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IL T-6 TEXAN IN ITALIA


L’industria aeronautica statunitense, per le sue straordinarie capacità progettuali e produttive. La lunga e proficua
durante la seconda guerra mondiale realiiiò numerosi velivoli particolarmente riusciti. Mentre attività con
per alcune tipologie potrebbero nascere interessanti discussioni su quale macchina sia stata eftèt l’Aeronautica Militare
tivamente la più valida, per gli aerei da addestramento non esistono dubbi: il migliore fu il North di uno tra i più celebri
American T-6. e la costruzione di oltre 15.000 esemplari ne è la prova evidente, velivoli da
Pochi aerei come il Texan/Harvard hanno avuto una così grande diffusione a livello mondia addestramento di ogni
le: praticamente tulte le aeronautiche di paesi alleati degli Stati Uniti. circa ottanta. lo hanno tempo e paese
impiegato. Migliaia di piloti si sono formati sul T-6 e ancora oggi dopo la radiazione da parte
- -

delle aeronautiche militari il velivolo della Nonh American è molto ambito tra i proprietari e i
collezionisti di aerei d’epoca. che ne mantengono in condizioni di volo oltre numerosissimi
esemplari. di cui 500 solamente negli Stati Uniti. FABRIZIO BECCHETFI
Prodotto su licenza in numerose varianti, il T-6 (utilizzato in una molteplicità di impieghi
anche molto diversi tra loro, oltre a quello addestrativo per il quale fu progettato) fu imbarcato su
portaerei. impiegato per l’attacco al suolo e perfino come caccia. I 600 cv di potenza di cui
disponeva gli consenlivano. infatti. di misurai-si con una certa efficacia con i caccia meno moder
ni: basti pensare che, quando il T-6 fu collaudato negli Stati Uniti nel 1936. la sua potenza era di
poco inferiore a quella di cui disponeva il FIAT CR32 (I). in assoluto il miglior caccia italiano
in servizio negli anni Trenta.
Lo spazio a disposizione dei piloti, la potenza. l’abbondanza di strumentazione ed equipag Note
giamenti (tutte caratteristiche tipiche dei velivoli militari statunitensi) si ritrovano tutte salendo al
(t ) Si veda Nt Gueli, Il FIAT
posto di pilotaggio di un T-6. Per queste sue similarità con gli aerei di prima linea il Texan dava CR32. in “STORIA militare” n.
agli allievi una solida formazione di base, che consentiva poi un agevole passaggio su macchine 281 e 282 (febbraio e marzo
più impegnative e dalla potenza crescente, 2017).
Nella fattispecie. fu particolarmente significativa la storia operativa del T-6 nei ranghi
dell’Aeronautica Militare: una carriera trentennale ma forse non sufficientemente celebrata e
descritta dalla pubblicistica aeronautica italiana.

Le consegne all’Aeronautica Militare


Sopra i/ titolo,
ti T-60 MSI. 53663 dcl 202°
Inseguito alle richieste di aiuti militari formulate dall’italia all’indomani della firma del trat Gruppo della Scuola di Volo di
tato istitutivo della NATO, il IO maggio 1949 un primo lotto di tredici T-6 forniti dagli Stati Uniti Secondo Periodo di Alghero
dLzrante un volo addestrativo
fu preso in carico dall’Aeronautica Militare. Questi velivoli, del tipo Harvard hA (denominazio sulla Sardegna nord—occidentale
ne della RAF per il T-6C), erano stati prodotti durante il periodo bellico e consegnati alla RAF in tArcl’ivio Storaro).
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—.0

Da .s,nistr’i, conio “Lend-Leas&’. ossia in base alla nota legge “Affitti e Prestiti”, ed erano poi stati ceduti
Un T-6I) dcl 2° Gruppo Scuola di
all’Aeronautica sudafricana (SAAF South African Air Force) nel 1942. A cavallo ira la Fine del
-

Volo di Brindisi Si traita di un


velivolo apparienenie al secondo 1946 e i primi mesi del 1947 Furono restituiti agli Stati Uniti, ove la Foreign Liquidation
lotto di macchine consegnaie Commission (FLC) li assegnò all’Italia, I velivoli tornarono in Gran Bretagna e furono conse
all’Aeronautica Mililare a
gnati il 2 luglio 1947 al n. 15 Maintenance Unit di Wroughton e, dopo essere stati ricondizionali
gennaio del 1951): sulla deriva è
ancora presente il serial nLirnher allo standard “D”. Furono irasferiti nel 1949 all’Aeronautica Miliiare, ove furono denominali T
USAF 32-85933.11 numero di 6C e immatricolati da MM. 53039 a 53051.11 10maggio vennero assegnati al 2° Gruppo Scuola
costruzione dci vc)irolo è
Volo di Brindisi: alcuni mantenevano anche la predisposizione per l’installazione di un’arma
flH-177t5. mentre la Nt.Nt. è
sconosciuta. Sul ticitone è dipinto posteriore, con il segiolino del secondo pilota che poteva ruotare per permetterne il brandeggio.
il disti nt i vo della scuola - La prima evidenza dell’impiego di un T-6 italiano risale al 6 dicembre 1948 (2). quando un
esemplare fu prelevato dal 1° Stormo di Capodichino. per essere assegnato alle Scuole di \!olo
T-6113 del 213° Gruppo della
Scuola di secondo periodo, delle Puglie. L’identificazione di questo specifico velivolo risulta al momento incerta, in quanto
inquadrata nell’ ani luo del resta da appurare se sia da considerare o meno come facente parte del primo lotto di tredici con
Gruppo Scuole di Volo delle
segnati: potrebbe in effetti trattarsi dell’ulteriore velivolo di provenienza RCAF (Royal Canadian
Puglie, caratterizzato dal timone
di colore chiaro, dal scrial Air Force). che alcune fonti sostengono sia stato consegnato in aggiunta ai tredici cx SAAF. La
aliiericano ancora presente e presenza del T-6 con il 40 Stormo. all’epoca di base a Napoli, può essere giustificata tenendo
dalla MM. riportata in caratteri
conto clic a Capodichino operavano le Industrie Meccaniche Meridionali (IMM). azienda tra
cli piccola dimensione.
l’altro incaricata del montaggio dei P-38 forniti dagli USA in conto MDAP e che, probabilmente.
effettuò la “messa in efficienza” anche dei Texan. Dalle memorie storiche deI 4° Stormo non
risulta peraltro la presa in carico del T-6: quindi, probabilmente, questo reparto Fu solo il tramite
per il suo trasferimento a Lecce-Galatina. Tale ulteriore addestratore è stato spesso identilicaio
con la MM. 53038. che. in realtà. fu assegnata ad un G.59. così come risulta nell’elenco delle
matricole militari relative ai velivoli della categoria SA (Scuola e Addestramento) conservato
alla DGAA ARMAEREO.
-

