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‚70.
di Wolfgang Kuschel e ANNI '50
Angelika Fabian
© Rielaborazione grafica 10 Konstantin Ploberger
Velvet Firenze Malcesine Anni ‘50
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11 Ute Bommer
Marina di Massa 1958
4
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Kurz-Interviews,
Übungen zu Grammatik 14 Johanna Basler
SOCIETÀ
Vespa e Lambretta,
icone a due ruote
SPECIALE LINGUA
“Scusi, l’auto non va
più!” Dal meccanico
REPORTAGE
Rimini negli anni
Sessanta
und Aussprache. Lignano Sabbiadoro 1959
15 Martin Metzler
ADESSO PLUS
Rimini 1959
Nützlich und unterhaltsam:
Das Begleitheft zu ADESSO Evi Schwarz 1957
16 Christa Boucke
mit Zusatzübungen.
Verso l’isola d’Elba 1957
18 Heide Schlede
Sicilia 1957
ADESSO in classe
4
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L’AUTRICE
È per questo che nell’InClasse che vi proponiamo questa f esercizi fotocopiabili
volta troverete delle attività diverse dal solito, attività
Helmut Platz
Französisch
Spanisch
Italienisch
Deutsch als
Fremdsprache
3 MEDIO DIFFICILE L50 min. f s pag. XX
Oggetti, opere e abitudini che hanno fatto la storia
•
turale attività ludica
• •
Attività: produzione oral lettura riflessione cul-
4 MEDIO DIFFICILE L40 min.
Una lettera dal passato
Attività: attività di scrittura creativa
•
produzione orale riflessione culturale 20
ADESSO in classe ist ein kostenloser Service für ADESSO-Abonnenten in Lehrberufen.
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ZEIT SPRACHEN GmbH, Kistlerhofstr. 172, 81379 München/ Deutschland.
E-mail: lehrer@zeit-sprachen.de
Impressum:
GESCHÄFTSFÜHRER: Ulrich Sommer
CHEFREDAKTEURIN: Rossella Dimola (V.i.S.d.P.)
AUTORIN: Maria Balì
LEITUNG MARKETING: Frederik Leder
ANZEIGEN Katja Ziemann
Jesolo e Venezia 1953
ADESSO IN CLASSE 4/2023
21 Rosemarie Ulrich
Malcesine, Verona... 1953
ZEICHENERKLÄRUNG
UND LESER-SERVICE 22 Uli Schweizer
1965 Erich Leonhard
Pietrasanta 1954
lettera Unterstreichung
unregelmäßige Betonung
24 Ulrike Franziska Thor
AUDIO ADESSO AUDIO Lido di Jesolo 1955
Texte zum Anhören
24 Sigrid Krüger
PLUS ADESSO PLUS Verona 1952
Thematische
Sprachübungen 26 Dieter Scholz
Rimini 1954
Claudia Bamberger
www.adesso-online.de 28 Hilde Kratzer
1970
36 Heidi e Alexander
Wildfeuer
Dieses Heft geht an unsere Abon- Napoli 1965
nentinnen und Abonnenten. Am
Kiosk ist es nicht erhältlich, aber in 38 Günter Havekost
unserem Online-Shop: Malcesine 1968
www.adesso-online.de/italienreise
1968
Sicilia 1978
40 Michael Bayer
Finale Ligure 1961 Günter Havekost 75 Helga Edletzberger
Cesenatico,
41 Dietrich Hofmann Ventimiglia 1970
56 Wolfgang Kuschel
Caorle 1966
Lago di Caldonazzo
75 Inga Thomas
1961
42 Sigrid Borches Alassio Anni ‘70
Limone sul Garda 1961
58 Ursula Storb
76 Martin Gussetti
La Spezia, Pisa... 1963
44 Eva Enichlmayr Napoli 1979
Taranto 1963
59 Frank Ponath
77 Carmen Collée
Valverde di Cesenatico
45 Angelika Fabian Lago di Garda Anni ‘70
Anni ‘60
Alassio Anni ‘60
78 Hannelore Vollweiter
ANNI '70
46 Marianna Oswald Tropea Anni ‘70
Lago Trasimeno 1961 64 Martin Fehrle
Napoli, Stromboli 1973 79 Dagmar Jirsa
47 Peter Skopp Venezia 1970
Rimini, Riccione... 1960 66 Brigitte Widmer
Rimini e San Marino 1973 80 Karl-Heinz Maul
48 Detlef Wagner Caprera 1975
Venezia 1961 67 Armin Hierl
Roma 1978 81 Wolfgang Volpers
49 Sabine Lerchenberger Lago di Garda 1974
Alto Adige 1964-65 68 Claudia Bamberger
Gatteo a Mare 1970
50 Tonio Keller
Bibione, Lago d’Iseo... 1969 69 Elisabeth Dorner
Roma 1972
Günter Havekost 1968 51 Martin W. Müller
Lago di Garda 1960 70 Monika Wagner-Koch
Firenze, Roma... 1977
52 Gabriele Rost-Brasholz
Viserba di Rimini Anni ‘60 71 Gabriele Bechtold
Liguria 1970
54 Erich Leonhard
1957
Approfondimenti
6 Anni ’50. L’Italia com’era 30 Anni ’60. L’Italia com’era 59 L’autostrada del Brennero
11 Volare oh oh! 35 Il gelato confezionato 60 Anni ’70. L’Italia com’era
13 Benvenuti turisti! 37 L’autostrada del Sole 65 Funiculì
15 La musica che unisce 39 Il mito dell’Adriaküste 67 Papa Giovanni Paolo I
17 Lambretta e Vespa 40 Il rito della colazione 69 Cocco bello!
19 Il Sud che arranca 42 Lira, che forte! 71 L’autunno caldo
21 Turismo all’aria aperta 46 Le balere 73 L’inflazione galoppante
23 Le biglie 49 Venezia anni ’60 77 La moda degli anni ’70
27 La più bella d’Italia 51 L’ora legale 79 Il topless
28 Salvatore Giuliano 57 I liquori di moda 81 Crisi e austerity
G
li anni Cinquanta sono un momento magico per l’Ita-
NEGLI ANNI lia. Lasciata alle spalle la tragedia della guerra, l’euforia
CINQUANTA NON SI cancella i ricordi dolorosi: non si deve più lottare per
sopravvivere, ma finalmente “solo” cercare di essere
DEVE PIÙ LOTTARE felici. Un’ondata di creatività investe il paese. Natalia
Ginzburg scrive nel suo bel romanzo Lessico famigliare
PER SOPRAVVIVERE, (1963): “Tutti pensavano di essere poeti, tutti pensavano
MA “SOLO” di essere politici; tutti si immaginavano che si potesse e
si dovesse far poesia di tutto, dopo tanti anni in cui era
CERCARE DI ESSERE sembrato che il mondo fosse ammutolito e pietrificato
e la realtà era stata guardata come di là da un vetro, in
LIBERI E FELICI una vitrea, cristallina e muta immobilità”. L’Italia, in soli
10 anni, cambia volto: da paese arretrato e contadino di-
venta una società moderna, proiettata nel futuro.
A fare da caposcuola è il cinema cosiddetto “neorealista”,
che era stato un raggio di sole già alla fine del fascismo
con capolavori come Ossessione (1943) di Luchino Vi-
sconti o Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini,
Marina Collaci che raccontavano senza abbellimenti o moralismi la
DIFFICILE AUDIO PLUS realtà, coinvolgendo però lo spettatore, inducendolo a
lasciare alle spalle , hinter sich lassen Lessico famigliare , dt. Titel: Mein vitreo , gläsern, glasig il capolavoro , Meisterwerk
Familien-Lexikon
cancellare , auslöschen l’immobilità , Regungslosigkeit l’abbellimento , Beschönigung
immaginarsi , sich vorstellen
doloroso , schmerzhaft arretrato , rückständig coinvolgere , einbeziehen
ammutolire , verstummen
l’ondata , Welle proiettare , katapultieren lo spettatore , Zuschauer
pietrificare , versteinern
investire , erfassen il caposcuola , Vorreiter indurre , anregen
Konstantin Ploberger
Malcesine
Konstantin Ploberger
Anni '50
Anni ’50
Volare oh oh!
svolta, quando il pugliese
Ute Bommer Domenico Modugno sale
sul palcoscenico del Festival
Marina di Massa di Sanremo e canta Nel blu
dipinto di blu con il collega
Johnny Dorelli. È la prima
1958 volta che un cantante in
gara interpreta un proprio
brano ed è anche la prima
Posso offrirvi un gelato? volta che una canzone leg-
gera, poetica e non incentra-
Il mio primo viaggio in Italia è stato a Marina di Massa. ta sul tema dell’amore con-
Avevo 19 anni e sognavo da molto tempo di andare in Italia. quista il pubblico. Inoltre
La mia amica Barbara aveva un anno meno di me. Avevamo Modugno rompe gli schemi
pochissimi soldi e decidemmo di fare l’autostop all’insaputa dell’esecuzione tradizionale,
dei nostri genitori. Qualche volta si fermava un camion e il che voleva l’artista com-
camionista pensava probabilmente che non fossimo interessate posto, con le braccia ferme
solo a un semplice passaggio, ma a qualcosa di più, e provava lungo i fianchi. Al momento
a toccarci. Per dimostrare la nostra innocenza cantavamo del famosissimo ritornello
canzoni come Alle Vögel sind schon da, e funzionava, ci (Volare oh oh, cantare oh oh oh)
lasciavano in pace. Arrivate a Marina di Massa abbiamo spalanca le braccia, in un ge-
pernottato all’albergo della gioventù. La mattina successiva sto a quel tempo inconsueto
siamo andate in spiaggia. Un ragazzo italiano si è avvicinato e liberatorio. Il pubblico lo
quasi subito: “Posso offrirvi un gelato?” “Sì, grazie, gern”. acclama: Modugno è la star
Il giorno dopo era di nuovo lì e voleva offrirci di nuovo il della nuova musica italiana.
gelato. Io: “Tu potere pagare mangiare?” La conversazione si Il singolo Nel blu dipinto di blu
limitava a poche parole, ma dovevamo averlo colpito, perché resta per settimane al verti-
ci invitò a cena. Lui si chiamava ce delle classifiche italiane e
statunitensi e il suo trionfo
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Antonio. Io non volevo dire il
mio vero nome e dissi: “Mi chiamo infonde nuova vita a tutta
Cristina”. Antonio si innamorò di me. l’industria mu-
Tornata a casa ricevetti, malgrado sicale ita-
erano gli alberghi il nome sbagliato, una cartolina liana.
della gioventù dopo l’altra. Un giorno mi scrisse che
[Jugendherbergen] sarebbe venuto a trovarmi e arrivò
in Italia negli anni con l’anello di fidanzamento! Dopo la
Cinquanta, con oltre festa di fidanzamento, sono andata in
2.000 posti letto. Italia dove mi hanno sempre chiamata
Molti erano ricavati in Cristina, malgrado sapessero la
ville e palazzi storici. verità.
offrire qc. , hier: auf etw. l’albergo della la verità , Wahrheit l’esecuzione f. , hier: Aufführung
einladen gioventù , Jugendherberge
VOLARE OH OH! composto , anständig
all’insaputa di qcn. , ohne jds. Wissen avvicinarsi , näher kommen
la svolta , Wendepunkt il fianco , Seite
il camion , Lkw limitarsi , sich beschränken
il palcoscenico , Bühne il ritornello , Refrain
il camionista , Lkw-Fahrer colpire , hier:
la gara , Wettbewerb spalancare , ausbreiten
beeindrucken
il passaggio , hier: Mitfahrgele-
il brano , Stück inconsueto , ungewöhnlich
genheit invitare , einladen
incentrare liberatorio , befreiend
toccare , berühren innamorarsi , sich verlieben
su qc. , sich um etw.
acclamare , feiern
l’innocenza , Unschuld ricevere , erhalten drehen
il vertice , Spitze
lasciare in pace , in Ruhe lassen malgrado , trotz rompere
gli schemi , mit Klischees la classifica , hier: Charts
pernottare , übernachten l’anello di
aufräumen
fidanzamento , Verlobungsring infondere , einflößen
Hartmut Thiele
Verso Roma
1956
In motorino fino alla Città eterna
Undici anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, mio fratello
di 16 anni, un amico coetaneo e io, di 15 anni, decidemmo di realizzare
il nostro sogno: visitare la “Città eterna”. Era una grande avventura
fare un viaggio così lungo, di ben 4.000 chilometri. Avevamo tre
motorini e così, nel gennaio 1956, abbiamo iniziato a pianificare il
nostro viaggio. Il ciclomotore aveva solo una cilindrata di 49 cc, 5,2
CV e viaggiava a una velocità massima di 40 km all’ora. All’epoca non
c’erano protezioni come il casco e le scarpe da moto. Non c’era nemmeno
il navigatore e nessun cellulare. Avevamo pochi soldi, perciò abbiamo
mangiato principalmente pane e marmellata e spaghetti. Siamo partiti
con i pantaloni corti di pelle, pensando di tornare a casa dopo tre
settimane. Avevamo una vecchia mappa della Germania e dell’Italia.
