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ECONOMIA AZIENDALE (prof. A.

Canziani)

CAPITOLO 1
L'ATTIVITÀ ECONOMICA DALL'ANTICHITÀ ALLA CINA CONTEMPORANEA. ECONOMIA DI
MERCATO,MONETA, SVILUPPO E DECLINO DELLE NAZIONI

1. L'attività economica quale attività sempiterna. Realisti e marxisti nella ricostruzione


della storia antica. Gli insegnamenti di Rostovzev.
Ci ha insegnato Benedetto Croce che il concetto di storia, si articola in tre momenti eretti uno
sull'altro:
1) la cronologia, per stabilire l'esatta successione degli avvenimenti
2) la biografia, la ricostruzione ("la storia commossa") di una guerra,di un trattato, di un regno, di
un personaggio, nella ricchezza di tutte le sue componenti e nessi causali;
3) la storiografia, cioè "la Storia conforme alla sua Idea", l'interpretazione che attraversa le
epoche e le nazioni per individuarne la struttura profonda, per determinare le leggi di
comportamento, di successione, di sviluppo degli accadimenti dell'umanità.

a) Conoscere bene la storia, precisare che le ricostruzioni storiografiche devono venire guidate
all'approfondimento neutrale e critico e non da proiezioni piuttosto false di nostri convincimenti
economici o politici.
b) Per comprendere che le leggi economico aziendali sono sempre quelle in contesti
spazio-temporali via via differenziati; dimostrare che l'economia si svolge sin dall'antichità
secondo i medesimi momenti.
c) Apprezzare il progresso tecnico-scientifico (inteso come progresso delle conoscenze e del
know-how) e i frutti che esso ci può offrire migliorata l’efficienza(ottimalità nell'impiego dei fattori
produttivi) e l’efficacia(livello di soddisfacimento degli obiettivi)-->qui il problema risiede nel
convincimento marxista che il progresso derivi dallo sfruttamento di manodopera, essi credevano
che nella società primitiva vigeva il comunismo originario in cui tutti mettevano tutto in comune e
vivevano felici e contenti e con la progressiva divisione del lavoro nascevano le organizzazioni
sociali(gerarchie) dunque lo sfruttamento.
l’iter strutturale sarebbe:
tribù→ guerre fra tribù→ nemici resi schiavi→ lavoro schiavile→ dalla proprietà collettiva a
quella privata→ accentramento della ricchezza
Secondo la storia l’attività economica è antica quanto il cuore dell’uomo esempi della sua
esistenza ne sono la costruzione delle piramidi egizie(operai-schiavi utilizzati x lavoro),
l’amministrazione pubblica assiro-babbilonese,l’attività agricola e mercantile dalla Grecia a
Micene dei fenici.
Secondo Jean-Philippe Lévy l’economia antica può essere articolata in quattro principali
situazioni connotate:
1. dalla rudimentalità nella Grecia prima di Alessandro Magno
2. dallo statalismo in Egitto
3. dall’affarismo in Babilonia
4. dall’espansione marittima fenicia
CIVILTÀ ETRUSCA
Attività di coltura di cereali,viti,allevamento e attività economiche di tipo artigianali e di
laboratorio(armi,ceramiche) la civiltà dimostra una discreta accumulazione si ricchezza e di
cultura.
CIVILTÀ ROMANA
L’economia romana deriva dall’agricoltura e dalla pastorizia e più tardi si dedicano all’attività
commerciale,finanziaria,proto-industriale e di trasporto, l’insieme di tutte queste attività consentì
lo sviluppo del commercio interno e inseguito di quello esterno e la conseguente formazione di
una struttura sociale complessa;
1. patrizi
2. equites(cavalieri)
3. liberti(schiavi affrancati)
4. plebe
Sviluppato un sistema monetario con la moneta standard(moneta pesante) monete
d’oro,argento,bronzo,rame-ottone.
