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GRECO

Aristotele

Vita

- 384 a.C-322 a.C.


- Nasce a Stagira
- Infanzia in Macedonia e formazione nell’Accademia
- 343 a.C. precettore di Alessandro
- 335 a.C. torna ad Atene per fondare il liceo, scuola “peripatetica”
- Esilio a Calcide
- Scritti essoterici ed esoterici o acroamatici > destinati all’ascolto
- Catalogo delle opere esoteriche stilato e pubblicato da Andronico

Opere

- Superstiti 46 libri
- Sistema aristotelico= sintesi prodigiosa delle conoscenze della sua epoca
 Lingua= attico MA impossibile giudicarlo come scrittore- stile discontinuo perché opere non destinate alla
pubblicazione
 Sviluppo fondamentale alla prosa scientifica

Sistema filosofico-aristotelico

- Un sistema organico che comprende tutti i campi del sapere- no pensiero evolutivo cfr. Platone
- Il sillogismo
 Logica strumento euristico fondamentale
 Si arriva ad una conclusione universale

Organon= trattati di logica, Analitici primi> sillogismo, Analitici Secondi, Confutazioni Sofistiche,

Fisica= otto libri, principi che regolano la costituzione del mondo sensibile- universo è continuo movimento, passaggio
dalla potenza all’atto

Metafisica= speculazione sulle cause prime che determinano e fondano la realtà (“filosofia prima”, aitiologia, ontologia,
usiologia, teologia)

Etica= Etica Eudemia, Etica Nicomachea, Grand’Etica – felicità come attività che consente all’uomo piena
realizzazione della propria essenza razionale , attività contemplativa (ricerca della verità)- virtù dianoetica-> massima
felicitù

Politica (8 libri)= virtù individuale come fatto sociale e fondamento dello stato, uomo come “animale politico”, analisi
vari tipi di regimi politici esistenti e le loro degenerazioni, Stato ideale come “giusto mezzo”, come in Platone massima
importanza all’educazione (presupposto fondamentale per la creazione di una comunità in cui la natura umana possa
realizzarsi pienamente<9

Costituzione degli Ateniesi= scritto essoterico di contenuto storico-politico , evoluzione sistema politico ateniese.

La Comunicazione

La Retorica= forma definitiva riguardo alla discussione sulla comunicazione, divisione in tre generi (deliberativo-
azione futura, giudiziario- azione passata, dimostrativo- azione presente) , entimema, doxa

La Poetica= primo trattato di critica letteraria, forma paradigmatica, diegesi vs dramma, teoria della mimesi-
dimensione estetica della poesia, vs Platone, arte realtà fittizia del verosimile- e della catarsi- cfr. importanza educativa
della poesi , trattazione del carattere dei personaggi, organizzazione dell’intreccio, teoria dello stile

 Fondamento- autonomia dell’opera letteraria)

--

Teofrasto- successore di Aristotele nel Liceo, approfondisce la ricerca di Aristotele, celebre per “Caratteri”
Isocrate
Oratoria 5°-4° secolo

 Due personaggi di posizioni antitetiche= Demostene (fortemente antimacedone> legato all’ideale della
polis, città-stato indipendente, > visione ormai superata cfr. Cicerone ) e Isocrate
 Non tanto pro-Macedone, quanto I. riteneva che la Grecia avesse bisogno forma di unità=> per farlo
necessaria figura di riferimento
Una delle figure
 Filippo

Attività

- Vita lunga (436-338)


 338 Battaglia di Cheronea- fine indipendenza greca
 390 (stesso periodo di Platone) fondò una scuola fondamentalmente di retorica (ma la considerava anche
filosofica/ di alta formazione)
 Rinomata, attrasse personaggi illustri es. stoici
 Paidèia isocratea= consiste nella preparazione retorica, non finalizzata solo alla disputa o all’agone,
ma per l’educazione della gioventù a valori morali, ritenuti trasmissibili con il lògos - attraverso il
discorso ben strutturato il maestro può trasmettere alla gioventù i valori fondamentali
 Suo campo= oratoria
Orazioni coeve all’apertura della scuola
“Contro i sofisti” – manifesto dell’attività di educatore di Isocrate
2 esercitazioni di stampo sofistico
“Encomio di Elena” – celebra la figura di Elena
“Busiride” – paradossale elogio del re sacrificatore di vite umane ucciso da Eracle (esercitazioni di stampo
sofistico)
 Epidittica= non si propone di dimostrare o consigliare, quanto + legata ad eventi pubblici es.
inaugurazione in cui l’oratore elogia un personaggio, un’occasione,…
 Prenderà maggiore sviluppo nelle epoche successive

Opere

- Si presentano come discorsi tenuti o al tribunale o ad eventi MA mai pronunciati veramente in pubblico> opere
scritte destinate a circolare ed essere lette
 Segna il passaggio fra parola parlata e scritta> progressiva espansione della scrittura
- Attività di Isocrate segna il passaggio> opere concepite per la lettura
 Visibile nello stile della scrittura
 Periodi ampi (richiedono lettura attenta)
 Predilezione per architettura armoniosa e simmetrica
 Definita poi da Cicerone “concinnitas” es. con isocolia
- Panegirico
 discorso di lode piuttosto ampio (logos)> destinato ad una festa (panegyris) di natura religiosa ad ampia
partecipazione, spesso celebrativo, però discorso non effettivamente pronunciato
 Tema= i Greci devono abbandonare le loro rivalità in nome dell’identità culturale greca (unica vera unità
che hanno> la devono mantenere viva in contrapposizione con i barbari)
per lottare contro il nemico comune esterno (Persiani- ma passati cent’anni da Salamina e Maratona)
devono trovare una figura di riferimento, ma non è facile da trovare=
 dapprima il Re di Cipro Evagora, poi figlio Ippocle
- A Nicocle, Nicocle, per Evagora (opera di elogio ed orazione funebre cfr. genere biografico)
 tutte 3 le opere a descrivere la figura del sovrano illuminato che potrebbe fungere da guida
- Si appella ad Agesilao , Dionigi di Siracusa, Alessandro di Fere, Filippo > ma invano
 Orazione su Filippo in cui riprende l’immagine del personaggio che potrebbe guidare la Grecia contro i
barbari
- Panatenaico > discorso immaginato alle celebrazioni panatenesi
 Ricordo della grandezza di Atene e dell’importanza culturale
- Antidosis > opera che dovrebbe teoricamente appartenere al genere teatrale
 Finge di essere orazione per causa antidosis ( mondo del teatro, finanziamenti, scambio patrimoni)
 Pretesto per proporre discorso apologetico – accostabile al genere autobiografico
- Filosofia> si riferisce anche a sé stesso (amore per lo studio e la sapienza< no differenza per lui con la scuola
di Platone)
 Per Isocrate non bisogna andare oltre all’apparenza, ma vivere nel mondo della doxa
- Il fatto che chiedono così poco, significa che non sanno vendere un prodotto così pregevole

Platone 

- Atene, 427 a.C- 347 circa


- Aristocle era il suo vero nome
- Famiglia importante di nobili ascendenze legata ad ambienti conservatori e aristocratici
Permanenza ad Atene