(2) In realiti, un NA-57 cx-rran Negli anni successivi, in seguito alla firma del Mutual Defence Assistance Act. grazie ad
ccsc di prcda tIIica tu utilizzata accordi di assistenza con il Canada e ad alcune acquisizioni dL’surplus” da altre forze aeree
dalla Regia Aeronautica nell’a
(Rhodesia. Grecia. Francia), le consegne si susseguirono così scaglionate:
prilc dcl lU13.
• gennaio 1950 / mario 1951: consegnati venti T-6D (MM. 53143-53152 e 53383-53392):
• 195 1-1952: consegnati venti T-6D M.M .53413-53432):
• f bbraio/marzo 1952: consegnati trenta T-6G (MM. 53650-53679):
• giugno 1953/1954: consegnati sette T-6G (MM .53691-53694. 53701-53703). tre T-6D
MM. 53764-53765-53766) e un T-6G (MM. 53639):
• aprile/dicembre 1953: consegnati 69 Harvard IV, successivamente denominati in lialia
H4M (MM. 53782-53850);

0” ,

‘dc—
p,—cr -

Il ‘MC MSI. 53655 appartnentc s


alla SVBIA di Lecce; il velivolo
mostra i nuovi codici’ “SI”,
adottati a partire dal terzo
trimestre dcl 1962
i . i
(Arcluvio Storaro).
20

Un T-6114 in forza al 202”


Gruppo dellai Scuola di Secondo
Periodo di Cagliari—Elmas. Il
veli volo presenta l’anello
Ar...tfl anteriore del colano motore, le
t.. - - -

estrenutà delle ali ed il bordo


E d’entrata della deriva dipinte in
lì —t
rosso; l’ogiva dell’elica è in rosso
con estremità bianca, mentre sul
bordo d’entrata delle ali sono
dipinte le strisce nere di
—-

— -
a A riferimento per le esercitazioni di
tiro. In secondo piano un velivolo
con timone bianco e seriul USAF
117223 dipinto sulla deriva
tM.M. 53842- SE 57)
tArcbivio Storaro).
e.—

a’- .. .Cr - -
a—
•‘b-.

• 4q%

• gennaio 1957: consegnati venticinque T-GG (MM. 54096-54120);


• ottobre 1957: consegnati ventuno T-6C/D (MM. 53861-53881);
• ottobre/dicembre 1957: consegnati venti tra Harvard Il e 118 ex-RCAF, denominati H2
(MM. 54132-54151);
neI 1970 furono assegnate matricole militari a sette velivoli (5429 1-54297), di cui almeno
uno era un SNJ-5 (M.M. 54292). In realtà quest’ultimo è l’unico ad oggi di cui si hanno prove
fotografiche e/o note operative, mentre degli altri sei non esistono testimonianze fotografiche o
storiche. Gli SNJ-4/SNJ-5, che non erano in condizioni di volo e avevano le insegne dell’avia
zione di marina francese, furono prelevati in Francia sulla base dell’Aeronavale di Lann-Bihoué
e trasportati smontati a Lecce, utilizzando un C-l 19. Qui il 3° RTA (Reparto Tecnico Aeromo
bili) riuscì a rimetteme in condizioni di volo uno o forse due. Questa potrebbe essere la spiega
zione del fatto che non si hanno evidenze storiche per le altre MM. assegnate;
risulta infine assegnata la M.M. 53889 ad un T-6D ricostruito dal 3° RTA (Reparto tecnico
Aeromobili) di Lecce.
Risultano quindi immatricolati 236 velivoli, a cui si aggiungono la M.M. 53889 e la MM.
53038 (con quest’ultimo che, però, non risulta essere un T-6 ma un G.59), per il quale non risul
tano evidenze operative o fotografiche). Il T-6 è stato impiegato dai reparti dell’Aeronautica
Militare per un trentennio ed è stato protagonista di un’intensissima attività, prima con le scuole
di volo e successivamente con i Reparti Volo delle Zone Territoriali e le Squadriglie di collega
mento. Una così intensa vita operativa comportò un notevole numero di incidenti di varia natura
e gravità, determinati anche dalle caratteristiche di alta “selettività” del velivolo. In base ai dati
disponibili, a titolo di riepilogo va rilevato che, nel corso dell’impiego del Texan, gli incidenti di
volo con equipaggio a bordo furono 291, coinvolgendo 183 velivoli con MM. nota. Gli esem
plari considerati FUD (Fuori Uso Distrutto) furono 57.

Scuole di Volo delle Puglie

Il primo settembre 1946 furono costituite le Scuole di Volo delle Puglie, che acquisirono lo
status di stormo, articolato su quattro gruppi con due squadriglie ciascuno, posto alle dipendenze
del Comando Scuole di Volo delle Puglie di base a Lecce-Galatina.
• F Gruppo Scuola Volo di primo periodo (I” e 2” Squadriglia), con base a Gioia del Colle
(BA). Il codice utilizzato per identificare i velivoli era “5-I”.
• 2° Gruppo Scuola Volo di secondo periodo (3” e 4” Squadriglia), con base a Brindisi-
Casale, Il codice identificativo dei velivoli era
• 3° Gruppo Scuola Volo di terzo periodo (5’ e 6” Squadriglia), con base a Lecce-Galatina.
Il codice identilicativo dei velivoli era “5-3”.
• 4° Gruppo Scuola Molo (7” e 8” Squadriglia), Scuola Addestramento Specialità
Bombardamento, con base a Frosinone. Il codice utilizzato per identificare i velivoli era “5-4”.
Il quadro operativo descritto è quello in cui si inserisce l’impiego del T-6: infatti, come già
ricordato, il 6dicembre 1948 il primo T-6 fu preso in carico dalla Scuola di Lecce per prove di
valutazione, mentre il IO maggio 1949 fu assegnato al 2° Gruppo Scuola Volo (4” Sq.) di
Brindisi-Casale, all’epoca di stanza a Lecce-Galatina, il lotto iniziale di 13 velivoli la cui conse
gna era stata inizialmente prevista nei primi tre mesi dell’anno.
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Un T-6G della Scuola di Volo


Velivoli Leggeri di Alghero
(Sassari). Si noti il particolare
stile “non standard” adottato
per i codici.

lI 13 giugno 1949 il Comando Scuole di Volo delle Puglie assunse la denominazione di


