Sei sulla pagina 1di 2

L'ULTIMA

BATTAGLIA
Cosi il Colonnello Nelson De Mellodel 6 Reggimento
della Fora Expedicionaria Brasileira (FEB), intimava la
resa ai resti tedeschi della 148a Divisione di fanteria (ma
in zona c'erano anche i resti della 90a Panzerg. e della
334a) nella zona di Respiccio di Fornovo Taro.
Il Brasile in guerra http://www.storiain.net/arret/num131/artic3.asp

I Bersaglieri Repubblicani chiudono il conflitto

"Intimo-vos a render-vos incondicionalmente....... Estais completamente cercados e


impossibilitados de qualcher ritirada

Vi intimo la resa incondizionata al comando delle truppe regolari dellesercito


brasiliano, che sono pronte ad attaccarvi. Siete completamente circondati e
nellimpossibilit di qualsiasi ritirata. Chi vi intima il Comandante dellavanguardia
della divisione brasiliana che vi accerchia. Aspetto, entro il termine di due ore, la
risposta al presente ultimatum.
Piantina http://www.lib.utexas.edu/maps/historical/po_valley_spring_1945.jpg

Lunica unit italiana del gruppo di Fretter Pico (148a) era la Divisione Bersaglieri Italia del Gen.
Mario Carloni. Quanto vado a raccontarvi avvenne il 26 aprile del 1945 tra Fornovo e Collecchio, a
sud di Parma, lungo la statale 62 della Cisa nella Val di Taro.

e a cobra fumou! e il cobra fum

Il 6reggimento FEB e la sacca di


Fornovo
http://www.itsosgadda.it/fornovo/Sacca/Galleria/Search.asp

La storia della Feb attraverso una raccolta di figurine


http://www.brasilcult.pro.br/historia/historia.htm

"Partecipare alla guerra fu l'unica maniera per uscire da


una situazione difficile a seguito di pressioni interne e
degli Stati Uniti - sostiene il giornalista e storico
brasiliano William Waack. Il presidente del Brasile
Getulio Vargas aveva diretto lo Estado novo, una forma
di populismo che tentava di ricalcare politicamente il
corporativismo europeo di quegli anni e di mettere in
Brasile solide basi per uno sviluppo industriale nazionale.
Soltanto un allineamento con gli Stati Uniti avrebbe per
potuto favorire questo progetto.

"Antes da FEB partir para a Itlia, dizia-se que era "mais fcil uma cobra fumar do que a FEB embarcar" prima di
partire per l'Italia si diceva che era pi facile vedere un cobra fumare che la FEB imbarcarsi....per smentire le malelingue il cobra
fum

Lavanguardia brasiliana era gi arrivata al Fiume Taro (Medesano di Parma) tagliando virtualmente lo sbocco in pianura a circa
15.ooo uomini provenienti dal fronte tosco-emiliano (Luningiana). Il comando Brasiliano attestato a Montecchio Emilia e S.
Polo dEnza (RE), al confine con la provincia di Parma, era convinto che la guerra fosse gi finita. La sollevazione generale cera
gi stata nell'Italia del Nord e si diceva che i tedeschi in zona stessero gi trattando la resa coi partigiani delle brigate Garibaldi
135, 12, 78, 31a. La sera del 26 in piazza si era fatta festa. Si ball e cant fino a tarda notte, alzando anche il gomito. Poi nella
notte i cannoni tornarono a tuonare. Un battaglione bersaglieri repubblicani, uno di alpini con appoggio tedesco cercarono di
aprire un varco verso la Via Emilia a Medesano ancora poco presidiata. Assonnato ancora dalla baldoria della notte precedente
tutto il comando brasiliano salt sui mezzi e cos fecero i soldati, all'allarme. Non era finita. Intanto i piccoli progressi tattici dei
Bersaglieri andavano a sbattere su rotabili sempre pi infestate da camionette dei reparti alleati che reagivano e chiamavano
rinforzi. Sulla Via Emilia gli alleati e i brasiliani erano gi oltre Parma, di molto. La sera del 27 il Gen. Carloni ebbe un colloquio
con Otto Fretter Pico che si disse disposto a trattare, ma gli ultimi ordini dalla Germania parlavano di accettazione della resa a
patto che tutti i comandanti delle unit dipendenti fossero d'accordo. Il mattino del 28 a Fornovo Taro ebbe luogo la riunione e
nessuno dissent. Don Alessandro Cavalli parroco di Neviano de Rossi sera gia recato con un messaggio al Caseificio Arduini di
Lultimo a presentarsi, il giorno 30, in coda ai prigionieri sfiniti, fu il Respiccio, ma i tedeschi lo avevano respinto dicendo che serviva una proposta scritta (vedi sopra in alto). Alla scadenza delle due
vecchio generale richiamato Otto Fretter Pico, comandante la 148 ore i brasiliani aprirono il fuoco. Nel pomeriggio sventolando un drappo bianco, giunse davanti alle posizioni degli assedianti il
divisione tedesca, quasi omonimo e contemporaneo del veterano di maggiore Khun, capo di Stato Maggiore della 148 Divisione di fanteria, accompagnato da due ufficiali, col mandato di trattare le
Russia Maximilian, che in tal modo certificava simbolicamente la
condizioni della resa. Il colonnello Brasiliano De Mello gli rispose deciso che la resa non era trattabile, era incondizionata, ma
consegna di tutti i suoi uomini.
garant che soldati e ufficiali sarebbero stati considerati, come prescritto dalla convenzione internazionale, prigionieri di guerra a
tutti gli effetti. Ancora qualche ora di scambio di parole sulle rispettive posizioni, infine alle 23,45 la resa firmata in una casa di
Pontescodogna. Le armi tacquero del tutto dalle 5,20 del giorno dopo, 29 aprile. Negli accordi di resa la precedenza veniva data
ai feriti. Tra la massa di uomini e materiali che incolonnati si arrendevano gettando le armi nel fossato, si fece largo una colonna
di autoambulanze ed altri veicoli con 800 feriti tedeschi che, giunta alle ore 13 a Pontescodogna, venne fatta proseguire con scorta
fino a Modena, per i ricoveri gravi.

