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Fermo Stella

pittore italiano

Fermo Stella (Caravaggio, 1490 circa – 1562 circa) è stato un pittore italiano.
Fu allievo di
Gaudenzio Ferrari e operò a lungo e in molte località tra Piemonte e Lombardia.

Gesù prende congedo dalla Madre, affresco, Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Varallo Sesia
Teglio, chiesa di San Lorenzo: interno, parte centrale del coro, affresco della Crocifissione dipinto nel 1528.

Vita e opere

Nacque a Caravaggio, verosimilmente in una famiglia di pittori, come era solito firmarsi
«Firmus Stella de Caravagio», ma come molti artisti bergamschi si spostarono giovani in
territori più favorevoli, recandosi prima a Milano e successivamente verso le valli piemontesi
e lombarde anche se decentrate.[1] Lo sappiamo già attivo nel 1510 ad Arona per la
realizzazione di uno stendardo con le insegne nobiliari della famiglia Borromeo.

Poiché il polittico di Gaudenzio Ferrari nella Collegiata della Natività di Maria Vergine ad
Arona è del 1511, si può pensare che l'apprendistato di Fermo presso il pittore di Valduggia
sia da datare all'altezza di quegli anni. Tanto più che la storiografia locale sul Sacro Monte di
Varallo, parla di una presenza del caravaggino che può esser fatta risalire agli stessi anni.

Strettamente legate all'alunnato del pittore caravaggino presso la bottega di Gaudenzio sono
le quattro tavole con Santi conservate nella chiesa di Sant'Alessandro della Croce a Bergamo,
tavole che facevano parte di un polittico smembrato realizzato nel 1513-14 circa (già
attribuite a Gaudenzio Ferrari e restituita al catalogo di Fermo Stella)[2].

Pur se la collaborazione di Fermo Stella alla decorazione delle cappelle del Sacro Monte di
Varallo, già affermata in guide antiche e ripresa da Samuel Butler nel suo Ex voto[3],
costituisce un'ipotesi plausibile, non esistono documenti che ci portino a determinare con
esattezza in quali cappelle egli ebbe a operare e quali siano stati i suoi contributi.

La collaborazione con Gaudenzio Ferrari è testimoniata anche nel 1520, a Morbegno in


Valtellina. Documenti contabili parlano dell'incarico dato al Ferrari per la realizzazione dei
dipinti e la doratura di un imponente altare ligneo nel santuario dell'Assunta e (scolpito dal
prestigioso intagliatore pavese Giovanni Angelo Del Maino). Vi si trovano anche annotazioni
di pagamenti fatti specificamente a Fermo, per interventi da lui direttamente effettuati.

Intensa per oltre un decennio fu la sua attività, oltre che in Morbegno, anche in altre località
della Valtellina. Vanno citati:
gli affreschi (dei quali sono rimasti solo alcuni frammenti) per l'abside della chiesa di Santa
Maria Maggiore a Sondalo (1527);

la decorazione dellOratorio dei Disciplini annesso alla chiesa di San Maurizio a Ponte in
Valtellina (Cupola delle Sibille);

l'affresco posto sulla facciata della chiesa di San Fedele a Poggiridenti (Madonna con
Bambino e santi);

gli affreschi per il presbiterio dell'oratorio di San Lorenzo a Teglio (1528), che
rappresentano un ex voto della comunità per la fine del terribile flagello della peste.

La Crocifissione sulla parete di fondo dell'oratorio di Teglio è considerata tra le opere più
significative del pittore caravaggino.

È evidente negli affreschi valtellinesi il debito artistico verso Gaudenzio Ferrari, pur con la
ricerca di un linguaggio più sobrio e di una drammaticità più smorzata che fanno pensare a
influenze di Bernardino Luini.

A partire dal 1531 gli spostamenti di Fermo furono continui: lo troviamo prima nella natia
Caravaggio dove esegue il ciclo di affreschi con la Ciclo della passione di Gesù nel grande
tramezzo della chiesa di San Bernardino. Poi lo troviamo a Domodossola per la esecuzione
della parte pittorica di due ancone andate perdute (1532); poi – secondo un percorso difficile
da seguire - in un numero elevato di altre località nella pianura padana e nelle valli
piemontesi.

Ritornò anche a Varallo, dove è chiamato a realizzare, nella santuario di Santa Maria delle
Grazie, un affresco con la sua firma (Fu Fermo Stella pictor de c[arava]zo); esso rappresenta
una scena che non ricorre con frequenza nell'arte sacra: si tratta di Gesù che prende congedo
dalla madre, tema tratto da un'omelia di san Giovanni Crisostomo. Vicino a Varallo, nella
cappella della Madonna di Loreto a Roccapietra, dove già aveva operato Gaudenzio Ferrari, è
chiamato a completare la decorazione della volta (1539).

Nel 1547 – tanto per citare alcune altre tappe della sua attività artistica – Fermo realizzò a
Omegna una pala d'altare per la collegiata di Sant'Ambrogio (Madonna col Bambino e Santi);
una pala (firmata e datata 1547) raffigurante la Deposizione visibile nel settecentesco
santuario della Madonna del Sasso, a Boleto.
Nel 1548 realizzò un grande dipinto per la
chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta ad Armeno (Compianto sul Cristo morto). Al 1562
è datata un'opera molto simile a quella di Armeno, oggi visibile nella chiesa parrocchiale di
Gignese.

