Sei sulla pagina 1di 2

DOMINANZA INCOMPLETA

l’aspetto degli ibridi F1 è intermedio tra i fenotipi delle due varietà parentali, questo effetto
è chiamato dominanza incompleta
fiore rosso (RR) x fiore bianco (rr) = ibrido rosa (Rr)

CODOMINANZA
il fenotipo dei gruppi sanguigni AB0 è regolato da tra alleli di un solo gene (alleli multipli),
che producono quattro fenotipi: 0, A, B, AB.
A e B sono due molecole di polisaccaridi che si trovano sulla superficie dei globuli rossi;
un globulo rosso può avere:
● una sola delle due molecole → tipo A o tipo B
● entrambe le molecole → tipo AB
● nessuna delle due → tipo 0
gli alleli responsabili dei quattro gruppi sono, l’allele I^A, I^B e i. Gli alleli I^A e I^B sono
alleli dominanti rispetto all’allese i, che è recessivo.
Gli alleli I^A e I^B sono dominanti sull’allele i, quindi gli individui con genotipo I^AI^A
(omozigote) e I^Ai (eterozigote) hanno gruppo sanguigno A, mentre quelli con genotipo
I^BI^B (omozigote) e I^Bi (eterozigote) hanno gruppo sanguigno B. Gli omozigoti recessivi,
ii, hanno gruppo sanguigno 0, perché le loro cellule sanguigne non contengono né la
molecola A né la B.
Gli alleli I^A e I^B sono detti codominanti perché entrambi sono espressi negli individui
eterozigoti (I^AI^B ), che hanno quindi gruppo sanguigno AB.

differenza tra dominanza incompleta e codominanza


● dominanza incompleta → espressione di un carattere medio
● codominanza → espressione di entrambi gli alleli

ALLELI MULTIPLI
Gli alleli multipli si hanno quando i geni possiedono più di due forme alleliche, come nel
caso dei gruppi sanguigni

PLEIOTROPIA
la proprietà di un gene di determinare effetti fenotipi multipli, ossia di influenzare più di un
carattere è detta pleiotropia. La pleiotropia si trova nel caso dell’anemia falciforme oppure
nella produzione degli ormoni (conseguenze molteplici)

GENI ASSOCIATI
Il numero dei geni presenti in una cellula è molto più grande del numero dei cromosomi;
ogni cromosoma, infatti, contiene centinaia o migliaia di geni.
I geni che si trovano vicini sullo stesso cromosoma, detti geni associati, di solito non
seguono la legge dell’assortimento indipendente e tendono a essere ereditati insieme.
TEORIA CROMOSOMICA DELL’EREDITARIETA’
Mendel pubblica i suoi lavori nel 1866, ma soltanto agli inizi del XX secolo i biologi ne
compresero il significato, trovando delle analogie tra il comportamento dei cromosomi
omologhi, osservati durante la meiosi, e il comportamento dei “fattori ereditari” di Mendel.
Da queste osservazioni è derivato uno dei più importanti concetti della biologia: la teoria
cromosomica dell’ereditarietà, sviluppata da Sutton e Boveri. Secondo questa teoria, i geni
occupano loci specifici sui cromosomi e sono proprio i cromosomi ad andare incontro,
durante la meiosi, alla segregazione e all’assortimento indipendente (teorie mendeliane)

Potrebbero piacerti anche