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LA BRITISH-ITALIAN LEGION DEL 1855-1856

di Virgilio Ilari 23 agosto 2012 per Risk

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L'ultima dichiarazione di guerra la facemmo il 15 luglio 1945, contro il Giappone: c'era infatti un progetto dello Stato Maggiore di contribuire alla battaglia finale con una nuova Armir reclutata tra i nostri prigionieri negli Stati Uniti e inquadrata dagli stessi invitti generali che ce li avevano portati. Quando Togliatti lo seppe, comment: "furbi i militari, vogliono rifare la Crimea!". La Crimea, o, come si diceva all'epoca, la Questione e la conseguente Guerra d'Oriente, fu all'origine dell'Italia unita, perch il Piemonte

ricevette allora dalle due maggiori potenze mondiali il rango e il mandato di stabilizzare in via permanente la turbolenta Penisola Centrale del Mediterraneo. Ma quel mandato non l'avrebbe avuto se la Crimea non fosse stata al tempo stesso una fase speciale della guerra mondiale 1848-1878 [l'"anello mancante" tra le due del 1792-1815 e del 19141945, per certi aspetti simile a quella in corso dal 1990] e l'inizio di una rivoluzione copernicana dei precedenti blocchi geopolitici. Fu allora, infatti, che l'Inghilterra cominci il percorso verso la rottura della secolare alleanza protestante con il mondo germanico e l'intesa con una Francia ormai indebolita e subalterna, dando vita al nucleo dell'Occidente moderno, ossia la somma dei due maggiori e ultimi imperi europei, svenati nel 1914 ed incassati nel 1942 dal creditore americano. Talora, accecati dal nazionalismo e dalla tentazione gioachimita di un mondo diverso, dimenticammo la costellazione geopolitica in cui brillava la nostra stella, e ci illudemmo di liberarcene inventandoci un nostro disastroso Sonderweg tra Terzo Reich, Unione Sovietica e Terzo Mondo. Pensammo nientemeno di esserci riusciti quando Enrico Mattei e i Mau-Mau della Farnesina si permisero il lusso di celebrare il centenario della Crimea silurando il ministro liberale che voleva sbarcare a Suez e armando poi il Fronte di Liberazione Nazionale algerino. Ci vollero Sigonella, e la fine di Craxi, sepolto esule nel tricolore palestinese, per farci comprendere la differenza tra quella che a Washington giudicarono nel 1956 una divertente baruffa di botoli europei e quello che trent'anni dopo avvertirono invece come un rabbioso morso al polpaccio del padrone. Qualche settimana fa, una delle soldatesse di guardia alla Stazione di Trastevere, veterana delle nuove Crimee, mi ha assicurato con affabile orgoglio di essere un bersagliere italiano e non un rifleman di Sua Maest Britannica, come invece m'era parso dal bizzarro piumetto a spazzola che il suo reggimento porta adesso sul nuovo copricapo "afghano". Mi sovvenne allor dei torinesi, quando, la sera del 20 febbraio 1856, videro sfilare verso Porta Susa 500 redcoats italiane che intonavano, "as well as they could", il difficilissimo God save the Queen. In quel momento il corpo di spedizione sardo (un terzo dell'esercito e l'intera flotta) era in Crimea da otto mesi e Cavour, mollato da Massimo d'Azeglio, era appena partito disperato per Parigi, convinto che il Piemonte non sarebbe stato ammesso al tavolo della pace, dal momento che la tormentata adesione all'alleanza anglo-francese (12 gennaio 1855) era avvenuta, per non provocare l'Austria, con rango meramente ausiliario. Il contingente previsto era di 15.000 uomini (un terzo in pi del massimo di cui siamo ora capaci) e in realt ne erano partiti 24.000, contando marinai e riserve. Le perdite in combattimento erano state al

livello delle Crimee odierne (31 alla Cernaia), ma l'Ossario italiano di Kamari raccolse nel 1882 pure i resti di altri duemila morti di colera [dal che si vede quanto decisivo sia poi stato, per rendere socialmente sostenibili le guerre umanitarie, il progresso della sanit militare, rinnovata proprio allora da Florence Nightinghale]. Oggi le armate internazionali sono pasticci di passeri e d'elefante, perch le legioni imperiali bastano da sole e le coorti dei volenterosi sono meri gettoni di presenza. Allora, per, i numeri contavano e l'Inghilterra, non volendo introdurre la coscrizione, dovette raddoppiare le forze terrestri con milizia, ausiliari (20.000 turchi e 15.000 piemontesi) e mercenari. La proposta di formare una legione straniera temporanea fu avanzata dal principe consorte Alberto l'11 novembre 1854, proprio a seguito delle gravi perdite subite ad Inkermann. La legge, approvata il 26 aprile 1855, consentiva di arruolare per la durata della guerra 10.000 tedeschi, 5.000 svizzeri e 5.000 italiani. In pratica si spese oltre un milione di sterline per arruolarne la met, e nessuno raggiunse il campo di battaglia. La British-German Legion, reclutata negli stati minori del Bund, fu formata in Inghilterra e inviata sul Bosforo. A pace fatta, caduta l'idea di cederli alla Compagnia delle Indie Orientali, 2.300 legionari accettarono di trasferirsi come contadini militarizzati nella Colonia del Capo. Le altre due legioni furono entrambe reclutate tra i reduci di tutte le cospirazioni e guerre civili d'America e d'Europa. Il reclutamento degli svizzeri, pur vietato dalla confederazione, non suscit tuttavia allarmismi internazionali, e i conservatori lo considerarono semmai un utile spurgo di asociali. Cominci dunque a maggio, contemporaneamente a quello dei tedeschi, con un centro di raccolta in Francia e un altro a Domodossola, da dove venivano trasferiti via Genova in Inghilterra e di qui a Smirne, dove rimasero fino alla pace. Gli italiani, invece, non furono solo raccolti ma pure addestrati in Piemonte, suscitando da un lato la speranza e dall'altro il timore che la legione venisse usata per sollevare Milano, Roma, Napoli o Palermo. A rafforzare i sospetti austriaci concorse pure la diversa enfasi del governo inglese sui precedenti storici delle legioni tedesca e italiana. Infatti, mentre la tedesca fu presentata come l'erede ideale della gloriosa King's German Legion di Wellington, non si fece parola dell'Italian levy del 1812-1816, creata da Lord Bentinck per fare concorrenza a Wellington sollevando contro Napoleone la "Peninsula" centrale del Mediterraneo. Dimenticare la vecchia legione "reazionaria" sostenuta pure dagli austriaci [alla quale dedicheremo un altro articolo sul prossimo numero di Risk] implicava che la nuova fosse di segno politico opposto. Vi furono del resto esitazioni e contrasti pure in Inghilterra, tanto che la nomina del "comitato di formazione" slitt al 25 luglio. La notizia, comunicata alle Camere il 30, fu subito ripresa con apprensione dalla