- Durante il governo dei 30 tiranni alcuni dei tiranni erano amici di Platone.
- Platone racconta che essere stato coinvolto nella politica di quel periodo l’ha disgustato.
- Lui rifiuta di farsi coinvolgere troppo nel governo 
- Condanna a morte di Socrate (modello ideale): momento di turbamento per Platone. Capi di accusa
strumentali, più per questioni politiche.
- Il comportamento di Socrate al processo però fu provocatorio e non aiutò i giudici a essere clemente nei suoi
confronti. Ciò lasciò a Platone un profondo turbamento e da qui nasce il suo filo conduttore.
Viaggio a Siracusa

- Nel 390 va a siracusa città in cui poi ritornò


- Scopo del viaggio: riuscire a influire sulla linea politica di Siracusa e realizzare una sorta di stato ideale, ma
non ebbe successo.
- Platone fece in totale 3 tentativi
- Tiranni: Dioniso I e Dioniso II
1. Il primo lo fece salire su una nave che lo sbarcò a Egina (nemica di Atene) dove Platone fu salvato da un
amico
2. Dioniso II successe al padre e Dione chiese a Platone di tornare, ma poi Dione venne esiliato e Platone
preferì tornare in patria.
3. Nel 361 Platone tornò ancora per aiutare un suo amico ma si rese conto di essere più un ostaggio che un
ospite
Fondazione dell’Academia (390 dopo il primo viaggio a Siracusa)

- Fonda l’accademia che prende il nome dall’eroe Accademo


- Scuola residenziale dove i discepoli vivevano. (comunità)
- Formalmente questa scuola aveva lo statuto di un tiaso consacrato al tempio delle muse. 
- Gli argomenti delle lezioni si immagina fossero quelli dei dialoghi.
- Alcune lezioni parlavano di concetti non scritti. (agrafa dogmata)
Opere

- Corpus di 36 opere di cui alcune sono spurie


- Questo corpus restituisce solo un quadro parziale del pensiero platonico perché il filosofo affidava all’oralità
l’esposizione delle dottrine più importanti (agrafa dogmata)
- Con l’eccezione dell’apologia di Socrate e delle lettere le sue opere sono tutte nella forma del dialogo in prosa
- I dialoghi presentano sempre una cornice narrativa di natura drammatica dove i personaggi discutono in
prima persona o diegetica secondo la tecnica del racconto nel racconto
- Si è tentato di ricostruire una cronologia delle opere basandosi su diversi criteri di natura interna. (es: stile,
linguaggio, argomenti ecc)
- Fase Iniziale= dialoghi che furono scritti dopo la morte di Socrate. Riprendono di più la figura di Socrate con
l’impostazione drammatica semplice, senza la cornice elaborata. Vertono su un solo argomento e poi non
danno una risposta specifica. Servono anche a smontare le credenze tradizionali. Questi dialoghi si collocano
tra la morte di Socrate e il primo viaggio in Sicilia.
- Fase centrale= tra i primi due viaggi in Sicilia. Dialoghi più impegnativi. Lascia più spazio alle sue idee e c’è
una cornice ampia ed elaborata.
- Fase finale= si nota che c’è meno Socrate, c’è una forma di irrigidimento e ci sono meno cornici. Si sa però
che la sua ultima opera è intitolata le Leggi.
Platone e la scrittura

- Viene considerata come un pericolo per la memoria perché potrebbe disabituare al ricordo.
- Discorso scritto è immutabile e contiene qualcosa che non cambia (nel Fedro). 
- Circolazione indiscriminata del sapere
- Il testo poetico inoltre non stimola la riflessione e quindi viene bandito nello stato ideale.
L’aedo infatti voleva creare un immedesimazione immediata ed empatica. Ma non posso immedesimarmi in un
concetto astratto. Infatti, nella poesia epica, non si spiega il concetto astratto (valore), ma si spiega di un
personaggio valoroso. A Platone interessa l’astratto e l’immutabile al posto del concreto. Uno dei modi con cui
lui spiega il concetto è l’uso del neutro sostantivato. 
Ma contraddizioni
- Platone ha scritto molti dialoghi e spendeva molto tempo a rifinirli stilisticamente.
- Scopo: spingere un certo gruppo di persone verso un approfondimento di natura logica e i dialoghi avevano un
intento divulgativo per una cerchia ristretta di persone.
- Le parole di Socrate nel Simposio emanano una certa fascinazione quindi la parola poetica può avere un valore
se rende bello un discorso vero.
- Platone inventa dei miti, che sono immagini poetiche, per rendere più chiara un immagine difficile. 
I dialoghi

- La scelta dei dialoghi fa sì che il pensiero platonico si presenti in forma tipicamente dialettica quindi si
manifesta la sua predilezione per la dimensione orale dell’insegnamento.
- Scrive dialoghi per primo, se li inventa lui e inventa un linguaggio filosofico in prosa. Prima non c’era un
modello specifico di prosa filosofica, infatti Parmemide ha scritto un poema.
- La maggior parte dei dialoghi vertono sulla definizione di qualcosa come la giustizia.
- Si evince una impossibilità a dare una definizione precisa.
- Hanno spesso un carattere aporetico (situazione da cui non è facile uscire)
- Alla fine spesso i ruoli dei personaggi si rovesciano (paradossale)
- Si mostra uno strumento e un metodo di indagine. 
- Si vede il pensiero nel suo svolgimento e nel suo emergere nel dialogo tra i protagonisti

Il processo e la morte di Socrate  (Apologia, Critone, Fedone)

- Socrate è la figura centrale


- Tema: il suo processo e la sua morte
- L’apologia: non ha forma dialogica ma è la reinterpretazione del discorso pronunciato da Socrate davanti ai
giudici nel 399 a.C. Socrate subì un processo per empietà poiché fu accusato di non credere negli dei della città
e corrompere i giovani. Ma al processo si presentò come coerente sostenitore delle sue idee e quindi venne
condannato.
- Critone: Socrate è chiuso in carcere e l’amico scrittore gli propone un piano di evasione ma lui invece sceglie
di morire per obbedire alle leggi della città questo episodio è un’affermazione della coerenza morale di
Socrate.
- Fedone: qua viene trattato il problema dell’anima e della sua sopravvivenza dopo la morte.
La cornice è ricca di pathos. Fedone qui racconta a Echecrate che prima della sua morte, Socrate discusse con i
suoi discepoli il destino dell’anima dopo la morte. Socrate riesce a persuadere gli ascoltatori che dopo la morte
si apre per l’anima un nuovo spazio di esistenza

Fedro

- Socrate incontra Fedro e i due si incamminano fuori città.


