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INFERNO

Architettura= forma cono, punta collocata al centro della terra, lì si trova Lucifero in un lago di
ghiaccio. Suddiviso in 9 cerchi, distinti in base al peccato principale compiuto in vita.

Tra un cerchio e un altro ripidi tratti di roccia, Dante e Virgilio si muovono nell’oscurità e devono
affrontare creature demoniache che impediscono loro di proseguire il viaggio .

Suddivisione= Prima dell’inizio si trova l’antinferno dove si trovano gli ignavi, poi nel primo cerchio (il
limbo) i bambini non battezzati e coloro che non hanno conosciuto il cristianesimo.

A seguire le anime vengono posizionate a seconda della gravità delle loro azioni (peccato più grave:
tradimento nei confronti di persone che si fidano).

i dannati e le loro pene= le anime sono ombre che riotterranno il corpo in seguito al Giudizio
universale, appaiono comunque con fattezze terrene e dotate di grande concretezza.

Le loro pene si basano sulla legge del contrappasso (obbliga a ripetere in eterno il peccato compiuto
in vita).

Dante spesso si commuove e prova pietà.

PURGATORIO

Architettura= montagna nell’oceano, 7 cornici (9 contando anche l’antipurgatorio e il paradiso


terrestre), ogni cornice affidata ad un angelo.

Le anime sono caratterizzate dalla mitezza e dalla dolcezza, in quanto hanno scelto di pentirsi e
affidarsi a Dio, nel canto del purgatorio si esprimono al meglio le virtù cristiane (umiltà, pietà,
pentimento, perdono).

Tutte le anime che hanno compiuto peccati ma si sono pentite prima di morire arrivano nel
purgatorio dove verranno poi perdonate da Dio e sulla cima della montagna si immergeranno nei
fiumi del paradiso terrestre (Letè ed Eunoè) e accolte poi in paradiso.

Nel paradiso Terrestre Virgilio affida Dante a Beatrice che lo accompagnerà in cielo.
PARADISO

Architettura e struttura= 9 cieli concentrici (immersi nella musica e nella luce) + l’Empireo ( dove
risiedono i beati, in un anfiteatro a forma di fiore “Candida Rosa”).

Dante non ha parole per descrivere ciò che vede e fatica a ricordare, nonostante l’ineffabilità egli
cerca immagini concrete così da informare i lettori di quanto siano sublimi i beati, gli angeli, la
Madonna e Dio.

I beati formano una gerarchia ascensionale, i beati nei cieli più alti, più vicini a Dio, beatitudine
perfetta.

La gioia degli abitanti del paradiso consiste nella visione di Dio (sperimentata da Dante alla fine del
viaggio guidato da San Bernardo), le anime si presentano come essenze luminose che hanno una
forma umana nell’Empireo e nel primo cielo.

Nonostante questa possa essere considerata la cantica più astratta, Dante non rinuncia a
rappresentare la realtà, inoltre parla non solo di personaggi illustri ma anche di alcuni ignoti.

LE GUIDE E L’AMORE CHE SALVA

Come sappiamo, Dante ha tre guide (ciò nasce sulla convinzione di dante che l’uomo debole deve
affidarsi a chi ha maggiore virtù).

Virgilio e Beatrice, non sono né angeli né santi, ma sulla convinzione che l’amore sia l’unica forza
capace di indirizzare verso il bene essi sono stati scelti da Dante in quanto modelli di due differenti
virtù, Virgilio: maestro di comportamento e rappresenta l’allegoria della ragione e Beatrice:
rappresenta la fede, la teologia, non perdono però la loro concretezza umana e continuano ad
essere due persone ammirate e amate da Dante.

IL SENSO DEL CAMMINO

Il tema del viaggio molto affrontato, per i grandi eroi classici ha significato il tragitto che si compire
tanto quanto la meta, Dante è un viaggiatore che si pone come meta il paradiso, il suo è lo stesso
destino di tutti i cristiani, vivere sulla Terra tra gioie e dolori attendendo di arrivare alla meta.

Per questo che il viaggio compiuto da Dante è rappresentazione di quello di tutti gli uomini, egli deve
sconfiggere paure, pentirsi per poi ascendere gradualmente.

Nonostante Dante rappresenti quindi l’umanità, egli è anche se stesso, l’uomo condannato all’esilio
lontano da Firenze.
L’IMPEGNO PROFETICO E IL VALORE CONOSCITIVO DELLA POESIA

Con la Commedia Dante ha intenzione di rivelare agli uomini la verità dell’ordinamento divino
dell’universo e di denunciare la corruzione della chiesa.

Non lo fa tramite un trattato teologico ma tramite un’opera in versi, attribuisce un grande valore alla
letteratura in quanto le affida il compito di raggiungere la mente e i cuori degli uomini, offrendo a
tutti la possibilità di ottenere un sapere riservato solo ai dotti.

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