Ma anche questa civiltà arrivò alla sua decadenza dovuta a molteplici fattori:
❖ lento mutare delle tecniche di coltivazione e senza incremento di produttività
❖ decadenza dell’agricoltura
- spopolamento dei campi
- possibili vessazioni
❖ oziosità delle classi urbane (abituate a una vita di lusso dovuta alle ricchezze
accumulate)
❖ difficoltà di sviluppare produzioni impossibilità per la popolazione di dare vita alla
domanda data la scarsità del reddito
❖ predominanza dell’esercito che tendeva a invadere lo stato e la sua economia
In parole povere possiamo sintetizzare come detto da Rostovtzev che le cause principali che
comportano il declino sono mancanza di sicurezza,disordine della vita economica,aumento
spese dell’esercito,necessità di denaro per l’imperatore e lo sparire del denaro dalla circolazione
tra la popolazione.

2.Dalle economie di baratto all’economia aziendale monetaria.Le tre f(x) della moneta.La
legge di Gresham nelle circolazioni metallica o cartacea.
Il principio del baratto → scambio di merce contro merce
Difficoltà del baratto:
❖ difficoltà nell’individuare scambio di mutua interesse
❖ soggettività di determinazione dei valori
❖ procedure complesse per trovare l’accordo
Questi problemi comportano al baratto multiplo (Ho A e voglio C = scambio A con B,inquanto B
mi servirà per avere C) e al successivo baratto standard cioè una delle due merci era un bene
standard(sale,avorio,bestiame,metalli preziosi)
Progressivamente il regolamento degli scambi avvenne attraverso l’utilizzo di metalli preziosi e
alla loro successiva standardizzazione(cioè al peso e alla purezza fisse).
Invenzione successiva fu la moneta cartacea, documento cartaceo emesso da un banchiere il
quale ne garantiva il valore quale mezzo di pagamento.Tre f(x) della moneta:
❖ unità di misura del valore (scambi ricondotti ad un'unica unità di valore)
❖ strumento di pagamento(ha potere liberatorio cioè può-deve essere accettata come
mezzo di regolamento di tutti gli scambi mentre dall’800 si affermarono i sostituti della
moneta-->assegni c/c e moneta elettronica)
❖ riserva di valore (rappresenta una capacità di spesa generale)
3.Le rivoluzioni industriali dal 1770 a oggi
La rivoluzione industriale:”i cambiamenti anche drastici che esse apportano alle occupazioni,ai
salari,ai consumi,ai risparmi e all’intera città economica e sociale”
I 5 fattori fondamentali sono:
1. Quadro statuale organico: una nazione frammentata dal punto di vista etnico, politica,
religioso, giuridico e anche commerciale non può procedere verso il progresso e verso
una rivoluzione. (ex.UK monarchia,burocrazia, esercito e sist.giuridico stabile accumulato
ricchezza con commerci oltremare e colonizzazione =/= Italia,Germania(frammentate in
regni,ducati,principati).
2. Disponibilità di capitali e di manodopera: capitale e lavoro sono fondamentali per un
qualunque processo di trasformazione in quanto la produzione in serie richiede capitali
infinitamente maggiori per stabilimenti-impianti-macchinari e abbondante
manodopera.Per questo occorre sempre avere risorse di manodopera adeguate dal
punto di vista quantitativo e qualitativo(qualifica).
3. progresso tecnico: richiede 3 componenti fondamentali e il passaggio dalla prima
all’ultima
invenzione → innovazione→ industrializzazione
invenzione occorre “l’inventore pazzo”
innovazione la trasformazione da un progetto a un modello a prototipo
industrializzazione la produzione in serie.
4. Economia di mercato:libertà di mercato → libertà di produrre e scambiare
libertà di commercio (di importare,esportare,produrre vendere):
-bilaterale(da uno stato all’altro)
-parziale(riguarda alcuni beni)
-multilaterale/preferenziale(tra stati alleati contro stati nemici o terzi)(libertà di
commercio riducendo o abolendo dazi doganali)
Occorre tutelare tali libertà e che siano garantite e protette dall’ordinamento(sist.organico
di leggi) deve provvedere a tutelare
-la proprietà privata(libertà di acquistare,possedere,trasmettere eredità)
-l’iniziativa privata(libertà di investire,produrre,vendere)
-funzionamento dei mercati(proteggere concorrenti e consumatori da abusi di mercato)
5. domanda di mercato di beni:in una nazione già sviluppata,l’avvio della rivoluzione troverà
un primo sbocco nella domanda interna altrimenti per forza in quella esterna.