Le strade erano danneggiate dalla seconda guerra mondiale, avevano
grandi buche e non avevano marciapiedi. Ogni giorno percorrevamo
tra gli 80 e i 100 chilometri e la sera dormivamo negli ostelli della
gioventù. Ci interessava molto ammirare chiese, castelli e città, che
erano ancora parzialmente distrutte. La maggior parte delle volte,
tuttavia, siamo riusciti a fare delle vere e proprie visite turistiche,
senza però dover pagare il biglietto d’ingresso. Il nostro tour era
iniziato da Norimberga, poi avevamo proseguito per Monaco di Baviera,
Innsbruck e via Brennero (dove non c’era ancora l’autostrada) fino
a Bolzano e Merano, dove abbiamo visto per la prima volta lo “stile
JUKE-BOX italiano”. Al Lago di Garda (…) abbiamo raccolto le nostre prime
Tu vuo’ fa’ l’americano, impressioni sull’Italia: le banconote erano grandi come un foglio
del napoletano Renato DIN A4 e non entravano nelle borse che tenevamo appese al petto; le
Carosone, esce nel persone erano abbronzate, allegre e con i capelli neri. Poiché non
1956 ed è subito un sapevamo parlare italiano, acquistare qualcosa era sempre difficile,
successo, grazie al suo ma divertente. I supermercati non esistevano, a quel tempo, e i piccoli
irresistibile [unwider- negozi erano pieni di cibi per noi sconosciuti. Anche i segnali
stehlich] ritmo boogie stradali erano diversi in Italia e, soprattutto, il clacson delle auto
woogie. Il testo ironizza suonava di continuo. Siamo arrivati a Verona, dove abbiamo visitato
sul “sogno americano” l’Arena e poi abbiamo proseguito fino a Venezia. Come siamo rimasti
degli italiani nel dopo- stupiti davanti alle chiese, ai palazzi e alle “strade d’acqua”! (…)
guerra [Nachkriegszeit]. Siamo andati anche a Ravenna, dove abbiamo visitato la tomba di
Johanna Basler
Lignano Sabbiadoro
1959
So klang ein Song in 1955, den wir begeistert mitsangen, weckte und
Grazie ad alcune verstärkte er in unseren damals 18-jährigen Herzen doch den Wunsch
lungimiranti nach mehr als dem Schwimmen im heimatlichen Fluss: „Das Meer“ –
[weitblickend] opere keiner von uns hatte es bisher gesehen. Da wollten wir hin –
architettoniche, come in das Land, in dem immer die Sonne scheint, die Menschen fröhlicher
la “spirale di negozi sind, Kleider und Schuhe viel modischer und billiger sein sollen
e servizi”, firmata da und nicht zuletzt sollen die jungen Männer galant und charmant
Marcello D’Olivo, lo sein. Diese Eigenschaften waren bei unseren Mitschülern und
sviluppo turistico a Sportfreunden nicht sehr ausgeprägt.
Lignano Sabbiadoro, Nach 15-stündiger Zug- und Busreise erreichten wir das Traumziel:
decolla [decollare: starten] Lignano Sabbiadoro. Das gebuchte Hotel erwies sich als Baustelle.
già nel primo dopo- Ratlos und erschöpft warteten wir auf unseren Koffern sitzend
guerra [Nachkriegszeit]. auf ein Wunder. Nach einer gefühlten Ewigkeit kam es auch in
I turisti nel 1960 sono Gestalt eines älteren Herrn, der sich sofort an unsere Buchung
già 1,8 milioni. erinnerte, sehr bedauerte und uns dann in einem anderen alten Hotel
unterbrachte. Wir waren mit allem einverstanden, waren wir doch am
Ziel unserer Wünsche: Das Meer lag vor uns, die Sonne schien immer.
Es waren zwei interessante Wochen, in denen wir nicht nur die
italienische Gastfreundschaft kennen- und korrekt Spaghetti essen
lernten, sondern auch einen Strand ohne Liegestuhlreihen genießen
konnten und zum ersten Mal Seepferdchen sahen.
Auch wenn es an diesen Stränden im Zeitalter des Massentourismus
ganz anders aussieht, empfehlen wir auch heute noch: „Komm ein
bisschen mit nach Italien ... “.
Martin Metzler
Dalla fine degli anni Cinquanta il
legame tra italiani e tedeschi Rimini
si consolida anche grazie alle
canzoni. Caterina Valente, nata
a Parigi da genitori italiani e 1959
sposata con un tedesco, è una
delle prime “ambasciatrici” della
cultura italiana in Germania.
Valente diventa famosa cantando La scoperta del mare
bellissimi brani che ricordano le
atmosfere estive, per esempio Negli anni Cinquanta sono andato in vacanza con i miei
Komm ein bisschen mit nach Italien genitori a Rimini. Per me, che all’epoca ero un ragazzino
(1955) e fa sognare con hit italiane delle montagne svizzere, la prospettiva di vedere il mare
come Marina, Bongo bongo cha cha per la prima volta nella mia vita era davvero emozionante.
cha e con l’interpretazione delle (...) Quando la striscia blu del mare è apparsa per la prima
canzoni più famose di Domenico volta, poco dopo Bologna, il giubilo a bordo ha fatto
Modugno. La tendenza prosegue spegnere l’autoradio. Mia sorella Heidi, più giovane di me,
anche nel decennio successivo. chiedeva eccitata: “Dov’è? Dov’è? Dov’è il mare?“ Nei giorni
Patti Pravo diventa famosa in successivi abbiamo potuto scoprire cosa significa “mare” in
Germania con Das Paradies auf Italia: un’immensa spiaggia sabbiosa, all’epoca quasi senza
dieser Welt (1969), traduzione del turisti (oggi inimmaginabile!). Per noi bambini una distesa
brano Il Paradiso; Mina nel 1962 di sabbia infinita con altrettante possibilità di gioco
ottiene un discreto successo e un mare dolce, piacevole, perennemente “ondeggiante”.
La musica che unisce
con Heißer Sand, composta da Questo “avanti e indietro” rinfrescante e schiumoso avrebbe
Werner Scharfenberger e Kurt potuto divertirci per ore. I nostri genitori restavano con
Feltz; mentre Milva canta testi noi in spiaggia per tutta la giornata. Quando non facevano
di Brecht. Nel 1962 spopola in una passeggiata sulla spiaggia con noi, passavano ore e
Germania Zwei kleine Italiener ore sotto l’ombrellone sulle sedie a sdraio e leggevano.
cantata da Conny Froboess. Per la Anche l’hotel dove alloggiavamo mi colpì molto, con la
prima volta si parla dei lavoratori sua enorme sala da pranzo, le piastrelle di ceramica
immigrati, ma senza alcuna critica luminose e rinfrescanti (a casa avevamo pavimenti in
sociale: i due italiani protagonisti parquet o moquette) e le enormi eliche dei ventilatori sul
del pezzo hanno semplicemente soffitto. Indimenticabile anche il pane bianco, finissimo
nostalgia di casa e di Tina e Marina, e morbidissimo. Che differenza dal nostro noioso, ma
che sono rimaste a Napoli. Intanto presumibilmente più sano, Ruchbrot. La spiaggia non ci
in Italia le gemelle Kessler fanno bastava mai, anche quando eravamo a letto: l’infrangersi
impazzire gli italiani con il loro delle onde ci cullava in un lungo sonno infantile, con
Dadaumpa (1961). sogni di enormi castelli di sabbia.
Christa Boucke
affittare , mieten sfruttare , nutzen l’equilibrio , Gleichgewicht non farsi attendere , nicht auf sich
warten lassen
trascorrere , verbringen l’Ascensione f. , Christi Himmelfahrt condito , hier: angemacht
l’attrazione f. , Sehenswürdigkeit
l’orgoglio , Stolz la Pentecoste , Pfingsten diffuso , verbreitet
il serbatoio , Tank
lo scooter , Motorroller la conducente , Fahrerin l’intenzione f. , Absicht
intasarsi , sich verstopfen
l’obbligo di il portabagagli , Gepäckträger la salita , Bergauffahrt
portare il casco , Helmpflicht la stazione
torcersi le mani , die Hände ringen il mulo , Maultier, hier: Esel
di servizio , Tankstelle
il fazzoletto
indignato , empört l’inclinazione f. , Steigung
da testa , Kopftuch farcela , es schaffen
dondolare , schaukeln moderato , leicht, mäßig
l’impiegato , Angestellter la tanica , Kanister
Heidi Schlede
Sicilia
La prima volta che sono stata in Italia avevo 14 anni. Era il 1957.
Eravamo un gruppo di studenti del liceo classico. Il nostro caro
insegnante di matematica organizzava ogni anno un’escursione in un
paese diverso. Nel 1957 la meta era la Sicilia. Siamo partiti in treno
da Berlino ed è stato un viaggio molto lungo. A quei tempi, negli
scompartimenti, non c’erano sedili imbottiti come oggi, bensì sedili
di legno duro. Ma noi eravamo giovani e non ci importava. Oggi per me
sarebbe un incubo! Mi ricordo che, non sapendo neanche una parola
in italiano, abbiamo spostato la leva del riscaldamento su “caldo”
e abbiamo sudato molto! A Napoli abbiamo preso il traghetto fino a
Palermo, che era il punto di partenza del nostro giro della Sicilia.
Per noi giovani tedeschi iniziava in quel momento una vera avventura:
la gente, la lingua, il cibo, la natura, i templi, tutto era totalmente
sconosciuto per noi. Mi ricordo bene ancora oggi del mio stupore
nel vedere limoni e arance crescere sugli alberi. E tutti i fiori
meravigliosi e i cespugli e i prati in fiore, un miracolo! L’entusiasmo
cresceva di ora in ora mentre vedevamo Monreale, Trapani, Erice,
Agrigento, Siracusa, Catania, l’Etna e Taormina con lo straordinario
panorama del Teatro antico lungo la costa, in lontananza.
Indimenticabile! Dopo tre settimane meravigliose siamo tornati con il
traghetto da Messina in Calabria, e poi in treno fino a Berlino.
Adesso ho 79 anni e ancora mi ricordo esattamente di tutto.
Evi Schwarz
Lignano, Trieste
Sono nata nel 1951. A partire dal 1957 sono andata in vacanza in Italia
con i miei genitori e la nonna quasi ogni anno. La mia famiglia vive
nelle Alpi bavaresi, per questo preferiva andare in vacanza al mare.
Questa fotografia mi mostra da bambina, a 6 anni, a Trieste.
il liceo classico , humanistische importare , etwas ausmachen il giro , hier: Rundreise in fiore , blühend
Gymnasium
l’incubo , Albtraum l’avventura , Abenteuer il miracolo , Wunder
l’escursione f. , Ausflug, Exkursion
spostare , umstellen il cibo , Essen l’entusiasmo , Begeisterung
la meta , Ziel
la leva , Hebel sconosciuto , unbekannt, neu straordinario , einzigartig
lo
il riscaldamento , Heizung lo stupore , Staunen la lontananza , Ferne
scompartimento , Abteil
sudare , schwitzen il cespuglio , Strauch indimenticabile , unvergesslich
imbottito , gepolstert
il traghetto , Fähre il prato , Wiese mostrare , zeigen
duro , hart
Evi Schwarz
attività produttive industriali permanenti nel
Meridione. Tra il 1951 e il 1954 la Commissione
parlamentare d’inchiesta sulla miseria in Italia
aveva fatto luce sulle effettive condizioni di vita
1957 nel Sud. Nel 1953, aveva rilevato la Commissio-
ne, più di 12 milioni di italiani, un quarto della
popolazione, vivevano in condizioni di povertà
estrema o assoluta; oltre il 50% delle famiglie di-
sagiate si trovava al Sud (il 15,6% al Centro, solo
il 5,8% al Nord), in particolare in Calabria, Puglia
e Basilicata. Molte vivevano in cantine, baracche
e grotte, non mangiavano quasi mai la carne, non
possedevano scarpe e avevano un grado di istru-
zione minimo. È di questi anni la scoperta delle
misere condizioni di vita dei lucani nei Sassi di
Heidi Schlede
1957
6,5
milioni i turisti stranieri che JUKE-BOX
alloggiano [alloggiare: über- Negli anni Cinquanta
nachten] negli alberghi italiani Fred Buscaglione (1921-
nel 1957; le presenze [Besu- 1960) porta in Italia lo
cher, hier: Urlauber] arrivano swing. Tra le sue canzoni
a 23 milioni. I più numerosi più famose ci sono Che
sono i tedeschi, seguiti da bambola, Love in Portofi-
austriaci e svizzeri. no ed Eri piccola così.
arrancare , sich abmühen mancare , fehlen la Cassa del Mezzogiorno: staatlicher la baracca , Hütte, Baracke
Fonds für Süditalien (1951-1992)
l’inchiesta , Untersuchung le stoviglie pl. , Geschirr la grotta , Höhle
l’avvio , Beginn
a puntate , mehrteilig le posate pl. , Besteck possedere , besitzen
permanente , dauerhaft
le condizioni (pl.) dilagante , grassierend l’istruzione f. , Bildung
di vita , Lebensbedingungen la miseria , Elend
il Meridione , Süditalien la scoperta , Aufdeckung
l’abitazione f. , Wohnung fare luce , beleuchten
il decennio , Jahrzehnt i lucani pl.: Bewohner der Basilikata
il gabinetto , Toilette la povertà , Armut
il governo , Regierung la vergogna , Schande
la paglia , Stroh disagiato , mittellos
istituire , einrichten
la cassa , Truhe la cantina , Keller
Helmut Platz
Jesolo e Venezia
107
tori, l’Auto campeggio club Piemonte, era nata [ausgestattet] italiano, il Cavallino bianco.
in Italia già nel 1932. Il fenomeno esplode La fabbrica era la Nsu Motorenwerke, che
[explodieren] poi negli anni Cinquanta, quando oggi conosciamo tutti come Audi, che crea il
molti italiani si trasferiscono nelle città per campeggio per i suoi dipendenti [Beschäftigter]
lavorare e sognano una vacanza in montagna e poi lo apre al pubblico. Un’oasi di verde sul lire è il prezzo di
o in riva [Ufer] al mare. Hanno la possibilità di mare, a pochi passi da Venezia, adatta a ogni un chilo di pane
acquistare a rate [kaufen auf Raten] una mac- portafoglio. Il modello piace, i campeggi si nel 1953. Un chilo
china, essenziale per trasportare tende [Zelte] moltiplicano e i turisti che li frequentano di burro costa 1.201
e pentolame [Kochgeschirr] e per illuminare sono sempre più numerosi. Nel 1967 i lire, un litro di olio di
[beleuchten] le tende durante la notte. Proprio campeggi italiani registrano 12,4 milioni oliva 485 lire.
una fabbrica di automobili inaugura nel 1955 di presenze.
