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Il costruttivismo in particolare afferma che gli studenti realizzano rappresentazioni mentali attraverso
processi attivi di elaborazione cognitiva, attivo non in senso comportamentale bensì in senso mentale
ovvero si apprende cognitivamente il materiale , mobilitando le risorse mentali x giungere alla formazione
di nuove rappresentazioni nelle strutture di conoscenza.
- Selezionano info
- Prestando attenzione agli aspetti rilevanti
- Organizzano nella memoria di lavoro le info selezionate importante prendere in considerazione il
carico cognitivo
- Integrano le info con le informazioni preesistenti .
Costruttivismo e neuro costruttivismo non coincidono , il primo assume il principi fondante dell’altro non
sono approcci deterministici: attribuiscono importanza cruciale all’ambiente nel quale avviene
l’apprendimento.
La specializzazione delle strutture neuronali è strettamente legata all’ambiente. Il cervello impara da ogni
evento di cui fa esperienza, creando nuove connessioni tra i neuroni.
Bambini con ambiente di apprendimento ottimale mostrano differenze legate alla genetica, però bambini
con ambiente non istruttivo avranno questa problematica che si aggiunge ai problemi individuali.
Una scuola equa non è una scuola che livella le differenze individuali tra gli studenti, ma che risponde ai
bisogni di ciascun alunno, tenendo conto delle sue specifiche caratteristiche e predisposizioni (potenzialità).
apprendere secondo capacità e ritmi propri non a raggiungere stessi obbiettivi nello stesso modo .
Taylor Quando l’insegnamento è meno efficace le influenze genetiche hanno minore impatto. “in un
sistema scolastico ideale: tutta la variabilità si riscontrerebbe tra gli alunni”
Questo suggerisce che anche il migliore insegnante non annullerà gli effetti di predisposizioni e vincoli di
natura genetica, cioè il manifestarsi di differenze individuali, anche significative, nelle capacità di
apprendere. In secondo luogo, sottolineano che un ambiente di apprendimento povero di stimoli o caotico
limiterà la possibilità che il bambino realizzi il suo pieno potenziale, e perciò potrà incidere tanto quanto, o
più, degli stessi fattori genetici sull'apprendimento di un bambino. Tenere conto di questo significa
riconoscere l'enorme peso che un buon insegnante e un buon metodo d'insegnamento hanno sullo
sviluppo cerebrale e cognitivo di un bambino o adolescente.
L'interazione tra geni e ambiente diviene ancora più complessa se consideriamo che una classe non
rappresenta lo steso ambiente per tutti i bambini che la frequentano. Questa idea è espressa dagli studi di
genetica comportamentale nei concetti di ambiente condiviso e ambiente non condiviso.
L'ambiente non condiviso è quella componente dell'ambiente individuale che maggiormente contribuisce
alla definizione dell'unicità della nostra esperienza, e perciò alle differenze individuali bambino
interagisce in modo diverso unico in classe e unico il modo di interagire
Il costruttivismo è in linea con 4 dimensioni , che caratterizzano lo studio dello sviluppo umano e la
concezione neurocostruttivista .
A scuola non si considera ma sappiamo che apprendere è un processi neurale e biochimico oltre che
cognitivo, molti aspetti biologici del cervello hanno a che fare con la facilità con cui apprendiamo e
elaboriamo info rilascio e concentrazione di polipeptidi / densità cellule effetti delle nostre
predisposizioni funzionali ad apprendere
Ambiente scolastico
La modalità dell’insegnamento e la professionalità di esso incidono sul modo in cui l’architettura dei circuiti
necessari si struttura , quindi lo sviluppo di funzioni cognitive è legato al curriculum e scelte didattiche
dell’insegnante.
