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L’ARTE MULTIMEDIALE

Con il termine Arte Multimediale si fa riferimento a tutte quelle forme di


espressione artistica che utilizzano le attuali Tecnologie Digitali. Le immagini
possono essere anche virtuali.

Spesso le opere nascono dal contributo di più persone che collaborano con
l’artista ideatore con competenze di tipo anche tecnologico.

Nam June Paik


Nam June Paik, di origine coreana, si è formato in Europa e negli Stati Uniti ed
è vissuto venti anni in Italia. È un artista totalmente immerso in una sorta di
ossessione per gli schermi elettronici. Interessante è l’opera “TV CELLO”. Una
scultura vivente, composta da una violoncellista
che suona uno strumento rivestito di monitor in
cui scorrono immagini avulse dalla realtà.

L’opera è nata come mix in cui l’elemento umano


si affianca a suoni, monitor televisivi e telecamere,
gli elementi di base con cui Paik produce le sue
videosculture e videoinstallazioni.
L'ultima mostra di Paik è stata Moving Time:
Tribute to Nam June Paik, presenting 30
International Video Artists, New York (2006).

Bill Viola
Bill Viola (1951) è un artista americano considerato fra i maggiori
rappresentanti della video Art. Bill Viola inizia la sua carriera studiando arte tra
il 1969 e il 1973 alla Syracuse University di New York. Qui consegue la laurea
nel 1973 in Visual e Performing Arts. Tra il 1973 e il 1974 partecipa ad una
mostra collettiva realizzando dodici videotape, cinque installazioni sonore e
dieci installazioni video.
Dal 1974 al 1976 lavora a Firenze come direttore tecnico presso la casa di
produzione video tapes production. Nel 1975 espone per la prima volta le sue
opere a due mostre internazionali: la biennale dei Giovani di Parigi e la
biennale del Whitney Museum of Art.

Nel 1981 lavora per sei mesi nel centro ricerche della Sony, sperimentando le
più avanzate tecnologie del tempo. Rappresenta gli Stati Uniti nella biennale
di Venezia nel 1995 con cinque opere riunite sotto un unico titolo: Buried
secrets.

L’artista esprime i misteri della vita attraverso opere video dal sigificato
spesso allegorico. L’opera “The crossing” è una metafora della vita espresse
attraverso due elementi: il fuoco e l’acqua.

L’opera “The Greeting” intende essere un richiamo diretto ad un dipinto del


passato.
Analisi dell’opera
Due donne incinte si incontrano e, con espressione commossa, si abbracciano
mentre una ragazza bionda assiste alla scena. Le tre donne sono vestite in
modo moderno e indossano sandali ai piedi

Le immagini richiamano alla mente un celebre quadro di Jacopo Pontormo,


che ritrae l’episodio evangelico della visita di Maria all’anziana Cugina
Elisabetta. La scena del video è analoga a quella del quadro antico, ma
trasferita nella società contemporanea. E così come sono attuali i vestiti delle
donne, è attuale il linguaggio dell’opera che sostituisce alla pittura il filmato.

Il mezzo televisivo, usato abitualmente per dare informazioni o per


intrattenere, assume qui la funzione poetica ed estetica che aveva la pittura
nel passato e può addirittura ricreare e comunicare con i protagonisti di oggi,
gli stessi messaggi trasmessi da opere realizzate secoli fa

ALTRE OPERE

Bill Viola, Fire Woman, 2005


Bill
Viola, Tristan’s Ascension, 2005

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