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Teoria dell’autodeterminazione (articolo)

-Si tratta di una teoria molto conosciuta che è stata sviluppata da Decy e Ryan; è stata
applicata a molti ambiti come quello lavorativo, scolastico ecc.; secondo questa teoria esiste
una motivazione a scegliere; inoltre le persone hanno bisogno di percepire che quanto
stanno facendo è frutto di scelte personali; ergo se un comportamento viene percepito come
imposto dall’esterno risulta meno sostenuto/accettato; questa idea si basa sulla teoria
organismica, che dice che il benessere e il funzionamento ottimale scaturiscono dalla
soddisfazione di 3 bisogni:

a) Autonomia

b) Competenza

c) Relazione

→Si tratta di bisogni universali; se tutti e tre vengono soddisfatti allora scaturisce un
comportamento intrinsecamente motivato; ovvero un comportamento che non ha bisogno
di essere sorretto da nessun tipo di rinforzo esterni; questo comportamento intrinsecamente
motivato trova spinta direttamente nell’individuo stesso;

Rinforzo: per la teoria di Decy e Ryan il rinforzo gioca un ruolo rilevante; si tratta di uno
stimolo capace di aumentare, mantenere e ridurre la frequenza di un comportamento; Decy
e Ryan avevano osservato che l’introduzione di premi e punizioni in comportamenti
intrinsecamente motivati (come per esempio disegnare) riduceva la motivazione; questo
deriva dal fatto che l’attività di disegnare veniva percepita da questo momento in poi come
imposta e quindi come meno desiderabile→ in genere l’introduzione di un rinforzo funge da
detrattore per un comportamento che è già intrinsecamente motivato

-La percezione di scelta autonoma delle proprie attività, secondo Decy e Ryan quindi è
fondamentale; in conseguenza a queste osservazioni gli autori sviluppano la cosiddetta self-
determination-theory; questa teoria si sviluppa intorno al concetto di internalizzazione,
ovvero un processo psicologico che implica una progressiva integrazione degli scopi del
comportamento con i propri valori; quindi il rinforzo all’azione non è più esterno ma interno
al soggetto; in questo senso il comportamento si auto-motiva poiché è in linea con i propri
valori ed interessi→ secondo gli autori esiste quindi un continuum di forme diversi di
motivazione, che va dalla motivazione estrinseca alla motivazione intrinseca; in questo senso
un comportamento intrinsecamente motivato (come nel caso del disegno) può diventare
anche estrinsecamente motivato (per via di premi e punizioni); al contrario una materia che
si ha iniziato a seguire per via di un obbligo (motivazione estrinseca) può risultare
interessante e suscitare quindi una motivazione intrinseca;

-I comportamenti quindi possono differire per il grado rispetto al quale essi sono autonomi
versus controllati; su questo continuum si collocano 3/6 forme di motivazione:
a) A-Motivazione: corrisponde ad una mancanza di interesse ed intenzione di agire; non è
autodeterminata;

b) Motivazione estrinseca:

 Regolazione esterna (locus of motivation = not internalised)→ lavoro perché il capo


mi sta osservando
 Regolazione introiettata (locus of motivation = not internalised)→ lavoro perché mi fa
sentire una persona coscienziosa e ciò mi permette di ottenere approvazione da altri
 Regolazione identificata (locus of motivation = internalised)→ ho un attaccamento al
lavoro perché ciò è in linea con i miei valori; credo nell’importanza di aiutare altri;
 Regolazione integrata (locus of motivation = internalised)→ ho un attaccamento al
lavoro perché sono una persona che si prende cura degli altri e quindi c’è congruenza
con sé; ciò che differenzia questo tipo di motivazione è che l’attività non è
interessante/divertente in sé ma è strumentale per gli obiettivi personali;

c) Motivazione intrinseca: locus of motivation =internalised; c’è una regolazione intrinseca;


qui il comportamento è divertente e interessante;

ATTENZIONE! Anche la motivazione esternamente regolata può dare risultati ottimi; la


differenza di motivazione si trova in termini di benessere; se un comportamento è
estrinsecamente motivato ciò significa che al soggetto viene richiesto uno sforzo per
eseguirlo; il comportamento intrinsecamente motivato invece è caratterizzato dalle flow
experiences (attività di flusso); mi sento completamente realizzato nell’esecuzione
dell’attività; riassumendo si può quindi dire che un comportamento è intrinsecamente
motivato quando è:

 Autodeterminato e autonomo
 Soddisfa il bisogno di competenza ed efficacia
 Soddisfa il bisogno di inserimento e appartenenza sociale

→Questi aspetti devono essere in sinergia; la regolazione autonoma deve svilupparsi non
solo in relazione alle pressioni esterne ma anche ai processi interni; un processo interno
importante per il funzionamento autonomo dell’individuo è la ER (emotion regulation);
l’emozione è quindi una fonte di informazione; informa sulla relazione individuo-ambiente; i
tipi di regolazione delle emozioni sono le seguenti:

1. Integrative emotion regulation (regolazione integrata): prevede prima il dispiegarsi


dell’esperienza emotiva e poi il rivolgere l’attenzione ad essa e al suo significato (Roth,
Vansteenkiste e Ryan); le situazione che portano allo sviluppo di una modalità di regolazione
di questo tipo sono lo sviluppo e la promozione dell’autonomia nel bambino e la
soddisfazione dei bisogni di relazione e competenza; questo tipo di regolazione può essere
favorito da un certo tipo di educazione o da un terapeuta che favorisce lo sviluppo
dell’autonomia; prevede un processo di disclosure, ovvero dove il paziente si apre e si
racconta; attraverso la verbalizzazione si prende consapevolezza dei suoi comportamenti;

→In genere però la regolazione è una scelta che richiede consapevolezza + autoregolazione;

2. Controlled emotion regulation (regolazione controllata): le emozioni possono essere


vissute come pressioni o minacce; si tratta di una regolazione richiesta dall’esterno; favorisce
però sentimenti di inautenticità; esempi di questo tipo di regolazione sono la soppressione e
il distanziamento→ favoriscono una condizione di ruminazione; qui è ostacolata una piena
consapevolezza delle proprie emozioni;

3. Emotion disregulation (disregolazione delle emozioni): si tratta di uno stato in cui le


persone si sentono incapaci di gestire le proprie emozioni che vengono vissute come
travolgenti e/o disorganizzati; questa forma di regolazione favorisce distress e rifiuto sociale;

Immunization hypothesis (ipotesi di immunizzazione): studi di Decy e Ryan hanno dimostrato


che rivolgere l’attenzione alle proprie emozioni (anziché sopprimerle) reduce in misura
maggiore l’intensità dell’emozione ad una seconda esposizione allo stimolo;

Infine i tre passi dell’integrative emotion regulation sono:

1. Nonjudgmental, receptive attention to one’s emotional experience (consistent with


mindfulness)
2. An interested and volitional exploration of the emotional experience and its relations
and significance for other aspects of one’s self (goals, values and preferences)
3. Informed choices with respect to subsequent actions

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