Rosemarie Ulrich
Ich glaube, kaum jemand kann heute nachempfinden, was das damals
hieß nach den Kriegs- und Nachkriegsjahren. Wer reiste denn
schon? Aber wenn, dann musste es Italien sein, das Bildungsziel
der Deutschen, der Traum vom Süden, „das Land, wo die Zitronen
blühn”, auf den Spuren Goethes. Ein kleiner brauner VW und zwei
junge Leute voller Neugier und Erwartung. Schon die Alpen für die
damaligen Flachlandbewohner zum Staunen, hinter dem Brenner,
glaubte man, die Luft sei weicher, neue Laute, die ersten Zypressen.
Malcesine, ein malerischer stiller Ort am Gardasee – es gab wohl
noch keine Busreisen, aber die ersten Spaghetti! Über Verona,
Venedig, Bologna nach Florenz. Nun wollten wir auch all das sehen
und erleben, wovon man uns in der Schule erzählt hatte – mangels
Bücher anhand von Schwarz-Weiß-Postkarten – von den Medici
und Michelangelo, Dom und Uffizien, Santa Croce und Santa Maria
Novella, der Ponte Vecchio und San Miniato – deren Alabasterfenster
uns damals viel sauberer erschienen. (...) Über Pisa, La Spezia,
Rapallo ging es zurück. Eine Bootsfahrt führte uns zum Kloster
CINEMA San Fruttuoso, das damals noch völlig einsam in seiner Bucht lag.
Nel 1953 esce Vacanze Weiter nach Genua, Mailand, Meran. Von dort u.a. zum Vigiljoch –
romane, che vincerà tre damals nur zu Fuß zu erreichen, heute ein viel besuchter Skirummel.
Oscar nel 1954. Audrey (...) Mit einer Propellermaschine bis Catania! Ich werde nie den
Hepburn e Gregory Peck Duft der blühenden Orangenbäume nach der Landung vergessen. Eine
sfrecciano [sfrecciare: Woche Taormina mit Blick auf den Ätna und das Meer. Sizilien war
flitzen] in sella [auf] a damals noch wenig für den Tourismus erschlossen. Wenn wir auf dem
una Vespa per le strade Lande übernachteten, hörten wir oft gegen 4 - 5 Uhr draußen ein
di Roma e tutto il mondo Getrappel und Stimmen, wenn die Landarbeiter sich versammelten, um
scopre la bellezza della auf die weit verstreut liegenden Latifundien gebracht zu werden. Die
capitale. Inizia il sogno Landreform hatte noch nicht stattgefunden; wir sahen viel Armut. Im
della “dolce vita” italiana. Hafen von Syrakus leerten die Menschen die Lastkähne noch per Hand
mit Lasten auf den Schultern, wie seit Jahrhunderten.
Uli Schweizer
Pietrasanta
1954
Wir fahren nach Italien, genauer nach Pietrasanta ins Haus der
Il 3 gennaio del 1954,
dagli studi Rai di Großeltern, direkt am Meer. 1954, Grundschüler, gerade mal 7 Jahre
Torino, partono le alt: Ich stolz wie Bolle, denn wer hatte damals schon einen Großvater
prime trasmissioni mit einem Haus direkt am Meer und der als Marmorunternehmer mir
[Sendungen] della tele- viel von dem wunderbaren Städtchen Pietrasanta zeigen konnte.
visione italiana, con un Vor den Badefreuden und Pietrasanta lag die Fahrt über die Alpen.
unico canale in bianco
Kein Tunnel wie heute, kein Eisenbahnverlad wie in den 70-ern
e nero. La trasmissione
più amata è Lascia o führte über den Gotthard. Mühsam wird Serpentine für Serpentine
raddoppia condotta bis zur Passhöhe erklommen. Ein, zwei Pausen, damit der Motor nicht
[condurre: moderieren] überhitzt. Danach genauso Serpentine für Serpentine abwärts und
da Mike Bongiorno. rein in die glühend heiße und feuchte Po-Ebene. Die einzige Autobahn
führte von Como nach Milano. Die Weiterfahrt ging dann aus der Po-
Ebene über die Pässe des Apennins. In den Dörfern boten die Kinder
gesammelte Walderdbeeren an. Erste Vorboten toskanischen Genusses.
In unter zwei Tagen waren die 700 km nicht zu schaffen.
Klick-Klack, so hörte es sich in den 50-er Jahren in den engen
Gassen von Pietrasanta, dem Mittelpunkt der figürlichen
Marmorverarbeitung, an. Steinmetze erzeugten mit Hammer und
Meißel das gleichmäßige rhythmische Geräusch. Grund sind die 150
Marmorwerkstätten und die Kunstgießereien, die den Künstlern
zuarbeiten. Dazu noch einige Mosaikwerkstätten. Große, weltberühmte
Künstler (...) bedienten sich des handwerklichen Geschicks
JUKE-BOX der Pietrasantiner und unterhielten dort eigene Ateliers. (...)
Sie hinterließen ihre Kunstwerke und so ist Pietrasanta heute
Negli anni Cinquanta gli
italiani scoprono [scoprire: eine umfassende Freiluftausstellung moderner Plastik. Und die
entdecken] il cha cha cha malerische Piazza Duomo dient für Wechselausstellungen, wie es
e il mambo. Li ballano sulle sich für die Stadt, die sich Piccola Atene nennt, gehört. Pittoresk
note di Mambo italiano e aber zur Bildhauerstadt passend, auch das Museo di Bozzetti, in dem
di Torero, entrambi die Gipsmodelle sowohl großer Künstler als auch großen Kitsches
successi di Renato Caro- ausgestellt sind.
sone. Il mambo più famoso Um die nahegelegenen, berühmten Marmorbrüche von Carrara, deren
è quello ballato da Sophia sich schon Michelangelo bediente, besser nutzen zu können, hat
Loren e Vittorio De Sica nel Leopold II, Großherzog der Toskana, zu Beginn des 19. Jahrhunderts
film Pane, amore e… (1955). eine Akademie für Steinmetze, die heutige Stagio Stagi, gegründet.
Damit begann der Aufstieg von Pietrasanta zum Zentrum der
figürlichen Marmorverarbeitung. Das Klick-Klack in den Gassen fiel
allerdings der europäischen Feinstaubrichtlinie zum Opfer.
Die Steinmetze wurden an den Stadtrand ausgesiedelt.
Unser Haus am Meer war in Marina di Pietrasanta, direkt am
Lungomare und auf der anderen Seite der Straße das Bagno Riviera,
für viele Jahre mein Tummelplatz, als Kind und Jugendlicher. Eine
herrliche Kulisse: der Strand, das warme Meer und nur wenige
1954
[Badeanstalten].
Uli Schweizer
Dopo un calo di interesse negli
Kilometer entfernt die Apuanischen Alpen, die dort nahezu anni Ottanta e Novanta, il gioco
2.000 Meter erreichen. Was wie ewiger Schnee aussieht, sind die delle biglie è sopravvissuto alla
Marmorbrüche. concorrenza dei giocattoli moderni
Und im Bagno gab es genau das, was ein Siebenjähriger e ancora oggi è un divertimento
braucht: Freunde. In einem Zickzack zwischen Spiel und Mamas in voga nelle spiagge italiane.
Liegestuhl lernte ich schnell Italienisch. Grammatik bis heute Le biglie più comuni, usate so-
katastrophal. Wortschatz ausreichend. Wir bauten Kugelbahnen prattutto in strada, erano all’inizio
aus Sand, auf denen wir palline, Plastikkugeln mit Bildern von quelle in vetro o terracotta. Negli
Radrennfahrern, Schauspielern oder Fußballern um die Wette anni Cinquanta cominciano a
per Finger über die Bahn schnipsten. Natürlich bauten wir diffondersi nelle spiagge le biglie
Lido di Jesolo
Sigrid Krüger
Verona
Donne al volante
NEGLI ANNI '50, QUELLI DEL BOOM ECONOMICO, LE
DONNE ITALIANE SI METTONO AL VOLANTE: UN ALTRO
GRANDE PASSO VERSO L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE.
Rimini
Dieter Scholz
1954
1954
Scuola di vita
confessare , gestehen mettersi in mostra , eine Schau abziehen il pubblicitario , Werbefachmann di spicco , prominent
il misfatto , Missgeschick non toccare , hier: nicht (mehr) lanciare , hier: ins Leben partecipare , teilnehmen
stehen können rufen
la punizione , Strafe la ventenne , Zwanzigjährige
lo scatto , Sprung, Spurt eleggere , wählen
la mancia , Trinkgeld qualificarsi , sich
salvare , retten lo scopo , Ziel qualifizieren
la paghetta , Taschengeld
l’annegamento , Ertrinken il dentifricio , Zahnpasta la concorrente , Kandidatin
combinare
guai , Unheil anrichten far colpo su qcn. , jdn. beeindrucken riprendere , wieder stattfinden ritenere
all’altezza , für geeignet
scappare , abhauen il ragionamento , Argumentation il trampolino
halten
di lancio , Sprungbrett
Foto: Alamy Images
Hilde Kratzer
Lungo l’Italia
1. Tag. Abfahrt am 5. Mai 1952 mittags von Memmingen mit viel Gepäck,
Proviant und guter Laune. Über den Brenner nach Bozen. 2. Tag. Mittags
geht’s ab Richtung Gardasee. Brav zieht unser DKW die immer steileren
Straßen. Immer wieder tauchen neue, wunderbare Bilder auf. In der
Dämmerung sind wir in Cortina. 3. Tag. Eine lange Fahrt von den
Bergen zur Ebene. In Venedig kommt der Wagen in eine hochmoderne,
mehrstöckige Garage. Wir drei fahren mit dem Verkehrsschiff weiter.
Venedig ist zauberhaft – und bei Nacht wie ein Traum – die Preise
entsprechend. 4. Tag. Die Markuskirche, eine Glasbläserei, ein Konzert auf
dem Markusplatz, eine Ausstellung, Kirchen, merkwürdige Kinderwägen,
die reizend gekleideten Erstkommunikanten! 5. Tag. In Padua zur
Kirche des Patrons Anton. Durch die Po-Ebene dem Meer entgegen. Zum
Sonnenuntergang erreichen wir Senigallia. Auf unsere Frage, wo man
denn hier günstig übernachten könne, bot uns die schneeweiß gekleidete
Tankwärtin an, wir könnten in den Zimmern ihrer Söhne schlafen, die
gerade im Norden nach Arbeit suchten. 6. Tag. Bei Pescara sammeln wir
Muscheln und nehmen dann Abschied vom Meer. Die Straße steigt in die
Abruzzen. Der Himmel grau, im sandig braunen Fels blühen nur wenige
gelbe Büsche, die Dörfer kleben wie Nester am Fels. Auf der leeren
Landstraße versperren uns auf einmal drei Männer mit ausgebreiteten
Armen den Weg. Wir denken sofort an den Mafioso Salvatore Giuliano.
Ängstlich halten wir an. Einer der Männer erklärt uns, dass sie
gerne ein Foto von sich hätten. 7. Tag. Weiter geht’s nach Neapel. Über
furchtbares Pflaster zum Hafen. Dort stehen wir frierend und sehen
die Luxusdampfer nach Capri an. Nur fort! Die Straße führt nach Rom.
8. Tag. Rom ist im Wahlfieber. Wir haben Glück und kommen zur Audienz
des Papstes Pius XII. Es sind zu viele, zu große Erlebnisse, als dass man
davon erzählen könnte. 9. Tag. Abendlicher Bummel durch die Straßen:
Elegante Geschäfte, fesche, charmante Frauen, reizende Schutzleute
mit Grazie! 10. Tag. Wieder zum Meer und die Küste entlang. 11. Tag. Zum
Entsetzen der Italiener baden wir! Wir genießen den wunderbaren, leeren
Hilde Kratzer
Salvatore Giuliano
Salvatore Giuliano è stato il più famoso brigante [Bandit] del lavoro. Salvatore Giuliano muore nel 1950 per cause
della Sicilia. Temuto [temere: fürchten] per la sua ferocia [Bru- mai del tutto chiarite. Il ministero degli Interni annuncia
talität], amico dei mafiosi, Giuliano millantava [millantare: [annunciare: verkünden] trionfalmente che è stato ammazzato
angeben] contatti nel mondo della politica statunitense e [ammazzare: töten] durante uno scontro a fuoco [Feuergefecht]
appoggiava [appoggiare: unterstützen] il movimento separati- con i Carabinieri. Ma un articolo della rivista Epoca smen-
sta della Sicilia. Il suo nome è legato alla strage di Portella tisce [smentire: dementieren] la versione ufficiale e insinua
della Ginestra, quando, il 1° maggio 1947, Giuliano e la sua il sospetto che, per trovare e uccidere nel sonno Salvatore
banda sparano su una folla di lavoratori riuniti per la festa Giuliano, i Carabinieri abbiano chiesto l’aiuto della mafia.
