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IL CONTRASTO AI TRASPORTI
AEREI TEDESCHI IN AFRICA
SETTENTRIONALE
Quando il Feldmaresciallo della Luftwaffe Albert Kesselring divenne il Comandante in Piloti e aerei alleati
Capo delle forze aeree germniche per l’area del Mediterraneo a novembre del 1941. dovette contro i trasporti della
esercitare tutta la sua autorità per migliorare la capacità di rifomitnento dell’Afrika Corps ed Luftwaffe verso il
agire con tutta la diplomazia possibile nei confronti dell’alleato italiano per fare in modo che i fonte africano tra il
rifornimenti venissero inviati il più velocemente possibile. 1941 e 111943
Tecnicamente. Kesselring e i suoi uomini erano tutti soggetti al controllo italiano in virtù
degli accordi tra le due potenze dell’Asse poiché la sola ragione della presenza tedesca in
Africa era dovuta alla mancata conquista italiana dell’Egitto. La ritirata dell’esercito italiano
nel 1940 e la minaccia britannica sulla Libia spinsero la Germania, a febbraio del 1941. ad FABIO GALBIATI
intervenire in via diretta con a costituzione dell’Afrikakorps che, con un’offensivaiampo.
riconquistò tutto il territorio perduto da parte italiana respingendo le forze britanniche sino al
confine egiziano. Solamente la piazzaforte di Tobruk resistette all’attacco.
Nell’autunno del 1941 gli inglesi tornarono all’offensiva e, malgrado le severe perdite
subite, riuscirono a sbloccare l’assedio da Tobruk. Ciò portò ad una pausa dei combattimenti,
nel cui ambito gli aspetti logistici- assunsero valenze sempre più preminenti per entrambi gli
schieramenti, al fine di consentire di accumulare le più ampie quantità di rifornimenti nel più
breve tempo possibile ed essre pronti ad attaccare per primi.
Da questo punto di vigta, osservando una carta geografica, potrebbe apparire che
l’Afrikakorps avesse il compito più facile. Anche se utilizzare la rotta più breve dalla penisola
Sopni il titolo.
italiana verso l’Africa via Sicilia e Tunisia non era possibile (essendo la Tunisia ancora una Relitti di tn motori da tra porto
colonia “neutrale” francese), la rotta tra la Sicilia e il porto di Tripoli in Libia era tuttavia di lu 52 aI,handonati su un
gran lunga più breve dei percorsi utilizzati da parte nemica. I convogli britannici non potevano aeroporto tL(nisino dopo
l’ev,ieuazione delle truppe
attraversare regolarmente il Mediterraneo verso l’Egitto senza essere esposti a devastantt attac dell’Asse dagli ultimi capisaldi in
chi aerei provenienti dalla Sicilia e le navi erano quindi obbligate a seguire una rotta molto Arrica settentrionale (LIFE).
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Uno lu 52 del KGrzhV 4111) in


volo nel 1942.

lunga dalla madrepatria, doppiando il Capo di Buona Speranza per raggiungere infine il Mar
Note
Rosso e il Canale di Suez. Da parte britannica si disponeva quindi di un tragitto relativamente
(I) “Ulira” era la dcsignazionc sicuro, anche se molto dispendioso in termini di tempo, per inviare rifornimenti in Egilto. La
adottata dalla branca del senizio
informazioni britannico, nel giu
rotta seguita dai convogli dell’Asse era invece molto più vulnerabile, e i sommergibili e le navi
gno t 941, per il scn zio relativo di superficie della Marina britannica [cero pagare un conto molto salato ai convogli italo-tede
all’acquisizione di niormazioni schi diretti a Tripoli. L’isola di Malta era inoltre situata in una ottima posizione da cui era possi
ottenute decifrando lc comunica
bile lanciare ulteriori attacchi con gli aerosiluranti e i bombardieri colà dislocati,
zioni via radio e via telescrivente
del nemico. Questa attività veni Il tallone d’Achille dell’intera campagna nordafricana dell’Asse rimase sempre il proble
va condotta dalla Government ma dei rifornimenti. Mentre le truppe tedesche combattevano brillantemente al fronte, la mag
Code and Cypher Schoot
gior pane dei loro rifornimenti dovevano essere trasportati da navi mercantili italiane e quindi
(GC&CS) a Blechlcy Park, 80
km a nord-oest dì Londra. Sulla da autocarri che si muovevano su una lunga ed esposta strada costiera verso il fronte. Il gene
base di queste informazioni gli rale Rommel, considerando quello che i suoi soldati stavano facendo per mantenere alto il pre
inglesi potevano colpire cnn effi
stigio di Mussolini, insistette spesso sulla necessità, da pane del servizio trasporti sotto con
cacia i movimenti navali del
l’Asse, anche se il maggiore in trollo italiano, di assumere maggiori rischi per garantire l’arrivo dei rifornimenti. Furono
conveniente era costituito dal necessari tutta l’autorità ed il potere di persuasione di Kesselring, a Roma, per assicurare che
fatto che la tisnte “LTltra” non po
almeno un minimo dei preziosi rifornimenti arrivasse a destinazione.
tesse essere compromessa. Piut
tosto che rischiare di far sospet Kesselring non era però a conoscenza dell’esistenza di ‘Ultra” (1) e, se nel corso degli
tare agli italo-tedeschi che i pro ultimi mesi del 1941 la media delle navi mercantili italiane e tedesche affondate era del 20%
pri codici erano stati violati, gli
circa sul totale dì quelle costituenti i convogli, verso la fine dell’anno tale media era salita al
inglesi facevano sorvolare i cnn
vogli da un ricognilore in modo 50%. Se da parte britannica si fosse potuto mantenere questi risullati sarebbe stato possibile
che il nemico pensasse che la ottenere una importante vittoria strategica. privando l’Afrikakorps dei rifornimenti necessari a
scoperta delle navi l’osse dovuta
combattere efficacemente nel deserto.
ad un caso fortuito. Il segreto fu
mantenuto anche ‘e il metodo
usato portà a dovcr ignorare
facili bersagli quando non vi
erano acre i da ricognizione
disponibili.

