Sei sulla pagina 1di 4

La ragazza di Bube

autore:Carlo Cassola
titolo:La ragazza di Bube
editore:Einaudi
luogo e anno pubblicazione:Einaudi
genere del libro:

notizie sull'autore:luogo e data di nascita/morte. Brevi notizie e opere principali.

Trama:RIASSUNTO DELL’OPERA
Mara, è una sedicenne che vive a Monteguidi, nella Val d’Elsa, col padre, la madre e un fratellino.
Ha un fratellastro di nome Sante che fa il partigiano. Questi viene ucciso in uno scontro e, per
annunciare la sua morte, arriva a casa di Mara un compagno di lotta, Bube che vuole parlare con il
padre di Sante, un fervente militante comunista. L’uomo non c’è e l’incontro casuale tra Mara e
Bube dà inizio alla loro storia d’amore. Da principio per Mara è un “gioco”, si vanta dell’incontro e
della stoffa di un paracadute che lui le ha regalato, per Bube è il bisogno di un rapporto umano
diverso da quelli avuti fino ad ora. I due ragazzi si incontrano di nuovo, si scrivono, perché lui vive
a Volterra, ma quando deve trasferirsi a San Donato va a parlare con il padre di Mara e la ragazza si
ritrova fidanzata con lui quasi senza accorgersene.
Nel frattempo accade un fatto grave: un prete non vuole far entrare in chiesa Bube e i suoi amici
partigiani. Ne nasce una discussione e arriva un maresciallo fascista che inizia a sparare
all’impazzata uccidendo uno di loro. I ragazzi per vendetta lo ammazzano e Bube, detto nel gergo
partigiano “Il Vendicatore”, rincorre il figlio del maresciallo e lo uccide.
Il giovane non può più stare a San Donato e deve tornare a Volterra: questa volta Mara va con lui
per conoscere la sua famiglia. Un altro incidente accade nell’autobus su cui viaggiano: tra i
passeggeri c’è padre Cioffi, un prete fascista e Bube, incitato da molte donne, per non perdere il suo
soprannome di “Vendicatore”, lo picchia. Arrivata a casa del ragazzo, Mara resta sconcertata
dall’aspetto trascurato della madre e della sorella, e dalla miseria in cui vivono. Qui giunge un certo
Lidori che dice a Bube di nascondersi per ordine del partito dato che è ricercato per il fattaccio di
San Donato. I due giovani vanno a vivere in un capanno dove Mara diventa donna, ma la loro
intimità finisce presto perché Bube deve fuggire all’estero. La ragazza torna a
Monteguidi, poi si reca a Poggibonsi dove va a servizio di una famiglia. Durante un’uscita
domenicale conosce Stefano, i due si innamorano, ma lei non si lascia andare a questo sentimento
perché ha promesso di rimanere fedele a Bube e di aspettare il suo ritorno. Questi, espulso dalla
Francia, viene arrestato alla frontiera, allora Mara dà l’addio a Stefano, torna a Monteguidi e segue
tutte le fasi del processo a Bube che viene condannato a quattordici anni di reclusione. Mara è
rassegnata e cambiata e nell’ultimo episodio la ritroviamo ottimista: sette anni sono passati, ne
mancano altri sette, può cominciare a far progetti per quando il suo Bube uscirà di prigione.

TEMI FONDAMENTALI
Uno dei temi fondamentali del racconto è la fedeltà, in ogni significato della parola. Mara è fedele
alla parola data a Bube fino alla rinuncia di un altro amore, suo padre ha una cieca fiducia nel
partito comunista e rimane sempre fedele ai suoi ideali, così come Bube è fedele al suo ruolo di
partigiano. La storia ha anche come tema le storture della Resistenza quando degenerò in atti di
violenza e sopraffazione e l’atteggiamento incerto del partito di sinistra quando non difende Bube e
lo abbandona al suo destino.
ANALISI DEL TITOLO
Il titolo del romanzo si riferisce alla protagonista. Mara, fedele alla promessa fatta al suo ragazzo,
assume un ruolo definitivo per la sua esistenza e quella preposizione “di” ha il valore di
“appartenenza”: ella sceglie di appartenere a lui, quindi è “la ragazza di Bube”.