Comando Scuole Volo, Il successivo 5 ottobre avvenne il primo incidente che coinvolse il T-6C
MM. 53044 della 4’ Squadriglia del 2° Gruppo Scuola, senza conseguenze per l’equipaggio: il
19 dicembre 1949 si verificò un secondo incidente che, invece, ebbe un tragico epilogo, con la
perdita dell’equipaggio e la distruzione del T-6 MM. 53046.
Durante il quarto trimestre del 1949. al 3D Gruppo Scuola Volo fu aggregato il Distacca
mento Scuole di Volo di Foggia che, dal IS febbraio 1950, assunse la denominazione di NAV.R
(Nucleo Addestramento Velivoli a Reazione) con base ad Amendola (Foggia): il distaccamento
prelevò alcuni T-6. necessari per lo svolgimento della propria attività.
lI 1950 e 1951 furono anni nel corso dei quali le forniture di T-6 andarono progressivamente
aumentando. con il conseguente incremento delle assegnazioni alle scuole pugliesi: nel terzo tri
mestre del 1951 la 3” Squadriglia del 2° Gruppo Scuola Volo a Brindisi-Casale passò ufficial
mente dal G.46 al T-6 ed aIl’L-S. Nei primi tre mesi del 1952. sedici velivoli (di cui sei il IS gen
naio e dieci il 17 marzo) furono ceduti alla Scuola di terzo periodo di Cagliari-Elmas (203c
Gruppo SquadHglie 20Y e 20fr). costituita il primo gennaio 1952. Ad aprile continuarono le
-

assegnazioni di nuovi aerei provenienti dal SEVA (Servizio Efficienza Velivoli e Automezzi): tre
il 16. tre il 19 e uno il 21. lI 21 giugno quattro T-6 furono ceduti alla neocostituita Scuola di
Alghero mentre. nel frattempo (il 6 giugno). le IMM di Capodichino ne avevano consegnato un
altro.
North American 1-61) ‘rexan -
1130 giugno 1952 il Comando Scuole Volo fu inquadrato nel Gruppo Scuole di Volo delle
MM. 53425 -4’ Squadriglia 2’ Puglie, nel cui ambito operavano le seguenti Scuole di Volo (cx Gruppi Scuole):
Cnippo Scuola Volo secondo .2110 Gr.- l’e 2” Sq.aGioiadel Colle (BA).primo periodo,su M.4l6
periodo Brindisi Casale- 1937
-

(disegno di Marci, Gueli). •2l2° Gr. -3” Sq. a Brindisi-Casale e 4” Sq. a Lecce-Galatina, secondo periodo, su T-6:

O 0
Scala 1:48
1 2 3m
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Aeroporto di Aighero: il ‘I’-6C


MAL 53861 in carico alla SVBIE.
Anche in questa immagine risalta
il disegno squadrato dei codici,
tipicamente adottato da
questo Reparto.

•213° Gr. -5” e 6” Sq. a Lecce-Galatina, terzo periodo, su T-6, G.59, F-5 ID e C-45.
1113 e 28 gennaio ed il 6 e 20 febbraio 1953 il locale SEVA consegnò 4 nuovi Texan e, dal
mese di aprile e per tutto il 1953, si susseguirono altre assegnazioni di T-6, compresi i nuovi T
6H4 di provenienza canadese. A partire daI 18 luglio 1953 iniziarono le cessioni di sette velivoli
alla Scuola Centrale Istruttori Volo (SCIV), che proseguirono anche per il resto dell’anno. Nel
corso del 1954, il Comando Scuole di Volo di Lecce-Galatina risultava così strutturato:
•212° Gr. 402” e 403’ Sq.; secondo periodo su T-6 a Bridisi-Casale;
-

•2I3° Gr. -404” Sq.; 405” Sq. a Lecce-Galatina su altri tipi di addestatori.
117 ottobre 1954 il 212° Gruppo si trasferì con i suoi Texan a Lecce-Galatina e a tale trasfe
rimento si deve probabilmente l’adozione del codice “SL”.
NeI 1956 si evidenziò la neccessità di sopperire alla perdita di efficienza delle installazioni
radio-elettriche dei T-6G, C e D; spesso, infatti, le lezioni di volo a vista dovevano essere inter
rotte o portate a termine con scarso profitto a causa delle inefficienze degli impianti interfonici di
bordo. La radiobussola installata sui T-6G, impiegati esclusivamente per i voli strumentali e not
turni, era molto imprecisa; si rese pertanto necessario richiedere l’assegnazione di T-6 tipo
Harvard che disponevano di apparati radio-elettrici maggiormente affidabili. All’epoca la dota
zione ditali velivoli era di soli tre esemplari, insuflicienti per le necessità addestrative della scuo
la; inoltre, nel primo trimestre del 1956 sette Harvard erano prossimi a raggiungere il LOF
(Limite Ore Funzionamento).
lI 24 giugno, i T-6 del 212° Gruppo parteciparono alla MAF 56 (Manifestazione Aerea
Fiumicino), organizzata per l’inaugurazione dell’aeroporto di Roma-Fiumicino. Sedici velivoli
elìètturono un sorvolo in formazione, rappresentando nel cielo le lettere “5” e “L”, mentre altri
due, pilotati dai marescialli Rizzati e Lenghebner e dipinti con sgargianti colorazioni “fuori ordi
nanza”, simularono un duello aereo. Altri due velivoli fornirono dimostrazione di come veniva
svolta un’esercitazione di acrobazia in coppia, assistiti da un istruttore nella “biga” a terra. Il suc
cessivo 24 luglio cinque velivoli furono inviati alla scuola di Cagliari-Elmas. Inseguito all’intro
duzione del “Sistema Addestrativo Standard” il 5 novembre 1957, i G.59 in carico al 213°
Gruppo di Galatina furono anch’essi inviati alla Scuola Elmas, che operava con il 202° Gruppo
Nacque così a Lecce-Galatina la Scuola Volo Periodo Basico, articolata suI 212° Gruppo
(Squadriglie 402° e 403’) e sul 213° Gruppo (Squadriglie 404” e 405’), operante essenzialmente
su T-6. Nella stessa data, il 213° Gruppo ricevette ventitré T-6 dalla Scuola di Volo di Secondo
Periodo di Cagliari-Elmas. li codice di identificazione per entrambi i Gruppi era “SL”. La scuola
di Galatina assunse da quel momento il ruolo di reparto di addestramento basico per tutta
l’Aeronautica Militare: nel solo 1957 i T-6 della scuola effettuarono 15.140 ore di volo.
Il 1958 fu un anno in cui l’attività del Reparto registrò un forte incremento, che si protrasse
con un trend crescente anche nel 1959 e nel 1960 (*). Purtroppo, all’aumento dell’attività corri
spose il verificarsi di una serie di incidenti di varia natura e gravità. () Sul finire del 1959 erano
Il 25 ottobre 1960 fu istituita la Scuola Volo Periodo Basico Iniziale, articolata sui Gruppi contemporaneamente in adde
stramento a Galatina i numerosi
212° (Squadriglie 402” e 403”)e 213° (Squadriglie 404” e 405”: entrambi avevano in dotazione il
allievi piloti dei corsi di comple
T-6 e il codice adottato per identificare i velivoli continuò ad essere “SL”. mento dell’ AMI, i sottotenenti
Il primo gennaio 1962 fu costituito il 214° Gruppo sulle Squadriglie 424” e 425”, che il IS dell’ultimo corso uscito dall ‘Ac
cademia Aeronautica (giù bre
del mese ricevette i primi esemplari del nuovo MB.326, la cui introduzione coincise con l’ado
vettai i piloti di aeroplano) e una
zione dell’iter addestrativo noto come “jetab initio”. In seguito a questa radicale trasformazione, quindicina di ufficiali apparte
il IS gennaio 1962 il reparto fu trasformato nella Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti (SVBIA) nenti al I corso per piloti dell a
Marina Militare svolto in Italia
di Lecce-Galatina, ma i Gruppi 212° e 213° continuarono ad operare con il T-6. 1115 febbraio
(N.d.R.).
1962 fu costituito il Reparto Volo, e la SVBIA divenne aerobrigata. Nel corso del terzo trimestre
23