Un Martiri tnry[ind della SAAF


in fase di riflirninienici su una
base dell’Africa settentrionale.
6 E12Ui
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q “ i
7


a!tS,,..r. ...‘ .. -

I tedeschi reagirono però prontamente e all’inizio del 1942 Kesselring fece trasferire dal 1)a sinistra.
Un Messerschmitt B[ 110 di
fronte orientale il Fliegerkorps Il, un importante reparto della Luftwaffe con il compito di neu
scorta a veli voli da trasporto
tralizzare Malta. Insieme agli aerei arrivarono nel Mediterraneo anche dieci U-boote (2) per lu 52 in volo sul deserto del
contrastare la Marina britannica e, grazie a questi rinforzi, le perdite dei convogli italiani si Nord Africa.
ridussero notevolmente consentendo a Rommel di ricevere rifornimenti sufficienti per iniziare
Primo piano di un Me I IO del
un’altra vittoriosa avanzata. Kesselring diede impulso anche al trasporto aereo che non soltan 9JZG 26 equipaggiato con due
to era più rapido, ma anche e soprattutto totalmente sotto il controllo tedesco. Un altro vantag serbatoi sganciabili da 900 litri.
gio era costituito dal fatto che sino ad allora gli aerei da trasporto tedeschi avevano ricevuto
- -

poca attenzione da parte britannica: nel corso del 1941 solo sette volte i convogli aerei compo
sti, ciascuno, da circa 25 Ju 52 diretti dalla Sicilia a Tripoli avevano incontrato i velivoli della
RAF provenienti da Malta (di solito un isolato bimotore Bristol Blenheim o Bristol Beau (2) Si veda M Brescia, U-Bootc
Iighter) e nessun aereo era stato abbattuto. In ogni caso, gli aerei tedeschi si mantenevano ad in Mt’ditc’r,v,,u’o, pan i I e 2, in
STORIA militare” n. 84 e 85
almeno 100km da Malta per restare al di fuori del raggio d’azione dei caccia britannici.
tscllcmhre e ottobre 2000).
Dopo la conquista tedesca dell’isola di Creta a maggio del 1941, si resero disponibili
nuove rotte aeree verso i centri costieri di Derna e Bengasi, più prossimi alle forze di Rommel.
Le nuove rotte portarono però gli aerei tedeschi ad avvicinarsi alle piste utilizzate dai caccia
della RAF nei pressi di Tobruk. Pertanto, per precauzione, gli lu 52 volavano generalmente
bassi sull’acqua ad eccezione di quando il mare era calmo: difatti i piloti sapevano che, in que
ste condizioni apparentemente favorevoli, gli scarichi dei motori lasciavano una scia di fumo
troppo evidente sulla superficie del mare, rendendo più facile la loro individuazione. Quando
veniva avvistato un caccia nemico la formazione tedesca si stringeva il più possibile e le
mitragliatrici iniziavano a sparare, anche se i caccia erano ancora troppo lontani. Se vi erano
truppe a bordo anch’esse si univano al combattimento sparando dai finestrini, e il gran numero
di traccianti che partivano dalla formazione aerea tedesca era di solito sufficiente a scoraggiare
i caccia avversari, I piloti degli Ju 52 si sentivano ad ogni buon conto più sicuri quando pote
vano disporre della scorta di uno o due caccia bimotori Me 110.
1112 dicembre 1941 undici aerei da trasporto tedeschi Junkers Ju-52/3m del lII./KGzbV I
provenienti da Creta lambivano le onde del Mar Mediterraneo, ma la loro mimetizzazione in
due tonalità di verde li rendeva però estremamente visibili sul blu brillante dell’acqua. Erano
diretti verso le coste della Libia per trasportare rifornimenti di carburante disperatamente

L’enorme Me 323 poteva


trasportare sino a 14 tonnellate
di carico.
7

Nel tentativo di sfuggire alla


caccia alleata, gli In 52 volavano
a quote estremamente
basse sul mare.