Esempio nella VWFa visual Word form area , che consente il riconoscimento di lettere e stringhe ed è +- la
stessa in ogni cultura , però non è presente in bambini non alfebitizzati cio significa che non è experience-
expectant ossia biologicamente predeterminata la VWFA pertanto poggia su un processo di plasticità
neurale guidata dall’esperienza experience dependent e un operazione di riciclo naturale di struttura
nervose preesistenti(via neurale convertita a una nuova funzione tramite il processo di ridescrizione )
Lo sviluppo ontogenetico è analogo al percorso di una palla che ha di fronte a sé diverse possibili traiettorie.
Via via che lo sviluppo procede e la palla avanza, il paesaggio diventa ricco di pendii e di valli, che
riproducono i possibili percorsi evolutivi che il fenotipo può intraprendere, a seconda delle condizioni
ambientali.
Epigenesi è predeterminata infatti:
Visione neurocostruttivista
• ma anche tutte le abilità che condizionano lo sviluppo di abilità più mature e complesse, che le
inglobano (motricità fine abilità di trascrizione)
Per vincoli non sono da intendere solo le predisposizioni genetiche ma anche tutte le abilità che
condizionano l’evoluzione di abilità + mature e complesse che le inglobano.
Nello sviluppo tipico non appena i processi neuromotori alla base della trascrizione grafica o digitazione si
sono automatizzati i vincoli allo sviluppo del sistema di scrittura non sono + costituiti da queste abilità ma
da altri fattori linguistici , chiaro che se pensiamo alla scrittura e a una problematica neuromotoria
ovviamente anche la motricità fine appartenente alla scrittura sarà modificata poiché si sviluppano in
interazione con le funzioni che sono alterate. una compromissione dei meccanismi può avere effetti
anche sui meccanismi correlati
Per quanto riguarda alcuni apprendimenti come la lingua anche se basati su circuiti nervosi experience-
expenctant si fondano su circuiti experience dependent .
È da considerare però che anche se l’apprendimento scolastico è experience dependent , se per effetto
dell’insegnamento si struttura e stabilizza una certa organizzazione neurale, qualora questa organizzazione
non risulti funzionale, modificarla può non essere semplice.
Quando i circuiti nervosi si sono consolidati e le strutture irrigidite, una loro ri-organizzazione per
rispondere a nuove richieste ambientali o a un trattamento comporta un costo ingente dal punto di vista
dell’equilibrio cognitivo di un individuo (Goswami, 2008)
L’esperienza giunge alla nostra corteccia attraverso gli organi di senso e l’azione motoria Embodied
cognition Considerare i processi sensoriali e motori irrilevanti ai fini dell'apprendimento scolastico è un
grave errore concettuale e procedurale, infatti ogni nuova esperienza o informazione giunge alla nostra
corteccia attraverso organi di senso (principalmente la vista e l'udito) e azioni motorie
Poiché ’apprendimento è codificato a livello corticale nei network neuronali impiegati per elaborare
l’informazione , quando una nuova informazione è fornita attraverso diversi organi di senso o attraverso
percezione e processi motori simultaneamente, l'apprendimento di tale informazione: risulta più solido
L'informazione è infatti rappresentata attraverso una rete di connessioni neuronali più estesa, e sono
diverse le vie nervose che consentono di accedere alla rappresentazione mentale elaborata [ibidem]
… emozioni e motivazione
L'impegno con cui egli mantiene un certo ritmo di lavoro, persistendo di fronte a difficoltà e stanchezza,
è un aspetto essenziale della sua abilità di autoregola-zione, che presuppone un insieme eterogeneo
ma virtuoso di strategie cognitive ed emotive.
Inoltre , la motivazione non è solo dello studente. L'ambiente sociale há una grande importanza dal punto
di vista motivazionale perché può rendere particolarmente salienti certi obiettivi di apprendimento».
