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papa"
Italiano
4 pag.
Autore: Dario Luigi Angelo Fo nacque nel 24 marzo 1926 a Sangiano all’interno di una famiglia
intellettuale , la quale lo istruì e in cui gli vennero raccontate tante favole di cronaca locale.
Da giovanissimo si arruolo nell’esercito nelle file fasciste ma da “italiano” non da “fascista”.
Fu un drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo, e attivista
italiano. In ambito letterario viene ricordato specialmente per i suoi brani satirici e per il suo
trasportare l ambito teatrale nelle sue opere tanto che nel 1997 gli viene consegnato il Nobel per la
letteratura a cui lui risponde “con me hanno voluto premiare la Gente di Teatro” causando non poca
polemica in Italia e all’estero. Negli ultimi anni 90 e nei primi anni duemila Fo pubblica vari
fumetti satirici (specialmente su Silvio Berlusconi) e partecipa a vari programmi televisivi. Nel
2015 pubblica il suo ultimo libro “Un uomo bruciato vivo” per poi morire il 13 ottobre 2016 a
milano.
Casa editrice , anno di pubblicazione: Casa editrice Chiaralettere , prima edizione pubblicata l’
aprile 2014, edizione da me lette pubblicata nel maggio 2014.
Genere: La figlia del papa è un romanzo storico ambientato in un contesto rinascimentale , ma allo
stesso tempo è un mémoire (ovvero una biografica dove più che la vicenda cronologica degli eventi
è importante l’emozione provata dal protagonista (o da chi la vive/racconta) in quel momento,
essendo un evento raccontato appunto dalla memoria) drammatico di una donna Lucrezia) vittima
della società del tempo e dei suoi famigliari, può anche essere catalogato come fiction storica o
narrativa biografica.
Fasi essenziali della vicenda: In questo libro Dario Fo ci racconta tutta la vita di Lucrezia Borgia e
della sua famiglia. Esso inizia con la spiegazione della vita dei papi nel 1500 la quale era ricca di
esperienze sessuali e feste, tutt’altro rispetto a quello che ci si aspetta da un papa. Successivamente
inizia la narrazione della biografia di Francesco Sforza dalle sue prime vittorie come cardinale alla
nascita dei suoi quattro figli (tra cui Lucrezia) e il trucco che usò fino a diventare papa nel
nascondere al popolo che quelli fossero figli suoi con metodo del falso marito (pagato per
interpretarne la parte) e il falso zio (ovvero lui, il vero marito), tutto ciò per evitare malelingue fino
al suo diventare papa dove, come prima cosa, legittima tutti i suoi figli spiegando a essi tutta la
verità. Tra questa rivelazione e un giro di alleanze volute dal padre per compiacere i propri desideri
su una ragazza allora minorenne vediamo Lucrezia già spiazzata da piccolissima. Inoltre poco
tempo dopo suo padre e suo fratello maggiore Cesare la fanno maritare a Giovanni Sforza
naturalmente per un giro politico, però dopo poco tempo Lucrezia sente da suo fratello l’ intento
omicida verso suo marito il quale riesce a scappare e Lucrezia si ritira a Napoli e poi in un
convento, dove viene raggiunta in seguito da suo marito minacciato da Cesare di essere ucciso se
non si fosse dichiarato impotente. poi richiamata a Roma dal padre assiste al discorso dello stesso il
quale vuole cambiare radicalmente la Chiesa e trasformarla in una società giusta che segue la parola
di Dio. Messo alle strette Giovanni è costretto ad accettare le minacce di Cesare, e, di conseguenza
il papa fa in modo che Lucrezia si innamori di Alfonso D’Aragona figlio del re di Napoli. Questo
però verrà prima picchiato da dei lestofanti e successivamente ucciso dal sicario di Cesare stesso
subito dopo che Lucrezia abbia messo al mondo il loro unico figlio. Dopo Alfonso D’Aragona il
padre fa sposare Lucrezia con Alfonso D’Este che anche se all’inizio è contrario viste le malelingue
che girano su Lucrezia alla fine si fa persuadere dalla sua bellezza e Lucrezia si trasferisce a Ferrara
insieme a lui. Una volta sistematasi a Ferrara insieme al suo sposo oltre a soliti battibecchi causati
da voci di corridoio false Lucrezia inizia ad organizzare varie serate in cui raduna poeti e scrittori i
quali raccontano storie o poesie dedicate alla stessa Lucrezia, qui Lucrezia conosce Ercoli Strozzi il
quale gli farà conoscere Pietro Bembo, un giovane scrittore di cui Lucrezia si innamorerà. Poco
tempo dopo nel 1503 papa Alessandro IV e Cesare Borgia partecipano ad un banchetto ma vengono
Personaggi:
• Rodrigo Borgia: Padre di Lucrezia Borgia viene presentato inizialmente come cardinale e
successivamente come papa Alessandro VI, nel libro assume un carattere gentile come padre
ma anche molto duro e vigile come condottiero, al lettore in molti punti però viene
presentato anche meschino ed egoista sopratutto verso sua figlia Lucrezia in altri lo scrittore
lo fa amare al lettore con atti di affetto e iniziative a fin di bene.
