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QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 5
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 7
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 12
Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 13
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 15
Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 17
Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 19
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 21
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 22
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 24
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 26
Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 27
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 30
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 35
Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 36
Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 39
Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 40
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 41
Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 42
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 002
01. Si definisce qualita relativa
quando i prodotti o i servizi sono classificati secondo una graduatoria di merito o in senso comparativo
02. Fra i tanti significati attuali di qualita quale dei seguenti e coretto
03. Lo studente descriva in modo sisntetico come si e evoluto nel tempo il concetto di qualit a
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 003
01. Nel Total Quality Management la qualita di prodotti
e servizi e direttamente influenzata
Da 9 fattori fondamentali
02. Il TQC prevede azioni di verifica che permettano alla direzione di tenere sotto controllo l'andamento globale della qualita attraverso la misura delle
prestazioni del sistema nelle seguenti aree principali
1. costi. 2. qualita. 3.
soddisfazione del cliente
4. conformita del sistema agli obiettivi
03. Fra i vari aspetti del cambiamento di mentalita portato dal TQM si puo elencare
Un passaggio dalla ricerca proattiva del valore aggiunto per i clienti alla ricerca a posteriori dei difettii
La responsabilita della Qualita e del suo miglioramento e assegnata a a degli specialisti formati dall azienda
La responsabilita della Qualita e del suo miglioramento e assegnata a tutto il personale e non a degli specialisti
05. Descrivere i diversi elementi che compongono il concetto di "Qualit a prima di tutto" contenuto nel TQM
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INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 004
01. Nell ambito della customer satisfaction la qualita prestata e quella in cui
il riferimento e il cliente, le sue percezioni e valutazioni sul servizio ricevuto, il suo grado di soddisfazione a livello globale e di ogni fattore di qualita o singolo elemento
del sistema di erogazione
il riferimento sono i processi. La finalita principale e quella di presidiare sistematicamente le prestazioni del sistema di erogazione del servizio per verificare che cosa l
amministrazione eroghi realmente, in rapporto agli standard definiti
il riferimento si sposta all interno dell amministrazione. L obiettivo e di individuare che cosa si vuole dare al cliente e come
il riferimento e posto verso altre strutture che erogano gli stessi servizi o verso altri enti con l obiettivo di verificare come e dove la Qualita si differenzia
La comparazione tra la qualita? attesa prima dell'acquisto e la qualita? percepita dopo l'acquisto
La mancanza di resi
03. Nell ambito della customer satisfaction la qualita progettata e quella in cui
il riferimento e il cliente e l obiettivo primario e individuare che cosa egli desideri, quali siano i bisogni impliciti, espliciti e latenti, gli elementi di valutazione e di giudizio
sulla qualita del servizio
il riferimento sono i processi. La finalita principale e quella di presidiare sistematicamente le prestazioni del sistema di erogazione del servizio per verificare che cosa l
amministrazione eroghi realmente, in rapporto agli standard definiti
il riferimento e posto verso altre strutture che erogano gli stessi servizi o verso altri enti con l obiettivo di verificare come e dove la Qualita si differenzia
il riferimento si sposta all interno dell amministrazione. L obiettivo e di individuare che cosa si vuole dare al cliente e come
04. Nell ambito della customer satisfaction la qualita prevista e quella in cui
il riferimento si sposta all interno dell amministrazione. L obiettivo e di individuare che cosa si vuole dare al cliente e come
il riferimento e posto verso altre strutture che erogano gli stessi servizi o verso altri enti con l obiettivo di verificare come e dove la Qualita si differenzia
il riferimento e il cliente e l obiettivo primario e individuare che cosa egli desideri, quali siano i bisogni impliciti, espliciti e latenti, gli elementi di valutazione e di giudizio
sulla qualita del servizio
il riferimento sono i processi. La finalita principale e quella di presidiare sistematicamente le prestazioni del sistema di erogazione del servizio per verificare che cosa l
amministrazione eroghi realmente, in rapporto agli standard definiti
05. Disegnare la spirale della qualit a, spiegarne il significato e i diversi elementi che la compongono
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INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 005
01. La partecipazione ai circoli della qualita e
un piccolo gruppo formato dai manager dei diversi settori aziendali che si riunisce periodicamente con regolarita per identificare problemi, analizzarli, trovare soluzioni e
proporle.
Un gruppo di lavoro istituito su base volontaria in cui si presentano e discutono le iniziative prese dall azienda in termini di salute e sicurezza dei lavoratori
un nutrito gruppo di persone provenienti dai diversi settori aziendali che si riunisce periodicamente con regolarita per identificare problemi, analizzarli, trovare soluzioni e
proporle.
un piccolo gruppo di persone provenienti dallo stesso settore, che si riunisce periodicamente con regolarita per identificare problemi, analizzarli, trovare soluzioni e
proporle.
5) il CEDAC è uno strumento che viene usato da chiunque sia interessato alla soluzione dei problemi
di qualità ed ha anche lo scopo di eliminare gli sprechi. Gli obiettivi sono:
1. individuazione del problema;
2. trovare la loro soluzione coinvolgendo tutto il personale;
3. diffondere le conoscenze della nuova procedura;
4. motivare il personale.
Il sistema si articola in vari step:
1. compilazioni di schede con le varie proposte;
2. analizzare e provare varie soluzioni;
3. uso dei diagrammi causa – effetto;
4. il problema viene fatto notare in azienda;
5. si analizza il problema fino alla soluzione;
6. si adotta una strategia per la risoluzione del problema;
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Lezione 006
01. La Struttura generale ad alto Livello HSL ha l obiettivo
di separare in modo sistematico le diverse norme in modo che non ci siano aree comuni che possano generare confusione e impedire una corretta implementaione dei
sistemi di gestione
di uniformare la struttura e i contenuti chiave dei sistemi di gestione, per facilitarne l'integrazione e l'impiego da parte delle aziende e delle altre organizzazioni certificate
Di facilitare l individuazione dei responsabili per evenutali malfunzionamenti nell implementaione dei sistemi di gestione
di uniformare le norme ISO 9001, 14001, 50001 e 45001 in modo da poter consentire l applicazione di una sola di esse e ottenere la certificazione anche per le altre
le modalita con cui l'organizzazione deve reagire alle non conformita e come devono essere individuate le azioni per eliminare le cause delle non conformita
ISO 45001 si focalizza sulla gestione dei pericoli e altre questioni interne mentre OHSAS 18001 si concentra sull'interazione tra un'organizzazione e il suo ambiente di
business
ISO 45001 si occupa esclusivamente di rischi, OHSAS 18001 considera sia i rischi che le opportunita
ISO 45001 si concentra sull'interazione tra un'organizzazione e il suo ambiente di business mentre OHSAS 18001 era focalizzato sulla gestione dei pericoli e altre questioni
interne.