30
anni
’60
31
M EI NE E R ST E I TA L I E N R E I S E
N
NEGLI ANNI
dopo, alla fine del 1967, sono già diventate 7.311.000. Il
SESSANTA diffondersi del benessere e la possibilità di pagare a rate
fanno esplodere i consumi. Alla fine del decennio, il 50%
GLI ITALIANI degli italiani possiede un frigorifero e un televisore. La
CONOSCONO TV fa del suo meglio per contribuire alla costruzione di
una nuova Italia, per esempio insegna a leggere e scrive-
IL BENESSERE E re ai 4 milioni di italiani ancora analfabeti con una tra-
smissione intitolata Non è mai troppo tardi! L’Italia degli
IL BOOM DEI anni Sessanta è intellettuale e creativa: l’Olivetti inventa
CONSUMI proprio allora il primo personal computer. Nord e Sud
sono finalmente uniti dall’Autostrada del Sole, che dal
1964 va da Milano a Napoli. Gli italiani emigrati al Nord
la percorrono per tornare a casa in vacanza, ma anche per
brevi soggiorni al mare nel weekend, visto che dal luglio
1959 la settimana lavorativa di cinque giorni, prima una
prerogativa dei bancari, è stata estesa alle fabbriche. Si
Marina Collaci apre la stagione del grande turismo internazionale, i ri-
DIFFICILE AUDIO PLUS cordi di guerra vengono cancellati e i tedeschi non sono
Renate Janßen
Rimini
Inge Hundt
Ravenna
Avevo circa 13 anni quando, con i miei genitori, mia sorella e altre due famiglie
con bambini, ho trascorso le vacanze a Ravenna. Io andavo in giro con una delle
mamme e sua figlia, perché eravamo i bambini più grandi del gruppo. Sapeva
tante cose di storia dell’arte e riusciva a entusiasmarci. Ancora oggi mi ricordo
del mausoleo di Galla Placidia e dell’enorme monumento dedicato a Teodorico.
Sono ancora in grado di descrivere i mosaici di Giustiniano e di sua moglie. Sono
rimasta incantata davanti alla chiesa di Sant’Apollinare in Classe e davanti a
tutti gli altri monumenti. Queste vacanze sono state per me meravigliose e hanno
rappresentato l’inizio del mio amore per l’architettura e l’arte.
20,5
secondi è il tempo
con cui Livio Berruti
corre, e vince, la
finale dei 200 metri
alle Olimpiadi di
Roma del 1960.
Renate Janßen
dotto dalla Motta. Il nuovo formato
piace, ma solo negli anni Sessanta,
grazie al moltiplicarsi dei frigoriferi
nei bar, si diffonde davvero. Oltre
alla Motta, arrivano sul mercato
diversi altri marchi, come Algida,
Sammontana, Sanson, Toseroni,
Alemagna… Negli anni Sessanta il
consumo di gelato confezionato è
quasi cinque volte superiore al de-
cennio precedente: 250 grammi pro
capite negli anni Cinquanta contro
1,2 chili nel 1965!
Si inventano nuovi formati per atti-
rare i consumatori. Algida lancia nel
1959 il Cornetto, ancora oggi uno dei
gelati confezionati più amati. Eldo-
rado propone il Camillino, gelato in
Il gelato confezionato
Napoli
1965
JUKE-BOX
La famosa canzone Viva
la pappa col pomodoro,
cantata da Rita Pavone, era
la colonna sonora [Sound-
track] dello sceneggiato
200
televisivo [Fernsehserie] lire è il costo di una pizza
Il giornalino di Gian margherita a Napoli nel
Burrasca. Andato in onda 1965. Corrisponde [corri-
[ausgestrahlt] fra il 1964 e il spondere: entsprechen] a
1965, era firmato dalla regia circa 2 euro attuali.
di Lina Wertmüller.
il tratto , Strecke unire , vereinen nel suo piccolo , auf seine Weise essere
considerato , gelten
l’arteria , hier: diviso , geteilt rinascere , wieder aufleben
Verkehrsader il capolavoro , Meisterwerk
distante , weit voneinander stupire , in Erstaunen
fondamentale , wichtig entfernt versetzen l’ingegneria civile , hier: Bauinge-
nieurskunst
collegare , verbinden iniziare , beginnen consegnare , übergeben
Foto: Alamy Foto Stock
l’economia , Wirtschaft
passare per , hier: über la tratta , Abschnitt di anticipo , früher
l’orgoglio , Stolz
l’opera , Werk completare , fertigstellen rispetto alla tabella
di marcia , hier: als geplant l’omaggio , Hommage
concepire , konzipieren inaugurare , eröffnen
il ponte , Brücke il capolinea , Endstation
l’intento , Absicht il presidente
del Consiglio , Ministerpräsident la galleria , Tunnel meridionale , südlich
Günter Havekost
Malcesine
1968
Il pollo è finito!
CINEMA
Ma il secondo giorno siamo andati in un ristorante e io
ho ordinato un piatto con il pollo. Mia moglie ha ricevuto
Nel 1968 esce nelle sale il suo piatto, ma io no. Il cameriere, che parlava solo
cinematografiche il film italiano, è venuto e ha detto “il pollo è finito”. Io pensavo
C’era una volta il West, di che significasse che il piatto era pronto per essere
Sergio Leone, che diventa servito e aspettavo. Dopo qualche minuto è ritornato con
subito un successo una collega. Anche lei parlava solo italiano, ma ha anche
[Erfolg]. È uno dei cosid- detto “pollo finito, gibt es nicht”. Allora ho ordinato un
detti [sogenannten] altro piatto.
Spaghetti western. In quel momento, però, ho avuto i miei primi dubbi sul fatto
Questa espressione che tutti gli italiani sapessero parlare il tedesco. E così,
[Ausdruck], nata negli dopo qualche anno, mi sono iscritto all’Università Popolare
anni Sessanta, è usata per frequentare la scuola serale e imparare l’italiano.
dapprima negli Stati Uniti Un grande desiderio mio e di mia moglie era quello di
per indicare i film western visitare Venezia. Un giorno ci siamo andati in macchina.
italiani a basso costo. Per noi è stato un giorno pieno di emozioni e sensazioni
Dopo essere stato molto nuove. Venezia è veramente una città straordinaria. Abbiamo
criticato, questo genere, passato i nostri giorni nel “dolce far niente”. La sera
conoscerà un enorme andavamo spesso in una taverna con musica dal vivo. Tutto
successo di pubblico e di era perfetto. Le vacanze hanno rappresentato la nascita
critica. Fra i film più famo- del mio amore per l’Italia, per la gente, la cultura, la
si: Per un pugno di dollari lingua, il modo di vivere e la cucina, naturalmente. Questo
(1964) e Il buono, il brutto amore è cresciuto sempre più, ogni anno che abbiamo
e il cattivo (1966). passato le vacanze in Italia, e ne abbiamo passate molte.
il pollo , Huhn ordinare , bestellen il dubbio , Zweifel il dolce far niente , süßes Nichtstun
indimenticabile , unvergesslich il cameriere , Kellner l’Università la musica dal vivo , Live-Musik
Popolare , Volkshochschule
il Maggiolino , Käfer significasse , cong. imperf. di la nascita , Geburt,
significare la scuola serale , Abendschule hier: Beginn
la direzione , Richtung
(bedeuten)
il desiderio , Wunsch crescere , wachsen
ritornare , zurückkommen
passare , verbringen
Veronika Hintermair
Riccione
Il mito dell’Adriaküste
Rimini, Milano Marittima e Cervia erano località balneari anni Sessanta, 4.000 famiglie di pescatori si trasformano in
già prima della guerra, ma riservate all’alta borghesia che albergatori e al posto delle loro vecchie case sorgono 4.600
si curava con i bagni di mare. Solo nel dopoguerra Rimini pensioni e alberghi. I ragazzi, organizzati in comitive, si
e Riccione diventano località rinomate in tutta Europa ritrovano nelle discoteche all’aperto, nelle rotonde sul mare
grazie agli stabilimenti organizzati in riva al mare. La consa- dove si sorseggiano drink, nei bar dotati di juke-box, nei
crazione a “regine dell’estate” avviene negli anni Sessanta cinema all’aperto fatti apposta per amoreggiare, sui pesche-
grazie al cinema e soprattutto ai film di Federico Fellini, che recci trasformati in battelli per turisti e dove si balla. I prezzi
a Rimini ha passato l’infanzia e la giovinezza. La Riviera è sono modici: la pensione completa costa 600 lire, l’equiva-
attraente per la simpatia dei romagnoli e la loro capacità lente di sette litri di latte, e il cibo è buonissimo, pasta fatta
organizzativa. Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi in casa, piadine croccanti, ma anche birra tedesca a volontà.
l’infanzia , Kindheit innamorarsi , sich verlieben rinomato , bekannt dotato di , ausgestattet mit
esaltante , spannend l’odore m. , Geruch la consacrazione , Weihe apposta , eigens
il cibo , Essen fruttato , fruchtig la giovinezza , Jugend amoreggiare , flirten
in riva al mare , am Meer duraturo , hier: bleibend la capacità il peschereccio , Fischkutter
organizzativa , Organisationstalent
la varicella , Windpocken IL MITO DELL’ ADRIAKÜSTE il battello , Boot
al posto di , anstelle
separare , hier: absondern la località balneare , Badeort modico , moderat
sorgere , entstehen
il pediatra , Kinderarzt riservato , vorbehalten l’equivalente m. , Gegenwert
la comitiva , Gruppe
amichevole , herzlich l’alta borghesia , Großbürgertum la piadina , Fladenbrot
la rotonda: aufs Meer gehendes rundes
i baffi pl. , Schnurrbart il dopoguerra , Nachkriegszeit a volontà , nach Belieben
Terrassenlokal
Michael Bayer
Finale Ligure
1961
Un bambino all’avventura
Dietrich Hofmanm
impressionante se si
pensa che negli anni
Cinquanta erano solo
425mila.
1956
Dietrich Hofmann
Caorle
1966
Che spavento!
Nell’agosto del 1966 ho fatto un viaggio in Italia con mio figlio di 5 anni su un Maggiolino
VW. La nostra meta era un campeggio a Jesolo. (...) Quando, a tarda sera, abbiamo raggiunto il
campeggio, sono rimasto subito deluso. Davanti alla reception c’erano parcheggiati numerosi
veicoli, in attesa di entrare, ma non c’era più posto. [...] Mi sono ricordato di un collega
che, un anno prima, aveva passato le vacanze a Caorle. Mi sono subito diretto verso la nuova
destinazione. Ho trovato un campeggio e il custode è stato molto disponibile: nonostante
fossero quasi al completo, siamo riusciti a ottenere una piccola piazzola. Sfinito e stanco
per il viaggio, ho piantato la tenda con le ultime forze. Il giorno dopo, finalmente, abbiamo
raggiunto la spiaggia per andare a fare il bagno. Mio figlio non vedeva l’ora di andare nel
“bellissimo Adriatico azzurro”.
Avevo appena finito di sistemare l’ombrellone, quando mi sono accorto, scioccato, che mio
figlio non c’era più. L’ho cercato disperatamente, senza successo. Ho raccontato ai miei vicini
la mia disgrazia e insieme abbiamo cercato in spiaggia e nel campeggio. La direzione ha
immediatamente chiesto informazioni presso altri campeggi vicini, ma senza successo. Mi è
crollato il mondo addosso. Dopo ore di angosciosa attesa, il custode del campeggio mi ha dato
la buona notizia che potevo andare a prendere mio figlio in un hotel in città. Quando sono
arrivato in albergo, mi si è presentata la seguente scena: numerosi ospiti dell’hotel erano
seduti nell’atrio e mio figlio, in mezzo a loro, intratteneva la gente. Ho chiesto a mio figlio
perché fosse scappato. Ha detto di aver seguito le mie presunte impronte sulla sabbia!
che spavento! , was für ein Schreck! disponibile , hilfsbereit accorgersi , bemerken l’ospite m./f. , Gast
deluso , enttäuscht ottenere , bekommen la disgrazia , Unglück, intrattenere , unterhalten
il veicolo , Fahrzeug la piazzola , Stellplatz immediatamente , sofort scappare , weglaufen
in attesa di , wartend auf sfinito , erschöpft crollare il mondo presunto , angeblich
dirigersi , hier: sich auf den piantare , hier: aufstellen addosso , hier: am Boden
l’impronta , Fußabdruck
Weg machen zerstört sein
non vedere l’ora di , es kaum erwarten
il custode , Wächter angoscioso , qualvoll, angstvoll
können
Sigrid Borches
Era l’anno 1961. Le nostre vacanze estive erano iniziate e così il nostro
primo viaggio in Italia, in direzione di Limone sul Garda. Mio padre era
felice di poter vedere il paese “delle cinque stelle”, cioè il paese che
rappresentava per lui tutto quello che amava e rispettava: la cultura
antica, la bellezza della natura, la musica, l’opera e, ovviamente,
la lingua italiana. Anche se non capiva niente, per lui non era un
problema! Aveva il libro Italienische Reise di Goethe accanto a sé.
E poi si sentiva ricco come un re, perché aveva le tasche piene di denaro:
a quell’epoca un marco valeva circa mille lire!! Era quasi un milionario,
sulla strada verso la bella Italia!!
E il resto della famiglia? Mia madre sognava di abbronzarsi al sole,
sdraiata sul suo lettino di plastica e noi due figli ci aspettavamo un
viaggio avventuroso, avremmo dormito in una tenda in mezzo alla natura,
avremmo fatto escursioni con il gommone nuovo sul Lago di Garda...
