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Guglielmo Fornagiari

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Guglielmo Fornagiari (Lizzano in Belvedere, 11 marzo 1892


Guglielmo Fornagiari
Bologna, 3 febbraio 1956) stato un aviatore italiano.
11 marzo 1892 3 febbraio 1956
[1]
Pluridecorato Asso dell'aviazione da caccia, accreditato di 7 Nato a Lizzano in Belvedere
abbattimenti durante la prima guerra mondiale.[2] Morto a Bologna
Dati militari
Paese servito Italia
Indice
Forza armata Regio Esercito
1 Biografia Regia Aeronautica
2 Onorificenze Corpo Corpo Aeronautico
2.1 Italiane
2.2 Straniere Specialit Caccia
3 Note Unit 77 Squadriglia Aeroplani
4 Bibliografia 78 Squadriglia Caccia
5 Voci correlate
Anni di servizio 1912-1935
Grado Sergente Maggiore pilota
Biografia Guerre Prima guerra mondiale
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Nato a Lizzano in Belvedere l'11 marzo[3] 1892,[2] emigr in
Francia per lavorare come meccanico, e ritorn in Patria nel
1912 per prestare servizio militare.[3] Arruolato nel Regio Esercito entr nel Servizio Aeronautico, e nel 1915 fu
assegnato alle squadriglie dotate dei bombardieri Caproni, prestando servizio ad Aviano[3] Su sua domanda
venne inviato alla Scuola di volo dove consegu il brevetto di pilota, ritornando al fronte nel marzo del 1916.[3]
Assegnato inizialmente alla 77 Squadriglia Aeroplani da caccia di stanza ad Istrana, il 3 settembre dello stesso
anno transit alla 78 Squadriglia Caccia[3] sempre sulla stessa base. Consegu la sua prima vittoria aerea
volando a bordo di un Nieuport Ni.11 "Beb" il 19 giugno 1917[4] sul cielo di Braida. Otto giorni dopo, mentre
decollava, il propulsore del suo velivolo si spense e l'aereo precipit su una vigna, causando la morte di due
contadini e il ferimento di un altro paio. Nonostante il grave incidente continu a volare e a combattere,
ottenendo una nuova vittoria il 22 agosto 1917 sul cielo di Ternova, volando a bordo di un caccia Hanriot HD.1.
Il 2 ottobre[5] abbatt un altro aereo su Podmelec, e il 26 dicembre consegu una doppietta[6] abbattendo due
DFW C.V, uno su Falz e uno su Musano.[5] verso la fine dell'anno fu decorato con una seconda Medaglia
d'argento al valor militare.[2] Il 27 gennaio del 1918 consegu una nuova vittoria a spese di un caccia Albatros
D.III, ed il 18 febbraio[7] abbatte un Phnix D.I[8] sul cielo del Monte Lisser. L'ultima vittoria la ottenne il 21
febbraio abbattendo un Albatros D.III[9] Nel mese di settembre[10] venne trasferito nelle retrovie,[11] dove rimase
fino alla conclusione delle ostilit. Al termine della guerra risultava insignito di due Medaglie d'argento e una
di Bronzo al valor militare, e della Stella dell'Ordine dei Karaorevi serba.[2]

Nel dopoguerra la Commissione Bongiovanni, appositamente istituita per esaminare le vittorie reclamate dai
piloti italiani durante la prima guerra mondiale, ridusse le sue vittorie dalla tredici reclamate a sette.[10] Nel
maggio del 1925 fu promosso maresciallo, congedandosi nel 1935. Divenuto istruttore presso l'aeroclub di
Vercelli, lasci l'attivit nel 1941,[10] con all'attivo 1 174 ore di volo.[10] Si ritir a vita privata,[10] spegnendosi a
Bologna il 3 febbraio 1956.[2]
Onorificenze
Italiane

Medaglia d'argento al valor militare


Medaglia d'argento al valor militare

Medaglia di bronzo al valor militare

Straniere

Cavaliere dell'Ordine della Stella dei Karaorevi

Note

1. ^ http://www.theaerodrome.com/aces/italy/fornagiari.php.
2. ^ a b c d e Franks, Guest, Alegy 1997, pp. 139-140.
3. ^ a b c d e Varriale 2009, p. 37.
4. ^ In quella occasione, impegnato in una missione di scorta ai bombardieri Caproni, abbatt un Hansa-Brandenburg C.I
della Flik 17/D che stava attaccando i bombardieri.
5. ^ a b Varriale 2009, p. 39.
6. ^ In collaborazione conGuido Masiero, Panero e Comadone.
7. ^ Il giorno 22 partecip ad un combattimento contro gli assiJosef Kiss e Bohumin Munzar, superando in quella
occasione le 200 missioni di guerra.
8. ^ Si trattava dell'esemplare152-158 appartenente alla Flik 55/J.
9. ^ Si trattava dell'esemplare128-08 appartenente alla Flik 39/D.
10. ^ a b c d e Varriale 2009, p. 38.
11. ^ Assegnato ai reparti impegnati nella difesa aerea diMilano e poi di Padova, fin la guerra presso il deposito diPoggio
Renatico.

Bibliografia
Gregory Alegi, Paolo Varriale, Ali sul Trasimeno. La SAI e la Scuola caccia di Castiglione del Lago,
Montepulciano, Editrice Le Balze, 2001, ISBN 978-88-87187-42-7.
(EN) Norman Franks, Russell Guest, Gregory Alegi, Above the War Fronts: The British Two-seater
Bomber Pilot and Observer Aces, the British Two-seater Fighter Observer Aces, and the Belgian, Italian,
Austro-Hungarian and Russian Fighter Aces, 19141918: Volume 4 of Fighting Airmen of WWI Series:
Volume 4 of Air Aces of WWI, London, Grub Street, 1997, ISBN 978-1-898697-56-5.
Roberto Gentili, A. Iozzi, Paolo Varriale, Gli Assi dell'Aviazione italiana nella Grande Guerra, Roma,
Adel Grafica S.rl., 2002.
Roberto Gentili, Paolo Varriale, I reparti dell'Aviazione italiana nella Grande Guerra, Roma, Ufficio
Storico dell'Aeronautica Militare, 1999.
(EN) Jon Guttman, SPAD VII Aces of World War 1, Botley, Osprey Publishing Company, 2001, ISBN 1-
84176-222-9.
(EN) Paolo Varriale, Italian Aces of World War 1, Botley, Osprey Publishing Company, 2009, ISBN 978-
1-84603-426-8.

Voci correlate
Aviazione nella prima guerra mondiale
Lista degli assi italiani della prima guerra mondiale
Asso dell'aviazione

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