La fine della guerra mise Getulio Vargas in una posizione incerta,


che si concluse con la sua deposizione nell'ottobre 1945 e cre
linstabilit degli anni successivi fino ai giorni nostri. Per i primi 5
anni si pot assistere a un certo recupero della vita democratica nel
paese Dopo cinque anni di volontario esilio nella sua citt natale
Vargas ritorn sulla scena per essere nuovamente eletto presidente
con l'entusiastico appoggio dei sindacati, della borghesia industriale e
di settori nazionalisti dell'esercito che vedevano in lui un bastione
contro la penetrazione economica Usa. La sua maggiore creazione fu
il monopolio statale del petrolio, la Petrobrs. Una crescente
opposizione dell'oligarchia e degli Usa cre una situazione di stallo
che spinse Vargas a scegliere il suicidio !!. Nel 1964 il colpo di

stato di Castelo Branco un febiano che aveva combattuto


sui monti di Montese.

Alle 14 dello stesso giorno 29 si present al comando brasiliano il generale Mario Carloni comandante della Divisione Bersaglieri
Italia, unitamente al suo Stato Maggiore composto da una decina di ufficiali. Cos nelle sue parole alle ore 14 al punto dove mi
attendeva un ufficiale superiore brasiliano. Laccoglienza fu cortese. Furono scambiate poche frasi e poi fui presentato a un generale
che era stato incaricato di accompagnarmi al campo di concentramento americano di Firenze. Mi fu lasciata la pistola in segno di
riconoscimento e secondo lusanza. Il mattino successivo raggiunsi Scandicci, poi Boboli dove concentravano diversi alti ufficiali,
Graziani compreso (Graziani era stato catturato a Milano, ma viene dato per detenuto anche a Roma Cinecitt).
Il Brasile era entrato in guerra in maniera del tutto anomala. Nel 1937 per conservare il potere, minacciato soprattutto dai liberali,
il presidente Getulio Vargas promosse un colpo di stato instaurando lo "Stato nuovo", dittatura di orientamento fascista,
centralizzata, nazionalista e industrialista con simpatie per lasse. Nel 1940 accenn alla possibilit di costruire anche unindustria
siderurgica con lappoggio della tedesca Krupp. Gli Usa non ancora in guerra ma gi impegnati non volevano fianchi scoperti. Il
Brasile contava oltretutto per la sua posizione nelle rotte dellatlantico meridionale sulla via del Capo di Buona Speranza e per le
sue materie prime. Dopo una forte pressione del Presidente nordamericano Franklin D. Roosevelt, Vargas decise di concedere le
coste del Rio Grande del Nord (per basi aeree e navali) in cambio di una donazione di 20 milioni di dollari che avrebbero aiutato
la costruzione della CSN Compagnia Siderurgica Nazionale*. (Negli anni 90 si scopr negli archivi segreti degli Stati Uniti che
lesercito americano era pronto ad uninvasione limitata in Brasile nel caso il Presidente Vargas non avesse accettato la
collaborazione). La reazione dei sottomarini tedeschi fu immediata e dopo il recupero di Midway i Brasiliani decisero lentrata in
guerra a fianco degli alleati (23/8/42).
http://www.exercito.gov.br/VO/168/feb.htm s 22h00, aproximadamente, trs
parlamentrios alemes, comandados pelo chefe do Estado-Maior da 148 Diviso de
Infantaria (148 DI), major W. Kuhn, cruzaram as linhas brasileiras, na regio de
Gaiano. Conduzidos presena do coronel Nelson de Mello, declararam-se