E la nonna? Aveva 78 anni ed era agitata, perché non era abituata a
Entrata in vigore nel 1862, viaggiare in macchina. Per questo era seduta dietro, “imballata” tra
Lira, che forte!
la lira ha accompagnato tutti i copriletti della famiglia, e teneva ferma con la mano la sua
gli italiani per 142 anni, borsa sulle ginocchia, aspettandosi il peggio… E aveva un po’ ragione.
fino al 1° gennaio 2002,
Il primo giorno di viaggio tutti e cinque non ci potevamo quasi
quando è stata sostituita
dall’euro. Uno dei periodi muovere, perché circondati da tutto quello che ci sarebbe servito per
di maggior gloria per la il campeggio. Dietro c’erano cose piccole come le nostre coperte e la
lira sono stati proprio biancheria per dormire nella tenda, le stoviglie per cucinare, i libri di
gli anni Sessanta. Nel mio padre e anche della carta igienica (non si sa mai...!). Nel bagagliaio
1960 ha vinto addirittu- c’erano cose più grandi (...) e sul tettuccio le cose ingombranti, come la
ra l’Oscar finanziario,
tenda, il gommone, le pagaie... Alla fine della giornata siamo arrivati
consegnato da una
commissione di giorna- alla prima meta del viaggio: la casa di mia zia, dove abbiamo lasciato
listi del Financial Times. La la nonna. Il giorno seguente abbiamo attraversato le Alpi con la nostra
lira è stata nominata in macchina, una Ford Taunus di colore grigio con gli pneumatici bianchi.
quell’occasione “la mone- (...) Finalmente siamo arrivati al campeggio di Limone. (...) Mia madre si è
ta più stabile dell’anno”. sdraiata sul suo lettino in riva al lago, mentre il resto della famiglia
Un altro Oscar è arrivato si è messo all’ombra per schiacciare un breve pisolino.
nel 1964 per la sua spet-
Che pace e che tranquillità! Solo per mezz’ora. All’improvviso la calma è
tacolare ripresa dalla crisi
dei primi mesi dell’anno, stata interrotta da una forte detonazione. Che cos’era successo? Era il
mentre nel 1965 si è clas- gommone nuovo! Tre o quattro camere d’aria erano scoppiate. Per il resto
sificata al secondo posto delle vacanze abbiamo dovuto usare il gommone come “isola galleggiante”
tra le valute più stabili. nel lago. Ci è piaciuto molto!
avere ragione , recht haben la pagaia , Paddel interrompere , unterbrechen classificarsi , sich platzieren
la valuta , Währung
42 ADES SO 4/2 023
ME I N E E R ST E I TA L I E N R E I S E
Il corteggiamento
NEGLI ANNI ’60 PER UNA DONNA TEDESCA ANDARE
IN ITALIA SIGNIFICA ESSERE AL CENTRO
DELL’ATTENZIONE: MAZZI DI FIORI, INVITI A CENA...
Foto: akg / Archivio Cameraphoto Epoche
Taranto
1963
Ab nach Taranto!
Angelika Fabian
Alassio
Anni '60
Corso Dante 55
Italia… questa parola significava sole, mare, persone amichevoli, una vita senza troppe regole.
In poche parole, l’Italia era per i tedeschi tutto quello che non avevano in Germania.
Anche la mia famiglia trascorreva ogni anno le vacanze estive in Italia, spesso ad Alassio. Il
resto dell’anno, mio padre ascoltava le canzoni di Rita Pavone, Adriano Celentano, Caterina Valente.
Canzoni che contenevano solo poche parole italiane (Sag mir quando, sag mir wann, di C. Valente),
ma che con il loro ritmo e leggerezza hanno contribuito a creare la mia prima idea dell’Italia.
Grazie a queste canzoni, a 5 anni pensavo di saper parlare benissimo l’italiano:
“Uno (!) gelato, prego (!)”, ordinavo orgogliosamente in gelateria.
Non avevo voluto imparare a memoria l’indirizzo del nostro albergo di Alassio. Ma un giorno nella
folla del mercato ho perso i miei genitori e ho sbagliato strada. Non sapendo cosa fare, mi sono
nascosta dietro un grande cartellone pubblicitario. Tante persone hanno provato a comunicare
con me. La mia disperazione cresceva, perché non capivo nulla. Alla fine, non ricordo come, mi sono
ritrovata in un commissariato di polizia. I poliziotti, per tranquillizzarmi, mi hanno dato tanto
cioccolato, finché i miei genitori non sono venuti a prendermi.
Dopo questa disavventura, ho deciso che un giorno avrei studiato l’italiano. Subito però
ho imparato a memoria l’indirizzo del nostro albergo, e ancora oggi, 60 anni dopo, non l’ho
dimenticato: Alassio, Corso Dante 66.
Anni ’60
Angelika Fabian
6
erano i gusti di gelato
presenti in tutte le
gelaterie negli anni ’60:
cioccolato, pistacchio,
caffè, limone, fragola e
fiordilatte.
Marianna Oswald
Lago Trasimeno
1961
Fernfahrer-LKW standen. Da wussten wir, hier ist Andava di moda anche la surf
das Essen zwar einfach aber gut und preiswert. Mein music, lanciata dai Beach Boys
Lieblingsessen war tortina di zucchini. in America e ripresa nel 1964
Seit damals haben wir Italien und die Italiener in Italia da Rita Pavone con Da-
geliebt. Jetzt gehört das alles leider der Vergan- temi un martello e da Catherine
genheit an. Spaak con L’esercito del surf.
il (ballo) liscio: wörtlich: geschmeidig; dal vivo , live dondolare , schlenkern, riprendere , aufgreifen
italienischer Gesellschaftstanz baumeln
scatenarsi , sich austoben
la pista da ballo , Tanzfläche andare di moda , angesagt sein
Peter Skopp
servivano 652.750 lire e la
consegna [Lieferung] avveni-
va dopo 2 mesi. Chi non si
accontentava [accontentarsi:
sich zufriedengeben] del modello
1960 base poteva scegliere fra vari
optional [Extras]: 5.000 lire per
i sedili anteriori [Vordersitze]
Peter Skopp ribaltabili [klappbar], 6.500 per
gli pneumatici [Reifen] bianchi
e 15.000 lire per il tetto apribi-
Rimini, Riccione, San Marino, Gradara
le [Schiebedach].
1960
Per noi tedeschi, il Belpaese non è soltanto un luogo di desiderio. Per noi era già
una meta da sogno negli anni Sessanta. A quel tempo, abbiamo conquistato la sua costa
adriatica senza conoscere la lingua, ci bastava possedere una Fiat Seicento di seconda
mano. Purtroppo la sua “sete” di benzina e di acqua per il radiatore hanno richiesto al
nostro esiguo budget più soldi di quelli spesi per il cibo. Le soste che abbiamo fatto a
Verona, Bologna e Ravenna durante il viaggio di andata e di ritorno erano troppo brevi
per gli standard odierni. Ma all’epoca non viaggiavamo tanto per la cultura, quanto per
raggiungere il più rapidamente possibile il paradiso balneare tanto decantato da molti
tedeschi, con il sole splendente, il mare azzurro e i tanti instancabili venditori di
spiaggia, per lo più di pelle scura, per i quali nessun giorno era troppo caldo, nessun
carico troppo pesante e nessuna risposta turistica sprezzante troppo fastidiosa.
Dal villaggio turistico per famiglie di Rivazzurra potevamo raggiungere comodamente
Rimini, Riccione, San Marino, Gradara e – dopo una decisione avventata – una volta siamo
arrivati anche a Venezia. Oggi ricordiamo ancora vividamente Gabicce Monte, dove ogni sera
una band suonava e si ballava su una spettacolare terrazza del ristorante sopra la costa.
Il twist, popolare all’epoca, prevedeva addirittura delle gare.
Detlef Wagner
Venezia
1961
Non esiste l’Italia senza Venezia
194
una settimana in un campeggio. Naturalmente siamo andati a
Venezia tutti i giorni. Abbiamo visitato chiese, palazzi e altre
attrazioni. La cosa più importante per noi era scoprire la
città e girovagare attraverso i diversi quartieri (i sestieri),
sono i centimetri dove abbiamo trovato anche piccoli ristoranti, frequentati
raggiunti [raggiun- generalmente solo da gente del posto. Non c’era un menu, ma
gere: erreichen] soltanto il pasto del giorno: sempre molto buono ed economico.
dall’acqua alta a Per esplorare le isole della Laguna abbiamo usato i vaporetti,
Venezia il 22 dicem- un ottimo mezzo di trasporto. Insomma è stato un soggiorno
bre 1966. È il record meraviglioso.
assoluto per questo Venezia è una città incomparabile, vulnerabile ma resistente.
evento eccezionale Certo, non è l’Italia, ma io non riesco a immaginare l’Italia
[außergewöhnlich]. senza Venezia.
Sabine Lerchenberger
Alto Adige
1964-65
Das grüne Eis
Mein Vater war als sehr junger Mann im Krieg in Italien und
Tonio Keller
1969
La prima volta che sono andato in Italia è stato nel 1969. Sono stato
con la mia famiglia a Bibione. Eravamo in un campeggio pieno zeppo
di gente, il mare era lontano da raggiungere a piedi, ma eravamo
bambini ed eravamo pieni di gioia. Dopo questo, sono seguiti altri
viaggi in Italia: due volte al Lago d’Iseo, che ci è piaciuto molto,
così come la bella Monte Isola.
Il mio primo viaggio da solo l’ho fatto invece nel 1979, a 21 anni,
con l’Interrail, e sono arrivato a Firenze. I miei amici tedeschi
erano entusiasti di questa bella città. Appena arrivato ero confuso,
non sapevo che cosa fare. Non ero abituato a stare da solo in un
paese straniero e mi è subito venuta voglia di ritornare a casa.
Ma… sapete chi era seduto in Piazza della Signoria? Due miei amici
tedeschi! La sera abbiamo mangiato insieme in un ristorante e i
giorni successivi, anche se ero da solo, è andato tutto bene. Questa
La legge Codignola è stata la mia “iniziazione” in Italia e mi ha aperto il cuore per
dell’11 dicembre 1969, sempre verso questo paese.
N 910 “liberalizza”
l’accesso alle facoltà
universitarie: per
1970 Tonio Keller
iscriversi all’università
basta un diploma di
scuola superiore, otte-
nuto dopo cinque anni
di corso. Prima il tipo di
diploma condizionava
[condizionare: bedingen]
la scelta. Solo chi aveva
frequentato il liceo
[Gymnasium] poteva
iscriversi a qualunque
facoltà e solo dopo il
liceo classico [huma-
nistisches Gymnasium] si
poteva studiare Lettere
[Literaturwissenschaften].
L’università era quindi
riservata di fatto alle
classi più agiate [wohl-
habend]. La libertà di
scegliere il corso di stu-
di è una conquista delle
proteste studentesche
del 1968.
L’ora legale
Dal 3 giugno al 30 settembre 1916 l’Italia adotta l’ora legale politico. L’adozione definitiva della norma risale al 22
per la prima volta, collocandosi dunque fra i primi paesi maggio 1966, un periodo in cui il fabbisogno energetico
europei a introdurre questa norma. Abbandonata nel è in costante aumento. Quindi, fra il 1949 e il 1966, chi
1920 durante la prima guerra mondiale, l’ora legale viene visitava l’Italia in estate doveva spostare le lancette avanti
ripristinata fra il 1940 e il 1948, in piena seconda guerra di un’ora. Fra tira e molla, la discussione sull’ora legale è
mondiale. Nel 1944 entra però in vigore solo nei territori sempre la stessa: vale la pena o no? Secondo alcune stime,
della Repubblica sociale di Salò e non in quelli del Sud. mantenere l’ora legale può far risparmiare 2,7 miliardi di
L’Italia si trova quindi divisa non solo dal punto di vista euro sui consumi dell’elettricità nel solo 2023.
Martin W. Müller
Lago di Garda
l’ora legale , Sommerzeit ripristinare , hier: wieder l’aumento , Anstieg la stima , Schätzung
einführen
adottare , hier: einführen la lancetta , Zeiger mantenere , beibehalten
entrare in vigore , in Kraft treten
introdurre , einführen il tira e molla , Hin und Her risparmiare , einsparen
il fabbisogno
abbandonare , aufgeben valere la pena , sich lohnen il consumo , Verbrauch
energetico , Energiebedarf
Gabriele Rost-Brasholz
Viserba di Rimini
Anni '60
Erich Leonhard
Caorle e Venezia
1965
Dove sono le palme?
kitsch.
Dopo due settimane siamo ritornati a casa. Pensavo: “Ecco, è ora di
ricominciare la scuola”. Sono rimasto molto sorpreso, però, quando i
miei fratelli mi hanno spiegato che ci sarebbero state altre sette
settimane di vacanza.
1965
1966
Es war Mai 1966, wir waren gerade mal sechs Jahre verheiratet,
unser VW-Käfer endlich abbezahlt. Unsere allererste
Auslandsreise sollte etwas Besonderes werden. Freunde empfahlen
uns den rund 1.000 km entfernten Gardasee.
Wir nahmen mit: Reisepässe und Lire, Benzingutscheine, eine
Routenkarte und ein deutsch-italienisches Wörterbuch.
Die Fahrt über Garmisch-Partenkirchen und Innsbruck war
abenteuerlich und die Landschaft berauschend schön, unser
luftgekühlter Käfer schaffte es sogar über die Brennerstraße.
Nach der Grenzkontrolle stellten wir die Uhr um, wir waren
endlich in Italien. Es ging weiter über Landstraße, die Autobahn
gab es damals noch nicht. Als wir nach einem Kreisverkehr das
erste Mal den Gardasee sahen, verschlug es uns die Sprache: Wie
ein Fjord lag dieses Türkisblau zwischen steilen Bergflanken.
Überwältigt und erschöpft zugleich, fanden wir unsere erste
Unterkunft in Torbole.
In einer Bar bestellten wir Kaffee. Was wir serviert bekamen,
waren zwei winzige Tässchen mit wenig schwarzer Flüssigkeit,
dazu Zucker. Es schmeckte uns. 1966
Über Riva und weiter über eine aufregende Uferstraße voller
Tunnel fuhren wir gen Süden. In Limone fanden wir ein Hotel.
Der Ort war eine echte Perle am See. Hier spürten wir hautnah:
Wir sind im Land, wo die Zitronen blühen.
JUKE-BOX
Wir unternahmen einen Bummel durch den Ort, es umgab uns ein
Le hit degli anni ’60 in Italia
fremder, herzerwärmender Duft. Den Tag ließen wir mit einem
kühlen Glas Weißwein ausklingen.
1. Mi sono innamorato di te
Das Frühstück am nächsten Morgen war einfach: Brötchen, Butter,
(1962)
Konfitüre und sogenannter „deutscher” Kaffee.
