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ANALISI GENETRALE

Il secondo regno extramondano della Commedia si presenta radicalmente diverso da quello infernale da


cui Dante e Virgilio provengono. L’approdo sulla spiaggia al primo canto disegna infatti una geografia nettamente
nuova: all’imbuto infernale, che scende nelle viscere della Terra, si è sostituita un’isola a forma di ripida montagna
(La montagna è troncata alla sua cima, perché lì si trova l’Eden – il paradiso terrestre), collocata nell’emisfero
australe.
→La montagna è un simbolo ascensionale: è legata alla salita e alla fatica, al
dolore e alla sopportazione è innesca il processo spirituale che innalza l’uomo
al di sopra degli altri uomini, come dicevano gli antichi: attraverso le asperità,
giungere alle stelle.

Il purgatorio ha quindi una struttura speculare rispetto all’inferno.


 è collocato agli antipodi di Gerusalemme e, quindi, diametralmente
opposto al regno infernale
 ha la forma opposta dell’inferno e deriva dalla porzione di terra che si
ritrasse per evitare il contatto con lucifero, precipitato dal cielo
Il cambiamento ha molte conseguenze, tanto materiali quanto simboliche: il
percorso di ascensione e di purificazione di Dante risulterà condizionato dello
scorrere del tempo reale (prima annullato dall’eternità delle pene infernali),
cui si affianca ora l’attenzione di Dante nel descrivere la situazione
atmosferica e cronologica di tutti gli eventi rilevanti della cantica. Ma questo
fatto, come per tutti gli aspetti della Commedia, ha anche precisi risvolti simbolico-allegorici: il Purgatorio viene
esplicitamente creato e pensato come luogo di passaggio e di transito per le anime non condannate all’Inferno, ma
non ancor degne di contemplare la meraviglia di Dio nei cieli. 
Dal punto di vista teologico, la struttura si modella ancora sulla filosofia tomistica: dopo la spiaggia
dell’Antipurgatorio, ascendiamo al monte vero e proprio, diviso in sette cornici, tante quanti sono i peccati capitali,
disposti per gravità decrescente (e cioè, dal basso verso l’alto: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia e prodigalità,
gola, lussuria). In vetta, abbandonato il “dolce duca” Virgilio, Dante accederà al Paradiso Terrestre, e
rincontrerà l’amata Beatrice, sua nuova guida per l’ultimo regno. 
Il Purgatorio è il regno più vicino all’esperienza umana dell’uomo comune che Dante vuole impersonare: rispetto alle
atroci sofferenze dell’Inferno e all’elevazione dello stile e della materia trattata del Paradiso, questo è il mondo in cui
il poeta, anch’egli pellegrino in via di purificazione, può sentirsi più vicino all’esperienza che provano coloro che
incontra sulla via.

NUMERO NOVE: Nove è un numero fortemente simbolico nella Commedia. Tante sono le regioni morali del
Purgatorio ripartite in questo modo nelle macro-aeree: 1+7+1. La prima e l’ultima più ampie e coincidono con
Antipurgatorio e Paradiso Terrestre. Le altre 7 regioni morali sono rappresentate dalle sette cornici o balze del
monte, una per ogni vizio capitale. L’ingresso e l’uscita dal Purgatorio sono sottolineati dalle guardie angeliche (IX, 78
e XXVII, 55) e da riti di passaggio: la porta nel primo caso e il fuoco nel secondo, con valenza insieme locale e
generale. Il passaggio da una cornice all’altra è segnato da elementi simili.

Inoltre ogni passaggio attraverso le singole cornici è scandito da elementi ben precisi che ricorrono allo stesso modo
di una liturgia:
 presentazione di esempi della virtù contraria al vizio che si purga in quella cornice;
 presentazione dell’esempio del vizio che lì si purga;
 preghiera dei purganti, in coro (elemento tipico del purgatorio è appunto la coralità);
 incontro con l’angelo, che, oltre a segnalare la strada, toglie una delle P che erano state poste sulla fronte di
Dante e annuncia una Beatitudine.

Le pene purgatoriali
La pena purgatoriale è triforme: c’è la pena corporale (sempre secondo il contrappasso, per analogia o per
opposizione); c’è però la parte costruttiva ed edificante della pena: l’osservazione di esempi celebri del proprio
peccato punito e dell’opposta virtù premiata; intonare canti in latino tratti dalla Scrittura che riguardino proprio il
peccato commesso. Notiamo una netta corrispondenza tra Inferno e Purgatorio. 
Altri aspetti comuni a quasi tutte le cantiche del purgatorio sono:
 ELOGIO DEL CORPO: molte anime fermano i due viaggiatori sorprese dalla corporalità di Dante
 POLITICA: denuncia la corruzione che dilaga nel presente e in particolare quella della chiesa, senza però
abbandonare la speranza del suo rinnovamento.
 CORALITA’: in tutte le cornici le anime devono cantare dei salmi o delle preghiere per elogiare Dio
 VIAGGIO: il viaggio che devono fare tutte le anime, compreso Dante, per prificarsi

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