(3) Si veda M. Gucli. I Mi,xta,zg


del 19621 T-6 della scuola adottarono il codice identificativo ‘SI”, anche se il precedente codice
italiani, in “STORIA militarc” n. era ancora utilizzato a settembre deI 1962. lI 15 ottobre gli MB.326 si trasferirono a
237 (giugno 2013). Brindisi-Casale per restarvi fino al IS febbraio 1963, mentre i T-6 del 213° Gruppo erano rischie
rati a Grottaglie per completare l’addestramento dei corsi Sparviero Il, Turbine Il e Urano Il. Il
primo dicembre 1962 i T-6 del 213° Gruppo rientrarono a Galatina. A partire dal primo trimestre
del 1964 iniziò la cessione dei T-6 alla SCIV di Grottaglie: ebbe così inizio il programma di
dismissione, in considerazione dell’ormai generalizzato impiego dell’MB.326; alla SCIV furono
completati i programmi di addestramento ancora in corso, così i velivoli mostrarono sia il codice
della SVBIA (“SI”), sia quello (“SC”) della SCIV. Negli anni successivi la presenza del T-6 si
ridusse a pochi esemplari in carico contabile aI 3° RVR (Reparto di Volo Regione); nel corso del
secondo trimestre del 1967, aI 214° Gruppo si aggiunse la 661” Squadriglia Collegamenti. Con la
fine degli anni Sessanta il T-6 lasciò l’aeroporto di Galatina, dopo un periodo di servizio durato
oltre un ventennio.

Scuole di volo della Sardegna

Il continuo aumento del numero di allievi da addestrare portò l’Aeronautica Militare ad isti
tuire le Scuole di Volo della Sardegna, con attività parallela a quella svolta dalle Scuole di Volo
di Lecce-Galatina e Brindisi-Casale. Il primo gennaio 1952 il Comando Scuole di Volo della
Sardegna attivò la Scuola di Terzo Periodo di Cagliari-Elmas (203° Gruopo, Squadriglie 205” e
206”) su T-6. Tra il IS gennaio ed il 18 marzo la scuola ricevette sedici T-6, provenienti da
Lecce-Galatina, grazie ai quali il 30 gennaio 1952 iniziò l’attività di volo. I T-6 furono successi
vamente sostituiti dai G.59 e dagli F-5 ID (3); il codice identilicativo dei velivoli era “S-3B”. Il
primo aprile 1952 il Comando Scuole Volo della Sardegna istituì la Scuola Volo di Secondo
Periodo ad Alghero-Fenilia (SS). Il 19 aprile fu costituito il 202° Gruppo (Squadriglie 203” a
Fertilia e 204” a Elmas); il codice utilizzato per identificare i velivoli era “S-28”. Il reparto prov
vedeva all’addestramento dei sottufilciali piloti e degli ufficiali della riserva ed utilizzava i T-6,
gli M.416 ed anche i G.59. Nel corso deI 1952 e nei primi sei mesi deI 1953 l’attività dei T-6 fu
intensissima, senza reintegri e forniture di pezzi di ricambio.
Il primo giugno 1954 la Scuola di Secondo Periodo si trasferì da Alghero a Cagliari-Elmas.
La nuova struttura era costituita dal 202° Gruppo (Squadriglie 406” e 407”) e dal 203°
(Squadriglie 408 e 409”) a Cagliari-Elmas su T-6. Il codice identificativo dei velivoli da “S-28”
e “S-3B” divenne “S-E”.
Secondo le disposizioni emanate dall’Ispettorato Scuole, il 31 ottobre 1957 il 202° Gruppo
dovette cessare l’attività di istruzione basica di secondo periodo cedendo, il 5 novembre, ventitré
T-6 al 213° Gruppo della Scuola di Volo di Lecce; sino a quel momento i T-6 della scuola caglia
ritana avevano svolto un’attività di volo di 8.081 ore. In vista della cessione venne intensificato
l’addestramento allo scopo di versare i T-6 entro la data prevista. Come stabilito, il 31 ottobre
North Arnerican 1-60 Texun - 1957 il 202° Gruppo fu trasformato in Scuola Volo Addestramento Avanzato Elmas (terzo perio
M.M. 53670- Scuola Volo do) su G.59, codice identificativo “SE” (senza trattino tra 5 ed E). A novembre deI 1957 la
secondo periodo - Aighero
Fertilia (Sassari) giugno 1952
-
Scuola di Volo di Primo Periodo di Alghero, operante con il 211° Gruppo (Squadriglie 400 e
(disegno di Marco Gueli). 401”), fu denominata Scuola Piloti Osservatori Esercito (SPOE), con l’incarico di addestrare i

MM Nfl

e
0 1 2 3m
Scala 1:48
24

0 1 2 3m
I I I

Scala 1:100

piloti dell’ALE (4); aI 2110 Gruppo si aggiunse il 202° con il compito di addestrare i piloti Viste laterali. fnintalc, dall’alto e
dal lasso dcl Ngir(Iì Anierican
dell’Aeronautica Militare facenti pane della riserva e quelli di alcune aeronautiche straniere. Il T-6G Texau
primo febbraio 1958 I comando del 202° Gruppo e le squadriglie dipendenti assunsero la posi (tavola di Marco Gucli).
zione “quadro”, seguiti poi dal 2ll Gruppo. La presenza dei T-6 divenne a questo punto spora
dica, tanto che tra la [inc del 1958 e l’inizio del 1959 risultava in carico un solo T-6D provenien
te dalla SAIS (Società Aeronautica Industriale Sarda) di Monserrato, poi ceduto alla Scuola di
Lecce l’li gennaio 1959.
1129 settembre 1961 il Comando Scuole di Volo della Sardegna fu sciolto.