• Vannozza Cattaneri: Moglie di Rodrigo che ha dato origine ai suoi 4 figli, nel libro è un
personaggio molto secondario e non viene descritto minimamente.
• Giulia Farnese: una giovane donna di bell’aspetto di cui Rodrigo si innamorerà dopo essere
divenuto papa.
• Lucrezia Borgia: Protagonista del libro, unica figlia di Rodrigo, viene raccontata come una
donna di maestosa bellezza, fascino, intelligenza, carisma e altruismo. Infatti riuscirà a
governare uno stato da sola facendosi amare dal popolo, ma diffondere anche del bene in
tutta l’Italia con la fondazione dei suoi conventi e le banche senza aumento di interessi.
Viene descritta come una donna forte che riesce a superare ogni difficoltà , anche
l’assassinio del marito e continuare a testa alta contro il male incombente di quell’epoca.
• Jofrè Borgia: Il più piccolo dei figli di Rodrigo presentato come personaggio secondario
viene presentato solo in due vicende di poca importanza come quella dove accusa Cesare di
aver abusato di sua moglie. Lo vediamo come un personaggio debole e sottomesso ma di
buon cuore dato che rassicura e capisce Lucrezia quando si rifugia da lui a Napoli.
• Juan Borgia: Primogenito di Rodrigo, pure lui assume un ruolo secondario infatti lo
troviamo assassinato e gettato nel fiume Tevere da suo fratello Cesare.
• Alfonso d’Aragona: Secondo marito di Lucrezia e figlio dell’allora re di Napoli, viene
descritto come la versione maschile di Lucrezia: bello, intelligente, carismatico e anche un
tantino irascibile. Primo vero amore di Lucrezia tanto che saranno loro due ad innamorarsi
senza gli obblighi e del padre. Viene assassinato dal sicario di Cesare, la cosa crea non poco
sconforto e ira in Lucrezia.
• Ercole d’Este: Signore di Ferrara suocero di Lucrezia, ci vine rappresentato come una
persona buona, senza pregiudizi, tanto sensibile e affettuoso soprattutto verso Lucrezia.
• Alfonso d’Este: Terzo marito di Lucrezia, figlio di Ercole d’Este si dimostra inizialmente
contrario al sposare Lucrezia, poi però viene infatuato e la ama a non finire, ma a parte l’
amore verso Lucrezia lo vediamo caratterialmente opposto al padre e molto più vicino al
marito della sorella, ovvero un uomo che pensa molto alla caccia e alla politica un po'
burbero e anche sospettoso nei confronti della sua amata.
• Pietro Bembo: scrittore e drammaturgo dell’epoca diventerà il primo amante di Lucrezia con
cui condividerà i piaceri culturali come la poesia e il teatro, cosa a cui Alfonso d’Este non
era particolarmente interessato. Nella libro ha un impatto veramente importante sopratutto
nelle ultime fasi di esso, infatti la consola, consiglia e aiuta dato che diventerà il braccio
destro del papa.