autorizados pelo comandante da 148 DI, general Otto Fretter Pico, a negociar a
rendio. O major Kuhn declarou que a tropa alem compreendia a 148 DI e
remanescentes da Diviso Bersaglieri Itlia e da 90 Diviso Panzer, totalizando cerca
de 16.000 homens, 4.000 animais e 2.500 viaturas, das quais 1.000 motorizadas.
Aproximadamente 800 feridos aguardavam socorros urgentes.Diante da importncia
do fato, o coronel Nelson de Mello dirigiu-se ao comandante da FEB, general
Mascarenhas de Moraes, que designou os coronis Brayner e Castelo Branco para o
encaminhamento das negociaes em termos incondicionais. Reiniciados os
entendimentos, ficou estabelecido que a Artilharia brasileira cessaria fogo no dia 29
de abril e que as unidades alems se apresentariam aos postos de coleta de
prisioneiros, organizados em Pontescodogna e Segalara. Tendo como comandante da
linha de fogo da 2 Bateria do III Grupo da FEB,"Grupo Souza Carvalho", o tenente
Raposo, as peas a cargo dos sargentos Joaquim Matheus e Luiz Pedrozzelli executaram a ltima rajada da Artilharia brasileira
em campos da Itlia 01h45 de 29 de abril de 1945. s 18h30, apresentou-se o comandante da Diviso italiana, general Mario
Carloni. O general Zenbio da Costa foi designado para escolt-lo at Florena. O ltimo militar a se apresentar, ao anoitecer do
dia 30 de abril, foi o comandante da 148 DI, general Otto Fretter Pico.

Col. Castelo Branco, HUMBERTO DE ALENCAR

(Fortaleza 1897 - Brasilia 1967). Nel 1943 fu addestrato negli Usa


in vista della partecipazione brasiliana alla seconda guerra
mondiale. Dal luglio 1944 fu ufficiale di stato maggiore in Italia.
Capo di stato maggiore dell'esercito nel 1963, cospir contro il
governo costituzionale di Joqao Goulart. Con il golpe del 1 aprile
1964 fu designato dalla giunta militare presidente della repubblica.
Condusse all'interno una dura repressione e all'estero
l'allineamento agli Usa.

Nellitinerario della FEB figurano le sanguinose battaglie di Monte Castello nel bolognese e la conquista di Montese (14/4/1945) in
provincia di Modena. Le tappe sono ricordate in sedici siti con monumenti, cippi e lapidi. I caduti nella campagna dItalia furono
ufficialmente 465 (cifra che studiosi considerano largamente per difetto, molti furono sepolti a Pistoia S. Rocco poi traslati), i
feriti 2722, i prigionieri 35, i dispersi 16. Diversi ufficiali e soldati contrassero matrimonio con ragazze della nostra montagna. In
Brasile la campagna dItalia annoverata tra le glorie della Nazione e le sue pagine sono mantenute aperte dalla associazione dei
veterani della FEB. Piccolo Museo a Montese di Modena http://www.museo.comune.montese.mo.it/web_italiano/PP05.htm

*Dalla relazione annuale di C. C. MARSHALL Capo di S.M. Washington, D. C. 1/7/43 7. Stretta collaborazione col Brasile
Nel marzo 1942 ottenemmo verbalmente dal Brasile il permesso di stabilire impianti aerei a Belem, a Natal, ed a Recife, che permettevano il transito limitato di apparecchi militari e lo
stazionamento di personale tecnico dell'aviazione militare americana nel Brasile. L'accordo fu poi confermato per iscritto, col permesso di costruire ulteriori impianti e di inviare personale
americano nel Brasile nord orientale. La stretta collaborazione col Brasile in questo campo ha avuto immensa importanza per lo sviluppo della nostra forza aerea in Europa e nell'Africa
settentr.