Scuola Volo Velivoli Leggeri (SVVL)


(4) Aviazione Leggera dell’Eser
1115 gennaio 1962 fu costituita ad Alghero-Fertilia (Sassari) la SVVL per l’addestramento dei cito.
piloti dell’ALE, dei sottuHiciali dell’Aeronautica Militare e degli allievi di aeronautiche straniere
25

NORTH AMERICAN T-6D, G e H caratteristiche tecniche


-

Apertura alare in 12,808 Velocità minhllia km!h lUI


Lunghezza m. 8,835 Velocità max. a m. 5.000 km/h 331)
Altezza in. 3,569 Velocità di crociera a m,S.000 km/h 275
Carreggiata m. 2,609 Velocità di salita normale In/min 457,2
Diametro elica m. 2,768 Velocità di salita massima m/Inin 670
Altezza massima tùsoliera in. 1,940 l’angcnz’a operativa in 7.(K)0
Superficie alare in 23,571 Corsa dì decollo in. 3(10
Peso a ‘unto kg 1,795 (‘orsa di atterraggio in 250
Peso massimo al decollo kg 2.385 Autonomia dì trasferimento km 1.175 (4h 30’)
Carico ntassirnc, totale kg 590 Consumo di carburante kg/cv/h 0,220
Capacità massima di carburante I 386.41

Motore radiale a no’e cilindri (22(88) e3) PratI & Whitney R. I 340PC1 da 648) cv a 2.250 giri.inin, aii.snante un’elica bipala Hamihon
Standard I 2D40 a seltwità costante

(Congo. Somalia. Zambia). in continuità con i compiti addestrativi già svolti sin dal 1957 dalla
SPOE. Il reparto operava con il 202° Gruppo (Squadriglie 406 e 407’). e successivamente con il
21V Gruppo (Squadriglie 400” e 401’). impiegando i T-6 presi in carico dalle squadriglie dell’ex
scuola volo di secondo periodo di Elmas. Il codice utilizzato sui velivoli era ‘SL”. In previsione
della trasformazione del reparto in SVBIE (Scuola volo Basico Iniziale Elica, poi concretizzatasi
111° febbraio 1966). il 25 novembre 1965 giunsero dalla SCIV di Grottaglie sei Texan (MM.
53846-53811-53812-53869-53878-53126) e tre ulteriori dalla SAIS. il 18.23 e 28dicembre 1964.

Scuola Volo Basico Iniziale Elica (SVBIE)

La nuova Scuola, basata ad Alghero-Fenilia. si anicolava sui Gruppi 202° (Squadriglie 406”
e 407”) e 211° (Squadriglie 400” e 401”), su T-6. La dotazione iniziale fu fornita dalle Scuole di
Lecce e Taranto-Grottaglie e il codice identificativo dei velivoli era “SL”.
A line gennaio deI 1966. iniziò ad Alghero la formazione degli allievi piloti della Force
Mrienne Congolaise. inquadrati nel 2° Corso APAC (Allievo Pilota Aviazione Congolese) e nel
corso del terz.o trimestre deI 1968 dieci ufficiali della Marina Militare conseguirono il brevetto
di pilota.
Sul finire del 1973 l’efficienza media della linea di volo scese al 5035%: i T-6 entno ormai
vetusti e prossimi ad essere radiati. lI 31 mario 1974 la SVBIE fu soppressa: il provvedimento
lJa sinistra era stato preso in seguito alla ridotta necessità di addestramento su velivoli ad elica, e l’ultimo
Ettilileina del NAV4R (Nucleo
Addestramento Velivoli a volo di un T-6 della SVBIE (MM. 53832) avvenne il 31 agosto 1974: si trattò di un volo di tra
Reazione) applicato sulla deriva sferimento da Alghero a Olbia Venafiorita. della durata di due ore, ai comandi il colonnello
uno dei veli voti utilizzati dal Azzena con passeggero l’ufficiale medico tenente colonnello Fenizia.
Reparto.

Dettaglio della zona posteriore Nucleo Addestramento Velivoli a Reazione (NAVAR)


della fusoliera del T-6H4M M.M
53793 in forza al GSN (Gruppo di
Standardizzazione Nazionale), Sul finire del del 1949 fu costituito ad Amendola (Foggia) il Distaccamento Scuole di Volo
ripreso a Pratica di Mare (Roma). di Foggia-Amendola, con alcuni T-6 ritirati dal Comando Scuole delle Puglie, Il nucleo addestra-
26

n.k.

0 1 2 3m
Scala 1:48

tivo era aggregato al 30 Gruppo Scuola Volo di Lecce e velivoli operarono principalmente sul North American T-6G l’exan -

M.M.54104 504° Sq.


-

l’aeroporto ‘Gino Lisa” di Foggia. lI 15 febbraio 1950 il distaccamento assunse la denominazio Collegamento 4° A erobrigata —

ne di NAVAR, e nel marzo successivo furono consegnati i primi DH.l00 Mk.52 Vampire; i T-6 Grosseto 1963

continuarono però ad operare con compiti di addestramento strumentale. I Tezan, sempre in cari (disegno di Marco Gueli).
co alla scuola di volo di secondo periodo di Lecce, operarono probabilmente sino al terzo trime
stre del 1952 e furono utilizzati per l’addestramento degli operatori radar dei pochi DH.ll3 NF
IO Vampire da caccia notturna.

Scuola centrale Istruttori Volo (SCIV)

A febbraio del 1953, fu trasferito sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia I’ATAG (AirTraining
Advisory Group) che, nello stesso anno, organizzò un corso per l’assegnazione dei piloti alla
costituenda SCIV. Responsabili dell’addestramento erano il capitano Giulio Milner ed il tenente
Dante Vescovo, con l’addestramento effettuato sul T-6. L’attività addestrativa fu svolta da istrut
tori italiani, qualificati negli Stati Uniti, e da piloti statunitensi, britannici, francesi e tedeschi,
secondo la nuova dottrina della NATO. Dal primo maggio 1953, sul campo di Foggia, la SCIV
cominciò ad operare al comando del maggiore Cesare Tommasini utilizzando T-6 e C-45. La
scuola era abbinata, unitamente alla SAli’ (Scuola Addestramento Tattiche e Tiro) di Amendola,
alla SCOT (Scuola Caccia Ogni Tempo) di Foggia e al NSSV (Nucleo Standardizzazione Scuole
di Volo), sotto il Comando Scuole Addestramento Aviogetti, costituito il primo febbraio 1953. I
primi Texan in dotazione provenivano dal 212° Gruppo di Lecce: il primo corso istruttori su
Texan, frequentato da quindici ufficiali (tre in servizio attivo e dodici di complemento), si con
cluse il 13 dicembre 1953, con risultati lusinghieri. Il codice identificativo dei T-6 fino al 1962
era “SI”, poi modificato in “SC”.