- Socrate scopre che Fedro ha sentito un discorso di Lisia di natura retorica.
- Tema paradossale del discorso: è meglio compiacere chi non ci ama piuttosto che ci ama.
- Fedro ha una copia di questo discorso e Socrate chiede di leggerlo.
- Socrate improvvisa un discorso per dimostrare la stessa cosa ma seguendo un filo logico diverso.
- Socrate però dice che hanno parlato male di amore (rappresentato come funesto) e che bisogna ritrattare quello
che è stato detto fin ora con una palinodia. Facendo così un discorso totalmente opposto.
- L’amore è una forza positiva che consente all’anima di far rinascere le ali e così può innalzarsi.
- Seconda parte del dialogo è sulla retorica che è uno strumento di indagine che ci porta alla conoscenza. 
Il simposio- messa in scena in cornice

- Dialogo molto raffinato


- Cornice triplice particolarmente elaborata (siamo immersi in una cultura orale)
- Apollodoro seguace di Socrate parla con degli amici che gli chiedono di raccontargli ciò che è accaduto in una
famosa conversazione dove c’era anche Socrate. Apollodoro dice di aver raccontato queste cose già ad un suo
amico e quindi di essere preparato. Lui non era presente veramente ai fatti narrati ma la storia l’ha sentita da
Aristodemo che era presente. 
- Viene avanzata a casa di Agatone la proposta di limitarsi nel bere e di cambiare un po’ il tema, quindi di fare
un elogio ad amore
- Ognuno dei partecipanti definisce la natura dell’amore = catena simposiale (discorsi collegati tra loro)
- Fedro parla di amore in maniera tradizionale
- Pausania compagno di Agatone esalta i valori dell’amore nei confronti dei ragazzi più giovani (elogio
dell’amore omosessuale). Inoltre parla della duplicità di Afrodite secondo lui esiste un Afrodite volgare e una
celeste che favorisce forme più elevate di unione. Afrodite, amore idealizzato/ Afrodite volgare
- Erissimaco fa un discorso strutturato come una lezione. Presenta Amore come forza di attrazione. Cerca di
dare una definizione più concettuale e meno concreta. (auto)
- Aristofane parla e sembra di leggere una commedia perché lui è pieno di inventiva e ci sono immagini poetiche
con un lessico però quotidiano e con paragoni buffi. Lui racconta che per capire l’amore dobbiamo conoscere
il genere umano in tempi antichi. Gli uomini erano rotondi, c’erano tre sessi, e uno aveva una metà maschile e
una femminile (androgini). Zeus decide di dividerli a metà per renderli più deboli. Ciascuna metà cerca
disperatamente la propria metà e poi non si vuole più staccare da esse. Amore è andare alla ricerca di qualcosa
che ci manca.
- Parla poi Agatone che pronuncia un encomio in stile retorico, per affascinare. Immagine di amore come una
creatura delicata.
- Socrate racconta ciò che gli ha detto una donna Diotima. Lei definisce amore come un essere demoniaco. Eros
era una creatura intermedia tra due sfere (poros=astuzia e penia= povertà). Amore è qualcosa che ci manca, ma
è anche la forza che ci spinge ad ottenerla. Il discorso viene spostato sul piano metafisico affermando che
l’amore non è altro che il desiderio di possedere per sempre il bene. L’esperienza d’amore è un’ascesa
dell’anima sino alla contemplazione della bellezza (Lampo di conoscenza)
- Alcibiade ubriaco fa un elogio a Socrate (esteriormente magari non è bellissimo ma all’interno ha dei tesori di
sapienza)

Ione

- Dialogo giovanile considerata spuria


- Viene presentata l’immagine dei rapsodi esperti nella recitazione dei canti omerici
- Tema principale: è una teoria dell’ispirazione poetica come ispirazione divina che passa dall’autore
all’interprete e poi al pubblico

La repubblica di Platone

- Pensiero politico di Platone suddiviso in 10 libri


- Il 1° libro della repubblica era in origine probabilmente un dialogo autonomo e altri libri aggiunti dopo
- Si tratta della giustizia e della forma di uno stato ideale.
- Scopo: progetto per il bene comune e per educazione globale ( che si realizza nella dimensione del cittadino)
- Nel suo stato ideale però c’era una forte limitazione della libertà individuale perché doveva essere subordinata
al bene collettivo.
- Inoltre viene bandita l’arte che è imitazione di una imitazione e la poesia che non stimola la riflessione del
pubblico

Filo conduttore (descritto nella lettera 7):

Platone cerca ciò che é immutabile. Ma come ci si arriva? C’è bisogno di un metodo: maieutica Socratica. Cioè
domanda e risposte in continuo susseguirsi.

La conoscenza é ricordo. Come faccio a tirare fuori il ricordo? Faccio come la levatrice.

1. Prima chiamo qualcosa per nome (onoma) .


2. Poi uso la definizione (logos)
3. Posso pensare al disegno (eidolwn)

Tutto ciò però fa parte della doxa che è l’apparenza. Devo arrivare al grado della episteme, la conoscenza non sensibile
e casuale. Essa mi può portare a concepire la cosa in se (autò).

Come si arriva alla cosa in se? Attraverso le domande botta e risposta. Il lampo della conoscenza prima o poi ci
consentirà di vedere la cosa in se stessa. 

Discorso scritto in forma di dialogo: nato per mantenere in una forma scritta questo procedimento di ricerca. Sappiamo
che però all’interno della scuola di Platone le discipline ultime erano lasciate non scritte (agrafa dogmata)
CONTRAPPOSIZIONE FRA ISOCRATE E PLATONE

- Platone nel 390 fonda l’Accademia, Isocrate una scuola di retorica (come livello + alto di formazione)
 Contrasto fra scopi e strumenti formazione
- Platone cerca la verità (l’idea) (aletheia) dietro l’apparenza (doxa)
 Non ci si può limitare a conoscere la realtà materiale
 Es. retorica non vista bene da lui> solo dialettica + per arrivare alla verità

in alcuni dialoghi condanna della retorica come capacità di alterare la realtà (cfr. Fedro<)

La parola scritta è immutabile e fissa, non si può adattare alle esigenze del momento => il dialogo invece è
diverso

Vs

Isocrate< approfondire lo studio della parola credendo che possa cambiare la realtà nella quale l’uomo si trova ad agire
(doxa anche per Isocrate> ma non c’è nulla di male)

- L’uomo che si sa esprimere in maniera efficace ha tutte le armi per intervenire sulla realtà
 Capacità di articolare il proprio pensiero anche valenza di natura etico/morale
 Non interessato al campo scientifico
 Modello perfetto oratore

Menandro

La Commedia Nuova= Produzione comica del secolo IV a.C. solo nota attraverso Menandro

Opere

- Suddivisione in cinque atti, separati da intermezzi di musica e danza privi di legame con l’azione scenica e
dedicati esclusivamente all’intrattenimento del pubblico
- Trama per lo più su storia d’amore fra due giovani, che riescono a sposarsi o riappacificarsi dopo numerose
peripezie generate da una serie di equivoci
- No interesse per la politica- focus sul mondo della famiglia e degli affetti> microcosmo in cui equilibrio si
infrange e poi si ricompone -> lieto fine
- Situazione realistiche
- In primo piano la psicologia dei personaggi- “caratteri”
- Spettatore escluso da partecipazione diretta allo spettacolo

Menandro

- 342-291, Atene
- Composte + di 100 commedie
- Impatto sulla commedia latina
- unica opera pervenuta per intero “Il bisbetico”
- Evoluzione dei personaggi = dinamici, trasformazione nel corso del dramma, riconoscono errori
 Lo studio dei “caratteri”- psicologia dei personaggi
- Filantropia= visione ottimistica dell’essere umano, l’uomo capace di imparare, contrasti possono esseri risolti
in nome dell’umanità comune => filantropia e solidarietà
- Ruolo della tuxh > intreccio basato sull’equivoco- fa cadere i personaggi in errore, ma sempre lei che consente
il lieto fine (spesso “riconoscimento”)> ma in realtà piccolo ruolo nel lieto fine, + pentimento/solidarietà
- Il bisbetico (Cnemone, Sostrato, Gorgia)
- La ragazza tosata (Glicera, Moschione, Polemone, Mirrina, Pateco)
- L’arbitrato (Carisio, Panfile, pastori Sirisco e Davo, Onesimo, Abrotono)
- Lo scudo (Astuzie di Davo a scapito dello zio Smicrine, Cleostrato, Cherea-Cherestrato)
 Davo uomo nobile e generoso malgrado sia un servo)
 MA grande attenzione dedicata alla trama
- La ragazza di Samo (Moschione, Plangone figlia di Nicerato, Demea e Criside)
 Dimensione psicologica – Demea (padre) e Criside (etera concubina)
 Scontro generazionale e umana comprensione
La cultura ellenistica