pagina dopo
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09. Descrivere sinteticamente per ognuna delle norme ISO 9001, 14001, 5001 e 45001, quale obiettivo principale persegue
8) La ISO ha messo a punto e definito il suo nuovo modello: HLS (High Level Structure). La
Struttura generale HLS può essere definita come la struttura comune degli standard relativi
ai sistemi di gestione applicabile ai nuovi standard ISO e alle future revisioni di standard ISO
esistenti. L’obiettivo è quello di uniformare la struttura e i contenuti chiave dei sistemi di
gestione, per facilitarne l’integrazione e l’impiego da parte delle aziende e delle altre
organizzazioni certificate. Tale struttura è suddivisa in 10 punti principali: scopo e campo di
applicazione; riferimenti normativi; termini e definizioni applicabili; contesto dell'organizzazione;
leadership; pianificazione; supporto; attività operative; Valutazione delle Prestazioni; miglioramento.
10) Metodo di gestione interattivo utilizzato per migliorare i processi i prodotti e la loro qualità;
Può essere schematizzato come:
-migliorare la qualità e la produttività
-diminuzione dei costi e prezzi
-migliora la quota del mercato
-aumentano i posti di lavoro
-aumenta la redditività degli investimenti.
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Lezione 007
01. Nella nuova edizione della norma ISO 9001
i requisiti del cliente in termini di qualita non possono essere calati nei processi operativi ma valutati a priori
il Sistema Qualita deve essere guidato dai rappresentanti dei lavoratori e non piu dall alta direzione
il ruolo del Rappresentate per la Qualita viene rafforzato e diventa un elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento continuo
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INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 008
01. L alta direzione deve stabilire una politica per la qualita? che
sia appropriata alle finalita? e al contesto dell organizzazione, e supporti la sua direzione strategica
sia indipendente dalle finalita? e dal contesto dell organizzazione, e consideri come unico obiettivo da perseguire la soddifazione del cliente
non costituisca un quadro di riferimento per fissare gli obiettivi per la qualita?
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Lezione 009
01. Il Punto 6 della norma ISO 9001 2015 fra le azioni per affrontare le opportunita? non comprende
la creazione di partnership
02. Le informazioni documentate richieste dal sistema di gestione per la qualita? devono essere
pronte all uso solo a fronte di una specifica richiesta da parte dell alta direzione
03. Il Punto 7 della norma ISO 9001 2015 stabilische che le apparecchiature di misurazione devono essere
verificate e/o tarate solo in conseguenza di significativi cambiamenti nel processo produttivo
04. Descrivere quali sono i principali obiettivi per la qualita? e le modalita di pianificazione per il loro conseguimento stabilite nella norma ISO 9001
4) i principali obiettivi per la qualità stabiliti dalla norma iso 9001 sono tutti quelli
rivolti a rendere il cliente soddisfatto nel tempo attraverso miglioramenti continui e
a controllare il prodotto dalla sua progettazione fino all assistenza post- vendita.
Tutto ciò è legato a vari aspetti: che prodotto sarà fatto, risorse necessarie,
individuazione del responsabile, tempi di completamento, metodo di valutazione dei risultati.
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INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 010
01. Secondo la norma ISO 9001 2015 la organizzazione deve
impegnarsi a fornire il prodotto o il servizio richiesto dal cliente indipendentemente dai requisiti richiesti/necessari
impegnarsi a fornire il prodotto o il servizio richiesto dal cliente solo a fronte di un riesame che valuti nel dettaglio tutti i requisiti richiesti/necessari
impegnarsi comunque a fornire il prodotto o il servizio richiesto dal cliente a meno che le richieste non soddisfino requisiti legali e regolamentari applicabili ai prodotti e ai
servizi
02. Secondo la norma ISO 9001 2015 a chi spetta stabilire i criteri per i processi e per l accettazione di prodotti e servizi
ai clienti
ai valutatori esterni
03. Descrivere quali sono e in che modo l organizzazione deve assicurare che gli output della progettazione e sviluppo garantiscano il raggiungimento dei requisiti
di qualit a definiti dalla norma ISO 9001 2015
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Lezione 011
01. Al fine di valutare le prestazioni e l efficacia del sistema di gestione per la qualita
l organizzazione deve saper determinare cosa e necessario monitorare e dotarsi dei mezzi adeguati per farlo
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Lezione 012
01. Il Sistema comunitario EMAS
e un sistema cogente
avviene dopo la verifica positiva svolta da un soggetto pubblico quale il Comitato Ecolabel ed Ecoaudit e ARPA.
non deve tener conto degli obblighi normativi a differenza della ISO 14001
consiste nell analisi delle certificazioni ambientali di tutti i fornitori dell azienda
consiste nell esaminare tutti gli impatti ambientali delle attivita svolte dall'organizzazione
consiste nel redigere una dichiarazione ambientale pubblica in cui vengono riassunti la politica e il programma ambientale
consiste nell adottare un insieme di procedure, risorse, processi e istruzioni necessari a realizzare la politica e il programma ambientali di una organizzazione.