Grottaglie (Taranto): il T-6H2


M.MS 4145 della 50V (Scuola
Centrale Istruttori do); il
velivolo preseiita ancora una
colorazione gialla uniforme clic,
in seguito, verrà sostituita da
quella alluminio—gialla.
27

Nell’ambito del reparto fu successivamente costituita la Commissione Esaminatrice


Nazionale con il compito di qualificare gli istruttori e di vertficare il rispetto dei requisiti NATO.
il primo febbraio 1954 la SCV fu costituita ufficialmente.
A marzo del 1957 il reparto si trasfet1 a Grottaglie. da dovQ iniziò ad operare con il 200°
Gruppo, così articolato: 410” e 411” Squadriglia a Grottaglie su T-6: 440” Squadriglia Aviogetti
ad Amendola su T-33. La SCIV divenne quindi autonoma, svolgendo la propria attività alle
dipendenze dell’ispettorato delle Scuole; con il trasfòrimento della SCIV a Grottaglie, a partire
dai primo aprile 1957, il NSSV e la Commissione Esaminatrice Nazionale si trasferirono da
Foggia ad Amendola (FG), Nel corso del 1957 i T-6 basati a Grottaghe effettuarono 8.671 ore di
volo, mentre ad Amendola le ore volate nello stesso periodo furono 599. A dicembre deI 1959
due T-6 furono assegnati temporaneamente alla SAI’ (Scuola Addestramento Plurimotori) di
Latina, mentre all’inizio del 1960 altri due (MM. 53815 e MM. 54148) furono trasferiti in ces
sione temporanea alla Scuola Volo Elicotteri di Frosinone. Iniziò in quegli anni uno scambio di
aeromobili tra la SCIV e le Scuole di Frosinone e Latina, che si intensificò con la costituzione
nel terzo trimestre deI 1961 delle Sezioni SCV Elicotteri a Frosinone e Plurimotori a Latina.
soppresse alla fine del 1967.
NeI 1962 si svolsero alla SCV. oltre ai corsi istrultori. anche gli ullimi corsi per sottuffieiali
piloti e quelli per i piloti della Marina Militare. A partire dalla seconda metà dell’anno, a
Grottaglie cominciano ad essere presi in carico i primi Texan dismessi dalla SVBIA di Lecce: in
concomitanza con il trasferimento dei T-6 da Lecce a Grottaglie, dal mese di settembre fu presa
in carico dalla SCIV l’organizzazione di corsi di addestramento per i piloti della Force Adrienne
Congolaise e di altre forze aeree straniere. Nel primo trimesire del 1964 iniziò la presa in carico
dei T-6 dismessi dalla SVB[A di Galatina, ma ancora per qualche mese gli addestratori con i
codici della SVBIA avrebbero operato da Grottaglie a fianco di quelli della SCIV.
Nel 1974. al Comando della SCI\’ fu assegnato l’incarico secondario di provvedere all’ad
destramento di circa sessanta piloti appartenenti a vari reparti di volo dell’Aeronautica
Militare. il programma di addestramento prevedeva circa cento ore di volo annuali da effettua
re su T-6 ed MB.326: furono prese tutte le iniziative per l’adeguamento delle strutture organiz
zative. operative, tecniche e logistiche. oltre ad ottenere un incremento della dotazione di T-6.
Sul finire del 1974 un’avaria alle eliche causò una lunga sospensione dell’attività di volo della
linea T-6, la cui efficienza cominciava a risentire dell’anzianità di costruzione: a partire dalla
Da vili i-vtri seconda metà deI 1975 iniziò la dismissione dei T-6 e il primo maggio 1977 fu disposto lo
li T-6114 I.NI. 53848 in carico ai
2000 Gruppo della SCI’. scioglimento del reparto.
L’ininiagine succeisiva al
cambio citi cochee di Reparto da Scuola Addestramento Aviogetti Scuola Volo Basico Avanzato Aviogetti (SVBAA)
-
“SI” a SC”. anenuto nel 1962
— (Archivici Storanii.
Con il trasferimento della SC1V da Amendola a Grottaglie. avvenuto il primo aprile 1957,
in primo piano, il T-6C NI.M. alcuni T-6 rimasero ad Amendola in carico alla neo-costituita (30 aprile 1957) Scuola
534132 appartenente al 3050
Grupw del Reparlo Vcilc, Addestramento Aviogetti. che li impiegò per compiti di collegamento e addestramento. li reparto
dell’Accademia Aenmautica: la era articolato sul 201° Gruppo (Squadriglie 412”. 413” e 4141 sul 204° Gruppo tSquadriglie
macchina fli parte del primo lotto
415”,416”e4islesul 20?Gruppo(Squadriglie4l9”.420”e42l1.
di velivoh consegnati
all’Acronaulica Militare. Si Nel 1960 nessun T-6 fu utiiizzalo dalla SAA e questa siluazione si protrasse sino al 7 oltobre
notino l’antenna a frusta in 1961, quando al reparto fu assegnato un velivolo proveniente da Elmas, in seguito allo sciogli
rnsohera ed il dire,ionaie senza mento del Comando Scuole di Volo della Sardegna. Il 15 gennaio 1962 fu costituita ad
luce di posizione, situata invece
sulla deriva Amendola la SVBAA; nei corso dei 1965 e del 1966 la consistenza della linea di volo rimase
(Arcliivii. Storan.). invariata e a fine 1967 il reparto aveva in carico una sola macchina,
28

1961: un T-6C/D della Scuola di


Voli) dell’Accadenua
Aeronautica; si unti la
colorazione alluminio-gialla, con
le ali in gialli) cromo n. IS.

Capodichino (Napoli), 1963: il


T-6C MM. 53KK1 in flirza allo
53W Squadriglia Autonoma.

Nel 1968 fu preso in carico un T-6 proveniente dal 3° RTA di Lecce nello stesso anno due
velivoli furono inviati per manutenzione alla AERFER di Pomigliano d’Arco. L’ultimo Texan
efficiente fu un T-6D, proveniente sul finire del 1968 dalla SVBI di Lecce e poi ceduto al 36°
Stormo di Gioia del Colle (Bari).