-interna: ex.USA→ ricca di tutte le risorse naturali
dipende: dal livello di patrimoni e redditi che una nazione riesce a generare
ripartizione della ricchezza ovvero da come sono distribuiti i redditi e patrimonio
direzioni percorsi dalla domanda interna acquisto beni nazionali o importati
-esterna: ex.Germania,Giappone,italia dopo 2GM(carenti di materie prime)
Modello di Gerschenkron:le rivoluzioni industriali non devono per forza percorrere stadi e tappe
lineari che altre nazioni prima hanno percorso,le nazioni che successivamente giungono alla
propria riv.industriale non devono ripercorrere tutti gli stadi o tappe che hanno condotto al
presente livello di modernità e si può procedere dal livello al quale sono giunte le nazioni
prioritarie.
Il problema per le nazioni successive è dato da un doppio fabbisogno di capacità intellettuali e di
capitali
per questo avviene l’intervento dei fattori denominati da G. come sostitutivi ovvero banche e
stato.
Questo nucleo teorico viene denominato Teoria dell’industrializzazione tardiva(1965) <saltare
le tappe>.
Diverso è l'approccio di Rostow secondo il quale i processi di modernizzazione vanno suddivisi
in 5 fasi-stadi:
1.società tradizionale→ 2.i preliminari del decollo→ 3.decollo→ 4.maturità→ 5.benessere
e a differenza di G. egli ritiene che sia necessario percorrere tutte le fasi.
Qui spostiamo l’attenzione sulla teoria di Colin Clark ovvero mano mano che una nazione
progredisce avviene una transizione ovvero lo spostamento del baricentro internamente allo
stato e all’economia, secondo egli il processo di sviluppo si manifesterebbe attraverso il
successivo prevalere:
dell'agricoltura→ all’industria→ ai servizi.
Con lo sviluppo dell’economia crescono anche le esigenze non solo per beni materiali ma anche
immateriali(pubblicità,consulenza…) ciò consente una transizione verso il settore secondario e
successivamente a quello terziario.(originariamente la transazione era dovuta a maggiori
investimenti nel sett.2° rispetto al primario ma negli ultimi anni i rendimenti dei capitali investiti
nel settore 1° si sono pareggiati rispetto al secondario grazie alla maggiore
efficienza-efficacia(utilizzo macchinari,nuovi fertilizzanti))
Oggi giorno si vede un profondo mutamento nei modi di svolgere l’attiv.industriale:
economia di scala((minori costi di produzione e maggior qt prodotta),creazione di monopoli e
metropoli industriali → ciò comporta la creazione di gigantismo industriale(giant firms) che
comportano problemi di tipo sociale-urbanistico(nuovi insediamenti,immigrazione) e
organizzativo-gestionale(difficoltà nel creare una struttura di controllo)
I problemi portarono alla creazione di strutture produttive distribuite,trasferimento internazionale
della produzione(transplanting ove meno imposte e minori costi manodopera),principio
manifatturiero della lean production e just in time(ciò di una produzione così snella,esatta e
temporanea che si possa fare a meno delle scorte).
I fattori causali del mutamento: guerra fredda 1957 e la destinazione dei satelliti di seguito a usi
meteorologici,comunicazioni militari e crisi petrolio che poi indusse alla rivoluzione tecnologica
sviluppando una vera e propria rivoluzione info-digitale sboccata in internet e nel web.
Le 3 rivoluzioni industriali:
1° (1750 e seguenti) innovazione macchina a vapore
2° (1870 e seguenti) innovazione motore a scoppio
3° (1970 e seguenti) innovazione comunicazioni
Con l’affermarsi della rivoluzione tecnologica e della ICT ha drasticamente mutato i flussi
informativi e commerciali mondiali: siamo infatti in grado di connetterci in tempo reale e
operativamente con tutto il mondo.
Questa rivoluzione ha offerto maggiori chance alle imprese ma anche incrementato la
complessità gestionale.
Progressione delle rivoluzioni industriali e la successione degli stati-guida
La polemica in tema di medioevo è data dal punto di vista economico:
-ridottissimi livelli di produttività economica
-collasso sistema scambi e trasporti
-svilupparsi dell’economia curtense
L’economia di scambi riprende a far data da XIII-XIV l'espansione economica è suddivisa in varie
fasi:
1.Economia mediterranea Nord europea:l’economia dell’italia del ‘300 era fondata
sull’agricoltura,commercio,bancacon una strumentazione tecnica ben moderna(partita
doppia,cambiali,polizze assicurative,coorporazioni di artigiani e mercanti),domina nel
mediterraneo con le rep.marinare sopratutto venezia ma con la caduta di Costantinopoli, con
l’età delle scoperte trans-oceaniche il mediterraneo diventa un “mare chiuse” escluso dai sviluppi
che proverranno dalle Americhe.