a.
necessari allo sforzo bellico dell’Afrikakorps. I piloti dei bombardieri leggeri Martin 167F
Maryland della SAAF (South African Air Force) erano però determinati ad impedire l’arrivo
di tali rifornimenti e. proprio quel giorno, sudafricani stavano impiegando i bimotori come
improvvisati caccia a lungo raggio. A circa 80 km dalla costa, due Maryland dello Squadron n.
12 avvislarono gli Ju 52 e si portarono immediatamenle all’attacco: due aerei tedeschi rurono
rapidamente incendiati e precipitarono in mare. I sudafricani furono comunque sorpresi dalla
reazione dei mitraglieri dei trasporti. ed uno dei Matyland fu colpito ripetutamente nei serbatoi
trovandost costretto ad allontanarsi dal combattimento. Subito dopo ci si avvide inoltre che gli
Junkcrs non viaggiavano da soli, in quanto dueue caccia di scorta Me 110 dell’S]ZG 26 si lan
ciarono a loro volta contro i Maryland.
Il Manland che perdeva carburante dai serbatoi colpiti riusci a slùggire ai caccia tedeschi,
ma il suo pilota si rese conto troppo tardi che i vapori della benzina stavano per fare svenire lui
ed il suo equipaggio proprio quando l’aereo si trovava ormai in fase di atterraggio di emergen
za sulla propria base. Diversi minuti più tardi gli avieri a terra risvegliarono il pilota e gli spie
garono che “qualcuno” aveva provveduto ad eseguire un perfetto atterraggio nel bel mezzo di
Uno Tu 5213m in versione un deposito di munizioni, mancando di poco numerose cataste di proietti di artiglieria. Nel
id nivola n te. corso della giornata i Maryland sudafricani, inviati a coppie. tentarono nuovamente di contra
8

Trimotori da trasporti, Ju 52
det KGzhV I in viii., sulla Tunisia
net t943.

stare l’arrivo degli aerei da trasporto tedeschi, ma i caccia della Luftwaffe fecero buona guar
dia: in totale, quel giorno. furono abbattuti quattro velivoli (due dello Squadron n. 12 e due
dello Squadron n. 21) e gli altri furono messi in fuga, consentendo in tal modo alla maggior
pane dei rifornimenti di raggiungere le truppe tedesche.
Il carburante trasportato quel giorno dai tedeschi a Derna non venne però mai utilizzato:
appena terminato lo scarico dei fusti gli aviatori tedeschi vennero informati che truppe britan
niche stavano per conquistare la città dopo un’avanzata a sorpresa. Tutto il carburante fu quin
di incendiato per evitare che cadesse in mani nemiche, ma soltanto per scoprire poco dopo che
l’informazione ricevuta era falsa. Un altro convoglio aereo fu quindi programmato per il gior
no successivo al fine di rimpiazzare il carburante malauguratamente perduto.
Quando il numero degli Ju 52 che volava ormai quotidianamente verso Derna iniziò ad
aumentare, la RAF intensificò i suoi sforzi per contrastarli. Il 12 maggio 1912 cinque
Beaufighter dello Squadron n. 252, scortati da nove P-40 dello Squadron n. 250, intercettarono
a 80 km dalla costa nordafricana una formazione di tredici Ju 52 del lll./KGzbV I e del
KGrzbV 400 provenienti da Maleme (Creta), scortati da un unico Me 110 del lll.ÌZG 26. I tra
sporti tedeschi erano carichi di truppe; otto Ju 52 furono abbattuti, con la perdita di 175 uomi
ni, mentre gli altri cinque riuscirono a raggiungere la spiaggia o l’aeroporto di Derna; risulta
rono però talmente danneggiati che non volarono più. Venne abbattuto anche il Me 110, men
tre la RAF perse un solo Beaufighter colpito da un mitragliere di uno degli Ju 52. Come con
seguenza, da allora le rotte e gli orari di volo furono sistematicamente variati ed ogni gruppo
di trasporti iniziò ad essere scortato da almeno quattro caccia.
Nel frattempo la capacità operativa dei reparti da trasporto della Luftwaffe iniziò decisa
mente a peggiorare. Un Grappe disponeva di soli 18-20 velivoli al giorno e un altro, impegna-

Una rormazione di lu 52
flitograrati da bordo di un
tir t ti) cti scorta.
-_______
9

Le principali rotte impiegati dagli


aerei da trasporto tedeschi nel
Mediterraneo per il rilùrnimento
dell’Africa settentrionale.