04. Al fine di ottenere la registrazione ambientale quale fra le seguenti azioni e necessaria
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Lezione 013
01. La conoscenza del contesto e? essenziale per definire il campo di applicazione del SGA al fine di
02. Nell ambito della norma iso 14001 la fase plan prevede
l individuazione degli obiettivi che si intendono perseguire, nonche i processi e le attivita necessari a conseguirli
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Lezione 014
01. La norma ISO 14001 2015 definisce la valutazione del rispetto delle prescrizioni come
02. Nella norma ISO 14001 2015 fra le tipologie di rischio legate alle cmplicance obligation la buisness continuity e relativa
alla capacita dell azienda di continuare ad operare con continuita in tutte le possibili corcostanze
03. Nella norma ISO 14001 2015 fra le tipologie di rischio legate alle cmplicance obligation la assett integrity e relativa
alla capacita dell azienda di continuare ad operare con continuita in tutte le possibili corcostanze
04. Nella norma ISO 14001 2015 la prospettiva del ciclo di vita indica che
Si deve effettuare un analisi del fine vita dei prodotti per definire il livello di impatto ambientale a valle del processo produttivo
Si devono prendere in esame tutte la fasi, a monte e a valle della produzione indipendentemente dal luogo dove materialmente si svolgono tali fasi e dai soggetti cui fa capo
principalmente la responsabilita? di conduzione di tali attivita?
Si devono prendere in esame tutte la fasi della produzione all interno della azienda tenendo in considerazione il luogo dove materialmente si svolgono tali fasi e dai soggetti
cui fa capo principalmente la responsabilita? di conduzione di tali attivita?
Si devono selezionare solo fornitori provvisti di un sistema di gestione ambientale e di certificazione ISO 14001
05. Gli elementi di supporto al SGA sono ricondotti a cinque tipologie essenziali
1. risorse
2. competenze delle persone
3. consapevolezza
4. processi di comunicazione
5. documentazione del Sistema
1. risorse
2. audit interno
3. convilgimento della direzione
4. formazione del personale
5. documentazione del Sistema
1. audit interno
2. audit esterno
3. sistemi informativi
4. analisi ambientale iniziale
5. manuale della qualita
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06. Una delle differenze fra la ISO 14001 2015 e la ISO 14001 2004 consiste nel fatto che
gli ambiti di attivita? su cui il controllo operativo deve essere esercitato e la Prospettiva di Ciclo di Vita devono essere affrontati separatamente da appositi responsabili
aziendali
07. Schematizzare e sintetizzare il processo di pianificazione previsto nella norma ISO 14001 2015
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Lezione 015
01. L'implementazione di un sistema per la gestione dell'energia rappresenta una scelta operativa
che non puo prescindere dai particolari obiettivi perseguiti dal management
che deve prescindere dai dal tipo di prodotti o servizi offerti, dalla dimensione e dal tipo di organizzazione della struttura considerata
02. Illustrare gli approcci che si possono utilizzare per ridurre il costo dell'energia elettrica in un ufficio
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Lezione 016
01. Nell ambito della ISO 5001, fra gli strumenti della diagnosi iniziale si annoverano
carte di controllo
diagramma di pareto
diagramma di Ishikawa
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Lezione 017
01. La politica energetica aziendale
non deve necessariamente essere resa disponibile al pubblico o a eventuali parti interessate
non deve necessariamente supportare la progettazione e l acquisto di prodotti e servizi energeticamente efficienti
02. L assicurazione che gli EnPIs siano appropriati all organizzazione deve essere assicurata da
un organismo di certificazione
L alta direzione
03. Descrivere sinteticamente le principali azioni che l'alta direzione deve attuare per dimostrare il suo impegno a sostenere il SGE
3) Le principali azioni che l'alta direzione deve sostenere per dimostrare il suo impegno
verso il SGE sono:
-deve migliore continuamente l efficacia del SGE tramite interventi sulla politica energetica;
-nominare un responsabile di gruppo di gestione;
-fornire tutte le risorse necessarie;
-assicurarsi che siano stabiliti i traguardi e gli obiettivi energetici;
-assicurarsi che gli EnPIs siano appropriati all'organizzazione;
-assicurarsi che i risultati siano misurati e riportati a determinati intervalli;
-realizzare riesami della direzione.
Inoltre deve nominare un rappresentate della direzione che sia sopra le parti che ha le
competenze adeguate per assicurare che il sistema sia mantenuto e continuamente migliorato
e che si rispettino le politiche aziendali.
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Lezione 018
01. Quali sono i passi che l organizzazione deve compiere al fine di sviluppare l analisi energetica?
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Lezione 019
01. Fra gli output dell energy review nella norma ISO 5001, si annoverano
Performance energetica
02. I piani d azione che l organizzazione deve attuare per raggiungere gli obiettivi e traguardi definiti nella norma ISO 5001, non devono includere
L elenco dei macchinari e prodotti per i quali si intende attuare la politica energetica
i riferimenti in termini temporali e di mezzi attraverso i quali i singoli traguardi sono da raggiungere
la definizione del metodo attraverso il quale deve essere verificato il miglioramento delle prestazioni energetiche
03. Fra gli input dell energy review nella norma ISO 5001, si annoverano
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Lezione 020
01. Quali sono le novita introdotte dalla revisione della ISO 5001 del 2018 nel punto PIANIFICAZIONE E CONTROLLO OPERATIVO (8.1)
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Lezione 021
01. L analisi del conteso dell organizzazione della norma ISO 45001 prevede l analisi
di incidenti rilevanti
della partecipazione dei lavoratori nelle attivita? relative alla gestione della sicurezza sul lavoro
02. Il processo di identificazione dei pericoli esplicitato nel punto 6.1 della norma ISO 45001 deve tenere conto di
04. Elencare sinteticamente le principali novita dell ISO 45001 rispetto all ISO 18001
05. Nell ambito della norma ISO 45001 spiegare cosa si intende per contesto dell organizzazione
06. Nell ambito della norma ISO 45001, di quali fattori deve tenere il processo di identificazione dei pericoli e di valutazione dei rischi e opportunita