2.I commerci transatlantici e gli imperi spagna e portogallo:portoghesi grandi navigatori scoprono
Ceuta, Madeira,Azzorre.Sottoscritto con spagna trattato di Tordesillias che divide fra i due regni il
dominio al di fuori dell’EU(spagna territori ovest,portogallo territori est).Ingolositi da queste
conquiste olandesi conquistarono il Capo di Buona speranza,le indie orientali e si
impadroniscono dei commerci giapponesi mentre gli inglesi ottennero il dominio sull’intera India.
3.La successione anglo-olandese e l’impero britannico:invidiosa del successo spagnolo Uk
ordinò ai piratidi attaccare le navi di tutte le nazioni,in seguito alla creazione della gran bretagna
si avvia la rivoluz.industriale dando vita al sistema delle fabbriche.
4.Stati uniti d’america:progressiva unione,industrializzazione iniziata nella East Coast,
incremento demografico per via dell’immigrazione, guerra di secessione,Roaring Twenties.
Tuttavia questa è una visione meramente eurocentrica (che trascura gli svilippi asiatici)
1.Predominio della cina imperiale:con l’ascesa della dinastia Ming vide un periodo di crescita,
sviluppo e pace ma i periodi successivi sono caratterizzati da varie difficoltà come le 2 guerre
dell’oppio con le quale uk costrinse la cina al commercio dell’oppio.
2.Ascesa del giappone imperiale:il giappone era stata una realtà chiusa finche una spedizione
militare statunitense la costrinse ad aprire al commercio esterno al continente, si inizia cosi una
modernizzazione dell’impero giapponese sia nel campo industriale che militare.
3.Espansione mondiale della cina:il grande mutamento si verificò 2 anni dopo la morte di Mao
con la logica delle 4 modernizzazioni che riguardavano: Agricoltura,Scienza,Tecnologia,Industria
e difesa nazionale.
Obiettivo delle 4 modernizzazioni era di farne della cina “una delle maggiori potenze economiche
del XXI sec” --> obiettivi raggiunti con una ulteriore crescita di 400 milioni di neo-borghesi che
sono in grado di moltiplicare ulteriormente economia cinese.
Come mai la cina è raggiunta alla sua rivoluzione industriale solamente fra i sec. XX e XXI ?
Cina imperiale era caratterizzata da:
-una profonda cultura burocratica confuciana tesa ai doveri istituzionali e spregiatrice dell’attività
eco. e commerciale.
-da uno spirito maggiornmente commerciale al sud lontano dalla capitale
-da un sistema gerarchico.
Nei processi di sviluppo risulta palese la transizione dalle attiv.agricole e pastorizia all’artigianato
e ai commerci.Con l’epoca moderna le attività si estendono dimensionalmente e spazialmente
divenendo proto-industriali, i commerci si espandono, le rotte divengono transatlantiche.
Concetto di progresso:Il tema di fondo risiede appunto nell'errore materialista di quel concetto
di progresso inteso come miglioramento senza fine, il progresso è invece tutt'altro è la
sempiterna storica di noi umani soltanto in contesti materiali sempre più facilitati.Se questo è il
progresso occorre allora interrogarsi su quali forze sistematiche abbiano spinto il mondo
sviluppato soprattutto occidentale a acquisire quei livelli di produzione, consumo, benessere
materiale che vanno comunemente sotto la denominazione di “capitalismo moderno” si tratta
dunque di chiarire i concetti di capitalismo:
Il termine capitalismo vieni in campo con i socialisti soprattutto tedeschi i quali lo utilizzavano in
modo critico influenzati dal nuovo macchinismo industriale e dai contemporanei fenomeni di
sfruttamento operaio. Il Capitalismo era per loro un sistema economico ove la borghesia
opprimeva le classi operaie per sottrarle una parte dei redditi qui essa avrebbe avuto diritto.
La loro epoca era caratterizzata dallo sviluppo industriale, il generarsi di oligopoli,
cartelli,monopoli, la durata della giornata lavorativa di 16h, mancata tutela dell'operaio finché non
avvenne in campo la legislazione sociale bismarckiana.