- Periodo compreso fra la morte di Alessandro Magno (323 a.C.) e la conquista romana dell’Egitto- battaglia di
Azio (31 a.C.)
- Regno di Alessandro spartito fra i Diadochi (generali macedoni che alla morte di Alessandro si contesero il
controllo del suo impero)
 Regno D’Egitto (Tolomeo Soter, Tolemei- Alessandria, fondazione della biblioteca), Regno di Siria,
Regno della Battriana, Regno di Pergamo, Regno di Macedonia , (territori dei parti)
 Panorama frammentato
 Declino del potere delle poleis
 L’ascesa di Roma=> conquista dei territori- ultimo Egitto
- Società ellenistica- multirazziale cosmopolita guidata elite di Greci e greco come koinh
 Ellenizzazione dei popoli sottomessi, urbanizzazione promossa dai sovrani, l’uomo si trasforma in
suddito, perdita dimensione pubblica favorisce nascita atteggiamento individualista> si riflette in
filosofia- autonomia del saggio – e nascita del cosmopolitismo (no + dimensione poleis)
 Cfr. epigramma – Autoepitafio di Meleagro di Gadara “Se sono siriano, perché ti stupisci? Il
mono, o viandante, è la nostra patria, un solo Chaos ha generato tutti i mortali.”
- Panorama letterario- svincolarsi dal compito di trasmettere valori fondamentali, diventa puro prodotto artistico,
anche il letterato diventa uno specialista. Rottura fra letteratura colta e popolare, la prima x ristretta cerchia di
intellettuali, la 2° x intrattenimento di massa. Comunicazione orale soppiantata dal libro> biblioteche
pubbliche, filologia, linguaggio mutato> + erudito, perfezione stilistica
- Filologia= studio dei testi, nascita biblioteche> “cultura del libro”> anche ricerca, conservazione, studio opere
anteriori (1i -testi omerici) > scopo= ricostruzione testo autentico. Edizioni di vari testi, opere di commento,
raccolte di glosse, riassunti.
- Carattere astratto scienza ellenistica- sostegno sovrani ellenistici> grande fioritura. Nel Museo esponenti della
ricerca> Alessandria capitale della scienza. Progresso nella speculazione scientifica, no sperimentale- scoperte
non applicate nella vita quotidiana- attività manuali indegne uomo libero
- Molte scoperte e conquiste nelle discipline matematiche es. Archimede
- Studi astronomici> progressi nella geografia, misurazione circonferenza terrestre (Erastotene), tentativi nella
cartografia
- Medicina- scoperte anatomiche di Erofilo di Cos

Callimaco

- 305 a.C. a Cirene (gravita attorno al regno dei Tolomei) > si sposta ad Alessandria
- Si distingue nella Biblioteca per lavori grammaticali e filologici (Pinakes) > catalogo di tutta la letteratura
greca
 Raccolta ragionata, interesse continuo per le origini e le cause delle tradizioni, ricerca cause, poesia
elitaria, erudita, allusiva
 Diventa poeta di corte (prima Tolemeo Filadelfo, poi Evergete=> la chioma di Berenice)
- 240 a.C. morte

Opere
- Scomparsa quasi completa della sua produzione= 6 Inni agli dei, 60 Epigrammi circa
- Opere maggiori= Aitia, Giambi, Inni, Ecale, Epigrammi
In += poesie d’occasione > epinici per vittorie nei giochi sportivi,….
 Coesistenza poeta professionista che compone per committenza e letterato erudito> poesia
destinata a divulgazione libresca
- Gli Aitia
 Elegie in 4 libri – programma intellettuale e poetico di C. > quasi manifesto di nuovo modello di
poesia -> andati perduti ma frammenti papiracei e riassunto in prosa- consentono di avere un’idea
dell’architettura d’insieme
 Diverse edizioni > 1° - forse solo 2 libri
 Prologo nel quale il poeta, presentando sé stesso come anziano, enunzia i propri criteri, come la
leggerezza e la raffinatezza
 Dopo il prologo, si rivolge alle muse, e prega loro di rammentare a lui che ora è anziano quelle origini
che gli erano apparse in sogno da giovane
 Cornice= sogno dell’incontro con le Muse che rispondono alle sue domande (ragioni di usi e
tradizioni insolite e rare) cfr. Esiodo-> influenza autori latini es. Ennio e Orazio- topos sogno poetico
o Trasportato da Cirene all’Elicona
o Dimensione ricerca erudita
o Collegamenti tematici fra una storia e l’altra
 Epinicio nel III libro- Vittoria di Berenice- aition> mito di fondazione dei giochi Nemei- scontro fra
Eracle ed il leone di Nemea
 Ivo libro- Chioma di Berenice
 Epilogo che si riallaccia al prologo (natura programmatica)
 Successione di testi autonomi che sviluppano argomenti di natura erudita ed antiquaria
 Primo esempio di poesia eziologica- tempo mitico/semi-mitico-> causa “aition” di un rito,
 Prima manifestazione dell’operare di un poeta doctus
 l’operare del poeta svincolato da ogni considerazione che non sia intrinseca al poetare stesso
- Giambi
 13 composizioni, dialetto ionico-letterario, ispirazione ai giambografi arcaici (cfr. Ipponatte)
Poesia variegata, scanzonata PERO’ + che poesia del biasimo (toni violenti e attacchi personali)>
temi e forme variegate= temi etici, polemiche letterarie, ricorrendo spesso a fiabe o allegorie, ma
anche riferimenti all’attualità
- 1° giambo= Ipponatte torna dagli Inferi e rimprovera i bibliotecari per i loro contrasti e racconta loro la storia
dei 7 sapienti
- 4° giambo= contesa fra alloro ed ulivo
- Inni
 Non certo se su commissione per festa precisa> rif. al rito forse semplice pretesto letterario
 Diverso dal modello della poesia religiosa arcaica-> mito ha uso esclusivamente valore letterario>
racconto mitico contaminato con bozzetti della vita quotidiana
 Primi quattro in esametri epici- ultimi due in dialetto dorico> innovazione, mescolanza artificiosa

Inno a Zeus= celebrazione , luogo di nascita del Dio (Arcadia)

Inno ad Apollo= siede alla destra del padre

Due centrali> + lunghi dei primi due, quelli che riprendono maggiormente gli inni omerici

Inno ad Artemide= sorella di Apollo, episodio di Artemide fanciulla sulle gambe del padre, che elenca i propri desideri
al padre=> anticipazione dei suoi attributi divini

Inno a Delo= isola dove Leto partorisce Apollo e Artemide , maledizione di Era

Ultimi due= prima dedica a divinità maschili, ora femminili , dialetto dorico, aspetto mimetico spiccato= fingono di
essere degli inni corali

Per i lavacri di Pallade= unico in distici elegiaci, cecità di Tiresia

Inno a Demetra= episodio di Erisittone


- Ecale
 Epillio= breve composizione di argomento mitico in esametri
 Brevità, ricercatezza formale, rigore stilistico- da circa 1000 esametri> 150 frammenti
 Argomento= uccisione del toro di Maratona da parte di Teseo
 Poeta non si sofferma sull’impresa eroica, ma episodio marginale vicenda mitica-> incontro fra Teseo
ed Ecale (vecchietta) che lo accoglie nella sua capanna- visione periferica, scorcio prospettico
particolare
- Epigrammi
 Contenuti nell’Antologia Palatina
 Raffinata brevità- concisi, allusivi, variati-> mix vari registri
 60 pervenuti- temi perlopiù amorosi e funebri, ma anche polemiche letterarie

Stile

- Poesia erudita come arte raffinata destinata ad élite di lettori> in grado di cogliere le allusioni letterarie ed
erudite – stile difficile all’apparenza
- Leggerezza
- Brevitas, labor limae
- Procedimento dell’arte allusiva

Teocrito

- Siracusa, attorno al 315 a.C.