Gazzetta del Tirolo Italiano (Trento) e dal Vero amico di Roma e il 10 agosto Sir George Bowyer (1811-1883), un deputato liberale che nondimeno difendeva gli interessi cattolici e della Santa Sede, accus il governo di voler usare la legione per ingerirsi negli affari interni degli stati pontificio e borbonico. La sferzante replica di Lord Palmerston, che i guai dei due governi, sordi ai moniti britannici, erano solo il prezzo del despotismo e delle mancate riforme liberali, fu ripresa con soddisfazione dal Protestant Magazine. Sei giorni dopo ci fu la Cernaia e Il Piemonte del 21 agosto enfatizz l'alleanza e la legione anglo-italiana, futura scuola militare della nazione. Secondo l'Economist del 1 settembre pure i conservatori cominciavano a riconoscere che il Piemonte stava diventando affidabile e che qualcosa doveva cambiare in Italia; e la legione era appunto menzionata tra i segnali di novit. La tesi del miracolo sardo fu sviluppata in un reportage dal Subalpine Kingdom del giornalista Frederick Bayle St John (1822-1859), secondo il quale il fiasco del 1848 era dovuto ad un re lugubre e digiuno di arte militare, al sabotaggio degli ufficiali, in maggioranza reazionari e austriacanti, e al carattere dinastico e non nazionale delle guerre sabaude, famigerate per tradire sempre gli alleati. In Crimea, per, i sardi avevano superato perfino gl'inglesi: e non solo grazie alle riforme del ministro Lamarmora, ma perch per la prima volta combattevano per una causa nobilmente disinteressata, quella dell'umanit, riscattando cos la vergogna di essere stati i volenterosi carnefici dell'abominevole mostro corso. Incaricati di formare la legione erano il plenipotenziario a Torino, il raffinato sir James Hudson (1810-1885) amico di Massimo D'Azeglio, e il colonnello Henry Percy (1817-1877), che aveva meritato la Victoria Cross a Inkermann, coadiuvati dal nizzardo Ignazio Ribotti di Molires (1809-1864), gi discusso generale dell'insurrezione siciliana, e da Ferdinando Augusto Pinelli (1810-1865), autore di una buona Storia militare del Piemonte e futuro castigamatti della resistenza borbonica. Erano previsti 4 e poi 5 reggimenti e i primi due depositi furono aperti in settembre a Novara e a Chivasso. Ma proprio allora Percy si dimise e il sostituto, un anodino Costantine Read, arriv solo in gennaio. Cos l'11 ottobre il principe Alberto scrisse acidamente di essere "very glad" che la legione italiana fosse abortita subito, tanto alla fine sarebbe stata di sicuro un fiasco. I volontari per affluivano, tanto che a Susa fu aperto il deposito del 3 reggimento bersaglieri ("rifle"). I reggimenti erano comandati da un acquarellista preraffaellita, Sir Coutts Lindsay (1824-1913), e due militari di carriera, Edwyn Sherard Burnaby (1830-1883) e William Henry Beaumont de Horsey (m. 1915). Costoro divennero generali e Burnaby anche deputato conservatore: Percy, terzogenito del duca di Northumberland, non eredit il titolo, ma fu pittore, generale e deputato.

Chirurgo capo era Joseph Sampson Gamgee (1828-1886), pioniere della chirurgia asettica e inventore di un cotone assorbente per il drenaggio. Il commissario, Edward Barrington de Fonblanque (1821-1895), scrisse un trattato di amministrazione militare: ma il comitato parlamentare sulle forniture militari non riusc in seguito ad appurare perch diavolo la ditta Isaac & Campbell di St-James street avesse vestito gli italiani, e allo stesso prezzo delle normali giacche rosse, in "beautiful, very superior" uniformi scarlatte. Oltre Ribotti e Pinelli, italiani erano i maggiori Nicola Arduino, Evasio Candiani d'Olivola e Giuseppe De Foresti, e quasi tutti i 130 quadri inferiori, inclusi tre aiutanti, otto chirurghi, due infermieri e due cappellani. Ne ritroviamo poi qualcuno fra i Cacciatori delle Alpi del 1859, e tra questi l'unico famoso fu Carlo de Cristoforis (1824-1859) l'autore di Che cosa sia la guerra, caduto nei combattimenti sul Lago Maggiore. . I problemi vennero dall'incauta se non provocatoria location di Novara, pullulante di fuoriusciti lombardi, che il 6 febbraio 1856 celebrarono con un tumulto il terzo anniversario dell'insurrezione proto-socialista di Milano (sabotata dai mazziniani). Pur non avendo mandato truppe, l'Austria era formalmente alleata contro la Russia e il governo sardo dovette dare una calmata ai legionari. Emerse che i birichini avevano trafugato armi, prese in custodia da un deputato di sinistra, e che intendevano marciare su Milano. Sedici redcoats finirono al fresco, e i reggimenti, subito arretrati il 1 a Chivasso e il 2 a Susa, arrivarono il 6 marzo a Genova, in attesa del trasporto Great Britain che doveva portarli a Malta. Cazziato da Lord Clarendon, Hudson difese con la boccuccia a cuore i suoi ragazzi ingiustamente calunniati, e Palmerston rispose spudoratamente a Bowyer che il complotto a Novara c'era stato, s, ma di agenti austriaci che cercavano di far disertare i legionari. Sull'Illustrated London News del 22 marzo comparve (p. 293) una rassicurante pseudo veduta della "Review of the British Italian Legion at Novara", ora in vendita su e-bay [oggi la stampa pubblica del resto bufale peggiori]. Al passaggio del Great Britain la gendarmeria pontificia fece cordone sul litorale, ed era saggia, perch il 20 marzo, dieci giorni prima della firma della pace di Parigi, Cavour almanaccava di utilizzare i legionari, una volta congedati dal servizio inglese, per liberare la Sicilia e annetterla al Piemonte. Malta, del resto, era la centrale insurrezionale delle Due Sicilie diretta da Nicola Fabrizi, senza contare che la legione faceva gola pure al partito murattista appoggiato da Napoleone III. Alloggiati al Forte Manoel, e decimati dal colera, i legionari facevano intanto il comodo loro: legnarono un frate che li aveva rimproverati di bestemmiare, tumultuarono per le strade della Valletta inneggiando all'Italia e il 7 maggio accopparono il poliziotto Caruana ("padre di undici figli", come non manc di sottolineare il Vero Amico).