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Lezione 022
01. Nell ambito della gestione integrata della sicurezza quale attore si occupa della formazione/informazione del personale nell ambito della sicurezza
Direzione operations
Funzione sicurezza
Direzione personale
Direzione generale
02. Nell ambito della gestione integrata della sicurezza quale attore si occupa della verifica delle procedure operative da parte degli operatori
Direzione generale
Funzione sicurezza
Direzione operations
Direzione personale
03. Fra i cinque fattori strategici che permettono di raggiungere prestazioni di eccellenza nella gestione della sicurezza si indivudua
perdita di immagine
incentivi economici
sanzioni
04. L implementazione di un sistema di gestione della sicurezza in azienda deve essere decisa da
le normative vigenti
i vertici aziendali
05. Nell ambito della gestione integrata della sicurezza quale attore si occupa del controllo dei costi
Direzione generale
Funzione sicurezza
Direzione operations
Direzione personale
06. quali sono le principali finalita di un sistema di gestione per la sicurezza (SGS)
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Lezione 023
01. L ente coivolto nella fase di progettazione della sicurezza e
il legislatore
il legislatore
03. Per ottenere un miglioramento continuo sul prodotto e sul processo e necessaria una strategia che persegua la qualita di base che comprende
tutte le attivita
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Lezione 024
01. La cifra di rischio e definita come
elevata rumorosita
elevata rumorosita
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Docente: Marchetti Barbara
Lezione 025
01. La perdita di produttivita di un lavoratore dopo il suo rientro al lavoro in seguito ad un incidente rappresenta
un costo indiretto
un costo diretto
un costo nascosto
un costo assicurato
02. I costi di retraining e recruiting nel caso in cui ai lavoratori infortunati venga modificata la mansione rappresentano
un costo indiretto
un costo assicurato
un costo diretto
03. Gli esperti della sicurezza ritengono chei costi nascosti siano
non valutabili
04. Nella magior parte delle imprese si constata che il rapporto H fra Costo non assicurato e costo assicurato e
sempre minore di 1
sempre maggiore di 1
minore o ugale a 1
06. Nell ambito dei costi di prevenzione descrivre a cosa si riferiscono gli interventi impiantistici
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 026
01. Per analisi del rischio si intnde
legato a fattori chimici e fisici che per loro natura possono danneggiare persone e ambiente
legato a fattori chimici e fisici che per loro natura possono danneggiare persone e ambiente
6) La valutazione dei rischi consiste nel valutare rischi per la salute dei lavoratori e
la sicurezza sul luogo di lavoro, tutto ciò secondo obblighi di legge. La valutazione
dei rischi viene effettuata attraverso varie fasi:
- l'analisi degli incidenti (potenziali , minori , e rilevanti)
- identificare i probabili rischi
- valutazione delle probabilità di rischio e delle conseguenze correlate
- ridurre probabilità e conseguenze attraverso sistemi di valutazione e procedure.
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 027
01. Nella FMEA-FMECA in quale colonna vanno idicate le diverse opzioni per poter individuare il guasto
fornisce fra le altre cose una descrizione sintetica delle condizioni operative
04. Dati O= punteggio della probabilita del modo di guasto; O= punteggio della gravita del modo di guasto; D= punteggio della probabilita di poter rilevare il
guasto prima che gli effetti si propaghino, Il risk priority number RPN e definito come
RPN=S/O*D
RPN=S*D/O
RPN=S*O*D
RPN=S*O/D
necessitano di azioni
correttive
il parametro RPN non puo assumere valori compresi fra 100 e 150
6) Top- down viene usato nella prima fase della progettazione, si ha una visione
generale dove si descrivono le funzioni generali del sistema e dei probabili guasti
senza scendere nei dettagli.
Bottom -up dove tutte le parti del sistema sono spiegate ed analizzate in dettaglio
e poi connesse tra di loro per formare componenti più complessi.
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 028
01. L illuminamento e
02. Il lux
e pari all'effetto illuminante di una sorgente luminosa di 1 candela su una supeficie di 1 m2 alla distanza di 1 m
e un parametro che misura la percezione delta luminosita data da un oggetto o da una stanza
03. Le presecrizioni ISO sull illuminamento definiscono gli intervalli di illuminamento, nel caso di compiti con requsiti visivi di precisione, il valore minimo di
illuminamento e di
500 lux
300 lux
tabella internet
750 lux
1000 lux
04. Le presecrizioni ISO sull illuminamento definiscono gli intervalli di illuminamento, nel caso di compiti con requsiti visivi difficili, il valore massimo di
illuminamento e di
2000 lux
1000 lux
tabella internet
maggiore di 2000 lux
1500 lux
05. Le presecrizioni ISO sull illuminamento definiscono gli intervalli di illuminamento, nel caso di compiti con requsiti visivi speciali, il valore massimo di
illuminamento e di
1000 lux
1500 lux
tabella internet
750 lux
2000 lux
06. La luminanza
e pari all'effetto illuminante di una sorgente luminosa di 1 candela su una supeficie di 1 m2 alla distanza di 1 m
07. Per evitare problematiche legate a posture forzate non bisogna superare
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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08. Dati LC= costante di peso=30 kg, HM= fattore orizzontale=0.8, VM= fattore veritcale=0.7, DM=fattore distanza peso limite raccomandato=0.85,
AM=fattore di asimmetria=0.5, FM=frequenza dei movimenti=0.6, CM=fattore di presa=0.95, il peso limite raccomandato RWL ha un valore di circa
2 kg
16 kg
RWL= prodotto di tutti i valori= 4.07 Kg
4 kg
8 kg
10. Per quale valore del lifting index si ha una condizione di pericolo per la salute dell operatore
LI maggiore/uguale 1
LI maggiore/uguale 0.5
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 029
01. quale fra le seguenti rappresenta una delle caratteristiche comuni a tutte le tecniche previsionali
le previsione relative a singoli articoli sono generalmente piu precise di quelle per gruppi di articoli
le previsione relative gruppi di articoli sono generalmente piu precise di quelle per singoli articoli
le tecniche previsionali generalmente assumono che il sistema causale basilare che e esistito nel passato si modifichera nel futuro.