- Luoghi esperienza letteraria= isola di Cos, poi Alessandria (dove si trasferisce nel 270 a.C.)> forse trascorre lì
il resto dei suoi giorni
 Ad Alessandria rapporti di familiarità con i letterati MA non dedicatosi alle ricerche erudite o lavorato
nella Biblioteca
- Morte attorno al 260 a.C.

Opere

- Il corpus trasmesso è di 30 componimenti- gli “idilli” (bozzetti)> non tutti autentici> anche spurii
 Epilli= brevi componimenti di argomento epico-mitologico
 Emerge Teocrito come poeta dotto- rivisitazione dei grandi modelli del passato, episodi marginali
del mito > personaggi “de-eroizzati
 Ila (XIII)= Eracle vaga disperato per un bosco alla ricerca dell’amato Ila rapito dalle ninfe di una sorgente
 mimi urbani
 L’incantatrice (II)= descrizione dell’incantesimo in cui Simeta cerca di legare a sé l’amato infedele
 Le Siracusane (XV) = due donne immigrate ad Alessandria si recano alla reggia per le feste Adoni
 Componimenti bucolici
 Tirsi (I)= il pecoraio Tirsi canta la morte di Dafni
 Talisie (VII)
 Il Ciclope (XI)

Caratteri della poesia bucolica di Teocrito

- Creatore della poesia pastorale/bucolica > situazioni di vita quotidiana su sfondo di scenari campagnoli es.
amori campestri o sfide di canto (agoni)
- Precedenti= Iliade> all. a gare musicali fra pastori, e Stesicoro – Siciliano come lui > ma lui organizzato le
strutture essenziali del genere bucolico
- Ambientazione campestre- no polis/ambiente cittadino
- Spazio sia extracittadino che precittadino> a ritroso nel tempo, estraneo al fluire della civiltà- fuori dallo spazio
e dal tempo
- Tema della dialettica fra natura e cultura es. cambiamento pres. Polifemo (emblemi mondo selvaggio) in
“Ciclope”> sensibile
- Mondo letterariamente idealizzato> campagna rarefatta (diversa da quella aspra di Esiodo)
 Collegamento= può sembrare verismo ma in realtà è estetismo?
- Piccoli quadri e bozzetti di vita campestre = descrizione del locus amebeo, carme amebeo fra pastori, ….
- Epilli= brevi composizioni di argomento epico-mitologico XIII- Ila, XXII, XXIV, XXVI (13,22,24,26)

La campagna teocritea= scena privilegiata, ma poesia non realista o “impegnata”< gusto dei dotti, luogo
fisicamente/spiritualmente remoto, in Sicilia pastorale o Italia campestre,…

Lingua= lingua a base ionica dell’epos, il dorico di Siracusa, anche l’eolico di Saffo ed Alceo> ricchezza delle varianti
dialettali della lingua greca e della trad. letteraria x le sue necessità espressive + adeguandosi alla sperimentazione
ellenistica es. dialetto dorico

Virgilio

Apollonio

- Alessandria 295-215, forse a Rodi a.C.


- Precettore di Tolemeo III
- 260 a.C. diventa II° bibliotecario della Biblioteca di Alessandria (dal 247 a.C. sostituito da Eratostene)
- Trasferimento a Rodi (stesura delle Argonautiche)
- Questione dubbia sulla presunta rivalità con Callimaco
- Si confronta con il genere epico scegliendo un argomento tradizionale ma riformando il genere dall’interno
 Accorgimenti strutturali/tematici che rendono le Argonautiche un “contro-genere”

Argonautiche

- Poesia relativamente breve– poema epico di argomento mitologico (epos) in 4 libri


- Dialetto ionico epico arricchito con particolarità, assente il sistema formulare tipico della poesia omerica
- Argomento= marinai della nave Argo (1° nave costruita) guidati da Giasone (futuro marito di Medea, figlio di
Esone, re di Iolco spodestato dal fratello ) in missione per il Vello D’Oro (manto d’ariete custodito dal re di
Colchide Eeta – famoso per la poco ospitalità, padre di Medea) per completare la richiesta impossibile dello
zio Pelia e riavere il regno
 Aiuto di Era (vecchietta in incognito che aveva aiutato) e Atena
 Aiuto fondamentale di Medea
 Vicenda mitologica tradizionale però non trattata a livello epico
 Coinvolta la generazione di eroi precedenti alla guerra di Troia es. Peleo
 Una storia che spieghi molte altre storie es. la vendetta di Medea- forma di complicità con il
lettore
 Storia lontana nel tempo- fascinazione per il tempo + remoto della mitologia, molte allusioni
 Forma di rottura (es. novità elemento amoroso) ma ripresa del passato (rivitalizzare il genere
epico rendendolo adeguato al nuovo gusto del lettore)
Elementi di rinnovamento
- viene dato spazio alla tematica amorosa (amore di Medea per Giasone- l’impresa riesce solo grazia alle arti
magiche della donna innamorata )
- Nuova presentazione della figura eroica
 Medea
 Giasone- figura poco eroica- insofferenza nei confronti della missione, eroe “controvoglia”, caratterizzato
dall’ “amexania”(senso di impotenza e frustrazione)- visione inconsueta dell’eroe -> eroe tormentato
- Storia che si sviluppa dall’inizio alla fine ma viene data importanza a numerosi piccoli episodi i valenza
eziologica- ogni episodio marginale viene approfondito e diventa quasi un aition
- Tempo remoto della mitologia- >continue allusioni a momenti successivi del mito-> spinta verso il futuro
- Presenza dell’autore evidente nella precisa scelta editoriale > materia chiaramente suddivisa
 Libri 1 e 2= Viaggio Grecia-Colchide – man mano che gli eroi procedono scandiscono un crescendo
verso il meraviglioso, l’ignoto, l’ansia ed il mistero- avventure sempre più difficili e complesse
 Libro III= Medea e la passione amorosa- dimensione amorosa-magica
 Libro IV= Viaggio di ritorno- andamento labirintico ed angoscioso- insieme di tutte le varianti che
erano presenti nel mito