Si decise allora di affrettare il congedamento, complicato per dal rifiuto dei governi reazionari di riprendersi gli espatriati. Lo stesso Piemonte fece sbarcare a Genova solo i propri cittadini, e Cavour respinse l'accusa di aver concesso passaporti ai 44 svizzeri reduci dalla legione italiana. In settembre restavano ancora tutti gli ufficiali (158) e un terzo della truppa (783), che furono imbarcati sul Tudor diretto a Liverpool. In vista della Sicilia il capitano calabrese Francesco Angher (1820-1879) tent invano di indurre i compagni ad ammutinarsi e sbarcare: fu arrestato e fatto passare per pazzo per evitargli la fucilazione. Da Liverpool alcuni proseguirono sul Tudor per il Canada, ma il grosso sost in Inghilterra: 450 a York, il resto a Burnley e Ashton. I migliori si trovarono un lavoro e il conte Vincenzo Sabatini Bonafede (1830-96), futuro generale italiano, spos Penelope Every-Clayton (m. 1913) figlia del giudice di pace. I peggiori, capeggiati dal maggiore Robert Crawford e dal capitano George F. Sheppard, accettarono un ingaggio nella colonia agricola del Paran concessa allo strapotente impresario delle ferrovie argentine, il finanziere alsaziano e luterano Jos de Buschental (1802-1870). In attesa dell'imbarco, una cinquantina finirono per "prowling about Stepney and Whitechapel, and they were all armed with bowie-knives and stilettos". A detta del London Times del 14 novembre 1856 erano armi innovative tra la mala londinese, alcune con la scritta "Americans must and shall rule America!" (il motto dei "Natives" resi famosi da Leonardo Di Caprio in Gangs of New York). Tali "Minette Luigi" e "Joseph Manosi" ci sbudellarono un paio di constables, e cos il 22 novembre l'Acadia, appena salpata con a bordo i primi 158 legionari diretti a Buenos Aires, fu fermata dal vaporetto di polizia e costretta ad ancorare a Sheerness Harbour accanto all'HMS Waterloo il cui comandante sequestr pistole, coltelli, e bastoni animati. Il secondo scaglione si ammutin a bordo del Balaclava per non aver ricevuto la razione di zucchero e la colonia alla fine naufrag tra risse e faide. Negli anni precedenti un milione di sventurati papisti irlandesi si erano dannati, morendo di fame senza il conforto della Parola di Dio, negata loro dal clero cattolico Romano. Ma grazie allo zelo dei missionari, tra i benefici della guerra umanitaria in Crimea ci fu pure la salvezza di molte anime. Il 5 ottobre 1855, appena tornato da Balaclava, il reverendo W. Carus Wilson pubblic un rapporto su L'evangelio tra i Sardi, cio la distribuzione della Bibbia al campo piemontese, sempre pi richiesta man mano che progrediva "la terribile mortalit". Sotto il naso dei 20 cappellani e delle 76 suore di carit in forza al Corpo di spedizione sardo, alcuni militari (due toscani anglofoni, un trentino, un valdese, vari ufficiali progressisti e perfino il cappellano di una pirofregata sarda) aiutarono a distribuire, sia al campo sardo che al mercato di Kadikoi, 3620 Nuovi Testamenti in italiano e 310 in francese, pi 150 Bibbie: con

qualche altro missionario in pi, Dio Fa', i piemontesi avrebbero perfino smesso di bestemmiare. Analogo zelo fu riservato alla legione italiana, secondo un rapporto pubblicato il 1 agosto 1856 dall'Eco di Savonarola ("foglio mensile in italiano e in inglese"). Solo a Novara furono distribuite centinaia di Bibbie, suscitando le ire del cappellano del 1st Regiment (cavalier don Luigi Grillo) che tuttavia riusc a sequestrarne appena 150. E il signor Cerioni prosegu poi l'evangelizzazione a Malta. Durante la sosta a York il reverendo Newton, curato di St Cuthbert, mise a frutto la sua conoscenza dell'italiano offrendo ai legionari due sermoni settimanali e visite nelle barrack rooms per distribuire a prezzo politico Bibbie in italiano (The Church of England Magazine, 1857, p. 235). All'evangelizzazione dei legionari italiani a York dedicato pure un capitolo di Selvaggio. A Tale of Italian Country Life (1865) di Anne Manning (1807-1879), una sorta di Oriana Fallaci dal volto umano.

The British-Italian Legion


and

the revolutionary plans for Rome and the Two Siciles


CHRONOLOGY
10 April 1854 Anglo-French Alliance April 1854 Sir James Hudson (British Plenipotentiary at Turin) and Cavour talks about Austrian concerns and a possible Sardinian 5 November 1854 Heavy British losses at Inkerman Lord Henry Percy of the Grenadier Guards won the VC 11 November 1854 In a letter to Lord Aberdeen, The Prince Consort Albert suggest to form a Foreign Legion 2 December 1854 Austrian accession to the Anglo-French Alliance 13 December 1854 Anglo-French proposal to the Kingdom of Sardinia 23 December 1854 A bill for raising a Foreign Legion received the Royal Assent 12 January 1855 Sardinian accession to the Anglo-French Alliance 26 January 1855 Ratification by the Subalpine Parliament 25 January 1855 Fall of the Aberdeen's government 31 January 1855 Discussion of the heavily annotated draft of the Articles of Capitulation for the Formation of a Foreign Legion by the Colonial Office (Stephen M. Miller, Soldiers and Settlers in Africa, 1850-1918, 2009, p. 91) 8 February 1855 Lord Palmerston formed the new Cabinet 10 March 1855 Lord Panmure secretary at war authorized the erection of barracks for 2.000 men in the Island of Heligoland (for the German legion) 13 April 1855 Departure of the Sardinian troops from Turin for Genoa to be embarked for the Crimea 26 April 1855 Issued with much modifications of the Articles of Capitulation for the Formation of a Foreign Legion May 1855 The Sardinian Expeditionary Corps lands at Balaklava. Recruitment of the German and Swiss Legions begins June 1855 first Sardinian fatalities due to cholera 10 July 1855 Hudson answers to Lord Palmerston that no steps whatever had been taken about the Italian Legion, and that nothing could be done till you had appointed some officer to take charge, 15 July 1855 Lord Palmerston wrote Lord Panmure (secretary at war) to appoint an officer to superintend formation of Italian Legion An officer who speaks Italian would no doubt be the best, but an acquaintance with French would be quite enough, and it is very important that no more time should be lost 25 July 1855 - Lord Panmure's Instructions to Colonel Lord Henry Percy, VC, to form with Sir James Hudson and 2-3 Italian Officers a Committee for raising the Italian Legion 30 July 1855 - Lord Palmerston informs the Parliament about the raising of an Italian Legion in Piedmont