to in svariati compiti, aveva in linea soltanto dodici macchine per compiti di rifornimento al
fronte. Gli aerei in servizio effettuavano anche tre missioni al giorno per un totale di 12 ore di
volo e, nonostante ciò, le richieste dell’Afrika Korps non potevano essere soddisfatte.
Kesselring era inoltre consapevole del fatto che il trasporto aereo era molto costoso: un cavallo
vapore di un motore di aereo poteva muovere al massimo 9 kg di merce mentre un cavallo
vapore dell’apparato motore di una nave ne poteva muovere oltre 4000.
Kesselring sapeva inoltre che, se l’avanzata di Rommel si fosse spinta sin verso l’Egitto
ed il Canale di Suez, le linee di rifornimento si sarebbero allungate a dismisura. Chiese pertan
to a Rommel di attendere sino a quando Malta non fosse stata invasa, eliminando definitiva
mente la minaccia da essa costituita per i convogli italiani. Tuttavia, quando il 21 giugno 1942
cadde Tobwk (e si poté dispone di 1.400 tonnellate di carburante che gli inglesi non erano
stati in grado di distruggere) nessuno poté più fermare Rommel. Ora promosso feldmarescial
lo. spronò i suoi uomini sino a raggiungere la linea difensiva britannica nei pressi di EI
Alamein. La conquista di TobruF migliorò le condizioni per il trasporto aereo tedesco fornen
do nuove basi ed una grande baia dove potevano operare i grossi idrovolanti esamotori Blohm
und Voss 8v 222 della Lufttransportstaffel Sec 222, che operavano sotto il controllo del
KGzbV 2. A luglio. tuttavia. la Luftwaffe disponeva ancora di soli 100-150 Ju 52 che operava
no tra l’italia, la Grecia ed il Nord Africa’, furono quindi trasferiti a Maleme diversi reparti
quali il IV./KGzbV I (equipaggiato anche con il Savoia-Marchetti SM 82). il KGribV 600. il
KGrzbV 800 e anche alcuni Ju 52 impiegati per il trasporto sanitario o per le comunicazioni.
Ciò fece salire il numero degli Ju 52 a trecento e consentì, grazie soprattutto alla possibilitù di
accantonare a Creta il carburante quotidianamente necessario alle unitEi da trasporto (circa
360.000 litri). di soddisfare la domanda giornaliera deIlAfrika Korps (mille uomini e 25 ton
nellate di rifornimenti).
A questo punto Kesselring modificò la propria strategia e, invece di tentare di “limitare”
Rommel, lo esortò ad agire prontamente in quanto riteneva che vi erano relativamente poche
speranze di riuscire a trasportare adeguati rifornimenti su distanze sempre più lunghe.
L’Afrikakorps doveva pertanto superare rapidamente la linea nemica ad EI Alamein al fine di
entrare in possesso dei ricchi depositi di carburante uhicati nella zona del Canale di Suez.
lo
Un autocarro Mercedes tieni
L-4500A da 5 tonnellate viene
i mira reato nel capien te va no di
carico di un Me 323.

Nonostante gli intensi sforzi attuati nel mese di agosto le truppe dell’Asse non riuscirono a
superare (e neanche ad aggirare) la linea di EI Alamein. Buona parte del merito nell’aver fer
mato l’avanzata tedesca appartiene alla Desert Air Force, della quale quasi un terzo era costi
tuito da reparti della SAAF. Non si trattava semplicemente di aerei britannici con equipaggi
sudafricani, ma di reparti organizzati autonomamente che operavano esclusivamente su diretti
ve del Governo sudafricano (3).
La SAAF si conquistò rapidamente un’invidiabile reputazione, I suoi piloti erano sopran
nominati gli “imperturbabili” per la loro capcità di volare in formazione nonostante il fuoco
antiaerei; molte volte caccia e l’artiglieria antiaerei dell’Asse avevano colpito i velivoli suda
fricani e li avevano costretti ad allontanarsi lùmanti e danneggiati soltanto per vederli ritornare
a combattere nel breve volgere di un ora, I tedeschi pensavano che i sudafricani avessero a
disposizione un numero di aerei quasi illimitato, ma. in realtà, avevano a che fare sempre con
le stesse macchine. Ogni Squadron disponeva della propria officina di riparazione mobile e,
con i meccanici che lavoravano regolarmente 18-20 ore al giorno. i sudafricani avevano il più
elevato rateo di riparazione e rientro in servizio dei velivoli di tutte le forze aeree impegnate
nella campagna in Africa settentrionale. La SAAF ed il resto della Desert Air Force attaccaro
no senza sosta le forze dell’Asse, colpendo indistintamente i carri armati sulla linea del fronte
e gli autocarri italiani che li rifornivano. Gli Junkers Ju 52 raramente si allontanavano dalla
loro nuova base principale di Tobruk. che veniva continuamente bombardata, I bombardieri
VicLers Wellington, guidati da bengala illuminanti. colpivano i moli di Tobruk e degli altri
porti per impedire anche di notte lo scarico delle navi.
Queste incursioni, insieme all’aumento delle perdite di mercantili (e soprattutto di petto
liere), provocarono il collasso delle riserve di carburante dell’Asse che, verso la metà di otto
bre, erano ridotte al fabbisogno dì soli quattro giorni, I tedeschi, disperatamente, tentarono di
trasportare carburante mediante alianti trainati da bombardieri o da altri aerei ed anche i som
mergibili furono usati per trasportare fusti di benzina’’, questa crisi venne inoltre aggravata dai
rinforzi di truppe che continuavano ad essere trasportate al fronte il che, per quanto ovvio,
implicavano la necessità di ulteriori rifornimenti. Come inevitabile conclusione, quando l’8
Armata del generale Montgomery iniziò il 23 ottobre 1942 l’offùnsiva di EI Alamein, le forze (3) intinti, i nitiiari sudafricani
avevano giuraio di non comhat
dell’Asse furono costrette ad-arretrare. L’Afrikakorps aveva a malapena carburante sufficiente icrc uori dai coni incnic africano
per ritirarsi e non certo per iniziare una controffensiva; qualsiasi speranza per Rommel di riat senza la preventiva approvazio
testarsi in Libia venne vanificata quando apprese che l’8 novembre un’imponente armata ne dcl proprio Cocmo. Quindi.
anche se cottaboravano stretia
alleata comandata dal generale Dwight D. Eisenhower era sbarcata lungo la costa dell’Africa mente con i bn ami i ci. i suctafni —