Luigi Tenco
Mit Luftmatratzen gewappnet, gingen wir im glasklaren Wasser
2. 24.ooo baci (1963)
baden, versüßten uns den Tag mit herrlichem Eis und saftiger
Adriano Celentano
Wassermelone. An die italienische Küche mussten wir uns
3. Se telefonando (1966)
allerdings gewöhnen: Was war eine Pizza? Worin unterschieden
Mina
sich die vielen Spaghettisaucen? Wie machte man sich das
4. Io ho in mente te (1966)
Salatdressing? Und warum gab es Fleisch nur in dünnen
Equipe 84
Scheiben?
5. Bandiera gialla (1967)
Ein besonderes Erlebnis war der Wochenmarkt. Fliegende Händler
Gianni Pettenati
boten uns „goldene Armbanduhren“ für 30.000 Lire an. Das Geld
6. Mi ritorni in mente (1969)
war im Nu zerronnen.
Lucio Battisti
Der See zeigte uns während unseres Aufenthalts seine vielen
Gesichter: Unwetter mit wilden, meterhohen Wellen, am nächsten
Tag die Lieblichkeit in Vollendung.
Es war Liebe auf den ersten Blick, und in den darauffolgenden
60 Jahren wurde der Gardasee zu unserer Seelenheimat.
Wolfgang Kuschel
Lago di Caldonazzo
1961
1961 – ich war elf – war es, als unser Vater eines Tages sagte: „Wir
müssen im Urlaub wegen Dieters ständiger Ohrenentzündungen
jederzeit aufbrechen können. Hotel geht also nicht, Zelten ja. Aber
nicht wieder an der Nordsee. Da, wo es wärmer, aber nicht allzu
weit ist: Norditalien.” Es folgten umfangreiche Recherchen, ein
Steilwandzelt aus Baumwolle wurde gekauft, die Route akribisch
geplant und einmal das Auto „probegepackt”. Da wir ja diesmal nicht
schon wieder als Besatzer kommen wollten, besuchten mein Vater und
mein Bruder Reinhard einen Italienischkurs.
Mit unserem Ford Taunus 12 M ging‘s dann zu fünft im Sommer 1961
los. In einer dreitägigen Fahrt – noch ohne durchgängige A7 und
Brennerautobahn – fuhren wir eng gedrängt im völlig überladenen
Wagen von Hildesheim aus Richtung Süden. Nach erfolgreicher
Überwindung der Kasseler Berge, an denen die Autos damals
reihenweise dampfend verreckten, und ächzender Überwindung der
Il 13 novembre 1961
Serpentinen erreichten wir schließlich unser Zielland. Zweimal
viene presentata all’Uni-
versità di Pisa la “Calcola- wurden unsere Pässe und das Wageninnere mehr oder weniger
trice [Rechner] elettronica streng kontrolliert. Und dann ging‘s bergab und vorbei an Soldaten,
pisana”, conosciuta con die schwerbewaffnet die Kraftwerke bewachten – wegen der sog.
l’acronimo Cep. Si tratta Südtiroler „Bumser“, die die Unabhängigkeit oder Autonomie Südtirols
del primo prototipo di herbeibomben wollten. Irgendwann am dritten Reisetag erreichten wir
personal computer al
ziemlich erschöpft den Caldonazzosee.
mondo, ideato [ideare:
entwickeln] dalla Olivetti Wir staunten über alles: die beständige Wärme und das gute Wetter,
in collaborazione con das fremdartige Aussehen der hochaufschießenden Dorfhäuser
l’Università di Pisa. Occu- mit den Holzbalkonen, die schier endlos langen Spaghetti, die
pava un’intera stanza ed Benzingutscheine, mit denen Ausländern der Aufenthalt im
era in grado [in der Lage] benzinteuren Italien versüßt wurde, das Olivenöl, mit dem wir uns
di risolvere 100 equazio-
auch gegen die Sonne einrieben, die riesig hohen Lire-Beträge
ni [Gleichungen] con 100
incognite [Unbekannten] in und die waschlappengroßen Geldscheine, den bitteren Cinzano und
un solo minuto. diese süße Schokolade-Nuss-Creme, die später als Nutella zu uns
kam. Unsere Cousine Renate, damals im besten Flirtalter und eine
Augenweide, wurde von einem jungen Italiener auf der Vespa entführt.
Ganz schnell lernten wir Kleinen ein gelato da cinquanta lire zu
bestellen.
Das Leben hatte eine andere Dimension bekommen – jenseits von grauer
Nordsee und dem sicheren Hof hinter unserem Haus. In den Jahren
darauf ging es meist nach Italien. Neun Jahre Lateinunterricht,
Geschichtsstudium und etwas Kunstinteresse werden ihr Übriges getan
haben, um eine dauerhafte Bindung an dieses Land zu entwickeln, die
dazu führte, dass ich bis heute um die 40-mal den Weg nach Italien
gefunden habe.
I liquori di moda
ritagliava un posto in salotto per creare
un piccolo bar, dove bottiglie di ogni
forma e colore facevano bella mostra
di sé. Non venivano mai sostituite e
se qualcuno provava a obiettare che
erano lì da troppo tempo la risposta era
sempre la stessa: “Tanto dentro c’è alcol
e non scadono”. Sicuramente negli anni
Sessanta su quel carrello non mancava
Wolfgang Kuschel
il Cynar, il liquore che aiutava a com-
battere il “logorio della vita moderna”,
come recitava la sua celebre pubblicità.
Il gusto amaro che lo caratterizzava era
dato dalla cinarina, ricavata dal carcio-
fo. Sempre presenti erano il Borsci San
Marzano, dal gusto dolciastro, che gli
italiani amavano versare sulla coppetta
di gelato; il Braulio, digestivo prodotto
in Valtellina con una ricetta tuttora
segreta, il Rabarbaro Zucca o il China
Martini, entrambi a base di rabarbaro.
Spiccavano la bottiglia gialla del VOV,
quella bassa e tonda della Vecchia Roma-
gna e, inconfondibile, quella del Cinzano,
con l’etichetta metà rossa e metà blu.
1961
50 JUKE-BOX
Le estati degli anni Sessanta si ballano al
lire era il costo di ritmo delle canzoni di Edoardo Vianello. Nel
una tazzina di caffè 1962 escono Pinne fucile ed occhiali e Guarda
al bar negli anni come dondolo. L’anno successivo è la volta di
Sessanta. Abbronzatissima e I Watussi. Ancora oggi le
sue canzoni sono cantate e ballate.
Ursula Storb
1963
Un viaggio indimenticabile, un amore per sempre!
Era l’aprile del 1963. Avevo 11 anni e mio padre aveva deciso di andare,
con sua sorella, mio fratello e me, in Italia per le vacanze di Pasqua.
Prima dell’inizio delle vacanze, al liceo, una maestra eccessivamente
curiosa aveva chiesto cosa avremmo fatto in quel periodo. Non prevenuta,
le ho risposto: “Andiamo a Roma!” Allora lei si è rivolta a me, quasi
sgridandomi: “Cosa vai a fare a Roma? Alla tua età non capiresti nulla
di storia e cultura!” Mi sentivo come se fossi sul banco degli imputati,
ma non riuscivo a capire perché avrei dovuto giustificarmi per questo.
Dentro di me avevo deciso di prendere quella vacanza come un regalo
prezioso.
Siamo partiti con un Maggiolino VW, abbiamo attraversato la Svizzera,
poi Milano… (...) La prima notte l’abbiamo passata alla Spezia e, cosa
insolita per noi, abbiamo cenato con un menu di quattro portate. Dopo
il primo, noi bimbi eravamo già pieni, ma innamorati della pasta, del
brodo e soprattutto dei dolci. Il giorno dopo siamo andati a Pisa. Era la
Domenica delle Palme e la messa in Cattedrale è stata impressionante.
Per vedere meglio la processione, ci siamo spostati nel corridoio e il
cardinale si è avvicinato e ha allungato verso di me la sua mano con
l’anello per farselo baciare. Sono rimasta profondamente commossa.
Roma, durante la Settimana Santa, era piena di turisti. Il Venerdì
Santo (12 aprile 1963) abbiamo assistito alla messa nella Basilica di San
Pietro con papa Giovanni XXIII. È durata quattro ore, e il papa ogni
tanto veniva portato tra la folla sulla sua “sedia gestatoria”. Il papa
aveva una grande personalità ed era gentile; è morto un mese dopo.
Dopo Pasqua, abbiamo proseguito il viaggio per Montecassino per
visitare la tomba del fratello di mio padre e mia zia, caduto in
Il 7 marzo del 1965, nella
parrocchia [Pfarrei] di battaglia nel 1944, a soli 19 anni. (...) Quando attraversavamo i paesini,
Ognissanti sull’Appia la gente osservava la macchina e gli stranieri biondi. Per noi era
Nuova a Roma, papa strano vedere persone che si incontravano e restavano a parlare fuori
Paolo VI celebra la prima di casa. Sulla via del ritorno, abbiamo preso la Vecchia Strada del
Messa in lingua italiana. Brennero (non esisteva l’autostrada). Abbiamo trascorso un’ultima notte
Lasciare da parte il latino
a Innsbruck e poi ci siamo diretti verso casa, a Warstein (nella Renania
e rivolgersi nella lingua
parlata da tutti è uno dei settentrionale - Vestfalia).
più gros È stato un viaggio indimenticabile che mi ha formato sotto tanti punti
si cambiamenti della di vista e ha risvegliato il mio amore per il paese, la cultura, le
Chiesa moderna. persone, la lingua e la cucina. Un grazie sincero a mio padre e a mia zia.
indimenticabile , unvergesslich il banco degli avvicinarsi , näher kommen la sedia gestatoria: tragbarer Sessel für
imputati , Anklagebank den Papst
decidere , beschließen allungare , ausstrecken
giustificarsi , sich rechtfertigen proseguire , fortsetzen
le vacanze (pl.) commosso , bewegt
di Pasqua , Osterferien prezioso , wertvoll cadere in battaglia , im Kampf fallen
la Settimana Santa , Karwoche
il liceo , Gymnasium attraversare , durchqueren la via del ritorno , Rückweg
il Venerdì Santo , Karfreitag
non prevenuto , unbefangen insolito , ungewohnt la Renania setten-
assistere , teilnehmen trionale-Vestfalia , Nordrhein-West-
sgridare , hart anfahren la portata , Gang falen
la folla , Menschenmenge
risvegliare , wecken
Nell’edizione
italiana di Topolino
i nomi dei personaggi sono
“italianizzati”.
Mickey Mouse è
Topolino, Donald Duck è
Paperino, Dagobert Duck è
Zio Paperone, Tick, Trick
und Track sono
Qui,Quo,Qua,
mentre Die Panzer-
knacker diventano la Banda
Bassotti.
Autostrada del Brennero 1969
N
GLI ANNI SETTANTA periodo cupo, in cui l’impegno politico e aspri conflitti
NON SONO SOLO sociali vanno di pari passo con una profonda crisi eco-
nomica. Forse perché nell’Europa occidentale l’Italia è
“ANNI DI PIOMBO”, la nazione in cui il Partito comunista è più forte, alcuni
settori “deviati” arrivano addirittura a tentare un colpo
MA ANCHE DI
di stato. La lotta studentesca si mescola a quella ope-
TRASFORMAZIONI E raia e alcune frange non solo teorizzano, ma praticano
la lotta violenta, dando vita a bande terroristiche come
CAMBIAMENTI le Brigate Rosse. Dall’altra parte, anche il terrorismo di
destra lascia la sua scia di sangue. Insomma, sono quelli
che, come in un famoso film di Margarethe von Trotta,
verranno chiamati “anni di piombo”.
Marina Collaci Eppure sarebbe sbagliato ridurre gli anni Settanta solo
DIFFICILE AUDIO PLUS a questo. Nel ventennio precedente l’Italia ha vissuto
Martin Fehrle
Napoli, Stromboli
1973
Viva i vulcani!
Funiculì…
lontano 1880, è ancora oggi
una delle canzoni napoleta-
ne più conosciute al mondo.
È stata scritta per pubbli-
cizzare la prima funicolare,
che partendo dai piedi
del Vesuvio consentiva
di raggiungere la cima. Il
tragitto, lungo 750 metri,
Martin Fehrle
veniva percorso in circa 10
minuti da due vagoncini
che potevano ospitare otto
persone ciascuno. Dal 1886
1973 la funicolare ha cambiato di-
verse volte proprietario ed
privilegiata sulle eruzioni, che avvenivano ogni 15 minuti. Una è rimasta attiva fino al 1944,
notte davvero affascinante ed emozionante. anno dell’ultima eruzione
Una volta tornato a Napoli, mi sono ritrovato con il mio amico a Baia del Vesuvio. Nel dopo-
Domizia. Da lì siamo ripartiti per visitare la grotta della Sibilla guerra è stata sostituita da
a Cuma, presso il Lago d’Averno, e Capo Miseno, da dove Plinio il una seggiovia, rimasta in
Giovane, nel 79 d.C., è stato testimone dell’eruzione del Vesuvio. funzione fino al 1984, anche
Poi abbiamo trascorso un’intera giornata a Pompei e un’altra mezza se con varie interruzioni.
giornata a Ercolano, prima di partire alla scoperta del Vesuvio. Un progetto per rimettere
Abbiamo piantato la tenda nella Valle del Cavallo, tra il vulcano e in funzione il servizio risale
il Monte Somma. Da lì, siamo saliti verso il cratere. La salita era alla fine degli anni Ottanta.
piuttosto impegnativa per il mio amico, a causa della sua gamba di I lavori sono effettivamente
legno. Ma grazie alla sua volontà e alla sua forza ce l’ha fatta. cominciati nel 1991, ma si
Ripartiti verso sud, ci siamo fermati un’intera giornata a Paestum. sono interrotti quasi subito
Eravamo affascinati. Finalmente potevamo vedere dal vivo tutto per complicazioni burocra-
quello che, fino a quel momento, avevamo letto e sentito al ginnasio, tiche. Il progetto è dunque
nelle ore di greco e latino. ancora oggi irrealizzato.
