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Come si fa la diagnosi ?
In maniera molto più semplice perché non abbiamo tutti i marcatori sierologici che
caratterizzano l'epatite B. Abbiamo gli Anti- HCV e gli HCV-RNA. Praticamente è un
calderone di un test anticorpale che ci dice positivo-negativo ma ci dice praticamente
tutte le cose che siamo riusciti a estrapolare dei diversi marcatori sierologici
dell'epatite B . Quindi ci dice gli anti HCV : pregressa infezione- infezione in atto –
infezione guarita sono tutte riscontrabili nell'ambito dell' anti HCV positività. Pertanto
il dato singolo di Anti-HCV positività non significa assolutamente nulla perché
possiamo essere un paziente che è guarito spontaneamente, un paziente che ha
infezione acuta in atto, un paziente che ha infezione cronica, un paziente che è
guarito con la terapia. Tutti questi pazienti avranno gli anti HCV positivi perché gli
anti HCV positivi permangono per anni ma molto spesso permangono per tutta la
vita quindi l HCV-RNA è il dato dirimente cioè un paziente con HCV positivo e HCV-
RNA positivo ha un infezione da HCV.
Come possiamo dire se acuta o cronica ? Non lo possiamo dire a meno
che non abbiamo un dato precedente di Anti- HCV negatività. Ovviamente non in
tutte le persone. IL percorso diagnostico è semplice: ho le transaminasi elevate-
faccio i test per epatite virali- riscontro la anti-hcv positività- faccio la hcv-Rna che
risulta positivo.
Come faccio a dire che quella che sto vedendo è un epatite acuta?
è impossibile !!!!!!! NON posso dirlo a meno che non ho fatto in precedenza per altri
motivi vuoi per una donazione di sangue vuoi per un controllo routinario fatto in
reimmissione in servizio per un operatore sanitario ho fatto il test di anti HCV nei tre
mesi pprecedenti. Perché un'infezione si definisce cronica quando la replicazione del
virus sia per hbv che per HCV ovviamente persiste per più di sei mesi però non
avendo il dato precedente non possiamo dire nell'ambito dell HCV con certezza se si
tratta di un'infezione acuta o un infezione cronica.
Solo il 20% dei pazienti con epatite acuta da HCV guarisce, il restante 80% evolve
verso la cronicizzazione che può essere evidente già dopo sei mesi. Il 20-35%
dell'epatite cronica progredisce verso la cirrosi in 10-30 anni.
Perché c'è questa grossa variabilità di 10-30 anni?
Perché sull'evoluzione verso la cirrosi epatica insistono diversi fattori.
Se non vi sono altri fattori l'evoluzione è quella di una tartaruga. Ci mette 30 anni
l’epatite cronica per evolvere a cirrosi e a tumore del fegato ma vi sono alcuni fattori
che possono accelerare queste evoluzioni.
Alcuni sono modificabili come ad esempio:l'alcool, l'obesità, il diabete, la steatosi
(presenza di grasso sul fegato) la coinfezione con hbv, la coinfezione con HIV,
altri invece sono fattori genetici: quindi l'età, la razza e altri fattori genetici che in un
modo o nell'altro insistono su questa evoluzione.
Però l’ infezione cronica da HCV non ha solo questa capacità di infettare il fegato e
di causare la cirrosi epatica ma dà alcune manifestazioni extraepatiche che sono
secondarie a questa stimolazione monoclonale che causa una gammopatia
monoclonale e può causare anche la cosiddetta Crioglobulinemia mista. Quindi una
malattia sistemica ad andamento cronico caratterizzata da stanchezza-porpora
trombocitopenica quindi una vasculite agli arti inferiori e la comparsa delle
macchioline e dei puntini (vasculite rossastra). Con queste petecchie agli arti
inferiori vanno sempre richiesti gli Anti-HCV perché sono delle lesioni vasculitiche a
carico dei piccoli e medi vasi della cute degli organi interni. Oltre agli arti inferiori la
possiamo trovare a livello renale e causare insufficienza renale. Questa malattia è
stata dimostrata una malattia precancerosa, cioè può portare a un linfoma non
Hodgkin a cellule B che è un linfoma che si cura curando infezione cronica da HCV.
Poi abbiamo anche altre manifestazioni immunitarie associate alla HCV come la
sindrome di Sjogren o alcune manifestazioni dermatologiche addirittura sono state
dimostrate essere associate a una cardiomiopatia.
Dal punto di vista terapeutico è tutto semplice. Adesso tutte le prime quattro linee
sono cancellate (vedi slide) vi sono solo i cosiddetti regimi interfer-free che sono
regimi a base di farmaci antivirali ad azione diretta con capacità di guarigione intorno
al 90-95% quindi 95% di probabilità di guarigione significa guarigione In quasi la
totalità dei pazienti, pertanto la medicina ha avuto questa fortuna cioè se da un lato
nel caso della epatite B siamo riusciti ad addivenire a un vaccino nel caso
dell’Epatite C Siamo arrivati a una terapia talmente efficace che spero ci consentirà
di eradicare la HCV per il 2030 perché ovviamente nei momenti in cui
diagnostichiamo una epatite C possiamo trattarla e curarla nel 95% dei casi quindi a
lungo andare cureremo tutti e riusciremo si spera ad eradicare l epatite C e non fare
più questa lezione a partire dal 2030.