31 July 1855 The Sardinian Expeditionary Corps consists of 2 Division HQ, 5 Brigades (20 line and 5 bersaglieri bns), 1 Cavalry Regiment of 5 squadrons, 6 Field batteries, 1 workers coy, 1 sapper bn, Support services: 24.082 uomini (18.061 o the SEC, 2.574 seamen and 3.447 complements). See Cristoforo Manfredi, La spedizione sarda in Crimea nel 1855-56, edita nel 1896 e ristampata nella ricorrenza del centenario, Roma, USSME, 1956. 2 August 1855 - The above new (by telegraph) quoted by the Gazzetta del Tirolo Italiano (Trento) 10 August 1855 Sir James Hudson commissioned as Military Agent for the Italian Legion (ranking Colonel) 10 August 1855 Sir George Bowyer, a liberal MP but nevertheless the harsh defender of the Holy Seat, criticizes in the House of the Commons the proposed formation of an Italian Legion, as well as the British ingerence in the internal affairs of the Papal States and of the Kingdom of Naples. Lord Palmerston sarcastically replies that the only risks for Naples and Rome derives from their despotism and their refuse of the liberal reforms in vain recommended by the British government 16 August1855: battle of the Cernaia (Sardinian 2 Brigades: losses: 29 dead, 2 missing, 155 wounded) August: The Gazette de la Bourse (Berlin) says that Austrian government would apply the military law against every individual found tampering with Austrian military with a view of inducing them to join the Anglo-italian legion 21 August 1855: Piemonte of the 21st August 'England is, to-day, .the ally of Piedmont. Whatever she thinks proper to undertake in the interest of her own cause turns to the benefit and immediate advantage of Piedmont. The cause is the same. England and Piedmont have taken up arms for the same object. The good that befalls the one must benefit the other. If the organization of an Anglo-Italian legion be deemed expedient by England, it must also meet with the approbation of Piedmont/ Tho Anglo-Italian legion will prove an excellent military school, and afford a magnificent opportunity of raising in the estimation of the world the valour of the Italian soldier. The national standard of the house of Savoy is gloriously unfurled, consecrated by- battle and victory, on the banks of the Tchernaya. Who will presume to say that the cause for which we are fighting in the Crimea is not the universal cause? 25 August 1855: "colonels" "Antonio" (Fabrizio) Ribotti and Paolo (?) Cavanna are commissioned in to the Formation Committee of the Italian Legion. Dr Sampson Gamgee commissioned as Staff Surgeon of 1st Class 31 August 1855 Il Vero Amico, a Rome's Catholic gazette, noticed the Italian Legion as a 1 September 1855: The Protestant Magazine comments with satisfaction the Lord Palmerston's reply to Hon. Bowyer 1 September 1855: The Economist : The recruitment of the Anglo-Italian legion "It would be hard indeed if the present European struggle pass over without bringing some good to that oppressed peninsula" 28 September 1855: Dal deposito di Torino, comandati dall'uffiziale Michele Cavanna, partono per Chivasso 48 inscritti nella legione anglo-italiana: hanno sul kepi la croce sabauda ... Dall' Illustrated London News del 1855; collezione Comandini, Milano, Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX (1801-1900), Vallardi, 1918. Depositi: 1st Regiment Novara, 2nd Regiment Susa, 3rd Regiment Chivasso

3 October 1855: il reverendo W. Carus Wilson pubblica un rapporto su "L'evangelio tra i Sardi", cio la distribuzione della Bibbia, dapprima rifiutata da alcuni, ma poi accettata e anzi richiesta man mano che progrediva "la terribile mortalit". Grazie pure all'esempio di un valdese, un trentino e due toscani anglofoni e del cappellano di una fregata sarda e alla collaborazione degli ufficiali furono distribuiti (sia al campo sardo che al mercato di Kadikoi) 3620 Nuovi Testamenti in italiano e 310 in francese, pi 150 Bibbie, 5 October 1855: Foreign Secretary Lord Clarendon (1800-1870) to Lord Panmure I have not heard a syllable about the Italian Legion since Percy arrived, and I cant make out why he has resigned. 10 October 1855: Lord Clarendon to Lord Panmure: OK for the appointment of Colonel Constantine Read as commanding officer of the Italian Legion. Dubbi, considerati costi e tempi, sul progetto di aumentarla a 5.000 uomini (but Read did not arrive in Italy until January 1856) 11 October 1855: Prince Albert to Lord Panmure: That the Italian should have failed at the outset, I am very glad of, as it would have been certain to prove a failure in the end. 27 October 1855: relazione di un confidente di polizia austriaca: la Legione in formazione a Novara aperta ai disertori austriaci e verr impiegata per sbarcare a Civitavecchia 26 December 1855: partito da Chivasso il 1 convoglio dell'Italian Legion 6 February 1856: tumulti a Novara di 800 rifugiati in occasione dell'anniversario della fallita rivolta socialista di Milano del 1853: su pressione della polizia austriaca il governo sardo li disperde e sequestra armi depositate presso un deputato di sinistra, Il 1st Regiment dell'Italian Legion, in formazione a Novara, inviato a Chivasso. 16 February 1856: Cavour parte per Parigi, poich il ministro degli estero Massimo d'Azeglio ha declinato l'incarico di plenipotenziario a causa dell'esclusione del Piemonte dai negoziati 20 febbraio: il 2nd Regiment passa per Torino diretto a Susa 22 February 1856 Army Estimates 2.500 men (44 are swiss citizens) 23 February 1856 A Urbano Rattazzi 23 fvrier 1856 Communiqu Clarendon dpche relative lgion.1 Ordre expdi Londres pour la ... rispondeva ad un dispaccio cifrato del Rattazzi, che informava sulla cospirazione in corso tra i militanti nella legione anglo-italiana al fine di penetrare in Lombardia; su una ventina di arresti a Novara, sulle disposizioni date da Hudson per trasferire la legione parte a Malta, parte a Susa e in altri centro di frontiera con la Francia (Cavour-Inghilterra, I, p. 200, n. 257). 26 February: Rapporto Hudson a Lord Clarendon sulla cospirazione di Novara ... their lives, should have talked wildly over their drink I can readily believe; but that they intended to commit any overt act which would have been punished with the death, I disbelieve. It was further asserted that the 2nd Regiment contained worse characters than the 1st, men who would refuse to march when called upon to do so. A stricter enquiry into the state of these Regiments than that which has hitherto been held by the Sardinian authorities, will be instituted by Colonel Read, without delay. But that officer, who did not share the apprehensions of the informers, determined to test the spirit of the 2nd Regiment at once; and accordingly yesterday morning that Regiment was mustered and informed that it was about to move, without specifying its destination. The Regiment was mustered: not one man was absent at roll call (1070 men with two prisoners!). The men cheered the order to march in the hope, as they said, that they were proceeding to the Crimea;