EPIGRAMMA
Sempre esistito ma grande sviluppo in epoca ellenistica

- Epigramma> scritta su qualcosa


 Molto generico
 Senso specifico in quanto genere letterario= componimento breve in distici elegiaci cfr .Catullo)
 Scritta su oggetto fin dai tempi + antichi
 Anche iscrizioni antiche in metro cfr. vaso del Dipylon, coppa di Pitecusa
- 2 funzioni
1) dedicatorio/anatematico -Indicare che l’oggetto viene dedicato es. ad un tempio/santuario
 Spesso oggetto stesso che parla “io sono,….” Cfr. coppa di Pitecusa > io sono la coppa di Nestore
– oggetto che prende vita (cfr. si leggeva a voce alta> oggetto prendeva vita)
 Dedica può essere piccola o anche su un tempio
2) Sepolcrale/funerario
 Epitaffio- sopra una tomba , semplice o + elaborato, sia per il singolo che per la collettività (cfr.
caduti per la battaglia di Maratona/Salamina)
- Funzionalità pratica ma forma poetica
- Pian piano però inizia a diventare genere poetico, sganciandosi dal fatto di essere scritto materialmente su un
oggetto

 forma poetica assestante che può esistere indipendentemente dall’occasione ma che rappresenta al suo interno
l’occasione a cui sarebbe dedicata

- In epoca ellenistica si ha uno sviluppo


- In ambito alessandrino, l’epigramma diventa poesia d’occasione che può trattare argomenti = forma d’arte
indipendente, autonoma
- Apprezzata> carattere di brevità (circa 4 distici) : capacità di condensare, espressioni raffinate ma cariche

Antologia Palatina
- Palatina= ritrovata nel codice Palatino nella biblioteca Palatina di Heidelberg
- Codice scoperto nel 1600, ma scritto attorno al 1000
- 15 libri+ altro libro che contiene altri libri – antologia di Massimo Planude, attorno al 1300, Appendix
Planudea
- 3700 epigrammi+ altri 300/400
- Epigrammi di molte epoche = dal 1° a.C. fino al 6° secolo d.C.
 Raccoglie una serie di raccolte precedenti
 Nucleo fondante dell’antologia= redatta da Meleàgro di Gàdara -“Ghirlanda” (specie di corona,
ogni poeta un fiore cfr. anzos logos)
 1° d.C.= Filippo di Tessalonìca aggiunge alla Ghirlanda poeti successivi
 6° d.C.- successivo ampliamento- Agazia Scolastico, “Kuklos”- raccolta di un poeta bizantino
 9° e 10à secolo- da Costantino Cefala, raccolta complessiva in 15 libri- da qui deriva il codice
ritrovato
- Suddivisione
 Ordinati tematicamente
 Nessun tentativo da Costantino di preservare la successione cronologica Fonti oltre
all’Antologia= Papiro milanese> consentito di leggere molti epigrammi ad esempio di
Posidippo

POETI NELL’ANTOLOGIA PALATINA Distinzione in scuole per lingua e provenienza

1) Dorico-peloponnesiaca
a. Utilizzo del dialetto dorico
b. Sembrano molto legati alla dimensione della committenza
 Principali esponenti

 Leònida di Taranto =committenza per epigrammi sepolcrali , poesia d’occasione, epitaffi, tema
del tempo, tema della morte, successivamente tema del mare
 Nosside di Locri = epigrammi che accompagnavano ritratti di giovani fanciulle dedicati al tempio
d’Afrodite> anatematici (si paragona a Saffo- ruolo sacerdotale)
 Anite di Tegea = epitaffi per animaletti (cfr. Passero di Lesbia) > legata all’origine pratica
dell’epigramma
2) Ionico-alessandrina
a. Dialetto ionico
b. Principali esponenti ad Alessandria= Callimaco, Asclepiàde,
Posidippo
 Callimaco= tematiche o amorose, o sepolcrali, o simposiali, o di polemica poetica che sono
caratteristiche spesso anche di altri generi
 Asclepiade= tema amoroso, simposiale, velato tono malinconico
 Posidippo= epigrammi legati ai presagi fortuiti e casuali , Papiro Milanese

3) Fenicia
- Esponente Meleagro e Filodemo di Gadara
 Meleagro di Gadara= tema amoroso, epigrammi scherzosi, immagini particolari, rielaborazione
di temi tradizionali
 Filodemo di Gadara= filosofo/intellettuale legato all’epicureismo . 1° sec. A.C.)
 Testi filosofici di Filodemo ritrovati nella Villa Ercolano – partecipava al circolo epicureo
 Epigrammi nell’Antologia
 Epicuro scoraggiava le passioni e l’amore, e non amava particolarmente la poesia
(singolarità del De Rerum Natura)
 Unico ambito in cui poesia tollerata= poesia leggera, di svago
 Unico tipo di amore tollerato= amore senza impegno, no passione travolgente
 Epigrammi di Filodemo
 Amore scherzoso, seduttivo

Lucillio

- Io secolo d.C.
- Greco, ma evidente che abbia vissuto in Italia (forse di origine greca)

Polibio

- Nascita= Megalopoli, Arcadia, 206 a.C.


- Da giovane inizia partecipazione nella vita politica – esponente della lega achea
- Nel 169 eletto ipparco (2° carica + importante dopo stratego)
- 168 a.C. prende il sopravvento la fazione filoromana denuncia gli avversari per una presunta ostilità vs Roma,
esponenti politici della lega achea fra cui Polibio al senato romano per giustificarsi, processo non ebbe mai
luogo, ma ottenne protezione dalla cerchia di aristocratici + politicamente influente e culturalmente Avanzata,
che faceva capo alla famiglia degli Scipioni => trattamento privilegiato, poté rimanere a Roma- amicizia e
collaborazione con Scipione Emiliano, accompagna in varie imprese
- Vita dell’intellettuale organico
- Ritorno in patria dopo la distruzione di Corinto – Roma vs lega achea-> opera di mediazione per far accettare
la dominazione romana e per far ottenere condizioni migliori per i Greci vinti
- 124 a.C. morte- forse per caduta da cavallo

Storie

- opera a cui lavora x tutta la vita


- ventennio compreso fra IIa guerra punica e 3° guerra macedonica (220-168°a.C.) – iniziale riassunto degli
eventi dal 264 – inizio della 1° guerra punica
- illustrare le ragioni che avevano portato Roma a dominare il mondo > non semplice esposizione dei fatti, ma
analisi teorica sulle cause profonde del processo ed il suo carattere inevitabile
- cresce fino a comprendere 40 libri, per intero pervenuti i primi 5 libri PER INTERO
- πραγματικη ιστορια (“storia pragmatica”)- storia di carattere politico-militare, analisi realtà contemporanea
NO vicende passato remoto, basata su esperienza diretta, VS storici che trattavano di arg.
Genelaogici/antiquari/etnografici
 la storia pragmatica comprende 3 parti=
1) Studio accurato dei documenti e delle memorie (meno necessario se storia contemporanea)
2) Osservazione diretta dei luoghi e degli eventi
3) Esperienza politica -> conoscenza dei meccanismi politici e dei segreti dell’arte militare
 Utilità della storia= insegnamento di politica ed arte militare< attenzione a problemi di tecnica di
guerra
- Impronta geo-etnografica > teatri degli eventi – geografia come competenza essenziale dello storico MA no
meraviglioso o esotico
 Funzione geografia= chiarire al lettore la natura dei luogo scenario dell’azione storica
 Etnografia – presente ; concentrata sul mondo romano