Essi non comprendevano che la generazione di nuova ricchezza derivava non tanto dello
sfruttamento operaio ma soprattutto dalla ricerca dell'efficienza dei processi di innovazione di
ammodernamento tecnico produttivo eccezionale di sviluppo di nuovi prodotti e mercati.
Il capitalismo → cioè l'economia di mercato→ cioè dalla libertà di produrre innovare commerciale
scambiare in spazi sempre più ampi.
Così generando nuova ricchezza che deriva dal maggior valore che il bene economico realizzato
materiale o il materiale possiede ed incorpora rispetto alla mera sommatoria dei fattori produttivi
che gli danno vita distribuendo tale ricchezza in forma di salaris stipendi interessi dividendi in
modo diretto (agli stakeholders,dipendenti,finanziatori, azionisti) in modo indiretto (attraverso le
spese e gli investimenti che essi fanno delle risorse)
Possiamo definire il capitalismo come:
-riconoscimento giuridico della proprietà privata del capitale
-possibilità di negoziare il capitale,lavoro,servizi
-concorso ampio del capitale quale fattore produttivo nell'economia moderna con possibilità di
investirlo
-accumulazione continua
Ma da queste 4 ne possiamo ridurre a 2:
- proprietà privata
- accumulazione continua
Il capitalismo cioè economia di mercato è dunque sempre esistito da quando l'attività economica
ha potuto organizzarsi in imprese,scambi, mercati, investimenti, importazioni, esportazioni si
potrebbe parlare di capitalismo perenne.Brentano un kathedersozialist ispirato da Marx per
questo autore l'attività economica è in realtà una forma di rito selvaggio ove l’avidità sfrenata
spinge gli essere umani, per cui tutta l'attività economica diventa capitalismo→ saccheggio→
guerra con le sue stesse parole
“il commercio contribuisce il primo esempio di economia capitalista ma ben presto accanto al
commercio viene a porsi il prestito a interesse infine il capitalismo si estende alla guerra”
Max Weber autore di " l'etica protestante e lo spirito del capitalismo " bolla come spiegazione
ingenua il capitalismo derivante esclusivamente dall’avidità di guadagno e dallo sfruttamento
economico che tutti possono avere ma che è soltanto capitalismo avventuriero e non il vero
capitalismo conforme alle sue idee.
Ernst Troeltsch ritiene che solo una visione religiosa come quella della chiesa medievale può
orientare l'attività umana alla svalutazione della realtà terreno nella ricerca dell'aldilà e che una
volta spentasi quella visione di fede, nella vita eterna è stata la scienza a dominale il campo della
ricerca di certezza ma che il tutto ha condotto all'individualismo moderno allo spirito
contemporaneo o tutto materialista nell'inseguimento dei propri obiettivi.
Werner Sombart titolo della sua opera il capitalismo moderno effettua l'indagine sugli Stati Uniti
d'America e perché non esiste alcun socialismo in essi, il rilievo fondamentale della partita
doppia e l'invenzione del concetto di distruzione creatrice
Amintore Fanfani studioso cattolico si posa l'obiettivo di contestare le tesi di Max Weber il
capitalismo si è originato nei comuni italiani cattolico, solo tra la fine del medioevo e gli inizi del
Rinascimento tende a mutare lo spirito e l'atteggiamento nei confronti della ricchezza,e mutando
l'atteggiamento spirituale si ha quindi un controllo etico via via minore delle attività economiche e
minore è quindi il contributo del protestantesimo e pertanto delle tesi di Werner.Il capitalismo
nelle sue forme concrete risulta incompatibile con una concezione Cristiana dell'attività
economica in quanto non assicurerebbe una equa distribuzione delle ricchezze.
Al riguardo occorre risultare chiari se Fanfani si riferisce a imprenditori disonesti banchieri ladri
cioè non dipende dall'economia e di mercato ben si dall'esistenza nel mondo di furfanti e
persone disoneste viceversa l'economia del mercato ove svolta onestamente premia le
capacità,l'impegno,la creatività di imprenditore e imprese innovative e sono i consumatori a
decretare il successo delle imprese se i loro fondatori proprietari sono fra le persone più ricche al
mondo ebbe siamo stati noi a renderli tali nel contempo queste imprese hanno riversato nel
sistema salari stipendi utili e dividendi tributi dunque con arricchimento Generali per il sistema.