MONTE CASTELLO
Dalla occupazione preliminare di quota 670, meglio conosciuta come
Torre di Nerone si pass ad una vera e propria operazione per la
conquista di Monte Castello, un'impervia collina alta 887 metri posta tra
la congiunzione della divisione brasiliana e la Task Force. La presa di
Monte Castello avrebbe permesso alle unit alleate di poter sferrare un
attacco al Monte Belvedere - quota 1200 - che rappresentava la chiave
dell'intero settore. Fu cos che nella notte tra il 28 ed il 29 novembre il
I/1 (magg. Uzeda), il III/11 (magg.Candido) e il III/6 (magg. Nobrega)
con l'appoggio dell'artiglieria, sotto il diretto comando del gen. Cordeiro
de Faria, iniziarono la manovra verso l'obiettivo. Fin dalle prime ore per
fu chiaro che l'intento sarebbe fallito. Le unit giunsero al contatto con i
tedeschi in maniera disgregata e in poche ore persero 190 tra morti, feriti
e dispersi. I tedeschi accortisi della debolezza del fronte a loro volte
erano penetrati tra le linee creando lo scompiglio. Solo a partire dal 5
dicembre la linea difensiva fu pienamente ristabilita e torn ad una certa
normalit.

Com'era arrivata in linea la forza Brasiliana (FEB)

Gli Usa avevano deciso di armarli e addestrali, ma fin da subito si vide che questa era un'impresa approssimativa, poich non avevano tempo e risorse per
una simile operazione. Anche per i fucili vennero rifilati (si cerc di rifilare) dei vecchi modelli 1903 quando gli italiani avevano il 1891 rinnovato. Il primo
scaglione delle truppe brasiliane sbarc il 16 luglio 1944 nel porto di Napoli e fu subito trasferito con autocarri in una vicina area destinata alla prima fase
dell'addestramento o acclimatazione Pass quasi un mese inconcludente per mancanza di armi e dotazioni da campo. Il 18 agosto cominci un nuovo
trasferimento nei pressi di Vada (Livorno) e l'indomani arriv, proveniente dalla 5 Armata, il reparto istruttori: ufficiali e uomini di truppa dalla prima linea
per completare con le prove sul campo il periodo stabilito di 3 settimane. Una spiacevole sorpresa fu lo scoprire che quasi nessuno sapeva guidare. Per
tutto il periodo di guerra questi autisti improvvisati fecero decine di futili incidenti. Finalmente poi a fine agosto dalla P.B.S. (Peninsular Base Section)
giunsero a Vada i camion carichi di materiali: fucili, mitragliatrici, radio, elmetti, uniformi, borracce, ecc. A quel punto molti credettero che i brasiliani
fossero pronti ma gi dai primi giorni di settembre apparvero subito evidenti le carenze nell'addestramento (il primo caduto fu per fuoco amico). I primi
reparti brasiliani furono inseriti nella 45 Task Force americana (che era una formazione assai eterogenea che andava a sostituire per il periodo di riposo la 1
corazzata del generale Vernon Prichard), composta da americani bianchi (598 battaglione di artiglieria da campo USA), americani di origine giapponese (il
100 battaglione fanteria nippo-americano del 442 gruppo da combattimento), americani neri (370 reggimento di fanteria della 92 Divisione USA
"Buffalo"), britannici (un reparto di contraerea) e i brasiliani del 6 Reggimento. Durante la notte tra il 29 ed il 30 settembre gli uomini del magg. Nobrega
(III/6) raggiunsero la zona di Pescaglia-Borgo a Mozzano e sostituirono gli effettivi di colore del III/370 (92 divisione USA). Non si accorsero per che
da Barga i tedeschi se ne erano andati da giorni (4/10). Queste terre di nessuno
diventavano poi terreno per i partigiani coi quali spesso la Feb collaborava. Dopo il
brusco fallimento dell'Operazione "Olive", tutta la forza venne messa in linea per
sostituire unit (88) esauste da 2 mesi di fronte. Fu cos che nei primi giorni di novembre
il generale Mascarenhas de Moraes trasfer il comando generale della FEB dalla base di
Pisa a quella di Pistoia, mentre il P.C. (Posto Comando) Avanzato fu spostato dal piccolo
centro della Valle del Serchio, Borgo a Mozzano, a Porretta Terme.