and the right wing, 500 bayonets, has passed through Turin at noon on their way to their new Quarters at Susa, singing, as well as they could, "God save the Queen". The second wing passed through Turin this day at noon, in perfect order and with perfect discipline. I have never shared the opinions of alarmists about this Corps neither do I entertain a doubt as to its future conduct. As a matter of course, I have assisted in this enquiry and shall sift the matter to the bottom. I know that this Corps is not looked upon with favor by many persons in this Country and in neighbouring States; and I am acquainted with the persevering efforts of those persons to discredit it, to debauch it and to bring it into disrepute. I believe that it will be wise, now that it counts more than 3.000 bayonets, to employ it in Her Majesty's service out of this country, as it is not fair to expose these men, whose conduct hitherto has been unexceptionable, to the temptation and calumny with which they are assailed. ... I learn from Malta that the Great Britain, transport, is on her way to Genoa to convey 2.000 men of this Legion to Malta. Fonti per la storia d'Italia pubblicate dall'Istituto storico italiano per l'et moderna e contemporanea, Istituto storico italiano per l'et moderna e contemporanea, Volume 98, 1969, p. 243 4 March 1856: l'on. Bowyer chiede al governo quali sono le sue intenzioni circa la Legione Italiana, dopo la "mutiny" di Novara. Palmerston conferma che c'era stato un complotto nel 1st Regiment e che 16 soldati erano stari arrestati dalla polizia sarda, ma la causa del complotto erano stati i tentativi austriaci di indurli a disertare attirandoli con denaro. La forza era di 3.000 uomini e i primi due reggimenti sono stato diretti a Malta, dov'erano destinati: il 1 si gi imbarcato a Genova. 6 March 1856: il 1st e 2nd Regiment arrivano a Genova. 20 March 1856: Cavour: Croyez vous qu'il soit utile qu'avant de retourner Turin je fasse une course Londres, pour causer aver Palmerston de la grande affaire des Principauts? J'aurais galement envie de le sonder sur la question de la Sicile. Si l'on ne peut rien faire pour le Pimont par le Congrs, pourquoi ne pas lui procurer la Sicile? En cas de rvolution, la lgion anglo-italienne occuperait Palerme et proclamerait l'indpendance d'abord, puis la runion de la Sicile au Pimont. L'ide est hardie; mais elle n'est pas absurde. Mditez-la et si vous ne la jugez pas imprudente lchez-en quelques mots Palmerston. Les seconds plnipotentiaires s'occupent, runis en commission, de la rdaction dfinitive du trait. ..., La politique du comte Camille de Cavour de 1852 1861, a cura di Nicomede Bianchi, 1885, p. 134 22 March 1856: The Illustrated London News pubblica a p. 293 un disegno Review of the British-Italian Legion, at Novara 30 March 1856 The Treaty of Peace was signed in Paris A seguito di un ordine da Londra il reclutamento viene sospeso e la Commissione sciolta. Ribotti, che si imbarcato per Malta senza autorizzazione, viene dimesso dal grado di capitano degli invalidi sardi. 7 May 1856: tensioni coi maltesi per l'atteggiamento anticlericale dei legionari italiani, acquartierati a Forte Manoel: alcuni imprigionati per bestemmie e per aver bastonato un frate che li rimproverava. La sera del 7 maggio questi manifestano inquadrati inneggiando all'italia davanti all'ufficio di polizia della Valletta, e alle rimostranze del commissario Caruana (padre di 11 figli) lo uccidono a baionettate. Poi fuggono nel forte dove vengono protetti dal governatore inglese 18 June 1855: a letter from Malta stated that the Italian Legion had been disbanded and many are now in Genoa where they are engaged by the revolutionary party

July: tentativo del capitano Ratti di sollevare la Lunigiana. Un deposito di armi trovato a Novara. Il governo sardo rinforza le guardie di frontiera 3 July 1856: non si riesce ad appurare la ragione per cui il vestiario degli Italiani, fornito dalla ditta Isaac and Campbell di Londra scarlatto anzich rosso , 1 August 1856: L'Eco di Savonarola, "foglio mensile in italiano e in inglese", pubblica una corrispondenza da Novara in cui si dice che il cappellano del 1st Regiment (don ) ha fatto sequestrare 150 copie della Bibbia protestante distribuite all'Italian Legion, assicurando che l'evangelizzazione prosegue a Malta a cura del missionario sig. Cerioni 12 September 1856: il Daily Southern Cross, citando gazzette piemontesi, riferisce che i legionari italiani hanno quasi tutti optato per servire nelle colonie britanniche Un mouvement qui n'a pour base que le territoire de Sarzana ne saurat tre dangereux. Ce mouvement a t uniquement organis par Mazzini et sa queue. Les rpublicains honntes, mme exalts, l'ont sincrement blm. Maintenant les fous travaillent organiser un mouvement en Toscane et prennent pour point de mire les Maremmes. Au premier abord, ce projet parat compltement absurde, car il suffit de la malaria, sans l'aide d'aucune force militaire, pour dtruire qui s'tablirait dans ces lieux malsains. Mais cela ne suffit pas pour dclarer ce projet irralisable. Il n'y a pas d'absurdits au monde dont les mazziniens ne soient capables. Il est absolument faux que l'on ait dlivr des passeports pour la Suisse des Lombards provenant de la Lgion anglo-italienne. Loin de l, nous n'avons pas permis aux lgionnaires non nationaux de dbarquer Gnes. Les rclamations ... Nuove lettere inedite del conte Camillo di Cavour, a cura di Edmondo Mayor, L. Roux e c., 1895, p. 398. Epistolario, Olschki, 1992, vol. 13, pt 2, p. 685. 1 October 1856: restano 158 Officers and 783 men. Alcuni chiedono un passaggio per il Canada,. ma il grosso, non essendo stato possibile convincere i loro paersi d'origine a rimpatriarli, stato imbarcato sul trasporto Tudor diretto a Liverpool per poi proseguire per l'America. Al largo della Sicilia il capitano Angher tenta di sollevare i compagni per sbarcare col tricolore, ma viene isolato e poi viene fatto passare per pazzo per evitargli la condanna a morte. September 1856: circa 450 legionari sostano a York fino a dicembre in attesa di imbarcarsi per il Sudamerica 14 November 1856 The London Times Happily this specific change in the character of London crime can be traced to a specific and transitory cause. The use of the knife is almost entirely confined to the men who have been discharged from the foreign legions, The same day Minette Luigi, lately a private in the Anglo-Italian Legion at Malta, was brought before Mr. Hammill for a stabbing matter The same day, at the Thames Police-office, Joseph Manosi was brought before Mr. Self, charged with attempting to stab Thomas Venables, a policeconstable. In the course of the investigation the magistrate was informed that "there are about 50 men belonging to the British-Italian Legion prowling about Stepney and Whitechapel, and they are all armed with bowie-knives and stilettos." The instrument, which was produced in court, was a very formidable one, and was obviously intended for exportation to the States, as upon the blade was engraved the following inscription: "Americans must and shall rule America!" [This was a slogan of the anti-immigrant Know Nothing movement in the US in the 1850s. There was a Mansfield-Sheffield bowie which carried this inscription.] 22 November 1856: the Ship Acadia of London, diretta da Londra a Buenos Aires con 158 reduci dalla legione, dirottata dal piroscafo Sir Walter Scott nel porto di Sheerness e costretta ad ancorare accanto al vascello Waterloo, per subire il

sequestro delle armi da fuoco e proibite (coltelli bowie e swordsticks, bastoni animati). Con loro c' il capitano Zambianchi 2 December 1856: il conte Vincenzo Sabatini Bonafede (1830-1896), gi del 2nd Regt Italian Legion, poi maggior generale italiano, sposa Penelope Every-Clayton (1913), figlia del tenente colonnello di milizia e giudice di pace Edward (18011885) December 1856 i legionari imbarcati sul Balaclava e diretti in Paraguay per fondare una colonia agricola sulla destra del Paran (Corrientes) progettata dal celebre finanziere alsaziano e luterano don Jos de Buschental (1802-1870), si ammutinano per non aver ricevuto la razione di zucchero February 7 1857; Buschental presenta al governo argentino una nota in cui dichiara di aver anticipato 460 sterline al colonnello Robert Crauford comandante la legione italiana Altri ufficiali capitano e Resoconto del Church of England Magazine (1857, p. 235) sull'evangelizzazione dei legionari fatta da settembre a dicembre dal reverendo Newton curato di San Cuthbert a York: che predica in italiano ogni domenica e gioved sera e all'inizio ne arriva circa un terzo, poi Newton visita regolarmente le camerate (barrack rooms) distribuendo Bibbie in italiano. Alla distribuzione delle Bibbie ai legionari italiani in sosta in Inghilterra pure dedicato un capitolo di Selvaggio. A Tale of Italian Country Life (1865), di Anne Manning (1807-1879), una specie di Oriana Fallaci dal volto umano.

