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Verifica analisi del testo – Tipologia A

Esegui l’analisi di uno dei testi proposti; puoi rispondere alle domande della sezione 1 in un testo unico, ma mantieni la sequenza
delle domande.
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CECCO ANGOLIERI,
I’ ho tutte le cose ch’io non voglio    
1
I’ ho tutte le cose ch’io non voglio, nulla
e non ho punto1 di quel che mi piace, 2
per cui
poi ch’io non trovo con Becchina pace; 3
entrerebbe
là ’nd’io2 ne porto tutto ’l mio cordoglio 4
Ampio a tal punto da poter contener…
5
“ero solito” presente con valore di imperfetto
     5che non caprebbe3, scritto, su ’n un foglio, 6
in correlazione con “quanti” del verso11
che gli fuss’entro la Bibbia capace4: 7
“Benché io preferirei”
ch’io ardo come foco in la fornace, 8
inesperto
membrando quel che da lei aver soglio5; 9
io diedi a lei
10
in mezzo alla
     ché le stelle del cielo non son tante6, 11
Sottinteso, “fece mai la stessa cosa”
10ancora ch’io torrei7 esser digiuno8, 12
E ciò avvenne
quanti baci li die’9 in un istante 13
Venti giorni dall’inizio
     in me’10 la bocca, ed altro uom nessuno11:
e fu12 di giugno vinti dì a l’intrante13,
anni mille dugento novantuno.

1 Comprensione e analisi
1.1 Fai la parafrasi della poesia.
1.2 Da cosa derivano il risentimento e la sofferenza del poeta? Attraverso quali espressioni è
possibile coglierlo?
1.3 Quali parole espressioni e temi appartengono al filone comico? Quali a quello cortese?
1.4 Che proposizioni introducono i vari “che” presenti nel testo?
1.5 Analizza le figure retoriche sottolineate nel testo e gli eventuali enjambement?

2 Interpretazione complessiva e approfondimento


2.1 Il rovesciamento del modello d'amore cortese e stilnovistico è una caratteristica del genere
realistico. come si manifesta in questo sonetto e, in generale, nella produzione comica?
2.2 Confronta il testo con una poesia stilnovistica a tua scelta, sottolineandone le differenze.
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DANTE – Rime
Di donne io vidi una gentile schiera
Di donne io vidi una gentile schiera
e una ne venia quasi imprimiera2,
4veggendosi l’Amor dal destro lato.

De gli occhi suoi gittava una lumera3,


la qual parea un spirito infiammato;
e i’ ebbi tanto ardir, ch’in la sua cera4
8guarda’, [e vidi] un angiol figurato .
5

A chi era degno donava salute


co gli atti suoi quella benigna e piana6,
11e ’mpiva ’l core a ciascun di vertute.

Credo che de lo ciel fosse soprana7,


e venne in terra per nostra salute:
14là ’nd’è beata chi l’è prossimana .
8

__________________________
1
Festa di Tutti i Santi
2
prima
3
luce
4
volto
5
raffigurato
6
benevola e dolce
7
sovrana
8
è perciò sovrana chi le è vicina

1 Comprensione e analisi
1.1 Esegui la parafrasi.
1.2 Rifletti sul rapporto tra ritmo e sintassi: prevale l'ipopotassi o la paratassi ? Il ritmo del verso
coincide con la sintassi? Sono presenti enjambement?
1.3 Individua le parole che rimandano al repertorio lessicale dello Stilnovo
1.4 Quali sono le caratteristiche dello sguardo della donna?
1.5 Cosa è in grado di generare la sua presenza?

2 Interpretazione complessiva e approfondimento


2.1 Individua i temi tipici della poesia stilnovista presenti nel testo ponendoli in relazione,
laddove è possibile, con i testi di Guinizzelli e di Cavalcanti
2.2 Illustra l'evoluzione poetico biografica esplicitata da Dante nella Vita Nova

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