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FASE DECISORIA PROC.

AMMINISTRATIVO

I caratteri del provvedimento risultano essere: struttura (è un atto unilaterale), funzione (atto che cura
interessi pubblici), formazione (atto terminale procedimento) e disciplina.

Il provvedimento è un atto volontario (volontà di esercitare potere amministrativo) ma non sempre


esprime una volontà (es per accertamenti abilitativi).

Un atto può essere semplice oppure complesso. Nel caso di un atto semplice abbiamo un atto in
forma scritta (non tutti atti sono in forma scritta), deve essere sottoscritto e le autorità competenti
possono essere organi monocratici o collegiali. Per quanto riguarda l'atto complesso invece è un atto
frutto di titolarità comune del potere e a di erenza dell'atto semplice deve essere preceduto da nulla
osta, parere vincolato).

Elementi costituitivi: identi cazione PA e potere, dispositivo (oggetto), scrittura e sottoscrizione.

Art 21 septies ---> ci dice quando atto è NULLO.

Struttura provvedimento: intestazione, numero protocollo e oggetto, preambolo, motivazione parte


dispositiva, art 3, sottoscrizione.

Non esiste il provvedimento non perfetto, il provvedimento è perfetto se esercitato potere


amministrativo, diventa e cace quando portato a conoscenza del destinatario e può essere anche
legittimo-illegittimo o e cace-ine cace.

Integrazione dell'e cacia --> attività nalizzata a conoscenza del provvedimento.

Art 21 bis --> atto diventa e cace quando comunicato.

Per i provveddimenti recittizi (che vanno comunicati per essere e caci) la mancata comunicazione
determina la ine cacia ma non l'invalidità o l'inesistenza dell'alto. Gli atti cautelari e urgenti invece
hanno e cacia immediata.

Conoscenza atto avviene per mezzo di PEC o agenti noti catori. Se i destinatori sono molti abbiamo
la pubblicazione.

Art 21 quater --> provvedimenti subito e caci salvo indicazioni diverse, e cacia può essere sospesa
per gravi ragioni e per il tempo necessario (termine stabilito nell'atto, può esse prorogato solo una
volta).

E cacia incontra quindi limiti temporali (quando di erita, sospesa ecc) o territoriali.

Perfezione ed e cacia non sempre coincidono, per far si che un atto produca e etti possono essere
necessari ulteriori adempimenti (atto di accettazione privato, esistenza atto previamente conosciuta
ecc). Queste poi non possono coincidere quando magari sono previste attività di controllo dell'atto
da parte di autorità. L'atto di controllo può essere di legittimità o di merito (i primi su norme
giuridiche ridotti negli anni, i secondi sono quasi spariti). Se atto di controllo ha esito negativo
abbiamo annullamento atto, su atti statali corte dei conti può solo non registrare atto (non entra in
vigore cosi).

Proroga non richiede di valutare di nuovo tutti gli elementi istruttori.

Provvedimenti continuativi sono quelli destinati a ripetersi nel tempo (patente ecc). Se diventano
incongrui abbiamo la revoca. Porre una durata da parte del legislatore è un cautelarsi.

La proroga riguarda lo “slittamento” del termine di scadenza, Il rinnovo non è altro che un nuovo atto
tra le medesime parti.

Abbiamo atto plurimo (unico atto scindibile in più atti quanti sono i destinatari), collettivo (atto che si
rivolte a più soggetti) e generale (atto che si rivolge a più soggetti individuabili a posteriori e non a
priori come i primi due).

Abbiamo provvedimenti che non richiedono attuazione, altri che devono essere attuati da PA, altri da
privato.

Esecutività ---> atto e cace può o deve essere eseguito.

Esecutorietà --> PA porto ad esecuzione provvedimenti anche contro volontà soggeto senza
necessità che si pronunci un giudice.

Acquiescenza ---> dichiarazione espressa o tacita di assenso all'e etto prodotto dal provvedimento.
Può essere preventiva (prima di conoscere provvedimento) o successiva.

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