Le ragioni dello storico

- Polemica ai predecessori riguardo al metodo


 Teopompo di Chio- posizione Antimacedone rigida e non obbiettiva- storiografia “libresca”
 Timeo di Tauromenio - no competenze politiche e di tecnica militare, lo accusa di non essere onesto
 Filarco di Atene - patetismo della narrazione storica
- Impianto storiografico di base tucididea= distinzione cause prossime e remote; storiografia per dilettare vs utile
per chi vuole imparare, interesse storia politico-militare, tono severo
 Distinzione fra aitia (causa reale, vera), profasis (pretesto), arxh (cause remote)
- Storia come insegnamento (μàθημα) per chi vuole imparare (φιλομαθης) ma distinzione meno rigida di
Tucidide fra utilità e piacere nella Storia
- Τυχη= a volte si insinua in una storia che per il resto è esclusivamente umana- forza irrazionale
- Libro VI- digressione sulle forme di governo (istituzioni di Roma in rapporto alla teoria generale sulle
costituzioni)
 Tre forme di governo primarie, le degenerazioni, la costituzione “mista”> ideale perfezione
(immobilismo costituzionale vs evoluzione politica- vista come caos)
 Ανακυκκλωσις attraverso il quale le forme e le degenerazioni si succedono κατα φυσιν
inevitabilmente -> nascita, maturità, declino
 Roma come esempio riuscito di costituzione mista- in grado di sopportare rovesci della fortuna

>>Polibio non come pensatore autonomo, no originalità nel pensiero (Platone…Aristotele)=> funzione divulgativa delle
teorie

 Giustificazione dell’imperialismo romano


o Tentativo di renderlo accettabile al mondo greco- è inevitabile e legittimo (appoggia
costituzione superiore) -> messaggio per i suoi connazionali -salvezza dei greci nell’aderire
alle ideologie romane – 1° intellettuale greco che collabora attivamente con Roma- al centro
della riflessione mondo estraneo al proprio

Quindi… Polibio (collaborando con il Circolo degli Scipioni) favorisce il progresso di rinnovamento culturale
perseguito dall’aristocrazia filellenica

Stile= fondato sulla κοινη- stile disadorno, quasi trascurato come polemica> nucleo non nell’elaborazione formale ma
nella precisione dell’impianto documentario. Utilizzo espressioni metaforiche

>scrive in Greco- riteneva importante far capire ai Greci cosa stesse accadendo

Fortuna= opera apprezzata, a Roma influenza metodologica

Anonimo del sublime

- Autore ignoto
- Sublime inteso come stile cfr. livelli di stile trattati da Cicerone
 Visione particolare sullo stile e sul significato di stile stesso
 Punto di partenza Aristotele e la scuola aristotelica= umile, medio, sublime/elevato
Datazione

- Sconosciuto nell’antichità, riscoperto nel 1500- unico manoscritto da cui altri dipendono=> non vasta
diffusione
- Nell’ultima parte sulla corruzione dell’eloquenza, anonimo polemizza partendo da critica a Cecilio Calatte
(fine 1° secolo a.C.- compilato canone dei dieci oratori Greci)
- Argomenti simili trattati da Dionigi di Alicarnasso (non nominato, ma autore in conflitto con lui)> Greco, ma
vive a Roma come maestro di retorica, questioni sullo stile, prediligeva stile “misto”
 Nell’opera di Dionigi citata 1° Ode si Saffo, presentata come stile misto (armonioso, agg., del.)
Vs. Anonimo- grazie a lui pervenuta Ode 31 (voluta Contrapposizione)
- Citazione + recente – Cicerone
 Collocato inevitabilmente nella metà del 1° sec. d.C.

Anonimo- Sul Sublime

- Libretto in forma epistolare


- Cerca di definire le caratteristiche dello stile elevato/sublime
- Opera polivalente= dissertazione di estetica, trattato di retorica, saggio di critica,…> autonoma dimensione
artistica - > forma di divulgazione letteraria= l’epistola
- Tratta di un solo aspetto dell’estetica- il “grandioso”- momenti di massima tensione espressiva
 Non necessariamente legato a pathos/bello MA ciò che è grandioso e provoca una forma di totale
possessione di chi legge, la cui anima è in unisono con chi scrive
 Empatia totale, invasamento – il “sublime” trascina il lettore all’estasi- ma anche sbigottimento,
sorpresa, spavento
- Letteratura in grado di modellare un’anima e viceversa – sia indagine letteraria che discussione etica-
μεγαλοφροσυνης απηχημα (“risonanza con una grande anima”)
- Il “sublime” è un processo di riconoscimento innescato dall’incontro con l’opera d’arte- riconoscere la
grandezza di uno spirito- doti innate, “ingenium”- tutti gli uomini consapevoli dell’esistenza del sublime->
tendenza verso la grandezza connaturata nell’uomo
- Esempli di sublimità Omero, tragici, Saffo, Platone,…
- Stile= unicum- mescolanza della κοινη con stilemi elevati,, espressioni tecniche,…=>lingua difficile, quasi
sperimentale
- La situazione politica ormai non consente + libera espressione eloquenza- MA libertà necessaria
 Confuta= vera libertà interiore, a prescindere da… (davvero idea su? Libertas storica?)

Plutarco

- 50.d.C., Cheronea (Beozia), famiglia nobile – 125 d.C.


- Legato alla filosofia accademica (che nasceva da quella platonica)> trova un punto di riferimento nella
filosofia di Platone
 Cfr. affermazione medio-platonismo> rinnovamento della filosofia accademica >Forma di prudenza,
sospensione del giudizio, ricerca di moderazione ed equilibrio
- Viaggia molto (Egitto, Italia)
- Varie volte a Roma- lezioni, relazioni con personaggi in primo piano
- Ottiene cittadinanza romana- rapporto P-Roma rappresenta processo di alleanza fra classe dirigente greca e
aristocrazia romana di quel periodo
- Per lungo tempo sacerdote presso il tempio di Apollo a Delfi (vicino a Cheronea)

Opere

54 Vite di uomini illustri greci e romani in g. in coppia (“Vite Parallele”)+ Moralia (corpus circa ottanta opuscoli di
genere vario, alcuni non autentici )+ altre opere (perdute> forse in totale 260 opere)

Le vite Parallele

- Biografie che costituiscono il nucleo dell’opera raggruppate a due a due (greco-romano), poi conclusione
comparativa di carattere etico dei due >(συκρισις)
- Intento educativo> uomini esemplari- costanti dell’agire umano a prescindere dalla storia > stessa forza morale
e psicologica in uomini di ambienti diversi => un solo modello di umanità in cui tutti si possono riconoscere
 Mondo greco e romano omologhi – civiltà unitaria
- Criterio di scelta- uomini “grandi”> virtù politiche> modello etico cfr. “Biografia”- intento pedagogico/
morale-> mostrare il bene ed il male dei grandi
- Personaggi-forte individualità- passioni, vizi, virtù in grande scala – confrontandosi con loro ogni uomo si
confronta con i proprio confini
- Molti elementi appartenenti al mito
 Panorama ampio e composito dell’agire umano nei frangenti + importanti della vita
- Ultimo rappresentante di una cultura in declino
- Ήθος vs πράξεις, carattere e imprese, difficilmente separabili (1. Rilevante se si manifesto in 2., 2. Rilevante
se manifestazioni di 1.)
 Attenzione su ciò che è utile nell’inquadramento etico del personaggio e alla sua valutazione
Il fine main difference con storiografia= no indagine cause profonde, ma delineazione dell’ ήθος, aspetti
+ e - > ciò che determina l’agire – eroe di plutarco è ambiguo “Le grandi nature, come attuano grandi
virtù, così producono grandi vizi”
- Τυχη – altro fattore- cieca sorte
 Elemento portante in numerose biografie-> incertezza che avvolge gli uomini + delineazione carattere
personaggi dalla reazione ai mutamenti della sorte e.g. morte protagonisti-> modo in cui affrontano il
destino supremo
- Legittimazione supremazia elemento greco-romano > sforzo di “grecizzare” il mondo romano + confronto
grandi figure di entrambi i popoli > far conoscere il passato glorioso della Grecia ai romani

