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GIACOMO LEOPARDI

Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798, è stato un poeta, un filosofo e scrittore.
Giacomo Leopardi nacque nel 1798 a Recanati, nello Stato pontificio da una delle più
nobili famiglie del paese. Il padre, il conte Monaldo era uomo amante degli studi e
d'idee reazionarie; la madre, la marchesa Adelaide Antici, era una donna energica,
molto religiosa fino alla superstizione, legata alle convenzioni sociali e ad un concetto
profondo di dignità della famiglia, motivo di sofferenza per il giovane Giacomo che
non ricevette tutto l'affetto di cui sentiva il bisogno.
La sua formazione era incentrata non solo sullo studio del latino, della teologia e
della filosofia, ma anche su una formazione scientifica di buon livello.
Si avvalse anche dei libri contenuti nella vastissima biblioteca del padre.
Dal 1809 al 1816 Leopardi si immerse totalmente in uno "studio matto e
disperatissimo", espressione da lui stesso coniata, che assorbì tutte le sue energie e
che recò gravi danni alla sua salute.
Nel 1815-1816 Leopardi fu colpito da alcuni seri problemi fisici di tipo reumatico e
disagi psicologici che egli attribuì almeno in parte all'eccessivo studio, isolamento e
immobilità in posizioni scomode delle lunghe giornate passate nella biblioteca di
Monaldo. La malattia esordì con affezione polmonare e febbre e in seguito gli causò
la deviazione della spina dorsale con dolore e conseguenti problemi cardiaci.
Nell'autunno del 1822 ottenne dai genitori il permesso di recarsi a Roma, dove rimase
dal novembre all'aprile dell'anno successivo. A Leopardi Roma apparve squallida e
modesta al confronto con l'immagine idealizzata che egli si era figurata studiando i
classici. Lo colpirono la corruzione della Curia e l'alto numero di prostitute che gli
fece abbandonare l'immagine idealizzata della donna, come scrive in una lettera al
fratello Carlo. Rimase invece entusiasta della tomba di Torquato Tasso, al quale si
sentiva accomunato dall'innata infelicità

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