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L’ETÀ UMANISTICA

Si sviluppano sempre di più le signorie, dove il potere è concentrato tutto in un signore. Le varie
signorie sono spesso in lotta tra loro.
Con Lorenzo di Medici c’è un periodo di prosperità. Egli riesce a mantenere l’equilibrio tra le varie
signorie. Questa pace determina uno sviluppo della cultura. In questa fase si formano le corti
composte da funzionari fedeli al signore, ma anche composte da intellettuali e artisti. In cambio di
protezione, gli artisti creano opere d’arte che danno prestigio alla città. Pur mantenendo
un’autonomia, questi artisti vengano protetti per svolgere due funzioni:
1. dare lustro
2. assicurarsi consenso – mecenatismo (da Mecenate: proteggeva gli artisti all’epoca di Augusto)

Nelle loro opere, gli artisti lodano il signore della loro signoria.
Le corti diventano quindi un centro di cultura. Tuttavia ci sono anche altri centri (accademie,
università, botteghe artistiche e biblioteche). Questi luoghi condividono il sapere. Questa diffusione
è favorita dal fatto che nasce la stampa.

Nel ‘400 (1400 – 1492) si sviluppa l’età umanistica.


1492 → morte di Lorenzo – il Magnifico – de Medici (ago della bilancia)/ scoperta dell’America
L'età umanistica si fonda sulla percezione di una frattura. Frattura fondamentale tra Dante e
Petrarca.
Dante crede di essere in continuità con la letteratura classica, mentre Petrarca capisce che c’è una
frattura.
(medioevo)
Si vogliono “scarcerare” i testi antichi. Si vuole restituire i testi alla loro forma originaria. Nei secoli
medievali, grazie ai copisti sono emersi i testi classici, ma tuttavia con degli errori. Gli umanisti
vogliono
riportarli alla loro forma originaria.
Cultura umanistica – esalta l’uomo
Umanesimo – Humanitas → presente nella cultura latina. Indica il processo di formativo
dell’uomo, ha al suo centro la cultura che ha 2 compiti, ossia l’ educazione del singolo e progresso
dell’umanità

Altri aspetti nuovi di questa cultura:


-ANTROPOCENTRISMO: uomo al centro dell’universo. L’uomo vitruviano ne è l’esempio.
L’uomo domina la realtà ed è artefice del proprio destino grazie alla sua intelligenza/energia/abilità.
-EDONISMO: ricerca del piacere che è vissuta senza senso di colpa; è una morale laica, nella
religione la passione carnale era peccato.
-PRINCIPIO DI EMULAZIONE: la classicità ha raggiunto la perfezione. L’uomo può imitare
quella perfezione, ma anche emularla, costruendo un mondo che risponde alle esigenze del presente.
C’è una connessione tra filologia e prospettiva.
-OSSERVAZIONE EMPIRICA: si studia il mondo osservandone direttamente i fenomeni (apre le
porte a Galileo Galilei).

La lingua prima era il latino, adesso si iniziano a usare il volgari. I modelli sono Dante, Boccaccio e
Petrarca, quindi una forma di volgare alta.

TRIONFO DI BACCO E ARIANNA di Lorenzo il Magnifico (p.501)→ concetto del carpe diem
(cogli l’attimo)
È un esempio di edonismo
bacco → dio del vino
L’AUTORITRATTO DI MARGUETTE (P.509)
→Boiardo ripropone i valori cavallereschi

MATTEO MARIA BOIARDO → appartiene alla corte di Ferrara (capitale della poesia epica di
quegli anni). Amico e consigliere di Ercole d’Este.
Rapporto tra Ercole e i suoi fedeli è di tipo feudatario, quindi c’è una richiesta di poemi
cavallereschi (caratteristici dei rapporti tra signore e vassallo). Boiardo fonde il ciclo carolingio col
ciclo bretone.
Scrive l’Orlando Innamorato (di Angelica: che è una principessa-maga). L’amore è il motore della
vicenda. Angelica è una donna che è tenera ma crudele, che persegue i suoi desideri (anche
sessuali).
→ fonde la materia Carolingia con quella Bretone.
Boiardo ripropone i temi cavallereschi che possono essere praticati nel presente; si ha una fusione
tra valori cavallereschi e umanistici.
Ad esempio il coraggio che non è più legato alla forza guerresca, ma all’individuo che può
dominare la fortuna.
La cortesia diventa rispetto e tolleranza (anche per chi professa una fede diversa dalla nostra)
Vi è un’unione tra virtù guerriere e intellettuali. Attraverso il sapere, l’individuo caratterizza la
propria umanità. L’opera di Boiardo (iniziata nel 1476) rimane incompiuta, allora Ludovico Ariosto
(appartenente alla corte di Ferrara) riprende il filo della narrazione; con Ariosto, l’Orlando
innamorato diventa l’Orlando Furioso.