settentrionale francese da Casablanca ad Algeri nel corso dell’Operazione ‘Torch”. Per cani costiluivano una Forza
Rommel l’unica possibilità di salvezza era ormai legata all’impiego dei rinforzi inviati in Acrca autonoma all’ inicmo dcl—
I ‘organ il/aLone della RA E
Tunisia da Kesselring per eliminare la presenza francese e bloccare l’avanzata alleata per il
11

Anche alcuni esemplari dcl grc)so


idrovolante esamotorc 11V 222
furono impiegati per i trasporto
dei rifornimenti in
Africa settentrionale.

SS

Caccia bimolori P-38 del 94”


FS/P’ FG in volo sui cieli lunisini
nel mano 1943 (EIFE).

tempo necessario all’Afrikakorps di congiungersi ai reparti germanici colà atleslati. Per sose
nere le truppe. la Luftwaffe trasferì varie formazioni di caccia, caccia-bombardieri e bombar
dieri in Tunisia. alcune provenienti addirittura dalla lontana Norvegia. Per quanto riguarda i
trasporti, lo sforzo fu imponente e il numero dei velivoli in questo settore passò da 250 a più di
650. Tra questi vi erano anche gli enormi, per l’epoca, esamotori Messerschmitt Me 323
Gigant del lJKGzbV 323 provenienti da Atene, in grado ciascuno di trasportare 14 tonnel
- -

S,,tlu. da n’i., tra.


14 febbraio 1933: l’aeroporto di late di merci. Già a fine novembre, tuttavia, 150 lu 52 dovettero essere traslriti sul fronte
EI Alouina bombardato dagli orientale per rifornire la 6’ Armata accerchiata a Stalingrado.
aerei della l2 Air Force. Gli alleati iniziarono a colpire pesantemente gli aeroporti tunisini. Il 22 gennaio formazio
Un velivolo da trasporto lu 52 in ni di 3-17 bombardarono EI Alouina al mattino, di 3-25 poco dopo meizogiorno e alcuni A-
volo sul Mar Mediterraneo. 20 nel tardo pomeriggio, distruggendo numerosi velivoli da trasporto.
12

Caccia l,imotc,ri Me Il OD dello


ZG 26 in volo sul deserto.

Due I’-40 del 66” FS157” FG in


decolli) d a una base tunisi mi.

Per la metà di aprile 1943 l’Afrikakorps si era riunita con le altre forze tedesche in Tunisia
al fine di costituire una testa di ponte nel nord della regione. Kesselring, nonostante i reclami
di Rommel che non amava una strategia attendista, era ottimista perché pensava che il proble
ma dei rifornimenti fosse stato risolto. Ordinò al comandante dei reparti da trasporto, generale
Ulrich Buchholz, di inviare grosse formazioni di almeno cento aerei con la scorta di numerosi
caccia, ma ciò che Kesselring non aveva previsto era che per la prima volta nel corso della
-

seconda guerra mondiale le forze aeree britanniche e statunitensi si erano unite per consegui
-

re una schiacciante superiorità aerea.


“Ultra” teneva gli Alleati informati sulla maggior parte delle missioni di trasporto pro
grammate dalla Luftwaffe. lI 5 aprile 1943, sulla base delle informazioni raccolte, gli
angloamericani diedero inizio all’Operazione “Flax” (5-22 aprile), intesa distruggere gli
aerei da trasporto ed i caccia di scorta in volo ed al suolo; l’operazione prevedeva di inviare
bombardieri medi e pesanti a colpire gli aeroporti in Italia e nel nord della Tunisia quando gli
aerei nemici erano in fase di decollo o atterraggio; era inoltre previsto di fare intercettare dai
caccia i trasporti tedeschi quando si trovavano in volo sul mare. I primi risultati furono otte
nuti dai caccia dell’USAAF: il 5 aprile, i P-38 Lightning del I” e del1’82’ FG (Fighter
Group), che pattugliavano il Mediterraneo tra la Sicilia e Capo Bon, intercettarono una for
mazione composta da una cinquantina di Ju 52, scortati dai Bf 109 del IIJJG 27. Nello scon
tro che seguì gli statunitensi rivendicarono l’abbattimento di 35 aerei tedeschi con la perdita
di due P-38 del P FG e quattro dell’82” FG. Nel frattempo, i 8-17 bombardavano gli aero
porti di Sidi Ahmed e Tunisi, i 8-25 quello di Bo Rizzo e gli A-20 quelli di EI Djem e La
Faugonnerie.
1110 aprile, mentre i bombardieri colpivano gli aeroporti di Oudna e Sainte-Marie du Zit,
27 P-38 deIl’82’ FG (che scbrtavano i 8-25 del 310” BG 80mb Group]) alla ricerca di navi
nemiche, si imbatterono tra Capo Bon e Marsala in una formazione composta da circa trenta
Ju 52. Al termine dello scontro, al quale presero parte anche i bombardieri utilizzando le
mitragliatrici di bordo, I’USAAF rivendicò l’abbattimento di venticinque aerei tedeschi. Nella
notte, i Wellington della Group n. 205 della RAF bombardarono l’aeroporto di Sainte Marie
du Zit. Il giorno successivo, una formazione di venti Ju 52, scortati da Bf 109, Bf 110 e Ju 88,
fu intercettata ancora dai P-38 dell82d FG a circa 15 km dalla costa siciliana, vicino a
- -
1:3

