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Agostino Silva

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Agostino Silva (Morbio Inferiore, 11 novembre 1628 – Morbio


Inferiore, 6 febbraio 1706) è stato uno scultore svizzero-italiano[1].

Era figlio di Francesco Silva, stuccatore del XVII secolo, e


intraprese quindi la carriera del padre seguendolo anche nelle sue
trasferte a Roma dove proseguì la sua formazione nella bottega di
Alessandro Algardi, noto scultore di altari e di statue al servizio dei
Papi.

Iniziò ad operare nell'ambito del Ticino e dell'Insubria, prima per la


famiglia Odescalchi realizzando la loro cappella gentilizia nella
distrutta chiesa di San Giovanni Pedemonte a Como nel 1661 e poi
un camino nel palazzo di Como, mentre a Mendrisio realizzò un
imponente altare in marmo nella cappella di San Carlo Borromeo
nella Chiesa di Santa Maria in Borgo (1662-1663).

Col tempo si andò affermando come autore di grandi altari e di scene


sacre con statue a tutto tondo.

Dal 1666 al 1669 operò nel Duomo di Como mentre nel biennio
1668-1669 fu stuccatore nel Santuario di Santa Maria dei Miracoli a
Morbio Inferiore dove realizzò un altare in stucco con colonne in
marmo d'Arzo e statue raffiguranti la Carità e le allegorie dei Santi
Pietro e Paolo nella cappella intitolata sempre a questi due santi,
mentre nella Cappella di San Giuseppe realizzò un altro altare in
stucco con colonne e lesene in marmo bianco e due statue una di San
Francesco d'Assisi e una di Sant'Antonio di Padova, anteriori al
1665.
Spello, Collegiata di Santa Maria
Negli anni successivi operò in Umbria e in Italia Centrale dove
Maggiore: decorazione a stucco del
eseguì nel 1670 gli stucchi dell'altare della Madonna del Rosario
lato destro
(già di San Nicolò) e dell'altare di San Felice presso il Duomo di
Spello mentre nel transetto destro realizzò il complesso scultoreo
dell'altare della Madonna di Loreto e nella navata destra rifece gli
stucchi delle pareti della Cappella Baglioni, detta anche "Cappella Bella", opera de "il Pinturicchio".

Nel 1672 si trovava nel Duomo di Assisi per diversi lavori come le statue di Profeti, posizionate nei dieci
altari laterali, gli stucchi dell'altare di San Francesco d'Assisi, dell'altare dell'Immacolata Concezione e
dell'altare del Crocifisso.

Nel 1674 operò invece nel Duomo di Urbino.

Nel 1684 venne invitato dal principe Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano a Torino per occuparsi della
decorazione a stucco del Palazzo Carignano.
Importanti invece le sue opere a due notevoli monumenti: Sacro
Monte di Ossuccio e Santuario di Oropa, per quest'ultimo grazie
all'invito sempre del principe Emanuele Filiberto.

Al primo operò per un lungo periodo che va dal 1663 al 1688,


insieme al figlio Francesco, realizzando diverse opere tra cui statue e
terracotte per le varie cappelle. Particolare menzione merita la
decima cappella con la Crocifissione perché contiene ben
trentacinque statue.
Spello, Collegiata di Santa Maria
Per il secondo fu autore di diverse altre statue per la cappella Maggiore: decorazione a stucco della
dell'Assunzione di Maria. cappella Baglioni

Proseguì la sua attività sempre a Como nella chiesa di San Giuliano


(1687 circa), nella chiesa delle monache di San Marco (1696), nella
chiesa di San Giorgio. Stucchi di Agostino Silva si trovano anche
nell'oratorio dei Santi Carlo e Antonio, sito a Cavallasca[2].

Indice
Note
Bibliografia V cappella: Agostino Silva, La
Altri progetti disputa di Gesù tra i dottori nel
tempio
Collegamenti esterni

Note
1. ^ Agostino Silva, in Dizionario storico della Svizzera.
2. ^ San Carlo, restauro a costo zero Cavallasca ringrazia gli svizzeri, su
www.laprovinciadicomo.it. URL consultato il 19 febbraio 2020.

Bibliografia
Andrea Spiriti, Artisti e architetti svizzeri a Torino. Le ragioni della continuità, in Giorgio Mollisi
(a cura di), Svizzeri a Torino nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento
ad oggi, Arte&Storia, anno 11, numero 52, Edizioni Ticino Management, Lugano, ottobre 2011,
pp.56-65.
Alessandra Guerrini, Diverse e varie vie. Stuccatori dell'area dei laghi nel Palazzo Carignano,
in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Torino nella storia nell'arte, nella cultura, nell'economia,
dalla metà del Quattrocento ad oggi, Arte&Storia, anno 11, numero 52, Editrice Ticino
Management, Lugano, ottobre 2011, pp.274-283.

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Collegamenti esterni

(IT, DE, FR) Agostino Silva, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
VIAF (EN) 86012364 (https://viaf.org/viaf/86012364) · GND (DE) 137836058 (https://d-n
b.info/gnd/137836058) · CERL cnp01171051 (https://thesaurus.cerl.org/record/cnp0117
Controllo di autorità
1051) · WorldCat Identities (EN) viaf-86012364 (https://www.worldcat.org/identities/viaf-8
6012364)

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