Il Brasile pag enormemente la sua scelta di


partecipare al conflitto. Estromesso dalle trattative
per i risarcimenti di guerra dovette pagare
interamente il prestito di guerra che gli Stati Uniti
avevano accordato a Vargas nel 1942. L'ultima rata
dei 361 milioni di dollari giunti in Sudamerica fu
pagata il 1 luglio 1954. Certamente l'amarezza per
il torto subito dagli ex-alleati non aliment tentativi
di facili ritorsioni verso i vecchi nemici. Il governo
di Rio de Janeiro, che aveva confiscato all'inizio
della guerra tutti i beni dei paesi e dei cittadini
tedeschi, italiani e giapponesi, super ogni rancore e
restitu tutti i beni sequestrati ai legittimi proprietari.
Dal febbraio 1945 la FEB aveva ricevuto anche
l'appoggio del gruppo aereo brasiliano - F.A.B.
(Fora Aerea Brasileira) - dotato di cacciabombardieri P-47 ceduti dagli Stati Uniti.

Il col. Mathewson, parl nel suo diario di "situazione critica" per il Corpo di Spedizione
brasiliano che nel mese di novembre aveva perso ben 340 uomini (48 morti, 289 feriti e 3
dispersi). La mattina del 12 dicembre ci riprovarono ma non and meglio. I brasiliani
subirono 250 perdite (tra questi ben 49 morti) e l'ordine perentorio da parte degli
americani di rinforzare le posizioni e lasciar passare l'inverno. Lo stesso Vargas richiam
in patria il capo di stato maggiore De Lima Brayner, mentre la stampa diffondeva notizie
sulla disfatta. Gennaio 1945: discussioni fra brasiliani e con gli Usa per lo scarso
appoggio dato fino a quel momento. Febbraio - Operazione "Encore": Monte Belvedere
rimaneva la quota pi importante del settore con Monte Castello a fare da cerniera su un
punto cardine. Il 19 febbraio fu sferrato l'attacco che - seppur tra mille difficolt condusse i brasiliani a conquistare la vetta. In Brasile la conquista venne festeggiata e
ancora oggi rappresenta un vanto militare di tutto rispetto. Il 14 aprile alle ore 09.45
tutto il settore centrale della Linea Gotica si mosse in avanti dopo un intenso fuoco delle
artiglierie e gli attacchi a volo radente degli aerei alleati. I primi reparti ad avanzare
furono i reggimenti della 10 divisione da montagna che occuparono in poche ore le
posizioni di Castel d'Aiano. I secondi a partire dalle linee furono gli uomini della 1
divisione corazzata che presero Susano e Vergato. Alle ore 10.15 si mossero anche gli
uomini della 1 divisione di fanteria brasiliana che dovevano prendere Montese, poi Zocca. I tedeschi in rotta cercarono la fuga ungo la valle del Panaro
verso Vignola e la pianura a ovest di Bologna. Nellinseguimento, essendo i brasiliani inferiori per mezzi di trasporto necessari, attivarono una piccola task
force che requis tutto quello che rotolava su ruote. Il gruppo celere costituito prese il nome dal suo comandante e divenne "Grupamento Coronel Nelson
de Mello" e fu composto dal II/6 e dal II/1 fanteria, da una compagnia di obici del 6, da quattro plotoni di carri armati americani del 894 battaglione e da
unit di sanit, trasmissioni e genio.

La corsa brasiliana lungo la strada fondovalle


Panaro poi la pedemontana parrallela alla Via
Emilia terminava a Montecchio, nelle colline
reggiane, il 25 aprile 1945. Da qui parte il
racconto in testa

Il 4 luglio 1945 la FEB ricevette l'ordine di spostarsi nei pressi di Napoli per iniziare le operazioni preliminari di imbarco per il rimpatrio. Il
presidente Vargas temendo l'arrivo di un eroe di guerra e di 25.000 soldati ben armati e ben addestrati decise di "seppellire" la memoria e i
febiani. Il gen. Mascarenhas de Moraes fu rimpatriato in aereo e pochi giorni dopo, il 23 luglio, fu inviato in Per per una missione diplomatica
che lo tenne lontano dal paese. Poche ore prima della partenza i soldati brasiliani ricevettero il congedo. Rientravano da civili disarmati. Al loro
arrivo il Ministro della Guerra ordin che entro 8 giorni dallo sbarco le divise, i distintivi con il Cobra e lo stemma della 5 Armata dovevano
scomparire per sempre dal Brasile.
HOME R.S.I.

Potrebbero piacerti anche