02. Indicare i 6 elementi fondamentali per avere una buona previsione della domanda
2) I fondamentali elementi per avere una buona previsione della domanda di mercato
sono che la previsione dovrebbero essere:
- puntuale, cioè il tempo di previsione deve essere maggiore del tempo necessario
all'implementazione di possibili cambiamenti;
- accurata e il livello di accuratezza dovrebbe essere dichiarato;
- affidabile e funzionale;
- espressa in unità di misura significativa da poter cosi avvantaggiare chi utilizza
la precisione;
- fatta per iscritto cosi aumentando la probabilità che tutti gli interessati utilizzino le
stesse informazioni;
- semplice da capire e da usare facilitando la comprensione agli utilizzatori.
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 030
01. Definire un disegno di indagine significa
Progettare il piano di rilevazione dei dati e definire il tipo di rilevazione, descrivere il metodo di rilevazione da adottare e gli strumenti per applicarlo.
Produrrre la lista di domande a risposta chiusa e risposta aperta da inserire nei questionari in base alla popolazione intervistata
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 031
01. La componente ciclica della previsione
Descrive il movimento di lungo termine dei dati nel tempo, evidenziando incrementi, decrementi e costanza dei valori del dato osservato
Descrive le fluttuazioni periodiche, ricorrenti nell arco dell anno causate da influenze stagionali quali le condizioni meteorologiche, i periodi festivi, ecc.
Descrive le fluttuazioni periodiche di elevata ampiezza (superiore all anno) causate dalle condizioni economiche generali
Et= dt +Dt
Et= dt - Dt
Et= dt/Dt
Et= dt *Dt
ogni volta che si rende disponibile un nuovo valore della domanda, il valore piu? vecchio viene scartato
ogni volta che si rende disponibile un nuovo valore della domanda,viene aggiunto agli altri e si fa la media
viene assegnato alla domanda dei diversi periodi presi in esame, un "peso" (p) differente
Descrive le fluttuazioni periodiche, ricorrenti nell arco dell anno causate da influenze stagionali quali le condizioni meteorologiche, i periodi festivi, ecc.
Descrive le fluttuazioni periodiche di elevata ampiezza (superiore all anno) causate dalle condizioni economiche generali
Descrive il movimento di lungo termine dei dati nel tempo, evidenziando incrementi, decrementi e costanza dei valori del dato osservato
Descrive le fluttuazioni periodiche di elevata ampiezza (superiore all anno) causate dalle condizioni economiche generali
Descrive le fluttuazioni periodiche, ricorrenti nell arco dell anno causate da influenze stagionali quali le condizioni meteorologiche, i periodi festivi, ecc.
Descrive il movimento di lungo termine dei dati nel tempo, evidenziando incrementi, decrementi e costanza dei valori del dato osservato
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Set Domande: QUALITY CONTROL
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Lezione 032
01. Elencare i 7 strumenti statistici per il conrollo di qualita
1) -stratificazione
-diagramma causa effetto
-diagramma di correlazione
-diagramma di Pareto
-carte di controllo
-campionamento
-distributore di frequenze
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 033
01. Nel controllo statistico di processo la dispersione rappresenta
03. Disegnare la funzione densita' di probabilita' per fenomeni casuali: scrivere la formula che rappresenta la funzione, la formula per calcolare il valere medio e
la deviazione standard e spiegare il significato di questi due termini
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 034
01. Il numero di classi K di un istogramma si sceglie n funzione del numero di dati N con il seguente criterio di massima
K=radq(N)
K=1/radq(N)
K=radq(n)/N
K=N/radq(n)
02. la rilevazione degli iscritti ai diversi sport di un circolo sportivo riporta i seguenti dati. Pallacanestro: 134 uomini, 105 donne;nuoto: 201 uomini, 100 donne;
Pallavolo: 89 uomini, 126 donne; arti marziali: 150 uomini, 95 donne. Rappresentare i dati in un istogramma a barre contigue verticali
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 035
01. L indice di capacita Cpk
e calcolato tramite il rapporto tra l'ampiezza dell'intervallo di specificazione e l'ampiezza dell'intervallo naturale di tolleranza
02. In processi non centratiati, dati ULS = Limite superiore di specifica e LSL = Limite inferiore di specifica, X= valore medio, sigma= deviazione standard, la
specifica superiore Cu e definita come
ULS-X/(sigma)
ULS-X/6(sigma)
(sigma)/ULS-X
ULS-X/3(sigma)
03. Si consideri un processo che abbia le seguenti caratteristiche: variabilita del processo sigma = 1 mentre i limiti di specificazione sono USL = 25 LSL= 10. L
indice di capacita potenziale del processo Cp vale
0.83
2.5
cp= (ULS - LSL)/6 sigma= 2.5
1.67
04. Dati ULS = Limite superiore di specifica e LSL = Limite inferiore di specifica, sigma= deviazione standard, la capacita di processo Cp e definita come
ULS-LSL/2(sigma)
ULS-LSL/(sigma)
ULS-LSL/3(sigma)
ULS-LSL/6(sigma)
e calcolato tramite il rapporto tra l'ampiezza dell'intervallo naturale di tolleranza e l'ampiezza dell'intervallo di specificazione e
06. Cosideriamo i seguenti processi Processo (a) LSL = 44, USL = 56, X = 50, sigma = 2, Processo (b) LSL = 44, USL = 56, X = 53, sigma = 2 Calcolare il valore
di Cp e Cpk per entrambi i processi
07. Disegnare la funzione densita di porbabilita che rappresenta un processo preciso ma non accurato
08. Disegnare la funzione densita di porbabilita che rappresenta un processo centrato, ma dispersione ampia e capacit a di processo insufficiente
