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La Seconda Rivoluzione Industriale produce una fortissima accelerazione in tutti i campi, in particolare:
- Fortissima accelerazione nei processi di urbanizzazione: un gran flusso di persone che dalle
campagne si muovono verso le città;
- Città che tendono a diventare sempre più grandi metropoli e che tendono a diversificarsi e ad
organizzarsi;
- Diffusione sempre più ampia dei giornali che è corrispettiva allo sforzo che gli Stati Nazionali
mettono in campo per adeguare quelle stesse società alle ambizioni imperiali degli Stati nazionali
(fine Ottocento coincide con il nazionalismo, l’imperialismo);
- Promuovere l’alfabetizzazione.
Quindi una fortissima accelerazione che naturalmente non può che investire la stampa: la stampa si
sottomette pienamente alle leggi di mercato e segue le logiche del mercato capitalistico.
La stampa diventa il mezzo di comunicazione di massa per eccellenza, oltreché diventare il luogo
privilegiato dell’innovazione tecnologica.
INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
• Tra le più importanti c’è la “composizione a macchina”: nel 1886 il “Tribune” di New York è il
primo giornale a utilizzare la Linotype: macchinario che permette al compositore di posizionare
in maniera meccanica i caratteri mobili, spaziandoli tra loro in maniera automatica e versando
su di loro un getto di piombo fuso. Quest’operazione che negli anni precedente era compiuta
manualmente (manualmente si componevano i singoli caratteri di piombo su cui poi
l’inchiostro veniva versato), ora questa nuova macchina permette di accelerare enormemente i
tempi facilitando le operazioni di composizione.
• Nel 1890 viene brevettata la macchina a rotocalco, una tecnica di stampa che usa la calcografia:
l’inchiostro non viene più versato su dei caratteri in rilievo, bensì su una matrice in incavo.
Questo permette di gestire meglio la possibilità di stampare in policromia.
• Nel 1904 viene brevettata la Litografia: utilizza delle pietre particolari che, nelle parti in cui non
c’è l’inchiostro, trattengono un sottile velo d’acqua, quindi, nel momento in cui si scrive, la
carta riceve solo l’inchiostro che si deposita sulle parti disegnate e non sulle altre. Questa è una
tecnologia più economica perché non necessita di avere la composizione dei caratteri.
Accanto questa organizzazione molto più produttivistica del giornalismo, abbiamo anche un’organizzazione
scientifica del lavoro giornalistico:
• Nascono gli uffici di stampa: sezioni di lavoro all’interno di imprese, sia private che pubbliche,
che si dedicano ai rapporti con i giornalisti.
Dal punto di vista storico gli uffici di stampa nascono negli anni ‘40 dell’Ottocento negli Stati
Uniti, un’innovazione portata dalle necessità delle grandi imprese di ferrovie americane.
Sono propri le imprese ferroviarie americane che si dotano di uffici stampa, secondo il modello
dei partiti politici, per influenzare l’opinione pubblica: in questi anni, a causa di una serie di
incidenti ferroviari e a causa di una serie di scandali, vi è il rischio molto serio che il governo
ferroviario introduca una legislazione più severa e quindi c’è la necessità per queste aziende di
avere un rapporto più attento con la stampa.
Da qui l’assunzione da parte di queste aziende, di giornalisti per raccontare al pubblico la
“versione aziendale” di un avvenimento.
Il precursore è Finneas Taylor Barnum, organizzatore di uffici stampa: per egli il modello di
comunicazione deve essere un modello basato sulla fantasia, sulla creatività per colpire
l’opinione pubblica e sulla relazione diretta di un press agent con il giornalista, con l’obiettivo di
ottenere visibilità sui media e quindi attirarne l’attenzione, attraverso anche l’uso del gossip.
Un ruolo molto importante verrà svolto dal Lord North Cliff, a cui il governo britannico incarica di gestire la
propaganda verso l’esterno ovvero verso gli Stati Uniti; quindi, giunge negli Stati Uniti nell’aprile del 1917 e
convinse il presidente Wilson a intervenire in guerra.
Una volta entrati in guerra la macchina della propaganda statunitense si metterà in moto molto
rapidamente: sarà costituito nel 1917 una Commissione della Pubblica Informazione (CPI): composta da
giornalisti, intellettuali e pubblicitari, la CPI è divisa in due sezioni:
1. Una per la propaganda nei confronti delle opinioni pubbliche straniere, sostenendo la diffusione
degli ideali americani;
2. Una incaricata di sostenere il morale del fronte interno.
GERMANIA
In Germania l’apparato di propaganda si dedica soprattutto alla censura interna, la grande preoccupazione
è quella che la popolazione tedesca possa non reggere lo sforzo tremendo della guerra e quindi che vi
possano essere delle insurrezioni interne, il cedimento del “fronte interno”.
Evitano quindi che il disagio delle notizie possano produrre una rottura del fronte interno.
FRANCIA
Nell’agosto del 1914 vengono concessi ampi poteri al governo per la gestione della propaganda e della
censura. Lo Stato Maggiore si occupa della gestione delle notizie dal fronte, il governo mobilita gli
intellettuali e le organizza all’interno del bureau de presse (ufficio stampa).