Con il procedere degli anni il suo stile si fece più ripetitivo, sfruttando un repertorio
consolidato di modelli figurativi. Più fedeli al primo linguaggio gaudenziano sono alcune
ancone e tavole lignee, come la tavola della Madonna col Bambino e i Santi Biagio e Giovanni
Battista, firmata e datata 1536, di proprietà della Pinacoteca di Brera, temporaneamente
collocata presso il Museo valtellinese di storia e arte di Sondrio [1] (http://www.wwmm.org/s
torie/zoom2.asp?trad=&id=813)
Altre volte, come nel polittico proveniente dalla chiesa di
Santa Chiara a Carignano, poi alla Galleria Sabauda (1533), il pittore caravaggino si dimostra
in grado assimilare rapidamente i linguaggi pittorici apprezzati nell'area geografica in cui
viene a trovarsi.

Affresco chiesa Crevoladossola

Opere

Elenco di alcune delle opere di sicura attribuzione:

San Giuseppe e il gran Sacerdote 1510 sculture in terracotta circa Santuario di Varallo
cappella VIII;

Ancona dell'Assunta (500x300) 1520 chiesa dell'Assunta di Morbegno;

Ciclo di affreschi della chiesa dei santi Pietro e Paolo di Crevoladossola:


Ultima cena (165x230) parete destra del presbiterio;

otto sibille intradosso dell'arco trionfale;

Figure dell'antico Testamento sgusci delle finestre;

Figure di santi, Cristo risorto, sole raggiante pareti del presbiterio e del coro
presbiteriale;

Sibille, Epifania, figure di santi 1526 affresco della volta e sottarco della chiesa di San
Maurizio di Ponte in Valtellina;

Santuario del Sacro Monte 1526 Varallo;


Crocifissione, storie di San Lorenzo, apostoli e san Rocco (550x180 cad.) 1528 pareti e
sottarco del presbiterio dell'oratorio di San Lorenzo di Teglio;

Decorazioni di figure e due cavalli 1528 tempera e stucco della V cappella del santuario
detta adorazione dei pastori;

Passione di Cristo, sibille e profeti monastero di San Bernardino di Caravaggio;

Storie di santa Caterina 1531 (250x185) prima cappella a sinistra della chiesa di Santa
Caterina di Morbegno;

Madonna in trono col Bambino e i santi Giovanni Battista e Giorgio (194x132) 1533 tempera
su tavola conservato nella galleria Sabauda di Torino;

Il commiato di Gesù dalla Madre (210x152) 1535 affresco della chiesa di Santa Maria delle
Grazie di Varallo;

Madonna col Bambino e santi Pietro e Andrea' (123,5x247) 1537 affresco della chiesa
dell'Assunta e di San Giorgio di San Giorgio Canavese

Deposizione (155x120) 1542 santuario della Madonna del Sasso Madonna del Sasso;

I dodici apostoli 1545 affresco del catino absidale della chiesa di San Gottardo Pisogno;

Polittico di Sant'Ambrogio 1547 chiesa di Sant'Ambrogio Omegna

Deposizione (248z160) olio su tavola, 1548 chiesa di Santa Maria Assunta di Armeno;

Deposizione (220x145) olio su tela 1562 chiesa parrocchiale di Gignese;

Polittico di san Clemente tempera su tavola (470x280) chiesa di San Clemente di Cesara;

Note

1. ^ Birolli.

2. ^ Romano, G. (a cura di), Fermo Stella e Sperindio Cagnoli seguaci di Gaudenzio Ferrari, op.
cit. in bibliografia, scheda 3, p. 80-83

3. ^ Nel testo di Butler sono riprese anche le ipotesi che assegnano a Fermo Stella
l'esecuzione di statue in terracotta, ipotesi oggi generalmente respinte. Vedasi Samuel
Butler, Ex Voto. Studio artistico sulle opere d'arte del Sacro Monte di Varallo e di Crea,
Novara, 1894 (traduzione italiana del testo inglese reperibile on line (https://www.gutenber
g.org/dirs/etext03/exvot10.txt) Archiviato (https://web.archive.org/web/2009092611411
4/http://www.gutenberg.org/dirs/etext03/exvot10.txt) il 26 settembre 2009 in Internet
Archive.)

Bibliografia
Romano, Giovanni (a cura di), Fermo Stella e Sperindio Cagnoli seguaci di Gaudenzio Ferrari.
Una bottega d'arte nel Cinquecento padano, Catalogo della mostra (Bergamo, settembre-
dicembre 2006), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2006

Enrico De Pascale, Mariolina Olivari, Dizionario degli artisti di Caravaggio e Treviglio, Edizioni
Bolis, 1994, p. 213-218.

Zeno Birolli, Fermo Stella, in I pittori bergamaschi dal XII al XIX secolo-Il cinquecenteo, 1976.

Altri progetti

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o_Stella?uselang=it)

Collegamenti esterni

Fermo Stella da Caravaggio in Valtellina (http://www.wwmm.org/storie/storia.asp?id_storia


=173&pagina=1) , su wwmm.org.

Opere di Fermo Stella rinvenibili nella Galleria fotografica del Museo Valtellinese di Storia e
Arte (Sondrio) (http://www.wwmm.org/musei/museo.asp?project=0&museo_id=18&conten
t=3&test=) , su wwmm.org.
VIAF (EN) 51454242 (https://viaf.org/viaf/51454242)  · ISNI (EN) 0000 0000
6153 383X (http://isni.org/isni/000000006153383X)  · CERL cnp02145384 (http
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