turbano l'esistenza.
Per cui dice che la natura non ha colpa. Questo è un pensiero elaborato in un primo
momento
Se la matura crea l'uomo felice, qual è la parte più bella?
L'infanzia, in cui l'uomo nasce felice ma poi con l'adolescenza avviene ciò che Leopardi
chiama "il crollo delle illusioni", le illusioni per leopardi sono le speranze che l'uomo giovane
può nutrire per il proprio futuro
Nella poesia "a Silvia", silvia muore felice perché muore da giovane e quindi non viene
ancora disillusa dalla vita
In un secondo momento leopardi dice anche che secondo lui gli uomini della preistoria e
quindi le civiltà più antiche erano anche le più felice perché non avevano consapevolezza,
non c'erano sovrastrutture e il mondo non era rovinato.
Tra le altre disillusioni c'è anche quella amorosa.
La seconda fase è il pessimismo cosmico, in cui troviamo una natura matrigna perché è
spinta da una propria forza di sopravvivenza che fa si che metta al mondo gli essere viventi
per mantenere in vita se stessa.
Della felicità o infelicità dell'uomo non nutre il benché minimo interesse. Anzi è crudele nei
suoi confronti in quanto le forze della natura sono talmente forti che l'uomo soccombe. La
lotta dell'uomo contro le forze della natura è impari poiché perderà sempre.
L'ultima disillusione amorosa coincide con il pessimismo agonistico in cui l'uomo lotta
titanicamente contro la natura e talvolta vince. Questo periodo corrisponde al sua
testamento letterario che è la ginespra
Natura benigna, l'uomo si assufacce delle cose che gli piacciono e poi non gli piacciono più,
la soluzione è l'immaginazione.
L'immaginazione era molto più radicata negli uomini antichi e quindi sono superiori all'uomo
moderno in questo modo leopardi critica la società a lui contemporanea e nota come le
generazioni a lui contemporanee abbiano spento la fantasia.
L'infinito rappresenta al meglio la teoria dell'indefinito, in questo concetto esiste anche la
rivendicazione ovvero quella che Leopardi chiama poetica del ricordo.