Marsala. I piloti dei Lightning rivendicarono l’abbattimento di 26 velivoli, con la perdite di tre
P-38. Nei giorni 12. 13. 14 e 15 i velivoli alleati bombardarono a più riprese gli aeroporti tuni
sini di Oudna, Sainte Marie du Zit, Korba, EI Aouina, Soliman, Creteville Borj Le Boeuf e La
Sebala, Il 14aprile i B-l7 bombardarono anche gli aeroporti dì Cugliari-Elmas e Monserrato.
Il peggio doveva però ancora arrivare Il IS aprile 1943. giorno ricordato come ‘The Palm
Sunday Massacre” (‘Il massacro della Domenica delle Palme’). tre Squadron del 57L FG
dell’LSAAF M. 65 e 66) ed uno del 324r FG (il 3l4); per un tolale di 47 P40, erano di
pattuglia nei pressi di Capo Bon con la copertura in quota assicurata da undici Spittire dello
Squadron n. 92 della RAF. Attorno alle 18 questi velivoli intercettarono la formazione più
numerosa che i tedeschi avessero allestito sino a quel momento per il trasporto dei rifornimen
ti, costituita da un centinaio di aerei da trasporto scortati da otto Bf 109 dello JG 53. Nel corso
dello scontro che ne seguì, da parte statunitense fu rivendicato l’abbattimento tra 50 e 70 Ju 52
e 14 Bf 109 con la perdita di tre P-40 del 57’ FG e tre del 324 FG. con i rispettivi piloti, I
tedeschi ammisero la perdita sul mare di 24 Ju 52 e di tutti i Bf 109. ed altri 35 Ju 52 dovettero
eseguire atterraggi forzati sulla costa. Lo stesso giorno. 75 B-17F dei 97;, 99: e 30( BG,
scortati dai P-38 del I FG. colpirono l’aeroporto e lo scalo ferroviario di Palermo, mentre
bombardieri leggeri B-25 attaccarono l’aeroporto di Alchero-Fenilia ed i Beauflghter della
RAF quello di Decimomannu.
Anche i piloti sudafricani erano desiderosi di prendere una pausa dalle missioni da bom
bardamento in picchiata per unirsi agli attacchi ai trasporti della Luftwaflè. anche se erano
preoccupati dalla necessità di volare sul mare aperto. Ciò in quanto i loro velivoli erano piutto
sto usurati ed iniziavano a diventare pericolosi; i piloti pensavano di dover ricevere nuovi aerei
e i Comandi sospettavano che ciò non potesse avvenire in seguito alI’impegn di non combatte
re al di fuori dei confini africani. Tuttavia, i piloti della SAAF erano pronti: la mattina del 19
aprile, trentasei P-40 degli Squadron n. 2.4 e 5 intercettarono 18 Ju 52 carichi di carburante e,
mentre gli aerei dello Squadron n. 4 rimasero in quota per contrastare la scorta nemica, gli altri
picchiarono contro i trasporti italo-tedeschi abbattendone almeno quindici.
Tre giorni dopo i tedeschi tentarono una nuova sortita. Alle 07.40 del 22 aprile, i P-40
degli Squadron n. 2,4 e 5 della SAAF decollarono dai loro campi nei pressi delle città tunisine
di EI Alem e Kairouan per una ricognizione offensiva di rouri,w sull’estremità della penisola
di Capo Bon. Per coincidenza, gli Spitfire dello Squadron n. I della SAAF stavano volando
alle 07.55 sopra la vicina città costiera di Hergla, in attesa di scortare i P-40 statunitensi del
791h
FG. Gli americani erano però in ritardo quella mattina e quando arrivarono i P-40 suda
-

Iricani i piloti degli Spitfire sì confusero sulla loro identità e si unirono ad essi per scortarli.
-

Al largo di Capo Bon. quel giorno. persisteva una leggera foschia su un mare perfettamente

Storia ravvicinala ugli In 52 do


pane dei Me 110 dello ZG 26.

S,nu,, da .‘i,,ìtra,
Un caccia Spitfire Ntk Vh
“tropicalinÀìt&’ dello SI1LI,Idnln
n. I della SAAF.

Un caccia l’-40t.-i dvi 64’ FS/57”


FG dell’USAAF.
14

Formazione di trimotori da
trasporto lu 52 ripresi
dall’a bitacolo di un velivolo dello
stesso tipo, durante il trasporti) di
rifornimenti in
Africa settentrionale.