Dramatis Personae Sir James Hudson 1810-1885 Henry Hugh Manvers Percy duke of Northumberland (1817-1877) Sir Coutts Lindsay (1824-1913) Edwyn Sherard Burnaby 1830-1883 William Henry Beaumont de Horsey 1915 Edward Barrington de Fonblanque (1821-1895) Joseph Sampson Gamgee (1828-1886) Ignazio Ribotti di Molires (1809 - 1864) Ferdinando Augusto Pinelli (1810-1865) Carlo De Cristoforis (1824-1859) Francesco Angher (1820-1879) Vincenzo Sabatini Bonafede (1830-1896)

Fonti: v.
Due lettere di diplomatici austriaci relative alla Legione anglo-italiana si trovano in Fonti per la storia d'Italia pubblicate dall'Istituto storico italiano per l'et moderna e contemporanea, a cura di Angelo Filipuzzi e Franco Valsecchi, Volume 67, 1963, pp. 157 (Parr a Buol, da Torino il 16.11.1855) e 232-33 (Kemper a Buol, Torino 4 gennaio 1856: sono citati il capitano Rodolfo Czaykowski e i legionari Moreschi e Massimiliano Menotti, figlio del martire Ciro). A Urbano Rattazzi 23 fvrier 1856 Communiqu Clarendon dpche relative lgion.1 Ordre expdi Londres pour la ... rispondeva ad un dispaccio cifrato del Rattazzi, che informava sulla cospirazione in corso tra i militanti nella legione anglo-italiana al fine di penetrare in Lombardia; su una ventina di arresti a Novara, sulle disposizioni date da Hudson per trasferire la legione parte a Malta, parte a Susa e in altri centro di frontiera

con la Francia (Cavour-Inghilterra, I, p. 200, n. 257). Su questa vicenda si vedano il rapporto Hudson a Lord Clarendon, 26 febbraio 1856, e la nota di E. d'Azeglio a Lord Palmerston, 29 febbraio in Gran Bretagna-Sardegna, V, pp. 242-244; nonch in versione italiana i telegrammi fra lord Clarendon e Hudson, 22 e 23 febbraio, il citato rapporto Hudson a Lord Clarendon, 26 febbraio; i vari telegrammi Hudson a Lord Clarendon, 27, 28 e 29 febbraio, 6 marzo, in Curato, Carteggio... ; Cavour Epistolario a cura di Carlo Pischedda, 1856, vol. 1 Gennaio-maggio, Firenze Olschki, 1992, p. 114 e passim Le relazioni diplomatiche tra la Gran Bretagna ed il Regno di Sardegna. Il carteggio diplomatico di sir James Hudson, a cura di F. Curato, vol. I, Torino 1956. House of Commons Papers, Army Commissariat Ordnance, 1856, Sessions JanuaryJuly, vol. 40, pp. 6-19

La politique du comte Camille de Cavour de 1852 1861, a cura di Nicomede Bianchi, 1885, p. 27

Memorialistica di ex-legionari:
Aristide Calani, Scene della vita militare in Crimea, nel Baltico, nel mare d'Azoff, in Asia, Napoli, 1855 Francesco Angher, Alcuni documenti relativi al governo napolitano ed alla ex-legione anglo-italiana (s. l. 1858).

Studi specifici:
E. Michel, La legione italiana a Malta (1850), in Archivio Storico di Malta, a. II, vol. 2, f. I (ottobre-dicembre 1930), pp. 11-22 E. Michel, La legione anglo-italiana a Malta (1856), in Archivio Storico di Malta, a. VII, f. II (28 gennaio 1936), pp. 190-212 Ennio Di Nolfo, Europa e Italia nel 1855-56, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1967 Luigi Mondini, Una Legione anglo-italiana per la guerra di Crimea, Nuova Antologia, vol. 476 (maggio 1959), pp. 81 ss. Peter Klemensberger, Die Westmchte und Sardinien whrend des Krimkrieges: Der Beitritt des Knigreiches Sardinien zur britisch-franzsischen Allianz im Rahmen der europischen Politik, Juris-Verlag, 1972

Charles Calvert Bayley, Mercenaries for the Crimea, Montreal: McGill-Queen's University Press1977 Algernon Percy, A Bearskin's Crimea: Colonel Henry Percy Vc and His Brother Officers, Pen & Sword Books Ltd, 2007, see pp. 217-223 (Appendix I: Postscript on the British Italian Legion).

Citazioni in altre opere:


Mazzini, che aspirava a sconfiggere insieme Manin e Murat, organizz una rivolta la quale iniziandosi a Napoli o in Sicilia, ... Da cinque anni Nicola Fabrizi, il coraggioso, gentile, devoto discepolo di Mazzini veniva attivamente organizzando da Malta gli elementi malcontenti e ... non parve disposto a partire se prima Cavour non avesse assicurato la propria collaborazione; ora, sembra che Cavour, ... quasi da Palmerston per la legione anglo-italiana l'autorizzazione di sbarcare in Sicilia al suo ritorno dalla Crimea. Massimo Rosati, Il Risorgimento d'Italia, Curcio, 1960, p. 324. Le voci di un progetto di sconfinamento in Lombardia indussero le autorit a trasferire la legione a Malta, ma non a dimenticarla. Nel marzo 1856 Cavour concep il progetto di uno sbarco a Palermo dei volontari della legione italiana. Annamaria Isastia, Il volontariato militare nel Risorgimento: la partecipazione alla guerra del 1859, USSME, 1990, p. 34 La guerra di Crimea bene osserva la Bartoccini aveva riportato in primo piano il problema del Regno delle Due Sicilie, del suo ... Ma, finita la guerra, il governo britannico lasciava comprendere, com'era da attendersi, che una soluzione murattiana a Napoli avrebbe alterato ... In conseguenza, Cavour e La Farina riesaminavano la possibilit dell'unione della Sicilia al Piemonte, perch essa non facesse la fine di Malta. Diceva ... Cavour progett nel 1854 uno sbarco in Calabria. Michele Viterbo, Gente del Sud: Il Sud e l'unit, Laterza, 1966, p. 181 Il faut en finir, et a bientt, Monsieur le Comte, diceva a Cavour accomiatandosi. ... torna di Crimea andr a stanziare a Malta e parte a Capri, col fine di esercitare una pressione efficace sul Re di Napoli. ... che la legione anglo-italiana licenziata in apparenza, si terr raccolta e far uno sbarco in Sicilia, e Ribotti la guider. Francesco De Sanctis, Opere, Epistolario, a cura di Carlo Muscetta, 1965, vol. 19, p. 48 La legione doveva imbarcarsi o tutta intera od in dettaglio a Genova per passare a Malta o andare direttamente in Oriente. ... superiori inglesi, e facendo opposizione lanciarli in acqua, e poi invece di andare a Malta o in Oriente sbarcare sulla costa del Napolitano. ... Giuseppe La Farina e Ruggero Settimo Fin dal settembre 1855 la Legione Anglo-italiana fu posta al centro di un ... Napoleone III brigava per provocare un moto a Napoli, sul cui trono voleva far sedere Luciano Murat. ... Vittorio Emanuele, Cavour, Mazzini) ai minori (Benedetto Musolino, Carlo Pisacane, Giuseppe La Farina, Ruggero Settimo, ... E quando finalmente il 10 luglio 1855 inizi la campagna di reclutamento, sulla Legione Anglo-italiana si posarono avidi i ... la seguente lettera al re Vittorio Emanuele: Voi dovete inviare [in Crimea] 15 mila uomini in aiuto degli occidentali; ... Scrisse Musolino nelle sue memorie: Tutti si scagliarono contro essa sconsigliandola, e Pisacane fra gli Malta e la ... Pier Ferdinando Giorgetti, L'arco latino e il Risorgimento: realt ed echi dei moti mazziniani del 1857, ETS, 2007, pp. 378-81