PERSONAGGI PRINCIPALI
MARA

E’ la protagonista del romanzo. All’inizio della storia ha sedici anni e vive in un piccolo paese di
campagna della Toscana. E’ una giovinetta piuttosto superficiale, ha un rapporto assillante con lo
specchio per “spiare ansiosa” lo sviluppo del suo corpo. Si ritiene “carina”, nonostante abbia “i
capelli ritti sulla testa a mazzetti”. Quando conosce Bube inizia per lei un cambiamento e, durante le
vicende della vita che inizia ad affrontare, avviene la sua maturazione. Mara dimostra di aver
raggiunto la sua maturità quando compie la scelta della sua vita: rinuncia all’amore di Stefano che
le assicura un futuro senza problemi e ritorna da Bube, fedele alla promessa fattagli e perdonandogli
gli errori commessi. Ora è diventata una donna capace di abbandonare il mondo dei sogni e di
affrontare coraggiosamente la vita.

BUBE ( Arturo Cappellini)

E’ un ragazzo di diciannove anni, dal fisico “magrolino, bruno, con i capelli lisci ed i baffetti”. In
presenza di Mara è impacciato sia nel gestire che nel parlare, ma è istintivo e ardito quando si tratta
di far la lotta contro i fascisti. Cresciuto in un’ umile famiglia, orfano di padre, si lascia conquistare
dall’ideologia che combatte il fascismo e diventa partigiano. Nella lotta è battagliero e risoluto e
questo gli vale la qualifica di “Vendicatore”. La fedeltà a tali ideali lo porta ad essere aggressivo
anche a guerra finita e due gravi episodi lo coinvolgono. Bube viene abbandonato al suo destino e si
sente tradito dal suo partito che non lo difende. Nella “sconfitta” è confortato dall’amore fedele di
Mara.

STEFANO

E’ l’antagonista del romanzo. E’ un giovane che vive a Poggibonsi dove lavora come operaio in una
vetreria. La sua sensibilità, il suo spirito poetico conquistano Mara che si innamora di lui e con lui si
fidanza, colmando così un breve periodo di solitudine. Stefano va al concreto e parla di matrimonio
e di figli e sbaglia perché questo argomento fa comprendere a Mara che il suo destino è con Bube.
Lo “spirito borghese” di lui emerge quando Mara, dopo pochi mesi che lo ha lasciato e dopo
giuramenti di eterno amore, lo ritrova sposato con un’altra.
Bube(Arturo Cappellini): orfano di padre, partigiano di famiglia umile. E’ magro, bruno, con i
capelli lisci e i baffetti. Tende ai comportamenti violenti ed è fiero del soprannome datogli durante
la guerra(vendicatore). Si fa spesso giustizia da solo.
Mara: Bionda con i capelli lisci, contenta della sua bellezza, è la vera protagonista della
storia. All’inizio è una ragazza sfrontata e sfacciata, non teme il confronto e non sopporta che le
siano imposte le cose. Matura durante l’evolversi della situazione, confrontandosi con l’amore e il
dolore.
Lidori: amico di Bube, lo aiuta a scappare per non farsi prendere dai carabinieri.
Presente più volte nel romanzo, cercherà un altro avvocato per cercare di far assolvere Bube.
Mauro: uno dei corteggiatori di Mara, presente all’inizio della storia. E’ un ragazzo
magro con la faccia allegra.
Liliana: cugina di Mara, è curiosa e gelosa. Viene considerata brutta in confronto alla
cugina.
Sante: partigiano amico di Bube, caduto in battaglia. Era il fratello di Mara, per questo
Bube la conosce.
Castellucci: padre di Mara, è comunista e, al contrario della moglie, è contento che la lia
sia fidanzata con Bube. In gioventù è stato in carcere
Ines: amica di Mara. Si conoscono quando Mara va a lavorare a Poggibonsi.
Stefano: conosciuto grazie a Ines, è l’amante di Mara mentre si trova a Poggibonsi. Mara
poi lo lascia perché capisce che l’uomo della sua vita e Bube. Stefano si sposa con un’altra donna.

