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Il ritratto di Gertrude.

Alessandro Manzoni durante una digressione nei capitoli IX-X parla della vita di Gertrude.

Figlia del principe di Monza a soli sei anni è costretta ad entrare in convento per preservare il patrimonio
famigliare al primogenito. Cresciuta con una costante pressione psicologica sia da parte della famiglia che
dalle persone del convento che trattavano la ragazza come una donna che aveva già preso i voti. Si
invaghisce di un servo che non sarà altro che un ulteriore pressione da parte del padre che la porterà a
diventare la monaca nel convento di Monza.

A poco più di venti anni però diventa l’amante del nobile Egidio con il quale da sfogo a tutti i momenti
infelici ma subito a questa sensazione di libertà si accosta un senso di colpa, infatti in uno dei suoi momenti
di collera uccide una conversa che ha scoperto la relazione clandestina tra i due.

Il personaggio di Gertrude è uno dei personaggi più introversi del racconto essendo sia vittima che carnefice
passando dal ruolo di aiutante a quello di antagonista mostrando la sua doppia personalità a dimostrazione
che la donna incapace di opporsi alla malvagità, nei momenti di pressione cambia modo di essere
diventando una subdola nemica.

Es. 7

Le tematiche evidenziate dalla storia sono:

l’abuso del potere

la sofferenza

la vocazione

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