Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
- 9 MARZO (aiut.) - Rommel ha ottenuto dal Q.G. del Fuhrer l'atteso congedo, a sua domanda per gravi motivi di salute; lo sostituisce
Von Arnim nella V Armata, ma il Generale Messe assume il comando della I Armata e il comando dell'A. Korps in Africa. Il sig Mar.
Rommel parte domani per il Reich. In aereo, ma su questa partenza sar mantenuto il massimo segreto per volere del Comando
Supremo della Wermacht e personalmente del Fuhrer". Rommel fa tappa a Roma e si incontra con Mussolini cui non nasconde la
gravit della situazione. Ma Mussolini replica solennemente: La Tunisia deve essere conservata
ad ogni costo... Sono del parere del Fhrer: bisogna conservare la Tunisia . Il cambio della
guardia o partenza di Rommel rimane segreto per "ragioni psicologiche" e di prestigio. Montgomery
sar sempre convinto di battersi contro Rommel, e sapr solo alla fine della campagna che al
Comando d'Armate c'era Von Armin.
- 16 MARZO (aiut.) - "Rommel a Wiesbaden. Il Fuhrer ha voluto una sua lunga relazione di dettaglio
che ha inviato a Roma. Ne ha anche scritto al Duce. La salute di Rommel lascia a desiderare".
LA SITUAZIONE IN TUNISIA A FEBBRAIO - 3. - Il settore occidentale della Tunisia (settore Algerino) era tenuto dalla 1a armata Inglese (1 corazzata e 4 di
fanteria pi il XIX corpo francese e il II corpo americano con 4 divisioni di cui una corazzata al centro) Il settore italo-tedesco era tenuto a nord dalla V armata con il
XXX corpo italiano e il 90 tedesco in prevalenza fanterie (nessuna capacit offensiva). A sud la I armata mista con il XX e XXI corpo italiano, composto da fanteria
e pochi carri e quello che restava dell' ACIT, in prevalenza 200 carri dei panzerregiment 5/7/8 dell'Afrikakorps (div.10-15-21). La sera del 3 febbraio la 21a strappa
ai francesi il controllo del passo FAID isolando in breve gli uomini sulle alture e distruggendo 44 carri, 58 semicingolati ed occupando pure SIDI BOU ZID.
Ritorniamo un passo indietro per vedere come s'era giunti a questa situazione. L'8 novembre 1942, mentre gli Italo Tedeschi si sganciavano da El Alamein, 500
navi da guerra e trasporto sbarcavano a CASABLANCA (Marocco) ALGERI e ORANO oltre 100.000 uomini perfettamente equipaggiati. La gravit della
situazione si rivela ora in tutta la sua ampiezza. Occorre occupare la zona fra Tunisi e Biserta e i suoi aeroporti ora che i fronti aperti sono due. Il giorno 9 aerei e
navi dellasse sbarcano paracadutisti e fanteria che hanno ragione dei pochi francesi di Vichy, in bilico fra Hitler e Roosevelt. Per gli italiani torna il ricostituito 10
bersaglieri e tre battaglioni controcarro L 6/40: Per i tedeschi prendono terra i primi elementi della 10a panzer. Bisognava assicurare alle truppe in ritirata dalla
Libia una via d'imbarco, secondo Rommel, dai sicuri porti della Tunisia. Gli inglesi entrano in contatto con i tedeschi a ovest di Djebel Abiod, circa 110 km a ovest
di Tunisi mentre pi a sud, i paracadutisti americani occupano laeroporto di Gafsa il 17 novembre, a 320 km ad est di Algeri e quasi a tergo della linea di
resistenza meridionale che dovr fronteggiare l8a armata. La reazione dell'asse immediata e gli americani vengono sloggiati dalla litoranea. Una grossa
impressione suscita l'abbondanza di mezzi da parte degli alleati e l'immediata loro sostituzione dopo uno scontro. Nonostante abbiano sempre la meglio negli
scontri per l'altrui inesperienza, le truppe dell'asse si mantengono sulla difensiva non avendo un piano d'attacco. Lo stesso quindi fanno gli americani, a cui non
corre dietro nessuno.