... I learn from Malta that the Great Britain, transport, is on her way to Genoa to convey 2.000 men of this Legion to Malta. Su questo episodio della Legione angloitaliana vedansi anche le due lettere del 28 febbraio di Cavour a E. d'Azeglio in Cavour e l'Inghilterra, I, pp. 226 e 227. Fonti per la storia d'Italia pubblicate dall'Istituto storico italiano per l'et moderna e contemporanea, Istituto storico italiano per l'et moderna e contemporanea, Volume 98, 1969, p. 243 Quegli stessi superstiti delle cospirazioni, delle rivoluzioni e delle campagne di guerra precedenti, che, dopo la Cernaia, accorrevano sempre pi numerosi ad iscriversi nelle file della Legione anglo - italiana del generale Percy (2), riluttavano Revue internationale d'histoire militaire, Volume 3,Numros 10 12, 1952, pp. 135, 159

BRITISHUFFICI@LI DELL@ BRITISH-IT@LI@N LEGION


Brigade Commander: Colonel Hon. Henry Hugh Manvers PERCY (1817-1877) of the Grenadier Guards, LdH, VC, KCB, MP Lieutenant Colonel Commandant: Constantine READ late of the Staff Corps, to have the temporary rank of Lieut. -Colonel in the Army while attached to the British Italian Legion was chosen as his successor, but he did not arrive in Italy until January 1856 Lieutenant Colonels Edwin Sherard BURNABY - William Lewis GRANT - Ignazio RIBOTTI di Molires - Paolo CAVANNA Brigade Quartier-Master General: Jon LEECH Assistant Commissary General: Edward de FONBLANQUE Assistant QMG Capt Alexander Stephen CREYKE. R. E. Surgeon First Class: Joseph Sampson GAMGEE (1828-1886) in ROSSO gi ufficiali promossi o trasferiti all'interno del Corpo
Ltn Colonel Majors 1st Regiment Sir Coutts LINDSAY Nicola ARDUINO cancelled Ferdinando Augusto PINELLI Thomas BERINGTON Stefano PACETTI John CURRAN 2nd Regiment W. H. Beaumont DE HORSAY John William Thomas LOCKE Evasio CANDIANI d'OLIVOLA Tito BERGAMINI George HOWARD Robert DESANGES Alessandro BERT Luigi GIACCONE Ferdinando TRINCHERI Enea DA CAMINO Don Carlo GALLIZIO Thomas BERINGTON Alessandro MASSIMINO Emanuele DOTTA Vincenzo BIANCHI Alessandro BRUNETTA d'Usseaux Giuseppe BUSCHETTI Archibald DUNBAR WARDEN Giuseppe BEZZATI Gaetano FANTI Felice CORSO Giovan Battista MARCO Giuseppe PATERNO Barone Nicola SAURA Giuseppe TECCIO DI BAJO Romolo CEVA DI NOCETO Giuseppe Filippo 3rd Rifle Regiment Richard H. FITZHERBERT Robert CRAWFORD F. A. ST JOHN Giuseppe DE FORESTI 4th Regiment Robert BRUCE Evasio Candiani d'Olivola

Adjutant Quartermasters Paymasters Surgeon Assistant Surgeon Dispenser of Medicine Chaplain Captains

Luigi Adolfo WOLFF James ARROWSMITH George F. LAMERT

William H. Watts Henry Lewis de la Chaumette

Pyrrhus SANTINI Albert MONASTIER Albert PANCERASI Giuseppe CALANDRA Cav. Don Luigi GRILLO WARDEN Giambattista CLERICO Francesco CORNUTI Virgilio BEAUFORT Gerolamo FILARETI Luigi FABRIZI Eugenio CAIMI Ugo PEPOLI Enrico SILVAGNI Carlo Felice DE GIORGIS Alfred ACHESON

Giulio Tommaso GALLESE Stefano STEVANI

Co. Galeazzo VISCONTI Felice TOSETTO Co. F.co ZANARDI LANDI Giuseppe DE FORESTI John FITZHERBERT Clemente CORTE Stefano BUZZI Serafino DE CANDIA Girolamo DANERI Rodolfo CZAYKOWSKI

George Frederick SHEPPARD

Lieutenants

Carlo Felice CORSO Gaetano FANTI Michele CAVANNA Stefano BUZZI Gennaro PESCE Giuseppe BARBERIS Giuseppe BEZZATI

Francesco SOLERA Antonio MINECCI Boddam CASTLE Vincenzo NATOLI Carlo Eugenio FANTONI Giovanni CASTALDINI Henry KERN DIPROSE

Henry John HUNTER

Ensigns

Clemente CORTE Rodolfo CZAYKOWSKI Stefano DE CANDIA Emilio GASTALDI Gioacchino MUNDULA Enrico PARADISI Achille MORESCHI Felice BASI Luigi BRUNO Luigi UBBICINI Carlo DE CRISTOFORIS Francesco LAQUIDARA Carlo DE CRISTOFORIS Achille MORESCHI Luigi UBBICINI Felice BISSI Enrico PARADISI Luigi BRUNO John Vivian RYAN Cesare CAVANNA Gonsalvo MINIERI Salvatore RUSCITTI Annibale LO GARBO Giovanni PELLUZZI Giacomo TARGIANI

MATTOI Giovanni Battista MARCO Domenico MISTRETTA Paolo DANIELI Raffaele PISANI Augusto ROSSI Luigi PANDOLFINI Giuseppe CLERICI Francesco ANGHERA' Enrico PISANI

BIRCHILL Luigi BIRONT Carlo LITTA BIUMII Giuliano MILON de Peillon

John Vivian RYAN Francesco ANGHERA' Fr. Filippo FERRANINI GRITTI Cesare SANMARTINO de Chiesa Feliciano BUROTTI di Scagnello Vincenzo SABATINI Salvatore MONTEFORTE Henry John HUNTER Carlo BRUNETTI Luigi LEVRO' Carlo GRANFELICE

Carlo LITTA BIUMI Luigi BITONTI Antonio BOZZANO Angelo FIORUZZI Francesco TROMBACCHI Giuseppe CAUDA Giovanni Alfonso COSTA Gaetano TAFFURI Felice VERGA Carlos Philipp WHYATT CROWTHER

Sanitary Officers of the British-Italian Legion at Malta http://maltaramc.com/regsurg/rs1850_1859/rmo1856.html

