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Caratteristiche
Il Passato Prossimo è un tempo verbale composto
In italiano, a differenza dello spagnolo con il verbo “HABER”, esistono due verbi
ausiliari: AVERE / ESSERE. Questi due verbi devono essere coniugati in presente
indicativo.
Per formare il participio passato di un verbo regolare devo sostituire, alla desinenza
verbale (-ARE, -ERE, -IRE) :
- ATO se il verbo è di prima coniugazione (-ARE)
- UTO se il verbo è di seconda coniugazione (-ERE)
- ITO se il verbo è di terza coniugazione (-IRE)
Per i verbi con l’ausiliare essere, invece, bisogna concordare il participio passato secondo
il genere ed il numero del soggetto di quel verbo. La desinenza del participio passato
cambierà in questi modi:
Soggetto maschile singolare: ATO / UTO / ITO
Soggetto maschile plurale: ATI / UTI / ITI
Soggetto femminile singolare: ATA / UTA / ITA
Soggetto femminile plurale: ATE / UTE / ITE
Per capire meglio questo meccanismo, facciamo degli esempi partendo da due frasi in
spagnolo:
Il fatto che il soggetto (YO o NOSOTR@S) sia maschile, femminile, singolare o plurale non
influisce per niente sulla lettera finale del participio passato; in altre parole, questa frase la
potrebbero dire Marco / Maria / Marco e Maria insieme / Marco e Francesco insieme e non
cambierebbe nulla al participio passato (IDO).
In italiano, invece, succede qualcosa di completamente distinto:
*Per comodità usiamo queste forme stilisticamente rare per gli standard linguistici colombiani.
Marco e Francesco Maria e Francesca Marco e Maria (Sesso
Marco (M.S.) Maria (F.S.)
(M.P.) (F.P.) Misto)
A seconda del soggetto della frase (la persona che sta parlando o la persona di cui si sta
parlando), la lettera finale del participio passato cambia. Attenzione, però, questo succede
solo ed esclusivamente nei verbi che vogliono essere come ausiliare il verbo essere.
Essere o avere?
Come scelgo l’ausiliare adatto per un verbo? Esiste un metodo che si basa su una
classificazione dei verbi in verbi transitivi, verbi intransitivi e verbi riflessivi ma, per chi
parla spagnolo, è abbastanza complesso distinguere le prime due categorie di verbi.
Per evitare questo problema, i verbi possono classificarsi in 7 categorie distribuite in:
Ausiliare “essere” -> 5 categorie
Ausiliare “avere” -> 2 categorie
Categorie “essere”
I verbi che vogliono l’ausiliare essere sono:
Verbi di movimento: sono tutti quei verbi che indicano uno spostamento da un punto A
ad un punto B o viceversa (andare, tornare, partire, uscire, entrare…)
Verbi di cambio di stato: sono tutti quei verbi che indicano una “trasformazione”
(nascere, crescere, morire, diventare…)
Verbi riflessivi: sono tutti quei verbi che finiscono in -arsi, -ersi, -irsi (addormentarsi,
prendersi, vestirsi…).
Attenzione al pronome riflessivo!
Verbo essere o verbo stare: per entrambi il participio passato comune (ed irregolare) è
STATO
Verbo avere
Verbi del “montón”: i verbi che non ho ancora collocato nelle altre categorie
Cosa ci faccio con queste categorie? Nei primi esercizi, il processo che devi seguire è
questo:
Devo mettere il pronome riflessivo? NO, il verbo finisce in -are non in -arsi!