CINEMA
24
Nel 1973 esce il film sono i crateri e gli edifici
Amarcord di Federico Fellini, vulcanici che fanno parte del
uno dei suoi più famosi. complesso vulcanico dei Campi
Due anni dopo, nel 1975, Flegrei. Il nome dell’area è di
Amarcord vince l’Oscar come origine greca e significa
miglior film straniero. “ciò che brucia, arde”.
Brigitte Widmer
1973
Brigitte Widmer
1973
Armin Hierl
Roma
1978
1970
Claudia Bamberger
Claudia Bamberger
Gatteo a Mare
1970
Cocco bellooo!
120.000
ritorno abbiamo fatto tappa a Gatteo a Mare. Era la
fine di maggio, la stagione era appena cominciata.
La spiaggia era semideserta e non c’erano ancora né
ombrelloni né lettini, ma i pali già piantati degli
ombrelloni formavano una distesa che occupava tutto lire era lo stipendio [Gehalt] medio
lo spazio. Dove avrebbero giocato i bambini? E gli [durchschnittlich] mensile di un
adulti, dove si sarebbero sfidati a bocce? italiano nel 1970, circa 70 euro
Insomma era tutto cambiato. odierni [heutige]. Il costo della vita
Ho rivisto anche il nostro albergo. [Lebenshaltungskosten] era anche
Quello, in 50 anni, non è cambiato. molto più basso: un caffè costava al
È stato un momento davvero emozionante. bar appena [nur] 70 lire, meno di
4 centesimi di euro.
ripensare , zurückdenken catturare , fangen il cocco , Kokusnuss piantato , hier: in den Sand
geschlagen
il ricordo , Erinnerung il retino , hier: Fischnetz, conservare , bewahren
Kescher la distesa , Fläche
indimenticabile , unvergesslich fare tappa , einen Halt
giocare einlegen lo spazio , Platz
costruire , bauen
a bocce , Boccia spielen
la stagione , Saison sfidarsi , sich heraus-
il castello
il venditore fordern,
di sabbia , Sandburg semideserto , halbverlassen
ambulante , hier: Strand- hier: spielen
i puffi pl. , Schlümpfe verkäufer il palo , Pfosten
emozionante , bewegend
1970
Claudia Bamberger
Elisabeth Dorner
Roma
1972
la colonna sonora , Soundtrack buffo , witzig il malumore , schlechte Laune il richiamo , Lockruf
il venditore all’occasione , bei Gelegenheit, affascinante , reizend, la fetta , Stück, Scheibe
ambulante , hier: Strand- hier: je nachdem hier: fesch
il ristoro , Erfrischung
verkäufer
il grido , Ruf rinfrescante , erfrischend,
pulire , reinigen
incontrastato , unbestritten hier: frisch
annunciare , ankündigen
l’arsura , Trockenheit
incantare , verzücken resistere , widerstehen
in rima , gereimt
il sapore , Geschmack
incomprensibile , unverständlich
Monika Wagner-Koch
1977
Kein Massentourismus
L’autunno caldo
contratti nazionali di
moltissime categorie
di lavoratori. I rinnovi
riguardano ben 4 milio-
ni e mezzo di persone.
Iniziano gli scioperi, che
in un primo momento
obbediscono alle direttive
date dalle organizzazioni
sindacali Cgil, Cisl, Uil.
A poco a poco i toni si
fanno sempre più accesi
e l’organizzazione passa
direttamente nelle mani
degli operai, in particola-
re a Torino, nelle grandi
fabbriche della Fiat. È
Gabriele Bechtold il cosiddetto “autunno
caldo”. La prima impor-
Riviera dei Fiori, Liguria tante conquista di questa
stagione di proteste è lo
Statuto dei lavoratori,
1970 che sancisce una serie di
diritti relativi a stipendio,
Lo stato che non vuole denaro licenziamento e orari
di lavoro. Negli anni
Io e un amico, che oggi è mio marito, abbiamo passato le vacanze in successivi la conflittualità
Italia, per la precisione nella Riviera dei Fiori, in Liguria. Un non diminuisce, ma sono
giorno siamo andati in spiaggia e abbiamo parcheggiato la nostra sempre più numerosi i
auto sul lungomare di Diano Marina. Non ci siamo accorti del lavoratori dipendenti che
cartello di “divieto di sosta”, così, tornati dalla spiaggia, sotto il non vedono di buon oc-
tergicristallo della macchina abbiamo trovato la multa. Decidemmo chio questa conflittualità
di pagarla subito. Ma dove? Dopo una piccola ricerca abbiamo trovato permanente. Il 14 ottobre
una caserma di polizia, ma era chiusa. Mentre stavamo lì perplessi 1980 a Torino ha luogo la
e indecisi sul da farsi, un passante ci ha rivolto la parola. famosa marcia dei quaran-
Naturalmente noi non capivamo niente, ma una parola risaltava tamila, una manifestazio-
su tutte le altre: sciopero. Consultai il mio piccolo dizionario e ne antisindacale in cui gli
finalmente la trovai: la polizia faceva sciopero! E la nostra multa? stessi lavoratori, spaven-
Allora ci è venuta l’idea di andare all’ufficio postale. Una buona tati dall’ipotesi di perdere
idea, perché lì abbiamo potuto finalmente saldare il nostro piccolo il lavoro, chiedono la fine
debito con lo stato italiano. degli scioperi.
David Maclachlan
Verona, Roma
Ho fatto il mio primo viaggio in Italia nel 1979. In realtà ero stato
in Sardegna l’anno precedente con i miei genitori, ma era la prima
volta che visitavo lo “Stivale”.
Studiavo a Cambridge, avevo quattro mesi di ferie estive e quell’anno
decisi di trascorrerli in giro per l’Europa con Interrail in
compagnia di mia cugina. Dopo aver visitato i Paesi Bassi, la
Germania e l’Austria, abbiamo preso il treno notturno da Klagenfurt
per Verona. Siamo arrivati a destinazione di buon’ora. Il sole stava
sorgendo e non c’era quasi nessuno per le strade del centro storico.
Questa immagine incantevole è stata la mia prima impressione
dell’Italia. Ci piaceva viaggiare liberamente e scegliere le
destinazioni all’ultimo momento, per questo non avevamo prenotato
nessun alloggio. Dunque, la prima cosa che abbiamo fatto è stato
quella di cercare un albergo. Ne abbiamo trovato uno nel centro
storico al prezzo di 10.000 lire a notte, senza colazione. Praticamente
5 euro di adesso. Per noi, turisti britannici, era molto economico.
All’epoca la sterlina valeva 2.500 lire e io, con le tasche piene di
biglietti da 100.000 lire, mi sentivo ricchissimo. Con 400 lire potevi
bere un caffè. Un pezzo di pizza al taglio costava appena 500 lire. In
trattoria, si poteva ordinare un menu turistico a un prezzo tra le
2.000 e le 5.000 lire e si prendeva l’autobus con 100 lire!
Verona è la città ideale per gli amanti della lirica. E noi non ci
siamo lasciati sfuggire l’occasione di assistere a uno spettacolo
all’Arena. Per 5.000 lire a testa abbiamo acquistato i biglietti per
il Rigoletto di Verdi. Comunque l’Arena, costruita dagli antichi
Quando a un negoziante
Romani, a parte l’opera, è un posto interessantissimo da visitare.
non aveva le monete per
dare il resto [Wechselgeld], Siamo rimasti a Verona per qualche giorno. Abbiamo visitato un sacco
spesso le sostituiva [sos- di luoghi interessanti, come il balcone di Romeo e Giulietta, e
tituire: ersetzen] con uno o ci siamo goduti la dolce vita. Un giorno siamo andati anche a
più gettoni [Telefonmünze]. Venezia, che dista solo un’ora di treno da Verona.
Il gettone aveva un valore Il nostro ultimo giorno a Verona, avremmo dovuto assistere al
corrispondente a quello
Rigoletto all’Arena. Ma proprio mezz’ora prima dell’inizio dello
di uno scatto telefonico
[Gesprächseinheit], che negli spettacolo, ha cominciato a piovere a dirotto, tanto che lo spettacolo
anni Settanta costava da è stato annullato e anche se ci hanno rimborsato il prezzo del
50 a 200 lire. biglietto, la nostra delusione è stata grande. Fino a oggi non ho
L’inflazione galoppante
mare e i paesaggi mozzafiato della
campagna toscana. La forte svalu-
mai più avuto occasione di assistere a uno spettacolo tazione della lira italiana consente a
all’Arena. tedeschi, inglesi e americani di fare
L’indomani abbiamo preso il treno per Roma, dove abbiamo vacanze da sogno in Italia a prezzi
trascorso alcuni giorni. Abbiamo visitato il Vaticano, molto convenienti.
compresa la Cappella Sistina, che è di una bellezza Per gli italiani, gli anni Settanta
stupefacente. Con l’opera lirica, a Roma siamo stati più non cominciano bene. La situa-
fortunati che a Verona. Alle Terme di Caracalla abbiamo zione politica interna è instabile,
potuto assistere a un’indimenticabile messa in scena confusa, e l’impatto sulla fragile
dell’Aida di Verdi in uno scenario davvero spettacolare. economia italiana di una serie di
Sono davvero tanti i ricordi che conservo del mio primo eventi internazionali negativi,
viaggio nel Belpaese. È stata una grande avventura, come la crisi petrolifera del 1973, è
era come se mi trovassi in un altro pianeta. Una cosa devastante. Il paese deve affrontare
che trovavo bizzarra era chiamare a casa dalla cabina una pesante crisi economica, se-
telefonica. Funzionava con dei gettoni speciali, che si gnata dall’aumento vertiginoso del
compravano in tabaccheria. Per una telefonata all’estero debito pubblico e dalla svalutazio-
se ne dovevano comprare un sacco. E poi c’erano i problemi ne della lira. Verso la fine del 1974, la
di comunicazione. All’epoca non erano molti gli italiani moneta italiana ha perso un quarto
che parlavano le lingue straniere. Io, che sapevo il del suo valore e l’inflazione cresce
francese e un po’ di latino, me la cavavo in qualche modo. così rapidamente da essere definita
Ma volevo di più. Per questo, una volta tornato a casa, ho galoppante. L’aumento dei prezzi è
cominciato a imparare l’italiano. spaventoso: i prodotti alimentari
costano il 22,8% in più rispetto
all’anno precedente, l’abbigliamen-
1975: cambio lira italiana (Lit)/Marco tedesco (DM): 1 DM = 267,66 Lit
to il 20% in più, mentre il costo dei
Prezzi medi al consumo [durchschnittliche Verbraucherpreise] dei beni di
prima necessità [lebensnotwendige Güter] in Italia e in Germania. prodotti energetici (elettricità,
benzina e gasolio) aumenta di oltre
ITALIA GERMANIA il 62%. La crisi si protrae per tutto il
Salario medio 154.000 Lit (816 €) 726 DM (1.030 €) decennio e il prezzo da pagare per
[Durchschnittsgehalt] uscirne è altissimo. Dopo la batosta,
gli italiani trovano però la forza di
pane 450 Lit/Kg (2,38 €) 2 DM (2,8 €) rimettersi in piedi. Dopo i “grigi” e
pesanti anni Settanta, tutti hanno
latte 260 Lit/l (1,37 €) 1,06 DM (1,5 €)
voglia di leggerezza e di colori ed è
carne (manzo) 4.500 Lit./Kg (23 €) 8,32 DM (11,8 €) con questo stato d’animo che l’Italia
benzina 305 Lit/l (1,61 €) 0,58 DM (0,82) entra negli anni Ottanta.
crescere , steigen
il paesaggio , Landschaft devastante , verheerend rimettersi in piedi , wieder auf die
alimentare , Lebensmittel- Beine kommen
mozzafiato , atemberaubend affrontare , bewältigen
rispetto a , im Vergleich zu lo stato d’animo , Gemütszustand
la svalutazione , Abwertung l’aumento , Anstieg
l’anno precedente , Vorjahr
consentire , ermöglichen
Sicilia
1978
Un sogno: Taormina
Helga Edletzberger
Cesenatico, Ventimiglia
I miniassegni [Minischecks] Ich habe in den späten 70er-Jahren in Italien Urlaub gemacht. Ich
con importi [Beträge] molto war mit meinem Mann in Cesenatico und Ventimiglia campieren. Da das
bassi erano in uso nella Benzin damals in Italien sehr teuer war, kauften wir uns vorher bei
seconda metà degli anni einem Autofahrerclub Benzingutscheine für die Reise, die wir bei
Settanta. Sostituivano verschiedenen Tankstellen einlösten. Weiters erinnere ich mich, dass
le monete [Münzen] che es damals in Italien sehr wenig Kleingeld gab. Hatte ein Verkäufer
scarseggiavano [scarseggiare: nicht genug Retourgeld zur Verfügung, dann bekam der Kunde
knapp sein] in quel periodo. Briefmarken, Zuckerln oder Notgeld. Dabei handelte es sich um ein
Come resto [Wechselgeld] si Stück Papier auf dem z.B. stand vale 100 lire. Natürlich waren alle
usava dare anche gettoni bestrebt, das Notgeld so rasch wie möglich wieder auszugeben und es
telefonici o francobolli. nicht nach Hause mitzunehmen.
Inga Thomas
Alassio
Anni ‘70
Wo meine Italienliebe ihren Anfang fand
Meine Schwester und mich auf der Rückbank fuhren uns unsere Eltern in einem Rutsch nach
Italien und rauchten was das Zeug hält. So war das in den 70ern. Ohne weitere beeindruckende
Erinnerungen kamen wir bei unserem Ferienhaus oberhalb Alassio an. Über enge Serpentinen
und eine Uferstraße am Hang ging es zum Strand. Der Strand war klein und direkt an die
Promenade des Ortes gedockt. (...) Nach einigen Stunden am Strand mit Sonnenschutz 3 wurde
die Haut dann rot und wir beschlossen in die kleinen kühlenden Gassen der Altstadt zu gehen.