Surgeon Assistant Surgeon

Dispenser of Medicine

1st Regiment Monastier Pancerasi Trincheron Calandra Crincere Santini -

2nd Regiment Giaccone - Bert Francheri

3rd Rifle Regiment Duprey Stevani Galassi

Da Camino

Personale italiano 1 tenente colonnello (RIBOTTI) 4 maggiori (ARDUINO - CANDIANI - DE FORESTI - PINELLI) 3 aiutanti (PACETTI - BERGAMINI - WOLFF) 26 capitani - 35 tenenti - 21 alfieri - 2 cappellani (GRILLO - GALUZZO) - 2 chirurghi (SANTINI - BERT) 6 aiuti-chirurghi (MONASTIR - PANCERASI - GIACCONE - TRINCHIERI GALLESE - STEVANI) 2 infermieri Personale inglese 2 comandanti di brigata (PERCY - READ) - 2 tenenti colonnelli dello staff (BURNABY - GRANT) 4 tenenti colonnelli comandanti di reggimento (LINDSAY - DE HORSAY - FITZHERBERT - BRUCE) 4 maggiori (BERINGTON - LOCKE - CRAWFORD - F. A. ST JOHN) 1 Vice commissario generale (FONBLANQUE) 1 Quartiermastro generale di Brigata (LEECH) 1 Assistente QMG (CREYKE) 4 Quartiermastri di reggimento (CURRAN - HOWARD - ARROWSMITH - WATTS) 3 Pagatori (DESANGES LAMERT - de CHAUMETTE) 1 Chirurgo di Prima Classe (GAMGEE) 4 Capitani (ACHESON - WARDEN . FITZHERBERT - SHEPPARD) 3 Tenenti (CASTLE - HUNTER - BIRCHILL) - 2 insegne (RYAN - WHYATT CROWTHER)

UFFICIALI E CHIRURGHI ITALIANI (102) IN ORDINE ALFABETICO They in red later were Officers of the Cacciatori delle Alpi Francesco ANGHERA' () L2 Girolamo DANERI C3 Achille MORESCHI L1 Paolo DANIELI L2 Gioacchino MUNDULA L1 Nicola ARDUINO cancelled M1 Serafino DE CANDIA C3 Vincenzo NATOLI L3 Giuseppe BARBERIS L1 Stefano DE CANDIA L1 Stefano PACETTI Adj1 Felice BASI L1 Carlo DE CRISTOFORIS (1824-1859) L1 Albert PANCERASI ACh1 Virgilio BEAUFORT C1 Luigi PANDOLFINI L2 Tito BERGAMINI Adj2 Giuseppe DE FORESTI M3 Carlo Felice DE GIORGIS C1 Enrico PARADISI E1 L1 Alessandro BERT Ch 2 Giuseppe PATERNO L2 Giuseppe BEZZATI C2 Emanuele DOTTA C2 Luigi FABRIZI C1 Giovanni PELLUZZI E1 Vincenzo BIANCHI C2 Ugo PEPOLI C1 Luigi BIRONT L3 Gaetano FANTI C2 Carlo Eugenio FANTONI L3 Gennaro PESCE L1 Felice BISSI E1 Ferdinando Augusto PINELLI 18M1 Fr. Filippo FERRANINI GRITTI E2 Antonio BOZZANO E2 Gerolamo FILARETI C1 Enrico PISANI L2 Alessandro BRUNETTA d'Usseaux C2 Raffaele PISANI L2 Angelo FIORUZZI E2 Carlo BRUNETTI E2 Richard H. FITZHERBERT LC3 Ignazio RIBOTTI (1809-1864) LCS Luigi BRUNO L1 Augusto ROSSI L2 Feliciano BUROTTI di Scagnello E2 Giulio Tommaso GALLESE ACh3 Don Carlo GALLIZIO capp. 2 Salvatore RUSCITTI E1 Giuseppe BUSCHETTI C2 Vincenzo SABATINI E2 Emilio GASTALDI L1 Stefano BUZZI C3 Luigi GIACCONE ACh2 Cesare SANMARTINO de Chiesa E2 Eugenio CAIMI C1 Pyrrhus SANTINI Ch1 Carlo GRANFELICE E2 Giuseppe CALANDRA inf. 1 Cav. Don Luigi GRILLO capp. 1 Barone Nicola SAURA L2 Evasio CANDIANI d'OLIVOLA M2 Enrico SILVAGNI C1 Francesco LAQUIDARA L1 Giovanni CASTALDINI L3 Francesco SOLERA L3 Luigi LEVRO' E2 Giuseppe CAUDA E3 Stefano STEVANI ACh3 Carlo LITTA BIUMII L3 Cesare CAVANNA E1 Gaetano TAFFURI E3 John William Thomas LOCKE M2 Michele CAVANNA L1 Giacomo TARGIANI E1 Annibale LO GARBO E Romolo CEVA DI NOCETO L2 Giuseppe TECCIO DI BAJO L2 Giuseppe CLERICI L2 Giovanni Battista MARCO C2 Felice TOSETTO C3 Giambattista CLERICO C1 Alessandro MASSIMINO C2 Ferdinando TRINCHERI ACh2 Francesco CORNUTI C1 Giuseppe Filippo MATTOI L2 Francesco TROMBACCHI E3 Felice CORSO C2 Giuliano MILON de PEILLON L3 Luigi UBBICINI L1 Clemente CORTI C3 Antonio MINECCI L3 Felice VERGA E3 Giovanni Alfonso COSTA E3 Gonsalvo MINIERI E1 Co. Galeazzo VISCONTI C3 Rodolfo CZAYKOWSKI C3 Domenico MISTRETTA L2 Luigi Adolfo WOLFF Adj3 Enea DA CAMINO inf. 2 Albert MONASTIER ACh1 Salvatore MONTEFORTE E2 Co. F.co ZANARDI LANDI C3 Personale inglese in ordine alfabetico (30) Alfred ACHESON C1 Edward Barrington de FONBLANQUE (1821-1895) ACG James ARROWSMITH QM3 Joseph Sampson GAMGEE (1828-1886) SFC Thomas BERINGTON M1 William Lewis GRANT LC Staff Robert BRUCE LC4 George HOWARD QM2 Edwin Sherard BURNABY (1830-1883) LC Staff Henry John HUNTER L4 Boddam CASTLE L3 Henry KERN DIPROSE BIRCHILL L3 Robert CRAWFORD M3 George F. LAMERT PM3 Jon LEECH BdeQMG Alexander Stephen CREYKE. R. E. (1830-1880) AQMG Sir Coutts LINDSAY (1824-1913) LC1 Carlos Philip WHYATT CROWTHER E3 John CURRAN QM1 Hon. Henry Hugh Manvers PERCY (1817-1877) Brigadier William Henry Beaumont DE HORSAY (d. 1915) LC2 Constantine READ later Commander John Vivian RYAN E2 Henry Lewis de la CHAUMETTE (1827-1866) PM4 Robert DESANGES PM2 George Frederick SHEPPARD (1832-1927) C4 Archibald DUNBAR WARDEN C2 F. A. ST JOHN M3 John FITZHERBERT C3 William H. WATTS QM4 Richard H. FITZHERBERT (1809-1885) LC3

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