ORLANDO INNAMORATO
scritto in ottave → tipico dei poemi epici cavallereschi
Orlando e Agricane: pagano fedele, re dei Tartari – della Mongolia.
Hanno entrambi tutti i valori cavallereschi tradizionali
Guerra ttra Cristiani e non fedeli, durante una battaglia Agricane si allontana dal suo esercito in
modo che Orlando lo segua e smetta di uccidere così tanti soldati, lui lo segue ma sono talmente
valorosi che non riescono a sopravvalersi; ormai diventa buio e quindi decidono di
fermare/interrompere la battaglia.
Si preparano, ormai essendo notte, si stendono sull’erba vicini e tutti e due avendo saldi onori
morali, non pensano neanche che l’altro voglia ucciderlo durante la notte. Parlano; abbiamo un
elogio dei nuovi valori umanistici, discorso filosofico: cultura e sapere x Orlando sono
fondamentali, “è simile a un bove, un sasso, un legno chi non pensa”.
L’educazione intelletuale e artistica è imprescindibile.
L’Orlando Innamorato inizia la storia che poi continuerà l’Orlando Furioso ←

Cosa l’ha fatto diventare furioso? l’amore, definito pazzo per l’amore non corrisposto per Angelica,
lui che era il paladino implacabile e invincibile soccombe a causa dell’amre, perde la razionalità!

 Angelica: principessa, figlia del re dei Catai (Cina), bionda ma con connotazione esotica.
Insieme al fraello viene mandata alla corte di Carlo Magno per creare tensione tra i paladini
di Carlo, mettere l’uno contro l’altro, tutti desiderano e si innamorano di Angelica >
compresi Orlando e Rinaldo.

Pagina 624: proemio dell’Orlando Furioso, scirtto in ottave.


ENTRELACEMENT “intreccio aggrovigliato” → racconto nel racconto. Questi racconti possono
essere ricondotti a 3 filoni principali: sfondo della guerra – filone principale dove Orlando esce
pazzo per amore – la storia d’amore tra Bradamante e Ruggero.
abbiamo 3 parti che lo costituiscono
1. prima ottava > esposizione contenuto. Ciò di cui Ariosto ci parlerà: vicenda che fa da
sfondo è la guerra che si svolge in francia – Carlo Magno – e i mori – arabi, con capo
Agramante; Agramante, figlio di Troiano, pone sotto assedio Parigi per rivendicare la morte
del padre. I primi verbi costruiscono un mosaico verbale
DONNE CAVALIERI
ARMI AMORI duplice chiasmo
CORTESIE AUDACI IMPRESE giallo: bretone; rosa: carolingio

2. seconda ottava > dice che Orlando diviene matto per amore, sottoposto ad un processo di
ridimensionamento della sua figura eroica; (muse= 9, ognuna protegge un’arte particolare,
di solito vengono invocate loro) qui non è una divinità ad essere invocata ma è la donna
amata dal nostro Ariosto: Alessandra Benucci, contesto + prosaico/autobiografico - dice che
Alessandra l’ha quasi fatto diventare matto, amore che toglie all’uomo.

3. Terza ottava > invocazione. Ippolito è il suo protettore, figlio di Ercole, è lui cche permette
il suo sostentamento; si sente in debito con lui e cerca di ripagarlo con alla sua opera,
all’inchiostro delle sue parole, ciò non deve essere comsiderato un dono misero poiché è
tutto ciò che Ariosto può dargli

4. terza ottava e quarta > dedica. Bradamante e Ruggero, due guerrieri, si innamorano, si
sposano e con loro nasce la casata degli Este, considerati come progenitori di questo albero
genealogico. Questo motivo encomiastico è stato quello che ha spinto Matteo Maria
Boiardo a scrivere quest’opera, nella sua epoca, si pensava che la casata discendesse da
Gano (nemico) ma lui conferma che discendeva da loro.
La vicenda inizia con Angelica che fugge in una selva; lei è l’oggetto del desiderioper eccellenza. A
muovere i personaggi è la ricerca dell’oggetto del desiderio, ma che sarà sempre inconcludente.
I paladini trascurano i loro doveri e si allontanano dal campo di battaglia inseguendo l’oggetto
desiderato > sviamento/errore.

IL PALAZZO INCANTATO DI ATLANTE


questo poema, XII, è un labirinto nel quale si aprono altri labirinti, con un trabocchetto.
Auna voce attira l’attenzione di Orlando, trova un cavaliere che portava in braccio una triste
donzello che piange e si dimena, lei urla e chiama in suo soccorso Orlando, che gli sembrava
Angelica – è una figura illusoria che il mago Atlante (che ha cresciuto Ruggero, una profezia diceva
che sarebbe orto per mano di un paladino, allora il mago attira tutti i guerrieri per salvarlo) ha creato
per attirare Orlando nel castello. Orlando urla all’uomo ma il cavaliere scappa e Orly lo segue e
arrivano in un vasto prato dove al centro si trova il palazzo.
Vano = vanitoso ma x gli oggetti > effimero, qualcosa senza valore, destinato a durare poco.

Letteratura divisa in 2 filoni:


1. CLASSICISMO; imita i classici
Pietro Bembo: 1525 indica il modello per la lingua del fiorentino letterario; modelli assoluti sono
Petrarca e Boacciio (il prìlurilinguismo di Dante non è apprezzato in questi anni). Petrarca crea una
corrente, il “Petrarchismo”, l’esponente di questo è il Bembo.
2. ANTICLASSICISMO; fa parodia
Francesco Berni

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