proporzionali. Il volo e la leggerezza appartengono a questa
dimensione gioiosa. Quella del biblico Cantico dei cantici. E', infatti, il grande
amore tra l'uomo e la donna a consentire agli adulti di tornare a ua una felicità
senza peso. simili - per certi aspetti - alla gioia perduta dell'infanzia.

p w w t o d k SOKWENCISho
«La passeggiata" di Marc Chagall è un quadro ricco di colori, forme, con elementi e
figure di varie dimensioni, senza dimenticare una certa attenzione per i dettagli,
Dal
particolarmente trattati nell'espressione di questo significativo capolavoro senza temp0.
punto di vista stilistico si avverte l'influenza cubista nella resa di un piano campestre
soffermando
scomposto. Il colore aiuta a dare maggiore chiarezza agli elementi riportati,
l'attenzione sul contenuto dell'opera d'arte.

«ll suo silenzio èil mio, i suoi occhi i miei. È come se lei sapesse tutto della mia infanzia,
del mio presente, del mio futuro, come se mipotesse vedere attraverso»

Realizzato tra il 1917 e il 1918, "La passeggiata" è un dipinto a olio su tela


conservato
è una
nel Muse0 di Stato Russo di San Pietroburgo. Il centro della composizione
I due stati scelti a caso, l'uomo
e felice che si tiene per mano.
non sono
coppia allegra
che guarda in direzione dello spettatore è proprio Chagall, con accanto sua moglie,
Bella Rosenfeld, che vola con disinvoltura nell'aria.

La passeggiata" di Marc Chagall senza peso nello spazio

di Vitebsk, luogo di
Lo sfondo è interamente dominato dal verde. Si tratta
provenienza dei due giovani e punto di riferimento per Chagall come luogo dell'infanzia,
della crescita e gran parte della sua adolescenza. Non a caso il successivo trasferimento a

Parigi fu vissuto con forte turbamento e le numerose bellezze e attrazioni della città furono
del tutto inesplorate dall'artista.

In alto emerge con un tocco decorativo un albero dai piccoli rami e foglie di colore
azzurro, sfumato in varie tonalità. Le due figure indossano degli
abiti eleganti i cui colori
accesi e vivaci non passano di certo inosservati. Marc Chagall ha entrambe le mani
di entrambi
occupate: la mano destra mantiene un uccello, simbolo di ibertà e a m o r e
verso la natura, mentre la sinistra raccoglie con dolcezza e preziosità le mani dell'amata.

La scena retrostante comprende numerose case, disposte decisamente in modo precario


insieme a qualche albero dello stesso colore, un cavallo e un uogo sacro, probabilmente
una chiesa oppure una sinagoga, riprodotta con un tono leggermente rosato per
evidenziarne la rilevanza del tema spirituale. In fondo è anche possibile notare una
tovaglia rossa ricoperta di fiori, con una bottiglia di vino e un bicchiere.

«La mia patria esiste solo nella mia anima»

L'artista amava ripetere queste parole durante il suo soggiorno parigino. Questo
riferimento è fondamentale per comprendere come Chagall non perdesse occasione per
dimostrare l'importanza del suo luogo di nascita. Nelle sue opere la località appare e
riappare di continuo come un sogno ad occhi aperti.

n amore più forte degli ostacoli

L'opera rappresenta la testimonianza di un atto d'amore nei confronti dell'amata dopo


due anni dalla loro unione. I due si conoscevano e si frequentavano già da tempo, ma
decisero di sposarsi soltanto nel 1915. Probabilmente la loro storia d'amore nacque nel 1909,
a Vitebsk, città natale di Chagall, dove ritornava spesso per ricongiungersi con la sua famiglia

1
dopo averla lasciata alla tenera età di 22 anni per trasferirsi a San Pietroburgo in cerca di un
po' di fortuna.

dalla
Inizialmente la loro unione fu alquanto burrascosa e osteggiata, specialmente
sicurezza economica, e dalla notevole
ricca famiglia Rosenfeld, che godeva di una certa due
Nonostante ciò l'amore trionfò e i
differenza di età tra i due giovani amati.
circa un trentennio, fino alla prematura
convolarono a nozze qualche anno più tardi, per
morte di lei avvenuta nel 1944.

«Nelle nostre vite c'è un solo colore che dona senso all'artee alla vita stessa. Il colore
dellamore»

nell'aria
Un sentimento che sboccia

all'uomo, m a n o nella m a n o . I
accanto
felici, gli
due sono
La donna è rappresentata d'amore immutabile e
sentimento
sguardi trasmettono un reciproco che neanche un
trascendente. I1 legame cheli unisce è talmente forte e incondizionato
volo potrà mai dividerli.

colta da un sentimento profondo e


Bella tende fluttuare nell'aria con calma e delicatezza,
di ancoraggio. Si tratta di
a
mano il suo amato, fonte
incommensurabile, mantenendo per
una sensazione che libera
anima e corpo. La forza
u n volo leggero e libero, unisce due anime
dell'amore via con un volo, libera e allo stesso tempo
porta
prorompente
compatibili e desiderose di stare insienme per sempre.

