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Nominativo plurale
1. desinenza in –a (arcaica);
2. desinenza in –e:
a. per i sostantivi il cui tema termina in consonante molle, funzionalmente molle o –l
(eccetto i sostantivi con terminazione in –ec)
b. sostantivi maschili inanimati con terminazione in –ans, sostantivi maschili personali
con terminazione in –Anin
3. desinenza in –i:
a. sostantivi maschili personali il cui tema termina in consonante dura (eccetto quelli
terminanti in –k, –g, –l, –r)
b. sostantivi maschili animati o inanimati (non personali) con terminazione in –k o –g
5. desinenza in –y:
a. sostantivi non personali con terminazione in consonante dura (eccetto –k, –g, –l)
b. sostantivi personali con terminazione in –k, –g, –r (alternanza consonantica del tema)
c. sostantivi personali con suffisso in –ec
Varianti flessive con terminazione inanimata per sostantivi maschili personali con funzione
peggiorativa. Alternanza regolare per i sostantivi con terminazione in –ak, riguarda solo
l’opposizione –owie // –i, –y, non –y // –e
Differenziazione semantica delle terminazioni –owie // –y, –i (Arabowie // araby, dziadowie //
dziady, królowie // króle, faworyci // faworyty).
Genitivo singolare
Genitivo plurale
Accusativo sing.
L’accusativo maschile plurale non presenta scostamenti dalla distinzione fondamentale in due
sottocategorie (personali, animati/inanimati).
Dativo
Strumentale
Lo strumentale singolare non presenta irregolarità. Il plurale conosce solo una ristretta
categoria di sostantivi con desinenza in –mi: końmi, liśćmi, pieniędzmi, przyjaciółmi
(gałęźmi). In alcune espressioni idiomatiche si è mantenuto l’antica desinenza strumentale
plurale in –y: dawnymi czasy, innymi słowy, przed dwoma laty.
Prepositivo
Non è problematico. La scelta della desinenza ha logo su base morfologia tra due possibilità:
a. i sostantivi con terminazione del tema in consonante dura (eccetto –k, –g, –ch, –l)
hanno la desinenza in –e con conseguente palatalizzazione della consonante tematica
b. i sostantivi il cui tema termina in consonante molle o funzionalmente molle o in –k, –
g, –ch, –l hanno la desinenza in –u.
Pochissime le eccezioni: dom, pan, syn hanno il prepositivo in –u. Il sostantivo dzień ha due
possibilità: (w) dniu // (we) dnie con differenziazione semantica.
Al plurale la desinenza in –ach è regolare, fatta eccezione per tre denominazioni di stato: (w)
Niemczech, (na) Węgrzech, (we) Włoszech.
Vocativo
Se il sostantivo maschile viene declinato secondo il modello dei sostantivi con terminazione
tematica in consonante dura, la desinenza sarà –e con conseguente palatalizzazione della
consonante finale del tema.
Se invece il sostantivo viene declinato secondo il modello molle o funzionalmente molle, la
desinenza sarà –u. Benché nella stragrande maggioranza dei casi la desinenza del vocativo
maschile coincida con quella del prepositivo, la concordanza non è tuttavia assoluta. La
desinenza in –e viene percepita infatti oggi come stilisticamente più alta, pertanto abbiamo
alternanze differenziate stilisticamente: młodzieńcze // młodzieńcu, powstańcze // powstańcu,
zesłańcze // zesłańcu etc. Altri sostantivi hanno mantenuto l’antica desinenza in –e senza mai
avere assunto la più recente in –u: Boże, chłopcze, księże, ojcze.