Mussolini d'accordo con il Fhrer aveva designato al comando delle truppe africane il gen. MESSE veterano del fronte russo, non appena ROMMEL si fosse
dimesso: in quel momento non esisteva un comando unico. A nord il gen. VON ARNIM pi giovane e di grado inferiore a ROMMEL, di cui non si sentiva
succube, con la nuova armata, a sud Rommel, ma entrambi sotto l'alto comando di KESSELRING. Tra VON ARNIM e ROMMEL non correva quindi buon
sangue. Solo una volta s'erano incontrati per delimitare le rispettive aree d'intervento e mai per pianificare un'offensiva. Il 4 febbraio ROMMEL si era recato ad
ispezionare la divisione corazzata italiana CENTAURO e il suo 5 bersaglieri fresco arrivo a MAKNASSY, alludendo ad una possibile operazione di
alleggerimento su GAFSA. Anche un piano preparato da VON ARNIM prevedeva un'offensiva su SBEITLA per avere posizioni pi favorevoli ed eventualmente
attaccare il II corpo USA. Lintento di Arnim era di alleggerire la pressione, quello di ROMMEL (inconfessato) gettare a mare gli Americani via Tebessa. La sua
21a Panzer era stata messa a disposizione di VON ARNIM che gi controllava la 10a giunta in AFRICA a dicembre. Una qualsiasi azione avrebbe visto anche la
distrazione della 15a rimasta a retroguardia del MARETH dove MONTGOMERY andava ammassando truppe fresche e riposate. Rommel quindi chiede un
comando unico per l'operazione e la possibilit di agire su due direzioni con tutte le forze corazzate a disposizione, come sempre in profondit. Si discute una
settimana al comando superiore ma nessuno dei due acconsente a favore dell'altro considerandosi parigrado.
FRUHLINGSWIND
BREZZA DI PRIMAVERA
Alle 4 del 14 febbraio aveva inizio l'operazione .
Il 14 febbraio il vice di Von Arnim, Ziegler, muove contro la I divisione Usa con la 21 e la 10 panzer (143 carri in tutto !!!). Rommel
con una colonna al comando di BUELOWIUS formata dal 8 Panzerreggiment e dalla DIV. CENTAURO (23 carri M/14) e il 5
bersaglieri fianchegger Ziegler fino al momento di sfruttare il vantaggio sugli alleati in direzione di TEBESSA. L'evidente disparit
di forze a lui assegnata era la conseguenza diretta della ritirata dalla Libia. Rommel ormai era caduto in disgrazia presso Hitler che
faceva mostra evidente d'interessarsi del teatro africano pi a parole che a fatti. Pioveva in quei giorni, data la stagione, e le vie
interne della Tunisia erano impraticabili, cosi come lo erano i cieli all'azione alleata. Alle 17 del 14 febbraio il "Combat Command
A" statunitense era gi in rotta. Eisenhower stesso si disse che scamp per miracolo alla cattura. Nessuno poteva immaginare
l'inesperienza degli americani fino a tal punto, ma certamente nulla ispir ARNIM E ZIEGLER sullo sfruttamento del successo. Il
giorno dopo i superstiti che erano ripiegati su SBEITLA, si ripresentano in direzione SIDI avanzando in linea retta come ad una
parata. Vengono annientati lasciando sul campo un centinaio fra carri e mezzi distrutti. Il mattino del 15 tocca a Rommel muoversi
occupando GAFSA senza colpo ferire. I rovesci degli alleati convincono Rommel sulla necessit d'operare a largo raggio sfruttando
il successo. Sollecita Ziegler a farsi sotto quando punta su Feriana. Gli americani in preda al panico danno fuoco a 270.000 litri di
benzina all'aeroporto di METLAWI distruggendo 34 aerei parcheggiati.
