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Perfetti in 

-vi
La maggior parte dei verbi della 1a e della 4a coniugazione formano il perfetto aggiungendo la
terminazione -vi al tema del presente; considerando la vocale tematica, il perfetto assume quindi la
terminazione -avi nella 1a coniugazione, -ivi nella 4a. Questo schema viene comunque usato anche
da alcuni verbi delle altre due coniugazioni. Ad esempio:

 1. laudo, as, laudāvi, are, 'lodare'


 2. deleo, es, delēvi, ēre, 'cancellare, distruggere'
 3. cupio, is, cupīvi, ĕre, 'desiderare'
 4. audio, is, audīvi, ire, 'sentire, ascoltare'

Per ricostruire il presente partendo dal perfetto si dovrà:

1. eliminare la terminazione -avi, evi o -ivi, ottenendo così il tema del presente (privo di vocale


tematica);
2. aggiungere al tema del presente la terminazione appropriata alla coniugazione a cui il verbo
appartiene (rispettivamente -o, -eo, -o/-io, -io; come si vede dalla lista di esempi, la prima e
seconda coniugazione si riconoscono nella terminazione stessa del perfetto; per la terza e
quarta si dovrà procedere per tentativi)
3.

Perfetti in -ui
E' la forma 'regolare' di perfetto per la 2a coniugazione, ma è usata talvolta anche nelle altre.
Il perfetto si forma in questo caso aggiungendo la terminazione -ui al tema del presente. Ad
esempio:

 1. cubo, as, cubui, are, 'essere disteso'


 2. moneo, es, monui, ēre, 'ammonire'
 3. colo, is, colui, ĕre, 'coltivare, abitare, onorare'
 4. aperio, is, aperui, ire, 'aprire'

Per ricostruire il presente partendo dal perfetto si dovrà:

1. eliminare la terminazione -ui, ottenendo così il tema del presente (privo di vocale tematica);
2. aggiungere al tema del presente la terminazione appropriata alla coniugazione a cui il verbo
appartiene (rispettivamente -o, -eo, -o/-io, -io; la coniugazione non è nota a priori, e si dovrà
quindi procedere per tentativi)

Perfetti in -si
Questi perfetti, formati tramite l'aggiunta della terminazione -si al tema del presente, sono anche
detti sigmatici, dal nome greco ('sigma') della lettera s.
Sono molto comuni per la 3a coniugazione, ma presenti anche nella 2a e nella 4a (non nella 1a).

L'aggiunta della -s- alla consonante finale del tema comporta spesso cambiamenti fonetici: ad
esempio, le consonanti gutturali -c- e -g- + -s- danno luogo a -x-, mentre le dentali -t- e -d- tendono
a cadere o assimilarsi dando luogo a -(s)s-.
Per questo motivo, in qualche caso la connessione tra tema del presente e tema del perfetto non è
immediatamente evidente, e nel paradigma il vocabolario riporta di solito la forma intera (non
abbreviata) del perfetto. Alcuni esempi:

 2. rideo, es,  risi, ēre, 'ridere'


 2. iubeo, es, iussi, ēre, 'ordinare'
 2. maneo, es, mansi, ēre, 'rimanere'
 3. rego, is, rexi, ĕre, 'reggere, dirigere'
 3. scribo, is, scripsi, ĕre, 'scrivere'
 3. mitto, is, misi, ĕre, 'mandare'
 4. vincio, is,  vinxi, ire, 'legare'

Per ricostruire il presente partendo dal perfetto si dovrà anche in questo caso eliminare la
terminazione -si del perfetto e sostituirla con quella della giusta coniugazione del presente
indicativo; tuttavia, si dovrà anche tenere conto dei fenomeni fonetici menzionati ed esemplificati
sopra.
Se questo risultasse difficile, si tenga conto che il dizionario, di solito, riporta la prima persona
singolare del perfetto come lemma autonomo: ad esempio, si può cercare direttamente il
perfetto rexi, e sarà il dizionario a rimandare al presente rego.

Perfetti con allungamento della vocale radicale


E' una forma di perfetto molto comune nella 3a coniugazione, ma si trova anche in tutte le altre.
Si forma allungando la vocale della radice(*) del verbo, che al presente è breve. In alcuni casi la
vocale, oltre ad allungarsi, cambia anche timbro, da -ă- ad -ē-.
Quando non interviene questo mutamento fonetico, dato che normalmente i testi a stampa non
riportano la quantità delle vocali il tema del perfetto appare identico a quello del presente; saranno
soltanto il contesto e, in qualche caso, le desinenze a permettere di distinguere i due tempi. Alcuni
esempi:

 1. iŭvo, as, iūvi, are, 'ridere'


 2. mŏveo, es,  mōvi, ēre, 'ridere'
 3. ăgo, is, ēgi, ĕre, 'reggere, dirigere'
 3. făcio, is, fēci, ĕre, 'scrivere'
 4. vĕnio, is, vēni, ire, 'legare'

Dato che i due temi sono per lo più identici, per ricostruire il presente partendo dal perfetto è
sufficiente cambiare le terminazioni; occorre soltanto tenere presente la possibilità dell'alternanza -
ă- / -ē-.

Perfetti con raddoppiamento


Questi perfetti, comuni nella 3a coniugazione ma presenti anche nella 1a e nella 2a (non nella 4a), si
formano aggiungendo al tema del presente un prefisso particolare, chiamato raddoppiamento. Di
solito il raddoppiamento è costituito dalla prima consonante della radice (o da parte della prima
sillaba della radice) seguita da una vocale che può essere i, o o u se presenti nella radice stessa,
altrimenti e.
Possono inoltre intervenire alcuni fenomeni di mutazione fonetica delle vocali.
Alcuni esempi:

 1. do, das, dedi, dare, 'dare'


 2. spondeo, es, spopondi, ēre, 'promettere'
 3. cado, is, cecĭdi, ĕre, 'cadere'
 3. curro, is, cucurri, ĕre, 'correre'
 3. pello, is, pepŭli, ĕre, 'spingere, cacciare'

Come si vede, ricostruire il presente partendo dal perfetto è raramente un procedimento


automatico, a causa della varietà dei sistemi di formazione del raddoppiamento e delle mutazioni
vocaliche che talvolta si verificano.
E' bene memorizzare i paradigmi dei verbi più comuni e affidarsi per gli altri al dizionario, che di
solito riporta la prima persona singolare del perfetto come lemma autonomo.

Perfetti non caratterizzati


In alcuni verbi della 2a e 3a coniugazione il tema del perfetto è semplicemente identico a quello del
presente, e i due tempi si distinguono soltanto grazie alle desinenze e/o al contesto. Alcuni esempi:

 2. respondeo, es, respondi, ēre, 'rispondere'


 3. statuo, is, statui, ĕre, 'collocare, ritenere'

In questi casi, naturalmente, per ricostruire il presente partendo dal perfetto è sufficiente


sostituire le desinenze.

Perfetti irregolari
Alcuni verbi formano il perfetto da un tema completamente diverso rispetto a quello usato al
presente, oppure intervengono mutamenti legati all'evoluzione storica della lingua che oscurano
pesantemente il legame tra i due temi (come nel terzo esempio, che formalmente appartiene alla
classe dei perfetti con raddoppiamento):

 sum, es, fui, esse


 fero, fers,  tuli, ferre
 disco, is, didici, ĕre

In questi casi, è possibile ricostruire il presente partendo dal perfetto soltanto affidandosi alla


memorizzazione dei paradigmi più comuni e al buon uso del dizionario. L'esercizio riporta soltanto
alcuni di questi verbi irregolari, a titolo di esempio.

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