Reparto Volo Accademia Aeronautica

Il primo gennaio 1955 il Reparto Volo Accademia Aeronautica, costituito il primo agosto
951, operava con le Squadriglie 524” Scuola, 525” Scuola, 523 Addestramento e Collegamento
(con soltanto la 525” dolata di T-6 e 0.46). lI T-6 era impiegato per l’addestramento di secondo
periodo e, a seconda delle attitudini degli allievi, l’addestramento era complelato a Lecce
Galatina oppure ad Amendola; il codice identificativo dei velivoli era “AA”. Durante l’anno
accademico 1956-1957 l’addestramento di primo e secondo periodo era effettuato rispettivamen
te su M416 e T-6.
Il primo luglio 1956 il Reparto Volo Accademia Aeronautica assunse lo status di stormo: la
struttura del reparto, basato a Pomigliano d’Arco nel terzo trimestre del 1956, era così costituita:
305° Gruppo Addestramento (Squadriglie 523” e 526”) e 308° Gruppo Scuola (Squadriglie 524a e
525”, quest’ultima su T-6). A partire dal corso “Sparviero Il” (anno accademico 1957-1958) il
Texan venne impiegato per l’addestramento basico; nel 1957 il Reparto svolse 3.730 ore di volo.
1115 ottobre 1958, infine, il Reparto Volo dell’Accademia Aeronautica fu ridenominalo Scuola di
Volo dell’Accademia Aeronautica.

Scuola di volo dell’Accadèmia Aeronautica

La Scuola di Volo dell’Accademia Aeronautica era articolata su due Gruppi: 305°


Addestramento (Squadriglie 523”, 526” e 538”) e 308° Scuola (Squadriglie 524’ e 525”). ma sol
tanto la 525” continuava ad utilizzare una media di trenta T-6. Il codice di identificazione dei
velivoli era “AA”. Lo scioglimento della Scuola di Volo dell’Accademia Aeronautica fu disposto
il primo novembre 1962.
E1P)JIM 29

I
Il T-6G M.M. 53671) in 53W’ Squadriglia Autonoma
atterraggio sull’aeroporto di Orlo
al Serio (Bergamo) sul finire degli
anni Settanta. Dal primo aprile 1962 la 538a Squadriglia non fece più parte della Scuola di Volo
dell’Accademia Aeronautica ma iniziò ad operare come Squadriglia Autonoma, alle dipendenze
della Il Regione Aerea (RA). Compito del reparto era eflèttuare voli di addestramento e collega
mento per le esigenze del personale navigante dell’Aeronautica in servizio presso i Comandi
NATO di AIRSOUTH ed AFSOUTH con base di operazioni a Napoli-Capodichino. Il codice
utilizzato per identificare i velivoli era ‘PS”.
Nella seconda metà del 1963 l’attività di volo complessiva della squadriglia subì una contra
zione a causa di disposizioni impartite dal comando della Il RA riguardanti la limitazione dei
voli e dell’attività nell’ambito delle disponibilità finanziarie connesse alla programmazione per
gli anni 1963-1964. All’inizio del 1968 i T-6 non vennero più ritenuti idonei al volo IFR e l’atti
Canadian Cnr & Fonndry vità subì una progressiva contrazione, in quanto il personale in forza ad AIRSOUTH iniziò a
it6If4M Harvard IV -
svolgere attività addestrativa presso reparti dotati di velivoli a getto.
M.Ml53801 512’ Sq. Antnnoma
- -

l’alese-Macclue (Bari) 1977


-
Nel corso del 1969 i velivoli in forza alla squadriglia (T-6, C-45 e R148) svolsero in paralle
(disegno di Marco Gueli). lo anche attività di volo per l’addestramento del personale addetto all’unità GCA (Ground

ai
n n
I”..’ Ì 1) IM
HO’

T 0 1 2 3m
Scala 1:48
:30

Controlled Approach) dell’aeroporto di Napoli-Capodichino. 1122 novembre 1969, a causa della Cuidonia (Roma). marzo t978: il
T-6112 Nl.M. 53143 in carico al 20
momentanea chiusura dell’aeroporto, la Squadriglia fu rischierata a Grazzanise sino al 21 mario
RVR (Reparto di Volo Regione;.
1970. quando tèce rientro a Napoli. La 538 Squadriglia Autonoma operò a Napoli-Capodichino Questo veli.olo manteneva MII
sino al 30settembre 1972, quando ne fu disposto lo scioglimento, totano motore il distintivo dello
°°Snoopy” del 30 RVR, ove aveva
prestato servizio con i codici
Gruppo di Standardizzazione Nazionale (GSN) RB-3. Attualmente questo
veli. olo è conscrvato al Museo
Storico di Piana delle Orme di
Il primo novembre 1963 si costituì a Pratica di Mare (Roma) il GSN. articolato sulla 433” e
Borgo Faiti t Latina).
sulla 434” Squadriglia; il codice di identificazione adottato fu “GS”. Il reparto era l’erede del
Nucleo Standardizzazione Scuole di Volo, che aveva stabilito la sua sede a Pratica di Mare pro
venendo da Amendola (Foggia). Con ristituzione del GSN furono soppressi il NSSV e la
Commissione Esaminatrice Nazionale, mentre vennero attivate presso i reparti di volo le SSV; il
GSN utilizzò durante il 1965 un T-6G (MM .54102) in carico alla SCIV di Grottaglie e fu
- -

inoltre utilizzato il T-6H4M MM. 53794. lI reparto operò a Pratica di Mare sino al 20 maggio
1972.

Scuola Volo Elicotteri

La Scuola Elicotteri fu coslituita a Frosinone il 5 febbraio 1960, assumendo i compiti del


precedente Centro Elicotteri. Operava con il 208° Gruppo (Squadriglie 429 e 430’): il primo T-6
fu assegnalo alla scuola nel corso del primo trimestre del 1960. La presenia dei T-6 a Frosinone

Il T-6H2 M.M34t35 a Bari-


Palese nel 1963, quando era in
carico al 3° RVR. La parte
terminale del tettuccio è stata
sostituita con una appartenente
ad una serie diversa (CIA), con
l’asta dell’antenna radio spostata
in fusoliera; si tralta,
probabilmente, di una modifica
attuata in sede di revisione
(Archivio Storaro).
31

Il T-6G Nt .M. 54103 aceantonulo


a Guidonia (Roma) vena fine
degli unni Settanta.

era giustificata dalla necessità di disporre di velivoli da adibire a compiti di collegamento, princi
palmente con la SCIV.
Alla scuola di Frosinone, a mario del 963. fu tenuto il corso per il rinnovo della qualifica
strumentale su T-6 per i piloti dell’Aeronautica Militare: nel corso del 1961 continuò l’attività
della Sezione Elicotteri SCIV e si ebbe quindi una nuova assegnazione di un T-6. Tra il 1965 e il
1967 la Scuola Elicotteri ebbe in carico sempre un T-6G: sul finire del 1967 la Sezione Elicotteri
della SCIV fu sciolta. Dal 1969 al primo trimestre del 1972 la Scuola Elicotteri non ebbe più in
carico T-6 e. negli anni successivi, la presenza di questi velivoli a Frosinone fu sporadica e legata
a compiti di collewdmento. Con il 1974 terminò definitivamente l’utilizzo dei T-6 da pane della
Scuola Elicotteri.