I bambini formano fin da subito teorie sull’intelligenza , c’è chi ritiene che le proprie difficoltà scolastiche
siano innate e immodificabili , che possiede una teoria entitaria che porta a considerare inutili gli sforzi in
quanto non si può imparare a essere più intelligenti, al contrario, chi ritiene di poter potenziare e migliorare
le proprie capacità possiede una teoria incrementale che valorizza l'impegno, ritenendolo necessario per
poter fare meglio. (possono essere modificate dai feedback, soprattutto apprezzare lo sforzo che da
motivazione, e soprattutto non affidarlo a cause interne incontrollabili come l’abilità bensì con l’impegno ).
Sono anche le esperienze di successo o insuccesso e le valutazioni degli adulti significativi a formare nel
bambino un'immagine, o concetto di sé, che influenza il senso di efficacia.
Concetto di sé e autoefficacia sono variabili motivazionali legate al rendimento nei vari domini del curricolo
scolastico: più gli studenti hanno alte percezioni di sé, più essi raggiungono alti risultati [Marsh et al. 2005].
Apprendimento computazionale
Un'altra idea errata è che l'apprendimento a scuola avvenga sempre in modo consapevole e intenzionale.
apprendimento in realtà spesso implicito
Il sistema di rappresentazioni ortografiche apprese si struttura e modifica ulteriormente grazie al suo stesso
funzionamento (codifica e ricodifica) e a meccanismi di autoinsegnamento implicito(autoinsegnamento
come cambiamento neurocognitivo activity dependent) (self teaching con esercizio,automatizza le
procedure e specifica le rappresentazioni a livello corticale cambiamento neurocognitivo activity
dependent )
Un'idea largamente condivisa è che nelle difficoltà di apprendimento della lingua scritta (dislessia e
disortografia) siano compromessi i meccanismi di apprendimento implicito con relativo suggerimento di
insegnamento esplicito.
Ma la dislessia è tale per un deficit implicito? I problemi di apprendimento implicito osservati in alunni con
dislessia potrebbero essere spiegati da altri fattori implicati in ogni forma di apprendimento, ma
particolarmente in situazioni in cui si esercita un minor controllo sulla prestazione
A conferma di questa ipotesi, una ricerca recente mostra che attraverso limitazione di un modello
comportamentale (lo sperimentatore che aiuta a spostare l'attenzione sui segmenti ortografici della parola
in compiti di trascrizione), anche bambini con dislessia possono sviluppare in modo implicito
rappresentazioni di regolarità ortografiche e applicarle a casi nuovi [Arfé et al. 2018].
1. il bambino astrarrebbe nel corso della sua esperienza regolarità ortografiche direttamente
dall'ambiente.
In questa fase, caratterizzata da padronanza sul piano comportamentale, le rappresentazioni del
bambino sono interamente implicite e guidate dai dati (può scrivere giusto senza sapere le regole),
2. un processo di ri-descrizione rappresentazionale, in cui le rappresentazioni implicite vengono ri-
descritte in rappresentazioni esplicite. Il bambino cerca attivamente di comprendere la regola
ortografica, ma non è ancora in grado di conciliare l'informazione derivata dai dati dell'esperienza con
le regole che elabora sulla base delle sue rappresentazioni interne (teorie). «cilo» per «chilo», «cicco»
per «chicco», segue le regole di corrispondenza 1:1 fonema-grafema.
La comprensione del sistema di scrittura e delle sue regole ortografiche migliora, ma la prestazione
può peggiorare.
3. il bambino concilia le sue rappresentazioni interne/teorie con i dati dell'esperienza. Sa scrivere e ha
compreso le regole ortografiche. La sua performance migliora, commette meno errori ortografici ed è
consapevole. Il processo di apprendimento non è perciò interamente implicito o esplicito, ma integra
processi espliciti e impliciti. Ciò che conta è piuttosto che la prima fase sia implicita. Poiché le prime
regole di costruzione della lingua scritta sono astratte in modo implicito, difficoltà a questo livello
possono comportare un ritardo anche nell'acquisizione a livelli successivi.