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LE DIFESE IMMUNITARIE E LE IMMUNOGLOBULINE

CONTRO IL COVID 19
Per quanto riguarda il nuovo coronavirus, il suo percorso all’interno del nostro
organismo è determinato dal fatto che non avendo anticorpi da contrapporgli,
questo è libero di replicarsi nei luoghi in cui si impianta.

Rispetto ai Coronavirus più comuni, inoltre, il nuovo coronavirus può trasferirsi dalle
prime vie respiratorie, in cui causa febbre, tosse e anosmia, per andare ad insediarsi
principalmente nel polmone, dove i recettori ACE2, con cui si lega, scatenano una
risposta immunitaria molto forte.

Geneticamente meno presenti nelle donne e quasi o del tutto assenti nei bambini,
questi recettori si trovano negli alveoli polmonari soprattutto degli uomini.

La risposta del sistema immunitario


Nel tentativo di fermare il virus, le cellule infette e il sistema immunitario producono
una tempesta di citochine la quale genera una fortissima infiammazione, che può
causare danni all’organo e difficoltà respiratorie.

Ad oggi si tenta di interrompere questa tempesta di citochine mediante l’utilizzo di


immunosoppressori, che bloccano l’azione del sistema immunitario, oltre che
mediante l’utilizzo di farmaci antivirali la cui efficacia è in fase di sperimentazione in
più Ospedali di Regione individuati per la cura della patologia COVID-19.

IMMUNOGLOBULINE
Anche se può suonare strano, il termine immunoglobuline non è altro che un
sinonimo di anticorpi; si tratta, in sostanza, di proteine globulari coinvolte nella
risposta immunitaria, cioè nella lotta contro microrganismi considerati estranei
(detti antigeni).
Le immunoglobuline sono talvolta chiamate gamma-globuline per via della
loro particolare conformazione a Y.

Sintesi e Meccanismo d'Azione


Le immunoglobuline vengono secrete dai linfociti B maturi, che le ospitano nella
propria membrana cellulare (più di 100.000 per ogni linfocita B). A questo livello
agiscono come delle antenne, o meglio come recettori specifici di membrana che al
contatto con l'antigene attivano il linfocita; una parte dei linfociti attivati viene
stimolata a riprodursi, differenziandosi in plasmacellule capaci di sintetizzare e
secernere un numero impressionante di nuovi anticorpi (fino a 2.000
immunoglobuline al secondo).
Gli anticorpi liberati dalle plasmacellule, solubili nel plasma, non distruggono
direttamente l'ospite estraneo, ma si legano ad esso per renderlo maggiormente
visibile e suscettibile all'azione degli altri attori del sistema immunitario (fagociti e
cellule citotossiche).

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