• Papa Giulio II: papa che succederà a Pio III e metterà i bastoni nelle ruote sia a Cesare
togliendogli i titoli acquisiti fino ad allora sia ad Ercole il quale scomunicherà e contro cui
farà la guerra.
• Isabella d’este: Sorella di Alfonso d’Este nel libro viene descritta come una donna grassa ma
premurosa verso suo marito, sarà inizialmente rivale di Lucrezia ma successivamente
diventeranno grandi amiche e si aiuteranno e sosterranno a vicenda.
• Francesco Gonzaga: Marito di Isabella d’Este viene visto solo verso la fine del libro dove
inizialmente aiuterà Lucrezia con questioni legislative e poi si farà salvare da Lucrezia dal
Luogo: Durante il corso del libro vediamo un susseguirsi di vari luoghi, quelli più preponderanti
sono Roma alla corte del papa, Venezia alla torre dove venivano rinchiusi gli ostaggi, Napoli,
Ferrara alla corte di Ercole d’Este. In generale i luoghi servono principalmente da sfondo alla
vicenda e ai discorsi dei personaggi solo in pochi luoghi (come la stanza di Lucrezia e Alfonso
d’Este) troviamo dettagli. I luoghi sono prevalentemente al chiuso e, essendo una biografia non
acquistano valenza simbolica né amplificano le caratteristiche psicologiche dei personaggi.
Tempo: La vicenda si svolge dalla fine del 1400 agli inizi del 1500, il periodo storico è di circa 30
anni (1492-1519) prevalgono tempi lenti con dialoghi e riflessioni ma si alternano a tempi veloci in
cui ci sono sbalzi temporali anche di 1-2 anni. La fabula e l’ intreccio coincidono perfettamente e ci
sono solo alcune analessi.
Focalizzazione: Il punto di vista è interno dato che si susseguono momenti di racconto in cui c’è un
narratore onnisciente e momenti di dialogodei personaggi.
Tecniche di rappresentazione delle parole e dei pensieri dei personaggi:Nel libro prevale il
discorso diretto ed è presente il discorso indiretto libero il quale è l’unica fonte che ci fa capire i
pensieri e i sentimenti dei personaggi in quei determinati momenti dato che non ci sono monologhi
interni o flussi di coscienza.
Registro linguistico: Il lessico è principalmente formale e raffinato visto che riporta vicende del
1500, ma in certi punti è anche grezzo è popolare ad esempio quando vengono citati testi di
cantastorie.
Tematiche: Il libro fa riflettere e mette in luce su quali erano le “normalità” e le “usanze” nel 1500,
di quanto era corrotta la chiesa rispetto ad ora. Nonostante ciò l’autore riesce comunque a mettere
tutto ciò in una chiave ironica e satirica. In queste circostanze l’unica che a non accettarle è
Lucrezia, anche perché è lei la prima a subire tutte queste ingiustizie sia dal padre sia dal fratello.
Nel libro riusciamo a vedere rappresentata la mentalità e il modo di vedere le cose dell’epoca
attraversa gli occhi di Lucrezia.
Commento: Il libro mi è piaciuto specialmente nella prima metà del libro vediamo tutto il mondo
cadere addosso a Lucrezia, ma nonostante ciò la vediamo rialzarsi e continuare a vivere a testa alta,
la seconda metà invece tratta una Lucrezia che prende in mano la sua vita e quella del suo popolo
mentre vediamo scenari di guerre sia fisiche che politiche, ciò rende il racconto molto più lento e
pesante. Nonostante ciò ho apprezzato molto la prevalenza di dialoghi che rendeva fruibile e veloce
(anche se più lungo) il discorso. L’unica cosa che non ho molto apprezzato sono state le
innumerevoli citazioni dei cantastorie in dialetti vari (tipo Napoletano stretto) i quali sono difficili
da capire.