Un quadrimotore da trasporto
.lunkers lu 90 in volo lungi) la
costa della Sardegna.

Un quadrimotore da trasporti)
lu 90 della Luftwaffe viene
caricato con rifornimenti diretti
versi) il fronte dell’Africa
settentrionale sull’aeroporto di
Terranova (Olbia).

calmo. Alle 08.30, circa 15 chilometri al largo, il pilota di uno Spitfire avvistò sedici Me-323
che volavano in due perfetta formazioni a “V” e che stavano rapidamènte scendendo di quota
in preparazione dell’atterraggio sulla penisola.
I P-40 dapprima mancarono i trasporti, cosicché gli Spitfire della scorta eseguirono un
veloce attacco in picchiata abbattendo due Me 323. Poi, i P-40 dello Squadron n. 2 si unirono
b12)iif 15

Un t’-38F-I-LO Liglitning dcl


94th FS/tst FG/t2Lh Air Forue in
Arrira settentHonulc
sul finire dcl t942.

agli Spitfire per contrastare una dozzina di caccia tedeschi Bf 109. I P-40 degli Squadron n. 4
e 5 si avventarono invece sui trasporti: il comandante dello Squadron n. 5. maggiore John E.
Parsonson, ordinò dapprima un attacco frontale per disperdere la formazione e. in breve
tempo. cinque Me 323 precipitarono in mare: dopodiché. i due Squadron della SAAF attacca
rono da tutti i lati. Poiché molti Me 323 trasportavano carburante, i sudafricani scoprirono
come fosse spaventosamente facile incendiarli: una sola raffica prolungata delle sei mitraglia
trici da 12,7 mm che equipaggiavano i P-40 era generalmente sufficiente ad incendiare i serba
toi alari del gigante tedesco e. in breve tempo, il fuoco raggiungeva il carico costituito da fustt
di carburante.
Aerei completamente in fiamme precipitavano di muso nel mare provocando enormi colon
ne di schiuma sulle acque calme. Un Me 323, investito in pieno da una raffica di un P-40 a 200
metri di distanza, si disintegrò nell’aria in una vampata accecante; altri si spaccarono a metù
precipitando in vite. Gli aerei che trasportavano truppe, invece, erano bersagli più difficili e i
sudafricani dovettero impiegare una grande quantit di munizioni per riuscire ad abbatterli.
Alle 08.50 il combattimento era ormai terminato: in 20 minuti, 14 dei 16 Me 323 erano
stati distrutti. I tedeschi persero 119 uomini, dei quali soltanto 19 furono successivamente tratti
in salvo. Gli Squadron n. I e 2 contribuirono con l’abbattimento di sei caccia di scorta cosi che

Un Curtiss t’-50K del S7th FG


deII’USAAF in rutiaggio su un
aeroporto nordairricano (LIFE).
16

Un e.amotore da trasporto
Me 323 in volti verso l’At’riea
settentrionale.

gli altri reparti poterono attaccare i trasporti praticamente indisturbati e, al prezzo di un solo Ililitiografia e
caccia perduto. i sudafricani conseguirono una vittoria decisiva nella battaglia per i riforni
menti; pochi giorni più tardi uno dei Me 323 sopravvissuti lu distrutto durante un attacco A A Ar V, 7/te A rIti v Air Fvicex itt
ti tinti ti-ar li; Cc,,,ibcii Chm,irt—
alleato sull’aeroporto di Tunisi e soltanto un Me 323 fu quindi in grado di rientrare a Trapani. ioi,’v /931—1935. Washington
Kesselring, inorridito da queste perdite, fu obbligato a sospendere i convogli aerei diurni ripie O fOce of A r Fo ree I-I i story,
gando su pochi voli notturni; tuttavia, anche queste missioni erano soggette ad attacchi da USAF Hcudqtiailcrs. 1973
parte dei caccia notturni alleati di stanza a Malta. Il servizio trasporti della Luftwaffe, conside 5. 8 Iake. P-38 Lighuzi,zg Aces of
rando anche le perdite subite sul fronte russo, non esisteva più. the SY’ Fig/ner Gma1,, Oxiiwd,
Quando gli Alleati sferrarono l’olThnsiva terrestre in Tunisia il 22 aprile, le forze superstiti Ospney F’uhtìstiing Ud, 2012
dell’Asse in Africa erano prive di carburante, munizioni e rinforzi. Solamente 29.000 tonnella C. Molcsworth. !‘—40 War/iawk
te di rifornimenti erano arrivati in aprile via mare e 4.300 per via aerea. A maggio, il 77% dei A ccx of the M Oxford, ,

rifornimenti trasportato via mare era andato perduto. La mossa successiva da parte germanica Osprey Puhlishing Ltd. 201)2
fu tentare un’evacuazione via mare delle truppe, ma era ormai troppo tardi. Tutte le forze M. Pegg. Thm.spctrter LoftuiuJfr

dell’Asse si arresero il 12maggio 1943, compreso quanto restava dell’Afrika Korps. Thm.vptn Uniti 1939-1945 tVoI.
I e 2). flcrslia,u. lan Albo, 2006
* * *
C. Sliores e O Massimel Io. A
-

