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Videoarte collegata più alla televisione che al cinema.

La videoarte subisce una democratizzazione della produzione: dalle prime videocamere, vhs, e
successivamente l’evoluzione tecnologica dei cellulari.
Una differenza video-cinema è il supporto: nel video (televisore) si tratta di trasmissione dall’interno
verso l’esterno, quindi scomposizione dei colori con punti luminosi (pixel). Nel cinema si tratta di fotografia.

Marina Abr.
Artiste come Francesca lolli e leoni utilizzano il metodo della sineddoche nella performance, videocamera
ferma nel video per una fruizione quasi monotona e lenta.
Marina: art must be beautiful, artist must be beautiful. Firenze. Nell’azione c’è una spazzola di chiodi.
Intento documentaristico.
Altra performance dove urla AAAAA a testa in giù e sdraita. Freeing the voice.
I primi video di marina abramovich sono comunque essenziali, non hanno abbellimenti neanche alla
performance dell’urlo con Ulay. Rest energy è quella con l’arco.

Peter Campus: modificazione video della performance on sovrapposizione di immagini


Chiari: fluxus, suona il pianofprte con altre parti del corpo.
Nauman: cammina in modo esagerato in un quadrato imitando le statue greche. Bouncing in the corner
inquadratura storta.
Dafne boggeri. Ripresa primo piano camera fissa svolge azioni come se si trattasse di performer anni 70.
Effetto splatter del rossetto che diventa sangue.
Calà. Inquadratura stretta sul viso, bassa qualità, tre minuti dove passa in rassegna tutte le espressioni.
Iocose. Performer italiani. Intervengono sul’opera di un artista e la modificano usano lo stesso tema.
The yellow brick road. Francesca fini cammina su un sentiero giallo fatto di olio e cade.
Origini video arte.

Le prime mostre video, è l’oggetto televisore a essere al centro dell’attenzione con June Paik. Il televisore
come supporto sarà sviluppato dopo, con tv as a creative medium gillette e schneider.
Funziona con circuito chiuso a differenza della sperimentazione cinematografica.
Body works. Si lavora con il corpo in quanto parte del dibttito culturale di quegli anni, liberazione ’68.
The Kitchen. Laboratorio come supporto per realizzare le proprie idee.
Vasulka manipola il segnale video. Durante gli anni settanta l’arte diventa analitica per comprendere i
processi di realizzazione interna.
Land art. è considerata la prima opera di videoarte. Gli artisti in questo periodo rifiutano la mercificazione
dell’arte. Intervengono quindi sul paesaggio naturale e vengono lasciate poi alla mercè della natura. Quindi
c’è il bisogno di documentare. In realtà è realizzata su pellicola e quidi non si può parlare di video arte. Inftti
il primoo è gennaio 70.
Situazionismo: azioni happening in luoghi non abituati alla performance artistica.
Testi:
SANDRA LISCHI – il linguaggio del video
De giovanni -

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