Il 16 FEBBRAIO l8a armata del gen. Montgomery arriva a Mdenine, pochi km a sud della linea del Mareth, costruita dai
francesi tra il '34 e il 39 (tra Djebel Dahar e il mare, presso Mareth) per difendersi dagli italiani. Enfaticamente chiamata la
Maginot del deserto, formata in realt da poche decine di fortini nella zona costiera, e da qualche buona posizione fortificata in
quella montana.
Il 17 febbraio LIEBENSTEIN con la div. CENTAURO e la 164 di fanteria tedesca prende FERIANA e prosegue sull'aeroporto di
THELEPTE dove trova altri 30 aerei, questa volta intatti. Ziegler intanto ancora fermo a SBEITLA con la 21a. Dalle retrovie
iniziano ad arrivare i rinforzi per gli alleati e principalmente gente esperta come gli inglesi. La sera del 18 i tedeschi hanno per
ragione a SBEITLA della brigata guardie della 6 corazzata britannica. La 10 Panzer intanto sta operando su PINCHON a ranghi
ridotti essendole stato tolto il battaglione Tigre, il pi potente carro presente in AFRICA in quel momento, capace di fare la
differenza.
Nella giornata Rommel telegrafa una nuova stesura del suo piano al comando supremo: puntare SU TEBESSA, SOUK ARAR,
BONA e COSTANTINA sulla costa. Preso il fronte Nord Ovest sul rovescio, ne verrebbero sconvolte le linee di rifornimento, i
depositi e gli acquartieramenti dei soldati non ancora in grado di sostenere un confronto con vecchi lupi. Vorrebbe dire, se non la
fine, una disfatta che posporrebbe sbarco in Sicilia e Normandia L'approvazione provvisoria perviene solo nella notte. La presenza
di Rommel come sua tradizione costante in prima linea mentre Von.Arnim resta lontano dal fronte. Rommel esultante ma V.A.
riesce a metterci lo zampino ed ottiene LE KEF come obiettivo aggiunto.
Alle 7,30 del 19 Febbraio piovviggina; la miopia operativa tiene ancora aperte pi strade senza contare che la 10a non avanza di un
metro e la 21a ferma. Buelowius con il DAK e parte della CENTAURO avrebbe attaccato KASSERINE. La 21a invece avrebbe
marciato su SBIBA. La 10a si sarebbe aggiunta a ROMMEL in seguito. L'inattivit del giorno 18 era stata preziosa. Il Maresciallo
ALEXANDER pari grado a KESSERLING prende le redini della situazione in campo alleato, facendo affluire forze al passo di
KASSERINE e SBIBA. Il mattino del 19 un primo attacco al passo viene fermato; Rommel decide lui stesso d'andare incontro alla
10a e la trova alle prese con un nubifragio e un campo minato.
Nella notte del 19 si tenta un nuovo attacco al passo senza esito. Nella mattinata del 20 Rommel sale lui stesso al passo e prende in
mano il comando. Finalmente arriva la 10a corazzata. Un battaglione di bersaglieri motociclisti (Gruppo Bonfatti) inviato per una
strada sterrata in aiuto del gruppo MENTON per aggirare il passo. In questa situazione viene sperimentata in Africa la nuova arma
lanciarazzi NEBELWERFER (cugina delle katiusce russe) che spara a 7 km. Il panico s'impadronisce degli americani. Sul far della
sera quando il passo ormai sgombro, i carri tedeschi si scontrano con quelli avversari. Ne restano 28 americani sul terreno e 30
halftrack vengono catturati. Il 21 febbraio riprende la marcia e si formano due colonne, una in direzione di TEBESSA per il passo
EL HAMRA e Rommel stesso in testa all'altra con la 10a per THALA. Il maltempo continuava a favorire le mosse di Rommel.
Nel perimetro di THALA s'era gi schierata la 26 brigata corazzata della 6a divisione inglese. THALA fu presa poi persa; ormai solo
un velo di truppe alleate controllava la strada per le KEF: tutti i depositi sono fatti saltare e gli aerei che non possono alzarsi in volo
pure. Tutte le formazioni sono autorizzate dai comandi a sganciarsi evitando lo scontro frontale. I carri tigre e parte della 10a
restano ancora inattivi sulla direttrice di MAKTAR proprio ora che le sorti della battaglia possono far piegare dall'una all'altra
parte la vittoria. Le forze minori su TEBESSA non hanno progredito di molto: il mattino del 22 ci s'accorge che SBIBA stata
evacuata nella notte, per paura di una conversione delle truppe di THALA. La spinta propulsiva sta per esaurirsi dopo nove giorni.