è unico e irriproducibile, cosi come l'euforia


che circonda i due giovani amati.
Il momento
accentuata dai
u n a vitalità fiabesca
"La passeggiata" di Marc Chagall è dominata da
richiami all'infanzia con i colori e l'espressività dei protagonisti.

g
Per un'arte nuova: le Avanguardie

reChagall
A Alla Russia, agli asini e agli alkri
Realtà, simbolo e fantasia
Auratto come tanti artisti dell'area un fondo scuro e il linguaggio sem-
oricntale dell'Europa dal fascino plice dell'arte popolare russa. La
dclla cultura occidentale, il uSSO contadina con secchio e zoccoli, la
Marc Chagall (1887-1985) giunsc a
presenza degli animali, la chiesa do-
Parigi nel 1910, dopo aver studiato a minata da
San Pietroburgo alla scuola di Léon
una cupola orientaleg-
giante evocano la vita semplice del-
bakst, amico di numerosi pittori sim- la comunità
bolisti. Pur estraneo alla lingua e alle agraria nella quale il pit-
tore era nato e cresciuto, dominata
usanze francesi, il giovane Chagall dal trascorrere ciclico delle
riusci a insCrirsi nella vita locale e ad stagioni
e da rituali sacri, cui si ricollega la
assimilare un mondo di immagini le-
simbologia del dipinto.
gate alla vivacc atmosiera della città Il quadro mostra immediata-
di inizio secolo.
Tuttavia,nei suoi mente loriginalità dello stile di
quadri pangini atiora spesso la no- Chagall, che non restò ancorato al
stalgia della terra d'origine e della ricordo nostalgico e personale, néési
tradizione e yiddish che vi era am- lasciò totalmente assorbire dalla
piamente dittusa: è come se, giunto poetica cubista, ma stemperò en-
nella capitale
europea della modermi- trambi questi elementi in una nar-
tà, l'artista sentisse il
bisogno di leg- razione fiabesca, nella
gerla attraverso la propria cultura. magica di-
mensione dell'arte. Indifferenti a
Alla Russia,
agli asini e agli altri qualsiasi norma prospettica, asini e
(1911-12) è uno
degli esempi più caprette vivono sopra i tetti del vil-
intensi della felice sintesi
operata da laggio, mentre la
figura
Chagall tra il lessico cubista per- -

piatta
umana,
cepibile nella costruzione delle for- leggera come una
e

ritagliata, vola nell'aria, consagoma


la testa
me
squadrate lintensità quasi
,
che, nell'anelito verso l'alto, 8. Marc
fauve dei colori che si accendono su si stac- Chagal, Alla Russia, agli asini
ca addirittura dal corpo. e agli aitri, 1911-12, olio su tela, 157x 122
cm,
Parigi, Musée national d'art modeme.
Marc Chagall
9La passeggiata
Una fiabesca
immagine dell'amore
Intorno al1908, durante un
nella nativa Vitebsk ritorno sidistende alle spalle della
(nellattuale
Bielorussia), Chagall conobbe Bella occupato solo parzialmente coppia è
Rosenfeld, che diventò sua moglie veduta di Vitebsk, con le dalla
nel 1915 e fu musa gno, le
case di le-
staccionate, la
cattédrale,
nonché più volte modellaispiratrice poiché è nell'immensità del cielo,
per la sua che
arte. Nei
primi anni di riempie gran pané della tela,
ilpittore riversò la gioiamatrimonio,
dell'evento
che si viene a
celebrare la lieve so-
in una serie di stanza
dipinti
freschezza e intenso
di grande dell'amore: La
pinto è accentyáta dallapoesia
del di-
lirismo, co-
ria straordina-
me La
passeggiata (19)17-18), sinfoni dei colori: il
dall'inusuale lormato quasi opera gradazioni alternate, dellaverde,
in
to che riunisce
molti
quadra- delle
casé;,l'abito rosa
terra e

alla sua soggetti cari viola, di Bella; il intenso, quasi


poetica: il tema del volo, la
dellá chiesa, il ramo dipiùfoglie
rosa delicato
presenza degli innamorati, il ricor- blu,
do della città natale. he inserisce una nota cromatica
A dominare la più viva nelle
chiare del cielo.preziose modulazioni
scena è la
Bella, con coppia
di amanti, Marc e
Anche in questo ca-
sorridente che tiene nella luopno so, la pittura
fiabesca di Marc Cha-
stra un
uccellino, mapo de- gall, fatta di uomini volanti,
sinistro si allunga mentre ibraccio e animali
oggetti sospesi nell'aria, costitui-
tercettare la versolalto a in-
sce una
poetica e
l'amata: il nodofigura An volo del-
zione dei raccontifantasiosa rivisita-
dele mani popolari russi e
il centro
quasi e_tto della occupa della letteratura yiddish.
zione. In composi-
prio piano, uno scialle
rosso
mi,
dipinto con fiori
coloratissi- M
suquale trovano una botti-
si
gliaun bicchiere, simboleggia il 9. Marc
Chagall, La SiO5SARIO
rito matrimoniale. Il paesaggio che olio su tela, 170 x passeggiata, 1917-18,
1186 San 163,5 cm, Yiddish: dialetto parlato e
orientale; scritto in caratteri
Pietroburgo, Muse0 statale nusSo. dalla
maggioranza ebraici, deriva dal tedesco
stanziati nell'Europadegli ebrei
centrale aricchito di elementi
lessicali ebraici e
neolat1ni

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