Scuola Addestramento su Plurimotori (SAP)

Costituita il 20 maggio 1955, operava a Latina con il 207° Gruppo (Squadriglie 427” e 428”).
Oltre ai plurimotori impiegati dal reparto per scopi istituzionali, dal 1959 furono assegnati anche
alcuni T-6: il primo fu preso in carico il primo ottobre, poi, il 7 ed il 12 dicembre dello stesso
anno, furono temporaneamente assegnati altri due esemplari (probabilmente velivoli di prove
North American T-6tt2 Ltarvurd
nienza SCIV). All’inizio del 1960 le memorie storiche del reparto indicano quattro T-6 in carico
ti. Nl.M. 54141$ 303’ Gruppo
Autonomo- Gnidonia(kipjna) (un T-6G e 3 T-6H2), di cut tre restituiti alla SCIV all’inizio deI 1960. Nel corso del 1961 la
(disegno di Marco Gueli). scuola non ebbe in carico T-6: il primo dicembre 1961 la SAP divenne SVBAE (Scuola Volo
32

Il °‘Texan” T-6114 M.M. 53783


con i colori e le insegne della FAC
tForce Aérienne Congolaise),
ripreso in Arrica sull’aeroporto di
N’Dolo, nell’ambito dell’attività
svolta dalla DICTMA
(Delegazione Italiana di
Cooperazione Tecnico Mililare
Aeronautica) in Congo.

Basico Avanzato Elica) e, negli anni successivi, non vi furono ulteriori assegnazioni di Texan; a
Latina furono in ultimo presenti unicamente gli esemplari appartenenti alla Sezione Plurimotori
della SCIV.

Scuola di Aerocooperazione

Il primo novembre 195! fu costituita a Guidonia la Scuola di Aerocooperazione che, dall’a


prile del 1964, utilizzò secondo necessità i T-6 in carico al 303° Gruppo.

Squadriglie collegamenti

In seguito all’adozione dell’Aermacchi MB.326 si resero disponibili per le attività seconda


rie di allenamento e collegamento quei T-6 che sino a quel momento erano stati riservati uni
- -

camente alle scuole di volo. Inizialmente tali attività si svolsero nell’ambito dei CAV (Centri Bibliografia

Addestramento Volo) delle Regioni Aeree, per proseguire poi nei rispettivi RVR (Reparti di Volo A. Curami. G. Gambarini, Cata
Regione) sino al loro scioglimento disposto il primo marzo 1978. Successivamente, il 1° RVR logo tlt’ 1k’ Matricole Militari,
della I RA (Milano) confluì nella 653° Squadriglia Collegamento del 53° Stormo di Cameri pubblicato in proprio, 1997

(Novara), il 2° RVR della Il RA (Roma) nel 303° Gruppo Autonomo (505° e 508” Squadriglia) a E Mc Mc iLcn, !tahao militarv
Guidonia ed il 3° RVR della III RA (Bari) nella 512’ Squadriglia Autonoma a Palese-Macchie Aviation, Lcichcstcr, M idland
(Bari): proprio nell’ambito di questi reparti, si concluse la carriera del T-6. Count cs PubI ical ions t Acro—
phile) Ltd., 1984
Richiederebbe troppo spazio ricordare ulteriori, innumerevoli vicissitudini e trasformazioni
che interessarono i reparti di volo destinati all’addestramento dei piloti militari in servizio ed al 1”. Stormo, 1942.1953 Venti Anni
collegamento tra i vari Enti dell’Aeronautica. Piccole aliquote di T-6 furono impiegate dalle di A ero tra ti i ica Militare le—

Scuole di Volo, Roma, IBN Edi


Sezioni Autonome di Volo dei Comandi dei Settori Aerei della Sicilia e della Sardegna, dal torc, 2009
Reparto Volo del Comando della 56” Tactical AF, nonché dalle squadriglie di collegamento degli
stormi caccia e caccia-bombardieri. Id.. T—6 Te rait & Ilari ‘cwd io liti—
liti,; Serrice, Roma. IBM Edito
Nel 1977 iniziò la concentrazione sull’aeroporto di Guidonia degli ultimi T-6 ancora effi rc,2011
cienti, che terminarono la propria attività operativa con il 303° Gruppo, e due lunghe file di
Texan ormai radiati cominciarono a formarsi sul prato antistante l’hangar del locale 2° RTA. C. Tatangclo, Monografie ha-
liane o. 24, Anno Il, Roma, di
L’ultimo Texan operativo in carico alla 505” Squadriglia del 303° Gruppo fu il T-6H4M (M.M. cembre 1981
53825 RR-55) che, il 18 febbraio 1979, concluse effettivamente l’attività del T-6 con
-

l’Aeronautica Militare, pilotato dal comandante deI 303° Gruppo, maggiore Bruno. Fonti documentali e areluvisti
che
4’

Altri reparti Archivio centrale dello Stato,


Roma

I T-6 furono impiegati in pochi esemplari dal Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Archivio dell ‘Ufficio storico
Mare, dal CAT (Centro Addestramento Tiro) di Decimomannu (Cagliari) e, per l’istruzione a dcll’Acronautica Militare 5° -

Reparto
terra, dalla Scuola Specialisti di Caserta sull’aeroporto di Capua.
Alcuni T-6 italiani furono anche impiegati nell’ambito di missioni all’estero: la prima in Archi v io 5 lorico Fi at Aviazione
Somalia in seno al ComandoAeronautica della Somalia (IS settembre 1949-28 giugno 1960) e
la seconda in Congo, con la Delegazione Italiana di Cooperazione Tecnico Militare Aeronautica Aeronautica Militare Direzione
-

Gcncralc Armamenti Aeronautici


in Congo (DICTMA), dal IS maggio 1964 al 3! dicembre 1975. ARMAEREO
F. Becchetti

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