Il contatto col nemico non c' e rinforzi stanno scendendo da nord: il bel tempo permette di nuovo le incursioni aeree. Nel
pomeriggio dopo un colloquio con KESSERLING si sospende l'operazione con l'ordine di ritornare alle basi di partenza.
"Monty non si preoccupava delle macchine, perch ne aveva in abbondanza, ma delle baionette come le chiamava lui che erano poi gli
uomini della prima linea, i soli e veri combattenti. Da calcoli fatti con tutta la logistica e i servizi i fanti veri propri in linea non
superavano mai il 25% !! della forza totale". Cos era stato a El Alamein e cos o peggio doveva essere la situazione se Churchill nelle sue
memorie il 10 febbraio 1943 scrive - Come avviene che sui 75.400 soldati Italo-tedeschi agli ordini di Von Arnim ben 62.100 siano
combattenti, 10.100 ai servizi e 3.200 appartengano all'aviazione?. Come avviene che ci siano 7 tedeschi combattenti di fronte a uno solo
non combattente, mentre da noi il rapporto quasi esattamente inverso ? - !!!
http://www.ibiblio.org/hyperwar/USA/USA-MTO-NWA/index.html#index la campagna vista dagli americani da novembre a maggio '43
22-25 FEBBRAIO Rommel rinuncia agli attacchi su Sbiba (21a divisione corazzata) e Thala (10a divisione corazzata), quando
cominciano ad affluire i rinforzi inviati da Alexander. Lattacco dellAsse ha causato 10.000 morti tra gli Alleati (pi della met
americani) contro i 2.000 dellAsse.
EPILOGO
Il solo II corpo USA usciva dai combattimenti molto provato dopo aver perso 5.300 uomini di cui 300 morti, secondo alcune fonti
pi di 200 carri armati, 500 semicingolati e automezzi pi cannoni e viveri. Le centinaia di mezzi catturati (vedi a lato) sarebbero
stati reimpiegati dai tedeschi che ne uscivano con un terzo delle perdite. Parecchi ufficiali Usa furono sollevati dall'incarico e un
nuovo generale arrivava ad assumere il comando: GEORGE S. PATTON JR. La musica cambiava. Il 23 febbraio mentre tutte le
unit tedesche ripiegavano ROMMEL veniva investito del comando del gruppo armate Africa. Ancora una volta lo vedremo
all'opera agli inizi di marzo con scarsa fortuna contro MONTGOMERY. L'11 marzo Rommel ritorner in Germania per curarsi, e
sar sostituito da Messe secondo gli accordi.
Il Comando del 5 Reggimento Bersaglieri Centauro ed i Btgg. XIV e XXII si erano trasferiti in gennaio a nord-ovest di Gabs, mentre il
XXIV Btg. e la 5 Cp Moto erano stati messi a disposizione della 5 Armata Tedesca. Il Col. Luigi Bonfatti), che ai primi di febbraio dispone
del solo XIV Btg. (Magg. Ceccotti), riceve lordine di portarsi al Km. 35 della rotabile Gabes-Gafsa, per partecipare alloperazione Brezza.
La colonna o gruppo Bonfatti dopo aver occupato Feriana e Thelepte, viene avviata da Rommel lungo il passo di Kasserine, per aggirare gli
americani da sentieri poco battuti. Tocca al Btg. di Ceccotti conquistare lobiettivo del Passo di Diesel Zebbensi. I soldati tedeschi presenti
allazione, presi da irrefrenabile entusiasmo, gridano: Bravi Bersaglieri. Le punte avanzate rischiano ora di perdere i contatti con la colonna
principale ferma a Kasserine. Il Col. Bonfatti salta in motocicletta e, con laiutante maggiore, un sottufficiale e un porta ordini, supera i propri
reparti e si spinge sulla pista Kasserine-Tebessa. Una raffica proveniente dalla retroguardia nemica in ripiegamento lo fulmina e vane sono le
ricerche per recuperarne la salma, la quale sar ritrovata giorni dopo.
