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Michelangelo Buonarroti

T «O notte, o dolce tempo, benché nero»


Intorno al tema della notte è costruito questo sonetto di Michelangelo, che sembra dunque
partecipare a una riflessione comune, di tipo spirituale, diffusa, sviluppata in diversi testi di
quest’epoca (ad esempio, il sonetto di Della Casa, O sonno, o della queta, umida ombrosa).

IL TESTO periodo ▸ 1535-41 ca


IN BREVE metro ▸ sonetto con schema metrico ABBA ABBA CDE CDE
argomento ▸ la notte è il tempo del sollievo, simile alla morte, in cui tutte le preoccupazioni e le
fatiche umane cessano e lasciano il posto alla quiete e alla pace.

O notte, o dolce tempo, benché nero,


con pace ogn’opra sempr’al fin assalta;
ben vede e ben intende chi t’esalta,
4 e chi t’onor’ha l’intelletto intero.

Tu mozzi e tronchi ogni stanco pensiero


che l’umid’ombra ogni quiet’appalta,
e dall’infima parte alla più alta
8 in sogno spesso porti, ov’ire spero.

O ombra del morir, per cui si ferma


ogni miseria all’alma, al cor nemica,
11 ultimo delli afflitti e buon rimedio;

tu rendi sana nostra carn’inferma,


rasciughi i pianti e posi ogni fatica,
14 e furi a chi ben vive ogn’ira e tedio.

1 nero:buio. 5-6 pensiero … appalta:pensiero che la 9 ombra:immagine. • si ferma:viene


2 con pace … assalta:sempre, alla fine, notte «prende su di sé, eliminandone la meno, cade.
avvolgi (assalta) nella pace ogni umana cura all’uomo» (Luigi Baldacci). 10 alma:anima.
fatica (opra). 7 infima:più bassa. • più alta:il cielo. 11 ultimo:estremo.
4 intero:sano. 8 ov’ire spero:dove spero di andare un
giorno. 13 posi:metti fine a.
14 furi:rubi, con il significato di liberi da.

© Loescher Editore, Torino


VERSO LA
SCRITTURA
T GUIDA ALL’ANALISI ATTIVA D’ESAME

UNA VISIONE D’INSIEME


Questa lirica rientra in un nucleo di quattro sonetti che appar-
tengono alle poesie per Febo di Poggio (con il quale Michelan-
gelo ebbe una relazione); «legati insieme e alla fine ricongiun-
ti nel nome dell’amato», essi «insistono con compiacimento
ingegnoso sul valore e disvalore della notte, sull’errore e la
giustezza di chi la loda» (Mario Fubini). L’origine concettosa del
sonetto, tuttavia, ha osservato ancora Fubini, non ne diminui-
sce il valore, anzi l’«impegno della dimostrazione e dell’elogio
ingegnoso è internamente (e non dunque malgrado, ma dentro
quel più largo impegno ingegnoso) sopraffatto da un immede-
simarsi del poeta con una forte situazione sofferta e poe-
ticamente valida». In qualche misura il sonetto, sotto questo
aspetto, è emblematico della posizione di Michelangelo, in cui
già affiora una tendenza al concettismo, che nei successivi de-
cenni diventerà dominante nella poesia italiana ed europea,
ma persiste ancora un andamento di sincera partecipazione
lirica, che rompe la superficie dell’artificiosità.

IL «DOLCE TEMPO» DELLA NOTTE


Si incontra spesso, nel canzoniere di Michelangelo, il tema del comprensione e analisi
buio, legato al buio spirituale e dunque inteso in senso negati- 1 Individua nelle due quartine sostantivi
vo; qui, al contrario, la notte e l’«ombra» cambiano significato. e aggettivi riferiti alla notte e metti in
Esse sono presentate come il momento del riposo e della pace evidenza come contribuiscano in vari
dopo le fatiche del giorno; con stilema dantesco (riferito in Dan- modi a darne un’accezione positiva.
te alla primavera, stagione della rinascita), la notte è presentata 2 Quali sono i versi in cui Michelangelo si
come «dolce tempo». È perciò nel giusto e saggio chi la esalta. dichiara concorde con coloro che esaltano
il valore positivo della notte?
LA NOTTE E LA MORTE
Questa notte si rivela essere, metaforicamente, l’equivalente comprensione e analisi
della morte, intesa positivamente per il suo essere quiete che 3 Qual è il passaggio del sonetto in cui il
segue le ambasce della vita terrena, fine dei tormenti, risana- valore metaforico della notte diventa
mento della carne (la figura della carne «inferma» che si oppone esplicito?
allo «spirito pronto» è ricorrente nella sermonistica cristiana). 4 Metti in rilievo le articolazioni e gli snodi
del ragionamento di Michelangelo. In che
modo essi si riflettono nella struttura del
sonetto?
scrittura creativa
5 Immagina di scrivere una lettera all’autore
in risposta a questo suo sonetto, per
esprimere la tua adesione a questa sua
posizione (e spiegarne le ragioni), o per
opporle una visione opposta.

© Loescher Editore, Torino

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