Moralia

- Plutarco “filosofo”- intellettuale con buona disposizione al filosofare


- Raccolta di 80 scritti di varia estensione (numerosi interessi di P.)> erudizione di P. e la sua organizzazione in
forme letterarie eleganti e piacevoli – non tutti autentici
- Prevale forma del dialogo ad ispirazione platonica MA Vs Platone
 dialoghi aperti- interventi di egual misura
 no vincitore-vinto, ma dialettica senza esiti conclusivi confronto
 no serrati scambi di battute ma ampie sezioni continuativo di uno stesso parlante
 discorso vivace, aneddoti, miti, novelle, exempla,…. Es. Demone di Socrate
- Scritti etici, pedagogici, scritti politici, scritti teologico-religiosi -tema degli oracoli cfr. sacerdote es. Dialoghi
delfici (natura apologetica cfr. crisi religione greca), Iside e Osiride, scritti scientifici e antiquari- interesse
“vivo” ma amatoriale per la scienza
Eclissi degli Oracoli
- Dialogo di carattere religioso
- Tono cupo
- Riportato inizialmente misterioso episodio presso un oracolo in Egitto: la quantità di olio per alimentare le
lampade sacre diminuisce – problema della demonologia> la morte dei demoni
Iside e Osiride
- Saggio religioso, + importante fonte greca sulla religione egizia
- Concordanza fra e vicende di Iside e Osiride e gli insegnamenti di Platone, concordanza significati dei greci ed
egizi (Osiride-Dioniso)
De genio socratis
- Dialogo storico-religioso
- Cafisia, fratello di Epaminonda, da un resoconto delle recenti discussioni dei cospiratori per la liberazione di
Tebe, discutono di vari argomenti, fra cui il genio di Socrate
Sui ritardi della punizione divina
- Dialogo religioso immaginato a Delfi in cui quattro personaggi si interrogano sul tema della giustizia divina-
non l’assenza della punizione, ma il tempo- rivela la differenza fra i criteri umani e divini => azione divina
incomprensibile all’uomo che è incapace di comprendere ciò che è superiore
- Atteggiamento divino come modello per l’uomo- rifiuto della vendetta e del rancore
De facie in orbe lunae
- Interesse vivo ma amatoriale di Plutarco per la scienza
- Problema delle macchie lunari- si discute sulla natura e le possibili cause- possibilità che su un corpo celeste vi
siano imperfezioni – presenza di un’altra terra sulla quale il sole si riflette irregolarmente > macchie sulla luna

SECONDA SOFISTICA
- La sofistica – sofisti Protagora e Gorgia (Vo secolo)
- Sviluppo in epoca imperiale (II secolo d.C.) > fine 1° secolo- inizio 3° secolo
- Termine stesso proveniente da opera di “Flavio Filostrato”- “Vite di Sofisti” (235) > posto come
punto finale del periodo
 Flavio Filostrato individua il concetto di seconda sofistica e di prima sofistica
 Informazioni sulla vita e attività dei personaggi
- Fenomeno di carattere culturale/sociale- La straordinaria fioritura dell’arte retorica che si verifica in
modo particolare nella parte orientale dell’impero a partire dal periodo di Nerone
 Studio della retorica diventa come il livello + elevato che si possa concepire di
prestigio/preparazione/ educazione sociale/culturale/politico -> culmine della preparazione
intellettuale
- Ricordiamo i tipi di retorica
 Giudiziaria
 C’è ancora
 Deliberativa
 + risente dei mutamenti politici cfr. Tacito che dice che non c’è + la retorica di una volta->
perché non c’è + la politica di una volta- forse quella che + ha risentito dei cambiamenti politici
 Ma proprio il fatto di far parte con l’impero rendeva necessario il confronto con il potere centrale
-> addirittura, come rappresentante di specifica comunità, essere convocati a Roma
 Essere scelto per l’incarico
 Epidittica (celebrativa)
 Sembra essere meno incisiva sulla realtà
 No decisione da prendere, no verdetto o consiglio- solo lodare o biasimare
 Eppure quella che adesso diventa trionfante
- In mancanza di occasioni in cui esercitare eloquenza deliberativa, “moda” delle declamazioni
 “melete” o declamatio (esercitazione)- un retore famoso va in una città e da uno spettacolo>
orazione, discorso – non per occasione specifica, ma è il discorso che diventa l’occasione
 No riferimento specifico alla realtà
 Quasi dei personaggi celebri
- In 2 tempi
1) Prolalia= piccola conversazione iniziale- il retore discorreva con il pubblico di argomenti
vari
2) Discorso vero e proprio
 Preparato da lui in precedenza
O
 Improvvisato
TEMATICHE= temi assurdi (+ difficile, + è bravo)
 temi di natura giudiziaria fittizi- cause stravaganti, e l’oratore parla al pubblico come se stesse
perorando la causa
 deliberativa di fatti storici di età antica (entro Alessandro Magno) es. guerre Persiane
/Peloponnesiache - arcaismo (ricerca di purezza atticista)
- Attenzione per i temi precedenti anche valenza di resistenza culturale a realtà politica
- Spesso argomenti ricorrenti (improvvisavano perché soprattutto serie di temi popolari- quasi cfr.
comunicazione di tipo formulare) > preparazione nelle scuole di retorica es. esercitazioni nel
racconto, nella descrizione (ekfrasis)
- Individuazione di massime sapienziali, proverbi da utilizzare
- Abilità nella discussione razionale
- Etopea- capacità di costruire il carattere di un personaggio in maniera credibile, o di farlo parlare in
modo credibile cfr. Lisia – suasoria (discorso in cui mi concentro nel tentativo di convincere un certo
personaggio a fare qualcosa)
- Controversia (argomentare pro o contro)
 Tutti elementi che vengono usate proprio nella preparazione del futuro retore – “abilità”
nell’improvvisare deriva dal repertorio vasto di elementi applicabili nelle situazioni
 Successo dei retori, stimati
 Rapporto diretto con i poteri

Luciano di Samostata
- 120, Samostata-180 d.C.
- Autore più rappresentativo del IIo secolo – retore,
- Raffigurazione ironica della società
- Nato da una famiglia modesta, vocazione letteraria narrata in “Il sogno”- parodia letteraria (sogno di Esiodo)
dell’investitura poetica- scelta fra Cultura e la Scultura-> sceglie la Cultura
- Carriera di un uomo colto e intraprendente della sua epoca
- Rappresentante di una forma di globalizzazione- continui spostamenti (Atene, Roma, Egitto, Gallia)
- Rapporti con la famiglia imperiale-> incarico in Egitto di rilievo
Opere
- Corpus di 86 opere

I dialoghi= Il dialogo dei morti, Il dialogo degli dei- Modello della diatriba cinica
Lucio, o l’Asino
Storia vera

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