Dal punto di vista biologico la ricchezza si propaga tra 3 generazioni e la loro vita si può
riassumere in tre fasi:
1. circolazione delle imprese(lo svilupparsi) Il concetto di circolazione delle imprese quante
imprese scompaiono o perchè settori in declino o sopraffatti da imprese più efficienti e
innovative o poiché a causa di proprietari o manager ladri.
2. circolazione dei settori(il dominio) Il concetto di circolazione dei settori quanti settori sono
scomparsi a causa del progresso tecnologico.
circolazione delle élites(il declino) Il concetto di circolazione delle élites è dovuto a Vilfredo
Pareto la storia è il “cimitero delle élites”.
Kropotkin di famiglia principesca russa fonda l'anarco-comunismo cioè il comunismo senza
governo, i principi su cui si basa:
L'anarchismo ha basi scientifiche ,In natura non esistono leggi predeterminate così la società
umana retta sull'armonia sbocca fatalmente nell'anarchia, la quale va però temperata dall'
uguaglianza e dal mutuo soccorso.
Occorre a tal fine abolire lo stato, integrare città e campagna, costringere ogni individuo a
congiungere il lavoro intellettuale e lavoro manuale ció giungendo l'abolizione dei bisogni e del
salario organizzando la società secondo il principio da ognuno secondo le sue forze ad ognuno
secondo i suoi bisogni
Kalecki Ingegnere polacco sostiene che visto che la società è composta di due sole classi
capitalisti e laboratori, lo stato ha il compito di ottenere e mantenere la piena occupazione, per
realizzare il proprio obiettivo lo stato può procedere favorendo investimenti privati, ridistribuendo
tramite imposte il reddito dei capitalisti ai lavoratori, investimenti pubblici, sussidi per i consumi di
Massa.
Polanyi sostenne nella sua grande trasformazione che l'economia di mercato è una anomalia
della storia, essa non può venire inclusa e radicata nella società, egli sosteneva che gli scambi
necessari possono venire effettuati secondo tre modalità per dono reciproco, per redistribuzione,
tramite l'economia di mercato.
Capitalismo di stato
Urss
Italia
Cina cominista
Le 3 strutture di ordine(disordine) dell'economia
Diritto è l'armatura che sostiene la società, è compito del diritto animare le leggi e il sistema
organico di leggi che prende il nome di ordinamento opposto ai diritti codicistici e il suo
concorrente sta il diritto consuetudinario.
Politica le strutture politiche sono composte:
da capo dello Stato
potere legislativo
potere esecutivo
potere giudiziario
Etica il tema dell'etica tutti noi almeno indirettamente conosciamo per via del senso del bene e
del male che è un innatismo,etica viene distinta in giudizi di valore e obbligazioni che ne
conseguono in tema di comportamenti deontologici (dovere essere).
Aristotele parla di etica e dunque è una disciplina filosofica teorico-pratica per orientare l'agire
dell'uomo in primo luogo nella sua vita privata indirizzandola alla felicità.
Per quanto concerne l'etica Romana classica sia sufficiente fare riferimento a Ulpiano egli
sintetizza l'etica come: honeste vivere→ vivere in modo onesto
neminem laedere→ tutti sono tenuti al dovere di non ledere l'altrui sfera giuridica
sum cuique tribuere→ attribuire a ciascuno il suo
Immanuel Kant egli fondò l'etica sull'uomo sulla sua dignità di essere personale e razionale
autonomo autoregolato nel quale è dunque la ragione che detta liberata mente i comportamenti
la ragione a priori e non il sentimento o il desiderio di benessere piuttosto che di felicità S egli
esistono per tutti noi degli obblighi chiamati imperativi categorici i quali vanno obbediti a
prescindere dalle conseguenze personali anche negative questi imperativi morali vengono
definiti trattare l'umanità quale fine è mai come mezzo agire in modo tale che il principio che
regola le nostre azioni noi lo si possa desiderare quale regola universale
Benedetto Croce filosofo laico secondo egli il principio dell’etica non è materiale, la forma etica
è volizione dell’universo,e l’universo è lo spirito, è la realtà in quanto è veramente reale come
unità di pensiero e volere, è la vita, è la libertà.

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