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 036
01. Consideriamo uno stabilimento che produce articoli di pelletteria. Supponiamo che ogni giorno dallo stabilimento escano un certo numero di prodotti
difettosi. Si vuole stabilire quale tipologia di difetti, riscontrati in produzione, incide maggiormente sulla difettosit a dei prodotti. Dal controllo del processo si
ottengono i seguenti dati. Pelle graffiata: 15 pezzi; Cuciture irregolari:19; Fodera strappata: 9; Altri difetti: 6. Costruire il diagramma di Pareto
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 037
01. Da osservazioni pratiche si rileva che i tipici difetti rilevabili su pezzi, prodotti, processi difettosi si possono classificare in un numro limitato di categorie
principali che sono:
1. MATERIALI
2.MACCHINE o ATTREZZATURE DI LAVORAZIONE
3. MANODOPERA O METODI DI LAVORO 4. ASSENZA DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
1. MATERIALI
2.MACCHINE o ATTREZZATURE DI LAVORAZIONE
3. MANODOPERA O METODI DI LAVORO 4. ASSENZA DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 5. INVISTIMENTI LIMITATI IN RICERCA E
SVILUPPO
1. MATERIALI
2.MACCHINE o ATTREZZATURE DI LAVORAZIONE
3. MANODOPERA O METODI DI LAVORO
4. METODI DI MISURA
5. AMBIENTE
1. MATERIALI
2.MACCHINE o ATTREZZATURE DI LAVORAZIONE
3. MANODOPERA O METODI DI LAVORO
02. Descrivere le logiche di base con cui pu o essere costruito il diagramma di Ishikawa
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 038
01. Nella carta X-R le misurazioni inerenti ad una specifica caratteristica del processo sono raccolte in sottogruppi di dimensioni
minori o uguali a 10
maggiori o uguali a 20
maggiori di 10
comprese fra 10 e 20
02. La carta che utilizza la deviazione standard (S) come misura della variabilita e
la carta X-S
la carta X-R
la carta X
La carta p
sono continui
non sono misurabili su una scala numerica tramite unita di lunghezza, diametro, peso
06. Nel calcolo dei limiti di controllo i coefficienti A2, D3, D4 dipendono
07. Si puo parlare di sequenza anomale quando in una carta di controllo quando quale sequenza di punti si trova consecutivamente in una stessa banda
5 punti su 10 consecutivi
16 punti su 20 consecutivi
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
08. La carta usata nel caso non sia possibile o significativo raccogliere dati in sottogruppi omogenei e
la carta X
la carta X-S
la carta X-R
La carta p
09. In un processo di produzione di alberi in acciaio, 20 misurazioni dei diametri degli alberi forniscono i seguenti risultati: x= valore medio=1.5,
Ri=range=0.02, s= deviazione standard campionaria=0.01, calcolare i valori di LCS e LCI per la Media X. Dati poi D3=0.076 e D4=2.297 calcolare I valori di LCS
e LCI per il Range R
10. descrivere l utilizzo delle carte X, X-S e X-R e la differenza fra le tre carte
10) carta X: carta di controllo usata quando non si possono raccogliere i dati in sottogruppi omogenei.
Carta X-R: due grafici che descrivano media e variabilità del processo nel tempo.
Carta X-S: uguale ad X-R ma utilizza la deviazione standard come misura della variabilità.
Le carte sono utilizzate per avere sotto controllo i parametri di processo.
La loro differenza sta nella variabilità di processo.
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 039
01. Il numero di elementi non conformi viene riportato
nella carta x
nella carta p
02. In una carta p, definito valore della non conformita P^, il limite di controllo superiore LCS nel caso di sottogruppi con numerosita costante N si puo calcolare
con la seguente formula
LCS=P^-3radq(P^(100-P^)/N
LCS=P^/N+3radq(P^(100-P^)
LCS=N+3radq(P^(100-P^)/P^
LCS=P^+3radq(P^(100-P^)/N
03. In una carta p un sottogruppo con numerosita quasi costante e definito come quello per cui
la differenza tra il massimo e il minimo valore di numerosita dei sottogruppi esaminati e minore del 5%
la differenza tra il massimo e il minimo valore di numerosita dei sottogruppi esaminati e minore del 2%
la differenza tra il massimo e il minimo valore di numerosita dei sottogruppi esaminati e minore del 20%
nella carta x
nella carta p
Sono impiegate per monitorare la qualita di un processo produttivo attraverso la determinazione della frazione di pezzi rigettati come non conformi
Sono impiegate per monitorare la qualita di un processo produttivo attraverso il monitoraggio della qualita di uno specifico attributo
senza sottogruppi
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
09. In una carta p il valore della non conformita P^ di tutti gli elementi esaminati e definito come
10. descrivere l utilizzo delle carte p, p-n e la differenza fra le due carte
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 040
01. La retta ai minimi quadrati y=ax+b e quella in cui
i valori dei coefficienti a e b sono tali per cui la somma degli scarti e minima
i valori dei coefficienti a e b sono tali per cui il coefficiente di correlazione e maggiore di uno
i valori dei coefficienti a e b sono tali per cui l angolo che la retta forma con l asse delle ordinate e sempre di 45 gradi
i valori dei coefficienti a e b sono tali per cui la somma degli scarti e massima
si vuole ricavare un modello statistico che predica i valori di una variabile (Y) detta dipendente individuata come effetto, a partire dai valori dell altra variabile (X), detta
indipendente
si vuole misurare l intensita? dell associazione tra due variabili quantitative (X1 e X2) che variano congiuntamente, senza che tra esse esista una relazione diretta di causa-
effetto.