Ich hatte vor allem eines im Sinn: Eiskreme. Es dauerte nicht lange, bis wir eine Gelateria
fanden und ich mußte meinen ersten Satz Italienisch sagen: „Un Tgelattoh per faforeh“ und
zeigte auf Schokolade und Pistazie. Den Sorten bin ich treu geblieben, meine Aussprache hat
sich hoffentlich verbessert. Für Mama und Papa gab es Espresso in der Bar nebenan, von der
aus wir dann auch Omi anriefen. Dafür mußte man Lire in Telefonmünzen wechseln, die gettoni.
Abends sind wir noch einmal in den Ort zum essen gefahren. Unser Hunger folgte dem Trick
meines Vaters, in das Restaurant zu gehen, wo die meisten Einheimischen saßen. Nudeln im
Neonlicht fand ich genauso gut, wie zu Hause „beim Italiener“ bei Kerzenlicht vollgewachster
Weinflaschen. Anschließend liefen wir noch einmal durch die Gassen, die nun gar nicht mehr
ruhig und schattig wirkten, sondern in allen Farben der Auslagen leuchteten und akustisch
wunderbar von einer Mischung lebhaften Geplappers aus diversen Sprachen begleitet wurden.
Vom Heimweg erinnere ich mich vor allem an eines: Die Grenze. Auf der einen Seite die
schicken italienischen Beamten in Blau-Rot mit adretter Frisur und auf der anderen Seite
die deutschen Beamten in unvorteilhaftem Braunbeige mit Waldgrün und Vokuhila. Dass diese
Szenerie nicht stimmen konnte, fiel mir erst Jahre später auf, als mir klar wurde, dass es
keine Deutsch-Italienische- Grenze gibt. Wichtig ist an der Erinnerung nur die Wehmut, die
ich empfand: Das Gefühl, das Land zu verlassen, in dem ich mich zu Hause fühlte.
Martin Gussetti
Napoli
1979
Frisch verheiratet, haben 1979 meine Ehefrau und ich (damals 19 und
23 Jahre alt) beschlossen, einen unerwarteten Geldsegen aus einer
BAföG-Nachzahlung in unsere erste Italienreise zu investieren.
Für unser Motorrad, eine Suzuki GT 250 mit 27 PS, haben wir
deshalb einen Gepäckträger mit Packtaschen gekauft und uns ein
kleines Zelt und zwei Schlafsäcke angeschafft. Damit ausgerüstet,
haben wir uns im Sommer auf die Reise gemacht. Die Hinfahrt
wollten wir mit der Bahn bis nach Neapel machen, dabei das
Motorrad als Reisegepäck im Zug transportieren.
Am Samstagnachmittag in Neapel angekommen, schon der erste
Schock: Der Gepäckwagen war vom Zug getrennt worden und unser
Motorrad unauffindbar. Trotz großer sprachlicher Barrieren haben
wir letztlich verstanden, dass das als Reisegepäck deklarierte
Motorrad den Einfuhrbestimmungen unterliegt und wir es auf dem
Zollamt abholen müssen. Leider war das Zollamt am Wochenende
geschlossen, sodass wir das Wochenende ohne fahrbaren Untersatz
in Neapel verbringen mussten.
Abends haben wir uns mit einem Glas Wein auf den Balkon unseres
Hotels gesetzt, um die Fahrkünste der neapolitanischen Autofahrer
zu bewundern: Ampelsignale galten dort offensichtlich nur als
unverbindliche Empfehlung, Vorfahrt hatte, wer am lautesten hupt,
Mentre tutte le spiagge italiane selbst Einsatzfahrzeuge von Polizei und Notarzt mussten sich dem
si riempiono [riempirsi: sich füllen] unterordnen.
di turisti, a Roma, il 20 giugno Am Montagmorgen haben wir uns dann gleich frühmorgens
1979, la comunista Nilde erwartungsvoll zum Zollamt begeben. Froh, aus den Mühlen der
Iotti viene eletta presidente Bürokratie ungeschoren davongekommen zu sein, haben wir uns dann
della camera dei deputati mit dem Motorrad nach einem kurzen Abstecher zum Golf von Salerno
[Abgeordnetenkammer]. È la prima in Richtung Norden aufgemacht. Als erstes Etappenziel hatten wir
donna a sedersi sulla poltrona uns das Küstenstädtchen Gaeta ausgesucht. Das war die schönste
[Sessel] più importante del Zeit unserer Reise.
secondo ramo [hier: Kammer] del Anfangs gewundert hatte ich mich über die in ganz Italien
parlamento italiano. Nilde Iotti verbreitete Restaurant-Kette Trattoria, bis mich meine Frau nach
ha presieduto [presiedere: vorsit- einem Blick in das Wörterbuch über meinen Irrtum aufklärte.
zen] la camera fino al 1992. Dopo An Abendessenszeiten gegen 18 Uhr gewöhnt mussten wir feststellen,
Nilde Iotti, le donne presidenti dass in Italien wohl nicht so früh zu Abend gegessen wird. Unser
della camera dei deputati sono Lieblingsrestaurant öffnete nämlich erst um 19 Uhr. Abendessen
state soltanto due: Irene Pivetti, gab es frühestens ab 20 Uhr. Die Wartezeit haben wir dann mit
dal 1994 al 1996, e Laura Boldri- der Verkostung von leckeren und gut gekühlten Weinen aus der
ni, dal 2013 al 2018. Region überbrückt. Zum Essen selbst habe ich deshalb keine großen
Erinnerungen mehr. Es war aber immer gut und auf der Terrasse,
direkt am Meer, mit Meeresrauschen im Hintergrund, immer ein sehr
angenehmer und idyllischer Abend!
Anni '70
Hannelore Vollweiter
Tropea
Anni ‘70
Ho fatto il mio primo viaggio in Italia alla fine degli anni Settanta.
Un mio amico calabrese mi parlava sempre di Tropea (in Calabria),
di come era bella e diceva che dovevo assolutamente andarci. Così un
giorno ho convinto il mio compagno e un nostro amico a trascorrere
tre settimane di vacanza a Tropea. Abbiamo fatto il viaggio in
macchina, con una Peugeot stravecchia. Abbiamo percorso tutta la costa
tirrenica, un viaggio infinito e così stressante che i miei compagni
di viaggio si sarebbero volentieri fermati al primo posto bello lungo
la strada. Ma io ho tenuto duro: volevo andare a Tropea, e basta. […]
A Tropea abbiamo trovato un tempo meraviglioso. Le spiagge belle e
solitarie. Non c’erano molti turisti in giro, all’epoca. Pranzavamo
sempre in un piccolo ristorante vicino alla spiaggia. Il cuoco ci
faceva addirittura entrare in cucina e noi potevamo scegliere ogni
giorno fra i diversi piatti, semplici ma buonissimi. La cosa che ci
ha impressionato di più della nostra vacanza è stata la gente. Erano
tutti gentili e premurosi. Appena partiti per tornare in Germania,
sulla strada fra Tropea e Cosenza si è rotta la macchina. Alcune
persone che ci hanno visti in difficoltà si sono offerte di aiutarci.
Siamo stati rimorchiati fino a un distributore di benzina che aveva
l’officina. Abbiamo lasciato lì l’auto e abbiamo deciso di fare il
viaggio di ritorno in treno. Le persone che ci avevano accompagnato
all’officina ci hanno aiutato a portare i bagagli e tutto il nostro
equipaggiamento (tenda, casseruole, piatti, ecc.) fino alla stazione
250
di Cosenza. Non solo ci hanno aiutato a salire in treno, ma ci hanno
rifornito persino di panini e vino. La cosa davvero straordinaria
è che i passeggeri del treno (che arrivava dalla Sicilia), non si
sa come, conoscevano già tutte le nostre piccole sventure. Insomma,
Nel 1975 la pizza costava un’esperienza indimenticabile!
250 lire, circa 1,32 euro. A Tropea sono tornata altre quattro volte, però in aereo!
1970
topless , oben ohne rivendicare , einfordern l’atto osceno , unsittliche la sezione penale , Strafkammer
Handlung
il costume , Sitte, Brauch; il diritto , Recht la Cassazione , Revisionsgerichts-
Badeanzug la sentenza di hof
disporre , hier: bestimmen
assoluzione , Freispruch
la manifestazione , Demonstration la battaglia legale , Rechtsstreit
la coscienza , Gewissen
scoppiare , entbrennen
concludersi , enden per ironia
l’abitudine f. , Gewohnheit
l’ordinanza , Verordnung della sorte , Ironie des
liberatorio , befreiend
il pregiudizio , Vorurteil Schicksals
emanare , erlassen
il falò , Feuer
rivelarsi , sich entpuppen passare di moda , aus der Mode
concedere , erlauben
il reggiseno , BH kommen
opporsi , sich widersetzen
il seno , Brüste
l’oppressione f. , Unterdrückung la scelta , Entscheidung
la denuncia , Anzeige
Caprera
Karl-Heinz Maul
1975
il corso di vela , Segelkurs il Mediterraneo , Mittelmeer sopravvalutare , überschätzen l’asilo , hier: Kinderbe-
treuung
il Lago di Costanza , Bodensee offrire , anbieten la capacità , Können, Fähigkeit
attrezzato , ausgestattet
ottenere , erhalten la barca a vela , Segelboot affrontare , sich stellen/aus-
einandersetzen la capanna , Hütte
la patente convinto , überzeugt
nautica A , A-Segelschein la forza , hier: Windstärke spostarsi , hier: weiterfahren
partecipare , teilnehmen
mettere l’onda , Welle l’edificio , Gebäude
la regata , Regatta
alla prova , auf die Probe
salire , einsteigen indimenticabile , unvergesslich
stellen vincere , siegen
l’imbarazzo peccato , schade
le abilità (pl.) riconoscere , feststellen
della scelta , die Qual der Wahl
velistiche , Segelkenntnisse
Wolfgang Volpers
1974
Franco primo e Franco secondo
In seguito alla crisi petro-
lifera del 1973, il governo Era il 1974. Dopo avere visitato Venezia, Verona e Mantova, io, in
italiano emana una serie di compagnia di altri due studenti del Conservatorio di Hannover e di
disposizioni per contenere una ragazza che si era aggiunta alla comitiva all’ultimo momento,
il consumo energetico. Un su una vecchia Renault, stavo percorrendo la riva occidentale del
litro di benzina, che grazie Lago di Garda, tra Gargnano e Limone. Io ero alla guida dell’auto,
agli interventi dello stato ma ero distratto dalla bellezza del paesaggio. Uscendo da una curva,
nel 1972 costava 134 lire, (...) BANG! ho tamponato un’Ape che viaggiava davanti a me. L’Ape
nel 1974 arriva a costare 500 non ha subito danni e il proprietario se n’è andato senza chiedere
lire. Nel novembre 1973 risarcimenti, né chiamare la polizia. La nostra macchina, però, era
il governo Rumor vara il messa male: i fari anteriori non davano più segni di vita.
decreto legge 304, detto di Purtroppo eravamo in un tratto di strada pieno di gallerie che,
“Austerity”, che vieta la cir- all’epoca, erano poco o per niente illuminate. Mentre meditavamo sul
colazione di auto e moto nei da farsi, si è fermata un’auto. Era un gruppetto di giovani tedeschi
giorni festivi e di domenica. come noi. Si sono offerti di guidarci attraverso una galleria, che
È una trovata quasi teatrale abbiamo attraversato a 20 km all’ora, con loro davanti a illuminare la
che non porterà grandi strada. Superata la galleria, ci hanno salutato e se ne sono andati.
risparmi, ma molta allegria. Che fare con le altre gallerie? A qualcuno è venuta l’idea di usare le
I cittadini si riappropriano nostre pile tascabili per illuminare la strada. Così (...) siamo riusciti
delle città, improvvisando ad arrivare sani e salvi a Riva del Garda, dove avremmo cercato un
canti e balli in mezzo alla meccanico. (...) Mentre stavamo decidendo cosa fare, si è fatto avanti
strada. Dall’aprile 1974 la
Crisi e austerity
in compagnia di , zusammen mit messo male , in einem schlechten accompagnare , begleiten l’intervento , Eingreifen
Zustand sein
aggiungersi , sich anschließen farsi avanti , auftauchen varare , verabschieden
il faro , Scheinwerfer
la comitiva , Gruppe il chiacchierone , Plaudertasche la circolazione , Verkehr
il tratto , Abschnitt
percorrere , entlang fahren l’officina , Werkstatt il giorno festivo , Feiertag
la galleria , Tunnel
la guida , hier: Steuer rimanere , übrig bleiben la trovata , Einfall
meditare , überlegen
distratto , abgelenkt CRISI E AUSTERITY riappropriarsi , zurückerobern
offrirsi , anbieten
tamponare , auffahren la crisi petrolifera , Erdölkrise allentare , lockern
attraversare , durchfahren
subire , erleiden emanare , erlassen il traffico , Verkehr
superare , hinter sich lassen
il danno , Schaden la disposizione , Vorschrift la targa , Autokennzeichen
la pila tascabile , Taschenlampe
il proprietario , hier: Fahrer contenere , drosseln alterno , abwechselnd
l’anziano signore , älterer Herr
il risarcimento , Entschädigung
Moda
LA MODA DEGLI ANNI ’70 È RIVOLUZIONARIA ED
ECCESSIVA: RISPECCHIA PERFETTAMENTE IL MOMENTO
STORICO TURBOLENTO E LIBERTINO.
N. 05
Salvatore Viola https://kundenportal.
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