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Flessione dei sostantivi neutri

Il paradigma della declinazione neutra è molto più semplice rispetto a quello del maschile o del
femminile. Le terminazioni che permettono di riconoscere i lessemi appartenenti a questa classe sono:
–o (dopo consonante dura), –e (dopo consonante molle e funzionalmente molle), –ę o –um. Abbiamo
poi tutta una serie di prestiti dalle più svariate terminazioni che però in quanto indeclinabili non
costituiscono problema.
Il sincretismo dei casi nella declinazione neutra è particolarmente accentuato e interessa il nom., l’acc.
e il voc. di entrambi i Numeri. Inoltre il gen., il dat. e lo strum. del sing. nonché il dat., lo strum. e il
prep. del plur. non presentano desinenze differenziate. Rimangono dunque da affrontare solo tre casi:
il nom. e il prep. sing. nonché il gen. plur.

Nominativo sing.

Alcuni sostantivi presentano varianti di terminazione in –e o in –o: jajo/jaje; lico/lice;


nasienie/nasione; ziele/zioło. In pratica si assiste al progressivo abbandono della terminazione in –e. I
prestiti in –o (radio, studio) vengono declinati secondo la declinazione molle (fino a un passato recente
non venivano declinati affatto).

Prepositivo sing.

1. –’e per i lessemi con tema in consonante dura (eccetto –k, –g, –ch, –l);
2. –u per i lessemi con tema in consonante molle, funzionalmente molle e –k, –g, –ch, –l.

Per evitare l’omonimia con gli avverbi dobrze i źle il prepositivo dei sostantivi dobro e zło è
eccezionalmente in –u.
Anche il sostantivo państwo ha due prepositivi differentia a seconda della sua accezione: państwo nel
senso di „stato” ha il prep. in –’e, państwo nel senso di coniugi ha invece il prep. in –u.

Genitivo plur.

1. –ø: la desinenza ø è caratteristica perlopiù dei sostantivi con tema in consonante dura e con
terminazione in –co, –ce, –anie, –enie o –ę;
2. –ów è la desinenza regolare di tutti i sostantivi della categoria con terminazione al sing. in –
um;
3. –i / –y: la scelta di una delle due desinenze non è riconducibile ad alcuna regolarità. I
sostantivi con tema in molle (dopo i quali ci aspetteremmo la desinenza in –i) o
funzionalmente molle (dopo i quali ci aspetteremmo la desinenza in –y) possono assumere sia
le desinenze regolari, sia la desinenza ø. L’unica regolarità è l’assunzione della desinenza in –
y da parte di sostantivi derivati da composita.

Più che alle desinenze nella declinazione dei sostantivi neutri occorre prestare attenzione alle
alternanze tematiche del gen. plur.:
1. o : ó (morze // mórz; pole // pól; koło // kół); ę : ą (święto // świąt);
2. ø : e (jajko // jajek; jabłko // jabłek; okno // okien; włókno // włókien; wiertło // wierteł;
wiadro // wiader; biodro // bioder). In questo caso la tendenza è opposta a quella osservata nel
caso del gen. femm. plur. Le varianti senza e epentetico sono progressivamente eliminate dalla
norma
3. comparsa di un suffisso tematico in tre morfi distinti (–ęci // –ęt // –ąt) per i sostantivi in –ę
(jagnię, szczenię etc.) e in due morfi distinti (–en // –on) per i sostantivi in –(mi)ę (ramię,
imię). Questa sottocategoria è regolare.

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