si vuole ricavare un modello statistico che quantifichi la relazione tra due variabili quantitative (X1 e X2) che variano congiuntamente
un ottima correlazione
nessuna correlazione
nessuna correlazione
06. Il massimo valore di correlazione fra due variabili x e y si ha se il coefficiente di correlazione Rxy
e uguale a 1
e minore di zero
e minore di 1
e uguale a zero
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 041
01. Gli Engineering Characteristics ECs della HoQ rappresentano
02. I piu strenui sostenitori del QFD citano i seguenti vantaggi aggiuntivi che il metodo assicura
03. Nell approccio QFD date: Fa funzioni attese dal cliente, Fr funzioni realizzate dal fabbricante, Fp funzioni percepite dal cliente, la qualita sprecata e definita
come
non dipende da Fa e Fr
Fr/Fa minore di 1
Fr/Fa maggiore di 1
Fr/Fa = 1
04. Nell approccio QFD date: Fa funzioni attese dal cliente, Fr funzioni realizzate dal fabbricante, Fp funzioni percepite dal cliente, la soddisfazione del cliente e
definita come
non dipende da Fa e Fr
Fr/Fa maggiore di 1
Fr/Fa = 1
Fr/Fa minore di 1
05. nella Hous of Quality HOQ la matrice di esplosione del prodotto serve fra le altre cose a
definire le specifiche operazionali e i punti essenziali della pianificazione del processo produttivo
06. nella Hous of Quality HOQ Il foglio di istruzioni dell'operatore serve fra le altre cose a
07. nella Hous of Quality HOQ i Customer Attributes, Cas possono arrivare fino a
30
300
10
08. Descrivere gli elementi fondamentali dell approccio al QFD e gli obiettivi principali perseguiti da tale metodologia
pagina dopo
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
10. Disegnare schematicamente la casa della qualita HOQ e descrivere brevemente le diverse stanze
8) Gli elementi sono tutti rivolti al cliente che è la cosa più importante per l'azienda,
si deve capire cosa vuole e soddisfare le sue necessità. Tutto il personale deve
essere coinvolto per soddisfare il cliente e cercare una buona metodologia per
perseguire obiettivi comuni. Gli obiettivi sono: trasferire le richieste del cliente ai
reparti aziendali , per soddisfare il cliente bisogna migliorare la comunicazione tra
i reparti ; migliorare i prodotti , ma ridurre i costi , essere più efficienti e infine
confrontarsi con la concorrenza.
10) La casa della qualità è uno strumento grafico che serve per tradurre le
esigenze del cliente in specifiche tecniche per la realizzazione o miglioramento
di prodotti e servizi.
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 042
01. nella Hous of Quality HOQ le relazioni fisiche tra le specifiche tecniche (ECs)
02. nella Hous of Quality HOQ le relazioni tra le specifiche tecniche, ECs e Customer Attributes, Cas
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 043
01. Nell fase DEFINE la timeline di progetto contiene
lo scopo principale
03. Una qualita Six sigma significa tassi di precisione del 99,99966 per cento, una precisione minore, ad esempio del 99,379 significherebbe
che ogni settimana ci sarebbero 5.000 operazioni chirurgiche che non vanno a buon fine
05. Descrivere gli obiettivi e gli strumenti della fase DEFINE dell algoritmo DMAIC
5) Gli obiettivi della fase DEFINE sono: chiarire i ruoli dei partecipanti al progetto,
individuazione dello scopo del lavoro che si vuole svolgere e stabilire le risorse
necessarie affinchè il lavoro venga svolto.
Ha lo scopo di identificare e descrivere il problema da risolvere, gli obiettivi, lo
scopo, le risorse e le tempistiche del progetto.
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
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Lezione 044
01. Uno degli obiettivi della value stream map consiste nel
la mappa che rappresenta la migliore disposizione del layout produttivo allo stato corrente
le cartacce
i tempi di produzione
le riunioni organizzative
04. Il Just in Time a una metodologia di gestione della produzione che consiste
nel produrre le quantita richieste nel breve periodo definite dall'analisi storica delle vendite
nel produrre esattamente le quantita richieste nel breve periodo, a fronte di ordini del cliente
nell elaborazione di una lista di fornitori che possano far fronte alle fluttuazioni della domanda di mercato
Nella produzione di massa si produce la massima quantita consentita dalla capacita produttiva e si immagazzina il prodotto finito fino al momento in cui il cliente lo
richiede; nella produzione snella si produce in modo da minimizare i costi variabili
Nella produzione di massa si produce indipendentemente dalla domanda e si immagazzina il prodotto finito fino al momento in cui il cliente lo richiede; nella produzione
snella si produce solo dopo aver ricevuto l'ordine del cliente.
Nella produzione di massa si produce la quantita massima che consente il maggiore risparmio sulle materie prime e si immagazzina il prodotto finito fino al momento in
cui il cliente lo richiede; nella produzione snella si produce la quantita minima che permette di soddisfare le previsioni di vendita
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
09. Al termine di un processo il valore creato e? V, mentre il volume totale di risorse impiegate e? R lo spreco S e rappresentato
10. Le prime cose da fare per indirizzarsi verso una logica pull sono 15) Per i produttori è molto difficile da definire perché la maggiorparte
dei produttori non vuole produrre nuovi prodotti ma continuare a
coinvolgere il personale nelle decisioni produrre ciò che già produce perché la clientela chiede solo varianti
non rimanere mai senza scorte e massimizzare la dimensione dei lotti
di quello che già acquista. Molte volte il valore del prodotto è solo
legato al suo minor costo, maggiore produzione, varietà di prodotto
ridurre drasticamente i tempi di set-up e legato alle personalizzazioni, consegne più veloci, ma non legato al
massimizzare la dimensione dei lotti. valore aggiunto che può dare quel prodotto per un suo scopo.
ridurre drasticamente i tempi di set-up e
minimizzare la dimensione dei lotti.
16) La value stream mapping ha come obiettivo di migliorare ogni
processo, la sua produttività, efficienza e soprattutto diminuire gli
sprechi; in conclusione quello di migliorare globalmente l'intera
11. Nell lean production la perfezione e intesa organizzazione.
eliminazione totale dei MUDA
eliminazione del massimo numero dei MUDA compatibilmente con le risorse a disposizione
12. Uno degli obiettivi della value stream map consiste nel
trovare le cause dello spreco non solo all interno del flusso
14. Elencare e descrivere le due categorie agiuntive di MUDA rispetto alle 7 pi u conosciute
sopra
15. Per i produttori e molto difficile definire accuratamente il valore: spiegare le motivazioni
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 045
01. Con lo strumento Jidoka si introduce il concetto
che solo l intervento umano sulla macchina o sull'impianto puo alterare la qualita dell'output
che l'impianto o la macchina non devono fermarsi fino a quando la domanda non viene soddisfatta
fare in modo che i problemi vengano risolti tramite un sistema intelligente di rielaborazione delle informazioni senza la necessita dell intervento umano
utilizzato nel settore del disegno industriale per indicare una scelta progettuale o un apparecchiatura che, ponendo dei limiti al modo in cui una operazione puo essere
compiuta, forza l utilizzatore ad una corretta esecuzione della stessa.