LUOGHI
La storia si svolge nel cuore della Toscana, nella stupenda campagna della Val d’Elsa, in piccoli
centri come Monteguidi e Colle e in alcuni più grandi come Volterra e Poggibonsi. Il primo luogo
chiuso che Cassola presenta è la casa di Mara, non descritta con particolarità, ma si riesce a capire
che si tratta di un’abitazione contadina, povera, ma dignitosa, con una grande cucina dotata di un
camino e di una finestra priva di imposte, da questo locale si accede a due camere da letto pulite e
ordinate. La casa di Bube viene invece descritta con particolarità: è formata da solo due stanze,
cucina e camera, mentre il gabinetto si trova per le scale, “i mattoni sono mezzo rotti, le pareti
sporche e macchiate d’umidità, i soffitti scrostati”. Altra casa descritta è quella elegante e ben
arredata della famiglia di Poggibonsi dove Mara va a servizio. Per il resto Cassola descrive con
ricchezza il paesaggio e lo identifica con ciò che in esso avviene: una natura rigogliosa e ricca di
sole fa da sfondo allo sbocciare dell’amore dei due protagonisti, mentre un paesaggio notturno,
nebbioso, illuminato solo dalle luci di una fabbrica, è lo scenario dove Mara trova un’alternativa
alla sua storia con Bube.

TEMPO – CRONOLOGIA
La storia narrata da Cassola si svolge in un preciso periodo storico, tra il 1944 e il 1948, ossia negli
anni della Resistenza contro l’occupazione delle truppe tedesche in Italia e in quelli del primo
dopoguerra. Questo si desume dagli avvenimenti politici narrati, perché lo scrittore non menziona
date, ed anche per le importanti votazioni per la scelta tra Repubblica e Monarchia accenna solo al
giorno: “ 2 giugno”.

NARRATORE
Fin dalle prime pagine il narratore esterno mette a fuoco la narrazione degli avvenimenti dal punto
di vista di Mara, la protagonista, quindi assume la posizione di narratore implicito. Questo viene
fuori dal cambiamento di Mara, verso la sua completa maturazione, causato dalle vicende che la
ragazza attraversa.
Ciò è la dimostrazione che il romanzo non è solamente sentimentale e povero di contenuto. Il
narratore implicito si manifesta anche attraverso i dialoghi dei personaggi sulle storture della
Resistenza degenerata in atti di violenza.

STILE
Cassola usa un linguaggio semplice, asciutto, misurato e nello stesso tempo elegante. Nelle
descrizioni, spesso molto curate, di eventi, azioni, paesaggi e personaggi predomina il senso visivo.
Il romanzo è ricco di dialoghi lunghi e serrati e i protagonisti usano un linguaggio consono al loro
stato sociale, trattandosi di una storia raccolta attorno a umili protagonisti. Nello stendere l’ultima
parte del romanzo, quella inerente agli esiti del processo a Bube, lo scrittore tiene in sospeso il
lettore con la tecnica dello “stacco temporale” , usando brevi narrazioni che evidenziano Mara nella
sua orgogliosa solitudine.

DESTINAZIONE ROMANZO E BREVE VALUTAZIONE


Questo romanzo non ha una destinazione precisa, può essere letto da gente di ogni età, perché è un
intreccio di amore e politica, e l’autore sottolinea con questa storia il significato della vita che è una
catena di dolori, delusioni, disperazioni, ma anche di piccole gioie, speranze, coraggio e fedeltà.
Per me è stato un piacere leggerlo, anche se a volte mi ha dato una sensazione di malinconia. Ho
subito il fascino del personaggio di Mara che non abbandona al destino il suo Bube in difficoltà e
che mi ha fatto capire quanto sia importante la “legge” della fedeltà.

Potrebbero piacerti anche