History 4 the Ah’ihtcrrr,necz,t Air


La guerra contro la linea dei rifornimenti dell’Asse in Tunisia contribuì in maniera deter Wnr 1940-1945’ (VoI, I e 2),
Londra. 0mb Sia-eI. 2012
minante alla vittoria finale degli Alleati in Africa settentrionale: le forze italo-tedesche subiro
no perdite enormi in uomini e mezzi che non potevano essere sostituiti .Nel (943 gli Alleati T. 5 z Ltor, Air bn/cs P.40.i nf -

distrussero un intero gruppo di armate e fecero quasi 240.000 prigionieri, mentre i tedeschi the Mccli terrcI ne citi . Lu b lino.
Kagcro. 2tX)7
ebbero 155.000 perdite tra morti e feriti durante l’intera campagna di Tunisia (gli Alleati tota
A. Thornas c,,,iat,c,iik nocI
Kiiri’/cn k -lt c’.s ctf :1w RA F unII
Cc,,noc,ni i -coir. O ‘Io rd Osprey .

Puhlishing Ltd. 2tX)2

Uno .lu 52 del tJKGrzbV 40t) in


volo sul Mar Mediterraneo
nel I’J42.
17

Formazione di T’-30 del 3J9’h


FS/325’ FG delI’USAAF.

lizzarono circa 70.000 perdite). La sola Luftwaffe perse 2.422 aerei tra cui: 888 caccia mono
motori, 117 caccia bimotori, 128 bombardieri in picchiata, 734 bomburdieri e 371 aerei da tra
sporto, con gravi perdite tra i piloti
F. Galbiati

Un ,cco(o,di reni italiani SA Sre5R:A


In jugoslavia SrIN:TA
Inc guerra e pace

-‘i

Z’ ooj4
Olofeo? D. Jrlercic
-

UN SECOI.8 DI TRENI ITALIANI IN JUGOSLAVIA IRA GUERRA E PACE


in ambito ferro-erano [influsso italiano nei Balcani risale agli inizi del XX con la cosbuzione di una piccola linea ferroviaria a scartamento ridotto nel Montenegro. Ma è neirarco del 1941 che le Ferrovie dello Stato si troveranno
ad esercitare più di 500 km di linee a scartamento normale e più dl 200 km a scartamento ridotto dovendo provvedere in brevissima tempo, a mettere in piedi tutta a struttura necessaria per Il loro esercizio, Otre al parco
rotabili, un elemento essenziale era la protezione dello ferrovie, al del scopo turono costruiti appositi mezzi blindati termviani, Sulla screta di dumenU e fotografie inediti l’autore presenta questo tassello poca conosciuto ed
ignorato della storia ferroviaria italiana. 260 pagine, eiiustmaoni in bit, t.to 24.5e29. rilegato €54,00
015G0fl F. Raibl
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IL GRMDE ASSWIO Dl MXJL Soflno It madtlw cedro I ceiatiet il Mfl 1505


iisiaruonesttaneztedesassesedeag&liMadapodedd4000CtwndiSrmriMavit:wne: 1565: quelb)ua att&igir deii’wwsta spagrda, li Batti arroto cca ms,uzia neo
ca;:ma’t.-esahieiitrafle,rotograreacobriTIwnand Now da, luii degb sconto etovoomndite dut combattenti cristiane nmsclmaaL 102 pagkre, iik&mz,cciacobnieia Wn,fto17 5e25 5.bnossuca €flT
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BERLINO 1945. M’i2 Uielastbaffieln Berlin
Mcllo efficace e mosa questa dflurooe dea dcewmatta battogla finale n Borica, davo terzo Re Iori’flmreoiotenn piena dal fanale 2 viaggio 1945 Con un corrodo ampio di tc in bianco e nero e
zomvnaie. con urss dozana di avvia origavavi a colcci di E Riadatd. e qualche efl’le cabina, il saggio neo solo d ktrduce al fatoe al Ona studio con tevale clearezza ma ti evcoai corruiue Wcida drammaffotà,
OOpa;ine diustrazioniacdoneinb’,tca18s25,bmssjra
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MhlI* O’ACCINÒ. Sael Canne ed BenI mii fronte Itala,o nala Grae eh Geni
Elmetti, scudi, conazze utilizanei nella Prima Guerra Mondiale, questi cimeli hanno un lascino crudo e particola, escndo gli aspetti più sanguinosi e duri degli sconti e distanza rawicinata. Origine, costruttore, reparto del
genio che li utilizzò: non sempre si può facilmente rispondere a questi Internogatut. soli documenti d’archivio non ataim icaplre iswnplessità del lenomenoscrd e corazze, ch’ebberonsto impiego soprattutto nei primo
biennio dei conflitto. Questa ncerca si completa con l’esame diretto dagN atti sspocti in musei e servati in coteil Questi due binari di ricerca e studio consentono a questa saggio (nato per accompagnare una
formidatule mosua itinerante, ma che è prezioso anche a sé) di cNarfl cose, con una bella riochen dl dati, dl locelci, Mogmfie d’epoca e a colori delle protezioni prese in esame, 222 pagine, toro a calori e in b)
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