esprime il concetto che la qualita deve essere costruita nel processo, affincha l'output sia qualita al 100%
a costituito da una serie di cartellini che definiscono le operazioni da effettuare su ciascuna macchina
il numero di contenitori nel aree kanban o la quantita di segnali kanban, aumentano in base alla domanda (pull)
responsabili devono costantemente criticare il sistema di produzione incoraggiando l aumento dei cartellini Kanban
una volta stabilito il numero di contenitori nel aree kanban o la quantita di segnali kanban, questi non si possono mai aumentare
il numero di contenitori nel aree kanban o la quantita di segnali kanban, diminuiscono in base al soddisfacimento della domanda (pull)
mantenere costanti le frequenze dei vari articoli indipendentemente dell'andamento delle vendite
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
cerca di mantenere costanti le frequenze dei vari articoli 11) I 9 elementi sono: 1. focus sulla time line 2. operatore e team
3. direzione per politiche 4. just in time 5. standardizzazione
pianifica una sequenza di grandi lotti standard
6. jidoka 7. operatore e team 8. sistema produttivo pulsante
guarda ad un orizzonte lontano 9. heijunka.
Le sei tecniche sono: 5s, qfp, smed, value stream map, tpm,
guarda ad un orizzonte vicino Kanban.
09. Nella total productive maintenance il Tempo operativo a definito come 12) Si parla delle cinque s: 1. Seiri: dividere le cose utili da quelle
inutili (eliminarle) 2. Seiso: avere un posto di lavoro pulito.
Tempo operativo netto + perdite di velocita 3. Seiketsu: ogni postazione di lavoro deve compiere un
determinato compito attraverso informazioni semplici e precise.
Tempo operativo netto + perdite per difetti
4. Seiton: ordire le cose utili in modo che possano essere trovate
Tempo di carico lordo - perdite per fermate ed utilizzate facilmente. 5. Shitsuke: avere posti di lavoro che si
basano su standard ben definiti.
Tempo di carico lordo + perdite per fermate
14) Bisogna produrre in breve tempo esattamente ciò che il
10. Quale fra le seguenti non a una delle fasi dello strumento 5S mercato richiede senza basarsi sulle previsioni. I tre sottolivelli
sono: Sistema Pull: la produzione è legata alle richieste del
standardizzare cliente non dall ufficio programmazione. Sistema one piece flow:
produzione di un prodotto avviene facendo passare i vari pezzi
controllare
per la sua realizzazione da un reparto all'altro uno alla volta così
dividere da evitare accumuli. Tale sistema non sempre è possibile.
Take Time: il tempo massimo che il produttore ha per produrre
ordinare un prodotto che deve soddisfare la domanda.
11. Schematizzare il Toyota production system con i suoi 9 elementi fondamentali e 6 tecniche principali
15) Serve per prevenire ad esempio che le batterie vengano inserite al contrario
in uno strumento, trovare subito l'errore in modo che l'operatore posso correggerlo,
fermare subito il processo in modo da non commettere altri errori.
Gli step sono: mettere in evidenza le cause che generano l'errore, avvalersi dei
“5 perché” per capire il perché dell errore, trovare un meccanismo per evitare che
si verifichi il problema(semplice ed economico ), testare il meccanismo per vedere
se funziona, formare il lavoratore che dovra adoperarlo studiarlo e se serve migliorarlo.
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 046
01. La tecnica Work Breakdown Structure permette di
scomporre le attivita del livello superiore in attivita via via piu complesse
ottenere un elenco delle attivita richieste per il completamento del progetto ordinate in maniera gerarchica e strutturata
ottenere un elenco delle attivita richieste per il completamento del progetto ordinate in maniera indipendente dalla gerarchia
identificazione di tutte le attivita chiave che lo compongono e nell ordinarle secondo la sequenza in cui andranno effettuate
nel raggiungere determinati risultati attraverso uno sforzo organizzato e l'impiego efficace delle risorse necessarie
nell inserire il piano definito dalla fase di planning all'interno della struttura temporale definita per contratto
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 047
01. Sull asse verticale del diagramma di Gantt vengono riportate
delle barre che rappresentano le durate delle attivita senza tenere conto delle relazioni di precedenza
barre che rappresentano le durate delle attivita rispettando, nel caso di attivita procedure da piu di una attivita, i limiti di tempo minori
delle barre che rappresentano le durate delle attivita tenendo conto delle relazioni di precedenza
e lo strumento piu rapido per la tempificazione dei progetti anche con molte attivita
05. Elencare i principali vantaggi e svantaggi nell utilizzo del diagramma di Gantt
06. Date 11 attivita? che compongono un determinato progetto e perognuna di esse le relazioni di precedenza e la durata come di seguito costruire il diagramma
di Gantt e il diagramma reticolare del progetto considerato. (si consiglia di costruire prima la tabella con le informazioni fornite poi il diagramma di Gantt e
infine il diagramma reticolare). 1. Attivita A - Attivita precedente: nessuna - durata 3; 2. Attivita B - Attivita precedente: A - durata 4; 3. Attivita C - Attivita
precedente B - durata 6; 4. Attivita D - Attivita precedenti C, I - durata 3; 5. Attivita E - Attivita precedenti D, M - durata 2; 6. Attivita F - Attivita precedente E -
durata 2; 7. Attivita G - Attivita precedente: nessuna - durata 4; 8. Attivita H - Attivita precedente A - durata 3; 9. Attivita I - Attivita precedente A - durata 3; 10.
Attivita L - Attivita precedente A - durata 5; 10. Attivita M - Attivita precedenti G,H,L - durata 3;
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Set Domande: QUALITY CONTROL
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Marchetti Barbara
Lezione 048
01. Nel caso di una attivita seguita dadue o piu attivita il tempo di fine al piu tardi del progetto LF
al diagramma di Gantt
necessita di informazioni riguardanti solo le durate delle attivita e non le relazioni di precedenza tra le stesse
considera, oltre agli aspetti temporali, anche quelli relativi ai costi delle varie attivita
contrariamente al PERT, non struttura il programma del progetto attraverso un reticolo di attivita.
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