La mattina del 21 febbraio 1943 scrive il Gen. Rommel mi recai sul passo di Kasserine.. Da Bulowius appresi che durante
lassalto lo slancio dei Bersaglieri aveva dato eccellenti risultati. Purtroppo il loro Colonnello era caduto in quellazione.
The 5th "Reggimento" in Africa: During the desert war of 1940 to 1943, six of the 12 Bersaglieri regiments fought in various formations and compiled an
excellent combat record. In Africa the 5th Bersgalieri Regiment was a component of the Centauro Armored Division. The Centauro Division was composed
of the:
After campaigns in Albania in 1940 and Yugoslavia in 1941, the Centauro Division arrived in Benghasi, North Africa in November of 1942. The Axis and
Italian situation in the desert was desperate by this time, with the destruction of most of the Italian and much of the German Africa Army at El Alamein just
completed. The Centauro was sent to Mersa Brega to join the remaining Italian forces in Africa. At this time the primary remaining Italian formations were
the La Spezia and newly reinforced Giavanni Facisti Infantry Divisions, the newly arrived Centauro Armored Division and the Ariete Battle Group (composed
of the remnants of the surviving XX Italian Corps from El Alamein). The Centauro Division and 5th Bersaglieri Regiment fought throughout the remaining
six month Tunisian Champaign against U.S., British and Free French forces, until the eventual Axis surrender on May 14th, 1943. The unit was engaged in
numerous combats and several larger battles, with the high and low points outlined below. The 5th Bersaglieri Regiments most notable victory came during
the February 13th to 22nd period of 1943, when portions of the Centauro Division, including the 5th Bersaglieri Regiment, were incorporated into the DAK
Assault Group.
This unit was a typical ad hock formation of the time for the Axis, composed of 53 panzers from the DAK 15th Panzer Division, 23 M-14 tanks from
Centauro, 2 Italian artillery battalions, the three light infantry battalions of the 5th Bersaglieri Regiment, and a group of attached Italian Semoventi assault
guns. On February 19, 1943 this Axis formation was ordered to capture Kasserine Pass from elements of the U.S. 1st Armored Division. On February 20th,
during the opening attack on the key American position of the town of Djebel, the 5th Bersaglieri Regiment made a frontal assault on the U.S. positions that
lasted most of the morning and finally carried the position, loosing the Regimental commander in the process. This action cracked open the Allied defenses,
opening the road to Thala and Tebessa. By midday the accompanying Axis armored units poured through the pass, routing U.S. forces into one of the worst
U.S. defeats of the Tunisian Champaign. The 5th Bersaglieri Regiment was complimented for their lan by General Bulowius, commander of the DAK
Assault Group, who sighted their actions as the instrumental event of the Axis victory.
LA VICENDA AGNELLI -
http://cavalleriaitaliana.dns1.us/pdf/reparti/lodi/LibroLodi/Cap.pdf/C14.pdf
...Il nucleo esplorante del sottotenente Gianni Agnelli, messo alle dirette dipendenze delComando tedesco, pur vivacemente contrastato, il 14 febbraio 1943 tagliava limportantissima
arteria Gafsa - Sbeitla allaltezza del Gebel Majoura. In tale circostanza lufficiale si distingueva per energia e determinatezza s da guadagnarsi una Croce di Guerra, la cui motivazione
diceva: Comandante di coppia autoblindo in azione di ricognizione, ripetutamente mitragliato a bassa quota da numerosi apparecchi nemici, reagiva tenacemente continuando nellazione
malgrado che il suo mezzo fosse stato colpito ed immobilizzato. Rientrato alla base, ne ripartiva per continuare la missione raggiungendo per primo ed interrompendo unim portante rotabile".